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    Davis Cup Italia: Berrettini subito o tenerlo “fresco” per l’eventuale doppio decisivo?

    Il team italiano a Malaga (foto Brigitte Grassotti)

    Il titolo dell’articolo va diretto al punto. Finale di Davis Cup 2024, Italia vs. Olanda. Capitan Volandri (forse) ha una sola scelta da operare: mandare subito in campo Matteo Berrettini nel primo singolare tra i numeri 2 contro Botic Van de Zandschulp, oppure risparmiare il romano e tenerlo pronto a giocare un eventuale doppio decisivo insieme a Jannik Sinner, optando così per Lorenzo Musetti nel primo singolare? Tutto nasce dal fatto che Volandri sembra aver deciso di “non affidarsi” alla coppa Bolelli – Vavassori, non in grandissima condizione alle ATP Finals, in un eventuale doppio decisivo, puntando tutto sulla forza di Jannik, in grandissima forma e capace di trascinare anche moralmente il compagno in doppio. In generale la sensazione è che per il doppio – qualora si disputi – si voglia puntare in ogni caso su due tennisti più affidabili a livello di tenuta agonistica con il massimo della posta in palio. Oltretutto gli olandesi hanno in Koolhof un giocatore fantastico, che insieme a Van de Zandschulp forma un team di grande livello, capace di buttare fuori la Spagna padrona di casa nella prima giornata.
    Ideale sarebbe ripetere la giornata di ieri: evitarsi il “fastidio” del doppio decisivo vincendo i primi due singolari. Ma se Jannik Sinner resta una discreta sicurezza, per la sua grande condizione e anche l’aver battuto Griekspoor 5 volte su 5 (3 nel 2024), sul primo match di singolare, quello tra n.2, la faccenda si complica. E lì diventa decisiva anche la strategia, la visione di Volandri che ha il polso della situazione del suo gruppo.
    In questo potrebbe venire in soccorso del capitano la recente sfida con l’Olanda a Bologna nella fase a gironi. Matteo Berrettini infatti ha affrontato Van de Zandschulp, vincendo una bella partita in tre set. Oltretutto Matteo ha sempre battuto l’olandese, 4 volte su 4, l’ultima a Tokyo (cemento Outdoor) in due set. Berrettini rispetto al torneo giapponese e anche alla sfida di Bologna dello scorso settembre sembra in una condizione migliore, più scattante fisicamente e terribilmente motivato ad alzare quella coppa che l’anno scorso ha accarezzato solo da primo tifoso, e che quest’anno desidera alzare da protagonista. Quindi abbinando i precedenti, alla forma e alla motivazione, probabilmente non ci saranno sorprese e Matteo sarà il primo a scendere in campo alle 16, contro il n.2 Orange.
    Tra Musetti e Van de Zandschulp c’è un solo precedente, le qualificazioni dell’Australian Open 2021, con l’olandese vittorioso in rimonta. Partita ormai datata, quindi non troppo significativa, e con un Lorenzo davvero giovane e con poca esperienza a quel livello. Musetti non è affatto piaciuto nel primo match di queste finali, battuto nettamente da Cerundolo, per la delusione di tutti ed in primis la sua, davvero dispiaciuto per non aver minimamente reso quanto poteva. Sembra difficile che Volandri possa sceglierlo come primo singolarista: potrebbe essere una mossa azzardata, a meno che non veda in Musetti una voglia di rivalsa assoluta, e tenendosi così Matteo più fresco per un eventualmente doppio decisivo.
    Manca poco ormai all’appuntamento con la storia. Confermare la vittoria dello scorso anno sarebbe splendido, storico in tutti i senti. “Abbiamo costruito un gruppo, poi una squadra. L’anno scorso abbiamo vinto il titolo ma vorrei aprire un ciclo: questo dicevo ai ragazzi all’inizio della fase a gironi a Bologna”, afferma Volandri. Il capitano mette anche in guardia tutti da facili entusiasmi, vista la vittoria di Bologna arrivata senza l’enorme valore aggiunto di Sinner: “È tutto diverso rispetto a settembre, intanto perché è una finale, poi la superficie è diversa. Gli olandesi vengono dall’aver vinto contro Spagna e Germania e sono grandi iniezioni di fiducia. Cambia tutto, in Davis le classifiche non contano e in una finale ancora meno”.
    Non è facile tenere a bada l’entusiasmo, con un Sinner così è fin in troppo facile sognare. Il campo è quel che decide, servono due vittorie per riportare ancora a casa la grande Insalatiera. Chiunque giochi contro l’Olanda, forza ragazzi!
    Marco Mazzoni LEGGI TUTTO

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    Davis Cup: Musetti delude, Cerundolo no. Argentina 1, Italia 0

    Lorenzo Musetti con la maglia azzurra

    Inizia malissimo l’avventura azzurra in Davis Cup a Malaga. Lorenzo Musetti gioca una partita negativa, soffrendo la pressione del contesto e non riuscendo minimamente a produrre quel suo tennis completo, vario ed aggressivo che l’ha portato a grandi risultati all’estate scorsa, incluso battere di nuovo Zverev poche settimane fa a Vienna in condizioni non così diverse da quelle di Malaga. L’azzurro purtroppo nel primo incontro di Italia – Argentina è crollato in troppe incertezze tattiche ed errori, partendo da un servizio mai in ritmo che ha mandato a nozze la potenza in risposta e nello scambio di Francisco Cerundolo, vittorioso con merito per 6-4 6-1. Era pure scattato bene dai blocchi il toscano, con un break e il 2-0 iniziale, ma il vantaggio è durato un alito di vento: la partita è entrata in bagarre, una lotta con poco ritmo e tanta tensione, un mare troppo agitato per Musetti che non ha più trovato efficacia al servizio (terribile il 48% di prime palle in campo, vincendo solo il 52% dei punti), ha perso campo e non mai riuscito a trovare buone sensazioni e comandare. Infatti nella “garra” pura le fiammate di potenza di Cerundolo hanno funzionato meglio, nonostante nel primo set anche l’argentino abbia giocato tutt’altro che bene e libero. Partita tesa, brutta, “sporca”, quel che non doveva accadere perché in queste condizioni la tecnica di Musetti è come depauperata. 
    La partita si è spaccata definitivamente sul 4 pari, con un altro break strappato fin troppo facilmente da Cerundolo e difeso al servizio per il 6-4 che ha chiuso il primo set. Purtroppo lì è calato il sipario su Musetti, incapace di reagire e anzi crollato due metri dietro a remare sotto la pressione e pallate sempre più sicure e vigorose di un Francisco ormai libero da tensione, a tratti irresistibile. L’argentino infatti dal finale di primo set ha preso possesso del centro del campo e ha martellato col diritto con maggior precisione e senza errori gravi, sballottando da tutte le parti un Musetti incapace di arrestare il rivale, togliergli il tempo di gioco e riportarsi sotto.
    Non c’è davvero niente da salvare nella prestazione di Musetti. Poco lucido ed evidentemente teso, è stato travolto da una partita che è si complicata quasi subito, senza trovare dentro di sé la calma per rifiatare e rompere il ritmo dell’avversario, ritrovando il filo del proprio tennis. Il peccato originale è stata la prestazione molto negativa al servizio: senza l’aiuto della prima palla non è riuscito a costruire i suoi schemi, a piazzare un diritto o rovescio aggressivo per iniziare lo scambio da una posizione di vantaggio. Ha perso campo, ha perso focus, finendo per tirare una serie di colpi sporadici, senza una costruzione o un’idea per arginare l’avversario e riprendere il comando almeno dei suoi turno di battuta. Infatti dal secondo set Musetti è stato in balia di un Cerundolo in trance agonistica, capace di far fruttare la potenza del suo braccio. Del resto, aveva tempo e spazio per farlo, concesso da un Musetti troppo arretrato e confusionario. Non ha mai nemmeno provato Musetti a caricare il diritto di spin per allontanare l’avversario dalla riga di fondo e proporgli palle meno comode da incontrare con forza, oppure affidarsi ai tagli col rovescio… è andato dietro al ritmo imposto dall’avversario, senza riuscire mai ad andarci sopra.
    Adesso la sfida Italia – Argentina è a dir poco complicata: siamo spalle al mure. Serve il punto di Sinner, e poi anche quello del doppio, altrimenti la difesa della “Insalatiera” terminerà mestamente all’esordio.
    Marco Mazzoni

    La cronaca
    Musetti cade in un doppio fallo nel primo punto, ma si riscatta immediatamente facendo correre il rovescio e ritrovando la prima palla. Bel piglio per entrare in partita. La “mano” clamorosa di Lorenzo si manifesta in tutta la sua potenza nel secondo punto in riposta, accelera, taglia, tocca, Cerundolo non ci capisce niente e va sotto 0-30. Più teso l’argentino, sparacchia malamente col diritto e crolla sotto 15-40. Il BREAK arriva sul 30-40 col doppio fallo. 2-0 Musetti, ma la partita si complica immediatamente. Qualche errore di troppo e concede il contro BREAK sul 30-40 con un diritto pessimo, cadendo indietro, subendo la risposta del rivale. La lotta è accesa: Lorenzo si rimette a lavorare bene la palla col rovescio, variazioni che spostano Francisco. Si porta 15-40 l’azzurro, ma l’argentino serve bene sulla prima chance, male invece in risposta Musetti sulla seconda. Con una bordata di diritto Cerundolo cancella anche una terza palla break e poi impatta 2 pari. 20 minuti di match, ma il clima Davis è già importante, tensione e spalti “caldi”. Il diritto di Cerundolo è temibile, con una sbracciata cross fantastica si prende una chance per l’allungo, ma spreca tutto con poca sensibilità di rovescio rimettendo una palla corta tutt’altro che perfetta di Musetti. Si gioca punto su punto, spalla a spalla. È Davis Cup, baby… 3-2 Italia, e sul 30 pari un errore col diritto dall’argentino è un assist per un possibile nuovo allungo di Lorenzo. Rischia la risposta lungo linea, ma la palla è troppo in pancia, non va. Non riesce a sfruttare nemmeno un’altra palla break (settima del parziale) Musetti, 3 pari. Deve stare attento il toscano a rallentare troppo, perché se l’albiceleste ci arriva in anticipo tira fortissimo e diventa molto pericoloso. Tanti, troppi errori, da parte di entrambi, e il servizio non fa la differenza (sotto il 50% di prime in campo). Ormai ogni game è una “garra”, un doppio fallo ai vantaggi costa a Musetti una palla break, che stavolta purtroppo arriva con un diritto sparato mezzo metro lungo dopo il servizio. BREAK, 4-3 Cerundolo. Il set avanza come un otto volante impazzito, ora è Cerundolo a sbagliare tutto e col doppio fallo concede il 30-40. Musetti lavora bene la palla col rovescio e Francisco rovina tutto con una palla corta totalmente errata. BREAK! 4 pari. Si gioca solo di nervi, comanda la tensione, né la tecnica, né la tattica, tanto che ora è Lorenzo crollare 0-40, senza la prima in campo e rincorrendo. Con un bel diritto inside out annulla la prima, ma un attacco con tempi errati costa a Musetti il terzo BREAK, sotto 5-4. Stavolta Cerundolo regge, game a zero e 6-4. Brutto primo, anche complessivamente, con tantissimi errori, scelte tattiche errate e bagarre, un territorio più sicuro per l’argentino. Musetti male al servizio con un terribile 44% di prime palle in campo, quindi incapace di tenere in mano il comando degli scambi.
    Musetti riparte alla battuta nel secondo set, ma arriva subito una frustrata di diritto in risposta che fulmina il nostro. Molto aggressivo in risposta Cerundolo e sulla seconda palla va a nozze… con un’altra risposta potente strappa subito una palla break sul 30-40. Purtroppo comanda Francisco, dal centro del campo spara un diritto più pesante dell’altro sbaragliando alla fine la resistenza di Lorenzo, con un BREAK dolorosissimo… anche perché l’argentino è salito. Tanto. Forte del primo set vinto, sbaglia di meno e gioca più semplice, potente e verticale, si prende il centro del campo e comanda, consolidando il vantaggio sul 2-0. Musetti sembra come in trance, non è lucido e si vede dalle sue scelte di gioco, estemporanee, invece di provare a rallentare, rilassarsi e respirare, ripartendo da una prima di servizio in gioco, un primo colpo consistente ma con margine da cui imbastire il punto al suo ritmo. Non ci riesce, perché servendo male Cerundolo forza e lo mette sotto pressione. Anche il terzo game va ai vantaggi, per fortuna ritrova il servizio e Lorenzo lo vince, 2-1. L’argentino comanda: ha una buona posizione in campo, discretamente avanzata e sbaglia di meno, anche per Musetti ha arretrato troppo il raggio d’azione. 3-1 Cerundolo, inizia a farsi terribilmente dura… anche perché Francisco col diritto fa quel che vuole, sul ritmo non c’è gara. Lorenzo deve spezzare quel ritmo a qualsiasi costo, come alzare la parabola, cosa che non fa abbastanza. E poi il servizio non va, non è incisivo così che la risposta del bairense è molto incisiva. Come sul 15-30, con una risposta profonda che Lorenzo non aggredisce a dovere, cade indietro col peso del corpo e sbaglia. 15-40, allarme rosso. Annulla la prima palla con una prima palla esterna molto precisa, e pure la seconda sempre con la battuta. Esce di un niente un diritto spettacolare lungo linea, nemmeno fortunato Musetti, c’è la PB #3. Non la sfrutta l’argentino, rovescio cross aggressivo largo. Cerundolo costruisce un altro scambio eccellente, ma non riesce a prendersi il break grazie al servizio di Lorenzo. Il BREAK arriva alla quinta chance, con un diritto cross bellissimo dopo aver aperto il campo. Bravo e 4-1 pesante. In esaltazione agonistica, Cerundolo ora tutto prova e tutto gli riesce, pure dei rovesci cross vincenti che raramente funzionano. In un amen l’argentino vola 5-1, con un Ace a chiudere un game perfetto. Musetti purtroppo non c’è più, cede a zero l’ultimo turno di battuta, per il 6-1 conclusivo, a chiudere una prestazione molto negativa e che mette in grossa difficoltà il team azzurro. Siamo spalle al muro: serve il punto di Sinner e poi il doppio, altrimenti la nostra avventura a Malaga termina qua.

    Lorenzo Musetti (🇮🇹 ITA) vs Francisco Cerundolo (🇦🇷 ARG)ITF Finals L. Musetti41 F. Cerundolo66 Vincitore: F. Cerundolo ServizioSvolgimentoSet 2L. Musetti 0-15 0-30 0-401-5 → 1-6F. Cerundolo 15-0 30-0 40-0 ace1-4 → 1-5L. Musetti 15-0 15-15 15-30 15-40 30-40 40-40 40-A 40-40 40-A 40-40 40-A1-3 → 1-4F. Cerundolo 0-15 15-15 30-15 40-151-2 → 1-3L. Musetti 15-0 30-0 30-15 30-30 40-30 40-40 A-400-2 → 1-2F. Cerundolo 15-0 30-0 30-15 40-15 40-300-1 → 0-2L. Musetti 0-15 15-15 30-15 30-30 30-400-0 → 0-1ServizioSvolgimentoSet 1F. Cerundolo 15-0 30-0 40-04-5 → 4-6L. Musetti 0-15 0-30 0-40 15-404-4 → 4-5F. Cerundolo 15-0 15-15 15-30 30-30 30-40 df3-4 → 4-4L. Musetti 15-0 15-15 15-30 30-30 40-30 40-40 40-A df3-3 → 3-4F. Cerundolo 15-0 ace 30-0 30-15 30-30 30-40 40-40 40-A 40-40 A-403-2 → 3-3L. Musetti 0-15 15-15 30-15 30-30 40-30 40-40 40-A 40-40 A-402-2 → 3-2F. Cerundolo 15-0 15-15 15-30 15-40 30-40 40-40 40-A 40-40 A-40 ace2-1 → 2-2L. Musetti 15-0 15-15 15-30 15-40 30-402-0 → 2-1F. Cerundolo 0-15 0-30 15-30 15-40 30-40 df1-0 → 2-0L. Musetti 0-15 df 15-15 30-15 40-150-0 → 1-0 LEGGI TUTTO

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    Davis Cup Italia: Musetti o Berrettini? E l’incognita “doppio”

    Filippo Volandri, capitano del team azzurro di Davis Cup

    Orologio fissato per le 17, o poco dopo. L’ItalDavis scende in campo contro l’Argentina nella prima sfida della Final 8, con l’obiettivo – e non più sogno – di confermarsi campioni nella più antica manifestazione sportiva a squadre per nazioni al mondo (prima edizione 1900). L’uscita di scena della Spagna, super favorita almeno per il contesto e “l’effetto Nadal” e che invece si è rigirato contro ai padroni di casa come un dolorosissimo boomerang, pone il team capitanato da Volandri ancor più favorito, ma ci sono 3 sfide da vincere, e non sarà affatto una passeggiata. Già l’esordio contro il team albiceleste è da prendere con la massima attenzione. Infatti se vogliamo dare per “tranquillo” l’incontro tra i due numeri n.1, vista la condizione stratosferica mostrata da Jannik Sinner a Torino, il resto della faccenda resta piuttosto ingarbugliata e gli altri due punti sono assolutamente da conquistare in campo con due prestazioni di alto livello. Gli argentini infatti se hanno una dote che sempre li contraddistingue è la loro immancabile “garra”, la voglia di vincere e di competere. E tutti sappiamo quanto la Davis sia strana e può sovvertire anche valori considerati acquisiti.
    Dato per scontato Sinner come secondo singolare di giornata, quello tra i numeri n.1, probabilmente contro Baez (“sacrificato alla causa” contro il n.1, difficile per qualsiasi argentino oggi battere Jannik), il resto della formazione italiana lo conosce solo Filippo Volandri. E a poche ore dal primo match, di certezze nessuna. Da Malaga trapelano varie indiscrezioni, ma tra loro si contraddicono: si vocifera di Musetti scelto per aprire la sfida agli argentini, probabilmente opposto a Francisco Cerundolo, e quindi dopo il match di Sinner – qualora si fosse sul’1 pari – di un doppio formato dallo stesso Jannik in coppia con Berrettini; altre indiscrezioni invece fanno trapelare la volontà di Volandri di affidarsi per il match d’apertura alla solidità mentale e super servizio di Berrettini, con la consolidata coppia Bolelli – Vavassori pronta a giocare il punto decisivo contro gli specialisti argentini Molteni – Gonzalez. Quindi di tutto un po’, e pertanto non resta che attendere le 16 circa per scoprire l’arcano e vedere chi affiancherà Sinner in campo con la maglia azzurra.
    Non facile fare valutazioni da casa, poiché solo Volandri ha visionato gli allenamenti e lo stato di forma fisico e mentale dei nostri, in particolare Musetti e Berrettini, fermi da Parigi Bercy, pertanto la prudenza ci spinge ad affidarci alla capacità di valutazione del capitano e di tutto il team. La posta in palio è grande, voglia di sbagliare zero. A priori si possono fare solo queste valutazioni, basandoci sulla storia e personalità dei nostri giocatori.
    Sicuramente Berrettini nella sua carriera di altissimo livello ha dimostrato ampiamente di esser “giocatore”, uno che sa vincere le partite. L’ha confermato anche Bologna lo scorso settembre dove, pur non al massimo fisicamente, in un contesto simile a quello che troverà a Malaga ha portato al team punti fondamentali. Il suo servizio resta un’arma clamorosa indoor, e quindi non affidarsi alla sua esperienza al massimo livello, potenza e forza mentale è un bell’azzardo. Tuttavia Musetti nel 2024 ha svoltato verso una carriera di altissimo profilo, confermando in più occasioni – l’ultima a Vienna qualche settimana fa, in condizioni indoor – di poter battere chiunque, anche un tipo tostissimo come Zverev. Lorenzo da mesi è diventato un giocatore molto più solido, concentrato ed offensivo. Quei momenti di buco e passività che l’hanno zavorrato ed affossato tante volte sembrano – per fortuna – lontani ricordi. Quindi, a chi affidare il primo match, peraltro contro un avversario molto competitivo come dovrebbe essere Cerundolo? Anche se in Davis è tutto un po’ diverso, Musetti è 1 pari contro Francisco, recente la sconfitta di Lorenzo nella finale di Umag, ma si era sulla terra battuta all’aperto; Berrettini ha vinto l’unico precedente, 2023 a Monte Carlo, altro contesto quindi difficile valutazione.
    Un’ultima nota per il doppio. Oggettivamente Bolelli e Vavassori a Torino non hanno brillato. Non hanno disputato brutte partite, ma rispetto alla loro eccezionale prima parte di 2024, hanno perso un po’ di smalto, alternando momenti di grandissima vis e potenza ad altri in cui la risposta non va e pure le sincronie offensive sembrano meno incisive. La Davis è qualcosa di tremendo a livello di pressione, ancor più con il doppio che sull’1 pari è decisivo. Chissà che Volandri non metta in dubbio anche la loro presenza, anche se averli portati a Malaga sembra già quasi un’investitura ufficiale. E l’alternativa quale sarebbe poi? Sinner ok, ma con chi?
    A chiusura, le sensazioni in apertura di giornata? Difficile, molto difficile… Sinner n.1, senza ombra di dubbio; primo singolare a Musetti, e doppio per Bolelli – Vavassori, a meno che all’ultimo minuto, magari vedendo come si sono svolti gli incontri, Volandri non cambi qualcosa. Potrebbe accadere per esempio se Musetti avesse affrontato una partita durissima e quindi si opti per Berrettini in doppio con Jannik. Ma alla fine queste valutazioni lasciano il tempo che trovano. L’importante è affidarsi alla classe dei nostri e alla lucidità di Volandri nelle scelte. E che Jannik trascini di nuovo la squadra verso l’Olimpo.
    Marco Mazzoni LEGGI TUTTO

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    Rio Open 2025: Zverev, Rune e Musetti guidano il cast, biglietti in vendita

    Lorenzo Musetti nella foto – Foto Patrick Boren

    Il Rio Open, il più prestigioso torneo di tennis del Sud America, si prepara a un’edizione 2025 che si preannuncia importante. L’ATP 500 brasiliano, in programma dal 15 al 23 febbraio al Jockey Club Brasileiro, ha già assicurato la presenza di tre top 20 del ranking mondiale, promettendo spettacolo sulla terra rossa carioca.La lista definitiva dei partecipanti verrà annunciata a gennaio 2025, ma il torneo ha già dimostrato di voler alzare ulteriormente l’asticella rispetto alle edizioni precedenti. La presenza di Zverev, alla sua prima partecipazione, e l’arrivo di talenti emergenti come Rune, insieme al ritorno di giocatori spettacolari come Musetti, promettono nove giorni di tennis di altissimo livello sulla terra battuta brasiliana.Il Rio Open si conferma così non solo come il più importante torneo del Sudamerica, ma come uno degli appuntamenti più attesi della stagione sulla terra rossa, capace di attirare sia campioni affermati che stelle nascenti del tennis mondiale.
    “Questa edizione sarà speciale”, promette Marcia Casz, direttrice generale del torneo. “Non sarà solo un evento tennistico, ma una vera celebrazione che coinvolgerà tutta Rio de Janeiro. Con questi campioni già confermati, prevediamo un rapido sold-out, come accaduto negli ultimi anni.”
    Alexander Zverev: il numero 2 sceglie RioPer la prima volta nella sua carriera, il campione tedesco ha scelto di partecipare al torneo brasiliano. Un colpo sensazionale per gli organizzatori, che portano in Sudamerica uno dei giocatori più vincenti del circuito:– 22 titoli in carriera– Medaglia d’oro olimpica a Tokyo 2021– 7 Masters 1000 conquistati– Attuale numero 2 del ranking mondiale
    Holger Rune: la nuova generazione sbarca in BrasileIl talento danese, numero 13 ATP, rappresenta uno dei volti più interessanti del tennis mondiale:– Campione al Masters 1000 di Parigi 2022– Due titoli sulla terra battuta– Prima apparizione al Rio Open– Uno dei leader della Next Gen
    Lorenzo Musetti: il ritorno dell’artistaIl tennista italiano, fresco di bronzo olimpico a Parigi 2024, torna a Rio dopo la partecipazione nel 2023:– Attuale numero 17 ATP– Vincitore dell’ATP 500 di Amburgo– Ex numero 1 junior– Stile di gioco unico e spettacolare
    Biglietti– Vendita online su Eventim– Prezzi a partire da 55 reais (circa 10 euro)– Massimo 4 biglietti per sessione per persona– Limite totale di 22 biglietti per acquirente– Nessuna commissione di servizio
    Modalità di pagamento– Carte di credito: Visa, Mastercard, Amex, Elo e Diners– Possibilità di rateizzazione in 4 rate senza interessi
    Francesco Paolo Villarico LEGGI TUTTO

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    Nuovo torneo di esibizione a Macao, ci sarà anche Musetti e si giocherà a Natale

    Lorenzo Musetti nella foto – Foto Patrick Boren

    Nonostante la stagione 2024 non sia ancora conclusa, il calendario tennistico del 2025 inizia già a prendere forma, compreso il periodo di preparazione all’Australian Open. Tra gli eventi di esibizione confermati spicca un torneo misto nella città di Macao, in Cina.
    Il torneo di NataleL’evento si svolgerà il 24 e 25 dicembre e vedrà la partecipazione di alcuni nomi importanti del circuito: Andrey Rublev, Lorenzo Musetti, Casper Ruud e Juncheng Shang per il tabellone maschile, mentre Karolina Muchova e Wang Xinyu rappresenteranno quello femminile.
    Formula innovativaI giocatori saranno divisi in due squadre, capitanate da due leggende del tennis: Li Na e Michael Chang. Una formula che promette spettacolo, ma che allo stesso tempo contribuisce ad aumentare la congestione del calendario pre-stagionale.
    Marco Rossi LEGGI TUTTO

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    Masters 1000 Parigi Bercy: Musetti parte bene, poi si “spegne la luce” e Struff si prende il match

    Lorenzo Musetti (foto Patrick Boren)

    Una martedì mattina “nero” in quel di Parigi Bercy per il tennis italiano: prima la pessima notizia del ritiro di Jannik Sinner per un virus, quindi la sconfitta subita da Lorenzo Musetti per mano di Jan Lennard Struff, un 6-4 6-2 in soli 76 minuti piuttosto inatteso per la sua portata e per come è arrivato. Infatti il nostro tennista, reduce dall’ottima settimana a Vienna, aveva iniziato la partita con buon piglio ed efficacia, spingendo bene i colpi dal centro del campo e rispondendo con potenza e ottimo timing sui servizi del tedesco. Un tennis rapido, aggressivo e in avanzamento che l’aveva portato a dominare i tempi di gioco e il campo, avanti di un break sul 4-2. Dopo un discreto turno di battuta di Struff, è di fatto calato il sipario sul match: Musetti si è come spento. L’italiano ha subito a zero il contro break sotto le risposte aggressive del rivale – ma con un calo netto di velocità della battuta – e non si è mai più ripreso, eccetto un tentativo di reazione nel terzo game del secondo set, dove Lorenzo ha di nuovo risposto con efficacia e si è procurato due palle break, prontamente annullate da Struff con due serve and volley perfetti. Musetti dal vantaggio del primo set subisce un parziale di 10 game a 2 che gli costa una sconfitta netta. Davvero un peccato perché l’avvio di partita era stato molto promettente, con un Lorenzo sulla scia del tennis veloce, aggressivo e propositivo visto in Austria.
    Il crollo della prestazione dell’italiano non sembra imputabile a un improvviso problema a livello fisico, anche se dall’ottavo game è scemata ai minimi termini la spinta ed intensità del suo tennis; più plausibile che il calo sofferto da Musetti sia imputabile alla combinazione di aggressività del rivale e un passaggio a vuoto mentale dal quale non è riuscito a riprendersi, come se gli fosse mancata una spinta interiore a reagire. Struff è un tennista pericoloso in queste condizioni. Ha servizio, potenza ed aggressività per spingere come un forsennato e metterti alle corde. Ma per la prima mezz’ora dell’incontro Musetti ha dominato il tedesco su tutta la linea. Lorenzo era scattato piuttosto bene col servizio, pronto a spingere dal centro il primo colpo di scambio di diritto con palla vivace, carica di spin e profonda, e pure col rovescio ottimo il taglio sotto per non dare “punch” all’avversario e costringerlo a lavorare molto con le ginocchia, e poi via il cambio di ritmo con la sbracciata a tutta. Ma il vero punto forte dell’ottimo avvio di Lorenzo è stata la risposta: appena Jan Lennard non metteva una prima di battuta ingiocabile, o su tutte le seconde, il toscano è stato un fulmine ad entrare nella palla e colpire risposte notevolissime, per potenza e precisione. Struff era spalle al muro, trafitto da qualche botta vincente o traiettorie talmente profonde da metterlo fuori equilibrio e in difesa totale, dove non eccelle. Un Musetti veloce, intenso, aggressivo e potente. Il 4-2 del primo set era la foto perfetta della situazione tecnica in campo. Poi…
    Poi è cambiato tutto in un attimo. Servendo avanti 4-3, Musetti ha subito due risposte vincenti di Struff, con una prima palla meno veloce e forse fin troppo carica di spin. Il tedesco ha intuito le traiettorie, si è avventato e gli è andata bene. Visto il notevole salto di qualità avuto da Musetti dal punto di vista mentale, sembra difficile che tre colpi super dell’avversario siano stati sufficienti a far crollare tutte le sue certezze e forza di gioco. È arrivato un doppio fallo e regalare il break al tedesco, che in un attimo si è preso tutto. Altro break e quindi il set, poi ha respinto con qualità l’unica reazione di Lorenzo ed è quindi scappato via con un break nel quarto gioco che ha spaccato definitivamente la partita. In quel nuovo break, male Musetti: passivo, falloso, non ha tenuto né intensità né precisione. Che abbia patito mentalmente la delusione delle due palle break non sfruttate sembra alquanto strano, visto che lì è stato bravo Struff, quasi ingiocabile.
    Siamo a fine anno, Musetti viene dall’ottima settimana di Vienna dove si è regalato una vittoria da incorniciare contro Zverev. Può essere che sia sbarcato a Parigi un po’ scarico, di testa e di gambe, tanto che alla prima forte difficoltà, si è eclissato. Struff è stato sicuramente bravo a far sentire tutta la sua forza fisica e aggressività appena Musetti è calato di intensità, di profondità di palla, di precisione. Spiace per come la sconfitta è arrivata, sembrava in controllo del match forte di un tennis eccellente. Purtroppo è andata male.
    Marco Mazzoni

    La cronaca
    Pronti via e Struff corre subito a rete, non vuol cadere nello scambio contro un “giocoliere” come Musetti, ma i primi due punti se li prende Lorenzo. Entra in ritmo il servizio del tedesco, ma sul 30 pari Struff è trafitto dal bel passante cross di Musetti, gli vale una palla break. La cancella il classe ’90 con un’altra bordata di servizio. 1-0 Struff. Si scambia molto di più con l’azzurro al servizio. Comanda lui, ma Struff corre piuttosto bene e sul 30-15 rimette vincente una smorzata non perfetta del nostro. Bene col diritto Lorenzo, aggressivo e potente, 1 pari. Quando Musetti aggancia la pallata di servizio del rivale e si scambia, è bravo a cambiare ritmo e prendersi il punto, è davvero rapido nell’approcciare la palla e cambiare traiettorie in modo da mandare in crisi il tedesco. Struff fa il pieno di punti col servizio o il colpo successivo. Nel quarto game Lorenzo è bravo a recuperare da 15-30 con il servizio e attaccando subito, eccellente tattica per non esser a sua volta aggredito, 2 pari. Nel game successivo è Musetti a volare 15-30 con un’accelerazione di rovescio lungo linea clamorosa, pure con poco equilibrio. Struff rischia la seconda palla e commette doppio fallo, 15-40 due palle break. Ottimo Lorenzo: risponde al centro e profondo (sulla seconda palla di Struff), si sposta col diritto e spinge sul rovescio del tedesco che non rimanda la palla oltre la rete. break Musetti, 3-2. Gran game dell’azzurro, a zero consolida il vantaggio (4-2). Struff ci prova, ma sbaglia in spinta mentre il controllo dell’italiano è nettamente superiore, e anche in risposta trova accelerazioni splendide, come il primo punto del settimo game, rovescio inside out magnifico. Appena Struff non mette la prima, sulla seconda Musetti è aggressivo, potente e preciso. 15-30 con la seconda risposta vincente del game. Con molta fatica e chiedendo il massimo al servizio il tedesco resta in scia, 3-4.Dall’ottavo game il set cambia improvvisamente rotta. Struff aggredisce con potenza in risposta, si prende due ottimi punti, 0-30. Poi un altro diritto vincente violentissimo dal centro, 0-40. Il contro BREAK arriva subito: doppio fallo di Musetti, 4 pari. Il tedesco vince ai vantaggi il game successivo (5-4) e diventa padrone del campo, con l’attacco prende campo e Lorenzo non trova modo di arginarlo, anche per un calo della prima di servizio. Struff sbaglia di meno e gioca più profondo, quindi sul 30-15 l’azzurro commette un altro doppio fallo. La battuta di Musetti non va, Struff risponde letteralmente sui piedi e si procura un set point. Altra risposta pesante, nei piedi, è sorpreso l’azzurro e tira larghissimo un rovescio. Incredibile, da 4-2 Musetti il set termina 6-4 Struff. Bravo il tedesco a spingere bene dalla risposta, ma netto il passaggio a vuoto dell’italiano.
    Il secondo set riparte con due discreti turni di battuta, quindi sull’1 pari Struff è in difficoltà al servizio. Musetti inizia a spingere col rovescio e soprattutto dalla risposta. Con due eccellenti rovesci vola 0-30 e poi 30-40 con una risposta di diritto d’incontro fulminante. Lorenzo non riesce a sfruttare la palla break, perfetto il serve and volley di Struff. Seguono due doppi falli del tedesco, grandissima chance per Musetti, che però non riesce a sfruttarla, altro ottimo servizio e volée del rivale, che si porta 2-1. Purtroppo una delle “leggi” del tennis è occasione non sfruttata, break subito. Musetti subisce una super risposta di Jan Lennard col diritto, poi un’altra di rovescio cross. Sul 30 pari la prima palla non va, e poi un diritto in spinta dal centro decolla, sotto una risposta nemmeno così ficcante. Il BREAK arriva con un’altra poderosa risposta di diritto vincente del tedesco, bravo a trovare un bell’impatto, ma troppo lenta la prima palla dell’azzurro. 3-1 Struff, che poi a 30 consolida il vantaggio sul 4-1. Il momento dell’azzurro resta critico, ha evidentemente perso fiducia nei suoi colpi, meno ficcanti e aggressivi. Sbaglia pure una smorzata Lorenzo che gli costa il 15-30, giocata figlia dell’insicurezza nello spingere come nella prima fase del match. Ai vantaggi Musetti si butta a rete con “niente”, è comodo il passante del tedesco che strappa la chance del 5-1. Stavolta il servizio aiuta Lorenzo, chance annullata e poi 4-2. Il problema è ritrovare fiducia in risposta e nei colpi in spinta per riacciuffare l’avversario, diventato sempre più sicuro. Struff serve bene e sul 30-15 trova una volée bassa di diritto di difficoltà inimmaginabile, degna del miglior Edberg per piegamento sulle ginocchia e controllo. 5-2 Struff. Sembra spento Lorenzo come intensità, accusa le bordate del rivale senza quel piglio di inizio partita. Sul 30 pari Musetti subisce l’aggressione col rovescio di Struff che strappa un match point. Finisce qua: risposta consistente del tedesco che avanza e chiude. Da 4-2 Musetti, Struff inanella un parziale di 10 game a 2. Sipario sul torneo appena iniziato, peccato dopo l’ottima settimana di Vienna. Un calo netto, imprevisto, anche a livello di energia e intensità.

    Jan-Lennard Struff vs [16] Lorenzo Musetti ATP Paris Jan-Lennard Struff66 Lorenzo Musetti [16]42 Vincitore: Struff ServizioSvolgimentoSet 2L. Musetti 0-15 15-15 30-30 30-405-2 → 6-2J. Struff 0-15 30-15 40-15 ace4-2 → 5-2L. Musetti 0-15 15-15 15-30 30-30 40-30 40-A 40-40 A-404-1 → 4-2J. Struff 15-0 15-15 40-15 40-303-1 → 4-1L. Musetti 15-0 15-15 30-15 30-30 30-402-1 → 3-1J. Struff 0-15 0-30 15-30 30-30 30-40 40-40 A-40 ace 40-40 df 40-A df 40-40 A-401-1 → 2-1L. Musetti 15-0 30-0 40-0 ace ace1-0 → 1-1J. Struff 15-0 15-15 15-30 30-30 40-30 ace0-0 → 1-0ServizioSvolgimentoSet 1L. Musetti 0-15 15-15 30-15 30-30 df 30-405-4 → 6-4J. Struff 15-0 30-0 40-0 40-15 40-30 40-40 A-404-4 → 5-4L. Musetti 0-15 0-30 0-40 df3-4 → 4-4J. Struff 0-15 15-15 15-30 40-30 40-40 df A-40 40-40 A-40 40-40 A-40 ace2-4 → 3-4L. Musetti 15-0 30-0 40-0 ace2-3 → 2-4J. Struff 0-15 15-15 15-30 15-40 df2-2 → 2-3L. Musetti 0-15 15-15 15-30 30-30 ace 40-302-1 → 2-2J. Struff 0-15 15-15 15-30 30-30 40-30 40-40 A-40 40-40 A-40 ace1-1 → 2-1L. Musetti 15-0 30-0 ace 30-15 30-30 40-301-0 → 1-1J. Struff 0-15 0-30 15-30 ace 30-30 ace 30-40 40-40 A-400-0 → 1-0

    Statistica
    Struff 🇩🇪
    Musetti 🇮🇹

    STATISTICHE DI SERVIZIO

    Valutazione del servizio
    258
    228

    Ace
    9
    5

    Doppi falli
    4
    2

    Prima di servizio
    45/72 (63%)
    36/52 (69%)

    Punti vinti sulla prima
    37/45 (82%)
    21/36 (58%)

    Punti vinti sulla seconda
    6/27 (22%)
    7/16 (44%)

    Palle break salvate
    3/4 (75%)
    1/5 (20%)

    Giochi di servizio giocati
    9
    9

    STATISTICHE DI RISPOSTA

    Valutazione della risposta
    222
    132

    Punti vinti sulla prima di servizio
    15/36 (42%)
    8/45 (18%)

    Punti vinti sulla seconda di servizio
    9/16 (56%)
    21/27 (78%)

    Palle break convertite
    4/5 (80%)
    1/4 (25%)

    Giochi di risposta giocati
    9
    9

    STATISTICHE DEI PUNTI

    Punti vinti a rete
    22/30 (73%)
    4/4 (100%)

    Vincenti
    29
    20

    Errori non forzati
    28
    23

    Punti vinti al servizio
    43/72 (60%)
    28/52 (54%)

    Punti vinti in risposta
    24/52 (46%)
    29/72 (40%)

    Totale punti vinti LEGGI TUTTO

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    ATP 500 Vienna: Musetti cede a Draper, con più di un rimpianto

    Lorenzo Musetti (foto Getty Images)

    Una sconfitta da mal di testa per Lorenzo Musetti nella semifinale dell’ATP 500 di Vienna. L’azzurro cede a Jack Draper per 6-2 6-4, punteggio mai così bugiardo visto che l’incontro nelle sue quasi due ore è stato una lotta serratissima, con molti game fiume nei turni di battuta del britannico ma più bravo dell’azzurro nel giocare con lucidità e solidità i punti importanti e servire con qualità superiore. Musetti è uscito dal campo furibondo contro se stesso poiché nel secondo set ha salvato due chance che potevano portarlo sotto 5-2 e quindi è riuscito a strappare il contro break che ha impattato lo score 4 pari, al termine di un game durissimo, massacrante. Draper era sulle ginocchia, visibilmente in difficoltà fisica e forse anche impaurito (soffre di attacchi di ansia in partita, e pareva uno di quegli episodi visto quanto sudava e gli girava la testa), ma Lorenzo lì ha servito male e commesso tre errori di diritto gravissimi per troppa fretta di fare il vincente – quando bastava far correre il rivale – che hanno rimandato avanti Draper, bravo poi ad aggrapparsi alla battuta e chiudere il match. “È tutta colpa mia” urla Musetti nell’ultimo game, frustrazione e delusione per una match nel quale ha giocato per niente male, pronto ad aggredire e difendere, a mettere pressione ad un avversario assai scomodo perché dotato del tennis perfetto per metterlo in crisi. Ma purtroppo Draper ha ricavato molto più col servizio e nei momenti di pressione non ha quasi mai fallito, anzi è proprio salito in cattedra con giocate tatticamente perfette e ben eseguite. Jack ha salvato 8 palle break su 10 concesse, Musetti 6 su 11. Una foto tanto brutale quanto esatta di una partita dura, lottata, con momenti di tennis notevole e girata tutta a favore del 22enne di Sutton perché troppo bravo a gestire colpi ed emozioni quando la palla scottava.
    Prima di analizzare questa strana e dolorosa partita dalla parte di Musetti, è corretto sottolineare i meriti di un Draper che ha confermato di esser un tennista di altissimo livello, uno che per il gioco mostrato questa settimana non sfigurerebbe affatto alle prossime ATP Finals visto che si gioca sul veloce indoor, probabilmente più pericoloso di un Ruud o Rublev. Continuando così Jack può ambire a questa presenza l’anno prossimo, se il suo fisico gli consentirà di giocare con continuità. Draper ha servito meglio di Musetti soprattutto l’ha fatto giocare “male” usando alla perfezione quel tennis rapido, aggressivo, con tante variazioni e pochissimo ritmo. Palle veloci, pesanti e cariche di spin che sono davvero difficili da gestire per un tennista come Musetti che ama lavorare la palla, cambiando continuamente il modo in cui la impatta. Contro una palla violenta e pesante, e pure così profonda, come quella del britannico le variazioni e manualità dell’azzurro è depressa, è costretto a fare tutto più rapido pena andar sotto. Le difese e contrattacchi di Lorenzo diventato difficilissimi contro un rivale così potente, forte al servizio, aggressivo in risposta e bravo ad aprire l’angolo con velocità e quell’effetto mancino ancor più complesso da gestire. Draper ha meritato il successo, più potente, ha servito meglio ed è stato nettamente più solido nei punti chiave, le palle break a favore e contro, e in generale i game ai vantaggi, dove col servizio si è preso punti decisivi.
    Musetti… avrà un altro bel mal di testa quando rivedrà la partita, ma è importante che lo faccia perché in questa disgraziata sconfitta può trarre indicazioni fondamentali per migliorare ancora e crescere. Non aveva mai vinto contro Draper, avversario per lui scomodissimo, ma stavolta ha lottato tanto e bene, ed è andato assai più vicino di quel che dice lo score ad allungare la partita. Il campo parlava chiaro, se fosse stato terzo set il nativo di Sutton era sulle gambe, spossato e distrutto, mentre Lorenzo sprizzava energia ed elettricità da tutti i pori. Per questo quel maledetto nono game del secondo set gettato alle ortiche da “Muso” è la summa di quel che NON deve fare. L’altro è mezzo morto, ormai si affidava solo a battuta, discesa a rete o smorzata perché il suo fisico in quel momento diceva “no mas”, quindi perché affrettare i tempi e forzare il diritto per trovare la riga? In quella fase no fretta, calma e lucidità. Era il momento di caricare il diritto cross o via liscio lungo linea, con margine per farlo correre, costruire e anticipare con margine; se l’altro tira la palla e pizzica la riga, bravo lui, ma MAI regalare, dargli respiro e punti gratis, appena brekkato e sotto assedio. Quei gratuiti sono più di un regalo, sono stati terribili e lui ne è pienamente consepevole. Da rivedere anche le palle break non sfruttate, perché in molte ha giocato bene l’altro, ma almeno tre potevano esser gestite meglio, affidandosi ai punti di forza, al quel rovescio lungo linea che tanto funzionava, al diritto carico al centro per aprirsi il campo ad un successivo affondo.Errori, cattiva gestione di alcune fasi che sono costate la sconfitta, ma c’è anche tantissimo di buono nella prestazione di Lorenzo, e questo sarà utile da rivedere per confermare a se stesso che non tutto è stato da buttare. Contro un rivale così scomodo dal punto di vista tecnico, e dotato di un servizio tanto incisivo, Musetti ha risposto piuttosto bene, bravo a bloccare il polso e anche col diritto entrare nella palla. Un dato è clamoroso: Musetti ha giocato 60 punti al servizio e 92 in risposta, e questo indica quanto abbia lottato con l’altro al servizio, significa che la sua fase di risposta è stata continua ed efficace, contro uno che batte fortissimo. Questo è un dato molto significativo… come purtroppo anche le chance non sfruttate. Lorenzo ha gestito con efficacia molti scambi giocati con ottimo anticipo, senza indietreggiare troppo, senza quella fase di attesa che spesso lo penalizza. È stato bravo Lorenzo anche a venire spesso a rete e prendersi il punto.
    Una partita complessa, difficile, con tante cose buone ed altre pessime. Una sconfitta non come le altre. Una di quelle che fa “incazzare” per davvero, ma non è tutto da buttare. C’è Bercy a giorni, trasformare subito questa rabbia in furia agonistica. Subito.
    Marco Mazzoni

    La cronaca
    Musetti alza la prima palla della semifinale di Vienna. La palla Draper è pesante e carica di rotazione, non è facile per Lorenzo impattarla con pressione, infatti commette tre errori che gli costano il 30-40. Con uno scambio consistente Jack si prende subito il BREAK forzando un diritto in rete di Musetti. Comanda Draper: spinge tanto, apre l’angolo e non lascia tempo a Musetti di imbastire lo scambio e cambiare ritmo. E quella traiettoria mancina e carica di spin è difficile da gestire in risposta. Il “brit” sbaglia però due volte di volo, tocchi non impossibili, il secondo game va ai vantaggi. Draper non mette la prima in campo, sulla seconda è bravissimo Musetti ad aggredire col diritto e trovare profondità. Palla break Musetti! Lungo scambio, comanda il nativo di Sutton e forza l’errore del carrarino. È entrato in partita Lorenzo, riesce finalmente a cambiare ritmo nello scambio, ma il game alla quinta parità lo vince Draper, 2-0. Non è facile per Musetti reggere col diritto il rovescio cross di Draper, pesante e profondo, ma muove lo score del match (1-2). Musetti cerca di cambiare con lungo linea, e sorprende Draper, che a sua volta è perfetto nello spingere col rovescio cross, una bordata così in anticipo e stretta da diventare imprendibile. Jack tuttavia non riesce a vincere un punto con la seconda in campo, e si va ancora ai vantaggi. Bravissimo “Muso” a comandare col diritto dal centro, sposta il rivale e ne forza l’errore. Palla break per l’italiano. SI! Rischia il serve and volley con una traiettoria esterna, ma Lorenzo trova un impatto clamoroso di rovescio bloccando il polso, con una risposta lungo linea imprendibile. Contro BREAK, 2 pari. Difficile il quinto game per il toscano, Draper è molto aggressivo in risposta e con tempi di gioco così rapidi Musetti sbaglia. 15-40, due palle break… e Musetti cede alla prima, non regge la velocità e angolo imposto dal rivale. 3-2 Draper, di nuovo avanti. È necessario per l’italiano comandare dopo il servizio, altrimenti si fa dura. Un fulmine Draper nel sesto game, la prima di servizio è consistente, gli apre il campo al successivo affondo, 4-2. Lorenzo gioca “bene”, nel senso che fa le cose giuste, attacca col diritto dal centro, apre l’angolo e cerca di muovere l’avversario, ma è davvero bravo Draper in difesa, e pure a correre in avanti sul 30 pari e rimettere una smorzata con un tocco magico. Si procura un’altra palla break sul 30-40 e… come se lo prende!?! L’azzurro attacca benissimo col diritto e avanza, ma Draper trova un passante in corsa disperata che trasforma in una fucilata lungo linea da cineteca. Colpo di una difficoltà inenarrabile, che gli vale il doppio BREAK e 5-2. Poco da dire, solo applausi. Troppo bravo Jack, con un’accelerazione di diritto lungo linea perfetta si prende due set point sul 40-15. Spreca il britannico, addirittura doppio fallo sulla seconda chance. Rimedia poi con un Ace, gli vale il SP #3. Imprendibile la curva esterna, molto precisa e con spin vorticoso. SET Draper, 6-2. Too good, Musetti soverchiato da un avversario a tratti irresistibile.
    Secondo set, Musetti to serve. Parla molto col suo angolo, cerca di tarare i suoi colpi per non consentire al rivale di comandare. Deve rischiare col diritto Lorenzo, a costo di commettere qualche errore, altrimenti l’altro si prende tutto. Sbaglia un rovescio per lui banale, ma è pronto ai vantaggi a far correre da tutte le parti Draper, 1-0 Musetti. Un lampo invece Draper nel suo primo turno di battuta, servizio e diritto potente, a zero impatta 1 pari. Nel terzo game è impressionante la spinta di Jack, anticipo potenza e palla carica di spin, una combinazione mortale. Prova a spingere Lorenzo, ma non è facile perché la risposta del britannico è molto profonda. 0-30 e poi 0-40 con Draper rapidissimo a correre avanti sulla smorzata e chiudere sul net. Ci prova l’italiano, ma l’altro risponde a tutto con grande forza e determinazione. Mancano punti col servizio a Musetti… che è bravo ad annullare le tre chance rischiando al massimo la profondità in scambio e caricando il servizio. Purtroppo ai vantaggi Musetti centra male un diritto su di un rimbalzo basso, e concede il BREAK alla quarta chance con una magia di Jack, un rovescio lungo linea giocato da lontanissimo e centrando la riga. 2-1 e servizio Draper, in controllo delle operazioni. Lorenzo non cede affatto, corre, rincorre, spinge e si difende, gioca al meglio delle sue possibilità ma spreca un rovescio sotto rete sul 15-30 che poteva portarlo a palle break. Porta i game ai vantaggi con un uno-due rovescio e diritto di grande qualità. La lotta è feroce, sbatacchia pure la racchetta a terra dopo un errore col diritto, frustrazione massima per lo sforzo senza ottenere il risultato sperato. Alla fine Draper lo porta a casa, 16 punti per il 3-1, senza concedere palla break. Musetti è nervoso ma incanala la rabbia in forza agonista, sente di giocare tutt’altro che male e non riesce a riprendere l’avversario. Doppio fallo e poi Ace, resta in scia 2-3. L’azzurro è bravo a reggere l’impeto del rivale, risponde con palla pesante e sul 30 pari punisce un esagerato S&V sulla seconda di battuta con una risposta bassa. Palla break Musetti! Niente, servizio al T e diritto comodo sotto rete. Un po’ di caos tattico del britannico, rischia tante smorzate come se non volesse correre molto. Musetti impatta un rovescio inside out in risposta clamoroso, atterra all’angolo e gli vale un’altra palla break. Si salva col doppio smash Jack, il primo non colpito nemmeno pulito, ma tant’è. Si prende una terza PB l’italiano correndo bene in avanti, ma Draper con le spalle al muro gioca alla perfezione, altro rovescio sulla riga. 20 punti, l’ultimo un diritto pesante in contropiede di Jack che gli vale 4-2. Lorenzo al servizio rischia molto, vuole tenere l’iniziativa a costo di sbagliare… è corretto ma commette due errori, uno sul rovescio sul 30 pari che gli costa una palla break delicatissima. E non entra la prima palla… Bellissimo il rovescio di contro balzo di Lorenzo sulla risposta pesante e carica di spin, trova un grande angolo e si salva. Che mano! Però poi rischia il S&V ma la demi-volée è troppo difficile, c’è un’altra chance per l’inglese. Si salva ancora, ottimo il diritto d’attacco dopo una prima in campo. Lotta, tanta lotta, e Lorenzo c’è, 4-3. Ottavo game, Musetti regala una perla assoluta, un lob di rovescio delicatissimo che tocca la riga, gli vale lo 0-30. Bravissimo Lorenzo a sorprendere il rivale con un diritto lungo linea giocato di misura, più preciso che potente. 15-40, altre due palle break. Come gioca sotto pressione Draper… servizio top, diritto pesante e preciso e anche di volo tocca bene. Le annulla, ma un doppio fallo gli costa una terza PB. Stavolta Musetti la spreca, stecca la risposta di rovescio su di una seconda palla, che salta altissima pur lenta. Draper sembra in difficoltà con le gambe, spesso colpisce fuori equilibrio, sbaglia un rovescio e quarta palla break. Gioca sulle righe Jack sotto pressione, fa tutto alla perfezione. Ormai ogni turno di battuta di Draper è una sofferenza. Finalmente Musetti si prende il BREAK alla quinta chance, con Draper piegato in due sulle gambe e spossato. 4 pari. Male Musetti al servizio, affretta i tempi dell’affondo e sbaglia due volte, 0-30. Sbaglia ancora tatticamente lo scambio Lorenzo, gioca veloce e rischia senza far correre l’avversario, evidentemente sfiatato. 0-40, tre palle break per Draper. Conclude con un altro erroraccio Lorenzo un game pessimo, appena era tornato “in vita”. Il diritto sul 15-40 vola via, BREAK Draper, 5-4. Si mette il ghiaccio sul volto Jack, non sta bene, ma è a un passo dalla vittoria. Arriva il medico e controlla le pupille di Draper, sembra fisicamente k.o. magari calo energetico repentino. Si aggrappa al servizio, trova una gran prima palla sul 15 pari e poi una palla corta perfetta. 40-15, due match point. Altra gran prima palla al centro. Draper chiude 6-4. Una sconfitta da mal di testa, tante chance non sfruttate e quel game sul 4 pari gettato al vento che grida vendetta. “È tutta colpa mia” dice Lorenzo contro se stesso… Una sconfitta amara, in una prestazione tutt’altro che scadente. Partita da rivedere e analizzare, perché Musetti può trarre molte importanti informazioni per migliorare.

    Lorenzo Musetti vs Jack Draper (Non prima 15:00)ATP Vienna Lorenzo Musetti [6]24 Jack Draper [7]66 Vincitore: Draper ServizioSvolgimentoSet 2J. Draper 15-0 15-15 30-15 ace 40-154-5 → 4-6L. Musetti 0-15 0-30 0-40 15-404-4 → 4-5J. Draper 0-15 0-30 15-30 15-40 30-40 40-40 40-A df 40-40 40-A 40-40 40-A3-4 → 4-4L. Musetti 15-0 15-15 30-15 30-30 df 30-40 40-40 40-A 40-40 A-402-4 → 3-4J. Draper 15-0 ace 30-0 30-15 30-30 30-40 40-40 A-40 40-40 A-40 40-40 A-40 ace 40-40 40-A 40-40 40-A 40-40 A-40 40-40 df A-402-3 → 2-4L. Musetti 15-0 15-15 30-15 ace 30-30 df 40-301-3 → 2-3J. Draper 0-15 df 15-15 15-30 30-30 40-30 40-40 A-40 40-40 A-40 40-40 A-40 40-40 A-40 ace 40-40 A-401-2 → 1-3L. Musetti 0-15 0-30 0-40 15-40 30-40 40-40 40-A1-1 → 1-2J. Draper 15-0 ace 30-0 40-0 ace1-0 → 1-1L. Musetti 0-15 15-15 30-15 30-30 40-30 40-40 A-400-0 → 1-0ServizioSvolgimentoSet 1J. Draper 15-0 15-15 30-15 40-15 40-30 40-40 A-40 ace2-5 → 2-6L. Musetti 15-0 30-0 30-15 30-30 30-402-4 → 2-5J. Draper 15-0 30-0 40-0 40-152-3 → 2-4L. Musetti15-15 15-30 15-402-2 → 2-3L. Musetti 15-0 30-0 40-0 40-15J. Draper 15-0 30-0 30-15 40-15 40-30 40-40 40-A 40-40 A-40 40-40 A-40 40-40 A-400-1 → 0-2L. Musetti 0-15 15-15 30-15 30-30 30-400-0 → 0-1 LEGGI TUTTO

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    Musetti da sogno a Vienna: primo successo su un Top 10 sul veloce “È stata una vittoria che significa tanto” (con il programma di domani del torneo di Vienna)

    Lorenzo Musetti nella foto – Foto Getty Images

    Lorenzo Musetti scrive una nuova pagina della sua carriera a Vienna, superando Alexander Zverev e conquistando la prima vittoria contro un Top 10 sul cemento. Un successo che proietta l’azzurro in semifinale contro Jack Draper, in quello che si preannuncia come un derby generazionale.
    “È stata una vittoria che significa tanto”, ha commentato Musetti a caldo dopo il match. “Sapevo che Sascha, specialmente su questo campo, è sempre un avversario temibile. Ma mi sentivo in fiducia fin dal primo match del torneo”. Il toscano ha poi analizzato la sua prestazione: “Nonostante l’avvio non brillante, sono riuscito a cambiare strategia di gioco, creandogli molti problemi. La varietà dei colpi e le continue variazioni sono state determinanti.Sentivo che il mio gioco poteva metterlo in difficoltà, come penso di aver fatto oggi, soprattutto alla fine. Ma, come hai detto, le condizioni sono completamente diverse. Alle Olimpiadi eravamo all’aperto sulla terra battuta e qui siamo al coperto dove probabilmente Sascha può esprimere al meglio la sua energia, credo. Ma penso che le variazioni nel mio gioco possano metterlo un po’ in difficoltà, e penso che oggi le ho utilizzate molto bene, soprattutto nel break all’inizio del secondo set. Quello secondo me è stato un momento importante, dato che finora nessuno gli aveva strappato il servizio in questo torneo. Lui stava servendo con molta fiducia e ovviamente aveva sempre una percentuale alta di prime. E credo che a un certo punto sia uscito un po’ dalla sua zona di comfort. Per fortuna ho colto l’occasione e probabilmente è stato uno dei momenti chiave del match”.
    Il numero 17 del mondo ha dimostrato grande maturità tattica, adattando il suo gioco alle esigenze del match. “È stata una partita intensa, lottata, ma credo di aver meritato la vittoria. Ho dovuto superare un inizio difficile, ma sono stato bravo a trovare le contromisure giuste”.
    In semifinale, Musetti troverà il britannico Jack Draper, fresco di best ranking al numero 18 ATP. “Con Jack siamo amici, abbiamo un passato comune anche nel circuito junior”, ha rivelato l’azzurro. “Sta attraversando un momento di forma straordinario e ha disputato un’ottima stagione. È un avversario completo, con un ottimo servizio e un timing perfetto sulla palla. Sarà una finale complicata, ma sono pronto alla sfida”.
    Center Court – ore 13:00Alexander Erler / Lucas Miedler vs Harri Heliovaara / Henry Patten Lorenzo Musetti vs Jack Draper (Non prima 15:00)Karen Khachanov vs Mensik o De Minaur
    Marco Rossi LEGGI TUTTO