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    Mouratoglou su Sinner: “Disposto a perdere oggi per vincere domani”

    Jannik Sinner nella foto – Foto Getty Images

    Patrick Mouratoglou, uno degli allenatori più influenti del tennis mondiale, è tornato a far parlare di sé commentando le recenti dichiarazioni di Jannik Sinner dopo la sconfitta in finale agli US Open contro Carlos Alcaraz. Il tecnico francese, che in passato ha lavorato con campionesse come Serena Williams, Naomi Osaka e con Holger Rune, ha analizzato su LinkedIn le parole del numero due del mondo.Dopo la finale di New York, Sinner era stato molto chiaro: per poter battere Alcaraz e restare al vertice dovrà aggiungere nuove soluzioni al suo tennis. Nella sfida decisiva contro lo spagnolo, infatti, l’altoatesino era apparso in difficoltà di fronte alle tante varianti offerte dal rivale.
    Mouratoglou ha sottolineato proprio questo punto:“Sinner è disposto a perdere oggi per vincere domani. È il segnale di un grande campione. Ha capito che non può affidarsi soltanto a ciò che già funziona: per battere Carlos serviranno più varietà, discese a rete, palle corte e cambi di ritmo. Ma allenarsi non basta: se non applichi queste cose in partita, non diventeranno mai automatiche. E in una finale Slam, tornerai sempre alle tue abitudini”, ha scritto il coach francese.
    Evoluzione senza rivoluzioneSecondo Mouratoglou, il percorso intrapreso da Sinner non sarà una trasformazione radicale:“Non sarà una rivoluzione. Con il suo team, Darren Cahill e Simone Vagnozzi, sta lavorando su piccoli aggiustamenti – il servizio, l’equilibrio, la completezza – senza rinunciare alla propria identità di giocatore. Non diventerà un tennista completamente diverso, ma più ricco e imprevedibile”, ha aggiunto.
    Una questione di tempoIl tecnico ha poi ricordato che i cambiamenti richiedono pazienza:“Jannik stesso lo ha detto: ci vorrà tempo. È disposto a pagare il prezzo del progresso, anche perdendo qualche partita nell’immediato, per poter vincere i match più importanti in futuro. È una mentalità coraggiosa e quella giusta”.
    Per Mouratoglou, Sinner ha le qualità per continuare a vincere mentre lavora sulle nuove soluzioni, convinto che l’italiano troverà la chiave per arricchire il suo tennis e affrontare al meglio la rivalità con Carlos Alcaraz. LEGGI TUTTO

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    ATP 500 Pechino: Sinner batte Atmane e conquista i quarti di finale. “Partita complicata, grazie al pubblico per il sostegno”

    Jannik Sinner nella foto – Foto Getty Images

    Jannik Sinner approda ai quarti di finale dell’ATP 500 di Pechino superando il francese Terence Atmane con il punteggio di 6-4 5-7 6-0. Un match particolare per l’altoatesino, che ha scelto di rischiare molto più del solito, giocando numerose palle corte e cercando spesso il serve and volley, soluzioni che non appartengono pienamente al suo repertorio naturale. Lo stesso Sinner ha spiegato che, in questo torneo e in vista delle ATP Finals di Torino, ha deciso di ampliare il proprio bagaglio tecnico accettando un margine d’errore più alto del consueto. Nel complesso, quella di oggi è stata comunque una prestazione positiva: un Sinner coraggioso, pronto a sperimentare anche a costo di concedere qualcosa, come dimostrato da un secondo set perso, prima della reazione netta che gli ha permesso di dominare nel terzo parziale.Ai quarti di finale affronterà l’ungherese Fabian Marozsán , 25 anni, attuale numero 57 del ranking mondiale e con un best ranking di numero 36.
    Il primo set tra Jannik Sinner e Terence Atmane è stato molto più complicato di quanto dica il punteggio finale, un 6-4 per l’altoatesino che ha dovuto esprimere grande solidità e creatività per avere la meglio sul francese.Atmane ha iniziato subito forte, mostrando la potenza del suo servizio e la capacità di spingere con il dritto, il colpo preferito, che gli ha permesso di mettere pressione a Sinner fin dai primi scambi. Il francese ha avuto qualche occasione per colpire, soprattutto quando l’azzurro ha rischiato con palle corte o discese a rete, scelte non sempre premianti. Proprio in questo primo set si è notato come Sinner stia cercando di ampliare il proprio repertorio, variando il servizio con traiettorie meno potenti ma più precise, provando anche giocate inusuali per lui come serve&volley e attacchi in controtempo.La chiave del parziale è arrivata nel terzo game, quando Sinner ha strappato la battuta al francese con una combinazione di profondità da fondo e coraggio negli scambi. Quel break si è rivelato decisivo: Jannik ha confermato il vantaggio con un tennis aggressivo, ma Atmane non ha mollato, continuando a servire bene e a reggere negli scambi lunghi grazie a una difesa solida e a una notevole rapidità negli spostamenti mancando anche due palle break nel quarto game.Il momento più delicato per l’azzurro è stato sul 5-4, quando ha dovuto fronteggiare tre palle break che avrebbero rimesso in partita il francese. In quel frangente, però, Sinner ha alzato ulteriormente il livello, trovando le traiettorie giuste con il rovescio e affidandosi alla battuta per uscire dai guai. Alla terza occasione utile, ha chiuso il set con un ace che ha suggellato il 6-4 e la sensazione di un Sinner disposto a rischiare per crescere, ma capace anche di gestire i momenti di difficoltà con maturità.
    Nel secondo set dopo una partenza ricca di break e controbreak, la sfida si è stabilizzata attorno alla solidità del servizio di Atmane, che con una pioggia di ace ha tenuto a distanza il tentativo di rimonta dell’altoatesino.Sinner ha saputo restare in corsa grazie a colpi di qualità nei momenti più delicati, recuperando situazioni complicate e dando l’impressione di poter allungare la frazione fino al tie-break. Tuttavia, sul 5-6, proprio nel dodicesimo gioco, l’azzurro ha vissuto un passaggio a vuoto: un paio di errori con il dritto hanno concesso al francese l’opportunità di chiudere il set. Atmane non ha tremato e ha concretizzato il break dopo un altro errore di diritto di Sinner sulla palla set, firmando il 7-5 che ha riportato la sfida in parità.
    Il terzo set si è trasformato rapidamente in un monologo di Jannik Sinner, capace di alzare il livello e approfittare del crollo fisico del suo avversario. Atmane, che aveva lottato con grande energia nei primi due parziali, ha iniziato a soffrire già dal primo game con problemi di crampi e difficoltà negli appoggi. Sinner ha subito fiutato l’occasione, trovando il break in apertura e confermandolo con autorità al servizio.Il francese ha provato a resistere, ma la fatica accumulata e i problemi fisici lo hanno condizionato sempre più. Dopo un medical time out sul 3-0 per un problema alla gamba sinistra, Atmane è rientrato in campo visibilmente limitato, tanto da faticare addirittura a battere. Jannik, pur con qualche sbavatura legata alle tante variazioni che sta provando in queste settimane, ha mantenuto concentrazione e solidità, riuscendo a conquistare un doppio break che di fatto ha chiuso i giochi.Sul 5-0, con Atmane quasi immobile, l’altoatesino ha sigillato il match con il servizio e un atteggiamento attento, evitando cali di tensione. Il 6-0 finale fotografa la differenza di condizione nell’ultimo parziale e consente a Sinner di staccare il pass per i quarti di finale, dove lo attende Fabian Marozsán.
    Le parole di Jannik Sinner dopo la vittoria su AtmaneAl termine della sfida vinta contro Terence Atmane, Jannik Sinner ha commentato così la propria prestazione e l’andamento del match:
    “Per me è stata una partita complicata oggi, ha servito molto bene. Ero davanti di un break nel 2° set, poi ho perso un po’ la concentrazione e può capitare in questo sport. Mi spiace nel terzo set abbia avuto dei crampi, soffrendo fisicamente: non è bello chiudere la partita così. Sono contento di aver passato il turno e vi ringrazio per essere venuti a sostenermi!! È importante per me, specialmente nelle situazioni di difficoltà!”
    Parole sincere e lucide da parte del numero uno azzurro, che non ha nascosto le difficoltà incontrate nel corso del match. Sinner ha ammesso di aver vissuto un calo di concentrazione nel secondo set, pagato con la perdita del parziale, ma ha anche sottolineato come il successo resti prezioso, soprattutto alla luce del percorso di crescita tecnica che sta sperimentando in vista delle Finals di Torino. L’altoatesino, che ha mostrato nuove soluzioni di gioco, ha ribadito l’importanza del sostegno del pubblico nei momenti più delicati.
    ATP Beijing Jannik Sinner [1]656 Terence Atmane470 Vincitore: Sinner ServizioSvolgimentoSet 3J. Sinner 15-0 30-0 30-15 40-155-0 → 6-0T. Atmane 0-15 0-30 0-40 15-404-0 → 5-0J. Sinner 15-0 30-0 30-15 30-30 40-30 40-40 A-40 40-40 A-40 ace3-0 → 4-0T. Atmane 0-15 15-15 15-30 15-40 30-40 ace 40-40 40-A2-0 → 3-0J. Sinner 15-0 30-0 40-0 40-15 40-301-0 → 2-0T. Atmane 0-15 0-30 0-400-0 → 1-0ServizioSvolgimentoSet 2J. Sinner 0-15 0-30 15-30 30-30 30-40 40-40 A-40 40-40 40-A5-6 → 5-7T. Atmane 15-0 30-0 ace 30-15 40-15 ace5-5 → 5-6J. Sinner 15-0 15-15 30-15 40-154-5 → 5-5T. Atmane 15-0 15-15 df 15-30 30-30 40-30 40-40 A-404-4 → 4-5J. Sinner 0-15 15-15 30-15 40-153-4 → 4-4T. Atmane 15-0 ace 30-0 ace 40-0 ace3-3 → 3-4J. Sinner 0-15 0-30 0-403-2 → 3-3T. Atmane 0-15 0-30 0-402-2 → 3-2J. Sinner 0-15 0-30 0-402-1 → 2-2T. Atmane 0-15 0-30 0-401-1 → 2-1J. Sinner 15-0 30-0 40-00-1 → 1-1T. Atmane 15-0 30-0 40-0 ace0-0 → 0-1ServizioSvolgimentoSet 1J. Sinner 0-15 0-30 15-30 15-40 30-40 40-40 40-A 40-40 A-40 40-40 A-40 ace5-4 → 6-4T. Atmane 0-15 0-30 15-30 30-30 30-40 40-40 40-A 40-40 A-405-3 → 5-4J. Sinner 15-0 30-0 30-15 30-30 40-304-3 → 5-3T. Atmane 15-0 15-15 30-15 40-15 ace4-2 → 4-3J. Sinner 15-0 30-0 40-03-2 → 4-2T. Atmane 15-0 30-0 40-0 ace3-1 → 3-2J. Sinner 15-0 30-0 30-15 30-30 40-30 40-40 40-A 40-40 40-A 40-40 ace A-402-1 → 3-1T. Atmane 15-0 15-15 30-15 30-30 30-401-1 → 2-1J. Sinner 15-0 30-0 30-15 40-150-1 → 1-1T. Atmane 15-0 30-0 30-15 30-30 40-30 ace 40-40 A-40 40-40 A-40 40-40 A-40 ace0-0 → 0-1
    !DOCTYPE html >Statistiche Tennis: Sinner vs Altmane

    Statistica
    Sinner 🇮🇹
    Altmane 🇫🇷

    STATISTICHE DI SERVIZIO

    Rating del servizio
    259
    223

    Ace
    3
    11

    Doppi falli
    0
    1

    Prima di servizio
    58/92 (63%)
    55/83 (66%)

    Punti vinti sulla prima
    40/58 (69%)
    35/55 (64%)

    Punti vinti sulla seconda
    16/34 (47%)
    9/28 (32%)

    Palle break salvate
    6/9 (67%)
    5/11 (45%)

    Giochi di servizio giocati
    14
    14

    VELOCITÀ DI SERVIZIO

    Velocità massima
    208km/h (129 mph)
    225km/h (139 mph)

    Velocità media prima
    191km/h (118 mph)
    190km/h (118 mph)

    Velocità media seconda
    149km/h (92 mph)
    146km/h (90 mph)

    STATISTICHE DI RISPOSTA

    Rating della risposta
    202
    139

    Punti vinti su prima di servizio
    20/55 (36%)
    18/58 (31%)

    Punti vinti su seconda di servizio
    19/28 (68%)
    18/34 (53%)

    Palle break convertite
    6/11 (55%)
    3/9 (33%)

    Giochi di risposta giocati
    14
    14

    STATISTICHE DEI PUNTI

    Punti vinti a rete
    0/0 (0%)
    0/0 (0%)

    Vincenti
    0
    0

    Errori non forzati
    0
    0

    Punti vinti al servizio
    56/92 (61%)
    44/83 (53%)

    Punti vinti in risposta
    39/83 (47%)
    36/92 (39%)

    Totale punti vinti
    95/175 (54%)
    80/175 (46%) LEGGI TUTTO

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    Tennis in fermento: i top player chiedono più equità e potere decisionale nei Grand Slam

    Carlos Alcaraz e Aryna Sabalenka nella foto – Foto Getty Images

    Il tennis mondiale vive un momento di transizione non solo dentro, ma anche fuori dal campo. Dopo l’azione legale della PTPA contro ATP, WTA e i quattro tornei dello Slam, accusati di monopolio, arriva un nuovo capitolo che potrebbe scuotere le fondamenta del circuito. Alcuni dei giocatori più importanti del panorama attuale — tra cui Carlos Alcaraz, Jannik Sinner, Aryna Sabalenka e Iga Swiatek — hanno firmato una nuova lettera indirizzata direttamente ai Grand Slam, chiedendo cambiamenti sostanziali nella gestione e nella redistribuzione delle risorse.
    Secondo quanto riportato da The Athletic e Associated Press, la lettera, firmata il 30 luglio, è il secondo documento di questo tipo in pochi mesi e si concentra su tre punti cardine: denaro, sostenibilità e maggiore potere decisionale.
    Il primo tema riguarda la creazione di un fondo pensione allargato, che vada oltre quanto già esiste in ATP, con l’obiettivo di garantire più stabilità economica a una fascia ampia di tennisti. L’idea è quella di coinvolgere direttamente i Grand Slam, oltre ad ATP e WTA, in una gestione condivisa.Il secondo punto è quello più discusso da anni: il montepremi. Attualmente i Major distribuiscono ai giocatori circa il 16% delle loro entrate complessive. I firmatari chiedono che questa quota salga gradualmente fino al 22% entro il 2030, mentre i tornei si difendono ricordando di aumentare ogni stagione i premi complessivi.
    Infine, i giocatori chiedono un maggior potere di partecipazione nelle decisioni che riguardano il calendario e il format degli Slam. L’idea è quella di creare un Consiglio dei Giocatori che includa anche i Major, così da non subire scelte unilaterali come l’introduzione del nuovo doppio misto allo US Open o l’allungamento della durata dei tornei con l’inizio anticipato alla domenica.Le prime riunioni tra le parti, tenutesi a Roland Garros e Wimbledon con la mediazione dell’ex CEO WTA Larry Scott, non hanno portato a risultati concreti. I tornei si dichiarano disponibili al dialogo, ma resta da capire quanto siano pronti ad accettare cambiamenti che andrebbero a ridisegnare equilibri storici.
    Per ora, le stelle del tennis hanno fatto sentire la loro voce, dando l’impressione che il confronto sarà lungo e complesso. La domanda che resta aperta è una sola: fino a che punto i Grand Slam saranno disposti a cedere parte del loro potere ai giocatori che li rendono grandi?
    Francesco Paolo Villarico LEGGI TUTTO

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    Six Kings Slam: sorteggiato il tabellone, Djokovic e Alcaraz già in semifinale. Sinner inizierà dai quarti di finale

    Jannik Sinner nella foto – Foto Getty Images

    È stato ufficialmente svelato il tabellone del Six Kings Slam, l’esibizione che vedrà protagonisti alcuni tra i migliori tennisti del circuito. Un torneo dal sapore unico, in cui spettacolo e prestigio si intrecciano, e che promette di regalare incontri di altissimo livello dal 15 al 18 ottobre.
    Il sorteggio ha stabilito che Novak Djokovic e Carlos Alcaraz partiranno direttamente dalle semifinali. La decisione è legata al palmarès dei due campioni: sono infatti i giocatori con il maggior numero di titoli Slam vinti tra i sei partecipanti, motivo per cui hanno guadagnato l’accesso diretto al penultimo atto del torneo.Nella parte alta del tabellone, Jannik Sinner affronterà Stefanos Tsitsipas: una sfida che metterà di fronte due stili di gioco opposti, con l’italiano che partirà nettamente favorito ed il greco deciso a rilanciarsi contro un avversario tra i più temuti del circuito. Il vincitore di questo match troverà ad attenderlo proprio Djokovic, pronto a esordire con il suo consueto carisma.
    Nella parte bassa, invece, Taylor Fritz se la vedrà con Alexander Zverev in un confronto che promette grande equilibrio. Chi avrà la meglio sfiderà Carlos Alcaraz, campione in carica di numerosi Slam e deciso a proseguire la sua scalata nella leggenda.
    Con Djokovic e Alcaraz già proiettati in semifinale e gli altri quattro a contendersi i posti rimanenti, il Six Kings Slam si annuncia come un evento capace di catturare l’attenzione di tutti gli appassionati. Un’occasione per vedere i “re” del tennis moderno, forse in tono minore, affrontarsi in un contesto inedito, ma sempre con la stessa fame di vittoria.
    Six Kings Slam – TabelloneSemifinali già qualificate per numero di Slam vinti:🇷🇸 Novak Djokovic🇪🇸 Carlos Alcaraz
    Quarti di finale:🇮🇹 Jannik Sinner vs 🇬🇷 Stefanos Tsitsipas → vincente contro 🇷🇸 Novak Djokovic🇺🇸 Taylor Fritz vs 🇩🇪 Alexander Zverev → vincente contro 🇪🇸 Carlos Alcaraz LEGGI TUTTO

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    ATP 500 Pechino: il “solito” ottimo Sinner vince comodo contro Cilic

    Jannik Sinner a Pechino (foto Getty Images)

    Buona la prima in Cina, anzi, molto molto buona… ma siamo sempre sulle “solite” granitiche certezze. E non è affatto un male. C’era grande attesa per ritrovare in campo Jannik Sinner dopo la finale persa a US Open e le sue ambiziose dichiarazioni prima della partenza per l’Asia, “inserirò variazioni al mio tennis per diventare più imprevedibile”. Nella solida prima uscita all’ATP 500 di Pechino, vincente su Marin Cilic per 6-2 6-2, si è visto un Jannik in ottima forma, fisicamente e in tutti colpi dopo un paio di game di normale assestamento, ma di variazioni o novità, oggettivamente, pochine. È necessario vivisezionare la partita e andare nei dettagli e finezze per trovare qualcosa di veramente diverso. Il dato più significativo nella vittoria all’esordio a Pechino è quello al servizio: Jannik ha servito molto bene per tutta la partita, chiudendo il match con un eccellente 77% di prime palle in gioco, vincendo il 75% dei punti, e ottimo anche il dato con le seconde, al 64% di trasformazione. Forte di una battuta così continua e di una risposta a tratti irresistibile, spesso giocata da una posizione assai aggressiva, per il croato è stato quasi impossibile far partita pari.
    Dal quinto game del primo set Sinner ha cambiato passo: lo si è visto a chiare lettere da come ha lasciato libero il braccio di impattare la palla con grande velocità, iniziando dalla risposta di rovescio, quindi passando al diritto, poi la palla di chiusura da metà campo in avanzamento. La sua “classica” catena cinetica di progressione: il rovescio, il colpo che si porta casa, trova il feeling ideale; quindi via libera al diritto e tutto il resto. Bingo, così Jan si prende il ritmo di gioco, il centro del campo, comanda e per l’altro diventa una “mission impossible”. Appena la partita si è spostata sull’intensità e ritmi di Jannik, per Marin non c’è stato niente da fare, ancor più quando il croato dopo un buon avvio ha perso vistosamente precisione con la prima palla, tutto per colpa della tremenda pressione in risposta imposta dall’italiano. Nel secondo turno Sinner ritrova il francese Atmane, entrato nel torneo di Pechino passando le “quali” e superando all’esordio Zhang.
    Si parlava delle “variazioni”, delle novità. Il dato più importante della prestazione odierna è certamente il rendimento del servizio, ma NON è una novità… In molte fasi della sua carriera Jannik ha servito anche bene, molto bene. Due anni fa quando vinse questo torneo riuscendo finalmente a scacciare la maledizione Medvedev, servì molto bene. E che dire anche delle ultime settimane del 2024, con la perla delle Finals dove il servizio fu decisivo per la vittoria finale. È un’ottima notizia ritrovare questa battuta così incisiva, ma non si può parlare di novità. Più sottile ma interessante come in alcune occasioni Sinner si sia affidato al serve and volley. Pessimo il primo tentativo, respinto con perdite per colpa di una prima palla centrale e nemmeno così profonda… meglio i tre successivi, ma in un match dove ha vinto 62 punti in totale, 4 sono una inezia. Idem per la smorzata: solo una di fatto, anche se molto importante, un taglio improvviso col diritto, perfetto.
    Se vogliamo allora la cosa più “nuova” o almeno diversa è stata la sua posizione in risposta. Nell’ultimo periodo spesso Jannik arretrava abbastanza per iniziare in qualche modo lo scambio; nella vittoria su Cilic invece ha stazionato per tutta partita piuttosto vicino alla riga di fondo, entrando deciso nel campo sulle seconde palle. Una mossa utilissima a mettere pressione al rivale: dopo un paio di game così così, gli impatti in risposta sono stati belli e profondi e questo è stato il detonatore della vittoria, come moltissime altre volte accaduto in carriera. Tuttavia Cilic è calato tanto nel match col servizio, e quindi è totalmente da confermare se questa mossa sia una nuova tendenza è solo è stato dettato dalla situazione. Non è la prima volte che Jannik gioca così, con una posizione tanto avanzata in risposta. C’è stato qualche back di rovescio per cambiare ritmo, ma su quella diagonale la superiorità su Cilic è stata talmente ampia da non esser stato un fattore decisivo.
    Jannik sembra tirato a lucido fisicamente, reattivo a scattante, e molto sereno, come si è visto anche nelle clip delle attività extra campo a Pechino e dalle ampie risate col suo team negli allenamenti. Oggettivamente questo Cilic non è stato un gran test per valutare le vere condizioni tecniche di Sinner. Nello scambio appena si è andati a grande velocità il croato ha commesso molti errori, perché non ha retto o perché ha cercato di uscire dalla morsa con una pallata. La unica palla break concessa dall’azzurro è arrivata nell’ultimo game, con l’altro che tirava fuori tutta, ed è stata prontamente tamponata con un Ace. Buona prima, si diceva. E avanti così. Sinner ci ha incuriosito non poco con il discorso delle “variazioni”, ma ha anche sottolineato come forse non fosse pronto a mettere tutto in partita ancora, o tutto insieme. Vedremo alle prossime uscite. Intanto è bello ritrovare il nostro campione in campo, ancor più con una vittoria solida e convincente.
    Marco Mazzoni

    La cronaca
    Nei primi due punti del match si vede già come il sarà il match: Cilic dopo un bel servizio tira un diritto vincente, segue una risposta spettacolare di rovescio di Sinner, vincente. Ben poca tattica, si va dritti per offendere, per prendere un vantaggio consistente o il punto diretto. Sul 3o pari Marin teme la risposta di Jannik ed esagera con la seconda palla, commette un doppio fallo e concede una palla break immediata. Se la gioca con la seconda, ma stavolta Sinner trova un impatto è modesto in risposta e Cilic chiude col diritto cross a campo spalancato. 1-0 Cilic, con un errore di rovescio dell’italiano. Torna a servire Sinner, dopo la tante critiche ricevute a US Open nel colpo. La prima battuta è una bordata molto consistente, al corpo. Due errori dal 30-0, manca un po’ di ritmo al n.2 rientrato dopo la pausa, ma chiude il game in sicurezza. Jannik nel terzo game martella Marin sul rovescio, è netta la differenza tra i due in velocità e consistenza del campo, tutta pro-Sinner. 0-30. Il veterano croato rimonta con servizio e diritto, quindi sul 30 pari arriva una bruttissima risposta di Sinner, di rovescio, centrata con pessimo timing, errore a dir poco strano per i suoi standard nel colpo. Non così profondo nemmeno col diritto, Cilic ai vantaggi ne approfitta chiudendo bene l’angolo cross. Discreta ruggine nel tennis di Jannik in quest’avvio, con più di un impatto con timing non perfetto e anche la profondità è poco costante (2-1). Sinner prova il Serve and Volley sul 30-0, ma la prima è centrale e nemmeno così profonda, è punito da una solida risposta del croato. Primo tentativo di “variazione” non andato a buon fine. Solido però negli altri punti, 2 pari. Marin si trova di nuovo sotto 0-30 nel quinto game, tra una bella risposta di Jannik e un doppio fallo. Male Cilic, sparacchia quasi in fondo alla rete un diritto dopo il servizio, fretta e strappando il colpo. 0-40, tre palla break consecutive per Sinner. Dopo due ottimi schemi del croato, il BREAK arriva sul 30-40, con una risposta di rovescio incrociata impattata “da Sinner”, pesante, profonda, precisa. 3-2 Sinner. Ace per iniziare il sesto game, primo dell’incontro, poi una fiammata col rovescio lungo linea, indietreggiando dopo la battuta, altro impatto TOP, indica che il braccio del pusterese è più sciolto. Terzo vincente di fila con un passante di potenza. Game a zero, allunga JS sul 4-2 (parziale di 12 punti a 3). Ha cambiato marcia l’azzurro, dal quarto game fa tutto più rapido, più intenso e Cilic è grossa difficoltà, con pure meno prime palle in gioco. 0-30 e poi 0-40, poco fortunato il nativo di Spalato con un diritto che gli esce di un niente, sarebbe stato vincente. Non mette più la prima Marin, e lo paga con una risposta perentoria di rovescio di Jannik, impatto ben dentro al campo lungo linea e via, il croato solo può veder sfilare la palla. BREAK, 5-2 (e il parziale si allunga a 16-3). Il 4 volte campione Slam chiude il set 6-2 recuperando da 15-30, con la prima palla che ha segnato presente quando ne aveva bisogno. Ai vantaggi una smorzata col diritto, ottima, improvvisa e ben giocata, forse l’unica vera variazione del set. Buono il 78% di prime palle in gioco.
    Cilic riparte al servizio nel secondo parziale e riesce ad interrompere la striscia di 5 game di fila ceduti al rivale, incluso l’Ace che chiude il game (terzo del match). Sinner riparte con un altro buon turno di servizio, controlla bene il ritmo di gioco con braccio sciolto (1-1). Nel terzo game invece Marin si incarta, sullo 0-15 tira un brutto diritto in rete su di una palla senza peso, situazione che sempre ha sofferto con quella meccanica esecutiva. La prima palla non lo aiuta… e poi combina un altro disastro tirando out uno smash scolastico, forse ha perso la palla tra le luci dell’impianto. 0-40, tre palle break per Jannik. Niente, altro erroraccio col diritto, Sinner ottiene un BREAK senza aver fatto quasi niente, la sola pressione in risposta nel primo punto è bastata per mandare in bambola il croato, ora sotto di un set e 2-1. Ecco la “variazione”: sul 30-0 gli esce una prima palla esterna e la segue avanti, stavolta chiudendo bene di volo. Un tentativo eseguito con grande margine, come è giusto che sia, ma è davvero poco per farne una tendenza. Sul 30 pari ottimo l’Ace con curva esterna, imprendibile, poi prima a T, non si gioca. 3-1 (e siamo sul 79% di prime palle “in”). Il croato è alle corde, lo vede da tanti piccoli particolari e come non riesca ad alzare il ritmo e nemmeno ritrovare la prima di servizio, soverchiato dalla spinta di Sinner. Va sotto 0-30 di nuovo, quindi ottiene un punto da un improvvisa discesa a rete di Jannik con volée lunga. Con una splendida risposta col diritto lungo linea l’azzurro si prende la chance del doppio allungo sul 30-40. Tira forte col rovescio, ma la palla gli esce lunga di due dita. Il secondo doppio fallo del game regala a JS un’altra chance di break. Come se la prende Jan! Grande recupero a destra e colpo difensivo con grande parabola, e la palla magicamente resta in campo. Cilic la guarda sfilare e atterrare nell’angolino, affranto. È il BREAK che manda l’azzurro ancor più sicuro verso lo striscione del traguardo, ormai a due passi (4-1). È sipario: Sinner ha fretta e si procura due match point sul 5-1 15-40. Il croato ha una reazione emotiva, non ci sta e tira tre pallate tra servizio e diritto che respingono il rivale. Ma nemmeno Jannik… ci sta! Clamorosa la risposta vincente col diritto lungo linea, con i piedi un metro in campo tale l’anticipo. Cilic vince il game, 5-2 e con l’orgoglio del campione tira a tutto braccio e si prende la prima palla break del match sul 30-40, con un bel diritto inside out. Sinner non si scompone affatto: Ace, respinge al mittente in stile. Scampato il pericolo, Jannik riprova il S&V dopo una prima esterna e chiude per 6-2 al terzo match point complessivo, servizio vincente. Prestazione di ottimo livello per l’italiano, in grande forma fisica e salendo nella qualità generale nel corso della partita. Cilic ha servito troppo male per riuscire a stare vicino all’azzurro. Next, Atmane.

    Jannik Sinner vs Marin Cilic ATP Beijing Jannik Sinner [1]66 Marin Cilic22 Vincitore: Sinner ServizioSvolgimentoSet 2J. Sinner 0-15 15-15 30-15 30-30 30-40 40-40 ace A-405-2 → 6-2M. Cilic 15-0 15-15 df 15-30 15-40 30-40 40-40 A-40 40-40 A-405-1 → 5-2J. Sinner 15-0 15-15 30-15 40-154-1 → 5-1M. Cilic 0-15 0-30 df 15-30 30-30 30-40 40-40 40-A df3-1 → 4-1J. Sinner 15-0 30-0 30-15 30-30 40-30 ace2-1 → 3-1M. Cilic 0-15 0-30 0-401-1 → 2-1J. Sinner 15-0 30-0 30-15 40-150-1 → 1-1M. Cilic 15-0 30-0 40-0 40-15 ace0-0 → 0-1ServizioSvolgimentoSet 1J. Sinner 0-15 15-15 15-30 30-30 40-30 40-40 A-405-2 → 6-2M. Cilic 0-15 0-30 0-404-2 → 5-2J. Sinner 15-0 ace 30-0 40-03-2 → 4-2M. Cilic 0-15 0-30 0-40 15-40 30-402-2 → 3-2J. Sinner 15-0 30-0 30-15 40-151-2 → 2-2M. Cilic 0-15 0-30 15-30 30-30 40-30 40-40 A-40 ace1-1 → 1-2J. Sinner 15-0 30-0 30-15 30-30 40-300-1 → 1-1M. Cilic 15-0 15-15 15-30 30-30 30-40 df 40-40 A-40 ace0-0 → 0-1
    !DOCTYPE html >Statistiche Tennis: Sinner vs Cilic

    Statistica
    Sinner 🇮🇹
    Cilic 🇭🇷

    STATISTICHE DI SERVIZIO

    Rating del servizio
    317
    191

    Ace
    3
    3

    Doppi falli
    0
    4

    Prima di servizio
    36/47 (77%)
    24/53 (45%)

    Punti vinti sulla prima
    27/36 (75%)
    14/24 (58%)

    Punti vinti sulla seconda
    7/11 (64%)
    11/29 (38%)

    Palle break salvate
    1/1 (100%)
    6/10 (60%)

    Giochi di servizio giocati
    8
    8

    VELOCITÀ DI SERVIZIO

    Velocità massima
    209km/h (129 mph)
    216km/h (134 mph)

    Velocità media prima
    189km/h (117 mph)
    206km/h (128 mph)

    Velocità media seconda
    156km/h (96 mph)
    161km/h (100 mph)

    STATISTICHE DI RISPOSTA

    Rating della risposta
    194
    61

    Punti vinti su prima di servizio
    10/24 (42%)
    9/36 (25%)

    Punti vinti su seconda di servizio
    18/29 (62%)
    4/11 (36%)

    Palle break convertite
    4/10 (40%)
    0/1 (0%)

    Giochi di risposta giocati
    8
    8

    STATISTICHE DEI PUNTI

    Punti vinti a rete
    0/0 (0%)
    0/0 (0%)

    Vincenti
    0
    0

    Errori non forzati
    0
    0

    Punti vinti al servizio
    34/47 (72%)
    25/53 (47%)

    Punti vinti in risposta
    28/53 (53%)
    13/47 (28%)

    Totale punti vinti
    62/100 (62%)
    38/100 (38%) LEGGI TUTTO

  • in

    Naldi: “La vicenda con Sinner mi ha fatto male, umanamente e professionalmente, ma continuerò a non commentare cosa è successo. Non ho mai cercato visibilità. Con Jannik? Ci siamo parlati, è stato cordiale”

    Giacomo Naldi in una cilp per il sito ATP

    Giacomo Naldi ha sempre schivato la stampa, tenendo un profilo basso e riservato durante e dopo la notissima vicenda del caso Clostebol che è costata all’ex n.1 del mondo una sospensione di tre mesi accettando una transazione proposta daWADA (e anche il primo posto in classifica per colpa della lunga assenza), mentre il fisioterapista bolognese ha pagato il tutto con la perdita della prestigiosa collaborazione con l’altoatesino. Naldi è da poco rientrato sul tour a fianco di Francesco Passaro, già a US Open. A differenza di Umberto Ferrara non è stato richiamato dall’entourage di Jannik, che ha appena iniziato una nuova collaborazione con il “fisio” argentino Resnicoff, un “veterano” del tour. Una faccenda amara, sfortunata e difficile, che è costata a Naldi “moltissimo sul piano umano e professionale”. Questo il bolognese ha affermato alla Gazzetta dello Sport, in un’intervista nella quale continua a non parlare dei dettagli di quel che accadde o del suo punto di vista personale (“C’è la sentenza che racconta come sono andate le cose”) ma almeno apre al suo presente e svela come è andato un recente incontro con Sinner. Riportiamo i passaggi salienti del pensiero di Naldi.
    “Non ho mai voluto commentare quanto è successo col team Sinner e continuerò a non farlo. Anche se è una vicenda che mi ha fatto male, umanamente e professionalmente” afferma Naldi. “Anche durante il procedimento abbiamo sempre avuto rapporti buoni con Sinner. Io mi sono sempre comportato correttamente, non ho mai cercato visibilità. Queste sono le prime dichiarazioni ufficiali che faccio da quando tutto è accaduto, a volte mi sono state messe in bocca delle parole prese in altri contesti che hanno scatenato odio social e polemiche nei miei confronti. A differenza di altri, non ho mai detto nulla dell’accaduto, e penso che la mia correttezza sia stata evidente e apprezzata”.
    “Con Jannik abbiamo parlato, è stato cordiale, ci siamo raccontati cose private. Al di là di tutto, resta il rapporto umano dopo un caso che ci ha coinvolto ed è stata solo una sfortunata serie di coincidenze, e ne siamo consapevoli. Ho visto Cahill, che è sempre stato molto amabile, ho incrociato Ferrara. Io vengo dal basket, ho sempre cercato di portare anche nel team Sinner lo spirito di gruppo ed è una delle cose che più è stata apprezzata. Anche se la collaborazione si è interrotta non c’è nessun rancore. Quello che è successo non si può cambiare, ma bisogna voltare pagina. La vita va avanti”.
    Giacomo si è detto entusiasta di esser tornato sul tour professionistico, ed ha apprezzato un caloroso saluto ricevuto da Alcaraz. “Mi ha fatto molto piacere tornare sul circuito, vivere l’atmosfera di un Grande Slam. E l’accoglienza è stata ottima da parte di tutti. Giocatori, allenatori, preparatori. Alla fine il tempo passa, le persone vanno avanti ognuna secondo il proprio percorso. Come sono andate le cose ormai lo sanno tutti e chi non lo sa può andare a leggersi la sentenza. Non mi sono sentito osservato, è stato come riprendere il filo del discorso dove lo avevo lasciato. Alcaraz? Mi è venuto incontro, è stato come sempre gentilissimo, abbiamo fatto due chiacchiere ed è una cosa che mi ha fatto un piacere immenso”.
    Marco Mazzoni LEGGI TUTTO