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    Cahill svela i segreti di Sinner: “Le piccole cose fanno la differenza, è la sua maturità che mi sorprende”. Il coach australiano: “Non si allena per battere Djokovic, vuole essere Jannik Sinner”

    Darren Cahill nella foto – Foto Getty Images

    Se Jannik Sinner è il giocatore che è oggi, lo deve anche e soprattutto a sé stesso e alla scelta di un team la cui alchimia ha reso possibile l’ascesa al trono della classifica mondiale. L’altoatesino è diventato un giocatore completo che, dopo aver vinto gli ultimi tre Grand Slam giocati sul cemento, giocherà la semifinale al Roland Garros, a riprova dei suoi miglioramenti grazie al lavoro con i coach Simone Vagnozzi e Darren Cahill.
    Proprio quest’ultimo ha rilasciato un’intervista approfondita in cui analizza tutti gli aspetti della crescita di Sinner, dalla tecnica alla mentalità, dalla gestione della pressione alle sfide future. Le parole del coach australiano offrono uno spaccato illuminante sul lavoro dietro le quinte che ha trasformato un giovane talento in un campione globale.
    “Quando Simone ha cominciato a lavorarci, era già tra i migliori, perché Riccardo Piatti aveva fatto un ottimo lavoro” ha esordito Cahill, riconoscendo il merito della base tecnica costruita dal precedente allenatore. “In ogni caso, quando si lavora con uno così giovane, c’è del lavoro specifico da fare in diverse aree del gioco. Simone lo ha aiutato a rafforzare il rovescio, il servizio, a migliorare le transizioni a rete. Credo che insieme, tutto il team, abbia reso Sinner un giocatore più completo.”
    Riguardo ai margini di miglioramento sulla terra battuta, Cahill è stato molto specifico: “Le piccole cose ti mancano un po’. Le reazioni istintive, la lettura del gioco, l’intuizione, un po’ di anticipo, il primo passo, la prima reazione, l’essere più rapido nell’entrare e uscire dagli angoli. Quindi tutte queste cose sono aree in cui possiamo vedere margini di miglioramento per il gioco di Jannik, e normalmente, quando inizi a giocare tante partite, entri in un ritmo e diventa tutto più automatico, più da robot.”
    “In questo momento invece deve pensare un po’ di più in quei momenti per spingersi oltre. Quindi, man mano che ogni partita passa, possiamo vederlo migliorare sempre di più. Se questo sarà sufficiente per vincere qui, non lo sappiamo, ma quello che abbiamo fatto è assicurarci che ogni giorno affrontiamo l’avversario che ha davanti, teniamo tutto molto semplice per lui.”Sul confronto con Djokovic in semifinale, Cahill ha mostrato grande fiducia: “Non c’è sfida più grande e dura che giocare contro Novak in semifinale in uno Slam. Ma è pronto, si è allenato per questo. In questo momento ha molta fiducia, e non vediamo l’ora. Quando si arriva al quinto set, ha comunque un buon record nei tornei dello Slam al momento. Quante partite di fila ha vinto negli Slam? Ne ha vinte 19 consecutivamente.”
    L’australiano ha poi analizzato lo stile di gioco fisico di Sinner: “Jannik gioca un tipo di tennis molto fisico. Il suo stile di gioco per tre ore equivale a quello di molti altri che giocano per cinque ore. Quindi ci aspettiamo che Jannik entri in campo e giochi il suo stile, rendendo la partita fisica sin dall’inizio.”
    Su Djokovic e l’età, Cahill è stato netto: “Ha appena battuto uno dei giocatori più forti del circuito ieri sera, ed è sembrato dannatamente in forma. Quindi non stiamo nemmeno prendendo in considerazione che l’età possa essere un fattore, dall’altra parte del campo.”
    Riguardo al dibattito sui “Big Two” con Alcaraz, Cahill ha mantenuto i piedi per terra: “La mia opinione è che, come allenatori, prima di tutto dobbiamo fare in modo che lui resti con i piedi per terra, che mantenga una buona prospettiva su ciò che sta cercando di ottenere ogni giorno. Le cose possono cambiare davvero molto in fretta nel tennis. Non si allena per competere contro Novak, o Alexander, o Carlos, o Medvedev, o altri. Vuole essere Jannik Sinner. Questo è il modo in cui vuole allenarsi, questo è il modo in cui vuole giocare.”Sull’aspetto mentale, fondamentale ai massimi livelli, Cahill ha spiegato: “La parte mentale gioca sicuramente un ruolo enorme a livello d’élite. Tutti sanno giocare bene, tutti colpiscono benissimo la palla. Ma i giocatori mentalmente più forti, quelli duri mentalmente, che riescono a scrollarsi di dosso un po’ di avversità, qualche problema durante il match, un fastidio fisico, magari un piccolo infortunio, oppure un momento di scarsa fiducia in una parte del loro gioco… quelli sono i campioni.”
    “E penso che Jannik lo abbia capito negli ultimi due anni: non tutte le giornate saranno perfette, ma devi trovare comunque il modo di vincere, anche quando non ti senti al meglio. E negli ultimi due anni lui ha fatto davvero un ottimo lavoro in questo senso.”
    Cahill ha poi rivelato la filosofia di allenamento del team: “Parliamo spesso della ‘regola dell’80/20′: lavori sull’80% dei tuoi punti di forza e sul 20% delle tue debolezze. Perché sono i punti forti che ti fanno vincere le partite, e vuoi che il tennis resti divertente. Questo cambia un po’ quando arrivi all’élite, nella top 10. Perché i migliori giocatori del mondo ti trovano le debolezze. I migliori lo sfrutteranno. Quindi, in realtà, abbiamo lavorato parecchio sulle aree più deboli del gioco di Jannik per rafforzarle.”
    La parte più toccante dell’intervista riguarda la personalità di Sinner: “Mi ha sorpreso molto il suo carattere fuori dal campo. Ha un senso dell’umorismo incredibile, è davvero una persona molto divertente, molto generosa, molto umile, come i suoi genitori. Prende il tennis molto seriamente, ma quando esce dal campo vuole divertirsi e godersi la vita. Sa che questo è uno sport, non la vita intera.”
    “Penso che sia anche per questo che ha gestito molto bene tutto quello che è successo negli ultimi 12 mesi, perché mette tutto nella giusta prospettiva, in modo incredibile. Quindi direi che la cosa che mi ha sorpreso di più è la sua maturità. Ha la testa sulle spalle, è stato cresciuto benissimo dai genitori, ha i piedi per terra e, pur godendosi la vita, sa dare il giusto peso alle cose.”Su Musetti e il tennis italiano, Cahill ha ammesso: “Se cinque anni fa mi avessero chiesto, forse avrei detto che Musetti avrebbe avuto un futuro migliore di Jannik, ma penso che entrambi abbiano un enorme potenziale, e stiamo iniziando a vedere un Lorenzo più maturo, più completo. Può vincere uno slam, può vincere un torneo importante? Assolutamente sì, assolutamente.”
    Infine, sulla rivalità con Alcaraz: “Li amo entrambi. Aspetto con curiosità la loro rivalità nei prossimi dieci anni. Il nostro lavoro come coach di Jannik è di continuare a farlo migliorare, così che quando scende in campo contro chiunque, non importa se sia Carlos o chiunque altro, possa avere la migliore chance di vincere.”
    Dal nostro inviato a Parigi, Enrico Milani LEGGI TUTTO

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    Roland Garros: Il programma completo di Venerdì 06 Giugno 2025. l’Italia sogna una finale tutta azzurra: per i bookie Sinner parte avanti con Djokovic, quote da impresa per Musetti con Alcaraz

    Jannik Sinner e Lorenzo Musetti nella foto – Foto getty images

    Novak Djokovic e Carlos Alcaraz. Tra una storica finale tutta italiana al Roland Garros, ci sono gli ostacoli rappresentati dal serbo e dallo spagnolo. Jannik Sinner, dopo aver superato agevolmente Aleksandr Bublik in tre set, parte avanti per i bookmaker contro Novak Djokovic, già affrontato in 8 precedenti (4 vittorie per parte): come riporta Agipronews, vale infatti 1,21 e 1,22 la vittoria del numero 1 al mondo, contro i 4,20 dell’avversario. L’italiano, a Parigi, non ha finora perso nemmeno un set: anche contro Djokovic, Sinner potrebbe arricchire il proprio bottino: il 3-0 nel set betting è infatti in pole a 2,11, seguito dal 3-1 a 3,40 e dal 3-2 a 6. Si sale, invece, a 10 per una vittoria di Djokovic per 3 set a 2, con il 3-1 a 12 e il 3-0 a 20. Gli esperti fiutano anche la possibilità che il 23enne di San Candido trionfi senza nemmeno perdere un set: opzione in lavagna a 12.
    Cerca invece l’impresa Musetti contro Carlos Alcaraz. Lo spagnolo, reduce dal successo in semifinale a Roma contro il carrarino, è favorito a 1,13, contro i 5,40 offerti per quella che sarebbe la seconda vittoria dell’italiano in sei sfide tra i due. Tra il set betting, comanda il 3-0 Alcaraz a 1,83, seguito dal 3-1 a 3,35 e dal 3-2 a 6,60. Un trionfo di Musetti al quinto set paga 13 volte la giocata, con il 3-1 a 16 e il 3-0 a 29.
    Per quanto riguarda, infine, la vittoria del torneo, gli esperti continuano a prevedere una lotta a due tra Carlos Alcaraz, campione in carica, e Jannik Sinner: lo spagnolo è avanti a 1,85, con l’italiano che insegue a 2,50. Sul terzo gradino del podio, a 8, Novak Djokovic, in cerca del quarto successo sulla terra rossa parigina. Più staccato, a 23, Lorenzo Musetti.
    Court Philippe-Chatrier – Ore: 14:30Lorenzo Musetti vs Carlos Alcaraz Jannik Sinner vs Novak Djokovic (ore 19:00)
    Court Suzanne-Lenglen – Ore: 11:00Tokito Oda vs Martin De la puente Neal Skupski / Joe Salisbury vs Evan King / Christian Harrison
    Court Simonne-Mathieu – Ore: 12:00Arnaud Clement / Tatiana Golovin vs Sebastien Grosjean / Nathalie Dechy Aleksandra Krunic / Anna Danilina vs Eri Hozumi / Ulrikke Eikeri Diana Shnaider / Mirra Andreeva vs Jasmine Paolini / Sara Errani
    Court 14 – Ore: 12:00Fabrice Santoro / Cedric Pioline vs Mats Wilander / Michael Chang Gustavo Fernandez vs Alfie Hewett Francesca Schiavone / Flavia Pennetta vs Nathalie Tauziat / Lucie Safarova
    Court 7 – Ore: 11:00Niels Vink / Guy Sasson vs Donald Ramphadi / Ahmet Kaplan Yui Kamiji vs Xiaohui Li Kgothatso Montjane vs Aniek Van koot Kgothatso Montjane / Yui Kamiji vs Ziying Wang / Xiaohui Li
    Court 6 – Ore: 11:00Max Schoenhaus vs Ivan Ivanov Niels Mcdonald vs Ryo Tabata Jana Kovackova / Alena Kovackova vs Kristina Penickova / Annika Penickova Benjamin Willwerth / Noah Johnston vs Jagger Leach / Oliver Bonding
    Court 10 – Ore: 11:00Emerson Jones vs Lilli Tagger Hannah Klugman vs Rositsa Dencheva Jack Kennedy / Keaton Hance vs Alan Wazny / Oskari Paldanius Sonja Zhenikhova / Eva Bennemann vs Lilli Tagger / Mia Pohankova
    Court 12 – Ore: 11:00Maximilian Taucher vs Charlie Cooper Vitoria Miranda vs Sabina Czauz Alexander Lantermann / Luiz Calixto vs Maximilian Taucher / Charlie Cooper Vitoria Miranda / Luna Gryp vs Emma Gjerseth / Sabina Czauz
    Court TBA 1 – Ore: 16:30Gordon Reid vs Alfie Hewett LEGGI TUTTO

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    Roland Garros: una finale tutta azzurra, impresa possibile?

    Jannik Sinner e Lorenzo Musetti

    8 giugno, domenica pomeriggio, Bois de Boulogne. Nell’aria frizzantina di una Parigi mai così bella, accarezzata dai profumi e colori di fine primavera, sventola una bandiera tricolore sul Chatrier, mai così grande, mai così splendente. Jannik Sinner e Lorenzo Musetti entrano sul campo “rosso” più nobile della disciplina e si giocano la Coppa dei Moschettieri, uno contro l’altro. Due italiani insieme in una finale Slam. Sogno o son desto? Al momento è un’ipotesi intrigante… meglio, una possibilità. Ci sono due passi enormi da compiere per trasformare quest’ardito scenario in realtà: vincere due semifinali molto complicate, Jannik contro il più vincente dell’era moderna Novak Djokovic, Lorenzo contro il campione in carica Carlos Alcaraz, talento generazionale. Sarebbe qualcosa di talmente grande da far venire i brividi. Razionalmente, i nostri campioni ce la possono fare? Sì, ovviamente è tutt’altro che impossibile visto che la semifinale se la sono guadagnata sul campo, ma se Sinner dovrà giocare una partita eccellente, da n.1, di qualità e quantità, confermando la sua superiorità sul serbo sul piano atletico e tecnico, Musetti sarà chiamato banalmente a giocare il… match migliore in carriera, altrimenti l’Alcaraz di questa primavera su terra battuta non lo batti.
    I primi a scendere in campo venerdì saranno Musetti e Alcaraz, terzo lo confronto nel 2025. I primi due li vinti entrambi Carlos, nella finale di Monte Carlo e nella semifinale di Roma. Due partite molto diverse, la prima segnata da un problema fisico che ha disintegrato di colpo le possibilità del toscano, che tanto era piaciuto in un primo set giocato da campione, solido e creativo. Al Foro Italico andò in scena un match più nervoso, a strappi, condizionato da forte vento e tante incertezze, da una parte e dall’altra, con Alcaraz bravo a trovare le giocate decisive mentre Musetti si rimproverò tantissimo un’attitudine tornata negativa per il contesto che non seppe gestire. Esperienze importanti per maturare e crescere ancora, come ha dimostrato ampiamente in quest’edizione benedetta di Roland Garros dove ha giocato benissimo e meno bene, ma non ha mai perso il piglio aggressivo, la lucidità nelle scelte di gioco, la forza mentale di far passare momenti negativi e ripartire più forte di prima. Proprio la attitudine forza mentale saranno decisive per provare a sfidare Alcaraz e cercare di batterlo. A livello di gioco, di colpi, Lorenzo ha quel che serve per superare anche un buon Alcaraz. C’è riuscito nel loro primo confronto, la finale di Amburgo 2022. Da allora ne è passata di acqua sotto i ponti… Il murciano è diventato il n.1 più giovane di sempre, ha vinto 4 slam, lotta contro tutti i migliori e quasi sempre vince; il carrarino c’ha messo più tempo a formare testa e mentalità, migliorare i colpi – diritto e servizio su tutto – e diventare non solo un “talento” ma anche “giocatore”. Questo Musetti, così forte atleticamente, resistente alla pugna e così completo come colpi di gioco, può giocarsela assolutamente contro Alcaraz, ma per batterlo servirà un piccolo capolavoro perché dovrà essere abbastanza aggressivo da non finire sotto alle sfuriate eccezionali del rivale; dovrà essere più che consapevole che verrà messo sotto in varie fasi della partita e lì dovrà tenere, di testa e di gamba, per farsi trovare pronto appena l’altro calerà l’intensità o sbaglierà qualcosa, visto che quasi sempre accade.
    Carlos è fortissimo ma tende a concedere qualcosa: proprio lì c’è da entrare, con vigore ma senza esagerare, per portarsi in vantaggio – o recuperare un eventuale svantaggio – e ancor più per mettere pressione e tensione al rivale. Lorenzo dovrà essere fortissimo in difesa e contrattacco, ma non basterà. Se lasci a “Carlitos” il centro del campo, lui ti ammazza sportivamente, l’ha affermato senza mezzi termini anche Darren Cahill di recente, uno che di tennis ne capisce più di tutti. Musetti dovrà essere bravo a gestire i colpi d’inizio gioco, essere incisivo col primo diritto (o rovescio) di scambio per non permettere al rivale di colpire da fermo; dovrà brillare con quel diritto carico che allontana l’avversario dalla riga di fondo e via entrare a tutto braccio per prendersi tutto spazio. L’attendismo non dovrà mai fare capolino, e anche in risposta provarci, senza stazionare in una posizione troppo arretrata perché lasciare troppo campo a Carlos equivale a perdere. Magie di tocco sì, ma soprattutto sostanza e determinazione, far sentire ad Alcaraz una presenza e durezza totali. “Io ci sono, battimi”. Questo è l’unico piglio che potrà consentire a Lorenzo di provare a vincere. È una sfida massima, ma del resto che sei in semifinale a Roland Garros e vuoi vincere la coppa, beh, questo devi saper affrontare. Oggettivamente Alcaraz è favorito, per i precedenti, per come sembra in ottima forma, perché ha già provato queste sensazioni in questo torneo. Ma… Musetti c’è. E speriamo che lo faccia sentire anche domani.
    Sinner – Djokovic… Il n.1 contro quello che al primo posto del ranking è stato più di tutti. Poco da presentare, è LA partita. Una grande rivincita della semifinale agli Australian Open 2024, quella che ha aperto a Sinner la porta del primo Slam; è anche la rivincita della finale di Shanghai 2024, dove Sinner fu un chirurgo da Nobel per come riuscì a capitalizzare ogni spazio e possibilità, andando a prendersi una vittoria ancor più netta dello score. Tutti ricordiamo la faccia di “Nole” al momento della stretta di mano, era quella di uno che… sa benissimo che non vincerà mai più. Almeno questa fu la sensazione, una superiorità fisica e tecnica piuttosto netta per l’azzurro, contro un campione immenso ma non così lontano dagli “anta”, miracoloso per come regge e lotta contro gente che quasi potrebbero essere suoi figli… Novak è diventato leggenda per la sua resistenza estrema, una voglia di vincere e rifiutare la sconfitta che lo porta a superare ostacoli insormontabili ed alzare la sua prestazione a livelli impossibili per chiunque. Quest’anno ha giocato poco e male, solo 2-3 partite davvero “top”. È arrivato sulla terra di Ginevra a mezzo servizio o ancor meno, ma… c’era uno Slam da giocare e si è ritrovato. Ha migliorato la sua forma match dopo match, e la vittoria nei quarti vs. Zverev è stata l’ennesima dimostrazione di quanta classe abbia, di come riesca a trovare in partita le chiavi per aprire ogni porta e disarmare avversari assai più giovani, freschi e potenti. Oggettivamente ieri sera Zverev ha deluso su tutta la linea. Bravissimo Novak a giocare con una tattica impareggiabile, impeccabile, ma… il tedesco ha sprecato un set di vantaggio, non è riuscito a tenere la partita sul piano fisico e della spinta, crollando all’indietro, incerto, attendista, a tratti spaesato. La testa di Djokovic ha schiantato quella di Zverev, totalmente bocciato. Non sappiamo se Sinner riuscirà a battere Djokovic, ma siamo certi che Jannik non farà gli stessi errori del tedesco, non lascerà che sia il serbo a controllare i ritmi e gli angoli, alla sua velocità di crociera e condizioni; l’azzurro sfiderà il 24 volte campione Slam con altro piglio, determinazione, velocità di gioco e di braccio, portando l’avversario fuori dalla sua palude e costringendolo giocare una partita a ritmi superiori. Dove quasi nessuno riesce a stargli dietro.
    Sinner dovrà servire molto bene per anestetizzare la risposta di Djokovic, che tanto l’ha sostenuto nella vittoria su Zverev, e dovrà essere molto attento ad aprire tanto l’angolo con la seconda palla perché se porti Novak a giocare sull’angolo può diventare pericolosissimo. Sinner sia agli AO24 che a Shanghai è stato fenomenale nel portare il serbo fuori velocità andando dritto per dritto, con una serie di palle davvero potenti, pesanti, arrotate e continue che ha costretto il rivale a cercare la via d’uscita e/o la variazione ad alto rischio. Djokovic alla sua velocità ideale è ancora quasi imbattibile per tutti; lo si deve portare a ritmo e intensità ancora superiore, in modo da fargli perdere il controllo e sfiancarlo. Così Sinner l’ha battuto nelle ultime due occasioni, andando sopra al rivale. Così l’ha battuto anche in Davis a Malaga, mentre nella finale di Torino 2023 un Jannik provato dai match precedenti non riuscì a spingere abbastanza e fu negativo nei colpi d’inizio gioco, tanto che Djokovic tenne in mano il pallino degli scambi e vinse piuttosto nettamente. Da allora c’è un Sinner migliorato in tutti i colpi, in particolare al servizio e col diritto – colpo che in questo torneo sta strabiliando per rendimento – mentre Novak ha un anno e mezzo in più nei muscoli e nei tendini. Se ancora ha una testa impareggiabile e una voglia assoluta di vincere ancora uno Slam, il corpo non può essere quello dei giorni migliori e lì Jannik deve spingere, portando l’asticella della sfida ad un’altezza che i muscoli di “Nole” potranno sostenere. Poi possono entrare in gioco molte dinamiche mentali, tensione e situazioni che potrebbero stravolgere tutto. Si giocherà non prima delle 19, quasi di sera, e questo NON sarà una buona cosa per Jannik. Condizioni più rapide certamente lo favoriscono, la palla sarà più pesante e rimbalzerà di meno. In generale, vincere il primo set potrebbe essere decisivo per il serbo: qualora dovesse prendere un set contro l’azzurro, magari molto duro e intenso fisicamente, la sua solidità potrebbe incrinarsi e quelle crepe diventare voragini sotto il martellamento di Sinner. Chi vincerà? Sinner appare favorito ma non di molto, perché un “animale da competizione” come Djokovic non puoi mai darlo per battuto quando sente profumo di finale e di Slam.
    Molti altri potrebbero essere i temi delle due partite. Questo un assaggio per iniziare ad entrare nel clima di due semifinali straordinarie, da vivere tutte d’un fiato. Il 6 giugno 2025, comunque vada, resterà negli annali per il tennis italiano. Se mai arrivasse una finale Sinner vs. Musetti…
    Marco Mazzoni LEGGI TUTTO

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    Lehecka e l’ironia amara su Sinner: “Questa è la gioia per aver vinto un game”. Il ceco saluta il Roland Garros con una riflessione sui social che fotografa il dominio dell’azzurro

    Jiri Lehecka CZE, 2001.11.08 – Foto Getty Images

    Jiri Lehecka ha salutato il Roland Garros e la stagione sulla terra battuta con un post Instagram dall’aeroporto di Parigi che è destinato a rimanere nella memoria. Il tennista ceco, travolto da Jannik Sinner con il punteggio di 6-0, 6-1, 6-2, ha scelto l’ironia per commentare la prestazione del numero 1 al mondo, regalando una delle riflessioni più oneste e divertenti di questo torneo.
    “Questa foto riassume tutto il match di oggi. Pensate che abbia vinto una partita o un set? No, no, questa è la sensazione quando vinci un game contro Sinner al Roland Garros” ha scritto il 23enne ceco accompagnando le parole con una sua foto sorridente, probabilmente scattata nel momento in cui è riuscito a conquistare il primo game all’azzurro.Il post di Lehecka fotografa perfettamente la dimensione del dominio mostrato da Sinner sulla terra rossa parigina. In poco più di due ore, il numero 1 al mondo ha concesso al suo avversario appena tre game complessivi, dimostrando un livello di tennis semplicemente irraggiungibile per il ceco, pur sempre un giocatore di grande talento e esperienza.
    “Vittoria meritata Jannik, ti auguro la migliore fortuna per il resto del torneo” ha aggiunto Lehecka, dimostrando grande fair play e sportività nonostante la pesante sconfitta. Le parole del ceco testimoniano il rispetto che Sinner si è guadagnato nel circuito, non solo per i risultati ma anche per il modo in cui li ottiene.
    La riflessione di Lehecka offre uno spaccato autentico di cosa significhi affrontare un giocatore nel momento della sua maturità tennistica più alta. Il ceco, che pure aveva dimostrato di poter competere ad alti livelli raggiungendo il terzo turno di uno Slam, si è trovato completamente sopraffatto dal tennis espresso dall’azzurro.“Contento delle ultime due settimane di terra battuta e ora tutto concentrato sulla stagione su erba” ha concluso Lehecka, guardando già avanti e cercando di trarre gli aspetti positivi da un’esperienza comunque formativa. Il riferimento alle “ultime due settimane” lascia intendere che il ceco abbia disputato anche il torneo della settimana precedente, costruendo una buona forma che però non è bastata contro la superiorità dell’azzurro.
    Il post del ceco è diventato rapidamente virale sui social media, raccogliendo migliaia di like e commenti da parte di appassionati che hanno apprezzato sia l’ironia che l’onestà intellettuale del giocatore. In un mondo del tennis spesso caratterizzato da dichiarazioni di circostanza, la sincerità di Lehecka ha colpito per la sua genuinità.
    Francesco Paolo Villarico LEGGI TUTTO

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    Impressionante Sinner! Il n.1 impartisce una lezione a Lehecka, negli ottavi c’è Rublev

    Jannik Sinner (foto Patrick Boren)

    Brutale. Impressionante. Travolgente. Al limite della perfezione. Tocca scomodare aggettivi del genere per provare a descrivere in parole la prestazione eccezionale di Jannik Sinner nel terzo turno di Roland Garros 2025. Il n.1 del mondo quasi ammutolisce il Lenglen a furia di pallate di una potenza e precisione magistrali, annichilendo il “povero” Jiri Lehecka con un sonoro 6-0 6-1 6-2. Si ipotizzava alla vigilia che un buon Sinner fosse un ostacolo molto difficile per il ceco visto che Jiri ha un tennis pulito e di pressione abbastanza simile a quello di Jannik ma… meno forte in tutto, meno potente, meno continuo ed efficace, e poco adatto alle rotazioni e scivolate del “rosso”. Il campo ha parlato chiaro, non c’è stata partita, per la delusione del pubblico che ha assistito quasi silente alle bordate precise, continue, asfissianti del campione di Sesto Pusteria, in totale controllo del gioco. Vagnozzi ammoniva alla viglia: serve alzare il livello contro un tipo tosto come Lehecka. Detto fatto. Jannik è decollato verso l’infinito portando l’asticella della sua prestazione a toccare le stelle. Tutto ha funzionato benissimo, servizio incluso, ma il colpo che più di tutti ha brillato è stata la risposta: Sinner ne ha tirate tantissime vincenti – in particolare col diritto cross, IMPRESSIONANTE – e questo ha disarmato ogni schema di Lehecka, travolto, sbattuto all’indietro, massacrato da una grandinata di potenza e bellezza balistica.
    Jiri è stato annichilito, sia sul piano tecnico che mentale. Non è riuscito a fare niente, a trovare uno spiraglio per mettere un minimo di dubbio all’azzurro e incrinarne ritmo e superiorità. Jannik ha fatto tutto troppo bene, troppo veloce e potente, troppo intenso. Tutti i colpi dell’italiano hanno girato a mille e l’hanno fatto fin dei primi punti. È un classico dei campioni quello di partire molto forte soprattutto contro avversari che non hanno nella combattività punto su punto il proprio forte. Far sentire la differenza in campo in modo da scoraggiarli alla pugna. Così è andata, e probabilmente è andata ben oltre le previsioni dello stesso Sinner. Difficile trovare anche una minima macchia nel gioco del n.1. Ha dominato, si è anche divertito a provare tanti colpi alla massima velocità visto che la palla pulita e rapida dell’avversaria era bellissima da impattare a braccio libero, generando traiettorie spettacolari. Velocità, ma non solo. È migliorato molto Jannik nel dare complessità e quel carico di rotazione col diritto che rende il suo colpo terribile da affrontare perché ti arriva letteralmente in faccia, è una scheggia e rimbalza alto, non dandoti il tempo di colpirlo in anticipo. Per questo Lehecka è stato del tutto annientato, quasi mai è riuscito a trovare quegli impatti in anticipo, all’altezza giusta, con i quali può disegnare il campo. Impossibilitato a far gioco, dominato in modo dispotico, il ceco ha provato a venire tanto a rete e si è preso alcuni bei punti, ma non è il suo tennis, ha rischiato tanto e comunque non è mai stato in grado di mettere pressione o dubbi a Sinner.
    Lo score alla fine impressiona, ma non conta niente, resta una vittoria come le altre. Gli aspetti più importanti sono l’aver messo in cascina un carico di sensazioni positive e fiducia, aver fatto poca fatica e aver testato il massimo livello dall’inizio alla fine senza mai un buco, anche minimo. Jannik ha tenuto premuto l’acceleratore dal primo all’ultimo punto, testando così anche la sua tenuta in massima spinta. 94 minuti senza la minima pausa. Con un match così dominato i numeri sono superflui, ma questo dato è da sottolineare: Sinner ha vinto 15 punti su 18 con la seconda di servizio. Too Good.
    “Ho giocato davvero una buona partita. Stamattina mi sentivo molto bene, sentivo di poter partire forte… e dopo 20-25 mi sentivo alla grande. Ho tenuto bene il focus, e ho seguito l’ottima tattica che avevamo stabilito prima della partita. Mi sono sentito bene in campo, felice” afferma Sinner a caldo con Alex Corretja. “Nelle giornate off cerco di dormire un po’ di più, mi alleno un’oretta con la massima concentrazione, cerco di migliorare qualcosa. Contro Rublev non sarà una partita facile ma sono felice di essere nella seconda settimana di Roland Garros”.
    Negli ottavi c’è Andrey Rublev. Chissà che avrà pensato il moscovita se avrà avuto la sventura di guardare la prestazione di Jannik…
    Marco Mazzoni

    La cronaca
    Il terzo turno di RG25 inizia sotto un cielo plumbeo e caldo afoso. Sinner inizia a spron battuto, chiara l’intenzione di far capire chi è il n.1 in campo e scavare subito un solco per non lasciare speranza di fa partita a Lehecka. Il primo game di Jannik fila via in un amen, serve bene e spinge forte col diritto, e quindi conduce la musica anche in risposta. Impressionante il rovescio lungo linea di Sinner sul primo punto, una mazzata che punisce la posizione spostata a sinistra di Lehecka per comandare col diritto. Sul 30 pari Jiri commette doppio fallo e Jannik si prende immediatamente il BREAK, troppo bravo a buttare nell’altro il ceco con un diritto cross e stretto e quindi avanzare sicuro sul net. L’azzurro veleggia col vento in poppa: altro turno di servizio e zero (3-0) e in risposta continua a martellare con una combinazione di potenza e precisione che non lascia il tempo a Lehecka di costruire il suo pressing. Purtroppo il ceco gioca un po’ come l’azzurro ma… fa tutto un po’ peggio ed è davvero complicato per lui imporsi nello scambio, anche perché la risposta di Sinner è spaventosamente forte, continua, profonda. Impressionante lo schema di Jannik sullo 0-30: risposta che sbianca la riga e diritto vincente in lungo linea. Ci sono altre tre palle break, Lehecka con coraggio salva la prima, ma sul 15-40 l’azzurro indovina l’angolo del servizio di Jiri e tira una risposta di diritto lungo linea che lascia il rivale a 3 metri della palla. BREAK, 4-0. 13 minuti  da tiranno, non c’è partita. Nel quinto game forse Jan si distrae, o si rilassa, e commette i primi errori, decisamente banali. Il game va ai vantaggi e Sinner tocca male una smorzata, è un assist che Lehecka non fallisce e si prende una palla break. Servizio esterno e diritto in contro piede, l’annulla con stile e poi vola 5-0. Lehecka per assurdo nei suoi turni è ancor più in difficoltà… la risposta di Sinner è micidiale. Prova il serve and volley, deve far qualcosa di diverso il ceco altrimenti è stritolato. Sul 30 pari ecco un’altra risposta di diritto vincente… Set Point. Lehecka sbaglia ancora col diritto, travolto dall’ennesima risposta di diritto di Jannik. 6-0 in 22 minuti. Che dire… Poche volte si è vista una risposta così poderosa.
    Secondo set, Sinner riparte alla battuta, e serve bene. Funziona davvero bene la traiettoria carica di spin esterna, la palla salta tanto e controllarla è molto complicata. Con un altro vincente di diritto, ovviamente sulla riga…, ecco il settimo game di fila (1-0). Purtroppo per il ceco la sua palla fa il solletico a Jannik, e non ha molte altre armi oltre allo spingere con la massima potenza. Cerca di buttarsi a rete visto che dalla riga di fondo non è efficace, ma non è il suo tennis e il rischio è massimo. Chiede il massimo al servizio Jiri, arriva a 40-15 per la prima volta in un suo turno, ma Sinner è implacabile, non concede NIENTE e forza gli errori del rivale andando a prendersi un’altra palla break ai vantaggi. Stavolta c’è l’Ace a salvare Jiri. Eccezionale la velocità di Jannik nel correre a rete in contro tempo (e chiudere di volo nell’angolo) dopo un lungo linea, è migliorassimo in queste esecuzioni. Sinner vuole l’allungo e alla terza chance se lo prende, forzando ancora l’errore col diritto di Lehecka. BREAK, 2-0 (otto a zero…). Il risposta Jiri fa il solletico all’azzurro, è tutto fin troppo facile. 3-0. Dopo 42 minuti di perfezione assoluta, quasi imbarazzante, Sinner tira il fiato e Lehecka ha le chance per sbloccarsi. Non ci riesce, il game va ai vantaggi e Sinner riprende a martellare dalla risposta. Lehecka annulla la terza palla break con il miglior colpo del suo match, un’accelerazione di rovescio lungo linea splendida, ma è in caos, soffre troppo la pressione dell’azzurro con la risposta e commette errori non da lui. Con un’altra bordata col diritto cross, oggi colpo leggendario, arriva un altro BREAK, e 4-0 Sinner. La disperazione di Lehecka è talmente sorda che non ha la forza nemmeno per reagire, anche nel suo box sono basiti. Sinner non se ne cura, altro turno di battuta a zero, e 5-0. I migliori punti Jiri li ottiene venendo a rete, ma non è il suo gioco – e infatti è infilato sul 40-15. Con un Serve and Volley finalmente Lehecka vince un game, esulta a braccio alzato, ma non è un gran segnale. Il pubblico lo incita convinto, si vuole più partita. Jannik ha altri piani: servizio potente in campo, diritto super incisivo e preciso, chiusure di volo ficcanti in opposizione. Pure una contro smorzata con un tocchetto magistrale con la punta dell’ovale. 6-1 Sinner, ha perso solo due punti nei suoi game di battuta. 58 minuti che rasentano la perfezione.
    Il terzo set inizia con lo scambio più lungo del match, ritmo elevatissimo con i due che fanno a gara a chi tira più forte, e… indovinate chi è il primo a cedere? Il ceco va a sbattere contro uno che ha tutto più di lui, inclusa la tenuta. Oggi funziona alla perfezione il diritto di Jannik, palla con discreta rotazione e una profondità che disarma il tentativo di anticipo del ceco. Con un altra risposta perfetta Jannik punisce il sentivo di S&V di Jiri, 0-40. Sul 15-40 ecco un’altra risposta col diritto vincente, stretta, velocissima. Una bellezza. BREAK, avanti 1-0 Sinner, che con l’ennesimo turno a zero vola 2-0 (tredici punti di fila al servizio…). Lehecka muove lo score (2-1) ma in risposta è del tutto inesistente, Jannik vince il quarto turno di battuta a zero, volando 3-1, non concede niente al rivale, super concentrato e attivo. Sicuramente sfrutta la superiorità per spingersi al massimo della prestazione, anche a livello mentale per tenere alto il livello, preparando sfide più impegnative. Nel quinto game Sinner strappa l’ennesima palla break ai vantaggi, stavolta Lehecka trova un tocco sotto rete bellissimo e cancella la chance. Ormai è la via della rete l’unica chiave per il ceco per vincere una manciata di punti, in scambio non ci riesce mai. 3-2, altro game vinto da Jiri. La partita finisce mestamente per il ceco: cede un altro turno di servizio nel settimo game, per il 5-2, con Sinner che chiude l’incontro per 6-2 in scioltezza con uno schiaffo al volo. Poca fatica, qualità massima, fiducia che cresce. 1h e mezza di bellezza e potenza. Che Sinner!

    Jannik Sinner vs Jiri Lehecka GS Roland Garros Jannik Sinner [1]666 Jiri Lehecka012 Vincitore: Jannik Sinner ServizioSvolgimentoSet 3Jannik Sinner 0-15 15-15 30-15 40-155-2 → 6-2Jiri Lehecka 0-15 0-30 0-40 15-40 30-404-2 → 5-2Jannik Sinner 15-0 15-15 30-15 40-15 40-303-2 → 4-2Jiri Lehecka 15-0 30-0 30-15 40-15 40-30 40-40 40-A 40-40 40-A 40-40 A-40 40-40 A-403-1 → 3-2Jannik Sinner 15-0 30-0 40-02-1 → 3-1Jiri Lehecka 15-0 15-15 30-15 40-152-0 → 2-1Jannik Sinner 15-0 30-0 40-01-0 → 2-0Jiri Lehecka 0-15 0-30 0-40 15-400-0 → 1-0ServizioSvolgimentoSet 2Jannik Sinner 15-0 30-0 40-05-1 → 6-1Jiri Lehecka 0-15 15-15 30-15 40-15 40-305-0 → 5-1Jannik Sinner 15-0 30-0 40-04-0 → 5-0Jiri Lehecka 15-0 15-15 30-15 40-15 40-30 40-40 40-A 40-40 40-A 40-40 40-A 40-40 40-A3-0 → 4-0Jannik Sinner 15-0 30-0 40-0 40-152-0 → 3-0Jiri Lehecka 0-15 15-15 30-15 40-15 40-30 40-40 40-A 40-40 A-40 40-40 40-A 40-40 40-A1-0 → 2-0Jannik Sinner 0-15 15-15 30-15 40-150-0 → 1-0ServizioSvolgimentoSet 1Jiri Lehecka 0-15 0-30 15-30 30-30 30-405-0 → 6-0Jannik Sinner 0-15 15-15 30-15 30-30 40-30 40-40 40-A 40-40 A-404-0 → 5-0Jiri Lehecka 0-15 0-30 0-40 15-403-0 → 4-0Jannik Sinner 15-0 30-0 40-02-0 → 3-0Jiri Lehecka 0-15 15-15 30-15 30-30 30-401-0 → 2-0Jannik Sinner 15-0 30-0 40-00-0 → 1-0

    Statistica
    Sinner 🇮🇹
    Lehecka 🇨🇿

    STATISTICHE DI SERVIZIO

    Ace
    3
    3

    Doppi falli
    0
    1

    Prima di servizio
    35/55 (64%)
    51/81 (63%)

    Punti vinti sulla prima
    29/35 (83%)
    22/51 (43%)

    Punti vinti sulla seconda
    17/20 (85%)
    14/30 (47%)

    VELOCITÀ DI SERVIZIO

    Velocità massima
    213km/h (132 mph)
    223km/h (138 mph)

    Velocità media prima
    200km/h (124 mph)
    198km/h (123 mph)

    Velocità media seconda
    159km/h (98 mph)
    170km/h (105 mph)

    STATISTICHE DI RISPOSTA

    Punti vinti in risposta
    45/81 (56%)
    9/55 (16%)

    Punti vinti su prima di servizio
    29/51 (57%)
    6/35 (17%)

    Punti vinti su seconda di servizio
    16/30 (53%)
    3/20 (15%)

    Opportunità di break
    18/81 (22%)
    1/55 (2%)

    Palle break convertite
    7/18 (39%)
    0/1 (0%)

    Giochi con break point convertiti
    8/10 (80%)
    1/11 (9%)

    STATISTICHE DEI PUNTI

    Totale punti vinti
    91
    45

    Vincenti
    31
    17

    Errori non forzati
    9
    29

    Errori forzati
    19
    31

    Punti vinti a rete
    12/19 (63%)
    19/29 (66%)

    Giochi vinti a zero
    6
    0

    TIPOLOGIA DI COLPI

    Colpi da fondo
    190
    188

    Colpi sopra la testa
    2
    1

    Passanti
    19
    5

    Volée
    8
    13

    Attacchi
    1
    4

    Drop shots
    6
    10

    Lob
    2
    3 LEGGI TUTTO

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    Vagnozzi nel giorno del compleanno: “Sinner si è liberato di un peso, ora può esprimersi più liberamente”

    Simone Vagnozzi nella foto

    Simone Vagnozzi ha festeggiato i suoi 42 anni nella mixed zone del Roland Garros con il sorriso e la serenità di chi sta vivendo un momento speciale della sua carriera. Il coach marchigiano di Jannik Sinner, intervistato da SuperTennis, ha fatto il punto sulla situazione del numero 1 del mondo a poche ore dal terzo turno contro Jiri Lehecka.“Siamo contenti per come siamo ripartiti dopo i tre mesi di stop. Giocare così tante partite era l’obiettivo che ci eravamo prefissati. Gli ultimi giorni sono stati un po’ complicati, un po’ di raffreddore, un po’ di acciacchi, però siamo contenti per come siamo riusciti ad andare avanti senza spreco di energie. Oggi sta meglio, quindi abbiamo la speranza che da domani possa alzare il livello,” ha spiegato Vagnozzi.
    Il tecnico ha poi analizzato l’avversario del terzo turno: “È un terzo turno ostico. Colpisce forte da tutte e due i lati del campo e serve molto bene. Sarà importante riuscire a non dargli troppo ritmo e a non giocargli troppo in linea. Lehecka gioca bene quando attacca, mentre quando si difende fa un po’ fatica. Non ci sono segreti, Jannik deve fare il suo gioco e deve cercare di muoverlo, di sicuro bisogna alzare il livello rispetto alle ultime due partite.”
    Un momento di leggerezza è arrivato quando si è parlato della finale di Champions League in programma lo stesso giorno: “Sono interista, sì, ma per adesso pensiamo solo alla partita di Jannik, poi penseremo al resto,” ha confermato sorridendo Vagnozzi.Il coach ha poi riflettuto sui vantaggi e svantaggi della lunga pausa: “I vantaggi si potranno vedere più nel lungo termine. Magari quella pausa gli ha permesso di staccare un po’ e arriverà mentalmente un po’ più fresco a fine stagione. Ma nel breve periodo penso che tanti vantaggi non ce ne siano stati. Sicuramente ha potuto lavorare un po’ di più sul fondo atletico e ci siamo potuti concentrare un po’ sul servizio e su alcune variazioni.”
    L’aspetto più importante, secondo Vagnozzi, è quello mentale: “Ha giocato per un anno con un bel peso sulle spalle, e ora si è liberato. È sempre stato uno molto solare e sorridente, e adesso penso possa esprimersi ancora più liberamente.”
    Sul futuro del tennis maschile, il tecnico ha le idee chiare: “Sicuramente mettere una chip su Jannik e Carlos non è un grande rischio adesso. Ma due anni fa si parlava anche di Rune… in realtà poi dipende molto dall’evoluzione del giocatore e dalle scelte che fa. C’è Draper, che è già top-5 ed è cresciuto tantissimo, poi Mensik e Fonseca, quelli che nel breve periodo possono fare il salto più importante.”Riguardo al futuro dello staff tecnico e all’addio annunciato di Darren Cahill, Vagnozzi ha mostrato ottimismo: “Non abbiamo ancora iniziato a cercare nessuno perché ci vogliamo concentrare su Parigi e Wimbledon, che sono più importanti. Se chiedete a me io spero che Darren rimanga, sto provando a convincerlo. Abbiamo trovato un buon equilibrio, ci sono dei reparti dove faccio più io e dei reparti in cui fa più lui, però ci siamo integrati bene… speriamo di convincerlo.”
    Infine, Vagnozzi ha spiegato cosa rende speciale Sinner: “Per essere numero 1 devi avere voglia di migliorarti e di non perdere mai che Jannik ha. È questo che per me lo rende diverso dagli altri. Lui vuole vincere sempre, a tutto, ed è contento quando fa perdere noi del team.”
    Francesco Paolo Villarico LEGGI TUTTO

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    Ruud ironizza sulla sconfitta con Sinner: “Sono andato in Norvegia a giocare con chi non è al livello di Jannik”

    Casper Ruud nella foto – Foto Getty Images

    Casper Ruud ha mostrato tutto il suo senso dell’umorismo durante la conferenza stampa pre-Roland Garros quando gli è stato chiesto come avesse gestito la dura sconfitta subita contro Jannik Sinner a Roma. La risposta del norvegese ha strappato sorrisi e applausi, rivelando sia l’ironia del giocatore scandinavo che il rispetto per il numero 1 del mondo.
    “Dopo quella partita, mi sono preso alcuni giorni liberi. Sono andato in Norvegia, ho goduto del bel tempo, ho giocato a golf e mi sono allenato con alcuni ragazzi che non giocano al livello di Jannik, così sono riuscito a fare qualche punto,” ha dichiarato Ruud tra le risate del pubblico presente, dimostrando di saper ridere delle proprie difficoltà contro il campione italiano.
    Il norvegese ha poi raccontato un episodio ancora più eloquente riguardo al livello di Sinner: “Ieri mi sono allenato qui con Jannik e abbiamo giocato un set. Dopo 15 minuti, mi stava battendo 4-0. Ho pensato che questo fosse già esagerato e poi sono riuscito a vincere qualche game.”Ruud non si è limitato all’autoironia, ma ha anche fornito un’analisi tecnica molto interessante sulla forza di Sinner sulla terra battuta: “Non so, credo che non sia percepito come uno specialista della terra perché è capace di giocare ugualmente bene su tutte le superfici senza variare troppo il suo tennis. La potenza che imprime ai suoi colpi difensivi è la chiave per giocare bene sulla terra battuta.”
    Il finalista del Roland Garros 2022 e 2023 ha poi fatto una previsione molto netta sulle chances di Sinner a Parigi: “Credo che non perderà molte partite su questa superficie.” Parole che suonano come un endorsement importante da parte di uno dei migliori specialisti della terra battuta del circuito.L’autoironia del norvegese e il suo riconoscimento della superiorità di Sinner dimostrano la sportività e l’onestà intellettuale di un campione che, pur avendo subito sconfitte pesanti, sa riconoscere il valore dell’avversario e affrontare le difficoltà con il sorriso.
    Francesco Paolo Villarico LEGGI TUTTO

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    Roland Garros: il Tabellone Principale maschile (compresi i qualificati). Zeppieri becca Alcaraz. Cobolli sfida Cilic. Gigante prende Hassan. Si ritira Nishikori

    Jannik Sinner nella foto (foto Brigitte Grassotti)

    Il Roland Garros 2025 ha dovuto fare i conti con alcuni forfait dell’ultimo minuto che hanno portato al sorteggio dei lucky loser per completare il tabellone principale. La notizia più rilevante riguarda il ritiro di Kei Nishikori, che ha dovuto rinunciare al torneo parigino per problemi fisici.Il tennista giapponese è stato costretto a dare forfait aprendo così la strada ai ripescaggi. Nishikori avrebbe dovuto affrontare Carlos Alcaraz al primo turno in quello che si preannunciava come un match molto interessante, considerando che lo spagnolo aveva espresso grande entusiasmo per la sfida contro una “leggenda” del tennis come il giapponese.Quattro tennisti sono stati sorteggiati come lucky loser per prendere il posto dei giocatori che hanno dato forfait. Alexander Shevchenko affronterà Dusan Lajovic al primo turno. Il secondo lucky loser è Marin Cilic, l’ex numero 3 del mondo croato, che se la vedrà con l’italiano Flavio Cobolli in un match che si preannuncia molto equilibrato.Il danese Moller è stato sorteggiato come terzo lucky loser e sfiderà Tommy Paul, mentre l’argentino Thiago Agustin Tirante completa il quartetto dei ripescati e giocherà contro Damir Dzumhur al primo turno.Questi cambi dell’ultimo minuto modificano leggermente gli equilibri del tabellone, con particolare attenzione per il match tra Cilic e Cobolli. L’ex vincitore degli US Open 2014, nonostante non sia più ai suoi livelli migliori, rimane un avversario temibile su qualsiasi superficie, mentre il romano Cobolli arriva a Parigi con buone sensazioni dopo le recenti prestazioni.

    Roland Garros – Tabellone Principale – terra – parte alta(1) Jannik Sinner vs Arthur Rinderknech Terence Atmane vs Richard Gasquet Jiri Lehecka vs Jordan Thompson Pablo Llamas ruiz vs (26) Alejandro Davidovich fokina
    (17) Andrey Rublev vs Lloyd Harris Maximilian Marterer vs Adam Walton Camilo Ugo carabelli vs Jaume Munar Nicolas Jarry vs (14) Arthur Fils
    (9) Alex De minaur vs Laslo Djere Alexander Bublik vs James Duckworth Nikoloz Basilashvili vs Henrique Rocha Alexandre Muller vs (19) Jakub Mensik
    (30) Hubert Hurkacz vs Joao Fonseca Pierre-Hugues Herbert vs Benjamin Bonzi Gael Monfils vs Hugo Dellien Mattia Bellucci vs (5) Jack Draper
    (3) Alexander Zverev vs Learner Tien Jesper De jong vs Francesco Passaro Marin Cilic vs Flavio Cobolli Matteo Arnaldi vs (29) Felix Auger-aliassime
    (18) Francisco Cerundolo vs Gabriel Diallo Marcos Giron vs Tallon Griekspoor Alexander Shevchenko vs Dusan Lajovic Ethan Quinn vs (16) Grigor Dimitrov
    (11) Daniil Medvedev vs Cameron Norrie Aleksandar Kovacevic vs Emil Ruusuvuori Jacob Fearnley vs Stan Wawrinka Christopher O’connell vs (22) Ugo Humbert
    (27) Denis Shapovalov vs Pedro Martinez Filip Misolic vs Yunchaokete Bu Corentin Moutet vs Clement Tabur Mackenzie Mcdonald vs (6) Novak Djokovic

    Roland Garros – Tabellone Principale – terra – parte bassa(8) Lorenzo Musetti vs Yannick Hanfmann Valentin Royer vs Roberto Carballes baena Reilly Opelka vs Rinky Hijikata Mariano Navone vs (28) Brandon Nakashima
    (21) Tomas Machac vs Quentin Halys Miomir Kecmanovic vs Sebastian Baez Emilio Nava vs Botic Van de zandschulp Roberto Bautista agut vs (10) Holger Rune
    (15) Frances Tiafoe vs Roman Safiullin Pablo Carreno busta vs Francisco Comesana Jenson Brooksby vs Jaime Faria Luciano Darderi vs (23) Sebastian Korda
    (32) Alex Michelsen vs Juan Manuel Cerundolo Kamil Majchrzak vs Hamad Medjedovic Vit Kopriva vs Thiago Monteiro Daniel Altmaier vs (4) Taylor Fritz
    (7) Casper Ruud vs Albert Ramos-vinolas Kyrian Jacquet vs Nuno Borges Alejandro Tabilo vs Arthur Cazaux Yoshihito Nishioka vs (25) Alexei Popyrin
    (24) Karen Khachanov vs Aleksandar Vukic Sebastian Ofner vs Jan-Lennard Struff Marton Fucsovics vs Tristan Schoolkate Elmer Moller vs (12) Tommy Paul
    (13) Ben Shelton vs Lorenzo Sonego Hugo Gaston vs Ugo Blanchet Benjamin Hassan vs Matteo Gigante Tomas Martin Etcheverry vs (20) Stefanos Tsitsipas
    (31) Giovanni Mpetshi perricard vs Zizou Bergs Thiago Agustin Tirante vs Damir Dzumhur Fabian Marozsan vs Luca Nardi Giulio Zeppieri vs (2) Carlos Alcaraz LEGGI TUTTO