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    Tsitsipas: “Sinner e Alcaraz fortissimi, ma Federer e Nadal restano un’altra cosa”

    Roger Federer nella foto

    Stefanos Tsitsipas ha le idee chiare quando si tratta di mettere a confronto le nuove stelle del tennis mondiale, Jannik Sinner e Carlos Alcaraz, con due leggende assolute come Roger Federer e Rafael Nadal. Intervistato da tennis365, il tennista greco ha sottolineato la grandezza degli attuali dominatori del circuito, ma senza lasciarsi andare a paragoni affrettati con chi ha fatto la storia dello sport.
    “Fino a quando non vinceranno lo stesso numero di tornei, non possiamo affermare che Jannik e Carlos siano migliori di Roger e Rafa”, ha detto Tsitsipas, riconoscendo comunque il livello altissimo espresso dagli italiani e dagli spagnoli di nuova generazione. “Il loro tennis è straordinario e la nascita di nuove stelle è qualcosa che continuerà a succedere. Nei prossimi cinque anni sono convinto che emergeranno altri giocatori impressionanti”.
    Per Tsitsipas, però, ciò che hanno fatto i Big 3 è un capitolo a parte. “Federer, Nadal e Djokovic hanno portato il tennis a uno status superiore e la quantità di titoli che hanno vinto non sarà facile da superare”, ha concluso il greco. Un’opinione lucida che conferma come, almeno per ora, il mito dei “Fab 3” resti ancora inarrivabile.
    Marco Rossi LEGGI TUTTO

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    Alcaraz: “Non mi faccio problemi a mangiare hamburger e dolci durante i tornei. La rivalità con Sinner? Alla gente piace l’idea che ci siano attriti tra noi, è questo che ‘vende’, ma abbiamo un bellissimo rapporto”

    Carlos Alcaraz, 5 Slam vinti in carriera

    “Mi piace molto giocare a tennis. È la mia passione, è ciò che ho scelto, è ciò che amo.” Così inizia una lunga e interessante intervista rilasciata da Carlos Alcaraz al Financial Times, nella quale il più giovane n.1 dell’era moderna della disciplina si racconta a 360°, spaziando tra il campo e la sua vita di tutti giorni. Interessante anche il passaggio dedicato al rapporto con Sinner, assai chiacchierato soprattutto dopo il rientro dell’italiano dai tre mesi di sospensione, con tre grandi finali disputate tra i due da Roma a Wimbledon passando per Roland Garros. La stagione in corso resterà segnata in modo indelebile dai loro cinque set di Parigi, a dir poco epici, e poi dalla rivincita di Jannik sui prati di Londra. Rivalità totale quando vuoi essere il migliore, ma anche stima e amicizia, con la giusta distanza necessaria in uno sport individuale così competitivo. Carlos parla del suo amore viscerale per il tennis, ma con un’importante nota: “Il tennis è la mia vita, ma alla fine, è come tutto il resto. Se giochi ogni giorno e non ti prendi mai una pausa per te stesso, per staccare la spina, quell’entusiasmo svanisce. Quindi cerco sempre di trovare momenti di divertimento, di voglia di vivere.”
    La chiacchierata vira sul più grande successo nel 2025, la vittoria a Roland Garros. Un titolo strappato salvando tre match point, pochi centimetri tra la gioia immensa e la delusione cocente, non facile riprendere in mano una partita che era, di fatto, persa: “Ho semplicemente pensato di recuperare un po’ alla volta: un punto, poi un altro punto, poi un altro punto, soprattutto quei tre punti”, racconta Alcaraz “Chiudere un Grande Slam è molto, molto difficile, quindi sapevo che avrei avuto delle occasioni. Ecco perché sono rimasto calmo. Sapevo che non sarebbe stato facile per lui.” Anche sull’orlo della sconfitta, non è mai sembrato arretrare o totalmente sfiduciato. La sua sicurezza interiore è davvero così incrollabile o è semplicemente un bravo attore? “Era un po’ l’immagine che volevo dare anch’io”, sorride Carlos. “Non ho mai dubitato di poter rimontare, ma ovviamente devi mostrare un’immagine di fiducia in te stesso in ogni momento. Non appena mostri debolezza all’altro, è finita: sei perso.” È esattamente quel che invece è accaduto a Wimbledon quando, sovrastato dalla potenza e aggressività di Sinner, ha esternato al suo team tutta la frustrazione del sentirsi inferiore nello scambio, affermando “lui sta giocando molto meglio di me”.
    Soprattutto sul web, ma anche da alcuni ex colleghi prestigiosi, Alcaraz è stato criticato per la sua voglia di vita extra tennistica e la necessità di staccare la spina, concedendosi serate e distrazioni che poco si addicono a una professione terribilmente intensa come quella del super campione con racchetta. Pure una dieta non così rigorosa come quelle di Djokovic o Sinner. Così Carlos: “Mangio un hamburger prima, durante o dopo un torneo. E mi concedo sempre un dessert, un po’ di cioccolato: non è un problema per me. Come festeggio? Magari quando torno a casa. Il cibo di mia madre è sempre il migliore. E bevo champagne e Coca-Cola, cosa questa che non faccio durante i tornei… Senza esagerare, ovviamente.” Resta sempre presente in lui la ricerca di un equilibrio tra l’iper professionismo del campione e la necessità di una valvola di sfogo, che sia una serata in un locale a tirar tardi o a tavola. Esplosivo come il suo gioco in campo.
    “Quei tre sono degli Alieni”, così Alcaraz apostrofa scherzando le imprese del trio Federer – Nadal – Djokovic, capaci di vincere 66 Slam in alcuni lustri, dominando il tennis in modo totale e portandolo a livelli assoluti. Come vive Carlos la responsabilità di essere il leader, insieme a Sinner, dell’epoca successiva a quella dei big-three? “Il tennis ha sempre avuto grandi rivalità e grandi giocatori. È un privilegio che la gente guardi ai nostri match in questo modo, con tanto entusiasmo, ma alla fine non abbiamo alcun obbligo di fare quello che hanno fatto loro (Roger, Nole e Rafa, ndr), tutt’altro. Se non rimani saldo nei tuoi ideali, in ciò che vuoi, quella pressione può divorarti. Devi sapere come distinguerti. Cerchiamo di non pensare a nessuna pressione e men che meno a fare quello che hanno fatto loro.”
    La rivalità con Sinner è intensa, già molte grandissime partite tra di loro e nel 2025 finalmente due finali Slam, con una vittoria a testa. Grande tensione agonistica tra i due, ma sempre in un clima di enorme rispetto, arrivando anche a sorridersi a vicenda per sottolineare alcuni punti splendidi. Davvero un abisso rispetto a quanto accadeva in rivalità del passato. Qua arriva anche l’interessante passaggio sul rapporto con Sinner: “Il trash-talking attira molta attenzione negli appassionati, è indubbio. Alla gente piace molto l’idea che ci siano attriti tra noi”, ammette Carlos. “Questo è ciò che vende. Ma anche se il tennis è uno sport individuale, anche se viviamo ogni settimana con gli stessi giocatori, in pratica giorno dopo giorno… Jannik e io abbiamo avuto grandi battaglie in campo, ma ci vediamo molto fuori. Parliamo, ci alleniamo insieme a volte. E alla fine si crea un buon rapporto, abbiamo un bellissimo rapporto. Vogliamo vincere e batterci a vicenda, ma poi fuori dal campo è un’altra cosa, e vogliamo essere brave persone e andare d’accordo. Per me questa è una delle virtù e dei valori dello sport. Questa rivalità sta diventando sempre più intensa, e ne sono davvero grato perché mi dà l’opportunità di dare il 100% in ogni allenamento, ogni giorno, solo per migliorare. Perché il livello che devo mantenere solo per battere Jannik è davvero alto.”
    Social Media, altro tema molto dibattuto, ancor più in tempi recenti segnati da moltissimi abusi perlopiù da parte di scommettitori frustrati. Questo il pensiero di Alcaraz: “Uso molto i social media e non è un ambiente molto positivo, per non dire orribile“, Carlos ha 7,4 milioni di follower su Instagram e 1,1 milioni su TikTok. “È diventato uno strumento molto importante per il lavoro, ma a livello personale è un mondo davvero orribile. Alla fine, niente lì è reale. Le persone mostrano una vita che non è veramente la loro, un volto che non è il loro. E poi, a parte questo, ci sono molte persone che possono raggiungerti con un semplice commento e possono ferirti. Credo che non ci sia arma peggiore delle parole.”
    Lo spagnolo rivela un suo punto debole: è fissato con le scarpe sportive, tanto da collezionarne un numero esagerato… “Sono un fanatico assoluto delle sneaker. Le adoro. E non c’è più spazio a casa! Mia madre mi rimprovera perché torno da ogni torneo con più sneaker e lei dice: ‘No, non portarne altre, non c’è posto dove metterle’”.
    Il golf sta diventato il suo passatempo favorito: “Adoro giocare a golf e ho giocato in alcuni campi qui nel Regno Unito nel periodo di Wimbledon. Con la quantità di pioggia che piove, ci sono campi fantastici! Rafa gioca davvero bene, anche Alex de Minaur è bravo. L’altro giorno ho giocato contro Andy Murray e mi ha battuto. Ha passato molto tempo sul campo ad allenarsi e si vede… Ho giocato anche contro Casper Ruud e anche lui mi ha battuto.”
    Marco Mazzoni LEGGI TUTTO

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    Us Open: Entry list Md e Qualificazioni. Uscite le quali. Federico Cinà entra nelle quali. Sette azzurri presenti. Travaglia fuori di 3 posti

    Scritto da JOA20Nove azzurri già nel MD. Teste di serie: Sinner, Musetti e Cobolli, sperando che se ne aggiunga un quarto ma non vedo grandi possibilità, Berrettini uscirà dalla Top50 prima di rientrare a Toronto, Arnaldi ha la semifinale di Montréal da difendere, solo Sonego potrebbe provare a salire in Top32. Per le quali mancano ancora due settimane, ma direi che ci saranno Passaro, Pellegrino, Gigante, Maestrelli, più Zeppieri e Napolitano con il ranking protetto, sperando che si aggiunga almeno uno tra Cinà e Travaglia.
    Esatto, Sonny é l’unico con delle possibilità concrete, essendo 37 in live ma con 3 giocatori davanti che scaleranno molto prima del torneo: Popyrin, Korda e Thompson. Mentre la classifica per le tds dovrebbe essere fatta prima di Wiston Salem, dove Sonego difende il titolo. Ma come minimo avrebbe bisogno di un quarto in un mille o la semi a Washington.
    Cobolli é tds sicura ma meglio rimanga nelle 24 per un terzo turno teorico migliore e non é scontato visti i punti che difende.
    Infine Muso tiene la 7/8 se non ci sono exploit sia di Shelton che di uno fra quelli che seguono, e ovviamente se supera qualche turno lui LEGGI TUTTO

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    Sinner, focus sul gioco a rete in vista della trasferta americana

    Jannik Sinner nella foto – Foto Getty Images

    Nemmeno il tempo di godersi il trionfo a Wimbledon, che Jannik Sinner, numero uno del mondo, ha già ripreso ad allenarsi con grande concentrazione. Dopo aver annunciato il forfait al Masters 1000 di Toronto per ricaricare le batterie e recuperare energie in vista dei grandi appuntamenti della stagione sul cemento, l’azzurro è stato avvistato anche ieri sui campi in cemento del Monte Carlo Country Club.
    Sinner, che proprio a Montecarlo ha stabilito ormai da anni la sua base, si sta preparando al meglio per la trasferta nordamericana. Il suo calendario prevede la partecipazione al Masters 1000 di Cincinnati e poi, naturalmente, agli US Open di New York, dove sarà uno degli uomini da battere. La settimana via sarà presente al doppio misto agli Us Open in coppia con Emma Navarro.

    🇲🇨🎾 Jannik Sinner trained today at the Monte Carlo Country Club, sharpening his skills ahead of the North American swing.
    The World No.1 seemed particularly focused on his net play — a key element he’ll need as he prepares for his return in Cincinnati.
    Precision. Aggression.… pic.twitter.com/qm9VrAnu2v
    — The Sinner Times (@sinnertimes) July 28, 2025

    Durante la sessione di allenamento, il numero uno del ranking ATP si è concentrato in particolare sul gioco di volo e sulle soluzioni a rete, un aspetto che sta cercando di perfezionare per essere ancora più incisivo sul cemento rapido americano. La scelta di lavorare fin da subito su questi dettagli dimostra la determinazione e la fame di miglioramento che contraddistinguono Sinner, sempre alla ricerca di nuovi stimoli anche dopo i successi più importanti.L’azzurro, che con la vittoria a Wimbledon ha consolidato la sua leadership nel tennis mondiale, si candida così a un ruolo da protagonista anche nella parte finale della stagione, con l’obiettivo di lasciare, ovviamente, il segno nei grandi appuntamenti americani.
    Francesco Paolo Villarico LEGGI TUTTO

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    Jannik Sinner, 60 settimane da numero 1: ora punta Edberg

    Jannik Sinner nella foto – Foto Getty Images

    Da quando Jannik Sinner ha conquistato la vetta del ranking ATP nel giugno 2024, nessuno è riuscito nemmeno ad avvicinarlo. Il talento italiano continua la sua marcia solitaria in cima al tennis mondiale e da oggi festeggia un traguardo davvero significativo: sono 60 le settimane consecutive da numero 1 al mondo, un risultato che lo proietta tra i più grandi della storia.
    Sinner è ora il dodicesimo tennista di sempre per longevità al comando della classifica mondiale. Il prossimo obiettivo, ormai nel mirino, si chiama Stefan Edberg: lo svedese restò re del tennis per 72 settimane complessive e Jannik potrebbe raggiungerlo e superarlo nell’arco di circa tre mesi, a patto che Carlos Alcaraz — unico vero rivale in questa fase — non decida di cambiare i piani in questa lunga e appassionante trasferta americana.
    Un dominio che impressionaL’ascesa e il dominio di Sinner sono ancora più impressionanti considerando l’attuale livello di competizione del circuito, con avversari giovani, agguerriti e sempre pronti a metterlo alla prova. Ma l’altoatesino, grazie a una stagione 2024 praticamente perfetta e una continuità mai vista prima, non ha mai perso lucidità, riuscendo a difendere con freddezza e personalità il suo trono anche con 3 mesi di sospensione un dato ancora più significativo.Adesso, con la stagione nordamericana alle porte, Sinner è chiamato a difendere punti pesanti tra Cincinnati e soprattutto US Open. Il suo obiettivo è chiaro: consolidare ulteriormente la propria leadership e proseguire la scalata nella classifica dei più grandi di sempre.
    Un 2024 da incorniciare, ma la storia continuaSessanta settimane in vetta non sono solo un numero: sono il simbolo della crescita e della maturità di un campione che ha conquistato tutti con il suo tennis quasi perfetto e la sua testa da vero leader. Ora la storia lo attende ancora: nel mirino, Edberg e poi — chissà — anche altri monumenti della storia ATP.
    Francesco Paolo Villarico LEGGI TUTTO

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    Jannik Sinner e gli altri campioni: chi sono i volti del tennis che hanno lasciato il segno

    Jannik Sinner nella foto – Foto Getty Images

    Il tennis? Uno sport elegante, sicuramente, ma soprattutto fatto di disciplina ferrea. Rispetto ad altri sport dove si fa gioco di squadra, come il calcio o il basket, qui si è soli contro l’avversario e proprio per questo i risultati rendono il tutto ancora più epico.
    Fenomeno tennis: un boom inaspettatoNon possiamo negarlo: il tennis è tornato al centro della scena e a contribuire al fenomeno sono stati senza dubbio i nuovi campioni, il fatto di rendere più social questa disciplina e ovviamente l’interesse dei media che li ha sostenuti.
    Il risultato? Tutto ciò che è il business attorno a questo sport ha avuto un vero e proprio boom. Merchandising, ticket per vedere dal vivo i match, libri e ovviamente il mondo delle scommesse dove quelle con prelievo immediato sembrano essere preferite dai tifosi e dagli scommettitori.
    Ci sono nomi che entrano nella storia e che riescono persino nell’impresa di oscurare l’amatissimo calcio: firme come quelle di Jannik Sinner o di Carlos Alcaraz hanno reso lo sport della racchetta tra i più seguiti al mondo.
    Ma chi sono i nuovi campioni che dominano la scena e hanno lasciato il segno?
    Jannik SinnerDa italiani, il primo nome da premiare in classifica non può che essere quello di Jannik Sinner. Il talento dai capelli rossi arriva dalle Dolomiti e pur avendo un carattere piuttosto schivo è entrato velocemente nel cuore degli italiani.Dopo aver provato a fare altri sport come quelli sulla neve, capisce sin da ragazzino che è proprio la racchetta il suo più prezioso alleato e investe tutto il suo tempo libero e la dedizione nella disciplina.
    Sinner è un vero e proprio campione. Solo tra il 2024 e il 2025 ha conquistato quattro trofei in torni prestigiosi. Un uomo da record, nonostante la giovanissima età. 
Tra i valori che ci ha trasmesso si notano l’impegno e la costanza ma soprattutto la grande sportività nell’accettare la sconfitta (sempre più rara) e non solo l’entusiasmo della vittoria.L’ultimo successo? Il trionfo assoluto a Wimbledon, il torneo per eccellenza. Un premio di tutto rispetto e consegnato dalla principessa Kate in persona, nonostante la famiglia reale inglese tifasse in modo sfegatato per il collega spagnolo Alcaraz.
    Carlos AlcarazUn carattere completamente diverso. Mediterraneo, focoso, tipicamente spagnolo: Carlos Alcaraz è un altro campione e nonostante abbia poco più di 20 anni riesce a fare follie in campo. Adrenalina pura, ogni punto viene conquistato con un’azione esplosiva e vivace. Un suo pregio tra i tanti? Umile, simpatico, sa farsi benvolere da tutti… avversari inclusi.Potremmo dire che Carlos Alcaraz e Jannik Sinner hanno riscritto lo stile del tennis moderno e che probabilmente saranno proprio loro i protagonisti dello sport nei prossimi anni.
    I grandi maestri del tennis: Federer, Nadal, DjokovicSe da una parte ci sono le nuove leve, dall’altra nel paradiso del tennis ci sono nomi giganteschi che hanno lasciato il segno.Si parte con Roger Federer, il campione dallo stile regale che ha fatto della racchetta una vera forma d’arte, eleganza allo stato puro. 
Ogni colpo sembrava quasi disegnato da un pittore e anche se oggi non è più in campo, la sua carriera è diventata leggenda.
    Rafael Nadal viene spesso definito il gladiatore del tennis per la sua intensità, la forza e il non voler mollare fino all’ultima palla tanto da aver ispirato intere generazioni. La terra rossa? Il suo punto di forza ed è stato il simbolo di determinazione e sacrificio, nonché di dominio assoluto per molti anni, il suo incredibile record di 14 vittorie al Roland Garros sarà molto difficile da eguagliare.Altrettanto fondamentale il nome di Novak Djokovic, che nonostante il carattere silenzioso ha saputo battere record su record. Tra i più vincenti di tutti i tempi, ha dalla sua la capacità di gestire al meglio l’adrenalina, con un grande controllo mentale.
    La grande estate del tennisLa grande estate del tennis è iniziata a maggio e proprio con i 13 giorni a Roma per gli Internazionali d’Italia. Dopo le numerose partite viste a giugno e luglio, per tornare a vedere Sinner in campo dopo Wimbledon dovremo attendere un po’ di tempo, ma non così tanto. Una pausa che però non viene vista come una vacanza ma un’occasione d’allenamento.
    Inizia la fase oltreoceano, negli USA dove gli occhi sono puntati verso il Master 1000 di Toronto che si terrà dal 27 luglio al 7 agosto e al successivo Master 1000 di Cincinnati con date dal 7 al 18 agosto. 
Tappe fondamentali che introducono gli US Open, ultimo appuntamento annuale dei 4 Slam, dal 24 Agosto al 7 Settembre, in cui il nostro Jannik è chiamato a difendere il titolo conquistato nel 2024.
    E in autunno? L’instancabile Sinner, dopo una vacanza in Val Pusteria, si sposterà verso la Cina per l’Atp 500 di Pechino dal 23 settembre al 1 ottobre e quindi al Master 1000 di Shanghai dal 1 al 12 ottobre. 
Ultima destinazione? L’Arabia Saudita dal 15 al 18 ottobre.
    L’anno si concluderà alla grande con il Master 1000 di Parigi-Bercy dal 25 ottobre al 2 novembre che si giocherà a Nanterre, per tornare poi negli ultimi match previsti in Italia: Atp Finals a Torino dal 9 al 16 novembre e le finali di Coppa Davis a Bologna dal 18 al 23 novembre.
    Insomma, dopo tanto impegno il tennis è tornato ad essere uno degli sport più seguiti dagli italiani, e settori come quello del betting o del merchandising seguono il fenomeno con grande interesse. LEGGI TUTTO

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    Sinner senza Cahill agli US Open: Brad Gilbert smentisce tutto, “Fake news”

    Brad Gilbert nella foto

    Nelle ultime ore ha fatto molto rumore l’indiscrezione, riportata da La Repubblica e poi ripresa da diversi media, secondo cui Darren Cahill non sarebbe stato presente agli US Open 2025 nel box di Jannik Sinner. La notizia aveva generato molte discussioni tra tifosi e addetti ai lavori, anche perché sarebbe stata una novità significativa nella stagione del numero uno del mondo.
    A spegnere ogni voce, però, è intervenuto direttamente Brad Gilbert. L’ex tennista, oggi popolare opinionista per ESPN, ha commentato la questione sui social definendo l’indiscrezione una “fake news” senza mezzi termini. Con la sua consueta franchezza, Gilbert ha invitato a non dar credito a ricostruzioni prive di fondamento e ha sottolineato come non ci siano elementi reali a supporto dell’assenza di Cahill a New York.

    for the record this is completely fake news 🗞️
    — Brad Gilbert (@bgtennisnation) July 25, 2025

    Una smentita secca, che contribuisce a riportare serenità attorno al team di Sinner. Per il momento, quindi, il “supercoach” australiano resta regolarmente al fianco del campione italiano, pronto ad accompagnarlo anche nella corsa allo US Open.
    Marco Rossi LEGGI TUTTO

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    Sinner senza Cahill allo US Open: Vagnozzi guiderà da solo il numero uno

    Jannik Sinner nella foto – Foto Getty Images

    Sarà uno Jannik Sinner inedito quello che si presenterà allo US Open 2025. Per la prima volta dall’inizio della collaborazione, il numero uno del mondo dovrà infatti fare a meno di uno dei suoi due pilastri tecnici: Darren Cahill ha scelto di prendersi una breve pausa e non accompagnerà il tennista azzurro a New York, come confermato da La Repubblica.
    Al fianco di Sinner ci sarà quindi soltanto Simone Vagnozzi, che si dice fiducioso e pronto alla sfida: “Senza Cahill sarà un Sinner ancora più forte e motivato, ancora più deciso dopo il trionfo a Wimbledon,” assicura il coach marchigiano secondo quanto riportato dal quotidiano italiano. L’assenza del “supercoach” australiano rappresenta una novità assoluta per il team del tennista altoatesino, ma per Vagnozzi è l’occasione di mettere alla prova la solidità e la maturità raggiunte da Sinner negli ultimi mesi.
    Dopo il successo storico sui prati londinesi e le settimane passate da leader indiscusso dell’ATP, il ventitreenne italiano arriva a Flushing Meadows con i favori del pronostico ma anche con una pressione enorme sulle spalle. Vagnozzi però non ha dubbi: “Jannik sta vivendo una fase di crescita incredibile e affronta ogni nuovo traguardo con lo stesso spirito competitivo. Anche senza Cahill, sono sicuro che si presenterà agli US Open con ancora più determinazione.”
    Francesco Paolo Villarico LEGGI TUTTO