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    Swiatek crolla inaspettatamente nelle semifinali del Mutua Madrid Open

    Iga Swiatek POL, 31.05.2001 – Foto Patrick Boren

    Una prestazione sorprendentemente negativa quella mostrata oggi da Iga Swiatek nelle semifinali del Mutua Madrid Open contro Coco Gauff. La numero 2 del mondo ha offerto un tennis irriconoscibile rispetto agli standard che ha sempre mantenuto sulla terra battuta, lasciando la Caja Mágica tra alcuni fischi del pubblico dopo quanto visto nel secondo set. Con un netto doppio 6-1, l’americana ha conquistato l’accesso alla finale di Madrid dove sabato lotterà per il titolo.
    La Swiatek attuale sembra lontana parente della giocatrice dominante degli ultimi anni. La sua vulnerabilità è diventata sempre più evidente negli ultimi mesi, con vittorie ottenute più grazie alla determinazione che alla qualità del suo tennis, un cambiamento che non è passato inosservato nel circuito. Già nei turni precedenti contro Eala, Schnaider e Keys aveva mostrato incertezze, riuscendo comunque a rimontare, ma affrontare una giocatrice solida come Gauff con questi dubbi si è rivelato un ostacolo insormontabile.
    Il primo set ha evidenziato tutte le difficoltà della polacca: frustrata, incapace di costruire punti vincenti e di fronte a una Gauff determinata e in pieno controllo del proprio gioco. La crisi della Swiatek affonda le radici nella perdita di efficacia del suo colpo migliore sulla terra: la risposta. Se in passato riusciva a togliere tempo alle avversarie con risposte profonde e aggressive, oggi Gauff ha potuto godere di quasi il 90% dei punti con la prima di servizio, un dato che racconta perfettamente il match.
    Swiatek sembrava combattere due battaglie simultaneamente: quella contro l’avversaria e quella, forse più complicata, contro se stessa. La pressione mentale l’ha portata a cercare soluzioni rapide e vincenti immediati, generando un circolo vizioso di errori e frustrazione. I quasi 30 errori non forzati in appena 14 game rappresentano un dato allarmante per una giocatrice del suo calibro.
    I segnali di questa crisi erano visibili in ogni suo gesto: le pallate lanciate con rabbia, le urla verso il suo angolo, il viso nascosto nell’asciugamano durante i cambi campo. Dall’altra parte della rete, Gauff ha mantenuto una freddezza esemplare, limitandosi a giocare con precisione e consistenza, consapevole che l’avversaria avrebbe finito per autodistruggersi.
    Il secondo set si è trasformato in un vero tracollo, con la polacca che ha inanellato errori su errori, chiudendo l’incontro quasi con la fretta di abbandonare il campo il prima possibile. Questa sconfitta segna il secondo torneo consecutivo sulla terra battuta in cui Swiatek non riesce a conquistare il titolo, in un 2025 dove non ha ancora raggiunto nemmeno una finale.
    Mentre Gauff si prepara ad affrontare la vincitrice tra Sabalenka e Svitolina, per Swiatek resta solo il torneo di Roma come ultima opportunità per ritrovare fiducia e forma prima del Grande Slam di Parigi, dove sarà chiamata a difendere ben altro status rispetto a quanto mostrato oggi a Madrid.
    WTA Madrid Coco Gauff [4]• 0660 Iga Swiatek [2]0110 Vincitore: Gauff ServizioSvolgimentoSet 3Coco GauffServizioSvolgimentoSet 2Coco Gauff 15-0 30-0 40-05-1 → 6-1Iga Swiatek 0-15 15-15 30-15 30-30 40-305-0 → 5-1Coco Gauff 15-0 30-0 40-0 40-154-0 → 5-0Iga Swiatek 0-15 0-30 15-30 15-403-0 → 4-0Coco Gauff 15-0 15-15 30-15 30-30 40-302-0 → 3-0Iga Swiatek 0-15 15-15 15-30 15-401-0 → 2-0Coco Gauff 15-0 15-15 30-15 40-150-0 → 1-0ServizioSvolgimentoSet 1Iga Swiatek 15-0 15-15 30-15 30-30 40-30 40-40 40-A 40-40 40-A5-1 → 6-1Coco Gauff 15-0 30-0 40-04-1 → 5-1Iga Swiatek 0-15 0-30 15-30 15-403-1 → 4-1Coco Gauff 0-15 15-15 30-15 40-152-1 → 3-1Iga Swiatek 15-0 15-15 30-15 30-30 30-40 40-40 40-A1-1 → 2-1Coco Gauff 15-0 15-15 30-15 40-150-1 → 1-1Iga Swiatek 15-0 15-15 30-15 40-15 40-30 40-40 A-40 40-40 A-400-0 → 0-1

    Marco Rossi LEGGI TUTTO

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    Sabalenka in polemica con l’arbitro: prende il telefono per fotografare un segno sulla terra. Swiatek frustrata dopo l’ennesima sconfitta contro Ostapenko

    Aryna Sabalenka nella foto – Foto Getty Images

    Il tennis continua a sorprenderci e un’immagine che non si vedeva da anni è tornata d’attualità, questa volta con la numero uno al mondo del ranking WTA come protagonista. Aryna Sabalenka non è stata soddisfatta del rifiuto dell’arbitro di scendere dalla sedia per verificare il segno di una palla che la bielorussa considerava dentro, e non ha trovato altra soluzione che prendere il suo telefono per scattare una foto al segno.Dopo l’incontro al WTA Stuttgart 2025, Sabalenka ha affermato che all’arbitro “non è piaciuto quello che ho fatto. Mi ha lanciato un’occhiataccia alla fine della partita ed è stato molto brusco quando mi ha stretto la mano”.

    While Elise Mertens takes a MTO, Aryna Sabalenka asks the umpire to come back and check the ball mark from the previous game.
    Umpire Bley refuses to come down as she already made a decision.
    Sabalenka believes the ball was in while facing break point at 15-40. pic.twitter.com/90IeZYKAmZ
    — edgeAI (@edgeAIapp) April 19, 2025

    Un gesto insolito quello di Sabalenka che rimarrà nella storia del tennis. La numero uno del mondo ha evidentemente ritenuto necessario documentare quello che considerava un errore arbitrale, ricorrendo a un metodo non convenzionale che ha ulteriormente alimentato le tensioni con il Giudice di Sedia.Questo tipo di proteste con l’uso di telefoni cellulari erano comuni in passato, ma le regole più severe e i sistemi tecnologici come l’occhio di falco hanno ridotto significativamente tali episodi nel circuito professionistico. La frustrazione della bielorussa dimostra però come, soprattutto sulla terra battuta dove i segni delle palline sono visibili, le controversie sulle chiamate rimangano un elemento di discussione.
    Iga Swiatek ha espresso tutta la sua frustrazione dopo essere stata eliminata nei quarti di finale del WTA 500 di Stoccarda 2025 da Jelena Ostapenko, confermandosi come la sua vera “bestia nera”.La campionessa polacca, interrogata in conferenza stampa sul perché non riesca mai a battere la lettone e sulla sua apparente irritabilità in campo, ha risposto con una domanda diretta: “Sembravo irritata oggi?”, rivelando il suo stato d’animo.“È stata una partita equilibrata in cui ho avuto le mie opportunità”, ha dichiarato Swiatek. “Le altre volte che ci siamo affrontate potevo fare ben poco perché lei tirava su tutte le palle, assumendo rischi enormi. In questa occasione, ho sentito che in alcuni momenti ero io a comandare il gioco, ma ho perso un po’ di intensità nel terzo set e questo alla fine è stato fatale”.Questa sconfitta aumenta ulteriormente la pressione sulla numero uno polacca in vista della stagione sulla terra battuta, dove difende i titoli conquistati lo scorso anno a Madrid, Roma e Parigi. Swiatek non vince un titolo dalla conquista del Roland Garros 2024, e questa dinamica negativa sta diventando sempre più problematica per lei.Il bilancio di sei sconfitte su sei incontri contro Ostapenko rappresenta un dato curioso e allarmante per una multi-campionessa Slam ed ex numero uno del mondo. Il passaggio di Swiatek al torneo di Stoccarda 2025 ha evidenziato che è ancora lontana dal suo miglior livello e che Jelena Ostapenko sarà, forse, l’avversaria da evitare nei prossimi mesi.
    Marco Rossi LEGGI TUTTO

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    Iga Swiatek risponde alle critiche: “Sto ancora elaborando tutto ciò che ho vissuto”

    Iga Swiatek POL, 31.05.2001 – Foto Getty Images

    Negli ultimi giorni, il nome di Iga Swiatek è stato al centro dell’attenzione non solo per le sue prestazioni sul campo, ma anche per alcuni comportamenti che hanno suscitato polemiche. Dopo un ottimo torneo a Indian Wells, la numero due del mondo ha subito una sconfitta in semifinale contro la giovane russa Mirra Andreeva. Tuttavia, più che il risultato, a far discutere è stato un episodio avvenuto durante la partita, quando Swiatek, frustrata per l’andamento dell’incontro, ha colpito la palla con forza sul terreno, facendola rimbalzare pericolosamente vicino a un raccattapalle.L’episodio ha generato molte critiche sui social, spingendo la campionessa polacca a pubblicare un lungo comunicato sui suoi profili ufficiali per chiarire la sua posizione.
    “Vedo che ultimamente si parla molto di cambiamenti nel mio comportamento in campo e nelle mie emozioni. Anche se non mi sento a mio agio nel dover dare spiegazioni, credo sia arrivato il momento di condividere il mio punto di vista per mettere fine a speculazioni e teorie infondate.
    Riguardo all’incidente del mio ultimo match, è vero: ho espresso la mia frustrazione in un modo di cui non vado fiera. Non era mia intenzione colpire nessuno, ma semplicemente liberare un po’ di tensione facendo rimbalzare la palla sul terreno. Mi sono immediatamente scusata con il raccattapalle, abbiamo incrociato gli sguardi e gli ho fatto un cenno per esprimere il mio rammarico. Ho visto molti giocatori compiere gesti simili, e onestamente non mi aspettavo un giudizio così severo. Normalmente riesco a controllarmi, quindi posso dire ironicamente che mi manca esperienza in queste situazioni e che ho sbagliato nel valutare la direzione della palla nel pieno del momento di tensione.”
    “La seconda metà del 2024 è stata estremamente difficile per me”Nel suo messaggio, Swiatek ha anche colto l’occasione per parlare di un tema molto delicato: il controllo antidoping positivo di fine 2024 che le è costato una squalifica temporanea.“La seconda metà dello scorso anno è stata estremamente difficile per me, soprattutto a causa del risultato del test antidoping, che mi ha tolto la possibilità di competere per i massimi obiettivi sportivi nella parte finale della stagione. Questo mi ha costretto a riorganizzare molti aspetti della mia vita e del mio approccio alle competizioni. In Australia, dopo prestazioni meno brillanti negli anni precedenti, ho giocato senza aspettative, concentrandomi solo sul mio lavoro e accettando che un altro Australian Open poteva non andare come speravo. Grazie a questa mentalità, ho giocato un ottimo torneo e sono arrivata vicina alla finale.”
    La pressione delle aspettative e il continuo cambiamento nel circuitoUn altro punto importante del comunicato della polacca riguarda le difficoltà di adattarsi alle costanti evoluzioni del circuito e alla pressione di dover sempre mantenere un alto livello di prestazioni.“Ogni giorno mi trovo ad affrontare nuovi elementi di questo puzzle: le condizioni cambiano, le esperienze si accumulano, io stessa mi evolvo, le mie avversarie migliorano e devo continuamente adattarmi. Non è mai semplice, e ora mi sembra particolarmente difficile. Nel tennis non competono dei robot. Ho avuto tre stagioni incredibili, ma nulla si ottiene senza sforzo, e non c’è mai la certezza che i risultati arrivino in modo facile o prevedibile. Questo è lo sport, questa è la vita. E a volte persino io dimentico questa realtà.”
    “Ora che mostro emozioni, vengo giudicata in modo diverso”Swiatek ha infine affrontato le critiche ricevute per il suo comportamento emotivo in campo, sottolineando la contraddizione nei giudizi che le vengono rivolti.“Quando ero molto concentrata e non mostravo emozioni in campo, mi chiamavano robot, dicevano che il mio atteggiamento era freddo e disumano. Ora che sono più espressiva, che mostro sentimenti e che lotto con le mie emozioni, vengo improvvisamente etichettata come immatura o isterica. Non è un parametro sano, soprattutto se considero che solo sei mesi fa sentivo la mia carriera appesa a un filo, piangevo ogni giorno per settimane e non volevo nemmeno mettere piede in campo. Oggi, dopo tutto quello che ho vissuto, sto ancora cercando di elaborare e assimilare queste esperienze.”
    Infine, la tennista polacca ha concluso con una riflessione sul modo in cui il pubblico e i media tendono a giudicare gli atleti senza conoscerne veramente il percorso interiore.“Cambierà qualcosa il fatto che io abbia condiviso tutto questo? Probabilmente no, perché vedo chiaramente quanto la gente ami giudicare, creare teorie e imporre opinioni sugli altri. Ma forse alcune persone che vogliono davvero capire cosa sto vivendo, riusciranno a farlo. In ogni caso, questo standard esterno non è il mio standard, e non accetto che il mio team ed io siamo incasellati nelle aspettative degli altri.”
    Con queste parole, Iga Swiatek ha voluto chiarire la sua posizione e difendersi dalle critiche, sottolineando le difficoltà personali e professionali che ha affrontato negli ultimi mesi. Ora l’obiettivo della polacca sarà quello di concentrarsi sul resto della stagione, lasciando parlare il campo piuttosto che le polemiche.
    Francesco Paolo Villarico LEGGI TUTTO

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    ITIA: “Problemi di comunicazione intorno al caso Sinner hanno rivelato forse una cattiva comprensione delle nostre regole”

    Jannik Sinner, n.1 ATP

    Karen Moorhouse, CEO dell’International Tennis Integrity Agency (ITIA), è tornata sullo spinoso caso Sinner a quasi un anno dalla positività al Clostebol che ha portato prima alla totale assoluzione del n.1 azzurro al termine di un procedimento di un Tribunale indipendente e quindi, lo scorso febbraio, ad accettare un accordo con WADA per chiudere la faccenda e non sottostare alle incertezze del ricorso al TAS di Losanna presentato dall’Agenzia antidoping. Secondo quanto dichiarato da Moorhouse a France Press, ITIA è certa della bontà del suo operato, ma a livello di comunicazione qualcosa evidentemente non ha funzionato.
    “I problemi di comunicazione intorno al caso Sinner hanno hanno rivelato forse una cattiva comprensione delle nostre regole sull’annuncio dei test positivi e delle sospensioni provvisorie: la gente ha creduto erroneamente che stessimo annunciando dei controlli positivi, quando in realtà si trattava di annunciare delle sospensioni provvisorie“, dichiara Moorhouse. “In entrambi i casi le regole sono state rispettate: i giocatori hanno presentato ricorso contro la sospensione provvisoria entro il termine di dieci giorni previsto dai nostri codici. E poiché il loro ricorso ha avuto successo, le sospensioni provvisorie non sono state rese pubbliche. Se avessimo fatto diversamente, avremmo infranto le nostre stesse regole”.
    “Le regole del nostro operato si basano sul Codice Mondiale Antidoping, che elenca diverse violazioni che possono essere commesse dall’entourage di un giocatore: medico, allenatore, agente … Ma la maggior parte dei reati presuppone un’azione intenzionale a doparsi. Nel caso Sinner, secondo la consulenza legale di cui abbiamo beneficiato, non era giustificato perseguire nessuno del suo entourage. Non c’è stata alcuna violazione delle regole del programma antidoping del tennis, che si basa sul Codice Mondiale Antidoping“.
    “È complicato riuscire a trovare un corretto equilibrio tra due interessi, quello a divulgare la notizia un test positivo di un atleta e quello contrario a mantenerlo segreto fino alla conclusione di un’indagine che approfondisce il caso” continua Moorhouse. “Alcuni sport decidono di annunciare immediatamente le sospensioni provvisorie, è il caso dell’atletica leggera. Ci sono altri sport, come quelli di squadra, che al contrario non annunciano mai le sospensioni provvisorie. Il tennis ha cercato di trovare un corretto equilibrio attraverso la regola dei dieci giorni: se un tennista fa appello entro dieci giorni, e il suo ricorso viene accolto, il provvedimento allora non viene reso pubblico. Questa è una regola che potrebbe essere modificata”.
    Oltre allo spinosissimo caso Sinner, una delle vicende recenti che maggiormente ha fatto parlare è stata la brevissima sospensione accettata da Iga Swiatek rispetto alla vicenda più tormentata di Simona Halep. Così la CEO di ITIA spiega la posizione: “Per quanto riguarda Swiatek il test positivo era dovuto a un farmaco contaminato. Per quanto ci riguarda il suo grado di responsabilità è stato assai limitato. Il caso Halep è stato estremamente complesso ma alla fine il TAS ha stabilito che la positività è arrivata a causa di un integratore contaminato. Per determinare il suo grado di responsabilità, hanno preso in considerazione la natura del prodotto incriminato e le precauzioni che la giocatrice aveva preso per cercare di limitare il rischio di contaminazione. Dopo aver valutato tutti i vari fattori, il TAS ha stabilito come opportuna una sospensione di nove mesi”.
    Marco Mazzoni LEGGI TUTTO

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    Iga Swiatek: “Il mio caso e quello di Sinner sono completamente diversi”

    Iga Swiatek POL, 31.05.2001 – Foto Getty Images

    Iga Swiatek è arrivata a Dubai con l’obiettivo dichiarato di andare il più lontano possibile nel WTA 2025 che si disputa negli Emirati Arabi. Sebbene abbia chiarito di non avere traguardi specifici per questa stagione, la numero 2 del mondo punta a vincere il maggior numero di tornei possibile. Nel corso della conferenza stampa pre-torneo, la campionessa polacca ha però dovuto affrontare domande riguardanti la squalifica di Jannik Sinner, fermato per tre mesi dopo la positività a una sostanza proibita. Le similitudini con il caso che coinvolse la stessa Swiatek — risultata positiva lo scorso anno per una contaminazione di melatonina — sono state inevitabili, ma la polacca ha voluto specificare come in realtà siano due vicende ben distinte.
    Sull’assenza di parallelismi tra il suo caso e quello di SinnerSwiatek è stata chiara nel sottolineare la differenza sostanziale tra i due episodi:“Non ha senso confrontare situazioni che sono molto diverse. La gente tende a mettere tutto sullo stesso piano, ma ogni caso va analizzato singolarmente. Non conosco i dettagli della situazione di Jannik, ma immagino sia stato un processo duro per lui. Io mi limito a leggere i documenti e ad avere fiducia che il tutto sia stato gestito correttamente.”
    L’ex numero uno del mondo era stata, infatti, sospesa per un breve periodo, ma la rapida identificazione della fonte contaminata di melatonina aveva permesso di risolvere la questione senza ulteriori strascichi:“Abbiamo fornito tutta la documentazione in modo molto preciso. Era chiarissimo sin dall’inizio che si trattava di una contaminazione, quindi non c’erano motivi affinché la WADA o altri organi facessero ricorso. È logico che i media trovino più semplice connettere i casi tra di loro, ma non ci sono punti reali di somiglianza.”
    Nessun timore di riapertura del casoSwiatek ha spiegato di non aver temuto una riapertura delle indagini nei propri confronti:“Ognuno ha la propria storia, sostanze diverse, procedure diverse, non c’è ragione di creare parallelismi. Io ero sicura che, avendo dimostrato la contaminazione e seguito tutte le istruzioni, non ci sarebbe stato spazio per ulteriori dubbi.”
    L’attenzione sul proprio percorsoIga, da tempo, ha deciso di concentrarsi esclusivamente sul suo percorso professionale, senza lasciarsi influenzare dal circo mediatico:“Mi sono stancata di rivivere quella situazione. Non è passato nemmeno un anno, quindi so che se ne parlerà ancora. A me non importa, preferisco pensare al futuro.”
    Il commento sulla sospensione di Stefano VukovTra i temi toccati in conferenza stampa, anche la recente sanzione WTA a carico di Stefano Vukov, allenatore di Elena Rybakina, per presunti comportamenti di molestie:“Non sappiamo molto di ufficiale. La WTA ha rilasciato appena un paio di frasi, quindi non posso entrare nei dettagli. Credo però sia importante fidarsi delle procedure svolte nel modo corretto. Ogni allenatore deve accettare il codice di condotta se vuole far parte del circuito WTA. Spero che la WTA stia facendo tutto il necessario per creare un ambiente sicuro.”
    Swiatek ha poi ribadito di fare molta attenzione nella scelta del proprio team:“Posso solo controllare il mio ambiente, selezionare con cura le persone con cui lavoro. Sul resto, non so molto di più, preferisco concentrare le mie energie su ciò che posso gestire direttamente.”
    Obiettivi a Dubai e per il 2025Dopo aver chiarito la sua posizione sul caso Sinner e la lontananza di tale vicenda dalla propria esperienza personale, la polacca ha ribadito di essere concentrata sul torneo di Dubai e, in generale, su una stagione in cui vuole ottenere il massimo possibile:“Non ho un obiettivo unico per il 2025, voglio soltanto continuare a vincere e a migliorare. Punto soprattutto a progredire come giocatrice e a essere stabile mentalmente, cosa che ritengo fondamentale per affrontare con serenità anche questioni spinose come quelle di cui abbiamo discusso.”
    Con queste parole, Iga Swiatek si prepara ad affrontare il debutto nel WTA di Dubai, determinata a mettere da parte le polemiche e a confermarsi tra le protagoniste di una stagione tennistica ricca di sfide, sia in campo sia fuori.
    Francesco Paolo Villarico LEGGI TUTTO

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    Federer in Sudafrica, Kerber sarà di nuovo mamma, Swiatek inarrestabile a Doha. Sorpresa Alexandrova

    Angelique Kerber nella foto – Foto Getty Images

    Federer torna in pubblico per una nobile causaRoger Federer è tornato sotto i riflettori per un’iniziativa benefica della sua Fondazione. L’ex campione svizzero ha visitato il Sudafrica, terra natale di sua madre Lynette, per ispezionare le scuole dove la Roger Federer Foundation lavora per garantire l’istruzione ai bambini. Ad accompagnarlo in questa speciale missione il capitano degli Springboks, Siya Kolisi.

    Thank you @RogerFederer for visiting two of the preschools that are part of our School Readiness Initiative in South Africa! @SiyaKolisi it was great that you could join us! 🇿🇦 pic.twitter.com/T0F1xCL1xX
    — Roger Federer Foundation (@rogerfedererfdn) February 13, 2025

    Kerber annuncia la seconda gravidanzaAngelique Kerber, ritiratasi sette mesi fa, ha annunciato sui social di essere in attesa del secondo figlio. La ex tennista tedesca, 37 anni, ha condiviso una foto emozionante insieme alla primogenita Liana. Per Kerber, che aveva tentato un breve ritorno alle competizioni dopo la prima gravidanza post-Wimbledon 2022, è l’inizio di un nuovo capitolo lontano dal tennis.
    Swiatek inarrestabile a DohaSul fronte agonistico, Iga Swiatek continua il suo dominio a Doha. La polacca ha raggiunto le semifinali battendo Elena Rybakina 6-2 7-5, portando a 15 le vittorie consecutive nel torneo qatariota, dove vanta un impressionante record di 22-1. Affronterà in semifinale Jelena Ostapenko.
    Sorpresa AlexandrovaIl torneo di Doha ha registrato un’altra sorpresa con l’eliminazione di Jessica Pegula per mano di Ekaterina Alexandrova (4-6 6-1 6-1). La russa, che aveva già eliminato la numero 1 Sabalenka, ha confermato il suo ottimo momento. Con questa sconfitta, solo Swiatek e Rybakina rimangono in gara tra le top 10.
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    McEnroe sui casi Sinner e Swiatek: “Il tennis resta uno sport pulito”

    John McEnroe nella foto – foto getty images

    Mentre il mondo del tennis si prepara all’Australian Open 2025, John McEnroe interviene sui recenti casi che hanno coinvolto Jannik Sinner e Iga Swiatek, offrendo una prospettiva diversa dalle feroci critiche che hanno accompagnato i due campioni negli ultimi mesi.
    “Le recenti polemiche sul doping non hanno danneggiato la reputazione del tennis”, ha dichiarato McEnroe a ESPN. “Se guardiamo gli altri sport, la situazione è molto peggiore. Secondo me, il tennis è più pulito di qualsiasi altra disciplina, anche se questo non significa che non ci siano problemi.”L’ex campione americano difende l’integrità del tennis, sostenendo che i casi di Sinner e Swiatek non macchiano l’intero circuito, che rimane un esempio positivo per gli altri sport.
    Tuttavia, McEnroe ha evidenziato la necessità di una figura istituzionale che possa gestire meglio queste situazioni: “Abbiamo bisogno di un commissario del tennis che parli a nome dei giocatori, per difenderli o non difenderli. Il problema è che non abbiamo nessuno che parli per loro. E sembra che non accadrà mai perché le persone sono troppo occupate, i tornei proteggono i propri interessi. Si preoccupano di loro stessi, non abbastanza dello sport.”
    McEnroe si è persino candidato per questo ruolo, pur lasciando aperta la possibilità che possa essere ricoperto da altri, sottolineando l’importanza di avere una figura unica che possa fare chiarezza nei casi di doping e rappresentare gli interessi dei giocatori.
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    Swiatek rompe il silenzio: “Non ho avuto colpe, ora voglio solo tornare a giocare”

    Iga Swiatek POL, 31.05.2001 – Foto Getty Images

    Alla conferenza stampa della United Cup 2025, Iga Swiatek ha finalmente affrontato le domande sul suo caso doping, che l’ha tenuta lontana dal circuito durante il tour asiatico. La polacca, pur apparendo a tratti a disagio, ha offerto risposte dirette e decise sulla vicenda.La tennista polacca si presenta alla United Cup 2025 con grandi aspettative, determinata a lasciarsi alle spalle questa vicenda e a concentrarsi nuovamente sul tennis giocato.
    Il Caso e la SanzioneNonostante l’ITIA abbia accettato la spiegazione della contaminazione da trimetazidina attraverso la melatonina, alla polacca è stato comunque comminato un mese di sospensione per aver acquistato gli integratori da una fonte non certificata come affidabile.
    La Paura del Rifiuto“La stragrande maggioranza delle persone è stata molto comprensiva,” ha rivelato Swiatek. “Chi legge i documenti e analizza il mio caso, capisce che non ho avuto alcuna colpa né influenza su quanto accaduto. Sono molto grata per il supporto e l’affetto che ho ricevuto perché non è stato un periodo facile e temevo che la gente mi voltasse le spalle.”
    La Questione dell’Appello WADAInterrogata sulla possibilità che l’Agenzia Mondiale Antidoping possa presentare appello, come nel caso di Sinner, la numero 2 del mondo è stata categorica: “Non credo ci sia alcun motivo per un appello. Ho già scontato una sospensione, ho perso tre tornei importanti e la possibilità di diventare numero 1. Ho presentato tutte le prove possibili per dimostrare la mia innocenza e non credo ci sia altro da dire sull’argomento.”
    Guardando al Futuro“Per fortuna, sono riuscita a trovare rapidamente la fonte della contaminazione e questo ha chiarito tutto,” ha aggiunto Swiatek. “È stata dura mentalmente, ma ora ho solo voglia di tornare a competere.”
    Francesco Paolo Villarico LEGGI TUTTO