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    Ferrato: «Sconfitta tosta, ma è 1-1. Palla al centro»

    Per la seconda volta su due, salta il fattore campo nel duello con la Romeo Sorrento. Anzi, per la terza volta su tre. Perché è il caso di aggiungere pure la semifinale di Coppa Italia: è vero, a fine febbraio non si giocava alla VHV Arena, bensì al palasport di Longarone. Ma anche allora la maggioranza dei tifosi pendeva dalla parte del Belluno Volley. Come in gara 2 di finale dei playoff di Serie A3 Credem Banca. Dopo il capolavoro del PalaTigliana, coinciso con un successo al tie-break, i biancoblù cedono in tre parziali ai campani. E la serie è di nuovo in equilibrio.
    DEMERITI – In sede di analisi, Leonardo Ferrato va dritto al punto: «Tanti i loro meriti, ma altrettanti i demeriti da parte nostra. In ogni caso, stiamo vivendo una finale: pensare di trovare un percorso liscio era utopistico. Il fattore campo incide fino a un certo punto, lo abbiamo capito una volta di più: in Campania l’abbiamo spuntata noi, ora hanno vinto loro. Nessun dubbio, è stata una sconfitta tosta, ma è 1-1. Palla al centro».
    LIMITARE GLI SBAGLI – I biancoblù non hanno ripetuto la prova impeccabile sfoderata a Pasqua: «In fase di contrattacco – riprende Ferrato – non ci siamo espressi bene, mentre Sorrento ha sistemato alcuni aspetti che, in gara 1, non avevano funzionato. Per quanto ci riguarda, è necessario limitare gli sbagli: sia in battuta, sia in merito alle soluzioni in attacco». Onore a Sorrento, quindi, ma i bellunesi non demordono: «Una cosa che non dobbiamo mai fare è scoraggiarci. Solo che, quando nell’altra metà campo riesce tutto, il quadro diventa più complicato».
    COLPO D’OCCHIO – A prescindere dall’epilogo di gara 2, il colpo d’occhio offerto dalla VHV Arena è destinato a rimanere ben impresso nella memoria della società bellunese: «Il pubblico ci dà una spinta maggiore, questo è innegabile – conclude Ferrato -. Però, lo abbiamo visto: la Romeo non si è lasciata intimorire dai nostri tifosi e noi dal pubblico sorrentino. L’aspetto ambientale non è così determinante». E ora, tutte le energie, fisiche e mentali, andranno convogliate in un unico versante. Un versante che conduce a gara 3, in calendario domenica 4 maggio (ore 20): a Sorrento, servirà un’altra impresa.

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    Belluno si prepara alla nuova sfida play-off. Ferrato: “Nessuna partita è da sottovalutare”

    Ci sono ruoli che si vedono e ruoli che si “sentono”. Il palleggiatore, per esempio, non è solo l’atleta che tocca più palloni di tutti. È quello che decide il ritmo, conosce i compagni: ne capta umori e sensazioni. È il regista che delinea la sceneggiatura, ma resta sempre un passo indietro, lasciando ad altri le luci dei riflettori. E poi c’è Leonardo Ferrato. Uno che, dalla cabina di regia del Belluno Volley, sa essere lucido, chirurgico. Ma, nei momenti opportuni, conosce perfettamente i “trucchi” per mettere palla a terra. Come accaduto nella recente trasferta di Cavallermaggiore, dove ha sfoderato un 4 su 5 in attacco per un 80 per cento di positività. O nello scontro diretto col Gabbiano Mantova della settimana precedente, marchiato a fuoco da 9 punti, con 3 muri e 2 servizi vincenti. 

     “Leo” è un palleggiatore a tutto tondo. Ed è pronto ad affrontare la grande avventura dei play-off.“Nella post season – afferma l’alzatore di Due Carrare – nessuna partita è da sottovalutare. Ogni squadra entra in campo con il coltello tra i denti e noi faremo lo stesso”. Il primo ostacolo ha le fattezze di quel Monge Gerbaudo già affrontato nel turno conclusivo di regular season: “La gara dello scorso fine settimana si è sviluppata un po’ a rilento, ma siamo progressivamente cresciuti, sia in termini di prestazione, sia di consapevolezza”. 

    Domenica 16 marzo (ore 18), alla VHV Arena, si apre un altro capitolo. O meglio, un’altra storia. Perché il nuovo faccia a faccia con i piemontesi della Monge Gerbaudo Savigliano dà il via alla serie dei quarti di finale playoff di Serie A3 Credem Banca: “Nel complesso, non sarà una serie semplice, anche perché le prime partite portano sempre un’emozione diversa. In più, quello in provincia di Cuneo è un campo complicato”. Le due formazioni si ritrovano di fronte, a sette giorni di distanza dall’ultimo confronto: “Credo che la questione non faccia una particolare differenza. Più che all’avversario, dobbiamo prestare attenzione alla nostra metà campo”.

    Ferrato è uno dei leader del gruppo: carica i compagni, vive la squadra come una famiglia. E, da buon palleggiatore, ha la capacità di rendere migliori gli atleti sul taraflex, grazie alle sue alzate. E a uno spirito orientato sempre alla positività. Quella stessa positività che è riuscito a trasmettere pure l’ultimo arrivato in ordine di tempo: lo schiacciatore austriaco, Alexander Berger. Uno che, a Perugia, si è laureato campione d’Italia: “Io e tutto il gruppo siamo entusiasti dell’arrivo di Alex – conclude Ferrato -. Di sicuro, ci darà una grossa mano”. Il Belluno Volley riparte dalla VHV Arena, quindi. E con Ferrato al timone. Perché in campo ci saranno dodici elementi, è vero. Ma ogni azione inizierà sempre allo stesso modo: dalle sue mani. 

    (fonte: Belluno Volley) LEGGI TUTTO

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    Belluno si prepara alla nuova sfida play-off. Ferrato: “Nessuna partita è da sottovalutare”

    Ci sono ruoli che si vedono e ruoli che si “sentono”. Il palleggiatore, per esempio, non è solo l’atleta che tocca più palloni di tutti. È quello che decide il ritmo, conosce i compagni: ne capta umori e sensazioni. È il regista che delinea la sceneggiatura, ma resta sempre un passo indietro, lasciando ad altri le luci dei riflettori. E poi c’è Leonardo Ferrato. Uno che, dalla cabina di regia del Belluno Volley, sa essere lucido, chirurgico. Ma, nei momenti opportuni, conosce perfettamente i “trucchi” per mettere palla a terra. Come accaduto nella recente trasferta di Cavallermaggiore, dove ha sfoderato un 4 su 5 in attacco per un 80 per cento di positività. O nello scontro diretto col Gabbiano Mantova della settimana precedente, marchiato a fuoco da 9 punti, con 3 muri e 2 servizi vincenti. 

     “Leo” è un palleggiatore a tutto tondo. Ed è pronto ad affrontare la grande avventura dei play-off.“Nella post season – afferma l’alzatore di Due Carrare – nessuna partita è da sottovalutare. Ogni squadra entra in campo con il coltello tra i denti e noi faremo lo stesso”. Il primo ostacolo ha le fattezze di quel Monge Gerbaudo già affrontato nel turno conclusivo di regular season: “La gara dello scorso fine settimana si è sviluppata un po’ a rilento, ma siamo progressivamente cresciuti, sia in termini di prestazione, sia di consapevolezza”. 

    Domenica 16 marzo (ore 18), alla VHV Arena, si apre un altro capitolo. O meglio, un’altra storia. Perché il nuovo faccia a faccia con i piemontesi della Monge Gerbaudo Savigliano dà il via alla serie dei quarti di finale playoff di Serie A3 Credem Banca: “Nel complesso, non sarà una serie semplice, anche perché le prime partite portano sempre un’emozione diversa. In più, quello in provincia di Cuneo è un campo complicato”. Le due formazioni si ritrovano di fronte, a sette giorni di distanza dall’ultimo confronto: “Credo che la questione non faccia una particolare differenza. Più che all’avversario, dobbiamo prestare attenzione alla nostra metà campo”.

    Ferrato è uno dei leader del gruppo: carica i compagni, vive la squadra come una famiglia. E, da buon palleggiatore, ha la capacità di rendere migliori gli atleti sul taraflex, grazie alle sue alzate. E a uno spirito orientato sempre alla positività. Quella stessa positività che è riuscito a trasmettere pure l’ultimo arrivato in ordine di tempo: lo schiacciatore austriaco, Alexander Berger. Uno che, a Perugia, si è laureato campione d’Italia: “Io e tutto il gruppo siamo entusiasti dell’arrivo di Alex – conclude Ferrato -. Di sicuro, ci darà una grossa mano”. Il Belluno Volley riparte dalla VHV Arena, quindi. E con Ferrato al timone. Perché in campo ci saranno dodici elementi, è vero. Ma ogni azione inizierà sempre allo stesso modo: dalle sue mani. 

    (fonte: Belluno Volley) LEGGI TUTTO

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    Ferrato e la fase decisiva: «In campo col coltello tra i denti»

    Ci sono ruoli che si vedono e ruoli che si “sentono”. Il palleggiatore, per esempio, non è solo l’atleta che tocca più palloni di tutti. È quello che decide il ritmo, conosce i compagni: ne capta umori e sensazioni. È il regista che delinea la sceneggiatura, ma resta sempre un passo indietro, lasciando ad altri le luci dei riflettori. E poi c’è Leonardo Ferrato. Uno che, dalla cabina di regia del Belluno Volley, sa essere lucido, chirurgico. Ma, nei momenti opportuni, conosce perfettamente i “trucchi” per mettere palla a terra. Come accaduto nella recente trasferta di Cavallermaggiore, dove ha sfoderato un 4 su 5 in attacco per un 80 per cento di positività. O nello scontro diretto col Gabbiano Mantova della settimana precedente, marchiato a fuoco da 9 punti, con 3 muri e 2 servizi vincenti. 
    A TUTTO TONDO – Insomma, “Leo” è un palleggiatore a tutto tondo. Ed è pronto ad affrontare la grande avventura dei playoff: «Nella post season – afferma l’alzatore di Due Carrare – nessuna partita è da sottovalutare. Ogni squadra entra in campo con il coltello tra i denti e noi faremo lo stesso». Il primo ostacolo ha le fattezze di quel Monge Gerbaudo già affrontato nel turno conclusivo di regular season: «La gara dello scorso fine settimana si è sviluppata un po’ a rilento, ma siamo progressivamente cresciuti, sia in termini di prestazione, sia di consapevolezza». 
    EMOZIONI – Domenica 16 marzo (ore 18), alla VHV Arena, si apre un altro capitolo. O meglio, un’altra storia. Perché il nuovo faccia a faccia con i piemontesi dà il via alla serie dei quarti di finale playoff di Serie A3 Credem Banca: «Nel complesso, non sarà una serie semplice, anche perché le prime partite portano sempre un’emozione diversa. In più, quello in provincia di Cuneo è un campo complicato». Le due formazioni si ritroveranno di fronte, a sette giorni di distanza dall’ultimo confronto: «Credo che la questione non faccia una particolare differenza. Più che all’avversario, dobbiamo prestare attenzione alla nostra metà campo».
    SPIRITO – Ferrato è uno dei leader del gruppo: carica i compagni, vive la squadra come una famiglia. E, da buon palleggiatore, ha la capacità di rendere migliori gli atleti sul taraflex, grazie alle sue alzate. E a uno spirito orientato sempre alla positività. Quella stessa positività che è riuscito a trasmettere pure l’ultimo arrivato in ordine di tempo: lo schiacciatore austriaco, Alexander Berger. Uno che, a Perugia, si è laureato campione d’Italia: «Io e tutto il gruppo siamo entusiasti dell’arrivo di Alex – conclude Ferrato -. Di sicuro, ci darà una grossa mano». Il Belluno Volley riparte dalla VHV Arena, quindi. E con Ferrato al timone. Perché in campo ci saranno dodici elementi, è vero. Ma ogni azione inizierà sempre allo stesso modo: dalle sue mani. 
    GARA 2 DI SABATO – All’interno del sito ufficiale della società, www.bellunovolley.it, è possibile acquistare i biglietti in prevendita per gara 1. Il secondo atto dei quarti di finale, invece, andrà in scena in anticipo: sabato 22 marzo (ore 18), a Cavallermaggiore. Nella tana di Savigliano. LEGGI TUTTO

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    Belluno, Ferrato è tornato: “Ritengo che il nostro potenziale sia ancora inespresso”

    Leonardo Ferrato è tornato. Eccome se è tornato. Dopo una pre-season e un inizio di campionato condizionati da un fastidioso infortunio, il palleggiatore di Due Carrare ha recitato da protagonista in occasione della sfida vinta in quattro parziali dal Belluno Volley a Sarroch. In Sardegna, infatti, l’ex Ortona ha ispirato e coinvolto con grande regolarità le bocche da fuoco in maglia biancoblù. E, non contento, si è pure preso il lusso di chiudere il match con 7 punti, arricchiti da ben 4 muri. 

    “Leo” offre precise rassicurazioni: “Mi sento meglio. Io e tutti i miei compagni stiamo lavorando per raggiungere una buona condizione individuale e di squadra. In questo senso, ritengo che il nostro potenziale sia ancora inespresso”. Il problema fisico risale al mese di settembre: “Ho avuto uno strappo all’addominale. Un infortunio piuttosto comune, ma che rischia di trascinarsi a lungo”. 

    Pochi dubbi: i tre punti ottenuti nella tana della Sarlux rappresentano un’importante boccata d’ossigeno. Perché spezzano una serie di due passivi in sequenza. E permettono ai rinoceronti di affiancare Ancona al quarto posto in classifica: “Sotto il profilo tattico, a Sarroch ha fatto la differenza la nostra fase break. E, dal punto di vista mentale, lo slancio con cui abbiamo affrontato l’impegno”. 

    La scorsa settimana, la società ha optato per il cambio di guida tecnica. E ora, in plancia di comando, c’è l’ex allenatore di Portomaggiore, Bologna e Motta, Marco Marzola: “L’impatto con il nuovo coach è stato molto buono – riprende Ferrato -. Anche perché è un ex palleggiatore e questo aspetto mi piace parecchio. Sta portando entusiasmo e tranquillità, pure quando le cose non vanno per il verso giusto”. 

    Il regista, che spegnerà 23 candeline il giorno di Natale, è sicuro “Siamo un bel gruppo, formato da persone che stanno bene insieme. Un gruppo che, giorno dopo giorno, migliora: sia dal punto di vista umano, sia tecnico. E questo non è scontato”. Nel frattempo, domenica 1 dicembre (ore 18) il Belluno Volley si esibirà tra le mura amiche del Pala Lambioi contro l’ErmGroup Altotevere San Giustino: “Dovremo essere agguerriti fin dall’inizio e, in generale, per l’intera partita. Anche nelle fasi più complicate. San Giustino è una squadra che batte molto bene, ma ci faremo trovare pronti”. 

    (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Regia, punti e muri: un nuovo film per la regia di Ferrato

    Leonardo Ferrato è tornato. Eccome se è tornato. Dopo una pre-season e un inizio di campionato condizionati da un fastidioso infortunio, il palleggiatore di Due Carrare ha recitato da protagonista in occasione della sfida vinta in quattro parziali dal Belluno Volley a Sarroch. In Sardegna, infatti, l’ex Ortona ha ispirato e coinvolto con grande regolarità le bocche da fuoco in maglia biancoblù. E, non contento, si è pure preso il lusso di chiudere il match con 7 punti, arricchiti da ben 4 muri. 
    ADDOMINALE – “Leo” offre precise rassicurazioni: «Mi sento meglio. Io e tutti i miei compagni stiamo lavorando per raggiungere una buona condizione individuale e di squadra. In questo senso, ritengo che il nostro potenziale sia ancora inespresso». Il problema fisico risale al mese di settembre: «Ho avuto uno strappo all’addominale. Un infortunio piuttosto comune, ma che rischia di trascinarsi a lungo».  
    BOCCATA D’OSSIGENO – Pochi dubbi: i tre punti ottenuti nella tana della Sarlux rappresentano un’importante boccata d’ossigeno. Perché spezzano una serie di due passivi in sequenza. E permettono ai rinoceronti di affiancare Ancona al quarto posto in classifica: «Sotto il profilo tattico, a Sarroch ha fatto la differenza la nostra fase break. E, dal punto di vista mentale, lo slancio con cui abbiamo affrontato l’impegno». 
    ENTUSIASMO E TRANQUILLITÀ – La scorsa settimana, la società ha optato per il cambio di guida tecnica. E ora, in plancia di comando, c’è l’ex allenatore di Portomaggiore, Bologna e Motta, Marco Marzola: «L’impatto con il nuovo coach è stato molto buono – riprende Ferrato -. Anche perché è un ex palleggiatore e questo aspetto mi piace parecchio. Sta portando entusiasmo e tranquillità, pure quando le cose non vanno per il verso giusto». 
    AGGUERRITI – Il regista, che spegnerà 23 candeline il giorno di Natale, è sicuro «Siamo un bel gruppo, formato da persone che stanno bene insieme. Un gruppo che, giorno dopo giorno, migliora: sia dal punto di vista umano, sia tecnico. E questo non è scontato». Nel frattempo, domenica 1 dicembre (ore 18) il Belluno Volley si esibirà tra le mura amiche del Pala Lambioi contro l’ErmGroup Altotevere San Giustino: «Dovremo essere agguerriti fin dall’inizio e, in generale, per l’intera partita. Anche nelle fasi più complicate. San Giustino è una squadra che batte molto bene, ma ci faremo trovare pronti». 
    PREVENDITA – A proposito del confronto con il sestetto umbro, reduce dal successo su Savigliano e dall’aggancio in sesta posizione, è aperta la prevendita per acquistare i biglietti ed evitare quindi la fila all’entrata del Pala Lambioi: basterà collegarsi al sito ufficiale della società, www.bellunovolley.it. LEGGI TUTTO

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    Belluno, le ambizioni di Leonardo Ferrato: “Sta nascendo un gruppo di professionisti”

    “A fine stagione sarò soddisfatto solo se, al fianco della denominazione Belluno Volley, verrà accostata la scritta ‘Serie A’ con un numero diverso dal 3″. Parole e musica degne di un direttore d’orchestra. E lui in effetti lo è: Leonardo Ferrato. Il ventiduenne palleggiatore, originario di Padova, non nasconde le sue ambizioni in vista dell’annata pallavolistica.

    I presupposti per puntare in alto non mancano: sulla carta, se si considera che durante l’estate è stato allestito un roster profondo e arricchito da nomi di rilievo. Ma anche sul campo, a giudicare dalle prime sedute d’allenamento, alla Spes Arena. E con un paio di passaggi nell’impianto natatorio di Longarone: “La preparazione sta procedendo molto bene – prosegue Ferrato -. Sono soddisfatto di queste due settimane. Stiamo già spingendo parecchio e il lavoro nelle gambe si sente tutto, ma va benissimo così”. 

    In cabina di regia, Ferrato è la conferma. E Francesco Guizzardi, al debutto in Serie A3 Credem Banca, la novità: “Con Francesco mi trovo ottimamente. Essendo pari ruolo, spesso ci troviamo a lavorare solo io e lui, separati dal resto del gruppo. Tra noi c’è sintonia”. 

    Nel frattempo, manca una decina di giorni al primo test del pre-campionato. Un test che vedrà i ragazzi di coach De Cecco impegnati in Lombardia. E in particolare a Cantù, contro una compagine di categoria superiore come il Campi Reali. I brianzoli, nell’ultimo allenamento congiunto, hanno sconfitto in maniera netta (4-0) i Diavoli Rosa Brugherio.

    Non solo: dall’altra parte della rete ci sarà pure una vecchia conoscenza dei colori biancoblù come Marco Novello: l’appuntamento è in calendario mercoledì 18. “Sta nascendo un gruppo di professionisti – conclude il palleggiatore di Due Carrare -. O almeno, questo è ciò che si evince al primo impatto. Perché, allo stesso tempo, siamo tutti giocatori e ragazzi “work in progress” e non atleti fatti e finiti. Un simile fattore aiuta l’allenamento e la convivenza quotidiana”.

    (fonte: Comunicati stampa)  LEGGI TUTTO

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    Ferrato: «Stiamo già spingendo molto in palestra»

    «A fine stagione sarò soddisfatto solo se, al fianco della denominazione “Belluno Volley”, verrà accostata la scritta ‘Serie A’ con un numero diverso dal 3». Parole e musica degne di un direttore d’orchestra. E lui in effetti lo è: Leonardo Ferrato. Il ventiduenne palleggiatore, originario di Padova, non nasconde le sue ambizioni in vista dell’annata pallavolistica.
    LAVORO – I presupposti per puntare in alto non mancano: sulla carta, se si considera che durante l’estate è stato allestito un roster profondo e arricchito da nomi di rilievo. Ma anche sul campo, a giudicare dalle prime sedute d’allenamento, alla Spes Arena. E con un paio di passaggi nell’impianto natatorio di Longarone: «La preparazione sta procedendo molto bene – prosegue Ferrato -. Sono soddisfatto di queste due settimane. Stiamo già spingendo parecchio e il lavoro nelle gambe si sente tutto, ma va benissimo così». 
    CONFERMA E NOVITÀ – In cabina di regia, Ferrato è la conferma. E Francesco Guizzardi, al debutto in Serie A3 Credem Banca, la novità: «Con Francesco mi trovo ottimamente. Essendo pari ruolo, spesso ci troviamo a lavorare solo io e lui, separati dal resto del gruppo. Tra noi c’è sintonia». 
    WORK IN PROGRESS – Nel frattempo, manca una decina di giorni al primo test del pre-campionato. Un test che vedrà i ragazzi di coach De Cecco impegnati in Lombardia. E in particolare a Cantù, contro una compagine di categoria superiore come il Campi Reali. I brianzoli, nei primi due allenamenti congiunti del loro percorso, hanno sconfitto in maniera netta (4-0) l’Acqua San Bernardo Cuneo e i Diavoli Rosa Brugherio. Non solo: dall’altra parte della rete ci sarà pure una vecchia conoscenza dei colori biancoblù come Marco Novello: l’appuntamento è in calendario mercoledì 18. «Sta nascendo un gruppo di professionisti – conclude il palleggiatore di Due Carrare -. O almeno, questo è ciò che si evince al primo impatto. Perché, allo stesso tempo, siamo tutti giocatori e ragazzi “work in progress” e non atleti fatti e finiti. Un simile fattore aiuta l’allenamento e la convivenza quotidiana».  LEGGI TUTTO