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    Draper si ritira da US Open per infortunio al braccio

    Jack Draper a New York

    Arriva da New York una brutta notizia: Jack Draper si ritira da US Open 2025 per un infortunio al braccio. Lo comunica la direzione del torneo, annunciando il forfait improvviso dal britannico, attualmente n.5 del mondo e lo scorso anno semifinalista (battuto da Jannik Sinner). Il belga Zizou Bergs quindi avanza al terzo turno.

    Jack Draper has withdrawn from the Men’s Singles event with an injury.
    Zizou Bergs advances to the third round by walkover.
    — US Open Tennis (@usopen) August 27, 2025

    La conferma del ritiro arriva anche dal diretto interessato, attraverso i suoi canali social. “Ciao a tutti, sono davvero dispiaciuto nell’annunciare il mio ritiro da US Open“, scrive Jack. “Ho fatto del mio meglio per essere qua e darmi la chance di giocare ma il dolore al braccio è diventato troppo forte e devo fare cosa è giusto e prendermi cura di me. Grazie per tutto il vostro supporto, è importantissimo per me. Ci vediamo il prossimo anno NYC”.

    Hi guys, I’m sorry to say I’ll be withdrawing from the US open. I tried my very best to be here and give myself the every chance to play but the discomfort in my arm has become to much and I have to do what is right and look after myself. Thank you for all the support.
    — jack draper (@jackdraper0) August 27, 2025

    Draper era testa di serie n.5 nel tabellone maschile e teoricamente avrebbe incontrato Lorenzo Musetti negli ottavi di finale. Adesso quella sezione del draw si apre, con una bella chance per Bergs, Diallo o Munar di sbarcare al quarto turno a New York, dove potrebbero incrociare Musetti, o anche Cobolli. Davvero una disdetta per il britannico, spesso bersagliato da infortuni molto seri. Con i punti persi non potendo difendere la semifinale del 2024, Draper nel ranking Live è stato scavalcato sia da Shelton che Djokovic, scendendo al settimo posto. Auguriamo a Jack un pronto recupero.
    Marco Mazzoni LEGGI TUTTO

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    US Open – Draper: “Il problema al braccio è stato serio, ma ora voglio tornare più forte”

    Jack Draper GBR, 2001.12.22 – Foto Getty Images

    Un passo indietro per prendere la rincorsa e tornare con più forza. È con questo spirito che Jack Draper, numero 5 del mondo, affronta l’US Open 2025 dopo lo stop forzato che lo ha tenuto lontano dai campi tra la fine della stagione sull’erba e l’inizio della tournée americana.Il britannico, semifinalista a New York lo scorso anno, non arriva con aspettative altissime, anche perché non ha potuto giocare nessun torneo della trasferta sul cemento nordamericano. Ma il livello mostrato nel 2025 è stato altissimo e lo rende comunque un avversario pericolosissimo.
    La lesione al braccio sinistroDraper ha spiegato nei dettagli il problema fisico che lo ha costretto al riposo: «Ho iniziato a sentire dolore a metà della stagione sulla terra battuta, una sorta di blocco al braccio sinistro quando colpivo di diritto o servivo. È peggiorato gradualmente e sull’erba mi dava molto fastidio. Dopo Wimbledon mi sono sottoposto a vari esami e mi hanno diagnosticato degli ematomi all’omero del braccio sinistro. Mi hanno detto che, se avessi continuato a giocare così, avrei rischiato guai molto seri».
    Il britannico ha scelto di fermarsi: «Non è stato facile, ma lo stop mi è servito. Sono stato un mese senza servire, dopo due settimane e mezzo ho ripreso a palleggiare da fondo e ho aumentato gradualmente i carichi. So che è una lesione complicata, che richiede tempo per guarire, ma non mi frenerò quando tornerò a competere».
    Sinner e Alcaraz come riferimentoIl numero 5 del ranking ha poi parlato dei due dominatori del circuito: Jannik Sinner e Carlos Alcaraz. «È evidente che il loro livello ora sia superiore a quello di tutti gli altri, sono i più costanti al mondo. Quello che hanno fatto negli ultimi mesi è molto motivante per noi: non vogliamo sentirci così dominati. Sono due ragazzi straordinari, ma detesto la sensazione di lasciarli andare senza contrasto. Voglio migliorare per arrivare al loro livello».
    L’esordio contro GómezDraper farà il suo debutto a New York contro l’argentino Federico Agustín Gómez, con l’obiettivo di ritrovare ritmo partita e dimostrare che i problemi fisici appartengono già al passato.
    Con una semifinale da difendere e tanta voglia di dimostrare di poter colmare il gap con i due fenomeni del tennis mondiale, Draper è pronto a trasformare lo stop forzato in una nuova opportunità di crescita. LEGGI TUTTO

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    Draper: “Sto recuperando bene, è stato un periodo utile per rigenerarmi, riflettere e capire dove migliorare”

    Jack Draper (foto Getty Images)

    Uno dei grandi assenti nei due Masters 1000 estivi in Nord America è stato certamente Jack Draper. Il potente mancino britannico, arrivato al n.4 del ranking ATP lo scorso giugno dopo Roland Garros, ha deluso sull’erba di Wimbledon, battuto al secondo turno dal redivivo Marin Cilic, finalista ai Championships nel 2017 (battuto da Federer). Molta delusione per lui e gli appassionati di Re Carlo, ma in realtà parte della sua modesta e perdente prestazione sui prati di casa è dipesa da un problema al braccio, dolore che si trascinava da un po’ e che proprio nel massimo appuntamento stagionale gli ha “presentato il conto”. Da qua la decisione di fermarsi: non aveva senso insistere con questa infiammazione, meglio riposo, cure e rimettere a posto fisico e testa per presentarsi nelle migliori condizioni possibili a US Open, dove dovrà difendere la semifinale dell’anno scorso, in quella che fu all’epoca la sua miglior prestazione in carriera. Con un servizio potente e quel gancio mancino che passa da palle arrotatissime a bordate imprendibili, Jack si fece largo e Flushing Meadows, tanto che solo la maggior intensità di Sinner riuscì a stopparlo. Arriverà a New York a corto di match ma guarito, con voglia di far bene e anche la testa più leggera, come ha confermato parlato alla LTA (federazione britannica).
    “Ho avuto la conferma di soffrire di un infortunio al braccio, un problema con cui convivevo da un po’. I medici e il mio team mi hanno consigliato di prendermi una pausa. Ho avuto qualche giorno di riposo assoluto, mi sono rilassato e ho distolto la mente dal tennis” racconta Draper. “Poi mi sono sentito davvero motivato a tornare, svolgere degli ottimi allenamenti e lavorare sodo fisicamente per ottenere buoni risultati. Sono tornato a giocare a tennis lentamente per proteggere il braccio, ma sono state settimane davvero produttive. È stato un peccato saltare Toronto e Cincinnati, ma penso che sia stato un buon periodo per riflettere e migliorare, capire dove focalizzare il lavoro“.
    “Non vedo l’ora di giocare agli US Open e mi trovo in un ottimo momento sia a livello personale che tennistico. Mi sento rigenerato, motivato e non vedo l’ora di tornare in campo.” Così Jack, a pochi giorni dal rientro a New York, dove dovrebbe competere anche nel doppio misto “delle stelle”, format nuovissimo lanciato nel quarto Slam stagionale, anche se resta da confermare la presenza della partner annunciata dal torneo, Paula Badosa, a sua volta travolta dall’ennesimo infortunio della sua sfortunatissima carriera.
    Nelle parole di Draper colpisce soprattutto come abbia sottolineato l’importanza del riposo e dello staccare la spina a livello mentale. Sentirsi riposato, voglioso di match e competizione, trovarsi rigenerato è parte fondamentale per arrivare ad giocare il proprio miglior tennis. Alcuni dei tennisti che stanno attraversando un evidente calo di prestazione nell’ultimo periodo (Medvedev, Tsitsipas, solo per citarne due tra i migliori) giocano tanto, forse troppo. Uscite di scena premature che spingono a continuare a giocare per riprendersi. Ma siamo sicuri che sia corretto? Forse la strada maestra è quella raccomandata da Draper, ossia l’importanza di un riposo attivo per curare fisico e rigenerare la testa, invece di continuare ad inanellare memorie negative e frustrazioni. Aspetti di non facile gestione…
    Marco Mazzoni   LEGGI TUTTO

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    Masters 1000 – Il Bonus Pool da 21 milioni: Alcaraz in testa alla corsa. Lorenzo Musetti in terza posizione

    Lorenzo Musetti nella foto – Foto Getty Images

    L’ATP Cincinnati 2025 non mette in palio solo il titolo e punti per il ranking mondiale. In gioco c’è anche una posta economica extra di enorme valore: il Bonus Pool dei Masters 1000, un montepremi di 21 milioni di euro riservato ai primi 30 giocatori della classifica stilata in base ai risultati e alla partecipazione nei tornei di categoria.
    Il sistema, ideato dall’ATP per incentivare la presenza dei migliori tennisti nei tornei “premium”, premia chi riesce a ottenere più punti nei Masters 1000 della stagione. Al momento a guidare la graduatoria è Carlos Alcaraz, con 2.410 punti, seguito da Jack Draper a quota 1.960. Il vincitore assoluto riceverà un assegno di circa 4,5 milioni di euro, cifra che rende ancora più intensa la lotta.
    Con quattro tornei ancora da disputare – compresi Cincinnati e le ATP Finals – la corsa al Bonus Pool è più aperta che mai. Alcaraz partirà in Ohio con la pressione di difendere il primato, mentre gli inseguitori tenteranno di insidiare la sua leadership per strappare la fetta più grande della torta.
    Ecco la classifica1. Carlos Alcaraz 🇪🇸 – 24102. Jack Draper 🇬🇧 – 19603. Lorenzo Musetti 🇮🇹 – 16504. Casper Ruud 🇳🇴 – 15105. Jakub Mensik 🇨🇿 – 13806. Ben Shelton 🇺🇸 – 12807. Francisco Cerundolo 🇦🇷 – 10508. Taylor Fritz 🇺🇸 – 10109. Alex de Minaur 🇦🇺 – 100010. Karen Khachanov 🇷🇺 – 91011. Daniil Medvedev 🇷🇺 – 86012. Holger Rune 🇩🇰 – 83013. Alexander Zverev 🇩🇪 – 82014. Grigor Dimitrov 🇧🇬 – 81015. Arthur Fils 🇫🇷 – 76016. Novak Djokovic 🇷🇸 – 68017. Jannik Sinner 🇮🇹 – 65018. Tommy Paul 🇺🇸 – 65019. Alejandro Davidovich Fokina 🇪🇸 – 60020. Alexei Popyrin 🇦🇺 – 52021. Stefanos Tsitsipas 🇬🇷 – 46022. Matteo Berrettini 🇮🇹 – 45023. Brandon Nakashima 🇺🇸 – 41024. Andrey Rublev 🇷🇺 – 38025. Frances Tiafoe 🇺🇸 – 36026. Gabriel Diallo 🇨🇦 – 35027. Matteo Arnaldi 🇮🇹 – 35028. Sebastian Korda 🇺🇸 – 32029. Tallon Griekspoor 🇳🇱 – 28030. Alex Michelsen 🇺🇸 – 280 LEGGI TUTTO

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    Sinner e Djokovic si ritirano dal Masters 1000 di Toronto. Anche Draper dà forfait. Sinner “devo recuperare”. Campo libero ad Alcaraz e Zverev?

    Novak Djokovic classe 1987 – Foto Getty Images

    Brutta notizia per gli appassionati di tennis: Jannik Sinner e Novak Djokovic hanno annunciato il proprio ritiro dal National Bank Open Presented by Rogers, il prestigioso Masters 1000 che si giocherà a Toronto dal 27 luglio al 7 agosto 2025. La comunicazione ufficiale è arrivata nella giornata di domenica, generando inevitabilmente un grande cambio di scenario per il torneo canadese.
    Sinner, attuale numero 1 del ranking ATP non sarà al via nel torneo vinto nel 2023. L’azzurro arriva da una stagione straordinaria, culminata con il trionfo alle Nitto ATP Finals e, appena una settimana fa, con la conquista del suo quarto titolo Slam in quel di Wimbledon, dove ha eliminato proprio Djokovic in semifinale.“Sono davvero deluso di dover saltare il National Bank Open di Toronto, soprattutto perché ho dei ricordi molto belli di quando ho giocato in Canada. Vincere quel titolo a Toronto due anni fa è stato l’inizio di un momento davvero speciale per me, ma dopo aver parlato con il mio team, devo recuperare” – dichiara Sinner.
    Anche il fuoriclasse serbo, quattro volte campione a Toronto, ha scelto di rinunciare all’appuntamento: una decisione che potrebbe essere legata alle fatiche accumulate tra Wimbledon e la gestione delle proprie condizioni fisiche, soprattutto dopo un’annata caratterizzata da diversi acciacchi.
    Assenza pesante anche per Jack Draper, n.1 britannico, fermato da un infortunio al braccio.Con i due principali protagonisti fuori dai giochi, la scena ora sarà dominata da Carlos Alcaraz e Alexander Zverev, già campione del torneo. Tra gli altri Top 10 iscritti ci sono anche Taylor Fritz, Lorenzo Musetti e Holger Rune, senza dimenticare le speranze di casa rappresentate da Denis Shapovalov e Felix Auger-Aliassime.
    Marco Rossi LEGGI TUTTO

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    Jack Draper, da promessa a realtà: “Sono un giocatore completamente diverso, ora voglio scrivere la mia storia a Wimbledon”

    Jack Draper GBR, 2001.12.22 – Foto Getty Images

    Jack Draper vive il miglior momento della sua carriera. Fresco di ingresso nella top 4 del ranking mondiale, il giovane britannico si presenta a Wimbledon 2025 come principale testa di serie, un risultato impensabile fino a pochi mesi fa ma che testimonia la sua crescita esplosiva. Per Draper, Wimbledon ha sempre rappresentato il torneo più speciale, pur non essendo quello in cui ha ottenuto i risultati migliori fino ad oggi: quest’anno, però, arriva a Londra con una consapevolezza completamente diversa rispetto al passato e reduce dalla semifinale conquistata al Queen’s, ulteriore prova della sua solidità sull’erba.
    In conferenza stampa nel Media Day, Jack ha analizzato la sua rapida evoluzione, ammettendo di sentirsi un giocatore molto diverso rispetto a dodici mesi fa: “Sento di essere cresciuto tantissimo, è il frutto del lavoro svolto e del supporto delle persone che mi sono state vicine nei momenti belli e difficili della mia carriera. Ora ho molta più fiducia in me stesso, sia dal punto di vista fisico che mentale. Mi sento cambiato sotto tutti gli aspetti, ma so anche che posso ancora migliorare molto. Non sono nemmeno vicino al mio massimo: ogni giorno cerco di diventare un giocatore migliore”.
    La pressione, ovviamente, è cresciuta di pari passo con i risultati, ma Draper spiega di aver trovato i suoi equilibri: “Cerco sempre di staccare la spina, quando torno a casa guardo un po’ di Netflix, riposo e mi concentro sulla mia energia. Quando sono sul campo o in allenamento sono totalmente concentrato, ma fuori cerco di separare le cose per ricaricarmi e tornare ogni giorno al meglio. Nel tennis la capacità di recupero è fondamentale, bisogna essere pronti a dare il massimo ogni giorno”.
    Uno dei segreti del suo progresso? Il lavoro sulla respirazione, grazie alla collaborazione con una specialista: “Ho iniziato a lavorare con Ann Coxhead, che ha una lunga esperienza in diversi sport e progetti. Mi ha proposto di lavorare sulla respirazione e il percorso fatto insieme si è rivelato inestimabile per il mio tennis. Sto ancora lavorando su questi aspetti, ma sicuramente il mio fisico e il mio benessere generale in campo sono migliorati molto”.Draper, oggi, non è solo la grande speranza britannica, ma anche uno dei nomi più attesi del torneo. E a Wimbledon vuole continuare a scrivere la sua storia.
    Francesco Paolo Villarico LEGGI TUTTO

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    Wimbledon 2025, edizione storica per il tennis britannico: ben 23 giocatori in tabellone

    Jack Draper GBR, 2001.12.22 – Foto Getty Images

    Wimbledon è sempre una festa per il tennis britannico, ma l’edizione 2025 entrerà nella storia per un dato davvero speciale: saranno infatti ben 23 i giocatori di casa impegnati nei tabelloni principali di singolare, un numero che non si vedeva dal lontano 1984. Una vera e propria invasione di britannici sull’erba più famosa del mondo, con 11 uomini e 12 donne pronti a difendere i colori di casa davanti al pubblico dell’All England Club.
    L’attenzione mediatica e le speranze dei tifosi si concentrano in particolare su Jack Draper ed Emma Raducanu, le due principali stelle del movimento inglese. Draper, ormai stabilmente tra i migliori del circuito ATP, è reduce da ottimi risultati sull’erba e sogna di essere protagonista davanti ai suoi fan. Raducanu, invece, dopo le difficoltà degli ultimi anni, punta a tornare grande proprio nel torneo che più di ogni altro fa battere il cuore ai britannici.
    La presenza così massiccia di giocatori locali rappresenta un segnale forte per tutto il movimento, testimoniando la crescita e la profondità del tennis britannico, sia in campo maschile che femminile (anche se in parte aiutate da wild card). Sarà interessante vedere quanti di loro riusciranno a spingersi avanti in tabellone.
    Francesco Paolo Villarico LEGGI TUTTO

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    Draper in corsa per essere n.4 nel seeding di Wimbledon, “Ma non sono ossessionato da questo”

    Jack Draper al Queen’s (foto Getty Images)

    I tornei ATP 500 su erba in corso ad Halle e Queen’s Club di Londra sono due classici in calendario, assegnano punti (e dollari…) importanti ma sono soprattutto tappe di avvicinamento fondamentali per affinare la condizione in vista di Wimbledon. Si gioca poco su erba, troppo poco visto che il pubblico apprezza sempre di più la diversità del tennis sui prati rispetto all’ormai omologato gioco sul duro che impera sul tour per tanti mesi. Si parla da tempo della possibilità di trasformare uno dei due eventi a Masters 1000, ma in realtà un vero cambio di passo sarebbe quello di trovare il modo di allungare, almeno di un paio di settimane, il periodo dei tornei sulla più antica superficie, faccenda tuttavia complicatissima a meno di non mettere mano in modo pesante sull’intero calendario stagionale. E il segnale dato dall’ATP eliminando il torneo di Newport post-Wimbledon non è granché.
    Tornando all’attualità, quest’anno il torneo del Queen’s ha anche un altra valenza in relazione ai prossimi Championships: ci dirà chi tra Fritz e Draper concluderà la settimana da n.4 del mondo e quindi sarà quarta testa di serie del terzo Slam annuale. Non è una differenza di poco conto: significa evitare prima della semifinale Sinner e Alcaraz, i due leader nel ranking e prime due teste di serie a Wimbledon. Fritz è già uscito all’esordio – a sorpresa – a Londra, battuto da Moutet, con la perdita dei 100 punti conquistati nel 2024. Con i suoi 4635 punti nel ranking Live, il destino di Taylor è “nelle mani” di Draper, ancora in corsa a Queen’s e attualmente con 4550 punti. Se il britannico batterà nei quarti Brandon Nakashima aggiungerà altri 100 punti al suo bottino e passerà il californiano.
    Sarebbe un risultato molto importante per Draper, ma lui dopo il successo assai faticoso contro Popyrin si è detto non ossessionato dal raggiungere ad ogni costo la quarta posizione nel ranking in vista di Wimbledon. “È qualcosa di importante, aiuterebbe molto senza dubbio, ma allo stesso tempo, la mia testa non è bloccata solo questo obiettivo. Tutto quello che sono riuscito a realizzare nel tennis è arrivato passo dopo passo, non mi sono mai posto un risultato da raggiungere ad ogni costo. Semplicemente sono andato avanti e cerco di fare il massimo delle mie possibilità sulle cose che posso controllare. Non posso decidere io contro chi giocherò, o come saranno le condizioni… Farò anche venerdì del mio meglio per arrivare a giocare nelle condizioni migliori possibili. Mi darò la migliore opportunità per ottenerlo. E ovviamente, se riuscissi ad arrivare a Wimbledon in quella posizione, sarebbe una bella spinta”.
    Curiosa poi la dichiarazione di Jack sul miglioramento del proprio fisico e resistenza, con un paragone automobilistico… “Ho sempre lavorato duramente fuori dal campo e credo che questo mi abbia aiutato a giocare con più costanza nel tour. Ritengo che quelle partite di inizio anno in Australia mi abbiano davvero aiutato a superare quell’ostacolo, la sensazione di non poter reggere sulla grande distanza che sempre ho avuto dentro di me e che mi bloccava. Mi sono sentito sempre meglio in ogni Slam che ho giocato. In passato sentivo che la mia energia non era così forte, mi sentivo come una Ferrari, ma in realtà ero una Toyota, che si rompeva facilmente”. Non resta che attendere la partita di venerdì per il responso. Intanto, la casa automobilistica nipponica non sarà forse felicissima di questo paragone…
    Marco Mazzoni LEGGI TUTTO