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    Sinner soffre, lotta e vola in finale a US Open. Sarà ancora sfida con Alcaraz per il titolo

    Jannik Sinner (foto Getty Images)

    Jannik Sinner vola in finale a New York, supera in 4 set lottati e sofferti 6-1 3-6 6-3 6-4 il canadese Felix Auger-Aliassime e domenica si giocherà il titolo e il numero uno del mondo contro Carlos Alcaraz. Una vittoria sofferta. Anche al 70% del suo potenziale, Jannik vince l’incontro. Il momento decisivo i due ace di seconda e le 4 palle break salvate nel quarto gioco del quarto set. Vincere anche quando si gioca male è quello che sanno fare i veri campioni. Jannik fa vedere la stoffa di cui è fatto il fuoriclasse che sa soffrire e non si arrende mai. Quarta finale consecutiva in uno Slam per l’azzurro nello stesso che entra in un club ristretto di cui fanno parte nell’era Open, Rod Laver, Roger Federer e Novak Djokovic.
    Sinner domina il primo set 6-1. Si gioca a ritmi altissimi, con scambi veloci e intensi sin dai primi game. Nessuno dei due arretra di un centimetro, ma è subito chiaro che la palla di Sinner ha un peso diverso. Auger-Aliassime sorprende per la qualità dei colpi da fondo, cerca con generosità di tenere lo scambio, ma la solidità dell’azzurro è implacabile: Jannik lascia al canadese appena un gioco e chiude il primo parziale 6-1.Auger-Aliassime reagisce: il canadese vince il secondo set 6-3.
    Dopo un primo parziale dominato da Sinner, il match cambia volto. Nel secondo set Felix Auger-Aliassime alza il livello, trovando continuità con la prima di servizio e riducendo sensibilmente gli errori gratuiti. Una brillante reazione che ribalta l’inerzia della partita: il canadese detta i tempi con il dritto, domina i suoi turni di battuta (appena un punto perso in tutto il parziale) e infila una lunga serie di vincenti da fondo. Sinner, al contrario, appare più timido, meno incisivo col servizio e con l’intensità calata rispetto alla prima frazione. A complicare le cose, qualche problema fisico: l’altoatesino accusa fastidi all’addome e chiama il fisioterapista per un trattamento a fine set. Una possibile spiegazione del calo progressivo nella spinta e nella precisione. Sinner approfitta di un calo di Aliassime e torna avanti: 6-3 nel terzo set.
    Dopo il medical time out a fine del secondo set, Jannik Sinner rientra in campo visibilmente meno brillante, con percentuali basse al servizio e movimenti rallentati. Aliassime, in fiducia, continua a spingere da fondo e a comandare lo scambio, costringendo il numero uno del mondo sulla difensiva. Il canadese sembra padrone del parziale, ma a metà set arriva la svolta. Sinner mette il cuore in ogni colpo ed ottiene forse più per demeriti di Aliassime che per meriti suoi, ma non importa, il break. Auger accusa il colpo e si ribalta l’equilibrio del set. Fermo sulle gambe Aliassime accumula gli errori, Sinner approfitta senza brillare del momento no del canadese che sembra accusare un calo fisico. Con carattere, Jannik conquista il break decisivo e chiude 6-3, tornando avanti due set a uno.
    Sinner soffre ma chiude 6-4 e vola in finale. Un quarto set difficile con punti conquistati con fatica, grande sofferenza per Sinner per tenere il servizio che deve annullare 6 palle break nei primi due giochi. Jannik soffre, ma resta lì a remare da fondo, aspettando l’occasione che arriva al quinto gioco. L’altoatesino approfitta di due seconde di Aliassime, aggredisce in risposta ed ottiene il break. Ogni punto è lotta e sofferenza. Ogni vantaggio non è mai decisivo. Errori, vincenti, servizio che toglie dai guai, risposte vincenti di Aliassime, Jannik fa vedere la stoffa di cui è fatto il vero campione che sa soffrire e non si arrende mai. Il break di vantaggio è sufficiente anche se i turni di servizio non sono mai agevoli. Aliassime ci prova su ogni colpo, senza strafare Sinner impone il suo tennis, Tanta sofferenza, ma alla fine arriva la seconda finale a Flushing Meadow. Una vittoria più di cuore che di tecnica.
    “Gli Slam sono i tornei più importanti e trovarmi in un’altra finale non poteva essere meglio di così. Felix gioca molto meglio che l’ultima volta che ci siamo incontrati. Adesso è un altro giocatore. Fisicamente non ho avuto niente di serio e sono riuscito a servire di nuovo forte. Domenica sarà una giornata speciale. La rivalità con Carlos è iniziata nel 2022, adesso siamo due giocatori diversi. Co conosciamo bene e vedremo.”
    Quella di domenica sarà la terza finale Slam tra Carlos e Jannik. Comunque vada avrà vinto il tennis.

    La cronaca
    1.set – Il set si apre con Sinner subito autoritario al servizio: game a zero suggellato da un ace per l’1-0. Nel turno successivo Auger-Aliassime accusa la pressione, commette un doppio fallo e deve forzare per restare in scambio; Jannik non perdona e strappa immediatamente la battuta, portandosi sul 2-0. L’altoatesino conferma con sicurezza il break grazie a una prima vincente e a un altro ace (3-0).Felix riesce a interrompere la striscia nel quarto game, tenendo un turno complicato con il supporto del servizio (1-3), ma è solo un lampo. Sinner continua a rispondere con aggressività, tiene un game lottato e resta avanti 4-1. Nel sesto gioco arriva il colpo di grazia: il canadese sbaglia troppo, Jannik lo pressa con risposte profonde e concretizza il secondo break per il 5-1. A quel punto l’azzurro non concede più nulla: quattro ace in altrettanti turni di battuta, chiusura a zero e primo set archiviato 6-1 in appena mezz’ora.Punti salienti 1° set2° gioco Sinner risponde profondo e si procura il break (2-0).3° gioco. Sinner conferma il break con un ace (3-0).6° gioco Sinner incontenibile da fondo, doppio break (5-1).7° gioco Sinner chiude il set a zero 6-1.

    2.set – Il parziale si apre con un gioco a zero di Auger-Aliassime (1-0). Sinner rischia subito grosso: due errori danno al canadese tre palle break sullo 0-40, ma l’azzurro si salva con coraggio e un ace pesantissimo, tenendo un turno difficilissimo (1-1). Da quel momento, però, Felix prende in mano il set. Il servizio funziona a meraviglia: game rapidi, continuità nei colpi da fondo e sensazione di fiducia crescente (3-2, poi 4-3). Nel momento decisivo, Jannik va in difficoltà: sotto pressione nel suo turno di battuta, subisce la spinta dell’avversario, che lo martella col dritto e conquista tre palle break consecutive. Sinner annulla la prima, ma cede sulla seconda: break pesantissimo, 5-3 per il canadese. Felix non trema al momento di servire per il set: prima vincente, ace, un paio di dritti imprendibili e chiusura a zero con un altro servizio vincente. 6-3 e match in perfetto equilibrio.
    Punti salienti 2° set2° game: Sinner annulla tre palle break da 0-40 e resta in scia (1-1).8° game: Auger-Aliassime domina da fondo e strappa il servizio (5-3).9° game: Felix chiude con due ace consecutivi, 6-3.

    3. set – Sinner apre con un turno a zero (1-0), ma Aliassime continua a comandare il gioco e pareggia i conti (1-1). Jannik tiene ancora con fatica il servizio (2-1), mentre Felix spinge con la prima e resta in scia (2-2). Il match sembra nelle mani del canadese, che aggredisce la seconda di Sinner e crea pressione continua.Nel quinto game, però, la partita gira: due errori di Aliassime lo portano sotto 15-40, e Sinner approfitta di una valutazione sbagliata del canadese (palla sulla riga) per piazzare il break del 4-2. Da lì, Jannik ritrova un po’ di fiducia, tiene il servizio con autorità e conferma il vantaggio (5-2). Aliassime accusa il colpo prova a rimanere aggrappato, annulla un set point nel suo turno di battuta (3-5), ma al momento di servire per il set l’azzurro non trema: tre vincenti consecutivi e chiusura rapida 6-3.
    Punti salienti 3° set2° game: Aliassime annulla una palla break e resta in parità (1-1).5° game: risposta aggressiva di Sinner, break pesante per il 4-2.7° game: l’azzurro conferma con autorità, 5-2.8° game: Felix annulla un set point, ma resta indietro (3-5).9° game: Sinner chiude a zero, 6-3 e due set a uno.

    4.set – Il quarto set è una battaglia punto su punto tra Jannik Sinner e Felix Auger-Aliassime, con entrambi i giocatori costretti a spremere ogni briciolo di energia e concentrazione. Il canadese inizia al servizio e prova subito a salire a rete, ma Sinner lo passa con precisione (15-30). Auger risponde con un ace, mentre l’azzurro piazza un dritto spettacolare sulla riga: parità. Aliassime chiude il primo game con un servizio vincente, portandosi 1-0. Il secondo game è una mini-epopea di resistenza: Aliassime costringe Sinner all’errore e conquista due palle break (15-40), ma Jannik annulla con un ace e un passante vincente, dimostrando grande freddezza e resilienza. Volée, smash, risposte aggressive: ogni punto è una lotta, e Sinner riesce a tenere il servizio pareggiando 1-1. Nei game successivi, la tensione rimane altissima. Al quinto gioco, sfruttando due seconde deboli di Aliassime, Sinner spinge con il dritto e conquista il break che lo porta avanti 3-2, cambiando la dinamica del set. L’azzurro consolida subito il vantaggio nel game successivo (4-2), imponendo il ritmo con colpi profondi e vincenti da fondo.
    Al settimo game, Auger annulla due palle break e prova a rimanere in partita (3-4), ma Sinner mantiene lucidità e costanza, confermando il break e salendo 5-3. Aliassime serve per restare in partita resta attaccato (4-5) , ma Jannik ha ritrovato lo smalto: vincenti da fondo, e due errori di Aliassime lo portano a due match point. Sul secondo, un dritto fuori del canadese consegna la vittoria a Sinner, che chiude il set 6-4 e il match, dopo 3 ore e 21 minuti. Una vittoria costruita più sul cuore e sulla capacità di soffrire che sulla brillantezza tecnica, ma sufficiente per portare Jannik alla seconda finale a Flushing Meadows.
    Punti salienti 4° set2° gioco: Sinner annulla due palle break e resta in parità (1-1).4° gioco: altra resistenza dell’azzurro, annulla quattro palle break (2-2).5° gioco: break fondamentale con il dritto (3-2).6° gioco: conferma il break (4-2).7° gioco: Aliassime annulla due palle break (3-4).10° gioco: Sinner chiude il match al primo match point, 6-4.

    Enrico Milani

    J. Sinner vs F. Auger-Aliassime Slam Us Open J. Sinner [1]6366 F. Auger-Aliassime [25]1634 Vincitore: J. Sinner ServizioSvolgimentoSet 4J. Sinner 15-0 30-0 30-15 df 40-155-4 → 6-4F. Auger-Aliassime 15-0 15-15 30-15 40-15 ace5-3 → 5-4J. Sinner 0-15 15-15 30-15 40-154-3 → 5-3F. Auger-Aliassime 15-0 15-15 15-30 15-40 30-40 40-40 A-404-2 → 4-3J. Sinner 15-0 30-0 40-0 40-153-2 → 4-2F. Auger-Aliassime 0-15 15-15 30-15 30-30 df 30-402-2 → 3-2J. Sinner 15-0 15-15 df 30-15 30-30 30-40 40-40 A-40 40-40 40-A 40-40 40-A 40-40 A-401-2 → 2-2F. Auger-Aliassime 0-15 15-15 15-30 30-30 40-30 40-40 A-40 40-40 A-401-1 → 1-2J. Sinner 0-15 15-15 15-30 15-40 30-40 40-40 ace A-40 ace0-1 → 1-1F. Auger-Aliassime 15-0 15-15 15-30 30-30 40-30 ace 40-40 A-400-0 → 0-1ServizioSvolgimentoSet 3J. Sinner 15-0 30-0 40-05-3 → 6-3F. Auger-Aliassime 15-0 15-15 30-15 30-30 df 30-40 40-40 A-405-2 → 5-3J. Sinner 0-15 15-15 ace 30-15 40-154-2 → 5-2F. Auger-Aliassime 0-15 df 0-30 15-30 15-403-2 → 4-2J. Sinner 0-15 15-15 ace 15-30 30-30 ace 40-30 ace2-2 → 3-2F. Auger-Aliassime 15-0 15-15 30-15 40-15 40-302-1 → 2-2J. Sinner 15-0 15-15 30-15 30-30 df 40-301-1 → 2-1F. Auger-Aliassime 15-0 15-15 15-30 30-30 30-40 40-40 A-401-0 → 1-1J. Sinner 15-0 30-0 40-00-0 → 1-0ServizioSvolgimentoSet 2F. Auger-Aliassime 15-0 30-0 40-0 ace ace3-5 → 3-6J. Sinner 0-15 0-30 0-40 15-403-4 → 3-5F. Auger-Aliassime 15-0 30-0 40-03-3 → 3-4J. Sinner 15-0 30-0 40-02-3 → 3-3F. Auger-Aliassime 15-0 30-0 40-02-2 → 2-3J. Sinner 15-0 15-15 30-15 40-151-2 → 2-2F. Auger-Aliassime 15-0 ace 15-15 30-15 40-15 ace1-1 → 1-2J. Sinner 0-15 0-30 0-40 15-40 30-40 40-40 A-40 ace0-1 → 1-1F. Auger-Aliassime 15-0 ace 30-0 40-00-0 → 0-1ServizioSvolgimentoSet 1J. Sinner 15-0 30-0 ace 40-05-1 → 6-1F. Auger-Aliassime 15-0 15-15 30-15 30-30 40-30 40-40 40-A df 40-40 40-A df4-1 → 5-1J. Sinner 15-0 15-15 15-30 30-30 40-30 40-40 df A-40 40-40 df A-40 40-40 df A-40 ace3-1 → 4-1F. Auger-Aliassime 15-0 15-15 30-15 40-15 ace 40-30 40-40 A-403-0 → 3-1J. Sinner 0-15 15-15 30-15 40-15 ace2-0 → 3-0F. Auger-Aliassime 0-15 df 0-30 15-30 15-40 30-40 40-40 ace 40-A1-0 → 2-0J. Sinner 15-0 30-0 40-0 ace0-0 → 1-0 LEGGI TUTTO

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    Lendl: “Mi rivedo in Sinner. Ero magro come lui ma picchiavo più di tutti”

    Ivan Lendl

    Se chiedi ad appassionati e addetti ai lavori “A chi assomiglia Sinner tra i campi del passato”, molti affermano di rivedere in lui l’anticipo e colpi aggressivi di Agassi con le capacità difensive e motorie di Djokovic. Così anche Brad Gilbert che negli studi di ESPN ha scherzato affermando che “se metti in una lavatrice il meglio di Andre e Novak, uscirà dall’oblò Jannik Sinner”. Una evoluzione di colui che ha rivoluzionato il modo di giocare da fondo campo verso un tennis più completo a tutto campo. Tuttavia c’è un altro super campione che in molti aspetti si rivede in Jannik: è Ivan Lendl. Lo “Zar” ha parlato da New York, dove domenica sarà in campo a consegnare il trofeo al vincitore dell’edizione 2025 di US Open, un torneo che Lendl ha vinto tre volte con ben otto finali consecutive (1982-1989). Parlando a La Stampa, Ivan così si è soffermato su Sinner e quelle che a suo dire sono le similitudini con il suo fisico, tennis e attitudine.
    “Ho parlato con il suo coach Darren Cahill nei giorni scorsi, e gli ho detto che fra tutti i tennisti di oggi Jannik è quello in cui mi rivedo di più, specie per il fisico” racconta Lendl. “Ero magro come lui da adolescente, e picchiavo più di tutti, poi mi sono irrobustito e il mio tennis si è sviluppato. Jannik sta lavorando sulle volée, sul rovescio tagliato, sulla seconda di servizio, insomma le somiglianze sono tante”.
    Il discorso vira immancabilmente sulla rivalità con Alcaraz e su come lui e Jannik stiano dominando lo sport: “Ci sono tanti giocatori forti, e oggi tutti possono battere tutti. Ma è vero che Jannik e Carlos sono superiori e quando perdono è una sorpresa. Domineranno per anni? Sembra così, ma chi lo sa. Qualcuno con un grande servizio e grandi colpi da fondo può sempre saltare fuori. Lui e Carlos come me e McEnroe? Sono i due più forti al mondo, è un bene per il tennis, ma… quante volte si sono incontrati?”. 15 volte afferma Stefano Semeraro, l’autore dell’intervista. E quindi Ivan, sorridendo: “Allora hanno ancora molta strada da fare. Io e John ci siamo sfidati 37 volte, gliene mancano 22 prima che si possano fare paragoni!”.
    Bublik ha affermato che Sinner pare generato dall’Intelligenza Artificiale tanto è perfetto, quasi robotico. Anche Lendl ai suoi tempi veniva accostato ai robot per il essersi costruito pezzo dopo pezzo un tennis formidabile. Un paragone scomodo? Non per Ivan: “Non penso che possa dare fastidio. In un certo senso è un grande complimento: vuol dire che sei molto forte, che non sbagli una palla. In fondo conta quello. È tennis, non pattinaggio artistico“.
    Lendl ammira il modo in cui Sinner sta gestendo la sua carriera, in questo davvero simile alla sua: “Non lo conosco di persona. Ma sembra avere il desiderio di migliorarsi sempre, ed è una grande qualità. Se smetti di farlo, gli altri iniziano a batterti, e lui lo ha capito”.
    Per il nativo di Ostrava, l’impatto di Cahill nella crescita di Jannik è stato molto importante, ma il merito resta del tennis: “Cahill ha tanta esperienza e ha avuto grandi successi. Ma non conosco il team e non posso giudicare. La cosa importante è che Jannik gioca sempre meglio. E il merito è suo”. conclude Lendl.
    Marco Mazzoni LEGGI TUTTO

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    Us Open: il programma di Venerdì 05 Settembre 2025. Jannik Sinner giocherà in sessione serale. Djokovic vs Alcaraz non prima delle 21 italiane

    Vorrei capire una cosa. Alcaraz al momento nella race 1890 punti di vantaggio.I tornei che hanno in programma di giocare dagli US Open in poi sono:
    Pechino / TokyoShanghaiViemnaBercyAtp Finale
    Corretto ? Non credo che giocheranno 250,
    Il n1 dovrebbe dipendere da questi tornei qui.
    Ora. Lasciamo perdere per un momento la race e consideriamo la classifica settimanale e il numero di settimane al n1 consecutive.
    Se Alcaraz vince gli US Open supera Jannik. Se sará quest’ultimo invece a vincere , di quanto prolungherä il n di settimane consecutive ?
    Può arrivare alle 75 settimane di Hewitt? LEGGI TUTTO

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    Intensità e velocità, un Sinner deluxe si aggiudica il derby contro Musetti. È semifinale a US Open (contro Auger-Aliassime)

    Jannik Sinner e Lorenzo Musetti a US Open (foto Getty Images)

    Ci sono delle notti che non puoi dimenticare, sono quelle che definiscono, marcano un prima e un dopo. La notte del 3 settembre 2025 a New York è tinta d’azzurro: sull’Arthur Ashe è solo tennis italiano, due top 10, Jannik Sinner e Lorenzo Musetti, tanto diversi quanto talentosi e affascinanti. È una festa, ma c’è “anche” una partita, importantissima, da giocare e c’è intensità e agonismo, tocchi di classe ed esecuzioni che fanno saltare in piedi il pubblico. Sotto le stelle della “grande mela” a brillare soprattutto Jannik Sinner, protagonista assoluto del derby italiano contro Lorenzo Musetti nei quarti di finale di US Open. Il n.1 del mondo parte fortissimo, impone fin dai primi colpi un peso di palla micidiale e ancor più una combinazione perfetta di velocità, intensità e pressione, un forcing impossibile da gestire anche per un buonissimo Lorenzo Musetti che dopo un set entra in partita e regala al pubblico grande tennis. Il secondo set è davvero intenso e ben giocato, con Sinner più bravo a imporre la sua spinta sul 4 pari e strappare il break decisivo. Non molla sino alla fine il toscano, ma l’altoatesino è più solido e respinge ogni tentativo del connazionale di allungare il match. Finisce 6-1 6-4 6-2 per Sinner in due ore di gioco, un successo che porta il n.1 del mondo in semifinale contro Felix Auger-Aliassime. Nel 2025 Jannik è arrivato in semifinale in tutti gli Slam disputati e contro il canadese andrà a caccia della quinta finale Major di fila.
    Per essere un derby, con mille implicazioni extra tecniche, è stata una partita tutto sommato discreta, godibile, arricchita da scambi divertenti dal secondo set, ma la superiorità di Jannik a questo livello, su questi campi, è stata evidente e il punteggio parla chiaro. Musetti ha faticato ad entrare nel match: dal secondo parziale è salito molto nel rendimento del servizio e anche in risposta ha trovato impatti più sicuri e una miglior posizione, riuscendo a variare e prendersi alcuni punti fantastici. È riuscito anche a mettere pressione a Jannik in alcuni turni di risposta ma Sinner ha respinto ogni assalto annullando tutte le sette palle break, giocate alla perfezione, quasi sempre con un servizio preciso a dargli un chiaro vantaggio nel controllo dello scambio. Quando il livello dei due si è avvicinato per il massimo sforzo di Lorenzo, Jannik ha mostrato per l’ennesima volta perché il n.1 del mondo, quanto sia bravo a reggere la pressione trovando con lucidità le scelte di gioco perfette; e stasera anche il servizio l’ha sostenuto a dovere (61% di prime palle in gioco, vincendo addirittura il 91% dei punti con la prima). Sinner sui campi in sintetico outdoor è complessivamente il più forte da molto tempo, solo una manciata di fiammate di Alcaraz sono riuscite a fermarlo; era un’impresa a dir poco ardua per Musetti, e nonostante una sconfitta netta rivedendo molti passaggi dell’incontro il toscano dovrà essere anche contento di come li ha gestiti. Con le sue variazioni, tagli e poi improvvisi strappi a grandissima velocità, Lorenzo in più passaggi ha messo alle corde Jannik; solo aggrappandosi alla formidabile bravura e alla velocità di copertura del campo mantenendo un equilibrio misterioso per i comuni mortali il n.1 ha retto in quei momenti “top” di Musetti, e si è preso punti favolosi. Il modo in cui Sinner si è avventato su cambi di ritmo bellissimi di Musetti, tirando accelerazioni vincenti – soprattutto col diritto stanotte – è qualcosa di superiore. Bellissimo. Molta della partita si è giocata lì: Sinner più bravo a giocare con una velocità, pressione e intensità tale da non permettere a Musetti di variare e mescolare le carte in tavola. Il gioco l’ha tenuto in mano Jannik, con servizio, con una pressione letale.
    Nella partita la lotta e tensione agonistica è arrivata solo in alcuni game, e lo spettacolo lì è stato davvero interessante per il netto contrasto di stile tra i due giocatori. Quando Musetti ha giocato al suo massimo, il livello complessivo ha toccato il cielo e abbiamo visto cose meravigliose, con i tagli e poi strappi a tutta del carrarino e la rapidità del pusterese nell’avventarsi sulla palla anticipando ogni mossa e mettendoci forza e precisione. Nelle fasi dominante da Sinner lo show è stato ammirare la spinta, pressione, costanza di rendimento e martellamento micidiale di Jannik.
    Sull’esito finale del match ha pesato tantissimo l’ingresso brutale di Jannik. Robe da n.1: far sentire immediatamente chi comanda, chi è più forte, chi detta i tempi di gioco. Servizio e soprattutto tantissimo diritto, Sinner ha impostato la partita cercando – e riuscendo – a giocare il più possibile col diritto, pesantissimo e molto profondo, contro il rovescio di Musetti e poi poi farlo correre sulla destra. Col rovescio Jannik ha badato soprattutto a tenere il ritmo molto alto ma senza esagerare nel bloccare Lorenzo a sinistra: una scelta corretta, perché Musetti col rovescio spezza di più il ritmo e all’improvviso può accelerare con tanta di quella precisione e profondità che anche per Sinner diventa difficile. Jannik l’ha detto a caldo dopo il successo: ho giocato solido. Questa è stata la scelta tattica pre partita, sapientemente applicata alla perfezione. Contro l’estro e potenziale esaltazione agonistica di Lorenzo è meglio andar dritto per dritto, massima spinta e intensità col diritto, colpo più pesante e che solletica la fase che meno piace a Musetti, giocare di ritmo costante e con poco tempo. Per applicare questo schema, fondamentale per Sinner rispondere tanto e bene, e così ha fatto. È entrato in tutte le seconde palle di Musetti come una furia, ma anche sulle prime è riuscito a generare impatti ben calibrati, al centro, per non dare mai il tempo a Lorenzo di girarsi sul diritto e comandare. Musetti è riuscito a gestire meglio i suoi turni dal secondo set, quando ha servito meglio e allora ha comandato più. Nel primo set non c’è riuscito quasi mai, troppo male con la prima palla e Sinner perfetto, un fulmine.
    Sono tantissimi gli aspetti nei quali Sinner ha brillato: uno dei più evidenti è stata la reattività, velocità dei piedi nell’arrivare prima sulla palla e così scaricare una potenza e precisione magistrali. Nel primo e nel terzo set in particolare è stato entusiasmante vederlo danzare sulle punte come un ballerino e avventarsi sulle traiettorie di Lorenzo con un peso di palla e controllo della spinta al limite della perfezione. Un ritmo, un’intensità e precisione micidiali, con un rendimento clamoroso in rapporto al rischio preso con quella spinta. Non si è numeri uno per caso, un numero uno così forte e completo. Musetti esce dal campo sconfitto, ma deve essere felice del suo torneo e anche di come ha tenuto botta ad un Sinner così efficace (28 vincenti e 17 errori) e potente, riuscendo a trovare un buonissimo tennis nel secondo set e buona parte del terzo. Non può permettersi di partire così male al servizio contro un Sinner. È tutta esperienza, affronterà meglio la prossima occasione. Sinner vola, la difesa del titolo 2o24 continua. Anzi, per dirla a modo suo, la caccia ad un nuovo titolo, continua.
    Marco Mazzoni

    La cronaca
    Lo storico derby azzurro nei quarti a US Open scatta con Sinner alla battuta. I primi punti seguono il canovaccio ipotizzato alla vigilia: nessun compromesso, Jannik picchia la palla a grande velocità e intensità martellando il diritto di Lorenzo, imponendo un pressing irresistibile. Due Ace e game a 15. Sinner sembra Flash, impressiona quanto sia reattivo in risposta, come si avventa sulla palla e scarica un concentrato di potenza e profondità favolose, un ritmo che Musetti fa fatica a contenere. 15-30. Prova ad alzare la parabola per allentare la morsa Lorenzo, di nero vestito a mo’ di completo serale… e funziona, provoca l’errore di Jannik. Ma sul 30 pari il n.1 blocca il toscano sulla diagonale di rovescio e il back difensivo di “Muso” termina a metà rete. Palla break Sinner. Si gioca sulla seconda, c’è la “solita” risposta possente di Sinner, guadagna campo e il diritto in corsa di Musetti vola via. BREAK Sinner, che inizio… Sicuro, sciolto, gioca ad altissimo livello e dà la sensazione di controllo totale: del corpo, dei colpi, del ritmo di gioco, del campo. E poi serve pure bene, a zero il figlio di Sexten… Arriva un grandissimo passante di rovescio di Musetti, tutto il pubblico scatta in piedi, ma Sinner non si scompone e si porta 3-0. Nel quarto game Lorenzo prova la smorzata, non è malaccio ma Jannik ha i razzi nei piedi, arriva col Martini in mano e chiude di rovescio. Troppo aggressivo Sinner, e se si gioca sulle seconde palle è tutto troppo comodo per lui… Musetti litiga con la prima palla, anche sul 15-30… Sinner non si fa pregare, spinge con i piedi quasi sulla riga di fondo mentre Lorenzo è due metri dietro, o più. Da lì è quasi disarmato. 15-40. Ancora seconda palla, e così non c’è partita, entra in risposta, fa due passi avanti e scarica un diritto nell’angolo sinistro micidiale. BREAK Sinner, 4-0. Grandina su Musetti: servizio, diritto pesantissimo con i piedi un metro dentro al campo. Quattro prime palle, quattro bordate, quattro punti. 5-0 Sinner. 15 punti a 4. Finalmente Musetti trova qualche prima palla, un diritto incisivo e bel back d’attacco, evita il cappotto, ma in risposta è del tutto inefficace. Prova ancora la palla corta sul 30-0, e il tocco c’è, ma le gambe di Jannik di più… 40-0, Tre Set Point, basta il primo, è un Ace esterno di misura. 6-1 in 27 minuti. 60% di prime palle “in” e solo due errori, dato questo ridicolo vista la intensità di gioco e la vicinanza delle traiettorie alle righe. Ridicolo. Musetti travolto.
    Il secondo set riparte con un buon turno di servizio di Musetti, finalmente c’è la prima di servizio e questo riesce a tenere un minimo ferma l’esuberanza di Sinner, 1-0. Però poi arriva il primo punto del secondo game: incredibile la difesa di Lorenzo, quante gambe, quanto braccio… di taglio, di corsa, di “garra”, ma non basta mai perché Jannik ci arriva prima, tira fortissimo e non regala niente. Tutto è sostenuto dai piedi di Sinner, danza con un mix di potenza e leggerezza da pugile. Sul 30-0 per la prima volta Musetti riesce a cambiare ritmo nello scambio e con un bel back provoca l’errore di Sinner. Rarità in un martellamento ossessivo, asfissiante. 70% di prime palle per il n.1, così è inscalfibile (1-1). Un gran applauso sottolinea un game a zero di Musetti, più incisivo col servizio e anche il diritto ora viaggia più profondo. Proprio l’aiuto del servizio era del tutto mancato nel primo set. Terrificante lo smash a rimbalzo tirato sulla riga da Jannik nel quarto game, era sotto 0-15 (novità!) quindi non comodissima quest’esecuzione. Attenzione: arriva la seconda ottima risposta di Musetti nel game, Jannik stavolta è sorpreso. 15-30. Servizio e diritto vincente, non trema il n.1. Livello altissimo in questo game, con “Muso” ora presente. Incredibile: sul 30 pari Sinner sbaglia un diritto, è il suo vero primo gratuito del match, lo paga con la palla break! Jannik si affida ad una bordata di servizio, e la risposta del carrarino è lunga. 2 pari, il servizio traghetta Sinenr lontano dai guai (2 pari). Musetti inizia il game #5 con un errore di volo, poi trova un diritto vincente fantastico ma sul 30 pari lo scambio è duro, intenso, la palla corre impazzita e un back per spezzare quella morsa di Lorenzo è lungo. Palla break. Bene con la prima palla Musetti, la cancella. Stecca di Sinner col diritto, il back qualche effetto lo provoca. 3-2 Musetti, salito assai con la prima di servizio. John Turturro (notissimo attore) si diverte a bordo campo a riprendere il gioco con la telecamera di servizio, proprio in un pressing micidiale del n.1 col diritto in avanzamento. Risponde anche bene Musetti e copre il campo da campione, ma Jannik divora lo spazio avanzando e chiudendo di volo. Spettacolo in quest’intensità travolgente. 3 pari. Molto più attivo e presente Lorenzo, lo dimostra la splendida accelerazione di rovescio che apre il campo e gli vale l’attacco del 4-3. È salito molto il livello e spinta del toscano, e anche in risposta e questo gli crea un po’ di spazio per entrare. Proprio una gran risposta sul 15 pari dà a Lorenzo un bel vantaggio, ma sbaglia un diritto dal centro con i piedi in campo, errore grave perché poteva mettere pressione a Jannik in caso di vincente… Il vincente lo tira Sinner nel punto successivo, altra bordata col diritto. Qualche errore in più di Jannik nel set, quando Lorenzo risponde e trova profondità, qualcosa concede. Poco tuttavia, e con l’ennesimo forcing lo score è 4 pari. Implacabile la pressione di Sinner col rovescio, con Musetti altrettanto bravo in difesa, ma il punto di forza se lo prende il n.1. 0-15, e forse “Muso” paga le corse precedenti. La smorzata stavolta è pessima, Sinner vola e chiude. 15-30. Su 30 pari altra risposta profondissima di Jannik, Lorenzo va fuori posizione e forza un diritto inside out in rete, un po’ di fretta, ma è tutto il game che lo gioca un po’ frenetico e solo la battuta gli ha portato due punti. 30-40, palla break importantissima… e c’è ancora seconda palla… Doppio fallo. Il primo del match, commesso nel momento peggiore possibile, ma era evidente la tensione di Lorenzo dopo il primo punto perso, quel forcing a tutta. Sinner serve per il set sul 5-4. Inizia con un errore, poi è costretto a rifare il punto due volte e qua è Musetti a sbagliare un back di rovescio banale e grave, visto che era 0-15. Sbaglia poi a tirare la risposta tutta Lorenzo, era in pessimo equilibrio e infatti gli vola via. Jan ringrazia e tira l’Ace esterno, esternassimo… il sesto, 40-15 e Due Set Point. Basta il primo. 6-4. Buon set, Musetti molto salito di livello, ma sul 4 pari ha accusato la tensione vistosamente dopo aver perso un punto tiratissimo.
    Terzo set, Musetti to serve. Non una buona ripartenza… prova a variare col back, ma sbaglia e sul 30 pari affossa un diritto banale il rete. Sinner trasforma la palla BREAK entrando fortissimo col diritto in corsa su di un taglio di Lorenzo, buono ma un po’ lento, ha tempo Jannik di aprire, tirare fortissimo al centro e provocare l’errore del connazionale. 1-0, Sinner può fare corsa di testa, forte di due set di vantaggio dopo 81 minuti. Scatta tutto in piedi l’Ashe sull’uno – due di Musetti, due bordate una più pesanti dell’altra, che per una volta sfondano Sinner nello scambio. Vale anche un interessante 15-30, che si trasforma in 15-40 con il secondo punto di fila vinto da Lorenzo di corsa, con rabbia totale. Due palle del contro break per Musetti! Sinner martella con ritmo sulla prima, 30-40; servizio potentissimo al T sulla seconda, la risposta vola in tribuna. Un raro errore col diritto in spinta (di pochissimo) costa Sinner la terza PB del game, ma ancora il servizio lo salva. Il braccio di ferro continua, altra ottima risposta per Lorenzo e quarta chance. Freddezza assoluta di Sinner nello spingere col diritto nell’angolo e via smash nemmeno così facile. Bellissimo il punto successivo, giocano bene entrambi, è bravissimo Musetti a proporre un back corto, storto, scomodissimo, ma COME ci arriva bene Sinner e col polso chiude l’angolo e trova la riga. Chapeau Sinner, altro punto TOP e 2-0. Allarga le braccia Musetti, come a dirsi io meglio di così non posso fare… E ha ragione, davvero bravo, ma quanto è stato bravo l’altro. È alto il livello di gioco nel set, nonostante lo svantaggio pesi come tre macigni, Lorenzo non crolla, spinge e gioca bei punti, come quello in risposta sotto 2-1, una sbracciata di rovescio lungo linea dei suoi che gli vale un applauso enorme, esecuzione magistrale. Fiammata di qualità assoluta, ma Sinner non si scompone affatto, serve bene e si porta 3-1. Musetti è bravo a non cedere, anzi, rilanciare. Dopo un buon turno di servizio, Lorenzo esplode due schemi difensivi fantastici. Si porta 15-30 e trova la giocata del match, un passante stretto di rovescio che fulmina l’attacco – costretto – di Jannik. Urla, fa il pugno, Lorenzo non vuole andare in doccia, cerca di riaprire la partita. Sinner cancella la prima palla break col servizio; sulla seconda si scambia, ma è troppo dietro Musetti e il cross di rovescio in salto è davvero angolato e veloce, Lorenzo cede (troppo dietro in risposta…). Bel livello, la maggior consistenza di Jannik ancora lo sostiene, con il rovescio che non concede niente e un diritto stasera spaventoso per potenza. 4-2. Le chance non sfruttato forse pesano tanto ora sulle gambe del toscano, che totalmente fermo coi piedi affossa un brutto back di rovescio in rete. 0-30. No, vabbè…. Sul 30 pari Sinner trova due accelerazioni formidabili, con Musetti a rimettere fortissimo e Jannik pronto a scatenare l’ultimo diritto di cuna potenza e precisione mostruose. Mamma mia… è una mazzata che gli vale la palla break e il BREAK, con Lorenzo travolto da un altro diritto a mille all’ora. Sinner serve per chiudere sul 5-2. Arriva il decimo Ace, lo score è 40-0. Tre Match Point Sinner. Un diritto in rete di Musetti chiude l’incontro. Abbraccio sulla rete, cordiale ma niente di più. Più forte Sinner, partito a mille all’ora e bravo a tenere l’intensità altissima. È di nuovo in semifinale il n.1, trova Felix Auger-Aliassime. Esce sconfitto Musetti, ma dopo l’avvio shock ha trovato un bel livello e solo un enorme Jannik l’ha superato. Bravi ragazzi. Una nottata indimenticabile.

    J. Sinner vs L. Musetti Slam Us Open J. Sinner [1]666 L. Musetti [10]142 Vincitore: J. Sinner ServizioSvolgimentoSet 3J. Sinner 15-0 ace 30-0 40-0 ace5-2 → 6-2L. Musetti 0-15 0-30 15-30 30-30 30-404-2 → 5-2J. Sinner 0-15 15-15 15-30 15-40 30-40 40-40 A-403-2 → 4-2L. Musetti 15-0 15-15 30-15 ace 40-153-1 → 3-2J. Sinner 15-0 15-15 30-15 40-15 ace ace2-1 → 3-1L. Musetti 0-15 15-15 30-15 40-152-0 → 2-1J. Sinner 0-15 15-15 15-30 15-40 30-40 40-40 40-A 40-40 40-A 40-40 A-401-0 → 2-0L. Musetti 15-0 15-15 30-15 30-30 30-400-0 → 1-0ServizioSvolgimentoSet 2J. Sinner 0-15 15-15 30-15 40-15 ace5-4 → 6-4L. Musetti 0-15 15-15 15-30 30-30 30-40 df4-4 → 5-4J. Sinner 15-0 ace 15-15 30-15 40-15 40-303-4 → 4-4L. Musetti 15-0 30-0 40-0 40-153-3 → 3-4J. Sinner 15-0 30-0 40-02-3 → 3-3L. Musetti 0-15 15-15 15-30 30-30 30-40 40-40 A-40 ace2-2 → 2-3J. Sinner 0-15 15-15 15-30 30-30 30-40 40-40 A-40 ace1-2 → 2-2L. Musetti 15-0 30-0 40-01-1 → 1-2J. Sinner 15-0 30-0 30-15 40-150-1 → 1-1L. Musetti 0-15 15-15 30-15 40-150-0 → 0-1ServizioSvolgimentoSet 1J. Sinner 15-0 30-0 40-0 ace5-1 → 6-1L. Musetti 15-0 15-15 30-15 40-155-0 → 5-1J. Sinner 15-0 30-0 40-04-0 → 5-0L. Musetti 15-0 15-15 15-30 15-403-0 → 4-0J. Sinner 15-0 30-0 40-0 40-152-0 → 3-0L. Musetti 15-0 15-15 15-30 30-30 30-401-0 → 2-0J. Sinner 15-0 15-15 30-15 40-15 ace ace0-0 → 1-0 LEGGI TUTTO

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    Sinner eguaglia Pietrangeli: 86 vittorie Slam a soli 24 anni. Record su record per il numero 1

    Jannik Sinner nella foto – Foto Getty Images

    Da mesi la stampa italiana prova a dribblare la domanda più scomoda di tutte: è Jannik Sinner il miglior tennista italiano della storia? La risposta non può che essere una: sì. E lo è già da tempo. I record di Nicola Pietrangeli, colonna portante del tennis azzurro del dopoguerra, stanno cadendo uno dopo l’altro, ma il “sorpasso” ormai è innegabile.La conferma più recente è arrivata nella notte di New York: grazie alla vittoria contro Lorenzo Musetti ai quarti di finale dello US Open 2025, Sinner ha raggiunto quota 86 successi nei tornei dello Slam, eguagliando lo storico primato di Pietrangeli. La differenza è che il campione altoatesino ha appena 24 anni: impossibile immaginare fino a quale cifra potrà spingersi entro la fine della carriera.
    Il nuovo record: 25 vittorie Slam in una sola stagioneUn altro dato impressionante riguarda le 25 partite vinte da Sinner negli Slam del 2025. Non è la prima volta che un grande campione riesce a toccare questo traguardo, ma qui conta soprattutto l’età. Fino a ieri, il più giovane di sempre era Mats Wilander, capace di conquistare 25 successi nel 1988 a 24 anni e 20 giorni. Quel primato resisteva da quasi quarant’anni, ma è appena caduto: Sinner lo ha strappato con 20 anni e 18 giorni, stabilendo un nuovo standard generazionale.E non è finita, perché il torneo è ancora in corso: l’altoatesino potrebbe allungare ulteriormente questo record già storico.
    Semifinale in tutti e quattro gli SlamCon il successo contro Musetti, Sinner ha centrato per la prima volta in carriera le semifinali in tutti e quattro i tornei del Grande Slam nella stessa stagione. Un traguardo che lo colloca in una lista d’élite che comprende nomi come Jack Crawford, Don Budge, Frank Sedgman, Lew Hoad, Rod Laver, Roger Federer e Novak Djokovic.E proprio Djokovic è l’altro protagonista di questa impresa: come Sinner, anche il fuoriclasse serbo ha raggiunto le semifinali in tutti i major del 2025. L’ultima volta che due giocatori hanno compiuto un percorso simile nello stesso anno risale al 2011 (Djokovic e Murray). Prima ancora era successo nel 2008 (Nadal e Federer) e nel 1969 (Laver e Roche).
    La consacrazione definitivaNumeri, primati, continuità. Jannik Sinner non è soltanto il presente del tennis italiano, ma anche il futuro prossimo del circuito mondiale. E se qualcuno nutriva ancora dubbi sul suo posto nella storia, questi US Open stanno confermando che il numero uno del mondo è già, senza alcuna esitazione, il miglior tennista italiano di sempre. LEGGI TUTTO

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    Jannik Sinner soffre ma rimonta alla grande: 9 game consecutivi e ottavi agli US Open

    Jannik Sinner nella foto – Foto Getty Images

    Queste sono le partite che possono cambiare il destino di un torneo. Jannik Sinner non era nella sua miglior giornata, i colpi non filavano come al solito e davanti a lui c’era un Denis Shapovalov scintillante, capace di esaltarsi con talento puro e variazioni continue. Per oltre due set l’azzurro è sembrato quasi in balìa dell’avversario, costretto a inseguire e a fare i conti con troppi errori gratuiti. La partita stava prendendo una piega pericolosa quando, nel terzo set, Sinner si è ritrovato a fronteggiare una palla dello 0-4. Quel momento è stato lo spartiacque: l’altoatesino ha cancellato il doppio break e da lì ha infilato nove game consecutivi, ribaltando completamente inerzia e destino del match.
    Da quella svolta non c’è stato più ritorno: Sinner ha ritrovato fiducia, ritmo e precisione, mentre il canadese ha cominciato a smarrirsi sotto i colpi del numero 1 del mondo. Dopo 3 ore e 12 minuti, il punteggio ha recitato 5-7, 6-4, 6-3, 6-3, consegnando all’italiano il pass per gli ottavi di finale dello US Open. Una vittoria sofferta e dispendiosa, che può però diventare benzina mentale per le prossime sfide. Lì, Sinner potrebbe incrociare Alexander Bublik, avversario ostico che lo ha già battuto sull’erba di Halle, o l’americano Tommy Paul. Sarà un altro esame difficile, ma il carattere mostrato oggi lascia ben sperare.
    Primo set: Shapovalov avanti 7-5Parte forte Denis Shapovalov, mostrando subito grande aggressività al servizio e nelle variazioni da fondo. Jannik Sinner fatica a trovare continuità in risposta e si complica la vita con troppi doppi falli (ben quattro nel set). Dopo un inizio equilibrato, il canadese si prende il break al terzo game e sembra in pieno controllo fino al 5-2.L’azzurro reagisce con orgoglio: approfitta di uno smash clamorosamente sbagliato da Shapovalov e con un pallonetto spettacolare dopo uno scambio infinito conquista due palle break che poi diventerà contro-break, riportandosi sul 5-5. Il numero 1 del mondo sembra aver trovato la chiave, ma nel momento decisivo incappa ancora in qualche errore di troppo.Sul 5-5, Shapovalov annulla una palla break e con coraggio si affida al servizio e al diritto per piazzare lo strappo decisivo. Sinner commette l’ennesimo doppio fallo e regala il set al canadese, che chiude 7-5 dopo un’ora di grande spettacolo, confermando un livello di gioco che non mostrava da mesi.
    Secondo set: Sinner rimette in equilibrio, 6-4Dopo il primo set ceduto 5-7, Jannik Sinner torna in campo con la giusta determinazione, pur senza cancellare i problemi al servizio che lo hanno condizionato nella prima frazione. Denis Shapovalov, spinto da un tennis esplosivo e rischioso, continua a martellare con il servizio e con le variazioni di rovescio, mettendo spesso in difficoltà il n.1 del mondo.Il canadese parte forte e tiene il comando dei primi giochi, approfittando di alcuni errori non forzati di Sinner, soprattutto con il diritto. L’altoatesino, però, resta agganciato al punteggio e sul 3-3 trova il break tanto atteso: Shapovalov commette un doppio fallo e sbaglia due colpi consecutivi, permettendo all’azzurro di strappare il servizio per la prima volta nel match.Da lì in avanti il set cambia volto. Sinner acquista fiducia, mette più prime in campo e comincia a spingere con maggior coraggio da fondo. Shapovalov prova a rimanere in scia, ma sul 5-4 Sinner serve per il set con grande solidità: pochi scambi, tanto controllo e un errore in back di rovescio del canadese sancisce la fine della frazione.
    Terzo set: la rimonta di Sinner, da 0-3 a 6-3L’azzurro, partito male e sotto di un break, ha saputo aggrapparsi al match con carattere e solidità, ribaltando completamente l’inerzia fino a chiudere il set sul 6-3.L’avvio è stato tutto di marca canadese: Shapovalov ha iniziato a martellare con servizio e diritto, costringendo Sinner a cedere subito la battuta. Denis si è portato sul 3-0, con l’italiano nervoso e falloso, tanto da lanciare a terra la racchetta dopo l’ennesimo errore di rovescio. In quel momento, Denis ha avuto anche una palla per il 4-0 pesante, annullata da un lampo di orgoglio di Sinner.Da lì è iniziata un’altra partita. Spinto dalle parole del suo angolo (“Oggi è così: bisogna stare lì e lottare”), il numero 1 del mondo ha alzato l’intensità da fondo, recuperato il break e ritrovato fiducia nei colpi. Shapovalov, al contrario, ha iniziato a commettere errori pesanti, tra doppi falli e decisioni affrettate nei momenti cruciali.Sinner ha infilato sei giochi consecutivi, passando da uno scoraggiante 0-3 a un entusiasmante 6-3, chiudendo il set con un rovescio incrociato vincente che ha mandato il canadese fuori giri.
    Quarto set: la chiusura di Sinner, 6-3Il parziale si apre con l’altoatesino subito determinato al servizio. Dopo un avvio in equilibrio, è Sinner a piazzare il primo strappo: un break nel secondo gioco che mette immediatamente Shapovalov con le spalle al muro. Il canadese continua a mostrare la sua proverbiale aggressività, ma anche un numero eccessivo di errori gratuiti e soprattutto doppi falli – ben nove alla fine del match – che rendono impossibile mantenere alta la pressione.Sul 3-0 Sinner trova totale sicurezza nel suo gioco. Il canadese non si arrende, ritrova qualche ace e annulla persino la chance per il 5-1 pesante, ma ormai l’inerzia è chiaramente dalla parte del numero 1 del mondo.Nel finale, con il punteggio sul 5-3, Sinner deve fronteggiare un ultimo momento di tensione: Shapovalov si procura una palla break per riaprire la partita, ma la freddezza dell’azzurro con servizio e smash dissolvono le paure.Il punto conclusivo arriva con un diritto di Sinner che costringe il canadese all’errore: 6-3, set e partita.
    Slam Us Open J. Sinner [1]5666 D. Shapovalov [27]7433 Vincitore: J. Sinner ServizioSvolgimentoSet 4J. Sinner 0-15 15-15 15-30 30-30 30-40 40-40 A-405-3 → 6-3D. Shapovalov 15-0 30-0 40-05-2 → 5-3J. Sinner 15-0 30-0 40-04-2 → 5-2D. Shapovalov 15-0 15-15 15-30 30-30 ace 30-40 40-40 A-404-1 → 4-2J. Sinner 15-0 30-0 30-15 40-153-1 → 4-1D. Shapovalov 0-15 15-15 ace 30-15 30-30 40-30 ace 40-40 A-403-0 → 3-1J. Sinner 15-0 30-0 40-02-0 → 3-0D. Shapovalov 0-15 15-15 15-30 30-30 ace 40-30 40-40 df 40-A1-0 → 2-0J. Sinner 0-15 15-15 30-15 40-150-0 → 1-0ServizioSvolgimentoSet 3D. Shapovalov 0-15 0-30 15-30 15-405-3 → 6-3J. Sinner 0-15 15-15 30-15 40-154-3 → 5-3D. Shapovalov 0-15 0-30 df 0-40 df 15-40 30-40 40-40 40-A df3-3 → 4-3J. Sinner 0-15 0-30 15-30 30-30 40-302-3 → 3-3D. Shapovalov 0-15 0-30 15-30 30-30 40-30 40-40 40-A 40-40 ace 40-A df 40-40 ace 40-A df1-3 → 2-3J. Sinner 0-15 df 0-30 15-30 30-30 30-40 40-40 A-400-3 → 1-3D. Shapovalov 15-0 30-0 40-00-2 → 0-3J. Sinner 0-15 15-15 15-30 15-40 30-400-1 → 0-2D. Shapovalov 0-15 15-15 30-15 ace 40-15 ace0-0 → 0-1ServizioSvolgimentoSet 2J. Sinner 15-0 30-0 40-05-4 → 6-4D. Shapovalov 0-15 15-15 30-15 40-15 40-305-3 → 5-4J. Sinner 15-0 30-0 30-15 30-30 40-304-3 → 5-3D. Shapovalov 0-15 df 0-30 0-403-3 → 4-3J. Sinner 15-0 15-15 15-30 30-30 40-30 ace 40-40 A-402-3 → 3-3D. Shapovalov 15-0 ace 30-0 40-02-2 → 2-3J. Sinner 15-0 30-0 40-0 40-151-2 → 2-2D. Shapovalov 15-0 30-0 ace 30-15 30-30 df 40-30 40-40 A-40 ace1-1 → 1-2J. Sinner 15-0 30-0 30-15 40-150-1 → 1-1D. Shapovalov 0-15 df 15-15 30-15 40-15 40-300-0 → 0-1ServizioSvolgimentoSet 1J. Sinner 0-15 df 15-15 30-15 30-30 30-40 df5-6 → 5-7D. Shapovalov 15-0 15-15 15-30 30-30 30-40 40-40 A-40 40-40 A-40 ace5-5 → 5-6J. Sinner 15-0 15-15 30-15 40-154-5 → 5-5D. Shapovalov 0-15 df 0-30 15-30 15-403-5 → 4-5J. Sinner 0-15 0-30 df 15-30 30-30 40-302-5 → 3-5D. Shapovalov 0-15 15-15 30-15 40-15 40-30 40-40 A-402-4 → 2-5J. Sinner 15-0 30-0 40-01-4 → 2-4D. Shapovalov 15-0 30-0 30-15 40-15 ace ace1-3 → 1-4J. Sinner 0-15 0-30 df 15-30 30-30 ace 30-401-2 → 1-3D. Shapovalov 15-0 30-0 40-0 ace1-1 → 1-2J. Sinner 15-0 30-0 40-00-1 → 1-1D. Shapovalov 15-0 30-0 ace 40-00-0 → 0-1
    Statistiche Tennis: Sinner vs Shapovalov

    Statistica
    Sinner 🇮🇹
    Shapovalov 🇨🇦

    STATISTICHE DI SERVIZIO

    Ace
    2
    15

    Doppi falli
    5
    9

    Prima di servizio
    64/110 (58%)
    66/126 (52%)

    Punti vinti sulla prima
    54/64 (84%)
    48/66 (73%)

    Punti vinti sulla seconda
    23/46 (50%)
    27/60 (45%)

    STATISTICHE DI RISPOSTA

    Punti vinti in risposta
    51/126 (40%)
    33/110 (30%)

    Palle break convertite
    6/13 (46%)
    3/6 (50%)

    STATISTICHE DEI PUNTI

    Punti vinti a rete
    17/21 (81%)
    10/19 (53%)

    Vincenti
    31
    30

    Errori non forzati
    36
    47

    Totale punti vinti
    128
    108

    STATISTICHE FISICHE

    Distanza percorsa
    9400.3 ft
    9355.9 ft

    Distanza media per punto
    39.8 ft
    39.6 ft LEGGI TUTTO

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    Sinner: “Mi rilasso con i Lego, qua a New York ho costruito una Porsche in cinque ore. Sono una persona umile, non mi piace dire sono il n.1 del mondo”

    Jannik Sinner a Cincinnati

    “Lego Master” oltre che campione di Wimbledon? Perché no…! Il rilassamento per un tennista è fondamentale. Ogni giocatore è sottoposto ad alto stress fisico ed emotivo nelle grandi sfide in campo, e ci si può rilassare in mille modi, ognuno trova la sua strada per staccare la spina e ritrovare serenità, calma e pace. Jannik Sinner per questo ha abbracciato una nuova passione: i Lego. L’ha raccontato in un incontro con alcuni giornalisti in quel di New York, dove oggi scatta l’edizione 2025 di US Open. Un torneo dello Slam è il culmine nel calendario e per Jannik questo pronto a scattare è ancor più importante visto che è il campione in carica e dietro scalpita Carlos Alcaraz, deciso a scalzarlo sul trono del ranking. Il torneo della “grande mela” sarà una corsa a due per la leadership in classifica: nella Live lo spagnolo è davanti di 60 punti, forte degli ottimi risultati degli ultimi mesi. Quindi chi dei due otterrà il risultato migliore, tra due settimane sarà n.1. Riportiamo alcune delle risposte più curiose di quest’incontro con la stampa, riportato dal Corriere della Sera, in cui si è spaziato tra campo e vita. Sinner ha anche confessato di essere “innamorato”, ma chiusura totale sui dettagli. Come sempre, del resto,
    “Mi sono appassionato ai Lego, moltissimo. Di sera, per esempio, costruisco con i Lego” racconta un divertito Jannik, “Cosa costruisco, Beh, un’auto ovviamente. Qui a New York so di avere un po’ più tempo e c’è un negozio di Lego molto vicino al mio hotel. Perciò ci sono andato, ho comprato una Porsche. E l’ho finita in un giorno, in cinque ore. Allora ho pensato: me ne serve una più grande. Il mio istinto mi dice che l’ultima che ho preso è troppo grande… Ma mi piace. Metto su la musica e penso ad altro. Quando sei un tennista o un atleta, hai così tanti pensieri nella testa, e anche pressioni. Tutto il tempo. E quindi di sera mi piace. Che musica ascolto? Un po’ di tutto, non ho una mia playlist, devo controllare Spotify per vederlo… ‘Until we leave the ground’ di Steve James”.
    Importante la conferma sulle proprie condizioni: “Sto bene, oggi è il primo giorno dove sto di nuovo bene. Dove tutte le cose vanno bene. Abbiamo fatto qua due allenamenti tra oggi e ieri, quindi sta andando tutto verso la direzione giusta”.
    Sul tanto dibattuto tema del calendario e troppi impegni, Sinner resta della sua idea: è vero, ma alla fine sceglie il giocatore: “A parte che non è facile perché ci saranno delle dinamiche dietro, che noi non sappiamo… ci sono dei giocatori che non son d’accordo, c’è sempre qualcosa, non puoi mai essere perfetto. Sai il torneo è quello lì, alla fine è una nostra scelta, come dico sempre, se vogliamo giocare o non vogliamo giocare“.
    Essere da oltre un anno numero uno del mondo non è un pensiero ricorrente: “No, perché credo che sono sempre stato una persona umile e non mi piace dire ‘sono il numero uno al mondo’. Posso dire che sono un giocatore forte, però credo che si diventa numero uno non solo in campo da tennis ma per come gestisci le cose fuori dal campo, come ti comporti. Il tennis è importante, è la mia vita, ma è piccolo, non è tutto, e quando hai 35-40 anni il gioco finisce e poi devi anche decidere cosa fare dopo”.
    Avvicinamento alla partita e gestione nel match, qua esce tutta la meticolosità di Jannik: “Guardo tanto, analizzo tanto, soprattutto la sera prima di giocare contro un avversario, perché la parte visuale è molto importante, almeno per me. Durante il match? Normalmente prepariamo tutto prima della partita, abbiamo tante opzioni. Poi magari il coach a volte ti dice delle cose, però io che sono in campo non me le sento, perché magari quel giorno certi colpi non li sento, e quindi non li uso. Alla fine la soluzione deve sempre trovarla il giocatore”.
    Il suo difetto: “Non essere paziente, voler fare subito tutto in uno. E invece non è questa la soluzione: devi sempre lavorare da un dettaglio all’altro e poi mettere pian piano insieme tutti i pezzi del puzzle. Nel gioco? Voglio migliorare servizio e gioco di rete“.
    La sua forza mentale è uno degli aspetti che tutti esaltano: “C’è tanto lavoro dietro, ma prima devi accettare i tuoi difetti e io all’inizio ho fatto fatica, perché pensavo di essere forte, e invece non lo ero. E ci abbiamo lavorato tanto sopra, con Riccardo Ceccarelli, stiamo lavorando già da anni insieme, mi aiuta. Ovviamente la differenza deve farla l’atleta, ma c’è tanto lavoro dietro”.
    Con il papà chef la cucina è sempre stata un piacere per Sinner. Il piatto del cuore? “Mangiavo spesso a pranzo dai nonni perché i miei genitori erano sempre al lavoro. Direi la Wienerschnitzel di mia nonna, molto buona. Da mio papà invece ricordo i canederli, o i dolci, come i buchteln. Non li posso mangiare sempre, Quando sono a casa, due o tre giorni in Alto Adige ogni quattro mesi, circa dieci giorni all’anno. In quei giorni non ci sono restrizioni e me li godo appieno”.
    Due curiosità per chiudere: il mare e l’amore… “Faccio snorkeling, ma non immersioni. Se sono vicino alla costa non c’è problema ma se sono nel mezzo del nulla ho un po’ paura. L’amore? Sono innamorato, ma della vita privata non parliamo“.
    Marco Mazzoni LEGGI TUTTO

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    Ivanisevic: “C’è una cosa che accomuna Sinner e Alcaraz, spiega parte del loro successo”

    Goran Ivanisevic

    Avere una famiglia alle spalle che ti ha impartito una solida educazione, che ti è vicina ed è pronta a sostenerti in tutto quel che è possibile senza mai essere invadente è una delle chiavi del successo di Jannik Sinner e Carlos Alcaraz. Parola di Goran Ivanisevic, che trova questo trait de union tra i due leader del tennis mondiale, diversi in tutto – gioco, fisico, carattere, personalità – ma parimenti forti di un background che ha permesso loro di crescere con solidi valori e vivere la propria giovane carriera in serenità. Il croato ne ha parlato in una recente intervista rilasciata in patria al media balcanico “first and red”, dove ha trattato molti temi di attualità e si è soffermato su quest’aspetto che accomuna Jannik e Carlos, e che li distingue da contesti familiari assai più complessi e invasivi, come quello del suo ultimo assistito Stefanos Tsitsipas. Non cita mai il greco, ma il riferimento è piuttosto evidente…
    “Nel tennis ho visto le famiglie più caotiche: tutti che intervengono, tutti che interrompono… e non è facile per i giocatori quando intorno c’è un contesto del genere” ammonisce Ivanisevic. “Al contrario, parlando di Sinner e Alcaraz, le loro due famiglie sono incredibili. Il padre di Sinner non è nemmeno andato a vedere la finale del Roland Garros perché stava lavorando. I genitori di Alcaraz, la madre e il padre, sono tra le persone più gentili che abbia mai conosciuto in vita mia, davvero splendidi. E lo vedi in campo: Alcaraz gioca come un ragazzino al parco, si diverte, ride… ed è bellissimo da guardare”.
    “Jannik invece assomiglia di più a Novak: è una versione aggiornata di Djokovic, hanno un tennis simile” continua Ivanisevic, “con Sinner sei spacciato: quando ti prende ritmo, la partita è finita. Alcaraz invece gioca con te, ti lascia margine, la palla può uscire e rientrare nello scambio. Sono tanto diversi, ma l’ambiente intorno a loro è sano, è normale, è importantissimo per arrivare dove sono arrivati loro. Il tennis è un processo: non sai mai quando arriveranno i risultati importanti. Ed è per questo che, secondo me, questi due saranno numero uno e numero due per i prossimi dieci anni, forse quindici. Non so chi dei due sarà al comando, chi vincerà più Slam, ma saranno loro a dominare” conclude il croato.
    Da tennista navigato e poi coach di campioni come Cilic e Djokovic, Ivanisevic ha attraversato molti mari con alterne fortune. Nella sua vita è stato onnipresente papà Srdjan: sotto i suoi baffi sornioni non si perdeva mai un match del figlio, e la sua gioia il giorno della “benedetta” finale di Wimbledon vinta nel 2001 contro Rafter fu una delle immagini più belle, c’era tutta una vita in quell’abbraccio sugli spalti del Centre court più famoso del mondo. Carattere difficile Goran, ma il padre lo seguì con discrezione e attenzione, senza mai essere invadente o castrante. Esattamente come i genitori di Jannik e Carlos, persone che hanno saputo mantenere equilibrio nella crescita dei figli. Serve un talento eccezionale, motorio e tecnico, per raggiungere i risultati e il livello di gioco di Jannik e Carlos, ma essere cresciuti con famiglie del genere è sicuramente un altro loro asso nella manica.
    Marco Mazzoni LEGGI TUTTO