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    F1, Horner dopo l'Austria: “La Ferrari aveva una gran macchina”

    ROMA – “Non ci aspettavamo questo degrado gomme, non so se è da addebitare alla pioggia caduta nella notte o alle temperature. La Ferrari oggi aveva una gran macchina, noi eravamo sempre ad inseguire dopo la necessità di effettuare prima del previsto la prima sosta ai box. La Curva-4 qui al Red Bull Ring quando lottiamo con una Mercedes risulta sempre indigesta per noi”. Christian Horner ha parlato così ai microfoni di Sky Sport dopo il Gran Premio d’Austria, undicesimo appuntamento stagionale della Formula 1. Il team principal della Red Bull ha commentato la gara sul circuito di casa, con Max Verstappen secondo dietro alla Ferrari di Charles Leclerc e Sergio Perez subito fuori.
    Verso le prossime tappe
    “Da qui a Monza si deciderà la stagione – ha aggiunto Horner -. Le prossime cinque gare saranno fondamentali e tutto sarà importante, a cominciare dall’affidabilità. A Silverstone abbiamo avuto un po’ di sfortuna, qui invece non ci aspettavamo un degrado gomme così importante da parte nostra, anche perché ieri nella Sprint siamo stati paragonabili alla Ferrari come passo”. LEGGI TUTTO

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    F1, Horner: “Penalizzazione Perez severa, e andava data prima del Q3”

    SPIELBERG – Il Gran Premio d’Austria ha visto già un venerdì infuocato, con la sessione di qualifiche anticipata a causa della sprint race che si terrà il sabato pomeriggio. Una sessione, quella che ha visto Max Verstappen guadagnare la pole position, segnata dalle polemiche per la situazione che ha visto, ampiamente dopo il Q3, i commissari di gara sanzionare Sergio Perez con la cancellazione dei tempi per aver tagliato curva 8 nel Q2. Una sanzione che ha scontentato tutti, in primis Pierre Gasly, il quale avrebbe potuto competere nel Q3, se la (chiara) violazione fosse stata segnalata prima, e la stessa Red Bull, che avrebbe risparmiato un set di gomme e di stressare inutilmente la monoposto del messicano, come sottolineato dal team principal Christian Horner: “Secondo noi, la penalizzazione comminata a Sergio è stata molto severa, e sarebbe dovuta arrivare prima del Q3, per consentirci di migliorare le prestazioni successive”. Il messicano, che aveva fatto segnare il quarto tempo nel Q3, partirà invece 13esimo nella sprint race. 
    Il richiamo ai tifosi
    Altro tema che ha segnato il Q3, è stata l’esultanza del pubblico sugli spalti del Red Bull Ring dopo l’incidente che ha messo fuori causa Lewis Hamilton, finito contro le barriere dopo aver perso il controllo della sua Mercedes nell’approccio di curva 7. Horner ha espresso il disappunto sull’episodio: “Il team ama correre qui perché il supporto è incredibile, ma non dovrebbe mai sfociare in insulti nei confronti dei nostri avversari”.  LEGGI TUTTO

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    F1, Horner sulla penalizzazione a Perez: “Doveva arrivare prima del Q3”

    SPIELBERG – Un venerdì già molto acceso ha segnato l’inizio del weekend del Gp d’Austria, con l’undicesimo appuntamento del mondiale di F1 che si è aperto già con le qualifiche, vista la presenza della sprint race nella giornata di sabato. Una sessione, quella che ha visto Max Verstappen guadagnare la pole position, segnata dalle polemiche per la situazione che ha visto, ampiamente dopo il Q3, i commissari di gara sanzionare Sergio Perez con la cancellazione dei tempi per aver tagliato curva 8 nel Q2. Una sanzione che ha scontentato tutti, in primis Pierre Gasly, il quale avrebbe potuto competere nel Q3, se la (chiara) violazione fosse stata segnalata prima, e la stessa Red Bull, che avrebbe risparmiato un set di gomme e di stressare inutilmente la monoposto del messicano, come sottolineato dal team principal Christian Horner: “Secondo noi, la penalizzazione comminata a Sergio è stata molto severa, e sarebbe dovuta arrivare prima del Q3, per consentirci di migliorare le prestazioni successive”. Il messicano, che aveva fatto segnare il quarto tempo nel Q3, partirà invece 13esimo nella sprint race. 
    Il commento dopo l’incidente di Hamilton 
    Altro tema che ha segnato il Q3, è stata l’esultanza del pubblico sugli spalti del Red Bull Ring dopo l’incidente che ha messo fuori causa Lewis Hamilton, finito contro le barriere dopo aver perso il controllo della sua Mercedes nell’approccio di curva 7. Horner ha espresso il disappunto sull’episodio: “Il team ama correre qui perché il supporto è incredibile, ma non dovrebbe mai sfociare in insulti nei confronti dei nostri avversari”.  LEGGI TUTTO

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    F1, Horner: “Razzismo? Sosteniamo Hamilton”

    SILVERSTONE – Il caso Piquet-Hamilton ha chiamato ad un commento gran parte degli addetti ai lavori in Formula 1. Tra questi anche Christian Horner che durante il weekend del Gp di Silverstone ha condiviso la presa di posizione della Red Bull: “Siamo sconvolti dalle parole di Nelson – ammette il team principal – che risalgono a un’intervista di qualche tempo fa. Ma abbiamo avuto un episodio recente con uno dei nostri giovani piloti, e abbiamo preso provvedimenti definitivi. Jüri ha fatto un commento razzista e lo abbiamo immediatamente rimosso dalla squadra. Quella di averlo allontanato ci è sembrata un’azione forte, ma conferma che non tolleriamo alcuna forma di razzismo o discriminazione”.
    Le parole di Horner
    Piquet, papà della fidanzata di Max Verstappen, ha usato più volte parole razziste contro Hamilton in una diretta Twitch: “Sosteniamo pienamente Lewis, anche Max è stato chiaro: sosteniamo non solo lui ma combattiamo ogni forma di razzismo e discriminazione nello sport. Riteniamo che l’azione sia più importante delle parole: quella che abbiamo fatto con Vips è stata piuttosto intransigente ma è in linea con la nostra politica“, conclude Horner.  LEGGI TUTTO

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    F1, Horner su Piquet-Hamilton: “Azioni meglio delle parole”

    SILVERSTONE – Il caso Piquet-Hamilton non è passato inosservato nel mondo della Formula 1, anzi ha chiamato ad un commento gran parte degli addetti ai lavori. Tra questi anche Christian Horner che durante il weekend del Gp di Silverstone ha condiviso la presa di posizione della Red Bull: “Siamo sconvolti dalle parole di Nelson – ammette il team principal – che risalgono a un’intervista di qualche tempo fa. Ma abbiamo avuto un episodio recente con uno dei nostri giovani piloti, e abbiamo preso provvedimenti definitivi. Jüri ha fatto un commento razzista e lo abbiamo immediatamente rimosso dalla squadra. Quella di averlo allontanato ci è sembrata un’azione forte, ma conferma che non tolleriamo alcuna forma di razzismo o discriminazione”.
    Il supporto a Lewis
    Piquet, papà della fidanzata di Max Verstappen, ha usato più volte parole razziste contro Hamilton in una diretta Twitch: “Sosteniamo pienamente Lewis, anche Max è stato chiaro: sosteniamo non solo lui ma combattiamo ogni forma di razzismo e discriminazione nello sport. Riteniamo che l’azione sia più importante delle parole: quella che abbiamo fatto con Vips è stata piuttosto intransigente ma è in linea con la nostra politica“, conclude Horner.  LEGGI TUTTO

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    F1, Horner teme il ritorno delle Mercedes: “Saranno forti a Silverstone”

    ROMA – La settimana che porterà la Formula 1 verso il Gran Premio di Gran Bretagna è iniziata e i team principal sono ansiosi di correre sullo storico circuito inglese. Tra questi c’è Christian Horner, capo del muretto Red Bull, che a “Motorsport” ha affermato: “Penso che a Silverstone le Mercedes saranno forti. Non vedo alcun motivo per cui non possano esserlo. Al Paul Ricard (Gp Francia, ndr) sarà lo stesso. Anche la Ferrari sarà veloce a Silverstone. Per noi potrebbe essere una pista più impegnativa per il layout. Abbiamo vinto tante gare ma quella inglese sarà difficile”.
    Niente aggiornamenti
    Mentre la Ferrari potrà contare su una maggiore rotazione di componenti power unit per Charles Leclerc e la Mercedes si prepara ad aggiornamenti importanti per Silverstone, Horner preferisce mantenere le sue carte ben coperte. “In Gran Bretagna – ha aggiunto il team principal della Red Bull – non porteremo niente di importante. Sarà uno sviluppo moderato. Gli elementi si cambiano quando sono usurati. Vedrete un’evoluzione diversa rispetto a quelle viste sinora”. LEGGI TUTTO

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    F1, Horner sulle Mercedes: “A Silverstone saranno competitive”

    ROMA – La Formula 1 si sposta a Silverstone per il Gran Premio di Gran Bretagna e Christian Horner, capo del muretto Red Bull, sente profumo di casa. Il countdown per la decima tappa del mondiale è iniziato è il britannico inquadra così il weekend a “Motorsport”: “Penso che a Silverstone le Mercedes saranno forti. Non vedo alcun motivo per cui non possano esserlo. Al Paul Ricard (Gp Francia, ndr) sarà lo stesso. Anche la Ferrari sarà veloce in Inghilterra. Per noi potrebbe essere una pista più impegnativa per il layout. Abbiamo vinto tante gare ma quella di Silverstone sarà impegnativa”.
    Le parole di Horner
    Mentre la Ferrari potrà contare su una maggiore rotazione di componenti power unit per Charles Leclerc e la Mercedes si prepara ad aggiornamenti importanti per Silverstone, Horner preferisce fare pretattica. “In Gran Bretagna – ha concluso il numero uno della Red Bull – non poteremo niente di importante. Sarà uno sviluppo moderato. Gli elementi si cambiano quando sono usurati. Vedrete un’evoluzione diversa rispetto a quelle viste sinora”. LEGGI TUTTO

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    F1, Horner: “Almeno cinque scuderie supereranno il budget cap”

    ROMA – LaFormula 1si trova nelle ultime settimane ad affrontare un’accesa discussione riguardo al budget cap, il limite di spesa dei team attualmente fissato a 140 milioni. A fronte di questo e dei numerosi imprevisti in pista, le scuderie corrono il pericolo di superare questa soglia, come afferma Christian Horner, team principal della Red Bull, ai microfoni di “Sky Sports”: “La FIA deve affrontare questa situazione oltre il nostro controllo, altrimenti almeno la metà dei team andrà oltre il budget cap”.
    No al mondiale a tavolino
    “La progettazione della vettura è sotto il tuo controllo – precisa il numero uno del box Red Bull – ma non possiamo controllare l’inflazione. Nel Regno Unito si prevede un aumento dei prezzi dell’11% e questo ha un effetto diretto sul nostro personale, sulle materie prime e sui costi dell’energia”. Infine l’appello affinché si faccia qualcosa per scongiurare il peggio: “Non vogliamo un campionato deciso in tribunale a Parigi, abbiamo sei mesi per affrontare la questione, dobbiamo agire subito. Tagliare due o trecento dipendenti non mi sembra una soluzione. Dobbiamo risolvere questo problema: nessuno poteva prevedere questo scenario”. LEGGI TUTTO