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    Da Bergamo: Ferrari, La Vela, Pecci – tre azzurri per il titolo

    Giuseppe La Vela nella foto – Foto Antonio Milesi

    Ci sarà soltanto il ceco Matthew Donald a contendere ai giocatori italiani il successo al torneo ITF di Bergamo. Gianmarco Ferrari ha fatto valere la sua esperienza contro Rahmani, mentre la corsa di Rottgering si è bloccata contro lo stato di forma di Alessandro Pecci.
    È rimasto un solo straniero a contendere all’Italia il titolo al Trofeo TNB Azimut Investimenti (15.000$, terra battuta). Con un’impennata d’orgoglio, gli azzurri hanno cancellato le ambizioni delle due stelline del torneo, l’olandese Mees Rottgering e l’iraniano Kasra Rahmani. Nella giornata dedicata ai quarti, Rahmani si è arreso a Gianmarco Ferrari, bisognoso di vittorie dopo un periodo difficile: poca attività nella seconda metà del 2024 e un solo risultato di rilievo nella stagione in corso (la semifinale a Santa Margherita di Pula). Con un best ranking al numero 387 ATP, Ferrari ha un po’ perso il treno degli immediati rincalzi azzurri, ma il suo tennis mancino e potente vale più dell’attuale 604esima posizione. In realtà, contro Rahmani, i due hanno reciprocamente annullato il vantaggio di essere mancini ed è stato un match a specchio. L’iraniano è un giocatore leggero, si muove bene e possiede una gestualità fluida, ma non è ancora pronto al salto di qualità. Ferrari ha fatto valere il suo status di giocatore già formato e si è imposto 6-2 4-6 6-2, peraltro dopo aver rimontato da 1-4 a 4-4 nel secondo. In quel momento, Rahmani ha dato il meglio di sé ma ha pagato gli sforzi nel terzo. In semifinale Ferrari se la vedrà con Giuseppe La Vela, bravo a emergere dalla parte di tabellone rimasta libera dopo l’eliminazione Stefanos Sakellaridis, numero 1 del tabellone. La Vela ha bloccato il sogno di Leonardo Malgaroli, ultimo bergamasco in gara, al termine di un match molto combattuto (1-6 6-1 7-5 lo score), in cui il braccio di Malgaroli ha tremato quando è andato a servire nel dodicesimo game al terzo set. Tra Ferrari e La Vela c’è un precedente, nettamente a favore del primo (6-0 6-3 a Santa Margherita di Pula nel 2023)
    PECCI, DIECI VITTORIE SOLTANTO A GIUGNOTermina anche l’avventura di Mees Rottgering: pur confermando di avere un buon potenziale, si è arreso 7-6 6-2 ad Alessandro Pecci. Il romagnolo sta vivendo un periodo molto positivo: nel solo mese di giugno ha raccolto un bilancio di 10 vittorie e 3 sconfitte, e ha confermato la sua solidità contro un avversario già competitivo, ma che in certi momenti ha mostrato tutta la sua inesperienza. Perso il tie-break di un combattuto primo set, si è disunito e ha permesso a Pecci di prendere il largo in avvio di secondo. A cercare di impedire un successo azzurro è rimasto il ceco Matthew William Donald, classe 2004 e con una buona carriera giovanile alle spalle (è stato n.33 ITF), ma che da professionista non ha raccolto particolari risultati, perdendo le tre finali giocate, tutte sul cemento (l’ultima lo scorso novembre a Monastir). Dopo aver battuto Fausto Tabacco al primo turno, nei quarti si è ripetuto (6-3 6-3 lo score) contro il fratello Giorgio. Per giocare la sua prima finale sul rosso dovrà battere il favorito Pecci, in un match inedito. Il programma scatterà alle 10.30 con la finale del doppio (ci sarà il bergamasco Malgaroli, in compagnia di Samuele Seghetti), poi alle 12.30 e alle 14.30 si giocheranno le due semifinali. A prescindere dai risultati, il torneo sta ricordando al pubblico quanto sia grande l’equilibrio nel professionismo attuale: giocatori con classifiche molto diverse tra loro danno vita a match molto equilibrati, segno di un innalzamento del livello medio generale, tutto a favore dello spettacolo. Proprio quello che ci sarà negli ultimi due giorni di gara. LEGGI TUTTO

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    Trofeo TNB Azimut Investimenti / Pecci si prende la rivincita, nei quarti c’è Rottgering

    Alessandro Pecci nella foto – Foto Antonio Milesi

    Cinque giorni dopo averci perso a Cattolica, Alessandro Pecci supera Manuel Mazza e approda ai quarti, nonostante prediliga i campi veloci. È il giocatore di più alta classifica ancora in gara (è uscito il n.2 Picchione), ma nei quarti avrà un test molto complicato contro il rampante Rottgering. Proseguono le favole dell’iraniano Rahmani e del bergamasco Malgaroli.
    Lui dice di ispirarsi a Matteo Berrettini, e di apprezzare di più le superfici veloci rispetto alla terra battuta. Tuttavia, uno dei giocatori più in vista sui campi rossi del Tennis Club Città dei Mille è proprio Alessandro Pecci, peraltro il meglio piazzato tra quelli rimasti in gara. Già, perché dopo lo shock di martedì notte (con le eliminazioni di Sakellaridis e Vincent Ruggeri), nel giovedì di ottavi è stato eliminato anche Andrea Picchione, testa di serie numero 2, battuto in rimonta dal ventenne ceco Matthew William Donald, che tra l’altro è favorito per un posto in semifinale: adesso sfiderà il lucky loser Giorgio Tabacco e punta a battere entrambi i fratelli messinesi, poiché al primo turno aveva superato Fausto. Il ceco ha dominato alla distanza (4-6 6-3 6-1 lo score) ed è diventato la mina vagante del torneo. Tuttavia, chi sta destando una grande impressione è proprio Pecci, 24enne riccionese che ha cambiato la sua carriera da quando si allena a Cattolica presso l’accademia gestita da Giorgio Galimberti. In due anni ha scalato oltre 700 posizioni: se nei primi mesi del 2025 la sua classifica è rimasta più o meno invariata, gli exploit bergamaschi fanno pensare che sia pronto al salto di qualità. Negli ottavi ha superato Manuel Mazza, prendendosi la rivincita della semifinale persa pochi giorni fa a Cattolica, proprio nella sede di allenamento. Proprio per questo, il ritiro sullo 0-3 al terzo deve essere stato particolarmente doloroso. Nessun problema: al Tennis Club Città dei Mille si è imposto 6-0 1-6 6-3 in poco più di due ore.
    ROTTGERING – RAHMANI, MANCINI SUGLI SCUDINei quarti ci sarà un match pop-corn contro Mees Rottgering, il giovanissimo olandese che ha confermato tutte le qualità già espresse al primo turno. Molto noto in patria (è già finito nel mirino del gossip per la liason con la giocatrice australiana Emerson Jones, una delle più forti junior al mondo, che peraltro ha appena sfiorato la qualificazione al main draw Wimbledon), ha superato 6-2 6-3 un avversario sempre ostico come Lorenzo Bocchi. L’olandese è sempre stato avanti, forte di un gioco brillante e con la caratteristica di tirare molto vicino alle righe. La sfida contro Pecci sarà un vero e proprio esame di maturità, ma intanto sta contendendo a Kasra Rahmani il ruolo di “stellina” del torneo. Per non essere da meno, il giovane iraniano ha strappato il pass per i quarti battendo Carlo Alberto Caniato in un match appassionante, chiuso dopo due tie-break. Per accedere alla Final Four se la vedrà con Gianmarco Ferrari. I quarti del Trofeo TNB Azimut Investimenti (15.000$, terra battuta) scatteranno alle 11 del mattino (sempre a ingresso gratuito) e si partirà con La Vela-Malgaroli: quest’ultimo ha approfittato del ritiro di Juan Pablo Paz in avvio di terzo set, prendendosi la rivincita dello scorso anno e centrando un prezioso quarto di finale. Sarà un venerdì di passione, in cui i cinque italiani ancora in gara saranno chiamati a respingere l’assalto dei tre stranieri, che però sembrano decisamente competitivi. Ci sarà da divertirsi. LEGGI TUTTO

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    Da Bergamo: Silvio Mencaglia, nome a sorpresa per un bel main draw

    Silvio Mencaglia – Foto Antonio Milesi

    Il giovane romano mostra tutto il suo talento e supera il favorito Giorgio Tabacco, che lo precede di 800 posizioni. Martedì scatta il main draw guidato da Stefanos Sakellaridis, greco che un paio d’anni fa… giocava con una sola racchetta.
    Nel professionismo attuale, le classifiche sono un ottimo indicatore della continuità di un tennista. Ma non è detto che ne rappresentino l’esatto valore. Tuttavia, quando un giocatore batte un avversario che lo sopravanza di ottocento posizioni si può certamente parlare di “sorpresa”. È quella che ha azzeccato il 20enne romano Silvio Mencaglia (ne compirà 21 il 2 settembre): da numero 2083 del ranking ATP, ha battuto il favorito Giorgio Tabacco (1266). Figlio del valido coach Marco (che in passato aveva allenato Laura Golarsa, oltre a tanti professionisti di livello), ha mostrato un gran bel talento e si è imposto col punteggio di 6-7 6-2 10-4. Grande tifoso della Roma, Mencaglia è un ragazzo molto serio e professionale, ma deve ancora raggiungere la sua piena maturazione. “Studia poco il tennis” dice chi lo conosce bene, paragonandolo a Fabio Fognini. L’età è ancora dalla parte di Mencaglia, il quale – nonostante abbia centrato l’impresa del giorno – non era pienamente soddisfatto della sua prestazione. Tesserato da anni per il Tennis Club Maglie (per cui gioca la Serie A2), Mencaglia è uno dei pochi, almeno in Italia, a giocare con la racchetta Babolat Pure Strike 97, e spera di diventare la mina vagante di un tabellone principale che è stato sorteggiato nel pomeriggio di lunedì. Nelle qualificazioni, oltre all’iraniano Kasra Rahmani ha centrato il suo posto nel main draw anche Lorenzo Angelini, emerso da una battaglia contro Andrea Motta, sconfitto soltanto 10-7 al super tie-break. A proposito di tabellone principale, la nona edizione del Trofeo TNB Azimut Investimenti (15.000$, terra battuta) offre tutto quello che si chiede a un evento che rappresenta, in termini di montepremi, il gradino più basso del professionismo.
    OCCHIO A MEES ROTTGERINGL’attesa era per conoscere il percorso di Samuel Vincent Ruggeri, idolo di casa chiamato a essere protagonista. Non sarà semplice, poiché se la vedrà con il giovane Carlo Alberto Caniato, classe 2005 in ascesa (oggi è n.803 ATP), che un mese fa ha avuto un picco di popolarità (sia pure in doppio) grazie al successo contro Bolelli-Vavassori al Foro Italico, in coppia con Federico Bondioli. Il bergamasco è accreditato della testa di serie numero 3 e si trova nella parte alta del tabellone, presidiata dal n.1 Stefanos Sakellaridis. Il 20enne greco, numero 429 ATP, aveva fatto parlare di sé un paio d’anni fa quando vinse un grande match in United Cup contro Zizou Bergs. Nell’occasione rivelò che aveva giocato per qualche mese con soltanto una racchetta, l’unica che gli dava le giuste sensazioni con manico e impugnature. Gliele sistemarono a Perth e, in effetti, per lui è iniziata una nuova carriera, poiché da allora ha dimezzato la sua classifica. Il greco se la vedrà con un qualificato. Nella parte alta spicca uno dei derby azzurri tra Gianmarco Ferrari (n.6 del tabellone) e il giovane azzurro Lorenzo Sciahbasi, già finalista al doppio junior al Roland Garros nel 2023. Nella parte bassa c’è il numero 2 Andrea Picchione, ma il giocatore più atteso è l’olandese Mees Rottgering, ex numero 1 junior che soltanto pochi mesi fa vinceva il Masters di categoria e quest’anno ha già esordito nel circuito maggiore, grazie alla wild card ottenuta a Rotterdam. Se la vedrà con Stefano D’Agostino, mentre un altro match particolarmente atteso è quello tra Alessandro Pecci e l’altro bergamasco in gara, quel Leonardo Borrelli che è tesserato per il TC Mille e sta cercando, con tenacia e impegno, nel ranking ATP di singolare. LEGGI TUTTO

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    Trofeo TNB Azimut Investimenti / VIncent Ruggeri, Bergamo per uscire dalla crisi

    Samuel Vincent Ruggeri (by Antonio Milesi)

    Cinque vittorie e dodici sconfitte: è il modesto bottino stagionale di Samuel Vincent Ruggeri, miglior giocatore bergamasco. Con i punti di un Challenger in scadenza, ha comunque scelto di giocare il Trofeo TNB Azimut Investimenti: l’aria di casa per ritrovare fiducia. I campi tengono alla grande nonostante l’acquazzone.
    Le notizie principali sono arrivate fuori dal campo. Una serie di defezioni dell’ultim’ora ha leggermente impoverito il tabellone delle qualificazioni del Trofeo TNB Azimut Investimenti (15.000$, terra battuta), poiché alcuni giocatori inizialmente programmati per domenica sono stati ammessi al main draw. In una giornata piena di match molto combattuti, segno che la qualità media dei giocatori dotati di punti ATP è cresciuta rispetto a qualche anno fa, il vero “botto” per il pubblico bergamasco è la presenza di Samuel Vincent Ruggeri. Il giocatore di casa sta vivendo una stagione piuttosto complicata: lo scorso novembre aveva raggiunto il best ranking al numero 252 ATP, oggi è quasi duecento posizioni più indietro. E tra una settimana gli scadranno i punti della semifinale conquistata lo scorso anno al Challenger di Milano. In virtù di questo, e con un bilancio stagionale di appena cinque vittorie su diciassette partite, Vincent Ruggeri proverà a ritrovare fiducia in un circolo che conosce bene. Per lui sarà la quarta apparizione al Città dei Mille, laddove vanta come miglior risultato il quarto di finale del 2021, quando perse contro… Matteo Arnaldi.
    CAMPI PIÙ FORTI DEL TEMPORALEDa allora le strade dei due sono state piuttosto diverse, ma chissà che l’aria di casa non gli permetta di ritrovarsi. Ruggeri si è già presentato al club, così come la prima testa di serie Andrea Picchione, e nella giornata di lunedì il suo allenamento sarà il momento più atteso, forse anche in misura maggiore rispetto agli incontri di qualificazione. Il main draw sarà sorteggiato nel primo pomeriggio e sarà – come sempre – un momento simbolico di un torneo che anche quest’anno garantirà piena regolarità: nella serata di sabato, infatti, un violento acquazzone si è abbattuto su Bergamo, allagando i campi di Via Martinella. I campi in terra rossa RedPlus, tuttavia, garantiscono un drenaggio incredibile e permettono una praticabilità quasi immediata: per l’incredulità dei giocatori, il programma di domenica è scattato regolarmente alle 9.30. Tanto pubblico si è alternato in una lunga giornata di tennis, che sarebbe stata ancora più impegnativa se nei tornei ITF non ci fosse la regola che sostituisce il terzo set con un super tie-break. Con il main draw si tornerà al format tradizionale. LEGGI TUTTO

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    Kasra Rahmani, un iraniano a Bergamo

    Kasra Rahmani nella foto

    Doppia missione per il 18enne Kasra Rahmani: portare il suo Iran nella geografia del tennis e dare un piccolo sorriso a un Paese che sta soffrendo. È uno dei tre stranieri nelle qualificazioni del Trofeo TNB Azimut Investimenti di Bergamo: esordio di fuoco contro Garbero, che dodici mesi fa si fece notare proprio al TC Mille.
    La sua presenza al Tennis Club Città dei Mille non è sorprendente, visto che Kasra Rahmani si allena da qualche tempo a Bordighera, presso l’accademia di Riccardo Piatti. Ma osservando il tabellone delle qualificazioni del Trofeo TNB Azimut Investimenti (15.000$, terra battuta) salta subito all’occhio il nome del giovane iraniano, anche in virtù della massiccia presenza di giocatori italiani. Su 32 partecipanti sono ben 29, guidati da Pietro Marino (n.872 ATP). I tre soli stranieri in gara sono il francese Matthieu Roehrich, il turco Mert Aytekin e il già citato Rahmani, che rappresenta un Paese oggi tristemente oggetto di preoccupanti notizie di cronaca. C’è da credere che sarà ancora più motivato a fare del suo meglio nel club bergamasco, laddove c’è la chance di migliorare una classifica che lo vede al numero 1.271 ATP in virtù dei primi risultati nel mondo ITF, tra cui i quarti di finale in un torneo giocato un mese fa a Bucarest. Mancino e decisamente talentuoso, classe 2006, Rahmani è stato a ridosso dei primi 100 della classifica junior e, soprattutto, in virtù della sua permanenza da Piatti ha avuto la possibilità di allenarsi con campioni affermati come Lorenzo Musetti e Daniil Medvedev.
    TORNEI ITF, SPECCHIO DELLA DELLA SALUTE DI UN MOVIMENTOLa sua missione è molto affascinante, perché potrebbe inserire nella geografia del tennis un Paese, l’Iran, il cui miglior giocatore è stato Taghi Akbari, numero 146 del mondo nel lontano 1974. Il più forte iraniano, in verità, è stato il mitico Mansour Bahrami, che però ha giocato per la Francia. Rahmani sarà protagonista del match-clou di giornata contro Filippo Francesco Garbero, classe 2009 che lo scorso anno era stato la più lieta sorpresa del torneo bergamasco, raggiungendo il main draw ad appena 15 anni. La prima giornata di gare vedrà poi diversi match interessanti, con quattro giocatori compresi tra i primi 1000 ATP e alcuni nomi già abbastanza noti. Tra loro il siciliano Giorgio Tabacco, che deve buona parte della sua popolarità ai successi in Serie A1. Le qualificazioni dei tornei ITF sono un’esperienza imperdibile per gli appassionati e gli addetti ai lavori, perché permettono di comprendere lo stato di salute di un movimento nella sua profondità, senza limitarsi alle punte di diamante. I primi match del Trofeo TNB Azimut Investimenti saranno molto utili in tal senso. In attesa del sorteggio del tabellone principale, sarà una giornata piena di tennis, con sedici incontri spalmati su due campi a partire dalle 9.30. L’ingresso al TC Mille sarà gratuito per tutta la settimana. LEGGI TUTTO

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    In attesa del Challenger, Bergamo si gode il suo ITF

    Andrej Martin, vincitore nel 2024 (Foto Mario Rota)

    A pochi mesi dal rientro in città dello storico Challenger, Bergamo propone la nona edizione del “Trofeo TNB Azimut Investimenti”, torneo ITF che ha lanciato diversi elementi di valore. Iscritti diversi top-500 ATP e c’è attesa per il baby-fenomeno Mees Rottgering, già n.1 junior. Appuntamento al Tennis Club Città dei Mille dal 22 al 29 giugno.
    Il 2025 sarà un anno molto importante per il tennis a Bergamo. Dopo un’edizione di “esilio” a Rovereto, lo storico torneo Challenger nato nel 2006 tornerà a giocarsi in città, nella nuovissima sede del Chorus Life (l’appuntamento è dal 16 al 23 novembre). Nell’ultima settimana di giugno, tuttavia, ci sarà un gustoso antipasto con la nona edizione del torneo organizzato dal Tennis Club Città dei Mille, evento ITF che si è costruito una bella tradizione come apripista dell’estate bergamasca. Il Trofeo TNB Azimut Investimenti (15.000$, terra battuta) si giocherà dal 22 al 29 giugno ed è in linea con la storica impostazione del club: creare eventi che possano valorizzare le giovani promesse locali, italiane e straniere, che si cimentano con l’avvio al professionismo. Il Città dei Mille ha una tradizione ormai consolidata, avendo accolto giocatori all’epoca sconosciuti che poi si sono rivelati al grande pubblico. L’albo d’oro ricorda Federico Arnaboldi, oggi stabile top-200 con ambizioni di crescita, ma forse il caso più eclatante riguarda Roman Andres Burruchaga, figlio del mitico calciatore degli anni ’80, che nel 2021 vinse il doppio e oggi è a ridosso dei top-100 (con tanto di un turno passato agli Internazionali BNL d’Italia). L’intenzione è proporre un menù simile nel 2025: le premesse ci sono tutte, a partire dalla presenza del baby olandese Mees Rottgering, che ha chiuso il 2024 da numero 1 del mondo junior (grazie alla finale a Wimbledon e la vittoria al Masters di Chengdu). Il ragazzo si allena presso il Joriscollege di Eindhoven e attualmente è numero 711 ATP.
    WILD CARD PER BORRELLIRottgering giocherà a Bergamo in virtù delle norme ITF, che concedono tre posti in main draw ad altrettanti top-100 junior. Gli altri due andranno agli italiani Gabriele Crivellaro e Samuele Seghetti. Detto che le entry list dei tornei ITF sono molto “liquide”, nel senso che possono esserci oscillazioni fino all’ultimo, in questo momento il giocatore di più alta classifica iscritto è l’australiano Matthew Dellavedova (n.396 ATP), mentre il più atteso dal pubblico di casa sarebbe il bergamasco Samuel Vincent Ruggeri, che sta vivendo un momento non semplicissimo e potrebbe rilanciarsi proprio a Bergamo. Tanti italiani in gara, con diversi giocatori compresi tra la 400esima e la 600esima posizione mondiale, linfa per i tornei di questo livello. Tutti cercheranno di succedere nell’albo d’oro allo slovacco Andrej Martin, che dodici mesi fa capì che poteva esserci ancora spazio per lui dopo una lunga sospensione: all’epoca era fuori dai primi 1.500, vinse il torneo partendo dalle qualificazioni e oggi è n. 306 ATP. Confermata la collaborazione con la FITP, il cui Settore Tecnico avrà a disposizione tre delle quattro wild card del main draw, a cui si aggiungono due inviti per il tabellone di doppio e tre per le qualificazioni. Già assegnata la wild card di pertinenza degli organizzatori: sarà della partita il bergamasco Leonardo Borrelli, classe 2005, tesserato per TC Mille, che sta svolgendo una coraggiosa programmazione con l’obiettivo di entrare nel ranking ATP. A dirigere l’evento, come dalla prima edizione del 2015, sarà Silvana Carrara. Confermata la tradizione che vuole l’ingresso gratuito per il pubblico fino alla finale di domenica 29 giugno. Le qualificazioni scatteranno il 22, il via del main draw è previsto martedì 24.
    TROFEO TNB AZIMUT INVESTIMENTI – ALBO D’ORO2015 – Gianluca Naso (ITA)2016 – Adelchi Virgili (ITA)2017 – Andrea Collarini (ARG)2018 – Riccardo Bellotti (ITA)2019 / 2020 – Non disputato2021 – Federico Arnaboldi (ITA)2022 – Oleksandr Ovcharenko (UCR)2023 – Inaki Montes-De la Torre (SPA)2024 – Andrej Martin (SVK) LEGGI TUTTO

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    Trofeo AZIMUT / Gianluca Cadenasso ha centrato il suo primo obiettivo

    Gianluca Cadenasso nella foto

    Il genovese puntava a entrare tra i primi 800 entro settembre. Grazie alla finale al Tennis Club Città dei Mille centrerà il traguardo con due mesi d’anticipo: batte l’esperto Juan Pablo Paz e giocherà la sua prima finale contro l’eterno Andrej Martin. In doppio sfuma il titolo per il bergamasco Malgaroli: vincono Catini-Perfetti.
    Non tutti i mali vengono per nuocere. Gianluca Cadenasso nasce come giocatore da campi veloci, al punto da aver sostenuto – qualche tempo fa – che “più il campo è rapido e più sono contento”. Poi è successo che nel febbraio 2023 si è procurato un infortunio al ginocchio che gli ha impedito di giocare sui campi veloci per cinque mesi. Tanti anni fa accadde qualcosa del genere all’australiano Jason Kubler, costretto per un lungo periodo a giocare soltanto sulla terra battuta. Nel periodo senza cemento, il genovese ha sviluppato le qualità necessarie per diventare un buon terraiolo e oggi festeggia la prima finale in un torneo professionistico: battendo Juan Pablo Paz col punteggio di 7-6 6-0 si giocherà il titolo al Trofeo AZIMUT (15.000$, terra battuta). Nella seconda semifinale in carriera (ha giocato la prima due settimane fa a Nyiregyhaza, in Ungheria) è stato bravissimo a gestire le complessità di un match contro un avversario più esperto e con un problema fisico che avrebbe potuto destabilizzarlo. Sul 2-1 nel primo set, l’argentino ha chiesto l’intervento del fisioterapista per un problema alla schiena. Ha retto fino al tie-break e lì Cadenasso è stato bravo ad aggiudicarselo, sfibrando mentalmente il suo avversario. Il secondo è filato via liscio e dunque l’Italia torna in lizza per vincere il torneo: l’ultimo a riuscirci era stato Federico Arnaboldi nel 2021.
    DIESEL MARTIN NON SI FERMA PIÙTesserato per il Tennis Club Genova, Cadenasso compirà 20 anni il prossimo 29 settembre e ha raccolto i suoi primi punti ATP la scorsa estate. Grazie agli ultimi successi, raggiungerà con un paio di mesi d’anticipo l’obiettivo stagionale: lo scorso settembre diceva che gli sarebbe piaciuto irrompere tra i primi 800 ATP entro un anno. Comunque vada la finale, raggiungerà il traguardo con un cospicuo anticipo. L’azzurro colpisce molto bene la palla e sembra avere la testa “giusta”, un’adeguata professionalità che gli tornerà utile negli anni a venire. Per conquistare il primo titolo dovrà battere l’eterno Andrej Martin, capace di battere anche Alessandro Pecci dopo un inizio da incubo (5-0 per il romagnolo). A un certo punto, lo slovacco ha iniziato a macinare gioco. Avanti 4-1 nel terzo, ha contenuto il ritorno di Pecci è si è imposto col punteggio di 3-6 6-3 6-4. Si pensava che le fatiche della settimana (è il suo sesto match) si facessero sentire, invece il suo gioco migliora giorno dopo giorno, e sembra che trovi il massimo rendimento con lo scorrere delle partite. Sarà la migliore finale possibile: da una parte il giocatore di maggior prestigio al Tennis Club Città dei Mille, dall’altra un giovane in grande ascesa. L’incontro si giocherà a partire dalle 10.30. Nel tabellone di doppio sfuma ancora una volta il titolo per il tennis bergamasco: la coppia Caniato-Malgaroli si è infatti arresa al super tie-break contro Catini-Perfetti, con Malgaroli bloccato a un passo dal titolo proprio come accadde dodici mesi fa alla coppia tutta bergamasca Vincent Ruggeri-Fumagalli. LEGGI TUTTO

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    Trofeo AZIMUT / La dolce Italia di Andrej Martin

    Gianluca Cadenasso nella foto

    Partita dopo partita, l’ex top-100 slovacco sta ritrovando la migliore condizione. Batte Caniato ed è il favorito per il titolo: tra l’altro, in Italia ha già vinto tre Challenger… ed è un fanatico della nostra cucina. Dategli una caprese e sarà felice. Bergamo in finale di doppio con Leonardo Malgaroli
    Potrebbe esserci una finale tutta italiana, ma anche una domenica senza azzurri. Sarebbe la prima volta nella storia del Trofeo AZIMUT di Bergamo (15.000$, terra battuta). Gli incastri del tabellone hanno fatto sì che i due azzurri rimasti in gara, Gianluca Cadenasso e Alessandro Pecci, debbano affrontare altrettanti stranieri. Ma non è un caso che alle battute finali siano arrivati Juan Pablo Paz e Andrej Martin, di gran lunga i giocatori dal passato più importante tra quelli in gara al Tennis Club Città dei Mille. Soprattutto lo slovacco, giocatore dalle frequentazioni decisamente nobili. Sebbene abbia 35 anni, ha mostrato la sua classe e una superiorità abbastanza netta contro Carlo Alberto Caniato. L’azzurro di Ferrara, classe 2005, è in crescita e ha destato un’ottima impressione, tuttavia nulla ha potuto contro un Martin che sta trovando la giusta condizione, giorno dopo giorno. L’impressione è che a inizio torneo fosse più vulnerabile, mentre il 6-3 6-3 con cui ha superato Caniato lo rende favorito per la semifinale contro il 23enne Alessandro Pecci (in campo non prima delle 14, dopo la finale del doppio). Tra l’altro, Martin si trova decisamente a suo agio sulla terra battuta: vi ha giocato l’unica finale ATP in carriera (Umago 2016), e vi ha raggiunto il terzo turno al Roland Garros, sempre nel 2016.
    CAPRESE, CHE PASSIONEIn quello che fu un anno di grazia, giunse anche al terzo turno alle Olimpiadi di Rio de Janeiro (ma si giocavano sul cemento). Tra l’altro possiede un legame speciale con l’Italia: dei 12 Challenger intascati in carriera, ne ha vinti tre nel nostro Paese (San Benedetto del Tronto, Padova e Biella). Inoltre adora la nostra cucina, tant’è che una decina d’anni fa fu protagonista di un simpatico episodio a San Benedetto del Tronto, quando gli portarono una caprese con mozzarella, prosciutto e pomodori direttamente in campo, poiché in un’intervista del giorno prima aveva ripetuto più volte di adorare questo piatto. I cuochi del ristorante del Tennis Club Città dei Mille sono avvisati… Nell’altra semifinale si affronteranno Juan Pablo Paz e il rampante Gianluca Cadenasso: non troppo accreditato alla vigilia, il genovese, sta sfoderando una grande prestazione dopo l’altra e si è infilato nella zona di tabellone lasciata libera dal n.1 Pennaforti. Cadenasso si è imposto con un netto 6-3 6-2 contro Lucio Carnevalle, giustiziere proprio di Pennaforti. La sensazione è che abbia più di una chance contro l’esperto argentino. Intanto Bergamo farà il tifo per la coppia Caniato-Malgarori nella finale del doppio, poiché Leonardo Malgaroli è rimasto l’unico bergamasco in gara. I due si giocheranno il titolo contro l’altra coppia italiana Catini-Perfetti. Insomma, ancora una volta, sarà una giornata tutta da godere al TC Mille. Non capita tutti i giorni di avere uno come Andrej Martin in un torneo ITF… LEGGI TUTTO