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    Tsitsipas: “Quest’anno sono cresciuto affrontando la sofferenza, in campo e fuori”

    Stefanos Tsitsipas

    Stefanos Tsitsipas ha rilasciato interessanti dichiarazioni nella press conference introduttiva al torneo di Vienna, dove è la terza testa di serie e sfiderà al primo turno il tedesco Struff. Con un line-up davvero notevole, il torneo ATP 500 di questa settimana sarà una tappa di avvicinamento alle Finals molto probante per Stefanos, campione in carica al Masters di fine anno.
    “Sì, le Finals sono un grande obiettivo, ma adesso non ci sto pensando affatto. Sono del tutto focalizzato su questa settimana, quindi andrò a Bercy e anche lì voglio disputare un ottimo torneo. Sento che in questi tornei posso fare molto bene, portare in campo una versione migliore di Stefanos, sono davvero felice di essere qua adesso. Sono grato per la possibilità di poter giocare questi tornei importanti, nonostante la situazione che stiamo vivendo a livello mondiale”.

    Il greco ha spiegato il perché dell’avvio stentato alla ripresa in America, e poi l’ottimo tennis mostrato sulla terra in Europa, con la finale ad Amburgo e la semifinale a Roland Garros: “E’ stato un periodo in cui ho provato e testato nuove cose in campo, sia durante la US Open swing che a Roma. Quindi ho deciso di ritornare al mio vecchio gioco e mi sono subito sentito a mio agio, ho ritrovato la fiducia in campo e si sono visti i risultati”.
    Tsitsipas crede di esser cambiato in questo 2020 così complicato: “Affrontare il dolore in campo e fuori quest’anno mi ha fatto crescere. Ho imparato un secco di lezioni sul gioco e per la mia vita. Ho giocato diversi match dalla ripresa, ma non quanti speravo di poter disputare. Il Covid-19 ha reso tutto così difficile quest’anno, ma è bello ora essere qua”. LEGGI TUTTO

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    Liveblog: Sinner vs. Simon, quarti di finale ATP 250 Colonia2

    Jannik Sinner in campo a Colonia

    La partita punto per punto

    ATP Cologne 2

    Gilles Simon•
    0
    2

    Jannik Sinner
    0
    5

    Servizio
    Svolgimento
    Set 1

    J. Sinner

    15-0
    ace
    15-15
    15-30
    15-40
    30-40
    40-40
    40-A
    40-40
    40-A
    40-40
    A-40
    40-40
    A-40

    2-4 → 2-5

    G. Simon

    15-0
    15-15
    15-30
    30-30
    40-30
    40-40
    A-40

    1-4 → 2-4

    J. Sinner

    15-0
    30-0
    40-0

    1-3 → 1-4

    G. Simon

    0-15
    15-15
    15-30
    15-40

    1-2 → 1-3

    J. Sinner

    15-0
    30-0
    30-15
    40-15

    1-1 → 1-2

    G. Simon

    0-15
    0-30
    15-30
    15-40

    1-0 → 1-1

    J. Sinner

    15-0
    15-15
    15-30
    15-40

    0-0 → 1-0

    Jannik Sinner sfida Gilles Simon nel quarti dell’ATP 250 di Colonia 2. Una sfida inedita, nessun precedente tra i due giocatori.
    14:48 – TOCCO di CLASSE di Sinner! Dopo una progressione incredibile, corre sotto rete l’azzurro, e tocca col rovescio uno “strettino” che muore appena al di là della rete, imprendibile anche per due gambe super veloci come quelle di “Gillou”. Dopo aver salvato 4 palle break, Sinner si porta sul 5-2. Bravo a reggere mentalmente un game per niente facile.
    14:46 – Un insolito errore di rovescio in scambio costa la quarta palla break del game. Stavolta è bravo a correre in avanti seguendo un diritto inside out e provocare l’errore di Simon. E’ il game più lungo e combattuto del match
    14:44 – Cancella le due palle break con due punti perfetti. Bravissimo Jannik ad aprirsi il campo col diritto cross e quindi entrare a tutta col lungo linea nell’angolo scoperto. E’ bravissimo ad abbassarsi sulle ginocchia e trovare un impatto perfetto. Non così perfetto invece quando viene avanti, sia per il tempo della discesa a rete che la posizione. Un errore sotto rete gli costa la terza palla break… ma si salva con la prima di servizio.
    14:42 – 4-2, Sinner trova il primo Ace del match, il servizio continua ad essere il settore meno efficace nel suo tennis questa settimana. Arriva un punto ROCAMBOLESCO sul 15 pari: Jannik tira uno Smash ma… perde di mano la racchetta!!! La palla va in campo, ma, disarmato, non può rigiocare la palla (per regolamento, la palla può esser colpita valida solo con l’attrezzo!!). Segue un errore di diritto (forse distrazione), arrivano due palle break sul 15-40!

    14:37 – Simon non riesce a mettere in difficoltà Sinner nemmeno con il suo rovescio, un colpo molto preciso e con cui è bravo a cambiare ritmo. Gilles pare disarmato, e visto lo scarso rendimento con la prima di servizio, sulla seconda è subito in difficoltà nel contenere la spinta dell’azzurro. Prova a venire avanti il francese per uscire dalla “morsa” degli scambi in progressione dell’azzurro. Ma Sinner lo respinge e lo costringe a rincorrere. Si va ai vantaggi.
    14:31 – Sinner ha messo la quinta, la sua progressione è diventata ora incontenibile, strappa di nuovo il servizio a 15 al francese e consolida il vantaggio tenendo il servizio a zero. Il diritto è molto preciso, dal centro apre il campo e Simon crolla in difesa estrema. 4-1 Sinner, in controllo del primo set.
    14:25 – Spettacolare scambio di Sinner! Prima un’accelerazione violentissima col diritto cross, che sbatte Simon ben fuori dal campo, quindi una smorzata perfetta, imprendibile. Alternando questa potenza coi drive alle variazioni di tocco, il tennis di Jannik diventa davvero difficile da scardinare. Sinner avanti 2-1.
    14:22 – Jannik cerca il lungo linea nello scambio, portando fuori posizione Simon. Arrivano i primi errori del francese, 0-30 e quindi 15-40, bravo Sinner ad entrare col diritto in avanzamento su di una rimessa più corta di Gilles. Due palle per il contro break. Il pressing di Jannik è colpo dopo colpo sempre più lungo e potente, dopo un lungo scambio vola largo il rovescio di Simon. CONTRO BREAK, 1 pari.
    14:17 – Sinner al servizio. Come nel match di ieri, il servizio è un po’ “freddino”, la prima non entra. Jannik spinge, ma Gilles si appoggia molto bene sui colpi potenti e “puliti” dell’azzurro. Sinner sbaglia (incluso un attacco con chiuso con la smash), arrivano subito due palle break per il francese sul 15-40. Prende tempo Jannik, gli costa un time violation. Spinge tanto l’azzurro, ma l’esperto francese rimette tutto e trova grande lunghezza con i suoi colpi. Sbaglia un diritto Sinner, BREAK Simon, avanti 1-0.
    14:08 – Inizia il riscaldamento, Simon è reduce dal bel successo su Denis Shapovalov; Sinner ha sconfitto nettamente Herbert

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    Nadal in gara nel weekend in un torneo professionistico di golf

    Rafa Nadal, talento anche nel golf

    Il talento di uno sportivo lo dimostra anche il suo eclettismo. Rafa Nadal è un talento immenso, capace di eccellere anche in altre discipline. Che il super campione iberico fosse un grande appassionato di golf è noto, ma che avesse un livello così alto da permettergli di giocare un torneo professionistico lo sapevano in pochi. Rafa nel tempo ha accumulato un handicap di +0,3, di fatto lo stesso livello dei giocatori professionali (per chi non mastica di golf, in pratica l’handicap è un sistema che permette ai giocatori meno esperti di poter competere il più possibile ad “armi pari” con giocatori più bravi, utilizzando un sistema “a vantaggio”, detto handicap). Nadal giocando con golfisti pro non avrebbe dei colpi di vantaggio sul computo totale (par) visto il suo handicap quasi a zero.

    Il prossimo weekend Rafa scenderà in campo sui green delle Baleari non armato sulla sua fida racchetta ma con le mazze da golf, impegnato in un torneo di golf professionistico: Campeonato de Baleares de golf para profesionales. Nadal sarà uno dei 60 invitati (23 Pro e 37 amatori con handicap inferiore a 11,4) presso il Golf Maioris, dove verrà eletto il nuovo Campeón de Baleares de Profesionales.
    In torneo si disputerà dal 24 al 26 ottobre, assegnerà punti per il World Amateur Golf Ranking. Il programma stabilito dalla Federación Balear de golf prevede lo svolgimento con la modalità “stroke play scratch” individual, con percorsi di 18 buche al giorno. In gara i Pro iberici Toni Ferrer (campione 2015), Sebastián García (2016 y 2017) e Joan González-Camarero (2018), ed anche tre donne, tra cui la professionista Nuria Iturrioz.
    Rafa è un golfista non solo appassionato ma… assai metodico, proprio come nel tennis. In preparazione del Campeonato de Baleares, lo scorso weekend infatti ha giocato il V Test Circuit Hexagonal – Autovidal, che si è tenuto presso il T-Golf & Country Club, a Calvià, arrivando secondo.

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    ATP Colonia 2: Sinner supera in due set Herbert, nei quarti affronterà Shapovalov o Simon

    Jannik Sinner

    Jannik Sinner supera in due set (6-3 6-1) il francese Pierre-Hugues Herbert negli ottavi di finale dell’ATP 250 di Colonia 2, strappando un posto nei quarti dove sfiderà il vincente di Simon vs. Shapovalov. Una buona partita per l’azzurro, che ha mostrato un tennis più potente e continuo del francese. Faceva impressione la differenza del suono all’impatto tra la palla di Sinner e quella di Herbert, segno evidente della differenza di peso e di accelerazione tra i due, come se Jannik fosse “una band heavy metal” e Pierre-Hugues un “trio funky”… Ma proprio il tennis “funky” ed offensivo del francese ha messo in qualche difficoltà Sinner nel corso del primo set, sopratutto perché dopo esser scattato in vantaggio con un break, più volte si è fatto riprendere dal rivale. Forse un po’ distratto alla battuta, non ha trovato un ritmo costante ed è stato bravo lì Herbert ad entrare con la sua risposta, forse il colpo migliore del francese. Alla fine però Pierre-Hugues non ha servito bene ed ha pagato la netta differenza di consistenza e velocità nello scambio da dietro. Ha cercato di cambiare ritmo, di giocare palle senza peso, ed ha provocato qualche errore di Jannik; ma alla fine la “sostanza” e maggior cilindrata di Sinner hanno prevalso. Bene Jannik col rovescio, quando ha messo i piedi vicino alla riga ed ha preso il comando è stato nettamente superiore, mentre ha sbagliato qualche palla in spinta col diritto e soprattutto non ha servito in modo costante. Sinner ha sempre avuto il controllo del match, è stato praticamente in vantaggio, anche se ha ceduto alcuni games per cali di tensione. Una buona prova, contro un rivale che può metterti in difficoltà con le sue soluzioni varie ed offensive. Ecco la breve cronaca.
    Herbert inizia al servizio, ma non trova la prima. Sinner spinge sul 30 pari, con un gran rovescio lungo linea trova il 15 che gli vale un’immediata palla break. Comanda Jannik, spinge forte e provoca l’errore del francese. Break Sinner, avanti subito 1-0. Pierre-Hugues cerca di reggere da dietro, non dà ritmo al rivale tirando palle senza peso e risponde molto lungo (da ottimo doppista, il francese ha una buonissima risposta soprattutto di rovescio). La tattica funziona, strappa una chance del contro break. Il contro break arriva, Sinner spinge ma scaraventa in rete un diritto a tutta da metà campo. 1 pari. Herbert non prende ritmo al servizio, crolla 0-40 e cede di nuovo il gioco di battuta, avanti 2-1 Sinner. Avanti 3-2 e servizio, Jannik commette un doppio fallo che gli costa lo 0-30. Herbert fiuta la chance, è aggressivo e attacca la rete, ma Sinner è freddo nel contenere prima e trovare il passante in avanzamento poi. Gioca bene ora il francese, regge la spinta e cambia con la smorzata, chiamando avanti l’azzurro e passandolo. 15-40, due palle per il 3 pari. Trasforma la seconda, con ottima risposta ed un lob perfetto. Il match torna in equilibrio, 3 pari. Ottimo in risposta, continua a soffrire alla battuta Herbert, di nuovo costretto ad affrontare due palle break. Sbaglia un diritto a chiudere a campo aperto Pierre-Hugues, altro break per Sinner, 4-3 e servizio avanti l’azzurro. Stavolta Jannik trova un bel game al servizio, solido e senza errori, consolida il vantaggio salendo 5-3 e poi 0-30, a due punti dal set. Bravo e coraggioso Pierre-Hugues a tirar fuori le sue armi offensive. Per la prima volta sul servizio del francese si va ai vantaggi. Doppio fallo e set point Sinner, con Herbert che si imbufalisce esternando a tanti decibel la sua rabbia. Non trova nemmeno il lancio di palla, infastidito dai alcuni rumori nell’arena. Sinner non sfrutta l’occasione, in rete un rovescio di scambio, ma chiude alla seconda chance. 6-3 Jannik al secondo set point, l’azzurro punisce con un passante un’attacco un po’ “garibaldino” del francese. Un set meritato per Sinner, in cui ha mostrato un tennis più potente ma anche qualche calo di tensione.

    Secondo set, inizia l’azzurro alla battuta. 0-30, ma si salva con un paio di smorzate improvvise, perfette, ed un paio di accelerazioni ottime. 1-0 avanti. Sembra nervoso Herbert, ma le sue sortite offensive sono ficcanti e precise, soprattutto quando anticipa col rovescio e scende a rete in contro tempo, trovando un’ottima posizione. Uno scambio ad altissimo ritmo porta Sinner alla prima palla break del set. Scende a rete Pierre-Hugues, ma sbaglia il tocco. Break Sinner, avanti 2-0 e servizio, e quindi 3-0. Ora il pressing dal fondo dell’azzurro è davvero superiore alla capacità di resistere del rivale. Herbert torna alla battuta, ma la prima proprio non va. Jannik aggredisce alla risposta e l’ennesimo errore del francese gli costa un altro sanguinoso break. 4-0 Sinner, ben sette games di fila per lui. Herbert ha uno scatto d’orgoglio, spinge a tutta in risposta, mentre Jannik ha di nuovo staccato un attimo la spina. 15-40, due chance per il francese di restare nel set. Le cancella l’azzurro imponendo il suo ritmo nettamente superiore. 5-0 Sinner, ad un passo dalla vittoria. Chiude 6-1 in sicurezza, regalandosi l’accesso ai quarti.
    Sarebbe curioso se incontrasse Shapovalov: i due si sono allenati spesso insieme nella primavera del 2019, quando Jannik muoveva i primi passi sul tour, e Denis era rimasto impressionato dalla qualità del tennis dell’azzurro ma soprattutto dalla sua dedizione al lavoro ed attenzione al dettaglio.

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    Basilashvili sotto processo, l’accusa è violenza domestica

    Nikoloz Basilashvili a Tbilisi

    Nikoloz Basilashvili sta affrontando una delle partite più difficili della sua vita, forse la più impegnativa in assoluto. L’avversario non è Rafa Nadal sul centrale di Parigi, o Roger Federer sull’erba dei Championship, ma la giustizia del suo paese. Il georgiano, n.34 del ranking ATP, è sotto processo a Tbilisi con l’accusa di violenza domestica. I giudici sono chiamati a decidere – dopo l’udienza preliminare – se procedere contro Nikoloz per l’accusa di “violenza nei confronti di un familiare in presenza di un minore”.
    La faccenda contestata a Basilashvili risale allo scorso 21 maggio, quando fu arrestato con l’accusa di aggressione alla ex moglie Neli nella casa dei genitori di lui. Una violenza che si sarebbe consumata, come aggravante, sotto gli occhi del loro figlio Lukas di soli cinque anni. Il giocatore nega che i fatti siano andati così, ed è pronto dimostrare la propria innocenza di fronte alla corte. Totalmente opposta la versione della ex moglie, secondo la quale l’episodio incriminato fu solo la goccia che ha fatto traboccare il vaso, visto che aveva subito violenza da Nikoloz in almeno altre tre occasioni.
    A difendere gli interessi della signora la nota avvocatessa georgiana Ana Abashidze, vero “principe del foro” e paladina per la difesa dei diritti delle donne. Infatti la Georgia è un paese tristemente noto per gli episodi di sessismo e violenza domestica, tanto che le stime degli organi internazionali a tutela dei diritti delle donne indicano che quasi una donna su sette ha subito un qualche tipo di violenza, domestica o sul lavoro. Una percentuale enorme rispetto alle medie del mondo occidentale.

    Dopo l’arresto, Basilashvili fu rilasciato grazie ad una cauzione di circa 25mila euro. Da allora è in attesa di giudizio, e vista la portata dell’accusa, rischia fino a tre anni carcere.
    Dopo l’arresto, l’entourage di Nikoloz aveva rilasciato alla stampa nazionale un comunicato (lo riportiamo da Georgia Today) che recitava: “Questa non è la prima volta che Neli Dorokashvili, l’ex moglie di Nikoloz, ha cercato di fare danni morali, finanziari e/o di reputazione a Nikoloz e alla famiglia Basilashvili. Nikoloz Basilashvili e Neli Dorokashvili sono divorziati. Neli Dorokashvili era contro il divorzio, di conseguenza, il divorzio è stato raggiunto attraverso il tribunale ed è stato firmato un accordo transattivo per il divorzio. Successivamente, Nikoloz non ha avuto alcun contatto con la sua ex moglie, a parte la custodia del figlio. Dopo il divorzio, ancora una volta senza fondamento, Neli Dorokashvili ha citato in giudizio la madre di Nikoloz Basilashvili per abusi sui minori, giudicata non colpevole [la madre di Nikoloz]. (…) Sul caso dello scorso 21 maggio – Neli Dorokashvili ha invaso la proprietà dei genitori di Nikoloz Basilashvili senza il consenso dei proprietari. Era determinata a provocare un conflitto. Nonostante i suoi sforzi per farlo, non c’è stato alcun fatto o tentativo di abuso contro di lei. Fortunatamente, ci sono molte prove a sostegno di questa verità. Il processo giudiziario è in corso. Crediamo che Nikoloz dimostrerà legalmente la sua innocenza molto presto”.
    Il tennista è una delle personalità più in vista del suo paese, quasi un eroe nazionale, quindi il dibattito si è infiammato tra innocentisti e colpevolisti. La vicenda è cavalcata dal punto di vista mediatico dalle varie associazioni in difesa dei diritti delle donne e dei più deboli, tanto che alcuni dei loro esponenti hanno affermato senza mezzi termini che in caso di condanna di Basilashvili, qualora le accuse fossero confermate dal processo, questa sarebbe una sorta di pietra miliare per i diritti civili in Georgia, un ammonimento concreto a tutti i potenziali “violentatori” e primo esempio di giustizia sociale nel paese.
    Basilashvili ha vissuto un 2020 davvero negativo anche sul piano sportivo: 4 successi e ben 11 sconfitte, con l’ultima partita vinta su Berankis a Dubai lo scorso febbraio. Dalla ripartenza in agosto, 6 match e 6 sconfitte, altro segnale di una forma scadente e, probabilmente, di un forte disagio sul piano personale. Seguiremo gli sviluppi giudiziari della vicenda.

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    Open Court: Felix Auger-Aliassime, sbagliato considerarlo “un perdente” (di Marco Mazzoni)

    Felix Auger-Aliassime

    “È difficile da accettare, quindi non ho molto da dire a parte che sono deluso dal mio livello di oggi in generale. Ci riproverò”. Parole amare quelle di Felix Auger-Aliassime, dopo aver perso piuttosto nettamente la finale di Colonia la scorsa settimana, opposto a Sasha Zverev. Proprio il tedesco ha cercato di consolarlo: “Sei un giocatore incredibile. So che non significa molto in questo momento, ma sono sicuro che non solo vincerai un titolo, ma vincerai più titoli nella tua carriera, tornei più grandi di questo”.
    Parole sagge quelle del tedesco, anche se i numeri del giovane canadese iniziano a farsi pesanti: sei finali disputate, sei sconfitte. Tirando una facile conclusione, lo spettatore più superficiale potrebbe affermare che Auger-Aliassime è un “perdente”. Alt.
    Un’affermazione del genere non solo è sbagliata, ma assai ingenerosa. È indubbio che Felix abbia qualche problema di gestione della tensione al momento di affrontare una finale, lo dice lui stesso affermando che all’atto decisivo non riesce ad esprimere il suo miglior tennis. Ma i numeri vanno saputi leggere, e francobollarlo come un perdente sarebbe un errore.
    A soli 20 anni, il canadese ha toccato un best ranking di n.17 (attualmente è al n.22). Questa la lista delle sue finali disputate: anno, torneo, vincitore.
    2019
    Stoccarda – Berrettini
    Lione – Paire
    Rio de Janeiro – Djere
    2020
    Rotterdam – Monfils
    Marsiglia – Tsitsipas
    Colonia 1 – Zverev
    Match assolutamente non facili, in cui partiva quasi sempre sfavorito. Forse il suo più grande rimpianto è quello di Rio, sconfitto da Djere. Ma era la sua primissima finale ed il serbo quella settimana era in uno stato di forma clamoroso.
    Approfondendo l’analisi sempre coi numeri, se andiamo a vedere come erano messi a 20 anni e 2 due mesi i giocatori emergenti arrivati nei piani alti del ranking, il quadro diventa assai più chiaro.

    Tsitsipas era appena entrato nella top20, aveva disputato tre finali con il successo a Stoccolma e due sconfitte; Medvedeva 20 anni e due mesi era fuori dai primi 200 del ranking, con la prima finale disputata a quasi 21 anni (Chennai 2019); Sasha Zverev è stato assai precoce: all’età di Felix era appena entrato nella top10 dopo il successo al Masters 1000 di Roma e aveva già vinto 4 tornei; Rublev aveva chiuso la stagione al n.39, con una finale raggiunta e vinta ad Umag;Berrettini è esploso più tardi, a 20 anni ancora era assai indietro; il connazionale Shapovalov all’età di Felix stazionava nella top30, senza alcuna finale raggiunta (vincerà Stoccolma qualche mese dopo, suo unico successo in carriera);Khachanov era appena entrato nella top100, dopo qualche mese vincerà il suo primo torneo a Chengdu; Garin a 20 anni era ancora invischiato nelle retrovie; Coric era ad un passo dalla top50, con due finali disputate e perse; Ruud era appena fuori dalla top100, e Fritz dalla top50, con la finale di Memphis persa nel 2016; De Minaur era nella top30, con il titolo di Sydney e altre due finali perse.
    Fermandoci qua nell’analisi, risulta che all’età di Felix Auger-Aliassime la maggior parte dei suoi rivali era assai più indietro come risultati raggiunti. Pronti ad emergere, alcuni in rampa di lancio, ma solo Zverev e Tsitsipas hanno ottenuto risultati davvero migliori di quelli del canadese.
    Passando invece al campo, perché FAA non riesce a sbloccarsi in finale? I motivi sono molti, il tennis non è mai una scienza esatta. Detto della sua tensione, su cui deve assolutamente lavorare, è possibile che il giovane canadese abbia anche un tennis discretamente dispendioso. Spinge molto, scambia forse fin troppo, e questo gli costa preziose energie fisiche e mentali. I suoi colpi da fondo sono potenti e precisi, ma tende a giocarne qualcuno di troppo prima di tentare l’affondo. Un attendismo che non paga. Il suo tennis tattico, in progressione, richiede enorme applicazione e continuità, quella che forse ancora gli manca, e scambiando molto finisce per subire la contro mossa del rivale. Dovrebbe lavorare per ricavare più punti con la prima di servizio, ma anche esser più pungente in risposta. In questo piano di maggior aggressività, non sarebbe male nemmeno spostare il baricentro del suo gioco leggermente più avanti. Non sempre è pronto a correre a rete a raccogliere i frutti del suo pressing, una soluzione che gli consentirebbe di durare meno fatica, accorciare i tempi del match e della sua spinta. Ha buona mano, un ottimo fisico ed è assai elastico, quindi non gli manca niente per compiere questo passo. FAA è un grande talento, ha un tennis molto completo ed efficiente, sarei estremamente sorpreso se restasse un incompiuto, ancorato nel limbo tra i grandi e le promesse non mantenute.
    A soli 20 anni e due mesi, Felix Auger-Aliassime ancora non è riuscito a sbloccarsi in una finale. Sarà importante per lui lavorare su se stesso, sugli aspetti tecnici che abbiamo analizzato, e cercare di farlo abbastanza in fretta, per due motivi. La concorrenza nei piani alti si sta facendo molto agguerrita: molti coetanei stanno esplodendo, altri sono in arrivo (speriamo a brevissimo anche Jannik Sinner) e quando si resta un po’ dietro, poi non è facile recuperare. Inoltre accumulare troppe memorie negative potrebbe diventare un fardello complesso da gestire sul piano mentale, tonnellate di tensione sulle spalle che possono schiacciarti. Auger-Aliassime credo abbia troppo talento e mezzi per restare incastrato in questa morsa, il suo momento arriverà e credo che arriverà anche presto. Oggi il suo record nelle finali è 0-6, ma “ad averne” di perdenti così…
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    Gabriela Sabatini: “Vivere in pace con le proprie decisioni è il segreto per esser felici”

    L’ex campionessa argentina Gabriela Sabatini, amatissima in Italia grazie ai suoi quattro titoli agli Internazionali di Roma, ha rilasciato una bella intervista al magazine svizzero “Swiss Life”. Da tempo “Gaby” vive proprio in Svizzera, con frequenti viaggi a Miami e Buenos Aires, dove ha stabilito parte delle sue attività post-tennis (soprattutto la sua linea di […] LEGGI TUTTO

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    Pospisil: “ATP e PTPA possono coesistere”

    Alcuni giorni fa Vasek Pospisil ha rilasciato al collega britannico Simon Cambers una lunga ed interessante intervista (pubblicata su Tennis Majors), in cui il canadese parla diffusamente della tanta discussa Professional Tennis Players Association, lanciata a New York appena prima dell’ultimo US Open. Pospisil, diventato braccio destro di Djokovic nel difendere “gli interessi dei giocatori” crede che […] LEGGI TUTTO