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    ITF Torino: Le azzurre sconfitte in semifinale

    Ane Mintegi Del Olmo nella foto

    Sarà tutta straniera la finale, il via domani alle 10,30, della 15esima edizione del Trofeo Ma-Bo, ITF W35 femminile ospitato dal Nord Tennis Master Club di Torino. Le semifinali andate in scena oggi davanti a un pubblico folto accomodato sulla tribuna naturale del centro hanno infatti promosso all’atto decisivo la 28enne greca Valentini Grammatikopoulou, la più esperta del lotto delle migliori quattro e la 21enne iberica Ane Mintegi Del Olmo, campionessa a Wimbledon juniores nel 2021. Nulla da fare dunque per le ultime due azzurre rimaste in tabellone, la torinese Isabella Maria Serban e la toscana di San Vincenzo Noemi Basiletti, per tre anni (dai 15 ai 18) impegnata negli allenamenti presso l’Accademia di Rafael Nadal.
    Isabella si è arresa in due set alla tennista ellenica, giocando un buon match in parte condizionato da un problema fisico (probabile contrattura al muscolo addominale n.d.r.) occorsole in fase di riscaldamento. La tennista greca, ex numero 142 WTA, ha usato tutta l’esperienza di cui dispone per chiudere la sfida in due set (6-3 6-4) e lo ha fatto prima della comparsa della pioggia, peraltro prevista. L’azzurra, al miglior risultato di carriera, ha provato a rientrare nel match nella fase finale della seconda frazione, nella quale è passata a condurre 4-3. Brava la Grammatikopoulou a cambiare tattica alzando alcune traiettorie che hanno fatto perdere il ritmo alla tennista di casa, cresciuta sui campi della provincia torinese. Valentini è volata sul 5-4 e servizio e ha recuperato lo svantaggio di 0-30 sigillando il confronto al secondo match point. Per Noemi Basiletti, invece, la sconfitta è giunta in tre set e dopo aver vinto il primo 6-3. Nel secondo l’iberica Mintegi Del Olmo ha alzato i giri del proprio motore, pareggiando i conti con un netto 6-2. La frazione decisiva è partita con il 2-0 Basiletti, prima di una sospensione per pioggia di alcuni minuti con le rivali rimaste però in campo in attesa che il rapido scroscio terminasse. Alla ripresa l’iberica ha ritrovato colpi e convinzione, accelerando non appena ha potuto in particolare con il diritto, di caratura superiore. Ha ripreso il comando delle operazioni e archiviato la contesa con un altro 6-2. Visibilmente delusa la toscana che ha così commentato al termine: “E’ stato un buon torneo, partito dalle qualificazioni. Ho vinto delle buone partite e questo era l’obiettivo, dopo un periodo nel quale alcuni infortuni mi hanno frenata. Mi è mancata la continuità necessaria per superare un ulteriore step e salire in finale. Peccato, ma lei è stata brava e ha una palla veramente pesante. Cercherò nei prossimi tornei di proseguire sulla strada intrapresa a Torino, dove sono stata sempre sostenuta dal pubblico, che ringrazio”. Positivo anche il bilancio tracciato da Federico Gaio, ex pro da pochi mesi entrato in Federazione come uno dei tre responsabili del settore femminile Over 19: “Due giovani azzurre sono approdate in semifinale in questo torneo, importante anche per il proprio passato. Hanno dimostrato di poter crescere e possedere un buon potenziale. Altre racchette di casa nostra hanno fatto bene e guardando il movimento in ottica futura non possiamo che parlare di buone sensazioni. Il nostro lavoro è iniziato da poco e siamo consapevoli che dovrà essere sempre più capillare”. LEGGI TUTTO

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    ITF Torino: Il resoconto dei Quarti di Finale. Isabella Maria Serban in semifinale

    Isabella Maria Serban nella foto con il suo coach Alberto Giordano

    Per festeggiare il miglior risultato dell’ancor giovane carriera, centrato ieri al Nord Tennis Master Club di Torino, il rituale molto naturale ma sempre toccante è quello dell’abbraccio con la propria famiglia, presente sulle tribune naturali del club, e poi con il coach. Così il post vittoria di Isabella Maria Serban che è salita in semifinale nella 15esima edizione del Trofeo Ma-Bo, W35 con 30.000 $ di montepremi che è ormai lanciato verso le sue battute decisive. Isabella, che è entrata in gara grazie a una wild card, ha dimostrato di meritarla ma soprattutto di credere nella possibilità di arrivare alla meta, senza molti clamori ma con tanta determinazione.
    Anche ieri la sceneggiatura è stata perfetta e nel finale densa di suggestioni. La ragazza 19enne che si allena all’Aston di Poirino e ha il tennis nel DNA, ha sconfitto la connazionale Jennifer Ruggeri con lo score di 6-2 7-6. Nel primo set Isabella ha comandato la sfida imponendo ritmo e variazioni di colpi che fanno parte del proprio bagaglio tecnico. Più equilibrata la contesa nella seconda frazione, con la tennista di origine rumena, ormai di meritato e bramato passaporto italiano, che ha dovuto dar fondo a tutte le energie fisiche e mentali di cui dispone per chiuderla in proprio favore. L’ha fatto al sesto match point, tutti avuti nel tie-break, con il punteggio di 10-8. La Serban ha continuato a credere nella vittoria anche quando ha visto sfumare i primi tre, sul 6-3 e dunque consecutivi. Non ha smesso di spingere cercando di spostare la sua avversaria di giornata con l’incisivo rovescio bimane, arma con la quale riesce a tagliare il campo con maestria. Torino le ha portato bene: “Direi di sì – ha annuito al termine – anche se spesso in Italia non sono riuscita a dare il massimo. L’atmosfera di questi giorni è speciale”. Sorriso timido ma grazioso, con il pensiero già rivolto alla prossima sfida. Speciale come il già citato abbraccio con Alberto Giordano, coach che la segue da tempo e ha anche investito sulla sua crescita. Applausi convinti per Isabella volata così nel penultimo step del torneo dove troverà domani dalle 11 la greca Valentini Grammatikopoulou, capace in due set (6-3 6-1) di porre fine alla bella corsa di un’altra piemontese, la monferrina Enola Chiesa. Non è bastata alla 25enne azzurra una buona partenza, perché l’ellenica ha fatto in fretta a prenderne le misure e mettere a frutto, game dopo game, gli schemi vincenti che le appartengono e le hanno permesso di raggiungere nell’agosto del 2022 il best ranking di numero 142 del mondo, sfiorando il tennis di più alto livello. Alla fine ha vinto anche con la maggior esperienza (28 i suoi anni) e la miglior interpretazione tattica che ne deriva. Il torneo della Chiesa, partito dalle qualificazioni, è andato in ogni caso in archivio con un gran bilancio. Nell’altra semifinale di domani, le due sfide scatteranno in contemporanea alle 11, si contenderanno un posto in finale Noemi Basiletti, che ha stoppato in tre set (6-4 1-6 6-2) la francese Cakarevic, numero 4 del seeding, e la spagnola Ane Mintegi Del Olmo, destrorsa 21enne che ha confermato la propensione delle giocatrici iberiche a far bene sulla terra rossa. Con un doppio 6-4 si è imposta alla svedese Zaar, numero 7 del seeding, che ha patito la sua sfiancante regolarità. LEGGI TUTTO

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    ITF Torino: Il resoconto di giornata (17 Luglio 2025)

    Enola Chiesa nella foto

    La 15esima edizione del Ma-Bo, ITF W35 femminile, sempre più seguita dal pubblico e dagli appassionati sui campi del Nord Tennis Master Club di Torino, si sta rivelando una sorta di “terra promessa” per la valenzana Enola Chiesa. La 25enne piemontese, proveniente dalle qualificazioni ed attuale 788 WTA, è salita nei quarti della rassegna battendo dopo circa tre ore di lotta la francese Alice Tubello, numero 3 del seeding e 418 del ranking mondiale, con un best career di 219 WTA fatto registrare nello scorso agosto: “E’ stato un confronto intenso – ha detto alla fine Enola Chiesa – nel quale sono riuscita a mettere in campo un buon tennis. Sono molto contenta della mia prestazione. Non è stato facile perché siamo quasi coetanee e ci conosciamo da molto tempo. E’ la mia miglior amica nel circuito e quindi è stato quasi un derby, con le implicazioni emotive che ciò comporta. Nell’occasione sono però stata brava a metterle da parte riuscendo a dare il massimo nella fase finale della terza frazione. Dopo aver recuperato lo svantaggio di un set, il primo ceduto al nono gioco, sono salita di livello giocando in maniera determinata. Nel terzo mi sono trovata ancora sotto (3-5) ma ho continuato a crederci. L’ho ripresa sul 5-5 e la sfida si è prolungata al tie-break, dove dal 4-5 ho messo a segno tre punti consecutivi conquistando il passaggio tra le migliori otto. E’ certo questo il mio miglior risultato stagionale”.
    Domani per la piemontese ci sarà il testa a testa contro la greca Grammatikopoulov che ha fermato l’ucraina Kotliar. Le soddisfazioni in casa Italia non sono però terminate perché altre tre azzurre sono salite oggi nei quarti, in programma oggi. Si tratta di Isabella Maria Serban, 19enne anch’ella al miglior risultato di carriera, di Jennifer Ruggeri, 21 anni e attuale ranking di 695 del mondo in singolare, e di Noemi Basiletti, 19 anni e 742 WTA. La Serban, in gara con una wild card, ha offerto un’altra ottima prova contro la tedesca Meyer Auf der Heide, contro la quale era in perfetta parità (1-1) nel computo dei confronti diretti. A Torino si è imposta 7-5 6-1 in 2 ore e 4 minuti salendo via via sempre più di tono. Per Jennifer Ruggeri il successo è invece arrivato contro la slovena Milic, in due set (6-4 6-2). Affermazione non banale perché la Milic era stata autrice in prima battuta dell’eliminazione della prima testa di serie. Domani sarà derby per un posto in semifinale proprio da Isabella Maria Serban e Jennifer Ruggeri. Basiletti invece a segno in tre set contro la connazionale Sofia Rocchetti (6-3 4-6 6-3). Nulla da fare per Anastasia Bertacchi e Federica Di Sarra, le ultime due delle sette giocatrici italiane che erano salite negli ottavi. Bertacchi fermata dalla testa di serie numero 4, la francese Cakarevic, se pur al termine di un match equilibrato, come dice lo score di 6-4 7-5. Di Sarra stoppata invece al termine di una giornata no dalla svedese Lisa Zaar, numero 7 del seeding: 6-2 6-0 il punteggio che lascia poco spazio al commento tecnico. 
Il torneo si avvia sempre più verso le sue fasi decisive. Il programma di domani prevede anche la disputa della finale del doppio. A contendersi il titolo Basiletti e Urgesi da una parte, Zaar e Grammatikopoulou dall’altra. Domenica 20 luglio in campo la finale del singolare. LEGGI TUTTO

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    ITF Torino: Il resoconto di giornata (Mercoledì 16 Luglio 2025)

    Isabella Maria Serban nella foto

    Il sorriso, pur timido, è il risultato della prestazione offerta nel 1° turno di main draw del Trofeo Ma-Bo, 30.000 $ ITF femminile che si sta svolgendo sui campi del Nord Tennis Master Club di Torino. E’ quello di Isabella Maria Serban, italiana di origine rumena che ha superato in tre set (6-3 6-7 6-3) Camilla Gennaro: “Ho vinto con la grinta – ha detto al termine – cosa che non sempre riesco a fare. E’ stata una vera lotta e sono riuscita a essere lucida andandomi a prendere i punti nei momenti decisivi”. Quello per il tennis è un vero e proprio amore che Isabella ha fin da bambina. E’ cresciuta sui campi della provincia di Torino e da circa un anno, seguita dal coach Alberto Giordano e dal suo staff, si allena presso l’Aston Tennis di Poirino (frazione Marocchi), gestito dal maestro nazionale Cristiano Boschiroli. Tesserata per il TC Padova, è una gran lavoratrice e ha nel rovescio bimane il suo colpo migliore.
    Ogni giorno Isabella, che è sempre stata seguita dai genitori, Laura Joita e Dan Serban (ex calciatore rumeno in serie B) raggiunge quasi sempre il circolo con i mezzi pubblici: “Un’ora e mezza all’andata e un’ora e mezza al ritorno. Ma non mi pesa, utilizzo il tempo anche per studiare”. Negli ottavi troverà la tedesca Luisa Meyer, che ha interrotto la corsa dell’ivoriana Diabate con un doppio 6-0: “Ci siamo incontrate due volte in carriera – ha ricordato Isabella – e il bilancio è di 1-1. Giocare a Torino ha un significato particolare, anche se di solito la tensione quando scendo in campo in Italia è maggiore”. Tra le vittorie della giornata che ha chiuso le sfide di 1° turno spicca quella della laziale Federica Di Sarra, giocatrice da anni tesserata per l’US Tennis Beinasco e ieri a segno per 6-1 6-4 contro la pugliese Eleonora Alvisi. Federica è attualmente 720 WTA ma nel marzo del 2022 è salita al best ranking di numero 192. Nelle ultime stagioni a fermarne colpi e talento sono stati i molti infortuni, ma quando riesce a metterli da parte esprime un tennis di valore superiore, in ogni zona del campo. Nello step successivo della rassegna torinese troverà la svedese Lisa Zhaar, che ha fermato la francese Jenny Lim in due frazioni (6-4 6-0). Il derby piemontese tra la valenzana Enola Chiesa e la torinese Chiara Fornasieri è andato alla prima. Dopo un primo set comunque lottato e chiuso 6-3, nella seconda parte del match Enola non ha più trovato la resistenza dell’avversaria e ha alzato il livello. Convincente esordio nel tabellone principale per Jennifer Ruggeri, altra portacolori in serie A1 del Beinasco e in main draw con una wild card, che ha piegato 6-1 6-3 Alessandra Mazzola, che al momento la sopravanza in classifica WTA di oltre 200 posizioni. Netto anche il successo di Noemi Basiletti, numero 1 del draw preliminare, che non ha concesso chance (6-0 6-0) alla slovena Pia Lovric, numero 5 del seeding. Basiletti a segno grazie al gran ritmo imposto fin dall’avvio agli scambi. A raggiungere gli ottavi sono state anche le giovani azzurre Anastasia Bertacchi e Sofia Rocchetti. In chiusura di programma è arrivata la sorpresa dell’eliminazione della prima testa di serie, la croata Ciric Bagaric, numero 378 WTA, per mano della slovena Ela Nala Milic, qualificata e prossima avversaria della già citata Ruggeri. Domani si prosegue con i singolari e i doppi, ingresso libero. LEGGI TUTTO

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    ITF Torino: Il resoconto di giornata (15 Luglio 2025)

    Enola Chiesa nella foto

    Non sono mancati i temi d’interesse nella seconda giornata del Trofeo Ma-Bo, internazionale ITF femminile di categoria W35 (30.000 $ di montepremi) in corso sui campi del Nord Tennis Master Club di Torino. Neppure le sorprese, come l’eliminazione della numero 2 del tabellone principale, la brasiliana Gabriela Ce, per mano della spagnola Mintegi Del Olmo. Partita equilibrata nella quale l’iberica è stata più lucida nei suoi passaggi chiave, aspetto che le ha permesso di chiudere in due set (6-4 7-6), con un tie-break nei fatti dominato. Le altre due giocatrici a essere salite negli ottavi di finale del main draw sono state la francese Sara Cakarevic, numero 4 del seeding, e l’ucraina Yelyzaveta Kotliar.
    La prima si è imposta nel derby transalpino a Ksenia Efremova, con lo score di 6-3 7-6 (4), mentre la seconda ha sconfitto la torinese Jessica Bertoldo, in due set e senza particolari difficoltà (6-1 6-2). Domani sarà una giornata intensa perché il programma prevede tredici match di singolare, per chiudere il 1° turno, e tre di doppio. C’è attesa per vedere all’opera la croata Ciric Bagaric, numero 1 del draw e 378 WTA che troverà sul proprio percorso la qualificata slovena Ela Milic. Proprio le qualificazioni sono state il tema dominante di ieri, con otto incontri che hanno promosso tra le big del torneo altrettante protagoniste. Oltre alla già citata Milic le racchette vincenti portano i nomi dell’ivoriana Emira Diabate, una che ha il fuoco della lotta nelle corde, dell’ucraina Sushkova, delle azzurre Noemi Basiletti, Anastasia Bertacchi, Eleonora Alvisi, Giulia Paterno ed Enola Chiesa. Proprio quest’ultima, valenzana doc, ha vinto il derby con la più giovane Greta Rizzetto, in due frazioni per un definitivo 6-2 7-5. Primo parziale giocato in pressione da Enola Chiesa, con l’avversaria che non è riuscita a contrastarla a dovere. Molto più equilibrio nel secondo set. Greta Rizzetto ha reagito cercando a sua volta i punti e trovandoli spesso con il diritto anomalo. La Rizzetto è volata sul 4-3, ma è stata ripresa da Enola Chiesa, che si è procurata tre match point sul 5-4 e servizio della rivale. Non li ha capitalizzati ma ha poi conquistato i due game successivi chiudendo 7-5: “Ho accusato un po’ di tensione – ha detto al termine – nelle battute finali del secondo set, forse perché era un derby e volevo evitare il match tie-break. Brava lei a mettermi in difficoltà, sono in ogni caso contenta di essere salita in main draw”. Domani troverà in un altro derby, questa volta piemontese, la torinese Chiara Fornasieri, wild card. Si annuncia interessante anche il testa a testa tra la pugliese Eleonora Alvisi, seguita al Nord Tennis dal coach italo-argentino Martin Vassallo Arguello, ex 47 ATP, e la laziale Federica Di Sarra, più volte tra le iscritte al Ma-Bo e dotata di un tennis di caratura superiore, a dispetto dell’attuale classifica di 720 WTA. Sempre in qualificazione molto combattuta la sfida tra la piemontese Gaia Maduzzi e Giulia Paterno, vinta dalla seconda per 10-5 al match tie-break. Come sempre il torneo vede una buona cornice di pubblico già nelle prime giornate, con la possibilità di vedere i match dei campi principali sulle tribune naturali del centro immerso nel verde del Parco della Pellerina. Ingresso gratuito e spettacolo assicurato perché molte giovani ed emergenti sono passate da questi court per poi salire nelle più alte vette del tennis mondiale. Tra le favorite spicca anche la francese Alice Tubello, numero 3 del draw e 418 WTA, che oggi troverà sul proprio percorso la qualificata ucraina Sushkova. LEGGI TUTTO

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    Trofeo Ma-Bo 2025 al Nord Tennis: Il resoconto di giornata

    Emma Ottavia Ghirardato nella foto

    Subito spettacolo sui campi del Nord Tennis Master Club di Torino per la 15esima edizione del Ma-Bo, internazionale femminile che fa parte del circuito ITF. Incrementato a 30.000 $ il montepremi complessivo, ieri ha messo in campo i match di 1° turno del tabellone di qualificazione, che si concluderà oggi promuovendo otto giocatrici nel main draw.
    Tra le note tecniche e in parte di colore da segnalare i successi delle sorelle Rizzetto, monferrine doc che si sono susseguite sul campo T dell’impianto torinese. La prima a vincere è stata Emma, classe 2004, tesserata per l’US Tennis Beinasco. La piemontese ha fermato con lo score di 6-0 6-4 la cinese Yanni Liu, numero 9 del draw iniziale. Match agevole nella parte iniziale che si è in parte complicato nella seconda frazione quando la giocatrice cinese ha provato a tornare in gara. Brava la valenzana a impedirglielo giocando bene i punti decisivi. Poi è toccato alla sorella Greta, portacolori della Canottieri Casale ormai da diverse stagioni. Ancora under 18 ha giocato e vinto di potenza contro la moldava Anghelina Mocanu. La partita ha rispecchiato nell’andamento quella della sorella. Nel primo set Greta ha fatto la differenza con il tennis potente e aggressivo di cui dispone. Nel secondo la sua avversaria di giornata ha limitato gli errori gratuiti e ha cercato di impensierirla, rimanendole attaccata nello score. Decisivo l’ottavo game, vinto dalla Rizzetto anche se in lotta con la Mocanu. Così il successivo che ha sigillato l’incontro sul 6-0 6-3. Domani Emma troverà sulla sua strada Noemi Basiletti, numero 1 delle qualificazioni, mentre Greta darà vita a un derby valenzano contro Enola Chiesa, autrice della vittoria lottata e in rimonta contro la bosniaca Hena Cehajic. Enola, numero 2 delle qualificazioni, è stata brava a risalire nel match tie-break dal 5-7 al 10-7 infilando la sequenza di cinque punti consecutivi e facendo così valere la sua miglior classifica di attuale 788 WTA. Il derby azzurro tra le torinesi Emma Ottavia Ghirardato e Maria Gaia Meneguzzo, wild card di casa, è andato alla prima, con lo score di 6-2 6-0: “Ci conosciamo da quando siamo piccole – ha detto al termine la Ghirardato – ed è sempre stata un’avversaria ostica. Ho cercato di rimanere calma e concentrata su tutti i punti, costruendo le azioni e aggredendo nei momenti giusti, come amo fare per conquistare i quindici.
    Nell’ultimo periodo ho giocato degli ITF in Turchia ma qui le condizioni sono completamente differenti. Scendere in campo in Italia e a Torino ha un valore aggiunto”. Impegnata negli allenamenti al Circolo della Stampa Sporting, Emma Ghirardato è reduce dal primo anno di esperienza presso la University of Maryland Washington dc. Oggi troverà la slovena Milic che ieri ha fermato la cinese Ma in due set. Intanto è stato compilato il main draw, guidato dalla croata Ciric Bagaric e dalla brasiliana Ce, impegnata negli allenamenti alla Sisport Torino con il team Iozzo – Gatto Monticone. In attesa dell’esito delle qualificazioni sono ben 11 le azzurre al via, alcune già più volte tra le protagoniste al Nord Tennis. E’ il caso della laziale, da molti anni tesserata per l’US Tennis Beinasco, Federica Di Sarra. Da seguire con interesse anche la torinese Jessica Bertoldo, portacolori del Villafortetennis di San Salvatore Monferrato, quest’anno alla miglior stagione di carriera ed attuale numero 621 WTA. Tra le ultime a qualificarsi oggi per il turno decisivo delle qualificazioni da segnalare un’altra piemontese, Gaia Maduzzi, che si è imposta in due set sulla connazionale Lisa Peer. Promosse anche Eleonora Alvisi, Giulia Paterno, Anastasia Bertacchi e Ginevra Parentini. LEGGI TUTTO

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    Tutto pronto al Nord Tennis per il Ma-Bo numero 15, 30.000 $ ITF femminile dal 14 al 20 luglio

    Solana Sierra nella foto

    Torino è ormai una delle capitali del tennis universalmente riconosciute, con il movimento maschile che è in grado di proporre il meglio di settore, con le Nitto ATP Finals di novembre e il Challenger di categoria 175 che alcune settimane fa è andato in archivio registrando la vittoria del talentuoso e geniale Alexander Bublik, poi grande protagonista al Roland Garros.La città ospita ormai da molti anni un appuntamento internazionale anche nel settore femminile che fa della tradizione e della capacità di aver lanciato delle giovani poi diventate campionesse assolute del panorama di settore le sue note dominanti. Stiamo parlando del Trofeo Ma-Bo, presentato ieri, che andrà in scena per la 15esima volta e sui classici campi immersi nel verde del Parco della Pellerina del Nord Tennis Master Club Torino.In conferenza stampa c’erano anche il Consigliere Nazionale FITP Pierangelo Frigerio, la Consigliera della Circoscrizione IV del Comune di Torino, Sonia Gagliano e lo sponsor Ma-Bo, rappresentato da Stefano Busnelli.
    Un appuntamento internazionale al femminileL’appuntamento è molto conosciuto e apprezzato nel circuito ITF e sarà un W35 con 30.000$ di montepremi, con giornate di qualificazione il 14 e il 15 luglio, main draw dal 15 al 20.Per il direttore del circolo, Stefano Pagliari, sarà una prima assoluta in tale veste:“Non vedo l’ora che il torneo inizi – ha sottolineato – perché sono nel mondo del tennis da molto tempo e non posso che amare le sue espressioni agonistiche. Sono certo che ancora una volta tutte le componenti del nostro club si metteranno a disposizione per offrire la miglior ospitalità possibile alle atlete e ai loro staff, in molti casi provenienti da Paesi lontani. Sarà un onore avere questa moltitudine sui nostri campi”.La direttrice del torneo sarà, come nel 2024, Manuela Medros.
    Solana Sierra nell’albo d’oro, e un occhio al futuroL’ultima giocatrice a scrivere il proprio nome nell’albo d’oro della manifestazione è stata l’argentina Solana Sierra, 21enne di Mar del Plata che in finale si è imposta sulla 25enne iberica Guiomar Maristany Zuleta de Reales, accompagnata nel 2024 al Nord Tennis Master Club di Torino dalla coach Lourdes Dominguez Lino, ex numero 40 WTA.In questi giorni proprio Solana Sierra è stata grande protagonista a Wimbledon dove da lucky loser è salita fino agli ottavi di finale, entrando nel ranking live tra le top 100 WTA (65).Tra le date da fissare nel corso della settimana di main draw, che sarà di singolare e doppio, c’è anche quella del pool-party, il 15 luglio.
    Grandi nomi del passatoTornando alle imprese di campo, da queste parti sono passate delle giocatrici diventate vere leggende del tennis, come la poi vincitrice di Wimbledon Marion Bartoli. La francese vinse al Nord Tennis nel 2001 quando appena 17enne si stava affacciando al circuito professionistico.Nel 2003 a vincere era stata invece l’estone Kaja Kanepi, poi numero 15 WTA e più volte grande protagonista a livello di tornei dello Slam. Da queste parti è transitata anche una giovanissima Flavia Pennetta, così l’italo-svizzera Romina Oprandi, negli ultimi anni Lucia Bronzetti ed Elisabetta Cocciaretto.
    Acceptance list e giocatrici da seguireL’acceptance list ufficiale vede tra le iscritte la bulgara Gergana Topalova, 25 anni e con un best ranking di numero 210 WTA (attualmente 349).È seguita dalla prima azzurra in lista, la toscana Tatiana Pieri, attuale 376 WTA, cresciuta con la sorella Jessica e a livello giovanile con la stessa Jasmine Paolini.Da seguire con attenzione anche la croata Bagaric e la brasiliana Ce, una delle tenniste che fanno parte del team Iozzo-Gatto Monticone e già protagonista sui campi del Nord Tennis. Oggi numero 414 WTA, ha un passato da numero 221.Altre azzurre sono di diritto in main draw: Federica Urgesi, Camilla Zanolini e Alessandra Mazzola. Il tabellone sarà arricchito dalle wild card, concesse dalla FITP e dal circolo.Una per il main draw è andata alla torinese Chiara Fornasieri, un’altra per le qualificazioni a Maria Gaia Meneguzzo, atleta di casa.
    Ingresso gratuito e focus sul settore femminileIngresso gratuito per l’intera settimana e spettacolo assicurato sulle tribune naturali del circolo.Intanto il Nord Tennis punta sul settore femminile anche su scala regionale e nazionale. Dopo aver vinto la serie D2 lo scorso anno e raggiunto la finale della D1 in stagione, staccando il pass per la serie C del prossimo anno, ha tesserato le giovani Sofia Visconte, torinese, e la sanremese Victoria Lanteri Monaco pensando in ottica futura (saranno vivaio tra due stagioni). LEGGI TUTTO

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    Trofeo Ma-Bo: Sierra e Maristany Zuleta de Reales in finale, sfida ispanica per il titolo

    Guiomar Maristany Zuleta de Reales nella foto

    Sarà una finale nobile quella di singolare della 14esima edizione del Trofeo Ma-Bo, 25.000 $ ITF femminile che ieri ha messo in campo le semifinali e assegnato il titolo di doppio al Nord Tennis Master Club di Torino, andato alle slovene Ziva Falkner e Pia Lovric. La giocheranno infatti domani alle 10 due teste di serie di lingua ispanica, la numero 1 del draw Solana Sierra, argentina di Mar del Plata, e la numero 3, Guiomar Maristany Zuleta de Reales, spagnola di Barcellona. Solana Sierra, 20enne che ha già difeso i colori della sua nazionale in Billie Jean King Cup, con ultima classifica mondiale WTA di numero 167, ha battuto in semifinale la 19enne francese di origine russa Yaroslava Bartashevich, mentre l’iberica si è imposta sulla russa Daria Lodikova in rimonta.

    C’era attesa per vedere all’opera l’argentina Sierra che nei tre precedenti confronti del torneo aveva faticato poco per venire a capo delle rispettive rivali. Due set abbastanza veloci contro la connazionale Estable, poi due ritiri sul 5-0 in proprio favore contro la francese Dartron e l’austriaca Grabher. Quella di semifinale si presentava come sfida molto più ostica perché dalla parte opposta della rete c’era la sorpresa in positivo del torneo, dotata di un tennis potente e di un potenziale nel complesso importante. L’avvio è stato come da previsioni molto equilibrato (2-2). Il break operato nel quinto gioco dall’argentina e un problema fisico della transalpina che sul 2-3 ha chiesto un medical time out (con successiva applicazione di un bendaggio funzionale sotto il ginocchio) hanno di fatto spaccato il confronto. La tennista sudamericana ha preso il largo con efficaci colpi d’incontro anche in recupero mentre Yaroslava ha manifestato sempre più problemi negli spostamenti laterali. La prima frazione si è chiusa al nono gioco (6-3) e la seconda è stata una sorta di assolo fino al 4-0. La Bartashevich ha provato una reazione e questo le ha fruttato un game, quello del 1-4 nel quale ha comandato gli scambi. E’ stato solo un lampo nel buio perché Solana Sierra ha immediatamente rimesso le cose a posto centrando sul 6-1 dopo poco più di un’ora di gioco il passaggio in finale.

    Molto più combattuta la sfida tra l’iberica Maristany Zuleta de Reales e Daria Lodikova, non compresa tra le teste di serie al via. E’ stata la russa a meglio interpretare la prima parte di gara e salire sul 6-3 3-1 grazie ad un tennis con molte variazioni, cambi di ritmo e anche discese a rete seguendo delicate palle corte. La spagnola, 25 anni e ranking WTA di numero 226 (best fatto registrare a inizio settimana), ha cambiato marcia e conquistato quattro game consecutivi portandosi sul 5-3 nella seconda frazione. L’avversaria è tornata nel set (5-5) ma non è riuscita a chiuderlo in proprio favore e il testa a testa ha preso la strada della spagnola che in carriera ha vinto sette titoli ITF, l’ultimo dei quali a gennaio ad Antalya in finale sulla quotata, ex numero 35 del mondo, Polona Hercog. Maristany Zuleta de Reales ha chiuso la semifinale del Ma-Bo sullo score di 3-6 7-5 6-1 in due ore e 31 minuti. Al termine per la catalana un sorriso quasi liberatorio. Sono due i precedenti tra le finaliste, entrambi datati 2022 e vinti dalla spagnola nelle finali del 25.000 $ di Platja d’Aro e del 15.000 $ di Palmanova. La sfida odierna sarà la prima giocata in campo “neutro”. LEGGI TUTTO