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    Madrid accoglie il grande tennis: nove azzurri in corsa, senza Sinner ma con le ambizioni di Musetti e Berrettini

    Lorenzo Musetti (foto Brigitte Grassotti)

    Archiviata la terra rossa di Monte-Carlo, il circuito ATP fa tappa alla Caja Mágica per il Masters 1000 di Madrid. L’Italia arriva senza il suo leader Jannik Sinner, costretto a dare forfait per la sospensione, ma porta comunque in Spagna un contingente record di nove giocatori guidato da Lorenzo Musetti e Matteo Berrettini.
    Musetti e Berrettini, quote diverse ma stesso obiettivoReduce dalla finale persa nel Principato contro Carlos Alcaraz, Musetti ha raggiunto l’11ª posizione del ranking e punta a completare l’opera nella capitale spagnola. I Betting Analyst lo propongono a 36, quota che riflette la difficoltà di un tabellone in cui campeggiano i nomi più pesanti del tour.Per Matteo Berrettini, testa di serie n. 30, l’eventuale 11° titolo in carriera è offerto a 33: una valutazione leggermente più bassa che lascia intendere fiducia nei miglioramenti mostrati dal romano dopo il rientro dall’ultimo infortunio.
    Il quadro dei favoritiIn cima alla lavagna resta Carlos Alcaraz, campione a Madrid nel 2022 e 2023, bancato a 3. Alle sue spalle Novak Djokovic a 8 e un ritrovato Alexander Zverev a 10. Il detentore del titolo, Andrey Rublev, parte a 26, subito davanti al duo azzurro.
    I match degli italiani in campo domani| Match | Favorito | Sfidante (quota) ||——-|————————|——————|| Matteo Arnaldi vs Borna Coric | Arnaldi 1,57 | Coric 2,30 || Mattia Bellucci vs Damir Dzumhur | Dzumhur 1,72 | Bellucci 2,09 || Lorenzo Sonego vs Miomir Kecmanovic | Kecmanovic 1,60 | Sonego 2,30 |
    Secondo gli analisti le migliori chance azzurre arrivano da Arnaldi, favorito contro Coric anche se è un incontro secondo noi alla pari. Più complicati, almeno sulla carta, gli impegni di Bellucci e Sonego, costretti a inseguire.
    Italia a caccia di confermeSenza Sinner, la responsabilità di tenere alta la bandiera tricolore ricade su Musetti e Berrettini, ma Madrid offre opportunità anche agli altri azzurri, da Arnaldi alla grinta di Sonego. Il primo test passa dai campi in terra battuta più veloci del calendario: chi saprà adattarsi meglio potrebbe spingersi in una seconda settimana.
    Marco Rossi LEGGI TUTTO

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    Djokovic torna alla Caja Mágica: il serbo si prepara per il Mutua Madrid Open 2025. Sorteggio del tabellone di Madrid: appuntamento oggi alle 18 per quello femminile e domani ale 11 per il maschile. Musetti si allena

    Novak Djokovic classe 1987 – Foto Getty Images

    Arrivano segnali incoraggianti da Madrid, dove Novak Djokovic è già al lavoro sulla terra rossa della Caja Mágica in vista del prestigioso Mutua Madrid Open 2025. Il campione serbo, che vanta tre titoli nel torneo della capitale spagnola, ha iniziato la sua preparazione con largo anticipo, puntando a ritrovare la miglior condizione fisica e tecnica.
    Dopo un inizio di stagione 2025 ben al di sotto delle sue abituali prestazioni, Djokovic arriva a Madrid con l’obiettivo chiaro di invertire la tendenza negativa e tornare al livello che gli compete. L’ex numero uno del mondo punta a conquistare il suo quarto titolo nel Masters 1000 madrileno, torneo che ha già vinto nel 2011, 2016 e 2019.Il suo ultimo impegno agonistico risale al Masters 1000 di Montecarlo, dove ha subito una pesante sconfitta al primo turno contro il cileno Alejandro Tabilo con il punteggio di 6-3, 6-4. Si tratta della seconda vittoria di Tabilo contro Djokovic, un dato che evidenzia il momento difficile del serbo.
    La scelta di arrivare con largo anticipo a Madrid testimonia la determinazione di Djokovic di lasciarsi alle spalle questo periodo complicato e ritrovare confidenza sulla terra battuta, superficie su cui dovrà difendere molti punti nelle prossime settimane. Per il campione serbo, il torneo madrileno rappresenta un passaggio fondamentale nella preparazione ai successivi appuntamenti di Roma e, soprattutto, Roland Garros, dove cercherà di aggiungere un nuovo capitolo alla sua straordinaria carriera.
    Oggi, Domenica 20 Aprile, alle ore 18:00, si svolgerà il sorteggio del tabelone principale del WTA 1000 di Madrid.Domani, lunedì 21 aprile, alle ore 11.00, si terrà il sorteggio del tabellone principale del torneo Masters 1000 di Madrid. L’evento, che si svolgerà sulla terra battuta all’aperto della capitale spagnola, vedrà la partecipazione di 96 giocatori nel main draw.Le qualificazioni verranno sorteggiate nel pomeriggio di oggi.Il torneo maschile inizierà ufficialmente mercoledì 23 aprile, ma le 32 teste di serie beneficeranno di un bye al primo turno, entrando in gioco direttamente dal secondo turno.Il main draw femminile, invece, inizierà martedì. Le qualificazioni partiranno per entrambi i tornei domani mattina.
    Lorenzo Musetti dovrà rimandare il suo ingresso nella top-10 del ranking ATP. I risultati del torneo di Barcellona non hanno infatti permesso al tennista toscano di compiere quel salto di classifica che invece è riuscito al danese Holger Rune, finalista nel torneo catalano e sfidante di Carlos Alcaraz nell’atto conclusivo.L’attenzione è ora rivolta soprattutto alle condizioni fisiche del tennista carrarese, grande protagonista al Masters 1000 di Montecarlo dove ha raggiunto la finale, venendo sconfitto proprio da Alcaraz anche a causa di un infortunio alla coscia destra. Una piccola elongazione che non gli ha permesso di esprimersi al massimo delle sue possibilità contro un avversario di straordinario talento, dopo aver vinto brillantemente il primo set.L’azzurro si è allenato ieri con uno sparring, senza giocare punti ma limitandosi a palleggiare per riprendere confidenza con la pallina. Nel giorno di Pasqua, è prevista la partenza per Madrid.Le aspettative del toscano sono quelle di ben figurare anche nella capitale spagnola, sebbene le condizioni dei campi saranno molto diverse da quelle di Montecarlo. A Madrid, infatti, la terra rossa è notoriamente più rapida e favorevole ai giocatori abili sulle superfici veloci, a causa dell’altitudine della città.
    Francesco Paolo Villarico LEGGI TUTTO

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    Tartarini: “Musetti ha tennis da top10, ma deve migliorare ancora e ha spesso faticato a gestire l’emotività”

    Lorenzo Musetti (foto Brigitte Grassotti)

    Con la top 10 molto vicina, coach Simone Tartarini traccia una linea nel percorso di crescita del suo pupillo Lorenzo Musetti. Lo storico allenatore del nostro talento ha parlato a SuperTennis affermando che a livello di puro tennis Musetti è già un tennista da primi dieci, ma che c’è ancora un bel lavoro da fare per migliorare molti aspetti e consolidare le sue qualità. Il vero punto resta la gestione dell’emotività, il settore nel quale Lorenzo ha fatto più fatica e che diventa decisivo per compiere un nuovo step in avanti. In tutti i sensi. Riportiamo i passaggi più importanti dell’intervista.
    “Stiamo facendo un lavoro molto lungo, soprattutto impostato sull’aspetto caratteriale e di gestione dell’emotività” racconta Tartarini. “Tutti sappiamo che i suoi picchi di rendimento sono molto alti: quando gioca bene, il suo tennis è da top-10, top-5. L’ha dimostrato anche nel 2024 battendo due volte su due Zverev, tre volte su tre Fritz, e poi De Minaur. Le difficoltà arrivano quando tecnicamente o tatticamente c’è qualcosa che non funziona: fino a ora, in certi casi, Lorenzo ha spesso faticato a tenere la situazione emotiva sotto controllo. Questo lo faceva cadere in frustrazione e in passato ha condotto a sconfitte con giocatori di livello inferiore al suo. A Montecarlo, invece, malgrado sia spesso partito male faticando dal punto di vista tattico, è sempre riuscito a rimanere nella partita. È un passo avanti importante. Un giocatore non matura da un giorno all’altro, a maggior ragione uno come Lorenzo che tatticamente sa fare un sacco di cose, dunque ha bisogno di più tempo rispetto a giocatori dal tennis magari meno brillante, ma che risulta più efficace. Tuttavia, fra Miami e Montecarlo abbiamo raccolto varie indicazioni che ci dicono che, se nelle situazioni difficili riesce a rimanere aggrappato alla partita e a lottare, vince più incontri. Questo lo porterà ancora più in alto”.
    Un lavoro quindi basato sulla crescita e maturazione personale, ma non solo: “Il lavoro è su tutti i fronti. Per esempio, nel corso dell’off-season abbiamo lavorato sul servizio, modificando la biomeccanica del gesto. La tipologia precedente gli procurava sempre problemi nel lancio di palla, mentre dopo gli accorgimenti presi la situazione è migliorata e continua a migliorare. Ci lavoreremo ulteriormente perché Lorenzo fa ancora fatica a ottenere punti diretti col servizio e col primo colpo dopo il servizio, e questo lo obbliga a giocare più punti rispetto agli avversari. Sulla terra riesce a proporre un buon mix fra potenza e rotazioni, utilizzando bene slice e kick, mentre sul veloce avrebbe bisogno di qualche palla più veloce e ci stiamo lavorando. Per il resto, in generale ci stiamo concentrando maggiormente a livello tattico, verso l’obiettivo di avvicinare di più i piedi alla linea di fondo. Ma sempre partendo da lontano, perché Lorenzo gioca meglio quando riesce a tagliare il campo, mentre partendo da più vicino fatica. Ovviamente su campi più rapidi partire da molto lontano è impensabile, ma lavoriamo appunto sul fatto di tagliare maggiormente il campo, per andare a colpire più spesso la palla mentre sale”.
    Vincere anche quando non ti senti in una giornata top è un passaggio obbligato a diventare un big: “Oggi, e dico a oggi perché sono convinto che in futuro cambierà, il suo limite è relativo a un discorso di rendimento. In tornei meno importanti, magari, non riesce a trovare la stessa sicurezza che trova in altre situazioni. Ma se comincerà a capire che il suo tennis può funzionare anche nelle giornate no, la situazione migliorerà sempre di più. È una questione emotiva, di capacità di imparare a sentirsi più sicuro anche quando non tutto funziona al meglio. Il solo modo per migliorare le cose è imparare a stare nel confronto anche nelle situazioni più complicate”.
    Per il coach ligure, Musetti ha così tanta qualità che anche il discorso superfici resta relativo a come le affronta: “Lorenzo è un giocatore molto tecnico, fra i più tecnici al mondo, perché sa fare davvero un sacco di cose. Dunque, teoricamente, chi ha un bagaglio più ampio ha maggiori possibilità di adattarsi a tutte le superfici. Secondo me, anche in questo caso si torna a un discorso emozionale, di sicurezze. Lui è nato sulla terra battuta e ha un tennis fatto ancora di situazioni tattiche e di costruzione del punto, che dunque ha maggiore efficacia sul rosso. Ma funziona anche sull’erba perché ormai è una superficie sulla quale si può scambiare regolarmente. La vera difficoltà, per Lorenzo, arriva sul veloce: si scambia meno e c’è la necessità di prendere rischi più rapidamente. Una situazione che lo mette in difficoltà, specialmente quando non è particolarmente in palla. È obbligato a scegliere subito, mentre lui preferirebbe una palla in più, un approccio più conservativo. Terra ed erba lo concedono, il cemento meno”.
    “Musetti deve migliorare in termini di continuità sulla velocità di palla. Spesso sul veloce si rifugia un po’ troppo nella soluzione in kick, quando il servizio potente offre maggiori garanzie. Lorenzo ha bisogno di ottenere più punti diretti, così da doverne giocare meno. Una situazione che a oggi lo penalizza un po’ rispetto a tanti avversari. Il suo miglioramento sul duro passerà da lì. Il resto è una questione di fiducia in se stesso: quando non si sente tranquillo in campo, la prima cosa che fa è indietreggiare. Una mossa che sui campi veloci non è permessa. Così come il suo approccio più conservativo nelle scelte non sempre paga: deve pensare e agire più velocemente. In questo è già migliorato tanto, come dimostrano delle ottime partite vinte sul duro, ma può migliorare ancora. Di sicuro, la crescita dipende molto di più dal servizio che dalla risposta: in quella è fra i primi 10 su tutte le superfici. Deve solo imparare a scegliere più velocemente, essere più aggressivo, subito propositivo senza aspettare una palla in più. La fiducia aiuta: in fondo è un discorso minimamente tecnico-tattico e molto più emozionale, di fiducia, relativo all’essere più tranquillo e consapevole” conclude Tartarini.
    Marco Mazzoni LEGGI TUTTO

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    Gasquet svela i tennisti “sgradevoli” del circuito. Rybakina rafforza il suo team. Arthur Fils rivela il suo momento più difficile. Lotta per la Top-10 nel ranking ATP

    Lorenzo Musetti (foto Brigitte Grassotti)

    Il mondo del tennis continua a offrire interessanti spunti di discussione, dalle confessioni di veterani prossimi al ritiro alle aspirazioni delle giovani promesse, passando per i cambiamenti negli staff tecnici dei top player.
    Gasquet svela i tennisti “sgradevoli” del circuitoRichard Gasquet, che sta ponendo fine a oltre vent’anni di carriera professionale, ha rilasciato alcune dichiarazioni destinate a far discutere durante il podcast “Pause”. Il tennista francese, che ha condiviso campo e spogliatoio con numerosi colleghi, è stato interrogato sul carattere del “Big 3” rispetto ad altri giocatori, in particolare su chi fosse stato più sgradevole nei rapporti con i compagni.“Roger, Novak e Rafa sono persone molto educate, rispettose e piacevoli con tutti”, ha affermato Gasquet, prima di aggiungere: “C’erano due giocatori che hanno avuto una grande carriera, ma che non possono essere paragonati al Big 3, che avevano un atteggiamento più sgradevole nel circuito: Robin Soderling e Tomas Berdych”.
    Rybakina rafforza il suo teamElena Rybakina, da mesi al centro di voci e episodi poco chiari riguardanti il suo (ex?) allenatore Stefano Vukov, ha annunciato un nuovo ingresso nel suo staff tecnico. Dopo l’uscita di Ivanisevic, dovuta all’influenza di Vukov sulla tennista kazaka, e la successiva rinuncia del preparatore fisico Azuz Simcich, il team di Rybakina si trovava privo di figure chiave.La tennista ha comunicato l’ingaggio del preparatore fisico Aldo Chiari, che in passato ha collaborato occasionalmente con Jannik Sinner, per rafforzare il suo entourage in vista dei prossimi impegni.
    Arthur Fils rivela il suo momento più difficileArthur Fils potrebbe diventare uno dei principali rivali di Carlos Alcaraz nei prossimi anni sulla terra battuta, candidandosi come seria minaccia nei tornei importanti. A soli 21 anni, il francese che ha iniziato a giocare a tennis all’età di 5 anni, ha già dimostrato grandi potenzialità.In un’intervista rilasciata ad atptour.com, Fils ha rivelato quale sia stata la maggiore difficoltà che ha dovuto affrontare nel suo percorso. “Gli infortuni sono sempre la cosa peggiore per qualsiasi atleta e qualche anno fa ho avuto problemi a diverse vertebre. Quello è stato il momento peggiore della mia vita, ho dovuto fare molta riabilitazione e avere pazienza”, ha spiegato il giovane francese, il cui grande sogno è diventare numero 1 del mondo.
    Lotta per la Top-10 nel ranking ATPUn appassionante fine settimana si presenta con la disputa delle fasi finali del Conde de Godó 2025. Tre tennisti sono coinvolti nella corsa per entrare nella top-10 del ranking ATP il prossimo lunedì 21 aprile, dopo la conferma dell’uscita di Casper Ruud da questo gruppo d’élite, con il norvegese che perderà 400 punti scendendo alla 15ª posizione.Lorenzo Musetti potrebbe entrare tra i dieci migliori se sia Holger Rune che Arthur Fils venissero eliminati in semifinale a Barcellona. Nel caso in cui il danese raggiungesse la finale, sarebbe lui ad occupare la decima posizione, a meno che il francese non riesca a vincere il torneo e Rune perdesse in semifinale.La lotta per un posto nella top-10 aggiunge ulteriore interesse alle semifinali del prestigioso torneo catalano.
    Francesco Paolo Villarico LEGGI TUTTO

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    Mouratoglou: “Musetti in finale di uno Slam? Dipende da solo lui, può farcela ma deve essere meno passivo”

    Lorenzo Musetti (foto Brigitte Grassotti)

    Il noto coach Patrick Mouratoglou ha dedicato una puntata della sua rubrica “Eye of the coach” all’analisi del gioco e potenzialità di Lorenzo Musetti che, dopo la grande settimana vissuta a Monte Carlo con l’accesso alla finale, è a un passo dallo sbarcare in top 10. Secondo l’allenatore francese Musetti ha un grande talento e il destino nelle proprie mani: può arrivare a giocarsi i titoli dello Slam a patto di tenere in campo un’attitudine meno passiva e di restare aggressivo per tutta la durata dell’incontro, altrimenti quel buon livello non sarà sufficiente.
    “Musetti è un grandissimo giocatore, ha tutto nel suo gioco” esordisce Mouratoglou nell’analisi dell’italiano. “Si muove molto bene sul campo, anche il diritto, il rovescio, il tocco sono ottimi, può giocare bene anche al volo. È un tennista completo con colpi di grande qualità. La sua palla è molto viva, quando colpisce può accelerare in ogni situazione, sia col diritto che col rovescio”.
    “Penso che la terra battuta sia la superficie migliore per lui perché è globalmente troppo passivo e questo è il motivo per cui a Monte Carlo i suoi incontri hanno avuto così tanti alti e bassi, perché è costantemente esitante sulla condotta da tenere. ‘Devo spingere, devo prendermi il rischio, devo comandare’ o ‘meglio attendere che sia l’avversario a sbagliare’. ‘Devo dare più rotazione alla palla, devo giocare slice, devo difendermi e così funzionerà’. Nel torneo ha perso diversi primi set e li ha persi male o è stato sotto di un break e quindi si è scosso e ha iniziato a giocare, ha iniziato a diventare aggressivo, ha iniziato a comandare. Così la partita è completamente cambiata“.
    “Spero per lui che questo torneo sia stata una grande lezione perché è davvero un grande tennista. Se riuscirà a cambiare mentalità, ad aver maggiore determinazione nell’essere quello che comanda e restare in difesa solo quando non ha nessun’altra opzione, il suo livello crescerà in modo esponenziale. In finale a Monte Carlo abbiamo visto un tennista che sta sempre all’attacco come Alcaraz contro uno che sta tanto in difesa come Musetti, e abbiamo visto come è finita. A livello di qualità tra i due non c’è una differenza enorme, entrambi in campo possono fare di tutto, entrambi riescono ad accelerare tantissimo sia col diritto che col rovescio, ma mentre uno ha una mentalità totalmente offensiva, l’altro è ancora a caccia di una costanza nel suo modo di stare in campo”.
    Mouratoglou fa un paragone tra Zverev e Musetti. “La differenza tra il tedesco e Lorenzo è che Sasha ha raggiunto un livello altissimo come contrattaccante, stazionando piuttosto dietro la riga di fondo campo ma non essendo difensivo, colpendo forte la palla senza creare, coprendo bene tutto il campo e tenendo una buona qualità e profondità di gioco per tutto lo scambio. E quando si pensava che avesse compiuto l’ultimo step ha visto che non poteva, perché mancava qualcosa di importante che non ha mai funzionato nel suo gioco. Sasha deve ancora imparare a fare uno o due passi avanti se la palla e più corta e colpire con più anticipo, andando più vicino al rimbalzo. Non ha mai imparato a farlo perché il suo tennis funzionava lo stesso. Non è per niente la stessa cosa per Musetti, sa che deve farlo, ma non lo fa abbastanza perché ancora si basa troppo sull’attesa che l’avversario possa sbagliare prima di lui. È la stessa cosa di gente come Gasquet o Monfils, ragazzi bravissimi a muoversi, rallentare e sperare che l’altro sbagliasse un colpo per primo. La qualità degli spostamenti di Gael è incredibile quindi è sempre riuscito a rimettere tantissime palle all’avversario, quindi questa tattica funziona alla grande fino a un certo livello. Ma quando la giochi contro i migliori, non funzionerà. Lorenzo comanda in alcune parti del match. Deve arrivare a farlo per tutta la durata di una partita, direi che a Monte Carlo lo ha fatto per un 40% del tempo, e per il 60% no. Se vuole arrivare al top del gioco, anche essere un numero uno, deve arrivare a farlo per il 100% dell’incontro. Se può arrivare in una finale Slam? Perché no, dipende da lui. Soltanto da lui“.
    Un’investitura importante quella di Mouratoglou che sottolinea potenziale ma anche difetti del nostro talento. Dall’estate 2024 Lorenzo ha fatto importanti passi in avanti, in tutti i sensi, anche a livello di aggressività e condotta di gioco. Dalla stagione su erba dell’anno scorso i risultati parlano chiaro: Musetti è tra i migliori, ma non sempre. Manca ancora la costanza e la capacità di tenere quest’attitudine positiva, anche nell’arco della stessa partita. Un salto di qualità da completare per affermarsi come vero top10 e diventare da corsa per altri Masters 1000, e non solo…
    Marco Mazzoni LEGGI TUTTO

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    Musetti, niente di grave: lieve elongazione per il finalista di Monte-Carlo

    Lorenzo Musetti (foto Brigitte Grassotti)

    Arrivano buone notizie dall’infermeria per Lorenzo Musetti. Secondo quanto riferito da Sky Sport, l’azzurro ha riportato una piccola elongazione alla coscia destra, conseguenza dell’infortunio subito durante la finale del Masters 1000 di Monte-Carlo contro Carlos Alcaraz.
    Una diagnosi rassicurante per il tennista carrarese, che aveva dovuto limitare il suo rendimento nell’ultimo set e mezzo dell’atto conclusivo del torneo monegasco a causa del problema muscolare. I timori di un infortunio più serio, che avrebbe potuto compromettere gran parte della stagione sulla terra battuta, sono stati fortunatamente fugati dagli esami strumentali.
    Le conseguenze non sono gravi per il numero 11 del mondo, che potrà riprendere gli allenamenti sul campo già da venerdì. Una notizia che rasserena i tifosi italiani, considerando che Musetti parteciperà regolarmente al Masters 1000 di Madrid, prossimo grande appuntamento della stagione sulla terra rossa.Il tennista toscano potrà quindi proseguire il suo eccellente momento di forma, che lo ha visto brillare a Monte-Carlo con vittorie prestigiose contro avversari del calibro di Tsitsipas e De Minaur, prima di arrendersi ad Alcaraz in una finale condizionata proprio dal problema fisico.
    L’obiettivo di Musetti sarà quello di gestire al meglio il recupero nei prossimi giorni, in modo da presentarsi in condizioni ottimali al torneo madrileno, dove cercherà di confermare i progressi mostrati nel Principato e continuare la sua scalata nel ranking ATP.
    Francesco Paolo Villarico LEGGI TUTTO

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    Musetti già top10 nella classifica Live. Solo Rune, Fils e Ruud lo possono “scalzare” (ma non sarà facile)

    Lorenzo Musetti (foto Brigitte Grassotti)

    La simbolica bottiglia di spumante è già al fresco in casa Musetti. Il nostro talentoso giocatore, finalista a Monte Carlo, questa settimana ha scelto saggiamente di riposare e recuperare dal problema muscolare accusato nel corso della prima finale Masters 1000 in carriera, ma nonostante non sia in campo nella classifica Live ATP è già al n.10 del mondo, con 3200 punti e niente da scartare questa settimana. Con due tornei ATP 500 in corso (Barcellona a Monaco di Baviera), sono soltanto tre i giocatori che ipoteticamente possono scalzarlo dalla decima piazza e impedirgli, lunedì prossimo, di brindare all’accesso nell’élite del tennis mondiale, ma per farlo dovranno vincere il torneo o quasi (nel caso di Rune).
    Infatti Tommy Paul (n.11, con 3160 punti, appena 40 dietro a Musetti) questa settimana non è impegnato in tornei e quindi non può guadagnare punti sull’azzurro. Chi invece potrebbe farlo e superare il toscano è Holger Rune, dodicesimo nel ranking Live con 2980 punti. Il danese è impegnato a Barcellona e per superare l’azzurro dovrà raccogliere 220 punti, ossia arrivare almeno in finale (la semifinale infatti negli ATP 500 porta 200 punti, non sufficienti al sorpasso, mentre la finale ne assegna 330). Holger ha ovviamente i mezzi per farcela, ma visto l’andamento assai altalenante delle sue prestazioni e pure il malessere accusato a Monte Carlo, non è detto che ce la faccia.
    Anche Arthur Fils e Casper Ruud potrebbero sorpassare Musetti questa settimana, ma per farlo sono obbligati a vincere il torneo di Barcellona. Il norvegese è il campione in carica, nel ranking Live ha quindi scartato i 500 punti dell’anno scorso, scivolando di quattro posizioni all’attuale n.14 (sempre nella classifica in tempo reale). Con il secondo titolo consecutivo in Catalogna, tornerebbe a 3215 punti, giusto quindici in più di Musetti che così resterebbe alla undicesima posizione. Anche Fils, in caso di vittoria a Barcellona, sorpasserebbe Lorenzo a 3220 punti e diverrebbe così nuovo top10. Impossibile invece il sorpasso di Ben Shelton a Musetti: anche se il “bombardiere” di Atlanta mettesse tutti in riga sulla terra battuta di Monaco di Baviera, arriverebbe a 3190 punti, quindi appena dietro all’azzurro.
    I risultati di questa settimana potrebbero consentire a Lorenzo Musetti di diventare top10 lunedì prossimo, le possibilità sono molto alte e sarebbe un bel premio per il nostro giocatore. Ma se anche non dovesse farcela tra sette giorni, le chance di riuscirci a brevissimo sono davvero alte: al Masters 1000 di Madrid infatti il toscano scarterà solo 10 punti, mentre per esempio Daniil Medvedev (sopra all’azzurro di soli 90 punti) difenderà i quarti finale, una cambiale da 200 punti. E anche a Roma “Lori” può solo guadagnare punti.
    Marco Mazzoni 

    Legend – Ultimo aggiornamento: 14-04-25 23:58

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    Jannik Sinner
    ITA, 16.08.2001

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    Carlos Alcaraz
    ESP, 05.05.2003

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    Alexander Zverev
    GER, 20.04.1997

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    Taylor Fritz
    USA, 28.10.1997

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    Novak Djokovic
    SRB, 22.05.1987

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    Jack Draper
    GBR, 22.12.2001

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    Andrey Rublev
    RUS, 20.10.1997

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    Alex de Minaur
    AUS, 17.02.1999

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    Daniil Medvedev
    RUS, 11.02.1996

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    Lorenzo Musetti
    ITA, 03.03.2002

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    Tommy Paul
    USA, 17.05.1997

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    Holger Rune
    DEN, 29.04.2003

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    Ben Shelton
    USA, 09.10.2002

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    Arthur Fils
    FRA, 12.06.2004

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    Casper Ruud
    NOR, 22.12.1998

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    Classifica ATP Italiani: Lorenzo Musetti ad un passo dalla top ten. +285 per Jacopo Vasami

    Musetti è decimo nella LIVE, questa settimana solo Rune, Fils e Ruud possono superarlo ma il primo deve fare almeno finale, il secondo e il terzo sono obbligati a vincere il torneo, tutti e tre giocano a Barcellona.Berrettini rischia di perdere la tds per Madrid, ora è 31° con Nakashima e Baez subito dietro, Cobolli a 20 punti dall’argentino. LEGGI TUTTO