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    Vacanze finite, Sinner riparte da Torino e Monte Carlo con vista su Cincinnati

    Jannik Sinner

    Il meritato riposo in Sardegna dopo la straordinaria vittoria a Wimbledon è già terminato: Jannik Sinner ha concluso le sue brevi vacanze ed è ufficialmente ripartito nelle sue attività sportive. Il n.1 del mondo (alla settimana n.59 sul trono del tennis mondiale) stamattina era a Torino presso il J Medical per svolgere dei controlli e test di routine prima di ributtarsi in campo e palestra per preparare la trasferta in Nord America. Lo riporta Sky Sport: già in passato Sinner aveva usufruito della struttura torinese per controlli, particolare dopo aver sofferto il problema all’anca nel 2024.
    Sinner si preparerà al rientro in torneo nella sua Monte Carlo, dove ci sarà di nuovo Umberto Ferrera a guidare la preparazione fisica. Partirà direttamente da Nizza verso gli USA, dove è atteso alla difesa dei titoli conquistati lo scorso anno sia al Masters 1000 di Cincinnati che US Open.
    Sono cambiali molto importanti, con Alcaraz che invece potrebbe guadagnare punti e ridurre in modo considerevole il gap dall’italiano nel ranking mondiale. Tuttavia Jannik ha dimostrato in mesi e mesi di eccellenza di essere il migliore sul sintetico outdoor: agli altri provare a fermarlo.
    Marco Mazzoni LEGGI TUTTO

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    Sinner richiama Umberto Ferrara nel team: “Scelta di continuità e performance ai massimi livelli”

    Umberto Ferrara nella foto

    Jannik Sinner ha scelto di ripartire dal passato. Dopo le vacanze estive, il numero uno del mondo ha ufficializzato il ritorno di Umberto Ferrara nel suo staff, un nome che per mesi era stato al centro delle cronache per il cosiddetto “caso Clostebol” e che lo scorso settembre era stato allontanato dal team. Ad annunciarlo una nota dello stesso entourage di Sinner: «Umberto ha avuto un ruolo importante nello sviluppo di Jannik fino ad oggi, e il suo ritorno riflette una rinnovata attenzione alla continuità e alla performance ai massimi livelli».
    Il ritorno di Ferrara sarà immediato: il preparatore fisico seguirà Sinner già nei prossimi giorni di lavoro a Montecarlo, dove l’azzurro ha ripreso gli allenamenti in vista della stagione sul cemento nordamericano. La tabella di marcia è chiara: l’obiettivo a breve termine è farsi trovare al top per il Masters 1000 di Cincinnati e, soprattutto, per gli US Open, vero appuntamento clou dell’estate.
    Ferrara, entrato nello staff Sinner nel 2022, era stato licenziato lo scorso settembre dopo essere stato coinvolto nel caso di contaminazione da Clostebol che aveva portato alla sospensione temporanea di Sinner. Diversa, invece, la posizione di Giacomo Naldi, il fisioterapista autore del massaggio che ha fatto scattare la squalifica di tre mesi al tennista tra febbraio e maggio 2025 dopo l’accordo con la Wada: per ora, Naldi non tornerà nel gruppo.Il riavvicinamento di Ferrara arriva a poche settimane dalla separazione ufficiale tra Sinner e Marco Panichi, ex preparatore atletico del romano, che da ieri ha iniziato una nuova avventura professionale nel team di Holger Rune, accanto al coach Andre Agassi.
    Francesco Paolo Villarico LEGGI TUTTO

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    Jannik Sinner : 59 settimane da numero 1 ATP, superato McEnroe

    Jannik Sinner nella foto – Foto Getty Images

    Jannik Sinner continua a riscrivere i libri del tennis mondiale. Con la chiusura di questa settimana, il campione italiano ha raggiunto quota 59 settimane consecutive al vertice del ranking ATP, un traguardo che lo posiziona al dodicesimo posto assoluto tra i giocatori con più tempo passato da numero 1 al mondo.Ma ciò che rende ancora più impressionante il record di Sinner è che tutte queste settimane le ha accumulate ininterrottamente, senza mai cedere il primato. In questa speciale classifica, l’azzurro si issa al settimo posto di sempre per striscia consecutiva al comando, superando un’icona come John McEnroe (fermo a 58 settimane di fila). Adesso, nel mirino di Jannik c’è l’australiano Lleyton Hewitt, che tra il 2001 e il 2003 rimase in cima al ranking per 75 settimane consecutive.
    La leadership solida e costante di Sinner testimonia una maturità e una continuità da vero fuoriclasse. L’azzurro, che ha saputo imporsi in una delle epoche più competitive del circuito, non solo continua a regalare soddisfazioni ai tifosi italiani, ma si conferma tra i grandi della storia recente del tennis.Il prossimo obiettivo? Allungare ancora questa incredibile striscia, consolidare la sua supremazia e provare a scalare ulteriori posizioni in questa speciale graduatoria dei più longevi numeri 1 di sempre. Il futuro è tutto dalla parte di Jannik.
    Marco Rossi LEGGI TUTTO

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    Wilander: “Il tennis di Sinner è avanti dieci anni: sta tracciando la strada del futuro”

    Jannik Sinner nella foto – Foto Getty Images

    Il dominio di Jannik Sinner e Carlos Alcaraz sul circuito ATP è ormai così evidente che ogni occasione è buona per confrontare i loro percorsi, le loro finali Slam e lo sviluppo tecnico e mentale di entrambi. In questo scenario di eccellenza generazionale, fa particolarmente piacere ascoltare il parere di una leggenda come Mats Wilander, intervistato da L’Equipe dopo le finali di Parigi e Londra, che hanno visto i due giovani fenomeni spartirsi la gloria.
    Wilander non ha dubbi: “Guardando il gioco di Sinner negli ultimi tempi, credo che il suo tennis sia cinque o addirittura dieci anni avanti rispetto a quello che immaginavo sarebbe stata l’evoluzione di questo sport in questa epoca.” Un’affermazione forte, che fa riflettere: l’azzurro, secondo lo svedese, sta già tracciando il sentiero che molti proveranno a seguire, proprio perché il suo tennis – rispetto a quello di Alcaraz – sembra meno “geniale”, ma più imitabile con dedizione, applicazione e lavoro. “Non tutti possono sviluppare il tennis di Carlos, serve un talento eccezionale. Invece tutti possono cercare di giocare come Jannik, se hanno una dedizione totale.”
    Wilander, sempre attento alle dinamiche evolutive del tennis, ha seguito da vicino le ultime due finali Slam: prima il capolavoro di Alcaraz a Roland Garros, poi il trionfo di Sinner a Wimbledon. E su quest’ultimo incontro, sottolinea come l’italiano, per lui, sia stato superiore anche nella finale persa a Parigi. “Era difficile capire come Alcaraz fosse riuscito a battere Sinner negli ultimi cinque confronti. Ora sembra facile ricordarlo, ma credo sia giusto dire che la normalità sarebbe stata una vittoria di Jannik a Parigi. In entrambe le finali, per me, l’italiano è stato il miglior giocatore.”
    Uno degli aspetti più affascinanti di questa rivalità è la loro età: 22 anni Alcaraz, 23 Sinner, margini di crescita enormi e una costante possibilità di miglioramento. E, per Wilander, ogni loro sfida non fa che accelerare questo percorso di maturazione: “Ogni volta che si affrontano, escono dal campo come tennisti più completi, più formati. Guardando l’evoluzione di entrambi, direi che negli ultimi due anni Jannik ha fatto più progressi di Carlos, anche se lo spagnolo ha ancora ampi margini, soprattutto nella scelta dei colpi in certi momenti.”
    La battaglia per il vertice mondiale, dunque, è appena iniziata: Sinner e Alcaraz stanno alzando l’asticella del tennis, costringendo tutti a rincorrerli – e non solo per talento, ma anche per mentalità e capacità di adattamento. Secondo Wilander, la formazione, almeno per ora, la sta vincendo l’azzurro. E il bello, per tutti gli appassionati, deve ancora venire.
    Francesco Paolo Villarico LEGGI TUTTO

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    Sinner e Djokovic si ritirano dal Masters 1000 di Toronto. Anche Draper dà forfait. Sinner “devo recuperare”. Campo libero ad Alcaraz e Zverev?

    Novak Djokovic classe 1987 – Foto Getty Images

    Brutta notizia per gli appassionati di tennis: Jannik Sinner e Novak Djokovic hanno annunciato il proprio ritiro dal National Bank Open Presented by Rogers, il prestigioso Masters 1000 che si giocherà a Toronto dal 27 luglio al 7 agosto 2025. La comunicazione ufficiale è arrivata nella giornata di domenica, generando inevitabilmente un grande cambio di scenario per il torneo canadese.
    Sinner, attuale numero 1 del ranking ATP non sarà al via nel torneo vinto nel 2023. L’azzurro arriva da una stagione straordinaria, culminata con il trionfo alle Nitto ATP Finals e, appena una settimana fa, con la conquista del suo quarto titolo Slam in quel di Wimbledon, dove ha eliminato proprio Djokovic in semifinale.“Sono davvero deluso di dover saltare il National Bank Open di Toronto, soprattutto perché ho dei ricordi molto belli di quando ho giocato in Canada. Vincere quel titolo a Toronto due anni fa è stato l’inizio di un momento davvero speciale per me, ma dopo aver parlato con il mio team, devo recuperare” – dichiara Sinner.
    Anche il fuoriclasse serbo, quattro volte campione a Toronto, ha scelto di rinunciare all’appuntamento: una decisione che potrebbe essere legata alle fatiche accumulate tra Wimbledon e la gestione delle proprie condizioni fisiche, soprattutto dopo un’annata caratterizzata da diversi acciacchi.
    Assenza pesante anche per Jack Draper, n.1 britannico, fermato da un infortunio al braccio.Con i due principali protagonisti fuori dai giochi, la scena ora sarà dominata da Carlos Alcaraz e Alexander Zverev, già campione del torneo. Tra gli altri Top 10 iscritti ci sono anche Taylor Fritz, Lorenzo Musetti e Holger Rune, senza dimenticare le speranze di casa rappresentate da Denis Shapovalov e Felix Auger-Aliassime.
    Marco Rossi LEGGI TUTTO

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    Djokovic e la caccia al 25° Slam: il dubbio di Becker e il peso della nuova generazione

    Novak Djokovic classe 1987, n.6 del mondo – Foto Getty Images

    Ogni Slam che passa sembra essere un ostacolo in più per Novak Djokovic nella rincorsa a quel leggendario trofeo numero 25 che continua a sfuggirgli. A Wimbledon 2025, il serbo è andato vicino all’impresa, ma ancora una volta è stato fermato da chi, oggi, sembra aver preso il suo posto al vertice: Jannik Sinner e Carlos Alcaraz. E proprio su questa nuova gerarchia, Boris Becker – ex allenatore di Djokovic – ha espresso la sua analisi lucida durante un podcast con Andrea Petkovic.
    “È la grande domanda che tutti si pongono adesso,” ammette Becker. “Il vero problema per Novak è che, se vuole tornare a vincere uno Slam, dovrà molto probabilmente battere sia Alcaraz che Sinner. È successo proprio a Wimbledon, il torneo in cui secondo me aveva la migliore opportunità per conquistare il tanto agognato 25° major. Un torneo che ha già vinto sette volte e dove è arrivato per 14 volte in semifinale: sono numeri assurdi, quasi inverosimili.”
    Becker ha sottolineato anche il peso dell’età e degli acciacchi: “Dobbiamo ricordare che durante l’ultimo game contro Cobolli nei quarti si è infortunato, e a 38 anni è molto più facile avere problemi fisici. Nei primi due set con Sinner, però, mi è sembrato comunque in buona forma. Naturalmente, Jannik ha dimostrato di essere il giocatore migliore: per me è un Djokovic 2.0, una versione di Novak di quindici anni più giovane. E credo che anche Novak ne sia consapevole”.
    La domanda da un milione di dollariMa allora: Djokovic può ancora vincere un altro Slam o ormai è troppo tardi? “Mi fa piacere vedere che Novak sia arrivato di nuovo in semifinale in uno Slam, ma è sufficiente per lui? Lui gioca ancora a tennis perché vuole diventare l’unico a quota 25, vuole quel record assoluto. Ma bisogna essere realistici: nei loro giorni migliori, oggi Sinner e Alcaraz sono più forti di Djokovic nei suoi giorni migliori. È la realtà e può essere frustrante per lui, ma è così.”
    Becker non esclude la sorpresa, ma invita a ragionare con realismo: “La vera domanda è: quanto è realistico pensare che Novak possa ancora avere l’occasione per vincere un altro Slam? Il tempo sta finendo.” E se lo dice uno che di grandi sfide se ne intende, forse è il momento di guardare davvero in faccia la nuova era del tennis.
    Francesco Paolo Villarico LEGGI TUTTO

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    Pat Cash: “Ombre su Sinner? Quante sciocchezze sui social e giornali, è un campione, non un imbroglione”

    Pat Cash saluta e si complimenta con il suo amico Darren Cahill per la vittoria a Wimbledon da coach e difende a spada tratta Jannik Sinner dopo i nuovi attacchi ricevuti sui social dai “soliti noti” e pure da alcuni tabloid britannici, che sopravvivono rimestando nel torbido e facendo disinformazione. La leggenda del tennis australiano attraverso un post social fa i complimenti al n.1 del mondo azzurro e si scaglia contro coloro che continuano a suscitare illazioni sul conto dell’italiano.
    “Ho letto un sacco di sciocchezze sui social media, da parte di persone che chiamano Jannik e Iga degli ‘imbroglioni’ del doping”, afferma Cash, “è molto triste che persone così esistano ancora. Prima di sparlare, dovrebbero prendersi il tempo di informarsi e rivedere i protocolli seguiti per rilevare i risultati positivi e cosa è successo nei casi del giocatore italiano e della tennista polacca, anche se solo per dieci minuti”.
    “Se pensate che si siano dopati, siete pazzi. Sono i migliori al mondo. Tutti dovrebbero accettare la loro grandezza invece di sminuirli e raccontare bugie”
    “A volte i giocatori risultati positivi non sono ‘imbroglioni’: nel caso dei campioni di Wimbledon, erano contaminati. Non hanno “imbrogliato” cercando il miglioramento delle prestazioni. Sono stati dichiarati tali, è difficile immaginare che certe persone siano così disinformate o si rifiutino di riconoscere questi fatti e continuino a blaterare su questo argomento. Festeggiamo questi campioni!” conclude Cash.
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    Tempesta di punti: la tournée nordamericana pronta a rivoluzionare la classifica ATP?

    Carlos Alcaraz nella foto – Foto Getty Images

    Inizia il periodo più incandescente della stagione ATP: poco più di un mese e mezzo in cui saranno in palio migliaia di punti nei tornei chiave della tournée nordamericana sul cemento. Washington, i due Masters 1000 di Canada e Cincinnati, e infine il grande appuntamento dello US Open: una sequenza di eventi che può cambiare completamente il volto della classifica mondiale, diventando fonte di enorme pressione per alcuni, ma anche occasione da sfruttare per chi cerca riscatto o sogna una scalata inattesa.
    Un calendario da brividi e una classifica pronta a rivoluzionarsiSinner e Alcaraz partono da superfavoriti e, insieme, sono i grandi nomi su cui si concentrano attese e pronostici. Ma la storia insegna che proprio in questo periodo, quando la fatica si fa sentire anche tra i più forti, ci sono spesso sorprese e exploit inattesi: l’ecosistema ideale per chi ha meno da perdere e più da guadagnare. E guardando alla classifica ATP, il peso specifico dei punti da difendere è enorme: per qualcuno sarà un incubo, per altri l’occasione di un balzo.
    Ecco quanti punti dovranno difendere i protagonisti della top 20 durante la tournée nordamericana di cemento:1. 🇮🇹 Jannik Sinner: 3.200 punti2. 🇪🇸 Carlos Alcaraz: 60 punti3. 🇩🇪 Alexander Zverev: 1.000 punti4. 🇺🇸 Taylor Fritz: 1.360 punti5. 🇬🇧 Jack Draper: 1.010 punti6. 🇷🇸 Novak Djokovic: 100 punti7. 🇮🇹 Lorenzo Musetti: 150 punti8. 🇺🇸 Ben Shelton: 550 punti9. 🇩🇰 Holger Rune: 500 punti10. 🇷🇺 Andrey Rublev: 1.150 punti11. 🇺🇸 Frances Tiafoe: 1.710 punti12. 🇳🇴 Casper Ruud: 310 punti13. 🇦🇺 Álex de Miñaur: 400 punti14. 🇷🇺 Daniil Medvedev: 420 punti15. 🇺🇸 Tommy Paul: 260 punti16. 🇷🇺 Karen Khachanov: 110 punti17. 🇨🇿 Jakub Mensik: 216 punti18. 🇮🇹 Flavio Cobolli: 605 punti19. 🇦🇷 Francisco Cerúndolo: 310 punti20. 🇧🇬 Grigor Dimitrov: 510 punti
    Djokovic, Medvedev e il rischio-crollo dei bigLa lotta per il numero uno sarà il leitmotiv di agosto, ma attenzione: il serbo Novak Djokovic è quello che, tra i top 20, ha meno punti da difendere e per questo motivo può guadagnare tanto – a patto che torni in forma e sfrutti la sua esperienza nei grandi tornei. Con buoni risultati a Canada e Cincinnati potrebbe risalire la classifica fino al top-4, posizione che lo proteggerebbe nei sorteggi dello US Open.Anche Tommy Paul, Khachanov e Mensik possono approfittare di un periodo “leggero” per tentare la scalata: basta una semifinale o una finale in un torneo importante per stravolgere la propria stagione. Diverso il discorso per Daniil Medvedev, chiamato a difendere meno di 500 punti e determinato a rientrare tra i favoriti assoluti a New York.
    Pericoli all’orizzonte invece per chi difende tanto:Taylor Fritz, Andrey Rublev, Jack Draper e soprattutto Frances Tiafoe dovranno brillare in ogni appuntamento, pena un brusco arretramento in classifica e la perdita di posizioni preziose in vista della volata finale. In questo scenario, ogni partita conta e ogni punto potrebbe fare la differenza tra la conferma e il crollo.
    Marco Rossi LEGGI TUTTO