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    Jack Draper, da promessa a realtà: “Sono un giocatore completamente diverso, ora voglio scrivere la mia storia a Wimbledon”

    Jack Draper GBR, 2001.12.22 – Foto Getty Images

    Jack Draper vive il miglior momento della sua carriera. Fresco di ingresso nella top 4 del ranking mondiale, il giovane britannico si presenta a Wimbledon 2025 come principale testa di serie, un risultato impensabile fino a pochi mesi fa ma che testimonia la sua crescita esplosiva. Per Draper, Wimbledon ha sempre rappresentato il torneo più speciale, pur non essendo quello in cui ha ottenuto i risultati migliori fino ad oggi: quest’anno, però, arriva a Londra con una consapevolezza completamente diversa rispetto al passato e reduce dalla semifinale conquistata al Queen’s, ulteriore prova della sua solidità sull’erba.
    In conferenza stampa nel Media Day, Jack ha analizzato la sua rapida evoluzione, ammettendo di sentirsi un giocatore molto diverso rispetto a dodici mesi fa: “Sento di essere cresciuto tantissimo, è il frutto del lavoro svolto e del supporto delle persone che mi sono state vicine nei momenti belli e difficili della mia carriera. Ora ho molta più fiducia in me stesso, sia dal punto di vista fisico che mentale. Mi sento cambiato sotto tutti gli aspetti, ma so anche che posso ancora migliorare molto. Non sono nemmeno vicino al mio massimo: ogni giorno cerco di diventare un giocatore migliore”.
    La pressione, ovviamente, è cresciuta di pari passo con i risultati, ma Draper spiega di aver trovato i suoi equilibri: “Cerco sempre di staccare la spina, quando torno a casa guardo un po’ di Netflix, riposo e mi concentro sulla mia energia. Quando sono sul campo o in allenamento sono totalmente concentrato, ma fuori cerco di separare le cose per ricaricarmi e tornare ogni giorno al meglio. Nel tennis la capacità di recupero è fondamentale, bisogna essere pronti a dare il massimo ogni giorno”.
    Uno dei segreti del suo progresso? Il lavoro sulla respirazione, grazie alla collaborazione con una specialista: “Ho iniziato a lavorare con Ann Coxhead, che ha una lunga esperienza in diversi sport e progetti. Mi ha proposto di lavorare sulla respirazione e il percorso fatto insieme si è rivelato inestimabile per il mio tennis. Sto ancora lavorando su questi aspetti, ma sicuramente il mio fisico e il mio benessere generale in campo sono migliorati molto”.Draper, oggi, non è solo la grande speranza britannica, ma anche uno dei nomi più attesi del torneo. E a Wimbledon vuole continuare a scrivere la sua storia.
    Francesco Paolo Villarico LEGGI TUTTO

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    Wimbledon 2025, edizione storica per il tennis britannico: ben 23 giocatori in tabellone

    Jack Draper GBR, 2001.12.22 – Foto Getty Images

    Wimbledon è sempre una festa per il tennis britannico, ma l’edizione 2025 entrerà nella storia per un dato davvero speciale: saranno infatti ben 23 i giocatori di casa impegnati nei tabelloni principali di singolare, un numero che non si vedeva dal lontano 1984. Una vera e propria invasione di britannici sull’erba più famosa del mondo, con 11 uomini e 12 donne pronti a difendere i colori di casa davanti al pubblico dell’All England Club.
    L’attenzione mediatica e le speranze dei tifosi si concentrano in particolare su Jack Draper ed Emma Raducanu, le due principali stelle del movimento inglese. Draper, ormai stabilmente tra i migliori del circuito ATP, è reduce da ottimi risultati sull’erba e sogna di essere protagonista davanti ai suoi fan. Raducanu, invece, dopo le difficoltà degli ultimi anni, punta a tornare grande proprio nel torneo che più di ogni altro fa battere il cuore ai britannici.
    La presenza così massiccia di giocatori locali rappresenta un segnale forte per tutto il movimento, testimoniando la crescita e la profondità del tennis britannico, sia in campo maschile che femminile (anche se in parte aiutate da wild card). Sarà interessante vedere quanti di loro riusciranno a spingersi avanti in tabellone.
    Francesco Paolo Villarico LEGGI TUTTO

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    Draper in corsa per essere n.4 nel seeding di Wimbledon, “Ma non sono ossessionato da questo”

    Jack Draper al Queen’s (foto Getty Images)

    I tornei ATP 500 su erba in corso ad Halle e Queen’s Club di Londra sono due classici in calendario, assegnano punti (e dollari…) importanti ma sono soprattutto tappe di avvicinamento fondamentali per affinare la condizione in vista di Wimbledon. Si gioca poco su erba, troppo poco visto che il pubblico apprezza sempre di più la diversità del tennis sui prati rispetto all’ormai omologato gioco sul duro che impera sul tour per tanti mesi. Si parla da tempo della possibilità di trasformare uno dei due eventi a Masters 1000, ma in realtà un vero cambio di passo sarebbe quello di trovare il modo di allungare, almeno di un paio di settimane, il periodo dei tornei sulla più antica superficie, faccenda tuttavia complicatissima a meno di non mettere mano in modo pesante sull’intero calendario stagionale. E il segnale dato dall’ATP eliminando il torneo di Newport post-Wimbledon non è granché.
    Tornando all’attualità, quest’anno il torneo del Queen’s ha anche un altra valenza in relazione ai prossimi Championships: ci dirà chi tra Fritz e Draper concluderà la settimana da n.4 del mondo e quindi sarà quarta testa di serie del terzo Slam annuale. Non è una differenza di poco conto: significa evitare prima della semifinale Sinner e Alcaraz, i due leader nel ranking e prime due teste di serie a Wimbledon. Fritz è già uscito all’esordio – a sorpresa – a Londra, battuto da Moutet, con la perdita dei 100 punti conquistati nel 2024. Con i suoi 4635 punti nel ranking Live, il destino di Taylor è “nelle mani” di Draper, ancora in corsa a Queen’s e attualmente con 4550 punti. Se il britannico batterà nei quarti Brandon Nakashima aggiungerà altri 100 punti al suo bottino e passerà il californiano.
    Sarebbe un risultato molto importante per Draper, ma lui dopo il successo assai faticoso contro Popyrin si è detto non ossessionato dal raggiungere ad ogni costo la quarta posizione nel ranking in vista di Wimbledon. “È qualcosa di importante, aiuterebbe molto senza dubbio, ma allo stesso tempo, la mia testa non è bloccata solo questo obiettivo. Tutto quello che sono riuscito a realizzare nel tennis è arrivato passo dopo passo, non mi sono mai posto un risultato da raggiungere ad ogni costo. Semplicemente sono andato avanti e cerco di fare il massimo delle mie possibilità sulle cose che posso controllare. Non posso decidere io contro chi giocherò, o come saranno le condizioni… Farò anche venerdì del mio meglio per arrivare a giocare nelle condizioni migliori possibili. Mi darò la migliore opportunità per ottenerlo. E ovviamente, se riuscissi ad arrivare a Wimbledon in quella posizione, sarebbe una bella spinta”.
    Curiosa poi la dichiarazione di Jack sul miglioramento del proprio fisico e resistenza, con un paragone automobilistico… “Ho sempre lavorato duramente fuori dal campo e credo che questo mi abbia aiutato a giocare con più costanza nel tour. Ritengo che quelle partite di inizio anno in Australia mi abbiano davvero aiutato a superare quell’ostacolo, la sensazione di non poter reggere sulla grande distanza che sempre ho avuto dentro di me e che mi bloccava. Mi sono sentito sempre meglio in ogni Slam che ho giocato. In passato sentivo che la mia energia non era così forte, mi sentivo come una Ferrari, ma in realtà ero una Toyota, che si rompeva facilmente”. Non resta che attendere la partita di venerdì per il responso. Intanto, la casa automobilistica nipponica non sarà forse felicissima di questo paragone…
    Marco Mazzoni LEGGI TUTTO

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    Roland Garros 2025: Draper domina Fonseca, il britannico centra gli ottavi

    Jack Draper (foto Patrick Boren)

    La grandissima attesa della viglia è stata in parte tradita. Non è stata una brutta partita Draper vs. Fonseca, ma il campo ha parlato chiaro: il britannico ha giocato da n.5 del mondo, mentre Fonseca ha confermato il suo grande talento e qualità di colpitore ma anche i limiti agonistici e di tenuta un 18enne, seppur di grandissima prospettiva. Così alla fine la differenza è stata piuttosto netta e Draper ha sconfitto Fonseca per 6-2 6-4 6-2, confermandosi un giocatore estremamente forte e potente, sempre più competitivo anche su terra battuta (dove ha raggiunto la finale a Madrid, seppur in condizioni abbastanza diverse da Parigi).
    Draper ha condotto la partita col piglio del campione: consapevole che Joao è un rivale già molto temibile e pericolosissimo se si esalta e gioca “su una nuvola”, non ha lasciato niente di intentato, spingendo come un forsennato fin dai primi punti e per tutta la partita, brillando in particolare con servizio e diritto, i pezzi forti del suo repertorio. Fonseca ha servito anche piuttosto bene (ha chiuso col 70% di prime palle in gioco) ma in risposta è stato poco incisivo, vincendo solo la miseria di tre punti contro la prima palla del britannico e poco ha ricavavo anche contro la seconda. Nessun break ottenuto dal brasiliano (con due chance), contro i 5 strappati da Jack, complessivamente assai più efficace in risposta.
    Draper ha letteralmente fatto il bello e il cattivo tempo col diritto, colpo che sta diventando davvero devastante anche su terra battuta vista la sua capacità di colpire non solo forte – e con l’effetto del mancino – ma anche con tantissimo spin, che rende la rimessa per l’avversario davvero complicata. Inoltre Jack è stato potente e rapido nello spostamento sul campo, andando il prima possibile verso destra per far spazio alla sua sbracciata mancina, efficacissima. Pure col rovescio Jack ha impattato con sostanza e retto molto bene, tagliando il campo con improvvise accelerazioni. Con così tanta spinta Draper ha condotto la maggior parte degli scambi, ha allontanato Fonseca dalla riga di fondo e l’ha sorpreso con tante smorzate, mediamente ben eseguite anche per scelta tattica nello scambio. Veloce, potente, aggressivo, Draper ha sovrastato Fonseca con qualità di gioco e tanta consistenza, quella che al teenager di Rio ovviamente ancora manca. Infatti Joao si è affidato all’istinto, alla sua spettacolare abilità nell’accelerare la palla, ma raramente è riuscito ad andare sopra al rivale e la sconfitta alla fine è stata meritata.
    Draper vince e convince, si qualifica per gli ottavi di finale di Roland Garros 2025 dove aspetta il vincente di Bublik – Rocha, e sarà in ogni caso nettamente favorito. La prospettiva di un quarto di finale contro Jannik Sinner si fa sempre più concreta. E intrigante…
    Marco Mazzoni LEGGI TUTTO

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    Internazionali d’Italia: Darderi lotta ma si arrende alla potenza di Draper

    Jack Draper GBR, 2001.12.22 – Foto Getty Images

    Esce di scena Luciano Darderi che cede in due set 6-1 6-4 contro il britannico Jack Draper.Una bella partita giocata senza risparmio, fatta di tanti colpi vincenti, alla ricerca quasi immediata del vincente. Accelerazioni improvvise, poche le palle arrotati, molti colpi piatti a velocità supersonica.Purtroppo è stata una sfida impari. Da una parte Luciano Darderi, 23 anni 43 del ranking con un best al n.32. Dall’altra il tennista più in forma del momento. Jack Draper, classe 2001 numero 5 del mondo, il tennista più in forma del momento. Un britannico atipico che gioca bene anche su terra battuta. Entrambi un torneo vinto nel 2005, l’ATP 250 di Marrakech per Luciano, il Masters 1000 di Indian Wells Draper a cui ha aggiunto anche la finale di Madrid.
    Il britannico ha dominato il primo set prendendo di velocità l’italiano. La partita complicata perché il primo problema è rispondere al servizio dell’inglese che specialmente da sinistra ti costringe ad arrampicarti sulle fioriere, il secondo è anticipare il gancio incrociato alla Nadal e tenere la palla lunga. Terzo e non ultimo mettere la prima perché sulla seconda Draper non si fa problemi a spostarti ed attaccare.Dopo aver subito tre break ed un 6-1 più vicino ad una lezione di tennis che ad un incontro di secondo turno, Darderi ha alzato il livello. Ha arretrato la posizione in risposta ed è riuscito a mettere in difficoltà Draper che ha dovuto difendere, cinque palle break. Lo sforzo di tenere un livello così alto e intenso è costato il match a Darderi che sul 4-5 si è trovato sotto 0-40. Ha annullato il primo match-point, ma sul secondo uno sciagurato doppio fallo ha consegnato la partita al britannico.
    Draper nel primo set ha fatto vedere un tennis stellare. Nella seconda frazione è calato, Darderi ha giocato meglio, ma il servizio non è mai mancato nei momenti decisivi. Dietro Sinner ed Alcaraz è Draper l’uomo da battere.
    La cronacaInizia in salita il match per Luciano Darderi. Break subito al primo gioco, immediatamente confermato dal mancino inglese. Sullo 0-2, Darderi si sblocca e riesce a tenere il servizio. Dopo queste premesse, Darderi si trova due palle break contro. Fucilata lungolinea di dritto di Draper che passa a condurre 4-1 e doppio break.Su due esagerazioni di dritto del britannico che cerca il lungolinea vincente Darderi si guadagna un palla break. Una scintilla che si spenge velocemente su due prime vincenti. La palla dell’inglese va troppo veloce per Darderi 5-1 e set ormai compromesso. Si impegna, cerca soluzioni, l’azzurro, ma basta una giocata meno intensa, una palla appena più corta che il n.5 del mondo entra in campo e ti punisce con un vincente. Terzo break e 6-1 in ventisei minuti per il finalista di Madrid.Non importa lo score. Un set perso è un set perso anche se si è giocato il tie-break. Darderi deve tenere il campo e sperare in un calo dell’inglese che quando la partita si allunga e diventa lotta e fatica (vedi la finale di Madrid con Ruud) esaurisce le energie.
    La musica non cambia in avvio della seconda frazione. Darderi, ma chiunque altro oggi, non riesce a leggere il servizio di Draper che fa corsa in testa 1-0. Deve giocare 12 punti Darderi, ma alla fine tiene il servizio 1-1. Comunque qualcosa si muove dalla parte dell’azzurro. Una palla break annullata con un vincente da Draper che deve faticare per 14 punti prima di chiudere il game 2-1.Serve a 215 km/h Darderi che chiude velocemente il gioco 2-2. Risponde con un gioco a zero Draper 3-2. Serve Darderi che lascia un solo quindici per strada 3-3. Il servizio di Draper fa meno male che nel primo set. Arriva una palla break. Ace a 211 km/h. Darderi tiene lo scambio, Draper ha fretta di chiudere. Dritto fuori. Palla break. Servizio da sinistra e palla break annullata. Risponde incrociato Darderi ed arriva il terzo break point. Implacabile il n.5 del mondo risponde con un ace a 215 km/h.
    Ancora a segno Luciano con dritto incrociato che Draper non controlla. Palla break n.4. Puntuale arriva da sinistra la prima a 206 km/h. Servizio vincente da sinistra, Draper a fatica. Un game lunghissimo, sedici punti, ma resta avanti 4-3. Palla corta che strappa gli applausi per Darderi 4-4. Aggressivo Darderi che lascia partire il braccio, da tre metri fuori dalla linea di fondo mette in difficoltà Draper 30 pari. Palla break. Serve and volley. Parità. Nello scambio si gioca alla pari. Draper si salva con il servizio 5-4.Darderi serve per restare nel match. Due seconde e Draper va avanti. Un dritto fuori, 0-40 ed arrivano tre match point per l’inglese. Servizio vincente sul primo. Purtroppo doppio fallo e Jack Draper si qualifica per il terzo turno.
    ATP Rome Jack Draper [5]66 Luciano Darderi14 Vincitore: Draper ServizioSvolgimentoSet 2L. Darderi 0-15 0-30 0-40 15-405-4 → 6-4J. Draper 0-15 15-15 15-30 30-30 30-40 40-40 A-40 ace4-4 → 5-4L. Darderi 15-0 30-0 40-0 ace 40-154-3 → 4-4J. Draper 0-15 15-15 15-30 30-30 30-40 40-40 ace A-40 40-40 40-A 40-40 40-A 40-40 40-A 40-40 A-403-3 → 4-3L. Darderi 15-0 30-0 40-0 40-153-2 → 3-3J. Draper 15-0 30-0 40-02-2 → 3-2L. Darderi 0-15 15-15 30-15 30-30 40-302-1 → 2-2J. Draper 0-15 30-15 40-15 40-30 40-40 A-40 40-40 A-40 40-40 40-A 40-40 A-401-1 → 2-1L. Darderi 15-0 15-15 30-15 40-15 40-30 40-40 A-40 40-40 A-40 40-40 A-40 ace1-0 → 1-1J. Draper 15-0 15-15 30-15 40-15 ace ace0-0 → 1-0ServizioSvolgimentoSet 1L. Darderi 15-0 30-0 30-15 30-30 30-405-1 → 6-1J. Draper 0-15 15-15 30-30 30-40 40-40 A-404-1 → 5-1L. Darderi 0-15 15-15 15-30 15-403-1 → 4-1J. Draper 15-0 30-0 ace 30-15 30-30 40-30 ace2-1 → 3-1L. Darderi 15-0 30-0 30-15 40-152-0 → 2-1J. Draper 15-0 30-0 40-01-0 → 2-0L. Darderi 0-15 0-30 0-400-0 → 1-0

    Statistica
    Draper 🇬🇧
    Darderi 🇮🇹

    STATISTICHE DI SERVIZIO

    Valutazione del servizio
    292
    212

    Ace
    7
    2

    Doppi falli
    0
    1

    Prima di servizio
    46/65 (71%)
    30/53 (57%)

    Punti vinti sulla prima
    35/46 (76%)
    18/30 (60%)

    Punti vinti sulla seconda
    8/19 (42%)
    9/23 (39%)

    Palle break salvate
    7/7 (100%)
    1/5 (20%)

    Giochi di servizio giocati
    8
    9

    STATISTICHE DI RISPOSTA

    Valutazione della risposta
    225
    82

    Punti vinti sulla prima di servizio
    12/30 (40%)
    11/46 (24%)

    Punti vinti sulla seconda di servizio
    14/23 (61%)
    11/19 (58%)

    Palle break convertite
    4/5 (80%)
    0/7 (0%)

    Giochi di risposta giocati
    9
    8

    STATISTICHE DEI PUNTI

    Punti vinti a rete
    6/7 (86%)
    2/3 (67%)

    Vincenti
    33
    8

    Errori non forzati
    21
    18

    Punti vinti al servizio
    43/65 (66%)
    27/53 (51%)

    Punti vinti in risposta
    26/53 (49%)
    22/65 (34%)

    Totale punti vinti
    69/118 (58%)
    49/118 (42%)

    VELOCITÀ DI SERVIZIO

    Velocità massima
    213 km/h (132 mph)
    216 km/h (134 mph)

    Velocità media prima
    200 km/h (124 mph)
    194 km/h (120 mph)

    Velocità media seconda
    158 km/h (98 mph)
    152 km/h (94 mph)

    Dal nostro inviato al Foro Italico, Enrico Milani LEGGI TUTTO

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    Draper dalla parte di Sinner: “Jannik non merita alcun odio. Più ci allenavamo, più il suo livello cresceva”

    Jannik Sinner e Jack Draper in allenamento

    Gli amici, nella vita e anche nel tennis, sono fondamentali. Jannik Sinner e Jack Draper lo sanno alla perfezione e coltivano da anni una sincera e profonda amicizia, sostenendosi in momenti difficili e rafforzando il loro legame. I due sono molto diversi, ma l’azzurro sentì già alcuni anni fa una certa affinità e vicinanza con il britannico, tanto che dopo una partita tra i due si instaurò naturalmente un’amicizia che hanno coltivato col tempo. Sinner è esploso prima di Draper al massimo livello ma non si è affatto dimenticato delle peripezie e difficoltà dell’amico, continuando a seguirlo e sostenerlo nei tanti stop per infortunio, anche quando nella testa del “Brit” frullavano idee malsane sull’opportunità di continuare… Jannik l’ha spronato a credere nel suo potenziale con ottimi consigli, quelli di chi c’era già passato ricevendo tante critiche e attraversando momenti non facili. Draper ha ricambiato con grande vigore sostenendo Jannik nel duro periodo della positività al doping, difendendolo a spada tratta e diventando anche il primo sparring a Monte Carlo una volta scaduti i termini della cupa sospensione, accettata con tanta difficoltà vista la sua innocenza. Non è quindi strano che Draper abbia parlato molto bene dell’amico italiano in un’intervista alla BBC, a pochi giorni dal rientro in attività. Per Jack il n.1 del mondo è una persona eccellente, si sta allenando alla grande e rientrerà ancor più forte. Soprattutto, per Draper il nostro campione non merita alcun odio per quel che è successo.
    “Quando mi chiedono di Jannik, dico la verità: penso che sia una persona davvero genuina e gentile, e soprattutto un giocatore incredibile“, ha dichiarato Draper a BBC Sport e al Guardian in un’intervista congiunta all’Open di Madrid. “Riguardo alla situazione in cui si è ritrovato sono sicuro che non ha avuto la minima idea di quel che stava accadendo, è totalmente estraneo alla vicenda. Ma la vita va così: a volte si commettono errori e ti ci ritrovi dentro“.
    Nonostante sia stato chiarito in ogni sede che Sinner non si è dopato, non ha barato e non ha fatto niente di male, le regole sulla responsabilità oggettiva per i membri del proprio staff sono in vigore e, con non poche titubanze vista la sua innocenza, l’azzurro ha deciso di accettare una sospensione proposta da WADA per chiudere la faccenda. L’accordo tra il team legale del tennista italiano e la WADA ha scatenato accuse di favoritismo e ha portato alcuni giocatori a mettere in discussione la propria fede nello sport pulito. Qua Draper non ci sta, e ha dichiarato: “Per quanto riguarda i miei sentimenti nei suoi confronti, penso sia importante che le persone sappiano e riconoscano che è un ragazzo di buon cuore e una brava persona. Non merita l’odio che riceve.”
    Dopo la sconfitta all’esordio al Masters 1000 di Monte Carlo, Draper ha cercato compagni di allenamento sulla terra battuta e Sinner, con cui aveva già giocato in doppio in passato, è stata una scelta ovvia. “Sapevo che Jannik era disponibile e a Monte Carlo sulla terra battuta, quindi ci siamo organizzati con la sua squadra per andare lì per tre o quattro giorni ad allenarci con lui”, racconta Draper. “Se devi allenarti con qualcuno, perché non puntare al migliore al mondo, giusto? (sorride). Ovviamente si è preso un po’ di tempo libero, ma sta ancora giocando a un livello incredibile. È stato fantastico stare con lui per qualche giorno e fargli da sparring. Non c’è modo fare un allenamento migliore. Non abbiamo parlato molto a dire il vero, in campo Jannik è sempre molto professionale. Se è il n.1 del mondo, lo è per un motivo  È sempre costante, gioca alla grande e in questo non è cambiato di una virgola. Potrà essersi un filo arrugginito in qualche cosa per la mancanza dei tornei, ma non fa che migliorare giorno dopo giorno. Più punti giocavamo e più lo sentivo salire di livello“.
    “Non vedo l’ora di rivederlo nel tour perché penso che la sua assenza si è fatta sentire eccome” conclude Draper.
    Marco Mazzoni LEGGI TUTTO

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    Draper vs. Rune, la “miglior finale possibile” a Indian Wells

    Holger Rune e Jack Draper

    Il titolo di questo commento potrebbe esser inteso come una provocazione, ma non lo è affatto. In assenza di Jannik Sinner, trovare nella prima finale Masters 1000 dell’anno due grandi talenti come Jack Draper e Holger Rune, assai diversi tra loro per gioco e personalità ma davvero forti e intriganti, è un’eccezionale novità e bellissima notizia per il tennis. Non saranno affatto felici i supporter di Alcaraz, delusi dai terribili alti e bassi del loro beniamino; e nemmeno quelli di Medvedev, apparso in discreta ripresa ma ancora lontano dai suoi fasti da n.1, ma il tennis di vertice ha assolutamente bisogno di qualità. Di personalità e personaggi. Di nuovi giocatori capaci di battere i migliori e proporsi come potenziali campioni in questa categoria di tornei, e anche degli Slam. Rune e Draper hanno tutte le carte in regola per farcela, per essere due top 5 forti e vincenti, pronti a battagliare con Jannik e Carlos. E poi diciamocelo francamente togliendoci qualche sassolino dalla scarpa… Se guardiamo al nostro “orticello italico”, con le disgrazie altrui il n.1 di Sinner è protetto in pratica fino al suo rientro, e questo diventa una magrissima consolazione per l’ingiusta pausa che sta affrontando con orgoglioso e lungimirante silenzio. Zverev inconsistente, addirittura peggiorato; Alcaraz vittima di se stesso, di quelle fiammate di qualità talmente alte che allo stesso tempo lo bruciano e consumano. Difficile per gli inseguitori raggiungere e sorpassare il nostro Campione, troppo più forte e consistente di loro. Per questo, ben vengano Draper e Rune, due nuovi contender, due grandi racchette.
    Su Rune abbiamo scritto tantissimo, esaltandone le straordinarie qualità e allo stesso tempo stigmatizzando le mancanze che dalla quarta posizione del ranking l’hanno trascinato nelle retrovie. Incredibile che un tennista così forte in tutto sia collassato su un carattere difficile da domare e contenere, con scelte sbagliate pagate a carissimo prezzo. Holger ha forza fisica, ha tutti i colpi, ha pure una discreta flessibilità di gioco e sulla lotta è uno dei migliori. “Il cattivo”, un ruolo che per molti può essere scomodo ma che per un carattere come il suo può invece rappresentare la benzina che ne alimenta competitività e voglia di vincere. Archiviate collaborazioni che non hanno portato nulla buono, è tornato simbolicamente “a casa” con il suo storico coach e forse una presenza materna meno invadente. Con meno confusione intorno e più focus sul gioco e prestazione, con meno parole da ascoltare, Holger sembra aver ritrovato quella retta via che lo portò alla prima finale M1000 a Bercy, e a vincerla concludendo un percorso da record con un filotto pazzesco di top10 battuti uno dopo l’altro. È presto forse per parlare di problemi del tutto superati, serviranno altre verifiche già da Miami, ma quando sei un talento del genere a volte basta una settimana giusta per sbloccarti e ritrovare d’incanto la massima competitività. E ripartire. Rune è diverso dagli altri: pochi portano in campo quella potenza e agonismo, e il migliore su piazza – Jannik – lo sa benissimo perché quando Holger era al suo massimo c’ha sempre sofferto affrontandolo.
    Draper è una rivelazione e per questo è una grandissima soddisfazione trovarlo in finale ad Indian Wells. Chi vi scrive l’ha sempre sostenuto ed esaltato, fin dal lontano 2019 quando fece le sue prime apparizioni tra i grandi. Il suo tennis si reggeva a malapena sui trampoli, a caccia di equilibri inesistenti per colpa di mille problemi, dal fisico incerto ad una gestione dei colpi a dir poco rivedibile. Ma… come ha sempre insegnato il mio Maestro, la prima cosa che devi vedere in un giocatore è come gli esce la palla dalle corde e come affronta i punti importanti. Beh, nel casino più totale, la racchetta di Jack da Sutton suonava come un pianoforte di Mozart e se c’era un punto importante se lo giocava nel modo corretto, magari sbagliando ma facendo istintivamente la cosa giusta. Per questo ritrovarlo tra i migliori dallo scorso anno, messi da parte – si spera per sempre – i problemi fisici e dopo aver lavorato benissimo sul gioco, è una grande notizia. Pochi come lui riescono a difendere ed attaccare con la stessa forza e qualità. Il servizio è diventato una certezza, e con la risposta punge conquistando spazio sul campo. Può farti il pungo in ogni modo e da ogni posizione, anche con tocchi precisi e attaccando la rete con l’audacia e forza degli Aussie doc. Draper sfrutta le rotazioni come pochi e batterlo è difficile per tutti perché lotta e ce la mette sempre tutta. Con lui lo spettacolo è assicurato e mi piace sottolineare che è pure una persona eccellente sul piano umano. È impegnato nel sociale, considera la vita qualcosa di più profondo del solo rincorrere una palla a caccia di trofei, tanto che Jannik Sinner l’ha capito subito e i due sono diventati amici ben presto, lontano dalle luci dei riflettori. Sostenendosi a vicenda in momenti non facili, quando Jack era k.o. nel fisico e Jannik impegnato nella sua importante decisione di lasciare le certezze della via aperta da Piatti per scrivere il proprio futuro da solo. Simpatia ed empatia, due teste profonde e pensanti che hanno legato spontaneamente, creando un legame bello e sincero. È un gran Ace per Jack, ce lo fa piacere ancor di più.
    Che finale sarà stasera? Intanto speriamo una bellissima partita a chiudere un torneo che ha vissuto tra diversi problemi, condizioni che hanno scontentato tutti o quasi, troppi alti e bassi per esser davvero quel “Tennis Paradise” che le trionfali campagne di marteking vogliono venderci… magari ci torneremo a bocce ferme. L’edizione 2025 di IW ci presenta comunque la primissima finale 1000 tra due giocatori nati nel nuovo millennio, e questo è già un dato rilevante. Rune ha vinto l’unico precedente, Cincinnati 2024, in due netti set. Stasera nel deserto della California Holger e Jack troveranno condizioni molto diverse e i due tennisti vivono momenti differenti rispetto all’estate scorsa. Non è facile fare le carte a questa partita. Rune ha battuto Medvedev in modo assai convincente, imponendo una fisicità e spinta che alla fine ha stroncato la resistenza del russo, ma… stroncare con quel tipo di match la resistenza di Draper sembra impresa non facile, servirà qualcosa di più. Draper ha trovato momenti di tennis fantastici contro Alcaraz, provocando dei veri black out nei gioco dello spagnolo, incappato in caterve di errori vista l’impossibilità di prendersi il punto come voleva. La finale potrebbe essere una vera partita a scacchi, magari molto tirata e dura fisicamente, tanto che la lucidità nella gestione delle fasi delicate potrebbe contare più di ogni vincente.
    Rune dovrà servire molto, molto bene per tenere a bada la qualità in risposta di Draper, ma a sua volta anche la risposta di Rune può esser assai pungente. Spesso Holger perde la pazienza quando è costretto a scambi prolungati sul rovescio, e qua potrebbe insistere Draper lavorando bene la palla col suo “gancio” mancino per poi accelerare all’improvviso col lungo linea, portando Holger a colpire in corsa col diritto, fase nella quale non sempre è preciso. Draper però reggerà fisicamente contro un duro lottatore come il danese? Ci sono tutti gli ingredienti per assistere ad una partita molto intrigante, magari capitolo di una nuova rivalità al vertice. Holger e Jack hanno tutto quel che serve per essere due campioni veri. Per questo la finale di Indian Wells 2025 è a mio giudizio la miglior finale possibile, assai più di un Alcaraz – Medvedev. Una graditissima sorpresa, tutta da gustare.
    Marco Mazzoni LEGGI TUTTO

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    Draper ferma Alcaraz: niente tris a Indian Wells per lo spagnolo

    Jack Draper GBR, 2001.12.22 – Foto Getty Images

    Jack Draper ha interrotto la striscia di 16 vittorie consecutive di Carlos Alcaraz al BNP Paribas Open sabato, qualificandosi per la sua prima finale in un ATP Masters 1000.
    Il 23enne britannico ha avuto una reazione coraggiosa dopo aver perso per la prima volta in carriera un set a zero, prevalendo con il punteggio di 6-1, 0-6, 6-4. Con questa vittoria, ottenuta in un’ora e 44 minuti, Draper si è assicurato l’ingresso nella Top 10 del ranking ATP per la prima volta nella sua carriera a partire da lunedì.Alcaraz puntava a diventare il primo giocatore nato nel 1991 o successivamente a vincere tre titoli consecutivi in singolare in un evento del circuito ATP, ma non è riuscito a mantenere lo slancio nel set decisivo. Draper è stato pronto a individuare il cambiamento di posizione di Alcaraz in risposta nel secondo set, e ha limitato la sua capacità di attaccare da fondo campo sfruttando i suoi pesanti dritti con topspin.
    Lo spagnolo aveva accumulato 35 parziali vinti consecutivamente nel torneo californiano, ma la striscia si è interrotta in maniera completamente inaspettata. Carlos è apparso irriconoscibile nel primo set, angosciato da un’ondata inesauribile di errori non forzati fin dall’inizio. Privo di timing, senza la determinazione per trovare soluzioni tattiche e con un Draper molto concentrato nell’approfittare delle opportunità, il fallimento è stato totale e ha favorito una vittoria del parziale molto comoda per il britannico.
    Tutto è cambiato radicalmente nel secondo set, in cui i ruoli si sono invertiti. Alcaraz è sopravvissuto a se stesso nel primo game al servizio e, da quel momento, è volato sul campo come solo i tennisti del suo calibro sanno fare. Non ha dato alcuna possibilità a Jack, asfissiato dal flusso inesauribile di vincenti che gli è piombato addosso dall’altra parte del campo. Quelli che prima erano errori semplici si sono trasformati in colpi vincenti spettacolari e l’incontro si è riequilibrato.
    Un terreno inquietante per entrambi si è aperto nel terzo parziale, ma tutto è stato condizionato da un errore sorprendente del giudice di sedia, Mohamed Lahyani, nel terzo game. Ha penalizzato grossolanamente Carlos (anche se lo spagnolo ha accettato con molto fair play la decisione del Giudice di Sedia), che ha perso un po’ di energie a livello fisico, morale e forse tennistico, subendo in quello stesso game un break che sembrava letale vista la ritrovata solidità del britannico. Non si possono fare trucchi di magia sempre, per quanto forti si possa essere, e Alcaraz non solo non è riuscito a reagire, ma ha terminato la partita sentendosi chiaramente inferiore a un Jack Draper apparso in certe fasi della partita in grandissima forma chiudendo il match per 6 a 4, dopo aver tremato quando ha servito per la prima volta per il match sul 5 a 2. Il britannico è un meritatissimo finalista di Indian Wells e cercherà il titolo contro Holger Rune..
    ATP Indian Wells Jack Draper [13]606 Carlos Alcaraz [2]164 Vincitore: Draper ServizioSvolgimentoSet 3J. Draper 0-15 15-15 30-15 40-155-4 → 6-4C. Alcaraz 0-15 15-15 30-15 40-155-3 → 5-4J. Draper 0-15 0-30 df 15-30 15-405-2 → 5-3C. Alcaraz 0-15 15-15 30-15 40-15 40-30 df 40-40 A-40 40-40 A-40 40-40 A-40 40-40 40-A4-2 → 5-2J. Draper 15-0 15-15 30-15 40-15 ace 40-303-2 → 4-2C. Alcaraz 0-15 df 0-30 15-30 30-30 40-30 40-40 A-403-1 → 3-2J. Draper 0-15 15-15 30-15 40-152-1 → 3-1C. Alcaraz 15-0 15-15 15-30 15-401-1 → 2-1J. Draper 15-0 30-0 40-00-1 → 1-1C. Alcaraz 15-0 15-15 30-15 ace 40-150-0 → 0-1ServizioSvolgimentoSet 2J. Draper 15-0 15-30 15-40 30-40 40-40 40-A0-5 → 0-6C. Alcaraz 0-15 15-15 30-15 30-30 40-300-4 → 0-5J. Draper 0-15 0-30 15-30 15-400-3 → 0-4C. Alcaraz 15-0 30-0 40-0 ace0-2 → 0-3J. Draper 0-15 0-30 0-40 15-40 30-40 40-40 A-40 40-40 40-A df0-1 → 0-2C. Alcaraz 15-0 30-0 40-0 40-15 40-30 40-40 40-A 40-40 ace A-400-0 → 0-1ServizioSvolgimentoSet 1J. Draper 15-0 30-0 40-05-1 → 6-1C. Alcaraz 15-0 15-15 15-30 15-404-1 → 5-1J. Draper 0-15 15-15 ace 30-15 40-15 ace 40-30 ace3-1 → 4-1C. Alcaraz 15-0 30-0 40-03-0 → 3-1J. Draper 15-0 30-0 40-0 40-15 40-302-0 → 3-0C. Alcaraz 0-15 0-30 0-40 df df1-0 → 2-0J. Draper 15-0 30-0 40-0 40-150-0 → 1-0

    Statistica
    Draper 🇬🇧
    Alcaraz 🇪🇸

    STATISTICHE DI SERVIZIO

    Valutazione del servizio
    249
    228

    Ace
    4
    3

    Doppi falli
    2
    4

    Prima di servizio
    47/69 (68%)
    39/70 (56%)

    Punti vinti sulla prima
    30/47 (64%)
    25/39 (64%)

    Punti vinti sulla seconda
    11/22 (50%)
    14/31 (45%)

    Palle break salvate
    5/9 (56%)
    1/5 (20%)

    Giochi di servizio giocati
    12
    11

    STATISTICHE DI RISPOSTA

    Valutazione della risposta
    207
    164

    Punti vinti sulla prima di servizio
    14/39 (36%)
    17/47 (36%)

    Punti vinti sulla seconda di servizio
    17/31 (55%)
    11/22 (50%)

    Palle break convertite
    4/5 (80%)
    4/9 (44%)

    Giochi di risposta giocati
    11
    12

    STATISTICHE DEI PUNTI

    Punti vinti a rete
    6/8 (75%)
    13/18 (72%)

    Vincenti
    13
    26

    Errori non forzati
    24
    30

    Punti vinti al servizio
    41/69 (59%)
    39/70 (56%)

    Punti vinti in risposta
    31/70 (44%)
    28/69 (41%)

    Totale punti vinti
    72/139 (52%)
    67/139 (48%)

    VELOCITÀ DI SERVIZIO

    Velocità massima
    218 km/h (135 mph)
    220 km/h (136 mph)

    Velocità media prima
    190 km/h (118 mph)
    191 km/h (118 mph)

    Velocità media seconda
    163 km/h (101 mph)
    184 km/h (114 mph)

    Marco Rossi LEGGI TUTTO