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    Sinner e Djokovic si ritirano dal Masters 1000 di Toronto. Anche Draper dà forfait. Sinner “devo recuperare”. Campo libero ad Alcaraz e Zverev?

    Novak Djokovic classe 1987 – Foto Getty Images

    Brutta notizia per gli appassionati di tennis: Jannik Sinner e Novak Djokovic hanno annunciato il proprio ritiro dal National Bank Open Presented by Rogers, il prestigioso Masters 1000 che si giocherà a Toronto dal 27 luglio al 7 agosto 2025. La comunicazione ufficiale è arrivata nella giornata di domenica, generando inevitabilmente un grande cambio di scenario per il torneo canadese.
    Sinner, attuale numero 1 del ranking ATP non sarà al via nel torneo vinto nel 2023. L’azzurro arriva da una stagione straordinaria, culminata con il trionfo alle Nitto ATP Finals e, appena una settimana fa, con la conquista del suo quarto titolo Slam in quel di Wimbledon, dove ha eliminato proprio Djokovic in semifinale.“Sono davvero deluso di dover saltare il National Bank Open di Toronto, soprattutto perché ho dei ricordi molto belli di quando ho giocato in Canada. Vincere quel titolo a Toronto due anni fa è stato l’inizio di un momento davvero speciale per me, ma dopo aver parlato con il mio team, devo recuperare” – dichiara Sinner.
    Anche il fuoriclasse serbo, quattro volte campione a Toronto, ha scelto di rinunciare all’appuntamento: una decisione che potrebbe essere legata alle fatiche accumulate tra Wimbledon e la gestione delle proprie condizioni fisiche, soprattutto dopo un’annata caratterizzata da diversi acciacchi.
    Assenza pesante anche per Jack Draper, n.1 britannico, fermato da un infortunio al braccio.Con i due principali protagonisti fuori dai giochi, la scena ora sarà dominata da Carlos Alcaraz e Alexander Zverev, già campione del torneo. Tra gli altri Top 10 iscritti ci sono anche Taylor Fritz, Lorenzo Musetti e Holger Rune, senza dimenticare le speranze di casa rappresentate da Denis Shapovalov e Felix Auger-Aliassime.
    Marco Rossi LEGGI TUTTO

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    Djokovic e la caccia al 25° Slam: il dubbio di Becker e il peso della nuova generazione

    Novak Djokovic classe 1987, n.6 del mondo – Foto Getty Images

    Ogni Slam che passa sembra essere un ostacolo in più per Novak Djokovic nella rincorsa a quel leggendario trofeo numero 25 che continua a sfuggirgli. A Wimbledon 2025, il serbo è andato vicino all’impresa, ma ancora una volta è stato fermato da chi, oggi, sembra aver preso il suo posto al vertice: Jannik Sinner e Carlos Alcaraz. E proprio su questa nuova gerarchia, Boris Becker – ex allenatore di Djokovic – ha espresso la sua analisi lucida durante un podcast con Andrea Petkovic.
    “È la grande domanda che tutti si pongono adesso,” ammette Becker. “Il vero problema per Novak è che, se vuole tornare a vincere uno Slam, dovrà molto probabilmente battere sia Alcaraz che Sinner. È successo proprio a Wimbledon, il torneo in cui secondo me aveva la migliore opportunità per conquistare il tanto agognato 25° major. Un torneo che ha già vinto sette volte e dove è arrivato per 14 volte in semifinale: sono numeri assurdi, quasi inverosimili.”
    Becker ha sottolineato anche il peso dell’età e degli acciacchi: “Dobbiamo ricordare che durante l’ultimo game contro Cobolli nei quarti si è infortunato, e a 38 anni è molto più facile avere problemi fisici. Nei primi due set con Sinner, però, mi è sembrato comunque in buona forma. Naturalmente, Jannik ha dimostrato di essere il giocatore migliore: per me è un Djokovic 2.0, una versione di Novak di quindici anni più giovane. E credo che anche Novak ne sia consapevole”.
    La domanda da un milione di dollariMa allora: Djokovic può ancora vincere un altro Slam o ormai è troppo tardi? “Mi fa piacere vedere che Novak sia arrivato di nuovo in semifinale in uno Slam, ma è sufficiente per lui? Lui gioca ancora a tennis perché vuole diventare l’unico a quota 25, vuole quel record assoluto. Ma bisogna essere realistici: nei loro giorni migliori, oggi Sinner e Alcaraz sono più forti di Djokovic nei suoi giorni migliori. È la realtà e può essere frustrante per lui, ma è così.”
    Becker non esclude la sorpresa, ma invita a ragionare con realismo: “La vera domanda è: quanto è realistico pensare che Novak possa ancora avere l’occasione per vincere un altro Slam? Il tempo sta finendo.” E se lo dice uno che di grandi sfide se ne intende, forse è il momento di guardare davvero in faccia la nuova era del tennis.
    Francesco Paolo Villarico LEGGI TUTTO

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    Pat Cash: “Ombre su Sinner? Quante sciocchezze sui social e giornali, è un campione, non un imbroglione”

    Pat Cash saluta e si complimenta con il suo amico Darren Cahill per la vittoria a Wimbledon da coach e difende a spada tratta Jannik Sinner dopo i nuovi attacchi ricevuti sui social dai “soliti noti” e pure da alcuni tabloid britannici, che sopravvivono rimestando nel torbido e facendo disinformazione. La leggenda del tennis australiano attraverso un post social fa i complimenti al n.1 del mondo azzurro e si scaglia contro coloro che continuano a suscitare illazioni sul conto dell’italiano.
    “Ho letto un sacco di sciocchezze sui social media, da parte di persone che chiamano Jannik e Iga degli ‘imbroglioni’ del doping”, afferma Cash, “è molto triste che persone così esistano ancora. Prima di sparlare, dovrebbero prendersi il tempo di informarsi e rivedere i protocolli seguiti per rilevare i risultati positivi e cosa è successo nei casi del giocatore italiano e della tennista polacca, anche se solo per dieci minuti”.
    “Se pensate che si siano dopati, siete pazzi. Sono i migliori al mondo. Tutti dovrebbero accettare la loro grandezza invece di sminuirli e raccontare bugie”
    “A volte i giocatori risultati positivi non sono ‘imbroglioni’: nel caso dei campioni di Wimbledon, erano contaminati. Non hanno “imbrogliato” cercando il miglioramento delle prestazioni. Sono stati dichiarati tali, è difficile immaginare che certe persone siano così disinformate o si rifiutino di riconoscere questi fatti e continuino a blaterare su questo argomento. Festeggiamo questi campioni!” conclude Cash.
    Marco Mazzoni LEGGI TUTTO

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    Tempesta di punti: la tournée nordamericana pronta a rivoluzionare la classifica ATP?

    Carlos Alcaraz nella foto – Foto Getty Images

    Inizia il periodo più incandescente della stagione ATP: poco più di un mese e mezzo in cui saranno in palio migliaia di punti nei tornei chiave della tournée nordamericana sul cemento. Washington, i due Masters 1000 di Canada e Cincinnati, e infine il grande appuntamento dello US Open: una sequenza di eventi che può cambiare completamente il volto della classifica mondiale, diventando fonte di enorme pressione per alcuni, ma anche occasione da sfruttare per chi cerca riscatto o sogna una scalata inattesa.
    Un calendario da brividi e una classifica pronta a rivoluzionarsiSinner e Alcaraz partono da superfavoriti e, insieme, sono i grandi nomi su cui si concentrano attese e pronostici. Ma la storia insegna che proprio in questo periodo, quando la fatica si fa sentire anche tra i più forti, ci sono spesso sorprese e exploit inattesi: l’ecosistema ideale per chi ha meno da perdere e più da guadagnare. E guardando alla classifica ATP, il peso specifico dei punti da difendere è enorme: per qualcuno sarà un incubo, per altri l’occasione di un balzo.
    Ecco quanti punti dovranno difendere i protagonisti della top 20 durante la tournée nordamericana di cemento:1. 🇮🇹 Jannik Sinner: 3.200 punti2. 🇪🇸 Carlos Alcaraz: 60 punti3. 🇩🇪 Alexander Zverev: 1.000 punti4. 🇺🇸 Taylor Fritz: 1.360 punti5. 🇬🇧 Jack Draper: 1.010 punti6. 🇷🇸 Novak Djokovic: 100 punti7. 🇮🇹 Lorenzo Musetti: 150 punti8. 🇺🇸 Ben Shelton: 550 punti9. 🇩🇰 Holger Rune: 500 punti10. 🇷🇺 Andrey Rublev: 1.150 punti11. 🇺🇸 Frances Tiafoe: 1.710 punti12. 🇳🇴 Casper Ruud: 310 punti13. 🇦🇺 Álex de Miñaur: 400 punti14. 🇷🇺 Daniil Medvedev: 420 punti15. 🇺🇸 Tommy Paul: 260 punti16. 🇷🇺 Karen Khachanov: 110 punti17. 🇨🇿 Jakub Mensik: 216 punti18. 🇮🇹 Flavio Cobolli: 605 punti19. 🇦🇷 Francisco Cerúndolo: 310 punti20. 🇧🇬 Grigor Dimitrov: 510 punti
    Djokovic, Medvedev e il rischio-crollo dei bigLa lotta per il numero uno sarà il leitmotiv di agosto, ma attenzione: il serbo Novak Djokovic è quello che, tra i top 20, ha meno punti da difendere e per questo motivo può guadagnare tanto – a patto che torni in forma e sfrutti la sua esperienza nei grandi tornei. Con buoni risultati a Canada e Cincinnati potrebbe risalire la classifica fino al top-4, posizione che lo proteggerebbe nei sorteggi dello US Open.Anche Tommy Paul, Khachanov e Mensik possono approfittare di un periodo “leggero” per tentare la scalata: basta una semifinale o una finale in un torneo importante per stravolgere la propria stagione. Diverso il discorso per Daniil Medvedev, chiamato a difendere meno di 500 punti e determinato a rientrare tra i favoriti assoluti a New York.
    Pericoli all’orizzonte invece per chi difende tanto:Taylor Fritz, Andrey Rublev, Jack Draper e soprattutto Frances Tiafoe dovranno brillare in ogni appuntamento, pena un brusco arretramento in classifica e la perdita di posizioni preziose in vista della volata finale. In questo scenario, ogni partita conta e ogni punto potrebbe fare la differenza tra la conferma e il crollo.
    Marco Rossi LEGGI TUTTO

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    Col successo a Wimbledon, Sinner segna un nuovo record assoluto

    Jannik Sinner

    Sono passati alcuni giorni ma non si spegne l’eco e, diciamolo francamente, anche la soddisfazione per la meravigliosa vittoria di Jannik Sinner a Wimbledon, primo italiano nella storia a trionfare nel singolare del più antico e prestigioso torneo al mondo. Se n’è parlato in tanti modi, analizzando aspetti tecnici, mentali e agonistici di un torneo giocato davvero bene da Jannik e portato a termine con una finale straordinaria contro Alcaraz, che cancella anche la delusione per l’esito di Roland Garros e i timori di risvolti negativi a livello mentale contro il suo più grande rivale nel medio lungo termine. Ma del successo di Sinner si è parlato anche per l’impatto a livello storico e statistico, e non solo riguardo al tennis italiano.
    La vittoria di Jannik ai Championship 2025 segna un primato storico assoluto, davvero di un certo rilievo. Sinner dopo aver alzato la coppa di Wimbledon è attualmente campione in carica nello Slam su erba, US Open, Australian Open, ma anche delle ATP Finals  e pure della Davis Cup, vinta con gli azzurri a Malaga lo scorso novembre. Ebbene, nessun tennista nella storia era riuscito ad essere campione in carica in tutte queste competizioni contemporaneamente.
    In passato, altri tennisti sono riusciti ad essere campioni in carica di tre Slam e delle Finals, per l’esattezza: Sampras (1997), Federer (2004, 2006, 2007) e Djokovic (2015, 2016, 2023), ma non della Coppa Davis.
    Questo pone l’italiano al vertice di questa curiosa ma assai significativa statistica, che rafforza ulteriormente il ruolo di leader assoluto di Sinner in questo momento storico, come certifica ampiamente anche il ranking ATP nonostante i tre mesi di stop sofferti da febbraio a inizio maggio 2025.
    E pensare che Jannik è arrivato a un solo 15 da trionfare anche a Roland Garros… Una vittoria che gli avrebbe regalato un vero Grand Slam, anche se su due anni, e, in quel caso, il detenere allo stesso tempo tutti i big titles dello sport. Resta una impresa ugualmente epocale e straordinaria per Sinner. Semplicemente il migliore.
    Marco Mazzoni LEGGI TUTTO

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    Sinner domina anche nelle statistiche di rendimento dei colpi nel 2025

    Jannik Sinner (foto Getty Images)

    Due Slam vinti e un gap enorme sui rivali nel ranking (nonostante i dolorosi tre mesi di stop): Jannik Sinner è sempre più n.1 del tennis mondiale, un dominio confermato anche dai più importanti riscontri statistici di rendimento nei vari settori del gioco. Un 2025 travagliato ma allo stesso tempo bellissimo per il nostro campione di Sexten, che dopo l’inizio eccellente con la vittoria dell’Australian Open è scattato via velocissimo davanti a tutti trionfando sui prati di Wimbledon, con i tornei su erba che rappresentano il “canonico” giro di boa della stagione dopo i mesi su terra battuta. La superiorità di Jannik è palese sul campo, dove tira colpi fortissimi, intensi e precisi, sbaragliando la resistenza degli avversari; ma lo confirmano anche le più importanti statistiche dei vari settori tecnici della prestazione. Andando infatti a vedere le categorie principali in cui si può sezionare il gioco, Sinner nel 2025 è leader in molte situazioni di gioco e quasi tutte quelle davvero “fondamentali” ad eccellere.
    Secondo lo Stats leaderboard di ATP, Sinner nelle ultime 52 settimane è terzo per rating al servizio con 295,3 punti, dietro solo a Fritz (primo con 297) e Mpetshi Perricard (secondo con 295,7). Jannik comanda in risposta, con un rating di 162,2 punti (davanti a De Minaur con 161,7 e Alcaraz con 160,7) ed è leader anche nei punti sotto pressione (palle break, tiebreak, ecc), con un indice di 253,6 punti che lo pone davanti a Draper (253,1) e Thompson (242). Più indietro Alcaraz in questa categoria, quinto con 239 punti. Ma andando a vedere i soli dati del 2025 per le singole situazioni di gioco, il dominio di Sinner su tutti i rivali diventa ancor più schiacciante.
    Ovviamente Jannik non può essere primo negli Ace ottenuti nel 2025: ha giocato molto meno di tutti i principali avversari (qua comanda Mensik con 528, seguito da Opelka e Fritz), e nemmeno per percentuale di prime di servizio in gioco, essendo questo ancora un momento altalenante nella prestazione dell’azzurro. Ma passando alle percentuali di trasformazione, ecco che musica cambia e quella suonata da Sinner diventa una sinfonia meravigliosa.
    Jannik infatti nel 2025 è terzo per punti vinti con la prima di servizio in campo: comanda Fritz con il 79,53%, seguito da Mensik col 78,20% e terzo ecco Sinner con un ottimo 77,81% (Alcaraz è solo 27esimo, col 72,99%). A livello di prestazione, è ancor più decisiva la percentuale di punti vinti con la seconda di servizio, perché conta l’aspetto pressione e tenuta mentale, con i giocatori ormai molto solidi e incisivi in risposta; qua Sinner è al comando, e nettamente: ha vinto nel 2025 il 60,57% dei punti iniziati con la seconda palla, un dato enorme che lo pone davanti a tutti (secondo è De Minaur col 56,55%, terzo Alcaraz col 56,52%).
    Stratosferico il dato relativo ai game di servizio vinti: Sinner guida nel 2025 con 366 game di battuta vinti sui 399 giocati, ossia il 91,73%. Dietro di lui c’è Fritz, con un ottimo 89,88% e quindi Djokovic, terzo con l’88,07%. Va da se che Jannik è leader anche per palle break salvate, il 71,05%, davanti a Griekspoor e Bublik.
    In risposta Sinner è lì tra i migliori a livello numerico. L’argentino Beaz guida nei punti vinti in risposta contro la prima palla dell’avversario, con il 35,70% dei punti, ma è corretto sottolineare che Sebastian ha ottenuto questi dati giocando molto su terra battuta; secondo è Alcaraz, appena dietro con il 35,39%, e quindi ecco Jannik, terzo col 34,06%. Per punti vinti rispondendo alla seconda di servizio, dato importantissimo per eccellere nei match, ritroviamo Sinner sopra tutti con 56,71%, seguito da Djokovic, De Minaur e Alcaraz, quarto. Per palle break sfruttate Sinner è “solo” quarto con il 44,69% delle chance sfruttate, è dietro a Paul (primo col 46,11%), Machac e De Minaur.
    L’unico settore di gioco dove a livello statistico Alcaraz è davanti a Sinner nel 2025 è quello dei game vinti in risposta: Carlos comanda questa classifica con 32,21%, appena davanti a Jannik col 31,52%. Seguono De Minaur e Baez.
    Tanti, tantissimi numeri. Quelli di Sinner sono da capogiro e confermano un’evidenza: è il più forte a livello di prestazione. È numero 1 del mondo non per caso, ma banalmente perché vince in campo giocando meglio degli avversari, con più efficacia e continuità.
    Marco Mazzoni LEGGI TUTTO

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    Us Open: Entry list Md. Saranno nove gli azzurri al via. Sinner è il campione uscente

    Nove azzurri già nel MD. Teste di serie: Sinner, Musetti e Cobolli, sperando che se ne aggiunga un quarto ma non vedo grandi possibilità, Berrettini uscirà dalla Top50 prima di rientrare a Toronto, Arnaldi ha la semifinale di Montréal da difendere, solo Sonego potrebbe provare a salire in Top32. Per le quali mancano ancora due settimane, ma direi che ci saranno Passaro, Pellegrino, Gigante, Maestrelli, più Zeppieri e Napolitano con il ranking protetto, sperando che si aggiunga almeno uno tra Cinà e Travaglia. LEGGI TUTTO

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    Sinner dopo Wimbledon: “Il miglior consiglio che ho ricevuto? Sorridere e godermi il viaggio”

    Jannik Sinner a Wimbledon 2025 (foto Getty Images)

    Jannik Sinner si sta godendo alcuni giorni di meritata vacanza dopo la straordinaria cavalcata a Wimbledon dove ha trionfato nel singolare maschile, unico italiano capace di compiere quest’impresa, la più importante nella storia del tennis nazionale. Una vittoria da n.1, che rafforza la sua posizione anche nel ranking e “respinge” l’assalto di Carlos Alcaraz, protagonista di una primavera eccezionale e quasi impeccabile su terra battuta, seguita dal successo al Queen’s in preparazione ai Championships. Jannik prima di lasciare Londra ha rilasciato qualche battuta al media statunitense CNBC, sottolineando ancora una volta l’importanza del lavoro, del miglioramento continuo, ma anche del vivere con allegria e felicità la sua professione, altrimenti è impossibile affrontarla con lo spirito giusto a superare tensioni e difficoltà. Un concetto ripetuto più e più volte dal suo coach Darren Cahill e che sottolinea (se mai ce ne fosse bisogno) l’apporto straordinario che l’australiano sta fornendo negli anni all’altoatesino.
    “Ogni partita ha una sua storia”, dichiara Sinner a Tania Bryer di CNBC. “Ero molto vicino a vincere a Parigi… e lui [Alcaraz] è un giocatore che mi rende un tennista migliore. Quando perdi contro qualcuno, cerchi di continuare a lavorare e di fare del tuo meglio per cambiare il risultato la volta successiva. Sono molto contento di esserci riuscito”.
    “La nostra rivalità è bellissima. Ognuno di noi ha bisogno di qualcuno che ci spinga al limite. Ogni volta che scendiamo in campo cerchiamo di vincere, ma allo stesso tempo nutriamo un grande rispetto”, afferma Jannik a proposito di Alcaraz, da cui aveva perso recentemente sia la finale di Roma che quella di Parigi.
    “Ora ho sensazioni incredibili. Subito dopo la partita hai bisogno di un po’ di tempo per capire davvero cosa stia succedendo, e questo rende tutto ancora più speciale. Ho vinto circondato dalla mia famiglia, e poi tutta la squadra. Avere questo trofeo qua con me nella “scatola”, vincere con loro, è davvero incredibile.”
    “Una delle peculiarità del tennis è che puoi vedere la parte mentale. Vedi quando qualcuno è in difficoltà, vedi quando qualcuno si diverte. Si affronta un avversario alla volta, e non devi sempre giocare al massimo per vincere quel giorno, ma devi riuscire a fare meglio dell’avversario di giornata”, racconta Sinner. “Quindi, ci sono molte cose che un tennista deve affrontare, ma è proprio questo che amo”.
    “Avere pressione è un privilegio. Mi piace molto la pressione, perché se non la senti significa che non ti importa quello che stai facendo, e mi sento privilegiato di essere nella posizione in cui sono… questa è esattamente la motivazione per cui continuo a lavorare sodo. Vado sempre in campo ad allenarmi con uno scopo, e credo che il lavoro duro supera il talento. La mentalità si costruisce esattamente durante le sessioni di allenamento, quando si fatica, quando si ha dolore, quando a volte non si ha voglia di allenarsi ma si va comunque in campo o in palestra e si fa tutto il possibile per rendere la giornata positiva” afferma Jannik. “Se non riesci a farlo durante le sessioni di allenamento, allora non puoi farlo nelle partite vere. Quindi, penso che questo sia uno degli aspetti più importanti”.
    “Non credo che nel nostro sport esistano fallimenti, a meno che tu non dia il 100%. Se hai provato tutto il possibile, allora sai che avrai giornate buone e giornate cattive”.
    “Il miglior consiglio che abbia mai ricevuto? I miei allenatori mi dicono sempre di continuare a sorridere. Partecipiamo a tanti tornei all’anno; fa parte del percorso e del processo, ma bisogna goderselo, altrimenti può diventare molto faticoso. È importante circondarsi delle persone giuste fuori dal campo e non pensare sempre al tennis”.
    Marco Mazzoni LEGGI TUTTO