John McEnroe: “Alcaraz e Sinner sono i Beatles e i Rolling Stones del tennis, la nuova rivalità che può cambiare la storia”
John McEnroe nella foto – foto getty images
Poche persone nella storia del tennis possono vantare la stessa autorevolezza di John McEnroe. L’ex campione statunitense, che ha rivoluzionato il gioco con il suo stile e la sua personalità, resta ancora oggi una delle voci più ascoltate e rispettate del panorama tennistico. E le sue parole su Carlos Alcaraz, Jannik Sinner e il futuro di Novak Djokovic non sono passate inosservate, soprattutto dopo la straordinaria finale del Roland Garros 2025, definita da molti come un vero e proprio terremoto per il tennis mondiale.
McEnroe non ha dubbi: il duello tra Alcaraz e Sinner ha già tutte le carte in regola per entrare tra le più grandi rivalità della storia dello sport. “Se qualcuno aveva ancora dubbi sulla grandezza di Carlos e Jannik, ora sono completamente dissipati”, ha dichiarato l’americano in un’intervista al Corriere della Sera, sottolineando come i due giovani siano destinati a segnare un’epoca.
“Il carisma è qualcosa con cui si nasce, non si costruisce. Alcaraz trabocca di personalità e rende ogni suo match uno spettacolo elettrizzante. Devo dire che Carlos è il giovane più talentuoso che abbia mai visto, semplicemente brillante, ma anche Sinner ha delle qualità uniche. Jannik è più costante, quello che mi impressiona di più è la pulizia dei suoi colpi e il suono che produce la pallina quando la colpisce. Non avevo mai sentito nulla di simile”, ha spiegato McEnroe.
L’americano ha poi confessato che pagherebbe volentieri il biglietto solo per vedere Alcaraz dal vivo: “È il miglior regalo che il tennis potesse ricevere dopo l’epoca dei Big 3. Se dovessi paragonarli a gruppi musicali, direi che Jannik e Carlos sono come i Beatles e i Rolling Stones”.Quando gli si chiede se questa nuova generazione possa superare in titoli i mostri sacri Federer, Nadal e Djokovic, McEnroe resta cauto: “Mai avrei immaginato che Roger, Rafa e Novak avrebbero raggiunto i 20 Slam. Ora mi chiedete se Alcaraz e Sinner possano arrivare a 25… Sembra una follia, ma nel tennis moderno tutto è possibile. Se qualcuno può farlo, sono proprio loro”.
Spazio anche a un commento su Novak Djokovic, il cui futuro è inevitabilmente uno degli argomenti più caldi del momento: “È impossibile non ammirarlo. Lo considero il LeBron James del tennis. L’età inizia a farsi sentire e fa sempre più fatica a reggere il ritmo di Carlos e Jannik, ma rimane un prodigio, qualcuno che la scienza dovrebbe studiare. Ha ancora due armi fondamentali: esperienza e capacità di rialzarsi nei momenti difficili. Perché dovrebbe ritirarsi se è ancora così competitivo?”
Francesco Paolo Villarico LEGGI TUTTO