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    Masters e WTA 1000 Cincinnati: Il programma delle finali. In campo Jannik Sinner e poi Jasmine Paolini

    Jannik Sinner e Jasmine Paolini – Foto getty images

    P&G Center Court – ore 21:00Jannik Sinner vs Carlos Alcaraz

    Masters 1000 Cincinnati – Finale – Chi vincerà?
    Sinner (2-0)
    Sinner (2-1)
    Alcaraz (2-0)
    Alcaraz (2-1)
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    Iga Swiatek vs Jasmine Paolini (Non prima 00:00)

    WTA 1000 Cincinnati – Finale – Chi vincerà
    Paolini (2-0)
    Paolini (2-1)
    Swiatek (2-0)
    Swiatek (2-1)
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    Sinner-Alcaraz, sfida per il trono: la grande finale del Masters 1000 di Cincinnati (domani alle ore 21 italiane – Sondaggio LiveTennis)

    Jannik Sinner e Carlos Alcaraz nella foto – Foto Getty Images

    Per la quarta volta negli ultimi tre mesi, Jannik Sinner e Carlos Alcaraz si ritrovano faccia a faccia in una finale, questa volta al Masters 1000 di Cincinnati. Dopo aver illuminato Roma, Roland Garros e Wimbledon, il duello fra il numero uno e il numero due del mondo torna a calamitare l’attenzione degli appassionati, con il match in programma lunedì alle 21 italiane (15 locali).

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    Il cammino in Ohio ha confermato ancora una volta lo stato di forma dei due protagonisti assoluti del circuito. Sinner, campione in carica, non ha perso nemmeno un set per raggiungere la sua ottava finale in un Masters 1000 e arriva con una serie aperta di 26 vittorie consecutive sul cemento, eguagliando Andre Agassi. “Sarà un match molto difficile, ma spero che sia di alto livello, sia per noi che per chi guarda. È quello che conta davvero”, ha dichiarato l’azzurro dopo la vittoria in semifinale contro Terence Atmane.
    Alcaraz, invece, ha dovuto faticare di più lungo il percorso, affrontando avversari di livello superiore in classifica: prima ha eliminato Andrey Rublev nei quarti, poi Alexander Zverev in semifinale. Lo spagnolo, che in questa stagione ha già conquistato cinque titoli (record sul Tour), cerca a Cincinnati il suo primo trionfo nel torneo e la sesta vittoria stagionale. “Sono entusiasta. Lui ha vinto l’ultima finale, io le prime due dell’anno. Stavolta sarà la prima sul cemento, e non vedo l’ora di affrontare questa sfida”, ha commentato il murciano, consapevole di avere davanti “il miglior giocatore del mondo sul cemento, e probabilmente su ogni superficie in questo momento”.
    La rivalità tra i due si è arricchita di nuovi capitoli in questo 2025. Dopo le tre finali già disputate, con due successi di Alcaraz (Roma e Roland Garros) e il trionfo di Sinner a Wimbledon, i numeri parlano di un head-to-head complessivo di 9-6 a favore dello spagnolo (contando challenger e l’esibizione milionaria di Riyadh). Se a Parigi l’iberico aveva salvato tre match point prima di imporsi, a Londra l’italiano ha rotto la serie negativa vincendo il suo primo titolo ai Championships.
    L’attesa per la finale di Cincinnati è legata anche allo stile contrastante dei due. Da una parte la solidità e la precisione di Sinner, capace di giocare sempre al massimo livello senza sbavature; dall’altra il talento esplosivo e la fantasia di Alcaraz, in grado di ribaltare gli scambi con colpi imprevedibili e serie di punti travolgenti. “Con lui devi sudare ogni singolo punto, dall’inizio alla fine – ha detto Alcaraz –. La sua capacità di non avere cali mentali lo rende speciale”.
    Oltre al titolo, c’è anche la corsa al numero uno di fine anno. Nella Live Race to Turin, Alcaraz ha 1.540 punti di vantaggio su Sinner, ma l’azzurro, in caso di vittoria, ridurrebbe il distacco a 1.190 punti prima dello US Open. Viceversa, un successo dello spagnolo allargherebbe il margine a 1.890 punti, oltre a cancellare il ricordo amaro della finale persa contro Djokovic nel 2023 proprio su questi campi.
    Sinner-Alcaraz è ormai molto più di una rivalità: è la nuova colonna portante del tennis mondiale. Lunedì sera, Cincinnati sarà il teatro del loro 16º confronto diretto, con in palio un titolo pesante e un altro tassello di una sfida destinata a segnare un’epoca, forse come i Big 3.
    Federico Di Miele LEGGI TUTTO

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    Un duello senza confini: Sinner e Alcaraz finalisti su terra, erba e cemento

    Jannik Sinner nella foto – Foto Getty Images

    I tifosi del tennis possono ritenersi fortunati: ancora una volta Carlos Alcaraz e Jannik Sinner si affrontano in una finale di prestigio, questa volta al Masters 1000 di Cincinnati. Una rivalità che sta diventando il centro del circuito ATP, con lo spagnolo e l’italiano costantemente capaci di imporsi sugli avversari e di ritrovarsi faccia a faccia nei momenti più importanti della stagione.
    I numeri confermano che siamo di fronte a un duello destinato a scrivere pagine di storia. Con la finale in Ohio, Alcaraz e Sinner diventano infatti la quinta coppia della storia del tennis maschile a sfidarsi in finali su tre superfici diverse all’interno della stessa stagione dal 1990 in poi. Prima di loro, l’impresa era riuscita soltanto a coppie leggendarie come Edberg-Becker (1990), Federer-Nadal (2006), Nadal-Djokovic (2011) e Federer-Djokovic (2015).
    La stagione 2025 ha già consegnato tre capitoli memorabili della rivalità: la vittoria di Sinner a Wimbledon sull’erba, il trionfo di Alcaraz sulla terra di Roma e quello a Parigi nel Roland Garros. Ora arriva l’appuntamento sul cemento americano, che aggiunge un ulteriore tassello alla sfida tra i due giocatori che più di chiunque altro stanno segnando il presente e, con tutta probabilità, il futuro del tennis mondiale.

    Finali Sinner 🇮🇹 vs Alcaraz 🇪🇸 – 2025

    Roma (Terra battuta)
    Alcaraz 🇪🇸 b. Sinner 🇮🇹
    7-6 (5), 6-1

    Roland Garros (Terra battuta)
    Alcaraz 🇪🇸 b. Sinner 🇮🇹
    4-6, 6-7 (4), 6-4, 7-6 (3), 7-6 (10-2)

    Wimbledon (Erba)
    Sinner 🇮🇹 b. Alcaraz 🇪🇸
    4-6, 6-4, 6-4, 6-4

    Cincinnati (Cemento)
    Da giocare

    Marco Rossi LEGGI TUTTO

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    Che qualità Atmane! Ma Sinner è più forte, batte il francese e vola in finale al Masters 1000 Cincinnati

    Jannik Sinenr (foto Getty Images)

    Buon Compleanno Campione! Jannik Sinner si regala la miglior torta di compleanno possibile per i suoi 24 anni sotto forma di una bella vittoria in semifinale al Masters 1000 di Cincinnati, dove batte un ottimo Terence Atmane – la sorpresa del torneo – per 7-6(4) 6-2 e accede per il secondo anno di fila in finale nel torneo dell’Ohio, dove attende Alcaraz o Zverev. Sarà la 28esima finale in carriera per Jannik e l’ottava a livello M1000. È stata una partita rapida, giocata con pochi scambi e aggressività totale, con il servizio a farla da padrone nel primo set e l’avvio del secondo ed entrambi i giocatori pronti ad affondare il prima possibile. Sinner alla fine l’ha vinta grazie alla sua maggior classe, potenza nella spinta e intensità di gioco, ma ancor più decisiva è stata la sua esperienza e tenuta nei momenti clou del match, come ben ha dimostrato la conclusione del primo set. Atmane ha servito come un treno, forte di un movimento di battuta clamorosamente rapido che non permette di intuire la direzione dei suoi fendenti, e bravissimo a cambiare continuamente angolo e rotazione in modo da non dare mai ritmo e punti di riferimento alla consistente risposta di Jannik. Ma, dopo sei game gloriosi, quasi perfetti… Atmane serve per primo nel tiebreak e commette doppio fallo. Un singolo punto ma c’è tutta una vita sportiva dentro, che racconta la poca esperienza a questo livello del francese, entrato a Cincy dalle “quali” e volato tra i migliori quattro con prestazioni eccezionali contro Cobolli, Fonseca, Fritz e Rune. Al contrario Sinner ha giocato un pessimo primo turno di battuta in apertura del secondo set, con pochissime prime palle in campo e ben 6 errori col diritto, alcuni terrificanti, in un momento in cui ha pagato il caldo opprimente della giornata e si sentiva assai spossato. Ma ha tenuto, ha giocato pulito cercando di pizzicare il rovescio in risposta di Atmane, il colpo più debole del repertorio, e in qualche modo Jannik ha respinto l’aggressività del rivale, che sarebbe stato assai pericoloso con un break di vantaggio visto il suo servizio. In questo si vincono le partite: tenere nella difficoltà e imporre la propria maggior classe ed esperienza nei passaggi chiave.
    Chiaro che nello scambio tra i due vi fosse un abisso e bravo per questo è stato Terence nel rifiutare per quasi tutto il match di entrarvi, a costo di sbagliare. Un bel giocatore Atmane, con qualità, visione, velocità di braccio, sembra tutt’altro che una meteora e ha affrontato questa partita con un gesto inedito: regalare al rivale una preziosa carta Pokemon dalla sua ricca collezione in segno di stima e vicinanza a Sinner nel giorno del compleanno, siparietto ripreso dalle clandestine telecamere del torneo. Una piccola cosa che racconta tanto di quanto sia stimato Sinner sul tour dai colleghi, ma anche che razza di persona speciale sia Terence, uno che è arrivato quasi per caso così avanti in questo torneo ma che possiede qualità tecnica e quel sereno disincanto misto a consapevolezza che è il sale dei campioni.

    “I have a little something for you”
    Wholesome moment between Jannik Sinner and Terence Atmane pic.twitter.com/eEeJMAxSrz
    — Cincinnati Open (@CincyTennis) August 16, 2025

    Per diventarlo un campione, però, Atmane deve lavorare e non poco sulla risposta di rovescio, apparsa del tutto in balia sulla prima palla esterna da destra del n.1. Proprio questo colpo ha portato tantissimi punti all’azzurro ed è stato importantissimo perché di fatto Jannik, prendendosi quasi tutti i punti da destra, non è mai andato sotto nello score nel singolo game e ha potuto giocare sciolto, sereno. È stato anche paziente Sinner nel primo set, quando in risposta non l’ha vista quasi mai ma non è mai fatto prendere né dallo scoramento, né dalla fretta nelle rare occasioni nelle quali lo scambio è finalmente partito. JS ama il ritmo, colpire tante palle, e contro un tipo anomalo e rapidissimo nell’esecuzione e nelle scelte come il francese di ritmo non ne ha mai avuto, insidia non da poco per lui… Ma è riuscito a restare focalizzato, pensare ai propri game, gestiti benissimo (tre vinti a zero nel primo set) e quindi scappare via appena l’altro è calato alla battuta.
    È accaduto nel tiebreak, sostanzialmente dominato con il gentile omaggio di un doppio fallo nel primo punto; è accaduto nel quarto game quando dall’angolo gli hanno intimato di spingere fortissimo subito, “vai full!” diceva Vagnozzi, perché contro un battitore così in palla e con il caldo che ti fa girare la testa, inutile sprecare troppe energie se il game ce l’ha l’altro in mano con il servizio. Ma in quel quarto game Jannik ha indovinato due risposte ottime, è avanzato e si è preso il punto, e quindi il break, il primo del match. Sipario, la partita è finita lì perché Atmane non ha la costanza e stabilità nei colpi per mettere alle corde Jannik, che ha controllato i suoi game, ritrovato la prima palla e chiuso con un secondo break. Agli spettatori più distratti (magari con un occhio sul cellulare per la notizia dell’improvvisa morte di Pippo Baudo…) potrebbe sembrare una vittoria comoda, ordinaria amministrazione. Lo è stata solo in parte, perché Atmane ha servito tanto e bene, ha rischiato facendo le cose giuste; si è messo nelle condizioni migliori per dar tanto fastidio dal n.1, che da n.1 ha dovuto giocare per vincere. Anche in questo vedi i rapporti di forza, e vedi la forza di Sinner, uno che fa sembrare normalissime cose tutt’altro che semplici.
    Sarà di nuovo finale a Cincinnati, per difendere il titolo e confermare i 1000 punti c’è da vincere una finale, probabilmente contro il “solito” Alcaraz. Ma stasera, Jannik, c’è da festeggiare un compleanno speciale, c’è tempo domani per pensare a lunedì sera. Tanti Auguri Campione!
    Marco Mazzoni

    La cronaca
    La partita ha un’anteprima a dir poco singolare: nel tunnel di ingresso al campo centrale, Atmane augura a Sinner buon compleanno e a sorpresa tira fuori una preziosa card Pokemon della sua ricca collezione, e la regala a Jannik che guarda sorpreso, divertito e lo abbraccia con ampi sorrisi di entrambi. Questo il Fair Play e prepartita che SEMPRE vorremmo vedere. Bravo Terence! Il match scatta con Atmane alla battuta. E che battuta… due servizi eccellenti, poi sul 30-0 ecco il primo scambio e Sinner impone un ritmo superiore. Pazzesca la curva col diritto mancino imposta da Terence, in qualche modo Jannik la rimanda di là e il francese si incarta sotto rete. 30 pari. Con un bel diritto vincente Atmane muove lo score, inizio con un bel piglio per lui, senza timore. Più comodo il primo turno di Sinner, servizio sicuro sul rovescio del francese e poi un diritto vincente velocissimo, per l’1 pari. Atmane ha assoluto bisogno di essere incisivo col diritto subito dopo la battuta, pena finire nella morsa dell’italiano. Da “Magicien” con le sue carte, Terence tira fuori dal cilindro una demi-volée davvero magica per controllo, un gran bel punto. Questo ragazzo ha tanto tennis nel braccio, era solo questione di tempo per vederlo salire dove il suo talento merita (2-1). Si gioca a chi per primo prende il controllo e attacca, implacabile Jannik nei suoi turni, Terence ha una velocità di braccio notevole e non è facile intuire le sue traiettorie (3-2). Nel sesto game Jannik rischia anche serve and volley e ben gli riesce. Meno al secondo tentativo, mentre la mazzata col diritto cross dopo un servizio esterno da destra è micidiale. 3 pari. Grandi esecuzioni, finora zero scambi combattuti. Già undici discese a rete complessive in sette game, non poche per le medie attuali del tour. Il campo è rapido, attaccare e mettere subito pressione è la tattica migliore. In risposta finora pochissimo, solo 8 punti dai due. Sinner martella col servizio sul rovescio del rivale, la risposta da destra è il punto debole, e questo lo mette finora al riparo da problemi nei suoi turni visto che è sempre avanti. 4 pari dopo 25 minuti, con un altro turno a zero del n.1. “Se entri nello scambio vai lungo linea col rovescio e vai sulla sua diagonale di diritto” dice Vagnozzi al suo assistito. Il problema resta farlo partire ‘sto scambio, Atmane serve benissimo ed è un fulmine nell’attaccare con qualità. Lo score è 5-4, in nove game un solo scambio con più di nove tiri… Non si scambia affatto nemmeno al servizio c’è Sinner, che col secondo turno di battuta immacolato impatta 5 pari. Impressiona il mulinello al servizio di Atmane, talmente corto e compatto che non lo leggi, ed è bravo a variare angolo. Jannik ha una minima chance sul 30-15, almeno risponde e si scambia… ma sbaglia per primo un diritto per lui non difficile. 6-5 Atmane, troppo bravo con la prima palla vs una delle migliori risposte del tour, forse la migliore… Scontato che un set con solo 10 punti vinti in risposta vada al tiebreak, dopo il terzo turno a zero dell’italiano. Atmane sente tutta la pressione e… commette il primo doppio fallo al primo punto! Bravo Jannik a tirare invece una seconda palla carica di spin, salta così alta che Terence si arrampica, quasi salta! Ma non la tiene in campo. 2-0 JS. Rischia fin troppo Atmane, ok provare il vincente ma così è troppo facile per Sinner. 3-0. Il classe ’02 transalpino ritrova il servizio, 3-2. Serve male Sinner, nessuna 1a in gioco nel decider, ma nello scambio è una macchina, gioca rapido e con margine. Si gira 4-2. Addirittura un Serve and Volley perfetto di Jannik, che quando trova l’angolo esterno da destra ha un’autostrada vista la risposta un po’ debole del rivale. Incredibilmente è Atmane a vincere lo scambio più lungo del match, con Sinner che non affonda su di un paio di palle interlocutorie. Con un diritto pesante, ancora sul rovescio del francese, dopo averlo sbattuto dietro, porta l’italiano sul 6 punti a 3, Tre Set Point. Terence si prende un gran vincente di diritto dopo una risposta interessante, 6-4. Con un servizio sulla riga e risposta di poco larga, il primo set lo vince Sinner per 7-4. Domina il servizio, ma quel doppio fallo di Atmane nel primo punto del TB grida vendetta, e sottolinea quanto l’esperienza e la gestione della tensione sia decisiva nel tennis.
    Sinner riparte alla battuta nel secondo parziale. Il game va ai vantaggi, un po’ meno preciso l’azzurro col diritto e sorpreso sul 40-30 da una risposta in allungo con una traiettoria “strana”. Non entra la prima da destra, Atmane si fa ingolosire e rischia a tutta con la risposta di rovescio ma la palla gli esce di mezzo metro. Rischio ben preso, visto come aveva servito bene l’azzurro finora. È un game duro, Jannik non mette la prima e ha lasciato un po’ di tempo al francese che attacca a tutta, ma di nuovo non è preciso. Male, davvero male l’azzurro col diritto, sbaglia il sesto nel gioco, quest’ultimo di metro largo, e sembra non poco scocciato dal momento, con il suo team tutto in piedi perché subire un break contro uno che serve così… Atmane però mette in mostra in negativo il suo lato più debole, la risposta, ancora sulla 2a del pusterese. Finalmente, con un doppio passante, Sinner chiude un game di 14 punti, brutto e mal giocato, ma portato a casa. Forse anche un po’ accaldato, l’italiano scarica un po’ di rabbia in uno smash potente nel secondo game, ma Atmane torna a servire bene e si prende il game a 15, 1 pari. Un fulmine il n.1 nel terzo game, torna a dominare con la prima palla in gioco e colpo dal centro poderoso (2-1). Dall’angolo di Jan dicono “vai Full nei primi due punti, sennò…”, come per fargli risparmiare energie. Eccome sa va full… risponde benissimo e si prende due punti, 0-30, quindi sul 15-30 risponde da lontano, chiude l’angolo e sposta il rivale a correre sul rovescio, dove la sua difesa è flebile. 15-40, prime palle break del match. Lungo scambio, comanda l’azzurro ma non trova il varco per l’affondo e alla fine sbaglia. 30-40. Il BREAK arriva! Sinner va indietro, di lato, risponde in qualche modo e con buona parabola, riguadagna campo e chiude con un diritto potente in lungo linea da sinistra. La zampata del Black Mamba, del campione che coglie il momento per creare una differenza, 3-1 Sinner e poi 4-1 con un turno di battuta veloce e senza patemi, incluso uno schiaffo al volo nell’angolino. Arriva un salsicciotto di ghiaccio, forse JS sente il caldo della giornata e quel brutto game all’avvio del secondo set era dipeso da spossatezza. Importante anche il pungolo di Vagnozzi, che in due momenti importanti ha dato le dritte giuste. Il francese ha accusato il colpo, ma non si scompone. Qualche prima palla in meno, ma resta aggressivo e si prende rischi, andando a cercare il punto, l’offesa, creare una situazione che gli possa dare un vantaggio. Anche a costo di tirare una seconda palla più potente della prima, come sul punto che gli vale il 4-2. Fa il pugno Terence, ci crede ancora anche se ha subito poco prima un parziale di 12 punti a 1. Jannik respira quasi a bocca aperta nelle pause tra i punti, dà l’impressione di voler chiudere la pratica il prima possibile. Accelera al massimo i tempi della bordata e continua a martellare il francese sul rovescio con la battuta. 5-2 Sinner, a un passo dalla finale, con lo schema servizio – due passi avanti – diritto vincente. Atmane inizia male l’ottavo game con un diritto fuori giri, poi è Jannik a salire in cattedra con un passaggio da difesa ad attacca eccezionale. 0-30. Terence non fa differenza col servizio, e Sinner gli “monta in testa”. 0-40, Tre Match Point Sinner! Ace di Atmane sul primo; attacca sul secondo ma sul 30-40 la risposta dell’azzurro è profonda e il francese sbaglia. Finisce con un bellissimo abbraccio e Jannik che gli dice “Continua così!” sincero rispetto a stima tra i due. Lunedì Sinner giocherà la 28esima finale in carriera sul tour e ottava in un Masters 1000, seconda di fila nel torneo. Un compleanno coi fiocchi, bravo!

    Jannik Sinner vs Terence Atmane ATP Cincinnati Jannik Sinner [1]76 Terence Atmane62 Vincitore: Sinner ServizioSvolgimentoSet 2T. Atmane 0-15 0-30 0-40 15-40 30-405-2 → 6-2J. Sinner 15-0 30-0 30-15 40-154-2 → 5-2T. Atmane 15-0 30-0 30-15 40-15 ace4-1 → 4-2J. Sinner 15-0 30-0 40-03-1 → 4-1T. Atmane 0-15 0-30 15-30 ace 15-40 30-402-1 → 3-1J. Sinner 15-0 30-0 40-01-1 → 2-1T. Atmane 15-0 30-0 30-15 40-151-0 → 1-1J. Sinner 0-15 15-15 30-15 40-15 40-30 40-40 A-40 40-40 A-40 40-40 A-40 40-40 A-400-0 → 1-0ServizioSvolgimentoSet 1Tiebreak0-0* 1*-0 df 2*-0 3-0* 3-1* 3*-2 4*-2 5-2* 5-3* 6*-3 6*-46-6 → 7-6J. Sinner 15-0 30-0 ace 40-0 ace5-6 → 6-6T. Atmane 15-0 30-0 30-15 40-155-5 → 5-6J. Sinner 15-0 ace 30-0 ace 40-04-5 → 5-5T. Atmane 15-0 30-0 30-15 40-154-4 → 4-5J. Sinner 15-0 ace 30-0 40-03-4 → 4-4T. Atmane 15-0 ace 30-0 ace 40-0 ace 40-153-3 → 3-4J. Sinner 15-0 30-0 40-0 40-152-3 → 3-3T. Atmane 15-0 30-0 30-15 40-15 ace2-2 → 2-3J. Sinner 15-0 ace 30-0 30-15 40-151-2 → 2-2T. Atmane 15-0 15-15 30-15 40-151-1 → 1-2J. Sinner 15-0 15-15 30-15 40-150-1 → 1-1T. Atmane 15-0 30-0 ace 30-15 30-30 40-300-0 → 0-1
    Statistiche Tennis: Sinner vs Atmane

    Statistica
    Sinner 🇮🇹
    Atmane 🇫🇷

    STATISTICHE DI SERVIZIO

    Rating del servizio
    321
    275

    Ace
    6
    9

    Doppi falli
    0
    1

    Prima di servizio
    35/60 (58%)
    40/58 (69%)

    Punti vinti sulla prima
    32/35 (91%)
    31/40 (78%)

    Punti vinti sulla seconda
    17/25 (68%)
    8/18 (44%)

    Palle break salvate
    0/0 (0%)
    3/5 (60%)

    Giochi di servizio giocati
    10
    10

    VELOCITÀ DI SERVIZIO

    Velocità massima
    216km/h (134 mph)
    222km/h (137 mph)

    Velocità media prima
    195km/h (121 mph)
    185km/h (114 mph)

    Velocità media seconda
    150km/h (93 mph)
    129km/h (80 mph)

    STATISTICHE DI RISPOSTA

    Rating della risposta
    138
    41

    Punti vinti su prima di servizio
    9/40 (23%)
    3/35 (9%)

    Punti vinti su seconda di servizio
    10/18 (56%)
    8/25 (32%)

    Palle break convertite
    2/5 (40%)
    0/0 (0%)

    Giochi di risposta giocati
    10
    10

    STATISTICHE DEI PUNTI

    Punti vinti a rete
    7/8 (88%)
    4/7 (57%)

    Vincenti
    21
    16

    Errori non forzati
    16
    24

    Punti vinti al servizio
    49/60 (82%)
    39/58 (67%)

    Punti vinti in risposta
    19/58 (33%)
    11/60 (18%)

    Totale punti vinti
    68/118 (58%)
    50/118 (42%) LEGGI TUTTO

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    Buon compleanno Jannik! 24 candeline per il n.1. Il suo regalo? “Devo migliorare…”

    Jannik Sinner con la coppa dei Championships e il suo nome nell’albo d’oro dei vincitori

    Tanti auguri a Jannik Sinner! Nato a San Candido il 16 agosto 2001, il più grande tennista italiano festeggia il suo 24esimo compleanno a Mason, Ohio, in campo (ore 21 italiane) nella semifinale del Masters 1000 di Cincinnati, opposto alla sorpresa del torneo, il qualificato francese Terence Atmane. Livetennis segue la scalata del pusterese verso l’Olimpo del tennis mondiale fin da quando si affacciava al tour Pro con i primissimi ITF; quindi l’esplosione di fronte al grande pubblico con lo strepitoso Challenger di Bergamo 2019, dove mostrò a tutti che razza di colpi e classe possedesse. Da allora sono passati molti anni, con una crescita a tratti impetuosa alternata a qualche momento di stasi e riflessione, come è giusto che sia, con la rivoluzione del febbraio 2022 quando decise di lasciare il mentore Riccardo Piatti e crearsi un suo team su misura. Dall’ottobre del 2023 Jannik ha cambiato passo ed è diventato il più forte, dominante, a tratti irresistibile. Sta segnando un’epoca e incantando milioni di appassionati col suo gioco potente, intenso, ricco di colpi spettacolari e adrenalina. Ha vinto il premio ATP di tennista più amato dagli appassionati nelle stagioni 2023 e 2024, a sottolineare quanto la sua classe ed educazione siano apprezzate a livello globale.
    Per salutare il compleanno del n.1 azzurro, riportiamo l’inizio di un capitolo del libro che il nostro Marco Mazzoni ha scritto e pubblicato la scorsa estate, “Una Straordinaria Normalità” (Ultra Sport), nel quale è raccontata (con moltissimi aneddoti ed esperienze dal vivo) la mentalità, cultura del lavoro, attitudine e talento di Sinner, l’unico vero “segreto” che l’ha portato a diventare il miglior giocatore al mondo da oltre un anno. Un estratto che racconta la vera forza di Jannik: la ricerca continua, quasi ossessiva, del miglioramento.

    Secondo l’enciclopedia Treccani il lessico comune di una persona con un’istruzione medio alta è costituito da circa 47.000 parole, poco meno del 20% rispetto alle 260mila che compongono un dizionario d’italiano. Tuttavia nella vita di tutti i giorni una persona media ne usa davvero molte di meno: infatti il vocabolario “di base” della nostra lingua è formato da circa 6.500 parole, con le quali copriamo il 98% dei nostri discorsi. Ognuno di noi ha ben scolpiti in testa alcuni vocaboli fondamentali, pronunciati o scritti con frequenza perché importanti per esprimere i concetti base del proprio pensiero e modo di essere. La parola più ricorrente nel lessico di Jannik Sinner è migliorare. Anzi, “devo migliorare”, concetto rafforzato dal verbo dovere che esprime l’obbligo di fare, un tono di comando, oppure di volontà e/o desiderio. Obbligo e volontà di migliorare muovono non solo i discorsi di Jannik intorno al tennis ma la sua stessa vita, sono lo spartito sul quale scrive le sue note, a produrre complesse sinfonie fatte di colpi e tattica, sudore e adrenalina.
    “Ogni giorno quando vai in campo puoi migliorare, anzi devi migliorare” afferma Sinner in un’intervista a Sky Sport dell’ottobre 2023. “L’attenzione che metti in allenamento deve essere alta perché è così in ogni lavoro, è necessario essere concentrato per dare il proprio meglio. Alla fine si dipende da se stessi, da quanto vuoi migliorare, dall’energia che ci metti per arrivare ai tuoi obiettivi e alla fine della giornata sentendo di aver fatto il tuo dovere. La prima cosa che chiedo al mio team, anche quando vinco, è cosa avrei potuto fare meglio in campo. Ci sono poche partite nelle quali ho giocato proprio come volevo e tutto è andato alla grande. Magari hai dolore da qualche parte, hai dormito male la notte, fa più caldo rispetto al giorno prima, non senti la palla… Ci sono tante cose che il tennista deve affrontare ogni giorno, mille variabili. La vittoria, la goduria del successo, è il frutto del duro lavoro che metti quotidianamente. Vincere è una sensazione molto bella, quando vinci il torneo è ancor più straordinario. La vittoria in generale è quello per cui lavori quando ti alzi alla mattina, vincere le partite, sentirsi soddisfatto del proprio impegno e lavoro, raggiungere l’obiettivo”.
    Migliorare, avanzare, crescere, maturare, progredire. Sinonimi con sfumature diverse dello stesso concetto: impegnarsi costantemente con dedizione assoluta per diventare una persona e sportivo più abile, capace e vincente.
    Il miglioramento è il mantra di Sinner, è il concetto base della sua filosofia, che possiamo definire in tutto e per tutto un’etica aristotelica. Infatti per il filosofo greco ciò che si giudica in etica non è l’azione singolarmente considerata quanto la disposizione ad agire in un certo senso. La saggezza è imperativa, perché il suo fine è quello di determinare ciò che si deve e che non si deve fare. L’etica di Jannik è chiara: l’agire è mosso dal fine supremo del miglioramento, questo indirizza quel che è giusto e lo allontana da quel che ritiene sbagliato. Il suo tempo ruota intorno a questo concetto, al rigore che lo spinge “any given day” a impegnarsi al massimo per terminare la giornata sentendosi migliore rispetto alla versione di se stesso che si è alzata dal letto, consapevole di aver speso ogni energia fisica e mentale investendo sulla crescita, sullo sviluppo di abilità e acquisizione di nuova conoscenza. Etica, rigore, dedizione per migliorare come persona e tennista. Sinner è forgiato da questi principi, tutto ruota intorno a loro.

    Sinner shined in the biggest moments 😮‍💨
    Today’s Play of the Day, presented by @BarclaysUK #Wimbledon pic.twitter.com/KF8rG5fTNa
    — Wimbledon (@Wimbledon) July 13, 2025

    Può sembrare normale trovare quest’attitudine in uno sportivo di altissimo livello, impegnato in uno sport nel quale il concetto di professionismo è spinto all’estremo vista la difficoltà insita nella disciplina. In realtà, Jannik aveva ben chiara quest’attitudine anche da giovanissimo. Così rispondeva un 17enne Sinner a Daniele Magagnin nell’agosto del 2018 nel corso di una breve intervista al media della sua terra Alto Adige: “Sto imparando molto, ma molto devo ancora imparare. La finale persa a Santa Cristina mi ha insegnato che devo avere la capacità di entrare subito in partita, di gestire le emozioni, quindi il servizio e la risposta e commettere meno errori”. È passato più di un lustro da allora. Quel ragazzo magro e con tanti capelli rossi in testa ha coltivato con metodo e attenzione maniacale al dettaglio abilità atletiche innate, traghettando la coordinazione sviluppata dalla pratica dello sci al tennis, dove la fluidità del gesto è la chiave per generare colpi potenti e precisi. Un insieme di qualità fantastiche che partono dalla sua testa, dove la visione del contesto in cui si trova è processata nel minimo dettaglio e con istantanea nitidezza; questo gli permette di scatenare l’intuizione che porta alla creazione. Vedere la palla prima è una sorta di magia che hai dentro, la puoi tirar fuori ed allenare con metodo e qualità, in modo che il corpo reagisca in anticipo e riesca ad eseguire colpi naturali senza tensioni eccessive, con la racchetta sicura a piegare la palla in traiettorie che mettono l’avversario in difficoltà. Per colpire come Sinner devi essere un grande atleta, dotato di qualità notevoli affinate ed esaltate con pazienza e lavoro. Il metodo, l’applicazione e la ripetizione sono gli indispensabili compagni di viaggio di quel che molti chiamano “talento”.
    Il talento, in fondo, cos’è? È uno dei temi più discussi nel mondo del tennis e sempre lo sarà. Il talento è codificato nei dizionari come l’ingegno, capacità e doti intellettuali rilevanti e naturali applicate a particolari attività. Molti ritengono che il talento tennistico sia la facilità nel colpire la palla e mandarla dove vuoi, in condizioni mutevoli e contro ogni tipo di avversario, in pratica far apparire facili cose assai difficili attraverso gesti fluidi e armoniosi. È sicuramente una valida descrizione di quel che molti reputano sia il talento, ma non è tutto. Sentite cosa ne pensa Rafael Nadal, non proprio l’ultimo arrivato nel mondo della racchetta… “Credo che sul talento la gente sia un po’ confusa. Per me non è giocare in maniera bella o colpire la palla molto bene o molto forte. Io credo che nel tennis, come in tutti gli sport, l’obiettivo finale sia la vittoria. Per questo, secondo me, la questione è chiara: l’atleta che vince è l’atleta con più talento”. Una definizione secca, pratica e del tutto opposta a quello che molti ritengono sia questa merce rara, che regala successi e magia. Ma allora, la verità dove sta? Cosa è il talento, e Sinner “ha talento”? La verità, in fondo, non esiste. La risposta al quesito iniziale non è un assioma, necessita di essere spiegata, interpretata con varie sfumature e applicata al contesto. “Non troverai mai la verità, se non sei disposto ad accettare anche ciò che non ti aspettavi di trovare”, affermava Eraclito. Come dargli torto. Sinner forse (sottolineo il forse!) non ha la magia nel braccio del suo idolo Roger Federer, non pennella giocate in totale leggerezza e stile senza tempo dando l’impressione di non far alcuna fatica, ma ha un talento altrettanto eccezionale quanto diverso da quello del leggendario campione svizzero. Il talento è l’abilità nel fare cose straordinarie, indipendentemente da come le si raggiungono. Nel tennis lo si esprime con bellezza e armonia, ma anche attraverso l’applicazione e l’efficienza, facendo fruttare le proprie doti con lavoro e mentalità. Talento è riuscire ad esprimere in campo la miglior versione di se stessi, e in partita con colpi straordinari per intensità e precisione, forti del giusto atteggiamento. Per tutto questo Jannik è animato da un talento smisurato, coltivato con un percorso sano da lui vissuto in una straordinaria normalità e con i tempi giusti in relazione alle proprie qualità, perseguendo senza isterie obiettivi di lungo periodo assai chiari basati sul miglioramento.
    “La mia priorità è ed è sempre stata giocare a tennis” raconta Sinner. “Nella mia testa l’ultima cosa che penso prima di dormire e la prima appena mi alzo è sempre cosa posso fare per giocare meglio in campo. Faccio tanto lavoro in palestra, sul campo, sulla testa, mangio meglio, dormo tanto e vado a dormire presto. Uso poco il cellulare, cosa che sembra piccola ma invece è importantissima, sto attento a tanti particolari. L’insieme di tutto ciò mi porta ad avere più energia in campo, e credo che questo andando avanti qualcosa mi frutterà. Anche se fosse solo uno 0,1%, è pur sempre qualcosa e alla fine conta. Sono andato via da casa quando avevo più o meno 13 anni e mezzo, ho investito davvero tanto…. tutto nel tennis. Ma cosa bella è che più vado avanti e più mi piace. Magari è stato il destino, ma sono sicuro di aver fatto la scelta giusta. C’è pressione, tanta, ma non c’è la pressione che ha un dottore, che in mano la vita di una persona. La cosa peggiore che mi può accadere è perdere una partita, ma ok, la settimana seguente ce n’è un’altra e si può fare meglio. C’è sempre tempo per fare meglio, per migliorare”.

    4 titoli dello Slam vinti finora in carriera e unico italiano a trionfare nel singolare a Wimbledon e Australian Open. 20 tornei in totale nel suo palmares oltre a 2 edizioni della Davis Cup, giocate da protagonista nelle Final 8 di Malaga. Campione alle ATP Finals 2024 e n.1 del mondo da 62 settimane consecutive (10 giugno 2024). Sta riscrivendo la storia del tennis italiano, e non solo. 24 anni, 24 candeline da spegnere oggi. Infinite le emozioni che sta regalando a tutti gli appassionati italiani. Buon compleanno, Jannik! LEGGI TUTTO

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    US Open Mixed Doubles: forfait eccellenti, Sinner resta senza compagna. Musetti-Paolini entrano in tabellone

    Jannik Sinner nella foto – Foto Getty Images

    Non tutto va come previsto alla vigilia dell’edizione 2025 del nuovo formato del doppio misto dello US Open. A meno di una settimana dal via sono arrivate tre defezioni pesanti: Paula Badosa, Tommy Paul ed Emma Navarro hanno annunciato il loro ritiro dal tabellone.
    Il forfait di Navarro ha conseguenze dirette sul numero uno del mondo Jannik Sinner, che rimane senza compagna. L’altoatesino, secondo regolamento, ha tempo fino alle ore 14 di domenica 17 agosto (ora di New York) per trovare una nuova partner e mantenere l’accesso diretto al tabellone, in virtù del ranking combinato. Qualora non riuscisse a riparare, la sua presenza nella competizione resterebbe in dubbio, con la possibilità concreta che decida di concentrare tutte le sue energie sulla difesa del titolo in singolare maschile.
    Nel frattempo, il tabellone si è riorganizzato. Jessica Pegula e Jack Draper hanno deciso di fare coppia e, grazie al loro ranking combinato, sono entrati direttamente nel main draw. I ritiri hanno inoltre favorito l’ingresso diretto di una coppia italiana: Jasmine Paolini e Lorenzo Musetti.
    Tra le altre coppie confermate, spiccano nomi di grande prestigio: Iga Swiatek con Casper Ruud, Elena Rybakina con Taylor Fritz, Amanda Anisimova con Holger Rune, Belinda Bencic con Alexander Zverev, e Mirra Andreeva con Daniil Medvedev.
    Il torneo propone anche diverse wild card di lusso, con coppie molto attese come Emma Raducanu e Carlos Alcaraz, Olga Danilovic e Novak Djokovic, Madison Keys e Frances Tiafoe, Taylor Townsend e Ben Shelton, Venus Williams e Reilly Opelka, oltre agli italiani Sara Errani e Andrea Vavassori.Resta ora da capire se Sinner riuscirà a trovare una nuova compagna di viaggio in tempo utile o se preferirà rinunciare alla competizione.
    Accesso diretto🇺🇸 Jessica Pegula / 🇬🇧 Jack Draper🇵🇱 Iga Swiatek / 🇳🇴 Casper Ruud🇰🇿 Elena Rybakina / 🇺🇸 Taylor Fritz🇺🇸 Amanda Anisimova / 🇩🇰 Holger Rune🇨🇭 Belinda Bencic / 🇩🇪 Alexander Zverev🇷🇺 Mirra Andreeva / 🇷🇺 Daniil Medvedev🇮🇹 Jasmine Paolini / 🇮🇹 Lorenzo Musetti
    Wild Card🇺🇸 Madison Keys / 🇺🇸 Frances Tiafoe🇷🇸 Olga Danilovic / 🇷🇸 Novak Djokovic🇬🇧 Emma Raducanu / 🇪🇸 Carlos Alcaraz🇺🇸 Taylor Townsend / 🇺🇸 Ben Shelton🇺🇸 Venus Williams / 🇺🇸 Reilly Opelka
    Restano da assegnare altri tre inviti più la posizione di Sinner
    Marco Rossi LEGGI TUTTO

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    La dura legge di Sinner: demolisce Auger-Aliassime, è in semifinale al Masters 1000 Cincinnati

    Jannik Sinner (foto Getty Images)

    Il tennis è lo sport delle situazioni, della diversità e dei contrasti. Ma c’è uno scenario che atterrisce ogni giocatore: quando affronti un avversario che ha un tipo di gioco relativamente simile al tuo ma… l’altro è più forte in tutto, nella condotta dello scambio, nei colpi d’inizio gioco, velocità, intensità, equilibrio tra i due fondamentali. Tutto. E pure ha il suo colpo più sicuro che va dritto sulla tua debolezza, la diagonale di rovescio. Quando questo accade, beh, per quello meno rapido, potente e continuo dei due vincere è praticamente impossibile perché non hai armi per cambiare lo status quo, e anche mentalmente vai sotto e riprendersi è una Chimera. È quel che è accaduto a Felix Auger-Aliassime affrontando Jannik Sinner nei quarti di finale del Masters 1000 di Cincinnati, una partita senza storia vinta dal n.1 azzurro con un perentorio 6-0 6-2 e che gli apre le porte della semifinale, dove attende l’esito del match notturno tra Rune e la sorpresa del torneo, il qualificato francese Atmane.
    Per Jannik dopo un primo set di dominio terrificante (25 punti a 9!) solo il fastidio di un break patito in apertura di secondo parziale, con qualche errore di troppo e pure un piccolo sussulto per una smorfia e una “tastatina” all’inguine che subito ha portato pessimi ricordi… Per fortuna pare sia stato solo un momento: sotto 2-0, Sinner ha alzato di nuovo il livello e ha distrutto la resistenza del canadese vincendo sei game di fila con tre break, imponendo un tennis troppo potente, continuo e profondo, dominando il rivale soprattutto grazie ad una risposta talmente pressante che ha provocato un corto circuito nel servizio di Felix, crollato in tanti doppi falli e diversi sulle palle break. FAA aveva vinto i due precedenti con l’azzurro, ma era il 2022 e Sinner da allora è un tantino migliorato… A quei tempi il gioco pulito, in anticipo e geometrico di Felix dava fastidio a un Jannik assai meno consistente, con un diritto in piena costruzione e un servizio che andava su e giù come un otto volante. Oggi Sinner impone ritmi e pressione insostenibili quasi per tutti i giocatori, e non è minimamente concepibile provare a sfidarlo e tantomeno batterlo giocando un tennis di costruzione e pressione piuttosto monocorde, con zero rotazione e nemmeno colpi d’inizio gioco incisivi come quelli dell’Auger-Aliassime attuale, piuttosto sbiadito rispetto alla velocità e intensità toccata proprio nel 2022, quando in un autunno magico toccò il n.6 del mondo. Da allora ha perso smalto, si è come incancrenito in un tennis troppo simile a se stesso e senza punte, mentre Sinner è esploso a tutto tondo, diventando una macchina infernale fortissima da ogni posizione e implacabile in risposta. Più o meno in ogni aspetto…
    Fin dai primi punti si è avuta la sensazione netta che Jannik volesse far sentire i rapporti di forza, anche per il banale fatto che Felix non è esattamente un grande agonista e soffre la personalità degli avversari tosti. Così Sinner è partito a spron battuto, tosto al servizio e implacabile in risposta, con bordate di grande controllo che finivano nei piedi del canadese, incapace di creare spazio e rigiocare con qualità. Non c’è stato un aspetto tattico o tecnico nel quale Felix sia riuscito a mettere un po’ in crisi Jannik: alla fine il suo miglior schema (servizio potente e via diritto sul rovescio dell’avversario) contro Sinner non funziona, perché l’azzurro risponde meglio di tutti e se lo attacchi sul rovescio senza aver creato una differenza di spazio o tempo ti fulmina. Così è accaduto. Auger-Aliassime ha pagato mentalmente la prepotenza e dominanza dell’italiano, giocando ancor più sotto tono del solito, con il servizio andato a gambe all’aria per il timore della risposta poderosa del nostro. Davvero non c’è stata partita. Si ipotizzava che Sinner volesse imporsi di potenza, per non rischiare nulla, per cancellare lo zero negli head to head con l’amico Felix, ma anche per se stesso, per riscattare le scorie di troppi errori e sensazioni non al massimo delle due partite precedenti, seppur vinte in due set. Così è stato: voleva vincere “bene”, ha stravinto.
    Un successo completo, che riporta Jannik su un livello molto alto e allo stesso tempo conferma come la traiettoria di carriera di Auger-Aliassime si sia a dir poco arenata in una secca difficile da superare a meno di un cambio totale in attitudine e colpi. Sinner vince e convince. È un bel messaggio a tutti gli avversari…
    Marco Mazzoni

    La cronaca
    Si scatta con un leggero ritardo e Sinner alla battuta, ancora col manicotto protettivo ormai diventato “iconico”. Si scambia immediatamente a gran ritmo, favoloso il rovescio cross vincente che vale a Jannik il suo primo punto del match. Con una seconda di servizio molto aggressiva, è 1-0 Sinner. Auger-Aliassime prova ad imbastire il suo tennis geometrico in progressione, ma Sinner è prontissimo a montare sopra alle traiettorie del rivale giocando con più potenza, più anticipo, più profondità e più intensità. Sul 30-40 Felix affronta già una palla break, ma è la risposta di Jannik a pungere, gli vale un BREAK immediato, 2-0. Molto focalizzato l’italiano, vuole assolutamente produrre un tennis migliore rispetto alle ultime due uscite e anche staccare il rivale per mettere subito le cose in chiaro sui rapporti di forza. È super concentrato anche al servizio, colpisce con sicurezza e cerca con insistenza il rovescio del canadese, il colpo meno sicuro. FAA cerca di uscire dalla morsa col diritto, ma sbaglia. Game a zero e, soprattutto, 3-0 Sinner, in totale controllo del tempo di gioco, del centro del campo. Di tutto. Auger-Aliassime sente la pressione e il servizio ne risente, vista la posizione in risposta dell’azzurro molto aggressiva e le prime bordate tirate con grande controllo. Un doppio fallo per Felix, poi sul 30 pari colpisce un diritto dal centro un po’ bloccato coi piedi, su di una risposta a dir poco acrobatica di Jannik. 30-40, chance del doppio break. Sentenza-Sinner: risposta carica di spin e praticamente sulla riga, il canadese non reagisce per tempo e stecca malamente col diritto. BREAK Sinner, 4-0 in 16 minuti con un parziale complessivo di 17 punti a 5. No match so far… Serve troppo bene Jannik, non varia nemmeno tanto perché martellare di potenza il rovescio di FAA è troppo redditizio. Non ha alcuna pressione e gioca sciolto il n.1, tanto che sul 30-10 regala al pubblico un rovescio cross stretto mortale, su di una risposta di Felix tutt’altro che malvagia. Questo atterrisce ulteriormente il classe 2000: non sta nemmeno giocando così “male”, ma non trova il modo di reggere la velocità e intensità del rivale. Non ce la fa. 5-0 in 19 minuti. FAA cerca di variare al servizio ma non è nemmeno preciso e questo complica terribilmente uno scenario già sportivamente drammatico… Un altro doppio fallo manda il canadese sotto 15-30. Altro doppio fallo, cercando un servizio kick al limite per buttare l’azzurro all’indietro. 15-40, due set point. Trova finalmente un gran diritto Felix, miglior colpo del suo povero set, 30-40; da sinistra la 1a non entra… ma Jannik tira in corridoio la risposta. Niente, Auger-Aliassime commette il terzo doppio fallo del game, SP #3 per Jan. Col quarto doppio fallo ecco il 6-0 di Sinner, con Auger che praticamente si è brekkato da solo… 25 punti a 9, con 5 DF per il canadese. Demolito, e incapace di reagire anche emotivamente.
    Sinner si è toccato un paio di volte l’inguine nell’ultimo game del primo set. Riparte al servizio e commette due errori su due risposte profonde del canadese. 0-30, situazione inedita. Rimedia con due prime palle e un diritto poderoso, intrattabile. A vantaggi però Jannik sbaglia di molto un rovescio dal centro, colpito in salto, c’è una palla break per Auger-Aliassime. Doppio fallo! E ricade un po’ pesante a terra. Qualcosa non va dopo un inizio micidiale? In pratica Sinner è brekkato da solo con errori, troppi. Felix serve avanti 1-0. L’azzurro torna a muoversi piuttosto bene sul 30-15, comandando e vincendo uno scambio di gran ritmo. Il canadese si è irrigidito dopo quel punto perso, tanto da tirare un diritto con braccio di pietra e la palla quasi non arriva a rete… 30-40. Annulla la palla break con un bel servizio al T. Caccia un urlo e il pugno dopo il diritto pesante che gli vale il punto del 2-0. Dinamico e fantastico il controllo del corpo e dei colpi di Sinner sul 30-0, magistrale. Un sospiro di sollievo dopo il primo game del set, dove c’è stato il timore di qualche fastidio. 2-1. Nel quarto game l’azzurro torna a spingere forte in risposta, vuole riprendersi il break e il controllo della partita. Di potenza e di sostanza si prende i primi due punti, forzando gli errori del rivale. Poi sullo 0-30 FAA attacca bene il net, ma un passante robusto ma centrale di Sinner è mal gestito dal canadese, con un tocco di volo davvero povero e goffo. Si butta di nuovo avanti Felix, ma mal gliene incolse… Altro passante al corpo e poi passante di rovescio sulla riga, imprendibile. Contro BREAK Sinner, 2 pari. Nonostante uno schiaffo al volo pessimo (sul 40-0) Jannik sorpassa il rivale, 3-2. L’azzurro ha ripreso totalmente il tempo di gioco, anche in risposta, come lo schiaffone micidiale che vale a Sinner il 30 pari nel sesto game. E, puntualmente, dopo un cazzotto del genere, Felix è rigido e quasi fa doppio fallo… ma il rovescio poi gli vola via sotto la pressione insostenibile dell’italiano. 30-40, chance dell’allungo. Se lo gioca bene stavolta Felix, buon attacco col diritto. Sinner si prende di forza un’altra palla break con un ritmo infernale, enorme il gap tra i due rovescio vs rovescio e poi entra col diritto a tutta. Niente, doppio fallo… di nuovo sulla palla break. BREAK, 4-2, quarto game fila proprio mentre scocca l’ora di gioco. Fa il pugno Jannik dopo un bel servizio, poi si lamenta per qualche riflesso che viene dagli spalti. Il “fastidio” dei vantaggi per una manciata di errori, ma stacca il quinto game di fila, per il 5-2. Finisce proprio male per FAA: va sotto alla pressione mortale dell’azzurro e sul 15-40, match point, commette l’ottavo doppio fallo della partita. Chiude con sei game di fila Jannik, esce dal campo a testa bassa il canadese, sportivamente distrutto su tutta le linea.

    Jannik Sinner vs Felix Auger-Aliassime (Non prima 21:00)ATP Cincinnati Jannik Sinner [1]66 Felix Auger-Aliassime [23]02 Vincitore: Sinner ServizioSvolgimentoSet 2F. Auger-Aliassime 0-15 15-15 15-30 15-405-2 → 6-2J. Sinner 0-15 15-15 15-30 30-30 40-30 40-40 df A-40 ace4-2 → 5-2F. Auger-Aliassime 15-0 15-15 df 30-15 30-30 30-40 40-40 40-A df3-2 → 4-2J. Sinner 15-0 ace 30-0 40-0 40-152-2 → 3-2F. Auger-Aliassime 0-15 0-30 0-401-2 → 2-2J. Sinner 15-0 30-0 40-00-2 → 1-2F. Auger-Aliassime 15-0 30-0 30-15 30-30 30-40 40-40 A-400-1 → 0-2J. Sinner 0-15 0-30 15-30 30-30 40-30 40-40 40-A df0-0 → 0-1ServizioSvolgimentoSet 1F. Auger-Aliassime 15-0 15-15 15-30 df 15-40 df 30-40 40-40 40-A df df5-0 → 6-0J. Sinner 15-0 15-15 30-15 40-154-0 → 5-0F. Auger-Aliassime 0-15 15-15 15-30 df 30-30 30-403-0 → 4-0J. Sinner 15-0 30-0 40-02-0 → 3-0F. Auger-Aliassime 15-0 15-15 15-30 30-30 30-401-0 → 2-0J. Sinner 0-15 15-15 30-15 40-150-0 → 1-0 LEGGI TUTTO

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    Le due strisce record di Sinner

    Jannik Sinner (foto Getty Images)

    Ripensando a freddo alla prestazione e vittoria di Jannik Sinner negli ottavi di finale al Masters 1000 di Cincinnati contro Adrian Mannarino, impressiona un rilievo statistico di fine match: 97% dei punti vinti con la prima di servizio in gioco. 31 su 32! L’unico punto ceduto dall’italiano è stata una prodezza in risposta del francese, un impatto straordinario col diritto che gli è valso pure il break e approdo al tiebreak nel secondo set, dove un Sinner “chirurgico” ha fatto la differenza a sua volta con un’ottima risposta. Passaggi importanti di una partita più tirata di quello che si poteva immaginare alla vigilia. Sinner continua a vincere e sbarca nei quarti dove oggi (non prima delle 21) affronta Felix Auger-Aliassime, contro il quale non l’ha mai spuntata. Due successi per il canadese classe 2000, entrambi nel 2022, uno proprio a Cincinnati in tre set. Ottima occasione per l’italiano per rifarsi e continuare la difesa del titolo e accumulare punti preziosi per tenere a distanza Carlos Alcaraz nel ranking.
    È riduttivo limitare ai numeri la forza e qualità di Sinner, tuttavia l’altoatesino con le sue straordinarie vittorie continua a segnare record significativi che è giusto riportare. Jannik viene dal successo a Wimbledon, quindi è in una striscia positiva di 10 vittorie. Ma ci sono altre due strisce molto, molto importanti. Con i quarti di finale raggiunti a Cincinnati 2025, Sinner è per la nona volta di fila tra i migliori otto in un torneo Masters 1000. Da quando esiste questa categoria di torneo (1990), Jannik è ol quarto giocatore a riuscire in questa impressionante impresa di continuità ad altissimo livello. Come lui solo …i “big three”, Roger Federer, Rafael Nadal e Novak Djokovic. Un altro tassello che avvicina l’azzurro a questi tre mostri sacri della disciplina.
    Sinner vanta un’altra striscia aperta notevolissima: la vittoria su Mannarino a “Cincy” è la sua 24esima vittoria consecutiva su campi in duro. Punta a raggiungere Nadal che nel 2013 si fermò a 26, come Federer (tra 2004 e 2005) e Djokovic (tra 2013 e 2014). In questa speciale categoria è ancora un po’ lontano dai fasti di “King Roger”, che nel suo periodo di massimo dominio arrivò all’incredibile numero di 56 vittorie di fila su campi veloci tra 2005 e 2006; ma non è tutto: dopo una sconfitta sofferta da Murray (proprio a Cincinnati), lo svizzero riprese a vincere infilando un’altra serie immacolata di altri 36 successi consecutivi tra 2006 e 2007. In pratica Federer tra 2005 e 2007 su hard court ebbe una striscia di 92 vittorie e 1 sconfitta!
    C’è un altro rilievo statistico di Sinner molto significativo, che ne spiega buona parte della sua forza e costanza di rendimento ad altissimo livello. Da Toronto 2023, il suo primo Masters 1000 vinto in carriera, l’azzurro vanta un record incredibile di 75 vittorie e solo 2 sconfitte contro tennisti con un ranking oltre la top20 ATP. Le uniche sono sconfitte negli ultimi 24 mesi contro tennisti con una classifica +20 sono arrivate contro Lajovic (Cincinnati 2023) e Bublik (Halle 2025). Dominante.
    Marco Mazzoni LEGGI TUTTO