More stories

  • in

    F1, Horner: “La metà dei team violerà il budget cap”

    ROMA – Il budget cap e la sua utilità è uno degli argomenti oggetto di discussione inFormula 1. L’aumento dei prezzi mette a rischio il valore del tetto ai finanziamenti per le scuderie, fissato per il 2022 a 140 milioni di dollari. A fronte dei numerosi imprevisti in pista, le scuderie corrono il pericolo di superare questa soglia, come afferma Christian Horner, team principal della Red Bull, ai microfoni di “Sky Sports”: “La FIA deve affrontare questa situazione oltre il nostro controllo, altrimenti almeno la metà dei team andrà oltre il budget cap”.
    Le parole di Horner
    “La progettazione della vettura è sotto il tuo controllo – aggiunge Horner – ma non possiamo controllare l’inflazione. Nel Regno Unito si prevede un aumento dei prezzi dell’11% e questo ha un effetto diretto sul nostro personale, sulle materie prime e sui costi dell’energia”. Poi il britannico conclude: “Non vogliamo un campionato deciso in tribunale, abbiamo sei mesi per affrontare la questione, dobbiamo agire subito. Tagliare due o trecento dipendenti non mi sembra una soluzione. Dobbiamo risolvere questo problema: nessuno poteva prevedere questo scenario”. LEGGI TUTTO

  • in

    F1, scontro tra team principal a Montreal: Wolff contro Ferrari e Red Bull

    ROMA – Il Gran Premio del Canadaè archiviato e tra meno di due settimane la Formula 1 farà tappa a Silverstone per il decimo appuntamento stagionale. La riunione tra team principal di Montreal, però, è stata animata da uno scontro tra il numero uno del box Mercedes, Toto Wolff, e Christian Horner, manager della Red Bull. A darne notizia è il Daily Mail, che riporta come l’austriaco abbia detto la sua, in maniera anche piuttosto animata, sul tema del porpoising, problema che sta rendendo difficile il mondiale di George Russell e, soprattutto, di Lewis Hamilton.
    La ricostruzione
    Il team principal della Mercedes, infatti, si sarebbe scagliato a parole contro i colleghi, colpevoli – a suo dire – di essersi coalizzati contro la casa di Brackley e di strumentalizzare il problema dei famosi saltellamenti. Quando Horner ha insinuato l’esistenza di un canale preferenziale tra la FIA e lo stesso Wolff, gli animi si sono scaldati. A quel punto nella conversazione si sarebbe inserito Mattia Binotto, capo del muretto Ferrari, dando manforte al collega della Red Bull. All’origine dell’accesa discussione ci sarebbe la questione del secondo tirante, che la Federazione ha concesso alla Mercedes per arginare il porpoising nella sessione canadese di prove libere. Aspetto che ha parecchio infastidito il paddock, specie Christian Horner, pronto ora a far valere le proprie ragioni. LEGGI TUTTO

  • in

    F1, lo scontro tra i team principal: discussione tra Wolff, Horner e Binotto in Canada

    ROMA – La Formula 1 tra meno di due settimane farà rotta verso Silverstone, decima tappa del mondiale 2022, con il weekend in Canada che sembra però aver lasciato scorie tra i dirigenti delle scuderie. La riunione tra team principal di Montreal, infatti, è stata animata da uno scontro tra il numero uno del box Mercedes, Toto Wolff, e Christian Horner, manager della Red Bull. A darne notizia è il Daily Mail, che riporta come l’austriaco abbia detto la sua, in maniera anche piuttosto animata, sul tema del porpoising, problema che sta rendendo difficile il mondiale di George Russell e, soprattutto, di Lewis Hamilton.
    Intesa Red Bull-Ferrari
    Il team principal della Mercedes, infatti, si sarebbe scagliato a parole contro i colleghi, colpevoli – a suo dire – di essersi coalizzati contro la casa di Brackley e di strumentalizzare il problema dei famosi saltellamenti. Quando Horner ha insinuato l’esistenza di un canale preferenziale tra la FIA e lo stesso Wolff, gli animi si sono scaldati. A quel punto nella conversazione si sarebbe inserito Mattia Binotto, capo del muretto Ferrari, dando manforte al collega della Red Bull. La causa di tutto ciò sarebbe stata secondo tirante, elemento nuovo che la Federazione ha concesso in deroga alla Mercedes per tenere a bada il porpoising. Un’eccezione che non ha fatto piacere ai team principal, Christian Horner in testa. LEGGI TUTTO

  • in

    F1, Horner: “Non è colpa delle regole se la Mercedes ha porpoising”

    ROMA – La Red Bull sta dominando in questo tratto di Formula 1. Max Verstappen fa volare la scuderia anglo-austriaca, ma nei pensieri di Christian Horner, intervenuto a “Motorsport”, c’è la Mercedes e il suo porpoising. “So che altri piloti si sono lamentati. I nostri non hanno mai accusato i saltellamenti, mai avuto questi problemi. La Mercedes è molto rigida e credo che il problema sia il loro concetto di vettura, più che di regolamento tecnico. Se la vettura costituisce un pericolo il team può non schierarla. Oppure prende bandiera nera”, ha rimarcato il britannico.
    Le parole di Horner
    Il capitolo porpoising ha spinto la FIA a deliberare una linea guida per arginare questo fenomeno. La direttiva è ancora poco chiara e i team sono chiamati a partecipare al processo di individuazione di una formula scientifica. In secondo tirante (nella foto sopra), installato dalla Stella a tre punti solo per venerdì per ancorare la W13, ha infastidito le scuderie: “L’introduzione del secondo tirante è stata irritante. La questione deve essere discussa in un forum tecnico, che è apertamente orientato a risolvere i problemi di una squadra che è stata l’unica a presentarsi in Canada con il problema. Dubito che l’anno prossimo saremo qui a parlare di rimbalzi, anche se i regolamenti dovessero rimanere gli stessi”, ha pronosticato lo stratega della Red Bull. LEGGI TUTTO

  • in

    F1, Horner: “Se la Mercedes salta è colpa del progetto”

    ROMA – Incetta di vittorie in questa fase di Formula 1 per la Red Bull, che si gode il primato in entrambe le classifiche con un margine considerevole. Christian Horner ritorna però a parlare della Mercedes e del porpoising. “So che altri piloti si sono lamentati. I nostri non hanno mai accusato i saltellamenti, mai avuto questi problemi – le sue parole riportate da Motorsport.com -. La Mercedes è molto rigida e credo che il problema sia il loro concetto di vettura, più che di regolamento tecnico. Se la vettura costituisce un pericolo il team può non schierarla. Oppure prende bandiera nera”, ha detto il britannico.
    Sul secondo tirante
    Il capitolo porpoising ha spinto la FIA a deliberare una linea guida per arginare questo fenomeno. La direttiva è ancora poco chiara e i team sono chiamati a partecipare al processo di individuazione di una formula scientifica. La Mercedes, nelle libere del venerdì aveva sperimentato un secondo tirante (nella foto sopra) per irrobustire la W13, cosa che non ha fatto piacere al paddock: “L’introduzione del secondo tirante è stata irritante. La questione deve essere discussa in un forum tecnico, che è apertamente orientato a risolvere i problemi di una squadra che è stata l’unica a presentarsi in Canada con il problema. Dubito che l’anno prossimo saremo qui a parlare di rimbalzi, anche se i regolamenti dovessero rimanere gli stessi”, ha infatti detto il team principal della Red Bull. LEGGI TUTTO

  • in

    F1, Horner: “Oggi la Ferrari era veloce, che fatica i giri finali”

    MONTREAL – Altro weekend di festeggiamenti per la Red Bull, sempre al comando della classifica costruttori dopo il Gp del Canada, nona tappa del mondiale di Formula 1. Sul circuito di Montreal, la vittoria è andata a Max Verstappen, bravo a soffrire negli ultimi giri per battere Carlos Sainz. “Oggi la Ferrari era molto veloce. Sainz è riuscito a spingere Max ad andare molto forte. Quando la Safety Car è rientrata si è verificata una situazione scomoda, con Verstappen che non ha potuto mettere Carlos fuori dalla zona DRS. Gli ultimi 10 giri sono stati davvero faticosi” ha detto Christian Horner.
    Horner pensa a Silverstone
    Neppure il tempo di godersi questa vittoria che il team principal della scuderia austriaca ha già la testa a Silverstone, sede del Gp di Gran Bretagna: “Silverstone dovrebbe essere un circuito favorevole alle Ferrari, esattamente come Barcellona. Ho sentito che porteranno anche degli aggiornamenti. Infine, attenzione alla Mercedes. Oggi ha avuto un ottimo passo gara e andrà tenuta d’occhio nella prossima gara”. Infine, Horner è tornato sul problema avuto da Perez: “Ha avuto gli stessi guai meccanici accusati da Max. Va tenuto in considerazione anche questo fattore“. LEGGI TUTTO

  • in

    F1, Horner mette le mani avanti: “Silverstone circuito favorevole alla Ferrari”

    MONTREAL – Nonostante la vittoria di Max Verstappen nel Gp del Canada, il weekend di Montreal non si può definire perfetto per la Red Bull. Sergio Perez è stato infatti costretto al ritiro e inoltre non si è assistito ad un vero e proprio dominio, come ad esempio quello di Baku. Secondo Christian Horner, il merito è anche della Ferrari: “Oggi era molto veloce. Sainz ha spinto Max ad andare molto forte. Quando la Safety Car è rientrata si è verificata una situazione scomoda, con Verstappen che non è riuscito a spingere Carlos fuori dalla zona DRS”.
    Horner su Silverstone
    Il team principal della scuderia in vetta alla classifica costruttori ha poi parlato del prossimo appuntamento, il Gp di Gran Bretagna: “Silverstone dovrebbe essere un circuito favorevole alle Ferrari, esattamente come Barcellona. Ho sentito che porteranno anche degli aggiornamenti. Infine, attenzione alla Mercedes. Oggi ha avuto un ottimo passo gara e andrà tenuta d’occhio nella prossima gara”. Mette già le mani avanti dunque Horner, che attualmente si gode la vetta delle classifiche ma non vuole che il team si rilassi. LEGGI TUTTO

  • in

    F1, Russell risponde a Horner: “Porpoising? Anche i suoi piloti si lamentano”

    ROMA – La Formula 1 deve fare i conti con il porpoising. Gli ormai famosi saltellamenti stanno creando non pochi problemi ai piloti, che risentono di forti dolori alla spina dorsale. Dopo il Gran Premio dell’Azerbaijan il tema è tornato d’attualità con George Russell che afferma a “Sky Sports”: “Non ci lamentiamo del porpoising per ottenere un vantaggio. Perfino i piloti della Ferrari e della Red Bull si lamentano dell’effetto delfino e spiegano quanto sia difficile guidare in queste condizioni”.
    Botta e risposta
    La parole di Russell rispondono a quelle pronunciate da Christian Horner, team principal della Red Bull, che aveva insinuato dubbi sulla genuinità delle lamentele di Hamilton. Il pilota britannico rispedisce al mittente queste accuse e aggiunge: “Non è facile per nessuno guidare così, qualcosa dovrà cambiare per forza, non ci sono dubbi. Io credo che stiamo tutti sulla stessa barca, tra l’altro il porpoising fino a a Barcellona era più ondeggiante e lento, mentre adesso le auto sembrano sbattere ancora più violentemente”. “La F1 ha brillanti ingegneri e sono sicuro che troveranno un escamotage, ma per il momento con questo problema bisogna conviverci”, ha detto, concludendo, il pilota di King’s Lynn. LEGGI TUTTO