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    Abruzzo Open 2025: wild card al giovane prodigio svizzero Henry Bernet

    Henry Bernet

    Sarà assegnata al diciottenne prodigio svizzero, Henry Bernet, vincitore dell’Australian Open Junior dello scorso gennaio, una delle wild card per il tabellone principale dell’Atp Challenger di Francavilla al Mare. Il torneo, dal montepremi di 100mila dollari, è in programma allo Sporting Club dal 4 all’11 maggio. Considerato da molti addetti ai lavori l’erede naturale del grande Roger Federer, il 18enne di Basilea, è cresciuto nello stesso tennis club del leggendario vincitore di ben 20 tornei del Grande Slam, il Tc Old Boys Basilea. Attualmente, Bernet è segnalato in grande ascesa, gioca il rovescio ad una mano ed ha i capelli rossi come Sinner. Quella di quest’anno, sembra destinata, quindi, ad essere un’edizione nel segno del tennis svizzero, visto che la stella annunciata è il tre volte vincitore di prove del Grande Slam, Stan Wawrinka, mentre anche la testa di serie n.1 del torneo ha nazionalità elvetica.
    Intanto, è stata appena definita l’entry list dell’Abruzzo Open 2025. Testa di serie n. 1 confermata per il 22enne elvetico Jerome Kim, n.132 del ranking mondiale, impegnato, in questi giorni, nelle qualificazioni al Master 1000 di Madrid, in Spagna, mentre la seconda testa di serie sarà appannaggio del 23enne argentino Roman Andrés Burruchaga, anch’egli in campo, in questa settimana, nelle qualificazioni del Master madrileno. Il terzo del seeding francavillese è il 27enne americano Nicolas Moreno De Alboran, seguito dal coach iberico Mikel González Del Olmo. Poi spazio alla Francia per le teste di serie n.4, n.5 e n.6 con Harold Mayot(149), Pierre-Hugues Herbert (150) e Kyrian Jacquet (155) mentre l’argentino Juan Pablo Ficovich (157) ed il cileno Cristian Garin, ora n.158 ma già n.17 del ranking, saranno gli ultimi due atleti tra i magnifici otto che guideranno il seeding. A testimonianza dell’elevato livello del torneo di quest’anno, la circostanza che il vincitore della scorsa edizione, il francese Titouan Droguet, non ha trovato spazio nel tabellone principale e sarà probabilmente costretto a partire dalle qualificazioni. Grande interesse suscita anche la presenza del russo Aslan Karatsev, già n.14 al mondo e semifinalista all’Australian Open del 2021.
    Nel frattempo, 21 giocatori sono già sicuri di essere presenti nel tabellone principale. Ben cinque sono di nazionalità francese. Oltre aMayot, Herbert e Jacquet, ci sono anche Barrere (163) e Gabriel Debru (246), 19enne di belle speranze, che si allena al Piatti Tennis Center di Bordighera ed è seguito come coach proprio dal direttore del torneo, Gianluigi Quinzi. Entrato in tabellone come special exempts, Debru ha vinto il Rolland Garros junior nel 2022 e punta a spiccare definitivamente il volo verso il tennis di vertice. Garin a parte, uno dei tennisti più attesi, al di là della sua classifica, che lo vede posizionato al n.170, è il 24enne croato Duje Ajduković, che vanta già diverse presenze in Coppa Davis ed una semifinale allo Swedish Open di Bastad 2024. L’altro SE è il 19enne romeno Luca Preda che ha come coach il bielorusso Uladzimir Iknatik.Al momento, non ci sono azzurri ammessi direttamente nel main draw perché il cut off, il taglio previsto dal regolamento, è fissato alla posizione n.194 del ranking mondiale. Tuttavia, il 23enne romano Matteo Gigante, che è n.200, ha ottime possibilità di entrare nel tabellone principale che sarà composto da 32 giocatori. Saranno 24, invece, i tennisti impegnati nel tabellone di qualificazione. In palio ci saranno sei posti per il main draw. Inoltre, dovranno essere assegnate altre due wild card per il tabellone principale e quattro per quello cadetto. Due delle wild-card destinate a giocatori che affronteranno le qualificazioni saranno appannaggio della Federazione mentre le altre due verranno assegnate ancora a giovani tennisti della Piatti Academy di Bordighera. Saranno 16, invece, le coppie ammesse al torneo di doppio. LEGGI TUTTO

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    Bernet sulle orme di Federer: un altro svizzero al vertice del tennis junior

    Henry Bernet classe 2007 nella foto – Foto Getty Images

    I parallelismi tra Henry Bernet, una delle grandi promesse del tennis mondiale, e la leggenda Roger Federer sono davvero impressionanti. Il giovane svizzero, fresco campione junior degli Australian Open 2025, sta vivendo una stagione straordinaria coronata da un nuovo importante traguardo nella sua carriera: è diventato il numero 1 del mondo nella categoria junior.
    Questa impresa assume contorni ancora più suggestivi se si considera che anche il suo illustre connazionale occupò la stessa posizione esattamente 27 anni fa. Una coincidenza che fa sognare gli appassionati svizzeri e che alimenta le speranze di vedere nascere un degno erede del maestro di Basilea.Bernet sta mostrando un talento cristallino che gli ha permesso di dominare la categoria giovanile, proprio come fece Federer prima di spiccare il volo nel tennis professionistico. Il successo a Melbourne è stato solo la conferma più evidente di un percorso che lo sta portando a imporsi come uno dei prospetti più interessanti del panorama tennistico mondiale.
    La Svizzera, paese che ha già dato al tennis campioni del calibro di Federer e Stan Wawrinka, guarda con grande interesse alla crescita di questo giovane talento, nella speranza che possa raccogliere l’eredità dei suoi predecessori e riportare il tennis elvetico ai vertici del ranking mondiale nei prossimi anni.
    Naturalmente, la strada per emulare i successi di Federer è ancora lunga e irta di ostacoli. La storia del tennis ci insegna che non sempre chi raggiunge il numero 1 del mondo junior riesce poi a trasferire quel dominio nel circuito professionistico. Numerosi sono i casi di giovani promesse che, nonostante l’eccellenza mostrata nelle categorie giovanili, hanno faticato a imporsi tra i “grandi” per vari motivi, dalle pressioni mentali ai limiti tecnici emersi ad alti livelli, fino ai problemi fisici.Detto questo, la base di partenza di Bernet appare solida e il percorso tracciato sembra seguire coordinate sorprendentemente simili a quelle del 20 volte campione Slam. Sarà fondamentale per lui la gestione della transizione dal tennis junior a quello professionistico, fase delicata che ha segnato la carriera di molti talenti.
    Francesco Paolo Villarico LEGGI TUTTO

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    Bernet, la nuova stella del tennis svizzero: “Non cercate il prossimo Federer in me. Vedere Jannik Sinner dal vivo è stata un’impressione forte “

    Henry Bernet classe 2007 nella foto – Credit: On

    Henry Bernet ha iniziato il 2025 nel modo più spettacolare possibile: dodici partite, dodici vittorie, il titolo al J300 di Traralgon e, soprattutto, il trionfo agli Australian Open Junior proprio nel giorno del suo 18° compleanno. Un inizio di stagione che lo ha proiettato al numero 1 del ranking mondiale juniores, accendendo le speranze del tennis svizzero.In un’intervista rilasciata a Blick, il giovane talento di Basilea ha condiviso le emozioni di queste settimane intense: “Sto vivendo esperienze completamente nuove, cercando di adattarmi gradualmente a questa posizione. Ho potuto festeggiare con la mia famiglia, e questo sabato ci sarà una piccola celebrazione al Club Old Boys di Basilea.”
    L’esperienza a Melbourne ha lasciato un segno profondo nel giovane campione, particolarmente colpito dall’incontro con il nuovo numero 1 ATP: “Vedere Jannik Sinner dal vivo è stata un’impressione forte. In TV sembra molto magro, ma dal vivo si nota quanto sia muscoloso, è incredibile.” Bernet ha anche rivelato un dettaglio che ne sottolinea la maturità: “Ho visto molti junior chiedere foto ai professionisti, ma ho scelto di non farlo. Ho pensato che meritassero un po’ di tranquillità anche negli spogliatoi.”
    Il successo ha portato una valanga di congratulazioni, tra cui spicca un messaggio speciale: “Ho ricevuto un’email molto cordiale dalla famiglia Federer – Roger e i suoi genitori, Lynette e Robert. Mi ha reso davvero felice.” Tra gli altri campioni che si sono congratulati, figurano Stan Wawrinka, Dominic Stricker, Belinda Bencic, Viktorija Golubic, Marc-Andrea Hüsler e Ben Shelton.
    Nonostante gli inevitabili paragoni con Federer, dovuti anche alla comune origine, Bernet mantiene i piedi per terra: “La gente cerca il nuovo Federer o il nuovo Wawrinka, ma non ci saranno. Sono consapevole delle similitudini con Roger, ma questo potrebbe diventare un problema. Cerco di non pensarci troppo, voglio seguire il mio percorso.”Il futuro immediato prevede importanti cambiamenti nel suo team: da febbraio passerà sotto la guida di Sven Swinnen, con Severin Luthi nel ruolo di consulente. “Luthi viaggerà con me alcune settimane all’anno,” ha spiegato Bernet. “Ora la priorità è preparare un blocco di allenamento in vista del Challenger di Lugano del prossimo mese.”
    Francesco Paolo Villarico LEGGI TUTTO