More stories

  • in

    Masters 1000 Toronto: Jannik Sinner ai quarti di finale senza giocare. Murray forfait per problema addominale

    Jannik Sinner ITA, 2001.08.16

    Jannik Sinner non è dovuto nemmeno scendere in campo per approdare ai quarti di finale del torneo Masters 1000 di Toronto.
    L’azzurro ha approfittato questa notte del ritiro di Andy Murray che per problemi fisici non è potuto nemmeno scendere in campo.
    Dichiara Murray: “Ho giocato tantissimo negli ultimi due giorni e ho avuto un problema addominale, mi spiace deludervi ma questa sera non posso giocare“.
    Ai quarti di finale Jannik Sinner sfiderà Gael Monfils in ripresa dopo i numerosi problemi fisici avuti in passato.
    ATP Toronto Andy Murray00 Jannik Sinner [7]00 Vincitore: Sinner per walkover ServizioSvolgimentoSet 1

    Marco Rossi LEGGI TUTTO

  • in

    Masters 1000 Toronto: Sinner più tosto e continuo, si aggiudica il derby contro Berrettini

    Janni Sinner a Toronto

    I derby sono spesso partite strane, dominate dalla tensione e poco spettacolari, persino deludenti. Non rientra in questo scenario l’attesissimo scontro di secondo turno tra Matteo Berrettini e Jannik Sinner andato in scena al Masters 1000 di Toronto. Se l’aggiudica l’altoatesino con un convincente 6-4 6-3 in un’ora e mezza esatta di gioco, segnata un buon tennis per intensità e qualità, da parte di entrambi. C’era un chiaro favorito alla vigilia: Sinner, non solo per classifica ma per rendimento in stagione e “salute” generale. Il campo ha confermato il pronostico, con Jannik cresciuto tremendamente nel corso del match dopo un avvio per lui non facile, messo sotto pressione dai colpi pesanti e dai servizi poderosi di un ottimo Matteo. Nel primo set, fino al 5-4 Sinner, c’è stato grande equilibrio e intensità, con scambi di rara potenza, un vero scontro frontale a tutta. Jannik aveva sofferto di più, concedendo ed annullando ben 7 palle break (racchiuse in due game), e cavandosi da un pericoloso 15-30 sul 4 pari. Proprio da lì, il match è svoltato a favore dell’ex allievo di Riccardo Piatti.
    Berrettini infatti è incappato un brutto turno di servizio sul 4-5, con due doppi falli che ha pagato a caro prezzo. Il black out del romano è continuato anche all’avvio del secondo set, con un pessimo primo game di battuta perso da 40-0 (nel quale aveva anche trovato due Ace) che ha spianato la strada a Jannik, da lì in avanti cresciuto a dismisura al servizio e diventato quasi ingiocabile. Più solido, rapido e continuo, Sinner ha meritato il successo, bravo a salire di livello una volta in vantaggio e non concedere niente al connazionale. Ma l’aspetto più positivo nella prestazione di Jannik è stata la sua freddezza nel giocare davvero bene col servizio i momenti delicati, palle break e situazioni scomode come i 15-30 o il primo punti ai vantaggi. Nella totalità delle sconfitte subite nell’ultimo periodo, o nei set persi, la costante è stata questa catena di situazioni: errore, seguito dal servizio che non entra, che provoca tensione e altri errori, per un circolo vizioso che provoca break subiti e passaggi a vuoto. Con la tensione, il suo braccio si irrigidisce e non riesce a generare quella velocità in spinta necessaria a produrre il suo miglior tennis. Oggi si è visto, per sua fortuna, un altro film, quello di uno Jannik bravo a prendersi qualche secondo in più prima di servire, predersi qualche rischio con prime davvero potenti e anche seconde palle molto cariche e vicine alle righe, che hanno neutralizzato ogni velleità in risposta di un Berrettini tutt’altro che dimesso o poco reattivo. Ogni punto importante al servizio Sinner è andato a prenderselo, giocandolo con decisione. Questo è il vero motivo del successo, ancor più del calo vistoso patito da Matteo a cavallo dei due set. Se Jannik fosse andato sotto nel primo parziale, la partita poteva assolutamente finire in altro modo, perché il romano ha servito davvero bene e, forte di un potenziale vantaggio, avrebbe potuto reggere facendo corsa di testa.
    Questa è stata almeno la sensazione, anche se va detto che Sinner è riuscito complessivamente ad inchiodare Berrettini e l’incontro sui binari a lui più congeniali, quello dal ritmo ad altissima velocità. Un braccio di ferro a tratti brutale, che ha di sicuro consumato molte energie mentali e fisiche in un Matteo con non troppe partite sulle gambe. E quando arrivi a colpire tante palle a quella intensità, alla fine un po’ le paghi.

    Smooth sailing ⛵@janniksin takes the battle of the Italians 6-4 6-3!#NBO23 pic.twitter.com/5UxUrQNqoN
    — Tennis TV (@TennisTV) August 9, 2023

    Matteo ha perso, è uscito dal campo piuttosto scuro in volto dopo un bell’abbraccio a Jannik sulla rete. È un buon segnale: vuol dire che era entrato in campo per vincere, sicuro di potercela fare. Non ce l’ha fatta, oggi il livello tecnico, fisico e agonistico di Sinner è davvero altissimo, ma il romano c’ha provato, e nei primi nove game è piaciuto assai per come ha servito, per come ha retto l’impatto contro un Sinner assai centrato, per la reattività con la quale si è difeso ed ha aggredito la palla col diritto. A questo livello, contro un Sinner così in palla, non puoi assolutamente permetterti il minimo calo, figuriamoci ben 15 minuti… Quel crollo al servizio, con due doppi falli sul 5-4, e poi errori evitabili quando pareva in controllo all’avvio del secondo parziale gli sono costati la sconfitta. Non è riuscito più Matteo ad incidere in risposta, a strappare chance per riaprire il match. Troppo bene Jannik al servizio, un po’ calato Matteo in risposta, le due cose vanno di pari passo, come sempre.
    Berrettini per vincerla doveva ovviamente evitare quel calo al servizio, quei due game “maledetti”, ma il tutto è partito da lontano. Aver accettato per tutto il primo set quei ritmi micidiali forse gli è costato caro, l’ha prosciugato. Ma vederlo colpire, spesso da fermo, con più potenza e profondità di Sinner è stato fantastico; è stata la conferma che quando è in salute atletica è tornato quel tennista che faceva “le buche per terra”. Magari più back col rovescio, qualche smorzata per spezzare il ritmo al rivale, ma non era affatto facile. Bravo infatti è stato Sinner a tenere ritmi così alti da non lasciare tempo all’avversario di trovare una contromossa. L’ha letteralmente investito di pallate ad altissima velocità, senza nemmeno farlo correre troppo verso destra (quella sembrava la tattica più consona a metterlo in crisi), convinto che l’avrebbe stroncato ugualmente, anzi, forse prosciugato per poi dare la zampata dopo un’oretta di schermaglie. Ha avuto ragione lui.
    Conferme per Sinner, assolutamente da corsa nel torneo, ma anche per Berrettini, che dopo il “miracolo” di Wimbledon è in buona salute e pronto a giocarsi le sue chance nei prossimi tornei negli USA. L’estate americana è appena iniziata…
    Marco Mazzoni

    La cronaca
    Sinner alza la prima palla dell’attesissimo derby azzurro. E quanto viaggia questa palla… Berrettini vola 0-30, Sinner risponde con un’accelerazione micidiale, ma è di nuovo Matteo a brillare, con un gran back di rovescio e via avanti. 15-40, due palle break per il romano. Jannik si aggrappa al suo punto di forza, il ritmo infernale, quindi con una seconda palla velocissima (che rischio!) annulla le chance. 4 punti di fila, 1-0 Sinner. Ottimo primo turno di battuta di Matteo, incluso il primo Ace. Netto il contrasto di stile, e le diverse necessità nel match: scambiare poco e attaccare per Berrettini, massimo ritmo e velocità per Sinner. Sul 2-1 Sinner, Berrettini sbaglia due diritti di fila dal centro, uscendo dal servizio. Un filo meno reattivo il finalista di Wimbledon nel cercare la palla, basta pochissimo per accusare sulle risposte veloci di Jannik. Disastro del romano sul 15-30: scaraventa un diritto in rete da due passi, per troppa violenza nell’impatto. Resta di sasso, incredulo, con due palle break da difendere. Si aggrappa al servizio, due bordate imprendibili per l’altoatesino. Non può prescindere dalla battuta Matteo per restare in scia a Jannik. Con un gran diritto, completa la rimonta da 15-40, 2 pari. Il match avanza a strappi, c’è un filo di tensione palpabile, ora è Sinner sotto al servizio, un po’ troppa foga nella spinta. Bravissimo Matteo a passare da difesa ad attacco con uno strappo col diritto sulla prima palla più corta del rivale. 0-40, stavolta le palle break sono tre, e consecutive. Durissimo lo scambio sulla terza, la palla correva impazzita, fino all’attacco di Matteo e la bordata-passante di Jannik. È un braccio di ferro mostruoso per potenza nello scambio, uno scontro frontale continuo, diritto vs. diritto, ma il romano può colpire quasi sempre senza correre lateralmente e quindi trova controllo e profondità. Ottiene un’altra palla break Berrettini, ma Sinner trova un Ace di seconda! C’è spettacolo, e nessuno dei due trattiene il braccio. Annullando ben 5 PB, Sinner si porta 3-2. Dopo tanta “garra”, il set corre via sui turni di servizio. Più dinamico Jannik, fa più cose in campo, inclusi attacchi in contro tempo, angoli più acuti; più razionale e secco Matteo, con oltre l’80% di punti vinti con la prima in gioco. Nono game, Matteo rincorre con ottima mano una smorzata e trova un lob magnifico, che gli vale lo 0-30. Sguardo infuocato, è una grande chance. Jannik ha altri programmi, due servizi ottimi (incluso il quarto Ace) nel momento importante, poi altri due. Classe. 5-4. Tensione massima, e primo doppio fallo del match per Matteo sul 15 pari. La prima palla non va, ma gioca una seconda molto intelligente al corpo, 30 pari. Attenzione, altro Doppio Fallo! 30-40, palla break e soprattutto Set Point Sinner! Bravissimo Jannik: risponde in campo, guadagna campo, trova un diritto profondo che provoca l’errore di Matteo. 6-4 Sinner in 52 minuti. Ha sofferto di più Jannik nel parziale, ha annullato ben 7 PB su 7, ma nel game decisivo Berrettini ha smarrito totalmente la prima palla e pure commesso due dolorosi doppi falli.
    Secondo set, Sinner inizia alla battuta. E inizia bene, due Ace e via, 1-0, può fare corsa di testa, forte anche del primo set vinto. Berrettini dopo il black out riaccende la luce con servizi a tutta. Indica al suo angolo la testa, come a dire di averla ritrovata dopo la sbandata che ha pagato a caro prezzo. Ma da 40-0 con un paio di errori (pessimo un tocco sotto rete) rimette Jannik in pista. Con un altro errore di diritto (il terzo del game), botta in rete, arriva la palla break per Sinner. E la prima palla non va… Niente, altro passaggio a vuoto per Matteo, col quarto errore di diritto regala letteralmente un BREAK a Jannik, che di fatto l’ha solo rimessa in campo. Al contrario di Matteo, il braccio di Jannik alla battuta è sciolto e trova il terzo Ace del set. A zero Sinner vola 3-0, un allungo deciso con un parziale di 21 punti a 5 per l’altoatesino dal 4 pari 15-30 (quinto game di fila e secondo a zero al servizio). La sensazione è che Berrettini abbia pagato l’intensità della prima ora di gioco, mentre Sinner a questi ritmi può giocare per ore. Nonostante qualche incertezza, Matteo muove lo score nel set, ma ora deve trovare un jolly in risposta per riaprire la partita. Lo aiuta Sinner, con un paio di regali nemmeno così forzati dalle risposte del romano. 0-30. Come nelle fasi cruciali del primo set (esempio il 4 pari), Jannik si prende tutto il tempo, si concentra al massimo e massimizza il rendimento della battuta, variando l’angolo e rischiando non poco. 4-1 Sinner, a due passi dal terzo turno. Il set scorre rapido sui game di battuta. 5-3, Jannik serve per il match. È stato quasi perfetto nei suoi game, solo 4 punti persi con il 74% di prime. Inizia col nono Ace, grande ritmo, e poi il decimo! Un fulmine Sinner nell’avventarsi sulla risposta di Berrettini, e chiudere con un bel diritto cross. Doppio Match Point! Ottimo chiusura di rete, Game Set Match Sinner. Resta imbattuto nei derby italici, con un bell’abbraccio i due si salutano sulla rete. Bravo Jannik a resistere ad alcuni game molto complicati nel primo set, quindi approfittare di un “buco” di Matteo e salire fino alle stelle col servizio, diventando imprendibile. Vola al terzo turno, dove aspetta il vincente di Murray vs. Purcell, sarà nettamente favorito. Esce di scena Matteo, ma la prima ora di gioco, a velocità super e grande intensità, è stata convincente sul piano fisico.

    Matteo Berrettini vs [7] Jannik Sinner ATP Toronto Matteo Berrettini43 Jannik Sinner [7]66 Vincitore: Sinner ServizioSvolgimentoSet 2J. Sinner 15-0 ace 30-0 ace 30-15 40-153-5 → 3-6M. Berrettini 30-0 ace 40-02-5 → 3-5J. Sinner 15-0 30-0 30-15 df 40-152-4 → 2-5M. Berrettini 15-0 ace 15-15 30-15 40-15 ace1-4 → 2-4J. Sinner 0-15 0-30 15-30 30-30 ace 40-30 40-40 A-40 ace1-3 → 1-4M. Berrettini 15-0 30-0 40-0 40-15 40-300-3 → 1-3J. Sinner 15-0 30-0 ace 40-00-2 → 0-3M. Berrettini 15-0 ace 30-0 ace 40-0 40-15 40-30 40-40 40-A0-1 → 0-2J. Sinner 15-0 ace 30-0 40-0 ace0-0 → 0-1ServizioSvolgimentoSet 1M. Berrettini 0-15 15-15 15-30 df 30-30 30-40 df4-5 → 4-6J. Sinner 0-15 df 0-30 15-30 30-30 ace 40-304-4 → 4-5M. Berrettini 15-0 30-0 ace 40-0 ace3-4 → 4-4J. Sinner 15-0 15-15 30-15 40-153-3 → 3-4M. Berrettini 15-0 30-0 40-02-3 → 3-3J. Sinner 0-15 0-30 0-40 15-40 30-40 40-40 40-A 40-40 ace A-40 40-40 40-A 40-40 A-40 ace2-2 → 2-3M. Berrettini 0-15 0-30 15-30 ace 15-40 30-40 ace 40-40 A-401-2 → 2-2J. Sinner 15-0 30-0 40-01-1 → 1-2M. Berrettini 0-15 15-15 30-15 40-15 ace0-1 → 1-1J. Sinner 15-0 0-15 0-30 15-30 15-40 30-40 40-40 A-400-0 → 0-1

    Berrettini
    Sinner LEGGI TUTTO

  • in

    Masters 1000 Toronto: I risultati con il dettaglio del Secondo Turno. In campo 4 azzurri. Spicca il derby Sinner vs Berrettini (LIVE)

    Jannik Sinner e Matteo Berrettini nella foto

    Masters 1000 Toronto (Canada) – 2° Turno, cemento

    Center Court – Ora italiana: 18:30 (ora locale: 12:30 pm)1. [Q] Taro Daniel vs [WC] Milos Raonic Il match deve ancora iniziare
    2. [4] Stefanos Tsitsipas vs [PR] Gael Monfils Il match deve ancora iniziare
    3. [1] Carlos Alcaraz vs Ben Shelton (non prima ore: 01:00)Il match deve ancora iniziare
    4. [Q] Marcos Giron vs [5] Holger Rune Il match deve ancora iniziare

    Grandstand – Ora italiana: 17:00 (ora locale: 11:00 am)1. [8] Taylor Fritz vs Ugo Humbert Il match deve ancora iniziare
    2. [Q] Matteo Arnaldi vs [2] Daniil MedvedevIl match deve ancora iniziare
    3. [13] Alexander Zverev vs Alejandro Davidovich Fokina Il match deve ancora iniziare
    4. Matteo Berrettini vs [7] Jannik Sinner Il match deve ancora iniziare

    Masters 1000 Toronto – Secondo turno – chi vincerà?
    Sinner (2-0)
    Sinner (2-1)
    Berrettini (2-0)
    Berrettini (2-1)
    View Results

     Loading …

    5. [12] Tommy Paul vs Francisco Cerundolo Il match deve ancora iniziare

    Court 1 – Ora italiana: 17:00 (ora locale: 11:00 am)1. [6] Andrey Rublev vs Mackenzie McDonald Il match deve ancora iniziare
    2. Miomir Kecmanovic vs [15] Hubert Hurkacz Il match deve ancora iniziare
    3. [WC] Gabriel Diallo vs Alex de Minaur Il match deve ancora iniziare
    4. [Q] Max Purcell vs Andy Murray (non prima ore: 22:00)Il match deve ancora iniziare
    5. Sebastian Korda vs [LL] Aleksandar Vukic Il match deve ancora iniziare

    Court 4 – Ora italiana: 17:00 (ora locale: 11:00 am)1. Marcelo Melo / John Peers vs Sander Gille / Joran Vliegen Il match deve ancora iniziare
    2. [16] Lorenzo Musetti vs [Q] Thanasi Kokkinakis Il match deve ancora iniziare
    3. [8] Santiago Gonzalez / Edouard Roger-Vasselin vs Tallon Griekspoor / Jiri Lehecka (non prima ore: 21:00)Il match deve ancora iniziare
    4. Marcelo Arevalo / Jean-Julien Rojer vs [2] Ivan Dodig / Austin Krajicek (non prima ore: 23:00)Il match deve ancora iniziare

    Court 3 – Ora italiana: 19:00 (ora locale: 1:00 pm)1. [7] Marcel Granollers / Horacio Zeballos vs Fabrice Martin / Andreas Mies Il match deve ancora iniziare
    2. [1] Wesley Koolhof / Neal Skupski vs Hubert Hurkacz / Mate Pavic (non prima ore: 22:00)Il match deve ancora iniziare LEGGI TUTTO

  • in

    Masters 1000 Toronto: grande attesa per il derby azzurro, per i bookie Sinner nettamente avanti su Berrettini (sondaggio LiveTennis)

    Jannik Sinner e Matteo Berrettini nella foto

    Sarà una prima volta assoluta quella tra Jannik Sinner e Matteo Berrettini, prossimi avversari nell’ATP Masters 1000 in programma a Toronto. L’altotesino – di diritto al secondo turno – affronta il romano, capace di regolare all’esordio il francese Barrere, con i favori del pronostico: si gioca infatti a 1,49 il successo di Sinner, quota che sale a 1,53 su Newgioco, contro il colpo di Berrettini offerto tra 2,44 e 2,52. Per i bookie probabile un finale in due parziali, avanti a 1,56, su un match deciso al terzo set, a 2,32, con il 2-0 a favore del numero uno azzurro, proposto a 2,34 contro il 4,30 dello stesso risultato ma per il finalista di Wimbledon 2021.

     Loading …

    Nella giornata di mercoledì scenderanno in campo anche altri due azzurri: Lorenzo Musetti, che dopo il netto successo contro il giapponese Nishioka, se la vedrà con l’australiano Thanasi Kokkinakis: quote favorevoli al toscano, avanti a 1,64 sul successo australiano fissato a 2,13. Servirà un’impresa invece a Matteo Arnaldi, offerto a 5,60 contro la testa di serie numero 2 Danil Medvedev, campione a Toronto nel 2021, visto vincente a 1,15 volte la posta.
    Quote e scontri diretti – Toronto1R Ruusuvuori – Giron 0-1 1.60 2.331R Etcheverry – Korda 0-0 3.64 1.291R Humbert – Jarry 0-0 2.17 1.691R McDonald – Karatsev 1-1 1.76 2.081R Sonego – Murray 0-1 2.61 1.491R De Minaur – Norrie (11) 1-1 1.80 2.021R Zverev (13) – Griekspoor 1-1 1.30 3.531R Vukic – Coric (14) 0-0 3.04 1.381R Diallo – Evans 1-0 2.58 1.511R Shelton – Zapata Miralles 0-0 1.29 3.661R Auger Aliassime (10) – Purcell 1-1 1.34 3.232R Lehecka – Ruud (3) 0-1 2.48 1.542R Arnaldi – Medvedev (2) 0-1 5.61 1.132R Paul (12) – Cerundolo 1-2 1.58 2.292R Kecmanovic – Hurkacz (15) 2-0 3.22 1.322R Daniel – Raonic 0-2 2.34 1.562R Tsitsipas (4) – Monfils 2-1 1.28 3.382R Musetti (16) – Kokkinakis 0-0 1.67 2.192R Berrettini – Sinner (7) 0-0 2.55 1.51

    Quote e scontri diretti – Montreal1R Collins – Svitolina 1-0 2.33 1.601R Parks – Davis 0-0 2.09 1.741R Samsonova (15) – Siniakova 0-1 1.43 2.831R Pera – Putintseva 1-1 2.24 1.651R Wozniacki – Birrell 0-0 1.97 1.831R Mertens – Kasatkina (10) 2-5 2.48 1.531R Potapova – Muchova (14) 1-1 2.46 1.551R Haddad Maia (11) – Frech 1-0 1.38 2.931R Fernandez – Stearns 0-1 1.63 2.271R Kostyuk – Zheng 0-0 2.16 1.711R Blinkova – Zhang 1-2 1.36 3.151R Martic – Tsurenko 1-0 2.35 1.591R Vondrousova (9) – Sherif 0-0 1.17 5.152R Garcia (5) – Bouzkova 0-3 1.85 1.951R Giorgi – Andreescu 0-1 2.21 1.662R Brady – Rybakina (3) 0-0 3.82 1.262R Azarenka (16) – Stephens 5-4 1.48 2.652R Boulter – Gauff (6) 1-0 5.80 1.132R Paolini – Keys (13) 0-1 4.33 1.212R Swiatek (1) – Pliskova 3-0 1.07 8.36 LEGGI TUTTO

  • in

    Notizie dal Mondo: “Ljubicic: Sinner può raggiungere Alcaraz. Sarà un futuro top 3. “Djokovic domina sui campi veloci: Medvedev e Alcaraz lo inseguono. Iga Swiatek, tra il successo nel tennis e il desiderio di università. Naomi Osaka riflette sul passato.

    Jannik Sinner ITA, 2001.08.16 – Foto Getty Images

    Ivan Ljubicic, ex numero 5 del mondo, allenatore di Roger Federer per cinque anni e ancora strettamente legato al mondo del tennis, crede che Jannik Sinner possa ancora raggiungere il livello di Carlos Alcaraz, attuale numero uno al mondo. Il croato sottolinea che l’italiano di 22 anni ha delle caratteristiche uniche.“Non sarà mai un giocatore che esploderà all’improvviso. Ha bisogno di più tempo e di acquisire esperienza nelle grandi sfide. Purtroppo nel 2022 non è riuscito a raggiungere questi stadi nei tornei tanto quanto avrebbe voluto. Ma ora sta arrivando, io credo molto in lui”, ha affermato in un’intervista al sito ‘Tennis Majors’.Ljubicic posiziona Sinner allo stesso livello di altri due giovani. “Molto probabilmente tra cinque anni avremo Alcaraz, Sinner e Rune come top 3 ATP. Credo che anche Medvedev sarà ancora in quella zona e che potremmo avere altre sorprese.”
    Nelle ultime 52 settimane, non c’è nessuno che abbia avuto prestazioni migliori di Novak Djokovic sui campi veloci del circuito ATP. Il serbo ha un bilancio di 34-3, ovvero una percentuale di vittorie del 91,9% su questa superficie, grazie ai titoli vinti all’Open d’Australia di quest’anno e alle Nitto ATP Finals della fine dell’anno scorso. Questa percentuale avrebbe potuto essere diversa se Nole avesse partecipato al Sunshine Double, che comprende Indian Wells e Miami. Tuttavia, il serbo tornerà a competere sui campi di Cincinnati dopo la sconfitta nella finale di Wimbledon. D’altra parte, dietro di lui completano il podio Daniil Medvedev (79,7%) e Carlos Alcaraz (78,1%).
    E quando la carriera si conclude di un tennista? Questa è una domanda legittima per tutti i tennisti professionisti, alla quale Iga Swiatek ha già risposto. La polacca è al vertice della classifica WTA e vanta 15 trofei vinti in un percorso già impressionante, con l’idea che però ci sia ancora molta strada da fare. Tuttavia, la tennista di 22 anni ha già un’idea di cosa vorrà fare nel prossimo capitolo della sua vita.“Mi piace molto studiare. Ho finito due anni fa e mi manca avere quel tipo di stimolo. Ma so che non posso fare molto perché la mia priorità è la mia carriera sportiva. Sono abbastanza sicura c quando mi ritirerò, andrò all’università”, ha confessato Iga.
    Naomi Osaka prosegue la sua pausa dal tennis dopo essere diventata madre un mese fa. Nel podcast “Mountaintop Conversations”, ha ripensato ai momenti più complessi della sua carriera, specialmente a quelli in cui ha vissuto difficoltà a livello mentale.Un episodio emblematico si verificò a Roland Garros nel 2021, quando fu multata di 15.000 dollari per non aver partecipato a una conferenza stampa. L’atleta giapponese ha riflettuto su quel momento: “Nel mondo delle interviste ho sempre avuto un approccio molto diretto e, a volte, dico cose che forse non dovrei. Questo mi ha causato problemi, ma è perché apprezzo i giornalisti. Non so se ne siano consapevoli, ma mi piace interagire con loro e chiarire eventuali dubbi. Mi fa piacere che ci sia chi si interessa veramente a me”, ha rivelato.E riguardo all’assenza dalla conferenza stampa? “Man mano che acquisivo notorietà, sentivo come se l’energia intorno a me diventasse opprimente. Ho iniziato a chiudermi, a sentire che il mio carattere mutava in modo che non mi piaceva. In quel momento ho pensato di aver bisogno di una pausa, ma sapevo che sarei stata multata se l’avessi fatto. Ho considerato che preferivo pagare la multa piuttosto che sopportare quel turbamento interiore”, ha ricordato.“Non ero consapevole che ciò riguardasse la salute mentale. Crescendo, nessuno mi ha mai parlato di questo argomento e, onestamente, penso che la prima volta che mi sono veramente confrontata con il concetto di salute mentale sia stata quando mi sono ritirata dal Roland Garros. Non è che ho avuto un’infanzia difficile, è solo che la maggior parte della mia vita è stata focalizzata sul tennis”, ha concluso.Marco Rossi LEGGI TUTTO

  • in

    Statistiche ATP: i leader del 2023 in risposta. Sinner il migliore contro la seconda palla, bene Musetti

    Jannik Sinner (foto getty Images)

    Dopo la prima parte pubblicata ieri su di una serie di statistiche relative ai migliori giocatori del 2023 per rendimento al servizio e sulle palle break, continuiamo l’analisi statistica sui leader ATP nei primi sette mesi dell’anno focalizzando l’attenzione sulla risposta. A detta della maggior parte dei coach ed esperti, la capacità di rispondere con efficacia e prendere una posizione di vantaggio nello scambio è diventata ancor più cruciale dello stesso rendimento al servizio. In fin dei conti, le due fasi di gioco sono direttamente connesse: chi prevale nel confronto tra efficacia con la battuta ed efficacia in risposta, tende a vincere la partita.
    Per questo forse non è un caso che nei primi 4 posti della classifica di qualità in risposta alla prima di servizio troviamo i primi 3 giocatori del ranking: Alcaraz, Djokovic e Medvedev. Sinner è nella top10 in tutte le statistiche in risposta e il migliore finora nel 2023 per punti vinti contro la seconda battuta dell’avversario. Top10 anche per Musetti, con un’eccellente quinta posizione vs. la prima palla e decimo vs. la seconda, un dato che ribalta una critica piuttosto comune che viene rivolta all’azzurro sulla propria efficacia in risposta. Andiamo a vedere un po’ di numeri.

    Punti vinti in risposta contro la prima di servizio
    1 – Alcaraz – 36.87% (924 punti vinti su 2,506 giocati rispondendo alla prima palla dell’avversario)
    2 – Djokovic – 34.47% (760 su 2,205)
    3 – F.Cerundolo – 34.36% (847 su 2,465)
    4 – Medvedev – 34.22% (884 su 2,583)
    5 – Musetti – 33.77% (690 su 2,043)
    6 – De Minaur – 33.44% (625 su 1,869)
    7 – Sinner – 33.15% (791 su 2,386)
    8 – Hanfmann – 33.09% (586 su 1,771)
    9 – Van de Zandschulp – 32.04% (512 su 1,598)
    10 – Khachanov – 31.89% (561 su 1,759)
    In questa categoria, male Tstisipas, che in stagione è solo 27esimo col 27.76% di punti vinti contro la prima di servizio.

    Punti vinti in risposta contro la seconda di servizio
    1 – Sinner – 55.33% (836 punti vinti rispondendo alla seconda palla dell’avversario su 1,511 punti giocati)
    2 – Alcaraz – 54.33% (821 su 1,511) – curiosamente Jannik e Carlos hanno affrontato lo stesso numero di seconde!
    3 – Medvedev – 54.10% (819 su 1,514)
    4 – Dimitrov – 53.37% (594 su 1,113)
    5 – Zverev – 53.09% (765 su 1,441)
    6 – Fritz – 52.94% (855 su 1,615)
    7 – Davidovich Fokina – 52.94% (666 su 1,258)
    8 – Djokovic – 52.90% (729 su 1,378)
    9 – Rublev – 52.24% (932 su 1,784)
    10 – Musetti – 52.19% (631 su 1,209)
    Anche in questa categoria, Tsitsipas è 27esimo, confermando le difficoltà del greco (n.5 del mondo) nel rendimento in risposta in stagione

    Game vinti in risposta
    1 – Alcaraz – 34.67% (207 giochi vinti in risposta su 597 disputati in stagione)
    2 – Medvedev – 32.25% (208 su 645)
    3 – Sinner – 30.49% (179 su 587)
    4 – F.Cerundolo – 29.14% (169 su 580)
    5 – Djokovic – 29.12% (152 su 522)
    6 – Musetti – 28.74% (144 su 501)
    7 – Norrie – 27.22% (150 su 551)
    8 – De Minaur – 27.21% (123 su 452)
    9 – Dimitrov – 25.68% (113 su 440)
    10 – Ruud – 25.05% (138 su 551)

    Marco Mazzoni LEGGI TUTTO

  • in

    Ivanisevic: “A US Open i rivali di Novak e Carlos saranno Medvedev e Sinner”

    Goran in campo con Novak

    Dopo la delusione per la finale persa a Wimbledon dal suo pupillo Novak Djokovic, Goran Ivanisevic è tornato a parlare alla stampa del suo paese focalizzando l’attenzione già al prossimo US Open, e sulla nuova rivalità a tre tra Alcaraz, Sinner Rune. In merito a quest’ultima questione, per “Mr.Ace” non ci sarà alcuna nuova era con un dominio a tre, come nel recente passato con Novak, Roger e Rafa. Così ha parlato il croato al media Sportske Novosti.

    “Nuova era con rivalità a tre? Queste storie sono già un po’ ‘stupide’. Il cambio generazionale non è appena arrivato, in realtà va avanti da sei o sette anni. Se guardiamo a Medvedev, Rublev, Khachanov, Shapovalov, Auger-Aliassime prima, e ora anche Sinner, Alcaraz, Rune… Alcaraz è qui da due anni, ma Medvedev è qui da cinque o sei anni, ha 27 anni. Non sono giocatori arrivati ieri, e sono giocatori forti”.
    “Il prossimo US Open? Alcaraz è il campione in carica, è una storia a sé, e Sinner è l’unico che può minacciarlo insieme a Novak. Ad Alcaraz il gioco di Sinner da fastidio, finora hanno avuto partite molto interessanti. Ma non ci sarà solo lui, oltre a Novak. Se Medvedev gioca bene nei match cruciali, anche lui è un giocatore fenomenale per me, e ha già vinto il torneo proprio contro Novak. Stiamo parlando di fatto di tutti giocatori giovani. Novak rimane l’unico ‘dinosauro’. È normale che sia così, che siano loro d’ora in avanti i favoriti, ma c’è ancora qualcosa da chiedere agli anziani, non sono finiti”.
    Ivanisevic spende belle parole per Alcaraz: “Come persona è fenomenale, e come giocatore è inutile che ne parli, è un miracolo. L’energia che porta in campo, il modo in cui gioca… Sorride sempre, anche quando perde, è incredibile”.
    A Ivanisevic è stato anche chiesto se qualcuno può minacciare i 23 Slam di Djokovic: “Credito a tutti, ma… solo un giocatore può provarci, è Carlos Alcaraz”.
    Interessanti le parole di Goran sulla rivalità tra Alcaraz e Sinner: “Sarà una rivalità interessante da ammirare nei prossimi anni. Ciascuna delle loro partite è tesa, c’è lotta, c’è di tutto, si vede un tennis ottimo. Al momento non credo che ci sian giocatori oltre a Djokovic e Sinner che siano capaci di rimanere in una lunga partita contro Alcaraz. Chi non può stare a lungo al ritmo di Carlos può subito mettere in valigia le racchette e tornarsene a casa. Sinner invece ci riesce e con i suoi colpi ha dimostrato di metterlo in grave difficoltà e su ogni superficie. Credo che le loro partite siano le più interessanti”. LEGGI TUTTO

  • in

    Wimbledon: Djokovic troppo forte per Sinner. Il serbo vince in tre set, punta all’ottavo titolo ai Championships

    Jannik Sinner (foto twitter ufficiale di Wimbledon)

    Quando l’avversario si dimostra più forte giocando sereno, in controllo, sbagliando di meno e sfruttando le chance per l’allungo in ogni set, il risultato finale è purtroppo scontato. Novak Djokovic si conferma forte, fortissimo, sconfigge Jannik Sinner col punteggio di 6-3 6-4 7-6(4) in 2 ore e 46 minuti di gioco, qualificandosi per la finale dei Championships, la sua nona nel torneo e 35esima Slam, punta all’ottava coppa sui prati londinesi. Aspetta Alcaraz o Medvedev, in campo nella seconda semifinale e vedendo la sua forma, sarà l’uomo da battere anche domenica. C’era grandissima attesa per questa storica prima semifinale Slam per Jannik, purtroppo è andata male e, onestamente, l’incontro è stato anche piuttosto deludente sul piano dello spettacolo e divertimento, e non solo per l’esito finale. L’azzurro era chiamato alla partita perfetta, coraggiosa, alzando l’asticella oltre ai suoi limiti per provare a vincerla. C’ha provato, non ha disputato un brutto match, soprattutto nel terzo set – nonostante il fardello di due set sotto – è stato forse finalmente più sciolto. Ha avuto due set point (peccato per il diritto out sul secondo) e si è issato al tiebreak, avanti anche 3 punti a 1. Ha complessivamente retto, non è stato annichilito dal formidabile avversario, ma la differenza tra i due è comunque parsa ancora piuttosto netta. Djokovic, ricordiamo, è imbattuto nel torneo dall’edizione 2018, ogni anno sull’erba “sacra” del Centre court migliora e diventa sempre più difficile da battere. Ha dato l’ennesima dimostrazione di classe, di completezza, di superiorità, giocando una partita terribilmente concreta ad efficace, colpendo pulito, forte, profondo. Continuo. Se nessuno riesce a batterlo, ci sarà un motivo…
    Sinner non ha demeritato, ha spinto tanto ed è stato piuttosto vicino al rivale, come dicono i numeri, ma l’altro è stato un “muro”. Sicuramente l’esperienza dell’anno passato, quella rimonta a cui è stato costretto, l’ha messo in guardia, tanto da farlo partire subito molto forte. Novak ha governato i tempi di gioco conducendo per la massima parte il match alle sue velocità, rischiando poco e ottenendo un rendimento altissimo. Al contrario Sinner ha rischiato tanto, ha sbagliato troppo col diritto soprattutto in alcuni momenti chiave. Ha vinto i big point e si è procurato diverse situazioni interessanti e sei palle break. Non ne ha trasformata nessuna ed erano giocabili, questo nell’andamento del match pesa tonnellate. Ma c’è dell’altro, oltre le chance reali non sfruttate. Nonostante la forza nella spinta, i momenti di vero forcing, Sinner non ha mai dato l’impressione di poter prendere in mano il match e poterlo girare a suo favore, perché non è mai riuscito a “montare sopra” all’avversario, a soverchiarlo per potenza e velocità. L’unico spiraglio è arrivato nella fase finale del terzo set, quando Djokovic è calato al servizio e ha iniziato a concedere qualcosa, pure a beccarsi col pubblico. Il secondo set point sul 5-4 e quel doppio fallo sul 3-1 del tiebreak resteranno gli unici veri rimpianti della partita dell’azzurro. Punto importantissimo quello nel tiebreak, però poi nel “decider” il serbo ha di nuovo ripreso in mano il controllo dello scambio, e pur senza gli effetti speciali ha portato Jannik a sbagliare, fino al match point trasformato. Semplicemente, Djokovic ha fatto “il Djokovic”, ha imposto i suoi ritmi, quella magnifica pulizia all’impatto e controllo degli angoli che lo rende unico, portando Jannik all’errore e facendo tantissimi punti col servizio. È stato più forte.
    Poteva fare qualcosa in più Jannik? Forse. Non è stato contratto e col braccio rigido come nelle fasi peggiori del suo – splendido – torneo, ma nemmeno così sciolto; ha spesso perso aderenza rincorrendo, quando gli appoggi sono una chiave del suo gioco; ha fatto pochi punti diretti col servizio ma… occhio a chi rispondeva dall’altra parte. Probabilmente avrebbe dovuto cercare più spesso il rovescio lungo linea improvviso, per far correre a destra “Nole”, ma quel colpo continua a centellinarlo, forse non se la sente di rischiarlo, provando invece il diritto a tutta e forzando spesso perché colpisce con poco equilibrio esagerando nella rotazione. Ma oltre agli errori col diritto, dove Jannik è mancato è stata la conclusione del punto dopo esserselo ben costruito: ha sprecato alcune occasioni all’interno di diversi game in risposta, situazioni interessanti di 15-30 o 30-30, dove ha comandato ma non è riuscito a finalizzare, esagerando nella spinta o scegliendo il momento tatticamente peggiore per rischiare. Sembrano piccole cose, ma invece fanno l’esatta differenza tra il super campione e chi sta lavorando per arrivarci.
    Qualche variazione in più dopo aver spinto tanto poteva starci, o per assurdo poteva anche provare a spinger ancor di più, ma Novak è stato troppo bravo ad appoggiarsi su tante accelerazioni del nostro, cambiare angolo e ribaltare lo scambio a suo favore. Il controllo del corpo e della palla di Djokovic restano uno dei più grandi, splendidi, misteri del gioco. In questo Novak è una leggenda non solo del tennis, ma dello sport.
    Contro un avversario così forte e centrato, era difficile fare molto di più, anche perché Jannik non ha al momento un servizio che possa portargli tantissimi punti gratis – come Hurkacz per esempio nel torneo, ed è uscito ugualmente sconfitto. Purtroppo è corretto ammettere che oggi Djokovic è qualche spanna superiore a Sinner, e questa differenza si amplifica a dismisura negli Slam, dove la costanza di prestazione del serbo sulla lunga durata è impressionante.
    Jannik merita tutti i nostri applausi. Alla fine ha compiuto la missione: era testa di serie n.8, è arrivato in semifinale contro il più forte sfruttando un tabellone eccellente. È un merito, non è fortuna, coloro che ha battuto si erano guadagnati sul campo quella situazione. Sinner continua ad accumulare esperienza, a mettere mattoncini in classifica, a costruire il suo gioco e la propria mentalità. Quest’ottimo Wimbledon è un altro scalino superato, deve continuare a guadare la vetta e a puntarci convinto. La strada per arrivarci è ancora bella lunga, ma c’è un solo modo per farcela: crederci e lavorare. Novak così ha fatto.
    Marco Mazzoni

    La cronaca
    La semifinale scatta con Djokovic al servizio, e Sinner slitta sull’erba già nel primo scambio, finendo quasi in terra. Jannik vince il suo primo punto del match con un passante solido che Novak non controlla. Sul 30 pari Jannik risponde molto dietro, è una risposta profonda, avanza e chiude col diritto inside out. 30-40, palla break per l’azzurro. Trova la riga il serbo con un diritto da sinistra, così la cancella. Fantastico Jan! Lungo scambio, diritto cross veloce e poi diritto lungo linea velocissimo, imprendibile. Seconda Palla Break! Stavolta è Sinner a sbagliare in campo, la palla viaggia molto veloce. Con due diritti molto profondi, Novak si prende il primo game. Sinner to serve. Perfetto Djokovic nel rimettere la palla, Sinner si prende rischi ma sbaglia due diritti. L’ultimo gli costa la palla break sul 30-40. E niente primo servizio in campo… Chirurgico “Nole”: risposta profonda, diritto aggressivo sulla destra e Jannik spara in corridoio. BREAK Djokovic, 2-0. Come temevamo in presentazione, il “Djoker” è partito fortissimo per far sentire pressione a Sinner: impatti puliti, molto preciso, non forza niente, gioca profondo a basso rischio. Una macchina. 3-0 Djokovic. Muove lo score Jannik con un game di battuta rapido, incluso un Ace, 1-3, ma ora è necessario rincorrere e trovare un super-game in risposta. Il controllo del corpo del serbo è, come sempre, clamoroso: controlla la frenata su di un ottimo contro piede dell’azzurro e infila un passante comodo, ma come si è fermato e ritrovato equilibrio. Sinner lotta, va a prendersi la palla del contro break comandando lo scambio sul 30 pari e infilando un vincente di rovescio lungo linea strepitoso. Ci prova Jannik, ottimo schema, rovescio lungo linea e poi diritto cross a tutta, ma gli esce di poco. Novak si salva ancora (3 pb su 3 annullate), con un Ace si porta 4-1. Bene l’azzurro nel tuo game di servizio, ma purtroppo anche il serbo è molto preciso nel suo pressing alla sua velocità, e trova pure un nastro fortunato (non ha granché bisogno…). 5-2. Jan rischia la smorzata dopo il servizio, è talmente sorpreso Novak da scivolare a terra. Anche un serve and volley, molte variazioni che hanno funzionato. 5-3, ora il campione in carica serve per il set. Gran risposta dell’altoatesino, poi Novak tira due Ace, anzi… tre. Tre infilate da campione, 40-15 e doppio set point. Altro servizio perfetto, la risposta è in rete. 6-3 Djokovic, in 40 minuti. Jannik ha giocato bene, ha pagato l’unica palla break concessa, e non salvata. L’altro del resto non è un tennista, è un chirurgo… Un luminare della disciplina che ha un record di 27/0 nelle semifinali Slam dopo aver vinto il primo set….
    Secondo set, Sinner al servizio. Due un paio di errori in spinta, rimedia con un Ace e un poi un diritto inside out vincente. 1-0, fa il pugno al suo angolo, può adesso fare corsa di testa. Djokovic concede un paio di regali nel suo primo turno, smorzata errata, rovescio out. Sul 30 pari Jannik tira forte col rovescio ma sbaglia, era una piccola chance. 1 pari. Terzo game, Jannik va in difficoltà: subisce un rovescio lungo linea splendido, poi commette un doppio fallo, 0-30. Tira su il muro “Nole”, spinge l’azzurro ma alla fine con un rovescio rapido va lungo, 0-40. Tre palle break da difendere. Splendido lo schema offensivo per annullare la seconda, diritto cross e poi via attacco col lungo linea, massimo anticipo, palla imprendibile. 30-40. Purtroppo la terza gli è fatale, in scambio il diritto tirato da destra in corsa gli vola via, bello lungo. BREAK Djokovic, 2-1 e servizio. Troppi errori col diritto di Jannik, la palla di Novak sembra niente di che, in realtà è sempre precisa, angolata, con una discreta rotazione, complessa da rigiocare con velocità. Djokovic sul 15 pari caccia un urlo ben dopo aver colpito di rovescio, il giudice di sedia ferma il gioco e assegna il punto a Sinner per “gioco disturbato”. Scelta coraggiosa ma corretta. Protesta incredulo Novak, ma si rimette a macinare il suo gioco senza scomporsi. Jannik va a prendersi una palla del contro break lavorando un filo maggiormente la palla col diritto. Comanda lo scambio Jan, sposta Novak per tutto il campo, ma invece di venire avanti aspetta troppo e forza in rete l’ultima accelerazione. Questo è esattamente un suo limite, non venire avanti. Si prende un warning per time violation Novak, mentre rifiatava dopo il duro scambio precedente, ma ritrova concentrazione e vola 3-1. Jannik forza il sesto game in vantaggi, ci prova con una risposta di rovescio vincente, ma gli esce di poco. 4-2 Djokovic, continua a sbagliare troppi diritti l’azzurro, soprattutto sulle palle chiave, ci prova, spinge tanto, ma i risultati sono così così. Settimo game, di nuovo in difficoltà Jannik, ancora per gli errori col diritto (13 in totale nel match). 0-30. Brutto game per l’azzurro, ora anche niente prima palla e rovescio out, colpito troppo forte e stretto per il precario equilibrio. 15-40, due palle break per Djokovic, praticamente dei set point (o quasi match point….). Sbaglia un rovescio in scambio Novak, rarissimo regalo, poi trova un bel vincente Jannik, a grandissimo rischio. Con un Ace resta in scia, 4-3. Sinner vince alcuni big points, ma non riesce a incidere in risposta. Djokovic chiude il secondo parziale 6-4 al secondo set point, con il “solito” Ace esterno, slice, imprendibile. Come nel primo set, i numeri di Sinner non sono malvagi, ma 0/1 sulle palle break e troppi errori col diritto, mentre 1/5 per il serbo, il break che fa la differenza. Se l’altro sbaglia di meno, sfrutta le chance, impossibile vincere per Jannik. Solo -4 punti, è vicino, ma l’altro controlla e purtroppo domina.
    Terzo set, Sinner to serve. Nel terzo game Djokovic mette il pilota automatico, Sinner non trova via d’uscita. Nel terzo game c’è tanto da soffrire per Jan. “Nole” trova un back di rovescio clamoroso, basso, maligno.. 0-30, poi tira in rete di rovescio al termine di uno scambio complicatissimo. 0-40, tre palle break che profumano di MP per il serbo. Bravo Sinner a reggere e variare sulla prima chance, scambio durissimo portato a casa, soffrendo. Poi trova uno slice esterno (Ace) e un’altra ottima prima palla. Si salva, e chiude il game con un altro Ace, il sesto del match, 2-1. Il quarto game va ai vantaggi, ma il “solito” servizio esterno sulla riga manda in bambola la risposta dell’italiano, incapace di gestire questa situazione in tutto il match. Un buon Jannik finora al servizio nel terzo set, due prime su tre in campo, vincendo il 77% dei punti. Il problema restano i game in risposta, finora solo 4 PB ottenute (nessuna sfruttata) contro le 9 ottenute di Novak (sfruttate, una per set). Sinner torna a vincere un game a zero, non accadeva dal primo set, 4-3. Inizia bene in risposta Jannik, 0-15, poi è chiamata out una risposta (era buona! ma nessuno chiama la verifica), piccola occasione sprecata. Perfetta la manovra di Novak, apre l’angolo, incrocia e via, si prende il punto. Sciolto, sicuro, che classe. 4 pari. Si entra nel rush finale. Non trema affatto l’azzurro, spinge tanto e si butta avanti trovando sul 40-15 una volée perfetta. 5-4. Come in altre occasioni nel match, si costruisce bene il punto Jan, ma sbaglia l’affondo finale perché lo rischia da una posizione difficile, MAI tirare un colpo ad alto rischio dopo essersi creato lo spazio per chiudere. Sul 15 pari Sinner spinge a tutta in risposta col diritto, punendo una seconda palla non così incisiva. 15-30, è a due punti dal set l’azzurro. OH! Regalo di Djokovic, costruisce il punto benissimo, ma tira largo un diritto davvero facile per la sua accuratezza in queste fasi. Due palle break per Sinner, le prime del set, e sono anche Due Set Point!!! Dopo aver colpito in rete la prima palla Novak è disturbato, applaude polemicamente il pubblico… gioca sulla riga il rovescio seguente, che classe, in un momento così delicato. Rischia Jannik correndo a destra, ma col diritto spara largo. Vorrebbe piegare in due la racchetta Jan per la rabbia, gesto strano per lui, mentre il pubblico “becca” il serbo di nuovo. Elettricità a mille. Pessimo al servizio “Nole” nel game, ma impatta 5 pari. Mima lacrime Djokovic, schernendo gli spalti che normalmente supportano il più debole, non capisce che gli spettatori lo amano meno esattamente per questi atteggiamenti… Non sfrutta due chance fondamentali Sinner, ma continua a giocare ottimi turni di servizio, si guadagna almeno il tiebreak. È calato il serbo negli ultimi game, commette più errori, non mette più la stessa pressione a Jannik. Il “solito” slice esterno, non così rapido ma precisissimo, lo aiuta. Solo righe per il più vincente. Tiebreak. Ne ha vinti 14 fila negli Slam… Si prende il mini-break subito Jannik, riposta vincente di rovescio su di una seconda di servizio troppo corta del rivale, 2-0. Con un servizio esterno ottimo, Sinner si porta 3-1, ma al punto seguente rischia una seconda palla rapidissima che è OUT, un doppio fallo terribile (il secondo del match), in momento pessimo. 3-2, serve “Nole”. Rimette il pilota automatico col diritto, contro piede, scivola l’azzurro e 3 pari. Vince un punto rocambolesco Novak, ritrovando in modo misterioso la coordinazione dopo una terribile deviazione del nastro. Troppo bravo. 4-3. Ora è Novak a scivolare sul contropiede dell’azzurro, 4 pari. Si scivola tanto quest’anno sui prati londinesi. No, no, no! Sbaglia malamente un rovescio in rete in scambio Jannik, un vero errore gratuito, su di una palla docile, normalissima. 5-4 Djokovic. È l’errore che di fatto chiude il match. Il campione in carica si prende Due Match Point (6-4) spostando Jan a destra, tanto per cambiare. Altro scambio condotto, apre il campo, è Sinner a sbagliare col rovescio. Game Set Match Djokovic, è di nuovo in finale. Terzo ottimo set per l’azzurro, ma non è bastato di fronte ad un rivale davvero troppo forte.

    J. Sinner vs N. Djokovic Slam Wimbledon J. Sinner [8]None346 N. Djokovic [2]• None667 Vincitore: N. Djokovic ServizioSvolgimentoSet 3N. DjokovicN. DjokovicNone-None 0-1 0-2 1-2 1-3 2-3 df 3-3 4-3 4-4 5-4 6-46-6 → 6-7N. Djokovic 15-0 15-15 30-15 ace 30-30 40-306-5 → 6-6J. Sinner 15-0 30-0 30-15 df 40-15 ace5-5 → 6-5N. Djokovic 15-0 15-15 15-30 15-40 30-40 40-40 A-405-4 → 5-5J. Sinner 15-0 30-0 40-0 40-154-4 → 5-4N. Djokovic 0-15 15-15 30-15 40-154-3 → 4-4J. Sinner 15-0 30-0 ace 40-03-3 → 4-3N. Djokovic 15-0 15-15 30-15 40-153-2 → 3-3J. Sinner 0-15 15-15 30-15 30-30 40-302-2 → 3-2N. Djokovic 15-0 15-15 30-15 30-30 40-30 40-40 A-402-1 → 2-2J. Sinner 0-15 0-30 0-40 15-40 30-40 ace 40-40 A-40 ace1-1 → 2-1N. Djokovic 15-0 30-0 ace 30-15 40-15 ace ace1-0 → 1-1J. Sinner 15-0 15-15 30-15 40-15 40-300-0 → 1-0ServizioSvolgimentoSet 2N. Djokovic 15-0 ace 30-0 40-0 40-15 ace4-5 → 4-6J. Sinner 15-0 30-0 30-15 40-15 40-303-5 → 4-5N. Djokovic 0-15 15-15 30-15 40-15 40-303-4 → 3-5J. Sinner 0-15 0-30 15-30 15-40 30-40 40-40 A-40 ace2-4 → 3-4N. Djokovic 0-15 15-15 30-15 30-30 40-30 40-40 A-402-3 → 2-4J. Sinner 0-15 15-15 30-15 40-151-3 → 2-3N. Djokovic 15-0 15-15 15-30 30-30 40-30 40-40 40-A 40-40 A-401-2 → 1-3J. Sinner 0-15 0-30 df 0-40 15-40 30-401-1 → 1-2N. Djokovic 15-0 15-15 30-15 30-30 40-301-0 → 1-1J. Sinner 15-0 15-15 30-15 30-30 40-30 ace0-0 → 1-0ServizioSvolgimentoSet 1N. Djokovic 0-15 15-15 ace 30-15 ace 40-15 ace3-5 → 3-6J. Sinner 15-0 15-15 30-15 40-152-5 → 3-5N. Djokovic 15-0 15-15 30-15 40-15 ace2-4 → 2-5J. Sinner 15-0 30-0 ace 40-01-4 → 2-4N. Djokovic 15-0 15-15 30-15 30-30 30-40 40-40 A-40 ace1-3 → 1-4J. Sinner 15-0 30-0 40-0 ace 40-150-3 → 1-3N. Djokovic15-15 30-15 40-15 40-300-2 → 0-3J. Sinner 0-15 15-15 30-15 30-30 30-400-1 → 0-2N. Djokovic 15-0 30-0 30-15 30-30 30-40 40-40 40-A 40-40 A-400-0 → 0-1

    J. Sinner
    N. Djokovic

    ACES
    8
    11

    DOUBLE FAULTS
    3
    0

    1ST SERVE IN
    54/90 (60%)
    65/112 (58%)

    1ST SERVE POINTS WON
    41/54 (76%)
    49/65 (75%)

    2ND SERVE POINTS WON
    20/36 (56%)
    28/47 (60%)

    NET POINTS WON
    22/29 (76%)
    17/25 (68%)

    BREAK POINTS WON
    0/6 (0%)
    2/9 (22%)

    RECEIVING POINTS WON
    35/112 (31%)
    29/90 (32%)

    WINNERS
    44
    33

    UNFORCED ERRORS
    35
    21

    TOTAL POINTS WON
    96
    106

    DISTANCE COVERED
    3196.4 m
    3194.7 m

    DISTANCE COVERED/PT.
    15.8 m
    15.8 m LEGGI TUTTO