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    ATP 500 Vienna: Sinner schianta Opelka con una prestazione impressionante

    Jannik Sinner, per la terza volta a Vienna

    Impressionante. Davvero impressionante la prestazione di Jannik Sinner all’esordio dell’ATP 500 di Vienna. L’azzurro demolisce Reilly Opelka battendolo 6-4 6-2. Pochissimi errori, ottimo al servizio e incredibile in risposta, l’azzurro strappa per ben tre volte il game di battuta al gigante americano e concede solo 6 punti nei suoi game.Tutto ha funzionato alla perfezione nel suo tennis, è in grandissima forma e fiducia. Continua così la sua corsa nel torneo, molto importante in ottica ATP Finals.
    Il Sinner ammirato nelle ultime partite sta giocando un tennis stellare, un livello così alto da meritare la massima vetrina di fine stagione, le ATP Finals. La corsa resta complicata, ma continuando a giocare così, nessun risultato gli è precluso. Il suo tennis fluisce veloce, velocissimo, con potenza e controllo. È molto bravo dallo scattare bene dai blocchi, costruirsi un vantaggio e quindi giocare sicuro da “front runner”, facendo scorrere il suo braccio a tutta. Sicuro, preciso, intenso, gioca tatticamente alla perfezione e dal punto di vista tecnico continua a migliorare.
    Il servizio sta diventando sempre più continuo, soprattutto i numeri con la prima sono in netta ascesa. Ma più degli stessi numeri, è il rendimento del colpo in sé a confortare. La palla fila via più netta, il movimento è più snello ed efficace. Conferisce alla palla una buonissima velocità ma soprattutto controllo. Oggi per esempio è stato bravissimo giocare moltissime prime addosso ad Opelka. Scelta saggia: per un gigante come lui è più facile allungarsi e bloccare il colpo che farsi spazio col corpo, ed infatti in risposta l’americano è stato praticamente nullo.
    Ma il colpo che oggi ha fatto davvero la differenza è stata la risposta. Incredibile come Sinner abbia intuito molti servizi di Opelka, è riuscito a bloccare ottimamente la racchetta trovando stabilità e rimandando una palla secca, veloce e molto profonda, che ha messo in crisi l’americano. Infatti Reilly ha sbagliato molti primi colpi uscendo dal servizio, proprio perché non è riuscito a mettersi in moto abbastanza velocemente da trovare la coordinazione e la corretta distanza dalla palla.
    Sinner ha dominato gli scambi, con palle continue, profonde, giocate con grande velocità ma rischio contenuto. Infattiinvece di cercare il vincente e la riga, ha preferito aprire il campo e far correre il rivale, puntando sulla rapidità ed anticipo piuttosto che sull’affondo a tutta. Una tattica che ha funzionato alla perfezione. Opelka c’ha provato, ha rincorso molte aperture di campo, ma una volta finito troppo negli out, ha lasciato spazio all’affondo del rivale.
    Opelka ha ceduto tre volte il servizio, non ha servito nemmeno come nei giorni migliori, ma soprattutto ha sbagliato alcune volée che alla fine sono risultate decisive. Alla fine, Sinner ha sfruttato 3 palle break su 4, davvero chirurgico nel giocarsele alla perfezione e soprattutto rispondere. Sinner invece quasi non ha avuto bisogno di correre a rete, poiché il suo pressing ed aperture di campo sono già risultate decisive.
    Molti vincenti, pochissimi errori, scelte tattiche ineccepibili gestite con freddezza. Una prestazione impressionante, maiuscola, contro un avversario molto pericoloso sui campi veloci (anche se questo campo di Vienna non è tra i più rapidi). Applausi a Jannik Sinner, che match dopo match continua a stupire, divertire e soprattutto crescere.
    Marco Mazzoni

    La cronaca della partita
    Il match di primo turno inizia con Opelka alla battuta. Non un Ace, Jannik sfiora la terribile curva esterna della prima palla, ma è ugualmente imprendibile. Servizio e poi via avanti, il gigante USA cerca subito di scambiare il meno possibile. Sul 40-0 si gioca il primo scambio, lo vince Sinner forzando l’errore del rivale. Reilly chiude a 30, con un bel servizio al centro, 1-0 avanti. Molto deciso anche l’azzurro nel suo primo game: buona prima e via in spinta, anche avanti ad aggredire la risposta corta del rivale. Anche l’allievo di Piatti a 30 chiude il game. Usa molto il back di rovescio Opelka, cercando di smorzare i ritmi forsennati dal fondo di Jannik. Il set scorre velocissimo fino al quinto game. Opelka affonda una volée di diritto (su passante robusto di Sinner) e quindi sbaglia un approccio col diritto da metà campo, 15-30. Sinner Splendido da sinistra: intuisce la prima al centro, risponde bene, apre gli angoli in scambio e fa correre il rivale fino ad infilarlo. 15-40 e due palle break. CLAMOROSO passante di Sinner incrociato con un tocco di rovescio, Reilly può solo vedere sfilare la palla, anche se aveva la pancia sulla rete. BREAK Sinner, straordinario in risposta e precisissimo. Serve 3-2 Jan, e consolida il vantaggio con un bel game a zero, 4-2. Entrambi giocano con grande attenzione i propri turni di servizio, l’azzurro serve potente e preciso, Opelka non incide con la risposta. In 26 minuti siamo 5-3 Sinner. Tutto molto rapido e molto positivo per l’italiano, che risponde davvero bene. Con un altro punto vinto in scambio, Sinner si porta 15-30, a due punti dal set. Bravo Reilly a giocare un colpo dopo il servizio molto aggressivo, e quindi un rovescio cross di qualità. Col sesto Ace (e secondo del game), l’americano resta in scia sul 4-5. Ora Jannik serve per il set. Inizia bene con una prima al corpo e quindi si apre il campo facendo correre Reilly, palla veloce ma senza rischiare “la riga”. Il servizio sostiene il tennis di Sinner, 30-0 e 40-0, dopo una difesa intelligente su di una bordata dell’americano. Tre Set Point Sinner! Basta il primo, lunga la risposta di Opelka. 6-4 in 34 minuti, un solo break ma nel complesso del parziale è stata netta la superiorità in campo dell’azzurro. Pochi errori, molti punti costruiti perfettamente e soprattutto eccellente in risposta contro il servizio più temibile del tour.
    Secondo set, inizia Opelka alla battuta. Il primo game è lottato, Jannik indovina ancora un paio di risposte ottime, 15-30. Reilly si aggrappa ad una prima esterna con una curva incredibile, totalmente ingiocabile, come i due servizi successivi. 1-0 Opelka. Sinner non è da meno, serve molto bene e continua ad incantare con quel diritto cross stretto che ad Anversa aveva esploso con qualità e continuità formidabili. Il set vola via velocissimo sui game di servizio, scambi a dir poco brevi, soprattutto nei turni dell’americano. Come nel primo set, l’equilibrio di spezza nel quinte game. Serve Opelka, ma Jannik risponde, fa giocare il rivale e solletica la sua volée, non sempre perfetta. Sul 15 pari una risposta di diritto tramortisce il tentativo di S&V del rivale, 15-30. Grande prima, per il 30 pari, ma poi l’ennesima risposta nei piedi dell’azzurro lo condanna alla palla break, la seconda del match. Jannik si difende con la punta della racchetta, trova una classica “Moon ball”, che Opelka cerca di forzare col diritto, troppo. La palla muore in rete ed è BREAK Sinner, avanti 3-2 e servizio. Ha sfruttato due palle break su due. Una sentenza. Forte del vantaggio, l’azzurro serve bene e sbaglia pochissimo (11 vincenti e 5 errori finora). Gioca profondo, centrale, trova velocità ma relativamente poco rischio, e la tattica paga lauti dividendi. 4-2 Sinner, a soli due game dal successo. Reilly torna al servizio, ma sembra scorato, nervoso da come non riesca a sfondare col suo servizio, come è solito fare. Sul 30 pari, l’americano affossa di pura rabbia un diritto, giocato totalmente fermo coi piedi. 30-40 e palla del doppio break per Sinner! Se la gioca bene col servizio, Jannik impatta ma la palla finisce in rete. Niente prima e sulla seconda la risposta dell’azzurro gli conferisce un vantaggio che capitalizza con un gran rovescio. Trasforma la seconda palla break con un’altra risposta al centro, splendida. DOPPIO BREAK Sinner, avanti 5-2. Va servire per il match. Opelka ha già la testa sotto la doccia, sparacchia via le palle sino al 40-0. Con un bel diritto vincente, Sinner chiude 6-4 6-2 in poco più di un’ora di gioco. Tre break strappati e nessuna palla break concessa, con soli 6 punti ceduti al servizio. Numeri strabilianti. Continua così la corsa di Jannik nel torneo, che potrebbe essere decisivo in ottica Masters di Torino.
    Marco Mazzoni

    Reilly Opelka vs [7] Jannik Sinner ATP ATP Vienna Opelka R.42 Sinner J.66 Vincitore: Sinner J. ServizioSvolgimentoSet 2Sinner J. 15-0 30-0 40-02-5 → 2-6Opelka R. 0-15 15-15 30-15 30-30 30-40 40-40 40-A2-4 → 2-5Sinner J. 0-15 15-15 30-15 40-152-3 → 2-4Opelka R. 15-0 15-15 15-30 30-30 30-402-2 → 2-3Sinner J. 15-0 30-0 40-02-1 → 2-2Opelka R. 30-0 40-0 40-151-1 → 2-1Sinner J. 15-0 30-0 40-0 40-151-0 → 1-1Opelka R. 0-15 15-15 15-30 30-30 40-300-0 → 1-0ServizioSvolgimentoSet 1Sinner J. 15-0 30-0 40-04-5 → 4-6Opelka R. 0-15 15-15 15-30 30-30 40-303-5 → 4-5Sinner J. 15-0 30-0 40-153-4 → 3-5Opelka R. 15-0 30-0 40-02-4 → 3-4Sinner J. 15-0 30-0 40-02-3 → 2-4Opelka R. 0-15 15-15 15-30 15-402-2 → 2-3Sinner J. 15-0 30-0 40-0 40-152-1 → 2-2Opelka R.1-1 → 2-1Sinner J. 15-0 30-0 30-15 30-30 40-301-0 → 1-1Opelka R. 15-0 30-0 40-0 40-15 40-300-0 → 1-0
    8 ACES11 DOUBLE FAULTS 141/50 (82%) FIRST SERVE 29/42 (69%)26/41 (63%) 1ST SERVE POINTS WON 27/29 (93%)4/9 (44%) 2ND SERVE POINTS WON 9/13 (69%)1/4 (25%) BREAK POINTS SAVED 0/0 (0%)9 SERVICE GAMES PLAYED 92/29 (7%) 1ST SERVE RETURN POINTS WON 15/41 (37%)4/13 (31%) 2ND SERVE RETURN POINTS WON 5/9 (56%)0/0 (0%) BREAK POINTS CONVERTED 3/4 (75%)9 RETURN GAMES PLAYED 94/10 (40%) NET POINTS WON 4/4 (100%)11 WINNERS 917 UNFORCED ERRORS 430/50 (60%) SERVICE POINTS WON 36/42 (86%)6/42 (14%) RETURN POINTS WON 20/50 (40%)36/92 (39%) TOTAL POINTS WON 56/92 (61%)231 km/h MAX SPEED 205 km/h197 km/h 1ST SERVE AVERAGE SPEED 177 km/h162 km/h 2ND SERVE AVERAGE SPEED 151 km/h LEGGI TUTTO

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    L’incertezza per il covid-19 spinge alla cancellazione del Kooyong Classic, esibizione pre-Australian Open

    Il Kooyong Classic

    La grande incertezza vissuta a livello globale per colpa della pandemia di Covid-19 miete un’altra “vittima sportiva”. Gli organizzatori della storica esibizione Kooyong Classic, anteprima degli Australian Open, hanno deciso di gettare la spugna anche per l’edizione 2022, dopo la cancellazione di quella di quest’anno.
    La notizia viene direttamente dal comitato direttivo dell’evento e riportata dal media australiano Sportingnews, che riporta una dichiarazione del presidente del Kooyong Classic, Adam Cossar.
    “Siamo dispiaciuti di dover prendere questa decisione” scrive Cossar, “ma con la grande incertezza degli ultimi mesi sugli accordi che sarebbero stati attuati a gennaio, non è stato possibile fare i piani necessari per offrire la migliore e più sicura esperienza sportiva e di ospitalità per i nostri giocatori, spettatori, sponsor, broadcaster, membri e personale dell’evento”.
    L’esibizione, assai gradita dai giocatori come ideale ultima rifinitura al primo Slam dell’anno, si svolge dal 1988, con tre giorni di gare che hanno visto in campo tutti i migliori tennisti del mondo, e recentemente le vittorie di campioni quali Roger Federer, Andre Agassi e Ash Barty, per citarne solo alcuni.
    Mentre i protocolli di quarantena dello stato del Queensland mettono in dubbio il Brisbane International, l’Adelaide International dovrebbe svolgersi regolarmente nel 2022, così come l’ATP Cup, anche se le decisioni sulle sedi sono ancora in fase di elaborazione. Purtroppo gli stessi direttori degli eventi sportivi dipendono dalle decisioni e scelte del “piano di sopra”, delle autorità governative, sicurezza e salute pubblica che, stando alle ultimissime dichiarazioni rilasciate oggi, non sono nemmeno d’accordo tra di loro…
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    Medvedev: “Diventare n.1 al mondo è il mio prossimo obiettivo”

    Daniil Medvedev

    Daniil Medvedev ha deciso di non giocare questa settimana, saltando così anche il secondo torneo organizzato in Russia a San Pietroburgo. Così ha motivato la sua scelta: “Sono fermo da Indian Wells, lì ho perso con Dimitrov. Brutta sconfitta? Non è stata solo fatica, ho avvertito un paio di fastidi, ma non è niente di serio e non mi va di parlarne. Ormai è alle spalle. Tornerò presto in campo. Sono felice ora di esser in Russia, non ci tornavo da molto tempo, da prima delle Olimpiadi, quindi è bello starmene di nuovo un po’ a casa, ne avevo proprio bisogno”.
    La possibilità di chiudere il 2021 come n.1 del mondo è piuttosto remota, ma Daniil non si nasconde dietro un dito: vuole essere il prossimo leader del ranking mondiale: “Diventare n.1 del ranking è il mio prossimo obiettivo. Nonostante Novak non abbia giocato diversi tornei importanti quest’anno, ha fatto una stagione incredibile negli Slam, tre vittorie e una finale, quindi è logico che sia lui il primo della classifica. Se riuscirò a centrare il mio obiettivo quest’anno, sarà eccezionale, ma se non potrò resterò in corsa nel prossimo futuro e lo raggiungerò strada facendo. Credo di aver tutto quel che serve per arrivarci”.
    “L’esperienza della finale persa in Australia mi aiutato tantissimo a vincere a New York. Alla fine io lavoro molto per scendere in campo in ogni torneo e mostrare la miglior versione di me stesso, che sia in uno Slam o in un ATP 250. Voglio vincere e migliorarmi ogni volta”.
    Marco Mazzoni LEGGI TUTTO

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    ATP 250 Anversa: Sinner impressionante! Annichilisce Schwartzman con un tennis travolgente, vince il quarto titolo nel 2021

    Jannik Sinner vince ad Anversa

    Jannik Sinner travolge Diego Schwartzman nella finale del 250 di Anversa, vincendo il quarto titolo del 2021 e strappando punti importanti per la corsa alle ATP Finals di Torino. Lo score di 6-2 6-2 non spiega minimamente la superiorità vista in campo a favore dell’azzurro, la qualità e quantità del suo tennis, perfetto, bellissimo. Ha soverchiato uno Schwartzman in buona forma con una grandinata di pallate continue, profonde, impressionanti per velocità e precisione. Jannik ha tenuto un livello di gioco pazzesco, eccellendo in ogni settore di gioco, senza una pausa, senza dare la chance al rivale di cambiare l’inerzia dell’incontro. Una dimostrazione di forza a tratti imbarazzante.
    Jannik ha servito bene, trovando punti diretti ed iniziando gli scambi in una condizione di vantaggio; ha risposto in modo incredibile per profondità, allontanando il rivale dalla riga di fondo e costringendolo a remare, troppo in difesa per trovare una contromossa credibile. Sinner ha tenuto in ritmo folle, esplodendo diritti e rovesci così veloci e precisi da essere praticamente incontenibile. Diego ha corso, ha rincorso, ha sofferto, ma Sinner palla dopo palla l’ha travolto, trovando accelerazioni vincenti che hanno lasciato il rivale fermo, metri distante dalla palla.
    Un one-man-show, una partita da registrare e conservare come esempio supremo di efficacia ed efficienza tennistica. Ha travolto Schwartzman con la potenza di uno Tsunami, un’ondata che Jan ha cavalcato con la sicurezza di un surfista di Bondi Beach… Un Sinner così è un sogno, è un giocatore formidabile che vale una top10 alta. Ha trovato il massimo della forma nella fase decisiva della stagione, sarebbe molto intrigante vederlo con questo tennis sfidare i migliori a Torino. Adesso è -110 punti da Hurkacz, quindi la qualificazione è tutt’altro che un sogno.
    Commentare questa finale è quasi superfluo. Sinner ha dominato. Ha giocato se possibile ancora meglio delle ultime due già straordinarie prestazioni. Si temeva la capacità difensiva di Schwartzman, le sue grandi gambe e che la sua intensità potessero mettere in difficoltà Sinner qualora il suo forcing non fosse riuscito a “sfondare” la resistenza del rivale. Invece la partita non c’è stata, perché Jan è riuscito fin da primi scambi a giocare con tale velocità e profondità da costringere Diego a scappare dietro. A quel punto l’argentino aveva troppo campo da difendere, e la precisione in spinta dell’azzurro è stata micidiale. Una dimostrazione di precisione balistica incredibile, Jannik ha stupito per come sia riuscito a pressare sparando una, due, tre palle una più veloce, angolata e profonda della precedente. Schwartzman è stato travolto, trafitto da vincenti sia angolati che lungo linea. La risposta di Sinner è stata incredibile per profondità, mentre l’argentino non è riuscito ad impensierire con la risposta l’azzurro, anche per merito di un servizio oggi davvero efficace e continuo di Jan.
    Sinner non ha sofferto la palla veloce e poco lavorata di Schwartzman, anzi ha trovato quel ritmo che ha esaltato le sue qualità di spinta e progressione. Oggi più del bellissimo diritto cross stretto stretto, in Sinner ha impressionato la botta dritto per dritto, a tutta, velocissima. Nel corso del 2021, molti commentatori segnalavano una condotta di gara quasi poco “esplosiva” di Sinner, con colpi fin troppo lavorati rispetto alla velocità mostrata nel 2020. In questo torneo si è vista la straordinaria utilità di aver lavorato su di un colpo “da crociera” meno veloce ma intenso e con grande controllo, con la facilità nel lasciar partire il braccio con accelerazioni a tutta, imprendibili, per cambiare ritmo. La finale di oggi è stata l’esempio massimo della abilità di Jannik nel lavorare una o due palle, per poi esplodere la massima velocità dopo essersi aperto il campo o aver preso una posizione di vantaggio. Con questo ritmo e continuità, Sinner è stato incontenibile. Uno spettacolo.
    L’unico appunto che si può fare a Schwartzman è forse quello di non aver provato abbastanza a “rompere” il ritmo del rivale, magari insistendo col rovescio in back sul diritto di Jan, per proporgli palle basse e soprattutto senza peso; oppure lavorare tantissimo col topspin per alzare la parabola. È stato probabilmente troppo più bravo Sinner nel non permettergli di cambiare tattica. Per larga parte della partita Diego è parso in totale balia dell’avversario, costretto a rincorre e quasi non pensare tanto era veloce il gioco. Velocissimo, profondo, intenso, il ritmo di Jannik lo ha letteralmente stritolato. Sinner non ha nemmeno avuto bisogno di scendere molto a rete, e quando lo ha fatto era talmente in vantaggio nello scambio da poter chiudere con facilità. E nemmeno ha dovuto cercare palle corte poiché ha governato quasi sempre il gioco, con i piedi vicini alla riga di fondo, troppo sicuro nella spinta per “rischiare” variazioni più rischiose.
    Sinner ha vinto giocando un tennis straordinario, crescendo nel torneo match dopo match. “Sky is the limit” dicono i Brit. A veder giocare oggi Jannik, beh, la massima calza a pennello… Applausi Jannik, e grazie per le forti emozioni che ci hai regalato.
    Marco Mazzoni

    La cronaca della finale.
    La finale scatta alle 16:40, con Schwartzman al servizio. Servizio e diritto incrociato profondo, sbaglia Jannik, il primo punto è dell’argentino. Secondo scambio, stavolta è l’azzurro a pressare e Diego sbaglia. Scambi in buon ritmo per entrambi, Schwartzman vince a 30 il primo gioco. Jannik al servizio. Spinge tanto, cerca di allontanare l’argentino dalla riga di fondo e lo infila con un gran diritto lungo linea. Grande rischio per fare il punto. Trova il primo Ace sul 30-0, preciso al T. 1 pari, grandissimo ritmo in campo. Terzo game, Jannik inizia a pressare forte sin dalla risposta. Prima provoca un errore “diretto” grazie ad una risposta profonda, poi ha mangia colpo dopo colpo campo a Diego e via avanti a chiudere di prepotenza sotto rete. 15-40 e doppia palla  break per Sinner! Con pazienza Jan scambia sulla diagonale destra e quindi cambia ritmo all’improvviso con un diritto lungo linea FULMINANTE che Schwartzman vede sfilare, impotente. BREAK Sinner, avanti 2-1 e servizio. Freddo, intenso, preciso, che inizio! Il servizio lo sostiene, Ace per iniziare il quarto game e quindi altro pressing infernale, profondo. Schwartzman non contiene, la velocità di crociera dell’azzurro è troppo per Schwartzman in questa fase. A zero annichilisce Diego nel game, consolida il vantaggio portandosi 3-1. Il punto dello 0-30 nel quinto game è l’esempio della tattica vincente di Jannik: risposta nei piedi, palla lungo linea molto profonda e Diego crolla dietro coi piedi sulla scritta Anversa, quindi Sinner dall’angolo destro tira quel diritto cross stretto che questa settimana sta scintillando, chiudendo un punto favoloso, tatticamente perfetto. Un altro errore in scambio costa all’argentino il 15-40 e due palle da difendere per il doppio break. Risposta vincente lungo linea di dietro micidiale. Micidiale. Colpita avanti, di avambraccio con un’accelerazione incredibile visto il controllo. BREAK Sinner, doppio vantaggio e 4-1 avanti. NO Match so far. L’azzurro tiene una profondità e intensità superiore alla capacità di recupero di Schwartzman, costretto a remare da metri fuori dal campo. Nel sesto game Jannik tira un attimo il fiato dopo un avvio a tutta. Con un paio di errori e un doppio fallo concede una palla break sul 30-40, poche prime in campo. Si salva con uno scambio solido, annullando anche una bella risposta dell’argentino. Con un altro diritto in rete in scambio, Sinner concede la seconda palla break del game. Bella prima esterna, veloce e nell’angolo, cancella anche questa. 5-1 Sinner, che inizia in risposta con un altro vincente di diritto, stavolta cross. Schwartzman è come un pugile alle corde, non riesce a trovare una contromossa credibile, a gustare il gioco di Jannik. 0-30, a due punti dal set l’azzurro. Finalmente prova a tagliare col rovescio Schwartzman, in difesa, e Jannik sulla palla senza peso sbaglia. Speriamo l’argentino non se ne accorga… Un doppio fallo sul 30 pari consegna il primo Set Point all’azzurro. Rischia in risposta Jan, ma è lunga. Niente, prova a spingere l’argentino ma il muro di Sinner è altissimo e ritorna una palla sempre più profonda e veloce. Secondo set point! Comanda l’azzurro fin dalla risposta, letteralmente sulla riga, ma spedisce in corridoio un colpo che sarebbe stato vincente. Si salva Diego, 2-5. Jannik va a servire per il primo parziale. Inizia bene l’allievo di Piatti, ottima prima esterna. Altra prima, al centro, 30-0. Ace! NON SI GIOCA, e 3 Set Point. Ne annulla due Diego, il secondo con un’accelerazione ottima, la migliore del suo incontro. Ok il terzo, larga la risposta dell’argentino su di una seconda kick molto lavorata. 6-2 Sinner, eccellente prestazione. Ha mosso il gioco con ritmo, intensità e profondità che Diego non è riuscito a scardinare. 87% di punti vinti con la prima. Ordinato, preciso. Ottimo, ottimo Sinner.
    Secondo set, inizia Schwartzman alla battuta, ma è Sinner a travolgerlo. Grandinano risposte, quella per lo 0-40 è un lungo linea incredibile per velocità e potenza. Schwartzman è impotente, cede a zero il primo game del set, totalmente disarmato. BREAK e via 1-0 e servizio,  allungo straordinariamente importante per continuare l’onda di questo match. Sinner sembra cavalcare uno tsunami come un surfista a Bondi Beach. 7 punti a 0 nel set, Jannik è in-the-zone, tira solo pallate vincenti o quasi. Un one man show da lustrarsi gli occhi. 8 punti a 0 e 2-0 Sinner. Di rabbia Diego tiene un game di servizio, ma il suo volto è quello di una persona frastornata, quasi incredula. Jannik serve benissimo, Ace e poi prime precise con cui si apre il campo e via, entra col vincente nel punto seguente. Travolto Schwartzman, 3-1. Nel quinto game l’argentino crolla da 30-15 a 30-40, concede una palla break che è quasi un match point. Qua Sinner lo grazia, con il primissimo vero errore gratuito nella partita. Spaventoso il rovescio lungo linea che lascia immobile il “povero” Diego, dopo uno scambio duro dopo aver rincorso e rincorso. È la seconda palla break del game. Schwartzman cede, affossa a rete il colpo dopo il servizio. BREAK Sinner, avanti 4-1 e servizio dopo 1h e 1 minuto di tennis. La partita di fatto è finita qua. La chiude 6-2, al secondo match point vincendo l’ennesimo scambio in progressione. Applausi Sinner, impressionante!

    Marco Mazzoni

    [1] Jannik Sinner vs [2] Diego Schwartzman (non prima ore: 16:30)ATP ATP Antwerp Sinner J.66 Schwartzman D.22 Vincitore: Sinner J. ServizioSvolgimentoSet 2Sinner J. 15-0 15-15 30-15 40-15 40-305-2 → 6-2Schwartzman D.5-1 → 5-2Sinner J. 15-0 15-15 30-15 40-154-1 → 5-1Schwartzman D. 15-0 15-15 30-153-1 → 4-1Sinner J.2-1 → 3-1Schwartzman D. 15-0 30-0 40-0 40-15 40-302-0 → 2-1Sinner J. 15-0 30-0 40-01-0 → 2-0Schwartzman D. 0-15 0-30 0-400-0 → 1-0ServizioSvolgimentoSet 1Sinner J. 15-0 30-0 40-0 40-15 40-305-2 → 6-2Schwartzman D. 0-15 0-30 15-30 30-30 30-40 40-40 40-A 40-40 A-405-1 → 5-2Sinner J. 0-15 15-15 30-15 30-30 30-40 40-40 40-A 40-40 A-404-1 → 5-1Schwartzman D. 0-15 0-30 15-30 15-403-1 → 4-1Sinner J. 15-0 30-0 40-02-1 → 3-1Schwartzman D. 15-0 15-15 15-30 15-401-1 → 2-1Sinner J. 15-0 30-0 40-0 40-150-1 → 1-1Schwartzman D. 15-0 15-15 30-15 40-15 40-300-0 → 0-1
    8 ACES 02 DOUBLE FAULTS 123/44 (52%) FIRST SERVE 27/49 (55%)21/23 (91%) 1ST SERVE POINTS WON 13/27 (48%)13/21 (62%) 2ND SERVE POINTS WON 10/22 (45%)2/2 (100%) BREAK POINTS SAVED 3/7 (43%)8 SERVICE GAMES PLAYED 814/27 (52%) 1ST SERVE RETURN POINTS WON 2/23 (9%)12/22 (55%) 2ND SERVE RETURN POINTS WON 8/21 (38%)4/7 (57%) BREAK POINTS CONVERTED 0/2 (0%)8 RETURN GAMES PLAYED 8POINT STATS 7/9 (78%) NET POINTS WON 0/1 (0%)19 WINNERS 118 UNFORCED ERRORS 2034/44 (77%) SERVICE POINTS WON 23/49 (47%)26/49 (53%) RETURN POINTS WON 10/44 (23%)60/93 (65%) TOTAL POINTS WON 33/93 (35%)206 km/h MAX SPEED 187 km/h194 km/h 1ST SERVE AVERAGE SPEED 162 km/h152 km/h 2ND SERVE AVERAGE SPEED 138km/h LEGGI TUTTO

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    ATP 250 Anversa: Sinner strepitoso! Annichilisce Harris con una prestazione impressionante e vola in finale

    Jannik Sinner in campo in Belgio

    Jannik Sinner sontuoso, al limite della perfezione, una splendida macchina da tennis. L’azzurro nella semifinale del 250 di Anversa conferma l’ottima prestazione di ieri, giocando se possibile ancora meglio contro Lloyd Harris, disarmato lungo tutto il match, a tratti annichilito. Vince 6-2 6-2 Sinner, uno score che è foto fedele di una partita dominata in ogni fase di gioco. Un successo limpido, meritato, che lo porta in finale a sfidare il vincente di Brooksby vs. Schwartzman. Ottimo col servizio Sinner, diritto devastante – conferma della qualità mostrata ieri-, preciso e letale col rovescio, ma la sua vera arma oggi è stata la risposta, grazie a cui ha letteralmente disarmato il servizio del rivale, portandolo a lottare nello scambio di ritmo, dove l’azzurro si è dimostrato di un’altra categoria. Questo Sinner in condizioni Indoor è quasi imbattibile, forse dietro solo a Djokovic e Medvedev.

    A breve il commento completo, ecco la cronaca della semifinale.
    La semifinale di Anversa scatta alle 15:09, con Harris alla battuta. Scappa in avanti il gigante sudafricano, preciso il passante di diritto di Jannik. Ottimo ingresso nel match per l’azzurro, scambia profondo e con precisione. Un ritmo che porta gli errori di Lloyd. È subito 15-40, e due palle break. Non fa la differenza con la prima Harris, la risposta è centrale, nei piedi, “djokoviciana”, puntuale, e il sudafricano spedisce largo. BREAK Sinner, subito avanti 1-0 e servizio. In risposta Harris trova il suo miglior schema, diritto potente sul rovescio e altro diritto lungo linea, vincente. 15-30. Con un’ottima prima Jannik si porta 30 pari e poi impone un grande ritmo, chiudendo in avanzamento. Sinner gioca con più anticipo del rivale, ha in mano lo scambio, e con un Ace chiude il secondo game, 2-0. Harris in difficoltà anche nel terzo game. Un doppio fallo ed un errore col rovescio – troppa fretta Lloyd…- portano Sinner a 15-40, due palle per il doppio allungo. Cancella Harris la prima chance con un bel servizio al corpo, non può pensare di far partita pari senza ricavare il massimo dal servizio; ma sulla seconda, si scambia, ed il ritmo dell’azzurro è infernale. Lloyd sbaglia e siamo 3-0, Doppio Break per l’azzurro. Che inizio per Jan! Scorre velocissimo il tennis dell’allievo di Piatti, spinge con grande sicurezza col diritto, come aveva fatto ieri impressionando tutti. Sul 30 pari, momento potenzialmente pericoloso, l’azzurro piazza una prima centrale precisa e quindi avanza e tira un diritto cross su di una palla alta senza peso con totale nonchalance, trovando un angolo stretto formidabile. Non chiude di volo nel punto seguente (ma la scelta tattica era corretta), si va ai vantaggi. Il game è laborioso, il più lungo e combattuto del match finora, lo chiude con una prima di servizio insidiosa, la risposta di Harris vola via. 4-0 Sinner. Lloyd ha dato “segnali di vita” in risposta, tanto che nel quinto game riesce per la prima volta ad arrivare alla palla game. Ma col servizio non riesce a fare la differenza, poche prime in campo, troppo poche, e la risposta di Jannik è pungente. Si va ai vantaggi. Rischia, rischia troppo col diritto inside out il sudafricano, arriva la palla dello 0-5! Se la gioca bene Harris, si prende un gran rischio col rovescio cross in anticipo e stavolta la palla sta in campo. Con due buone accelerazioni, Harris finalmente muove lo score nel match, 1-4. Anche oggi il diritto cross di Sinner dal centro funziona alla grande, trova velocità ed angolo con estrema facilità, è molto complesso per il rivale rigiocare un colpo incisivo. Inoltre oggi l’azzurro sta servendo in modo molto intelligente, alternando prime veloci a molti slice, non dando così ritmo in risposta ad Harris, finora praticamente inoffensivo con questo colpo. Che mano Jannik sotto rete, in allungo tocca con grande sicurezza una palla bassa, GRANDE EQUILIBRIO e mano, una giocata che gli dà il punto del 5-1. Uno spettacolo finora. Uno show che continua anche nel settimo game, si va ai vantaggi con un pressing micidiale di Sinner. Alla fine, con grande fatica, Lloyd si aggrappa alla battuta e vince il secondo gioco del set. Sinner va a servire per chiudere il parziale avanti 5-2. Inizia bene, gran ritmo col diritto, Harris non contiene. È ricacciato dietro da un bel lob Jan, ma ricomincia a manovrare, accelera col rovescio cross e strappa un altro bel punto. 30-0. Con una solida prima esterna siamo 40-15, Due Set Point! Si avventura avanti con un attacco corto sul primo Sinner, ma stavolta è corto e deve incassare un passante preciso. OK il secondo, col diritto inside out in contropiede sbaraglia la resistenza del rivale. A tratti Sinner i-n-c-o-n-t-e-n-i-b-i-l-e! Il 6-2 spiega solo parzialmente il netto dominio dell’azzurro nel set, non c’è stata assolutamente partita per qualità, velocità, intensità. Il 73% di punti vinti con la seconda indica come Harris abbia subito quasi sempre nello scambio, subendo tantissimo anche quando ha servito, tanto da aver registrato un modestissimo 30% di punti vinti servendo la 2a. Prestazione finora splendida dell’azzurro.
    Secondo set, inizia Harris col servizio, ma la musica non cambia. Lloyd non riesce a fare punti con la prima, Sinner risponde sempre, preciso soprattutto profondo. Come ieri vs. il francese, Jannik annulla la 1a del rivale e lo butta dietro la riga, e avendo rubato campo impone un ritmo infernale con palle profonde. Così Harris è disarmato. 0-30 e poi 15-40, IMPRESSIONANTE il forcing di Jannik, palla dopo palla, sempre più lungo, sempre più intenso. Due palle break per l’azzurro, per l’allungo immediato. Cancella la prima con bel servizio Lloyd, ma sulla seconda si scambia… ed è l’azzurro a condurre. Ribalta l’inerzia dello scambio grazie un rovescio cross telecomandato nei pressi della riga. Harris spedisce lungo, non riesce a tenere questo ritmo. BREAK Sinner, avanti subito 1-0 e servizio. È in controllo Jannik, gioca sciolto, sicuro, spinge tanto ma senza prendersi grandi rischi. 2-0, tutto troppo rapido per Harris. Nel terzo game finalmente il sudafricano vola 40-0, sembra un game comodo per lui… ma invece Sinner non molla niente. Risponde, trova un rovescio lungo linea vincente che tramortisce il rivale. Si va ai vantaggi. Comanda l’azzurro, mangia campo ma stavolta l’accelerazione col diritto esce di poco. Trova il secondo Ace del match Lloyd, si solito dopo un set e passa è in doppia cifra… ma non chiude di volo, il game resta in lotta. Cerca di scuotersi il sudafricano, il match gli sta scivolando via, ma soprattutto è la palla di Sinner che “scivola sulle righe”… Non regala niente Jan, costringe l’avversario a giocare tutti i punti, anche se è sotto 40-0 come in questo interminabile terzo game.  Harris si lamenta della 1a che non va… finalmente uno dei rari errori dell’azzurro in scambio porta al gigante sudafricano la palla game, 1-2. Nei game di servizio dell’azzurro Harris non riesce ad incidere. Prova a buttarsi avanti dalla risposta, ma sono rischi eccessivi. Del resto, se è costretto a scambiare, dopo 3-4 rincorse sbaglia ugualmente. Harris sembra un topo in trappola, in un labirinto senza via d’uscita. Sinner gioca sicuro, veloce, a zero si porta 3-1. Nel quinto game Llyod crolla: inizia col doppio fallo, poi due errori col diritto, cercando di spingere fin troppo. A zero cede il game di servizio per seconda volta nel set, è 4-1 “pesante” per Sinner, ad un passo dalla finale di Anversa. Forte di un grande vantaggio, Sinner ha il primissimo momento “no”, concede una palla break sul 30-40 nel sesto game. Trova un’ottima prima Jan, e si salva. Non c’è match sulla diagonale di rovescio, in ogni occasione delicata, giustamente, Sinner cerca sulla soluzione, come in questi vantaggi. Deve affrontare una seconda palla break Jan, se la gioca da Campione, lavando ai fianchi il rivale palla dopo palla e infilando un lungo linea di rovescio perfetto. Harris sta dando tutto in campo, rimette ogni palla andando oltre alla fatica. Stavolta Sinner esagera, cercando una palla corta troppo difficile. Concede la terza palla break del game. Si scambia, di rovescio Lloyd sbaglia di poco. Cancellando tre palle break in un game di 16 punti (il più lungo del match), Sinner vola 5-1. Serve per chiudere sul 5-2, e non trema. Spinge e si procura Tre Match Point! Basta il primo, avanti col rovescio e il lob muore lungo. Game Set Match Sinner, chapeau! Prestazione maiuscola, Jannik vola nella quinta finale del 2021, dando una dimostrazione di forza impressionante. Bravissimo Sinner!

    Marco Mazzoni
    [1] Jannik Sinner vs [7] Lloyd Harris ATP ATP Antwerp Sinner J.66 Harris L.22 Vincitore: Sinner J. ServizioSvolgimentoSet 2Sinner J.5-2 → 6-2Harris L. 15-0 30-0 30-15 40-15 40-30 40-40 A-405-1 → 5-2Sinner J. 15-0 15-15 15-30 30-30 30-40 40-40 A-40 40-40 40-A 40-40 40-A 40-40 A-40 40-40 A-404-1 → 5-1Harris L. 0-15 0-30 0-403-1 → 4-1Sinner J. 15-0 30-0 40-02-1 → 3-1Harris L. 15-0 30-0 40-0 40-15 40-30 40-40 A-40 40-40 A-40 40-40 A-40 40-40 A-402-0 → 2-1Sinner J. 15-0 15-15 30-15 40-151-0 → 2-0Harris L. 0-15 0-30 15-30 15-40 30-400-0 → 1-0ServizioSvolgimentoSet 1Sinner J. 15-0 30-0 30-15 40-15 40-305-2 → 6-2Harris L. 0-15 15-15 30-15 30-30 40-30 40-40 A-405-1 → 5-2Sinner J. 15-0 30-0 40-04-1 → 5-1Harris L. 15-0 15-15 30-15 30-30 40-30 40-40 40-A 40-404-0 → 4-1Sinner J. 15-15 30-15 30-30 40-30 40-40 A-40 40-40 A-40 40-40 A-403-0 → 4-0Harris L. 15-0 15-15 15-30 15-40 30-402-0 → 3-0Sinner J. 0-15 15-15 15-30 30-30 40-301-0 → 2-0Harris L. 0-15 15-15 15-30 15-400-0 → 1-0 LEGGI TUTTO

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    Nadal: “Adoravo le sfide tra Agassi e Sampras, talento e tattica erano più importanti in campo di quanto non lo siano ora”

    Rafa Nadal, 20 titoli Slam

    Rafa Nadal racconta al magazine giapponese Sport quanto abbia amato le leggendarie sfide tra Agassi e Sampras, decisive per farlo diventare il campione capace di vincere 20 Slam. A suo dire, il tennis mostrato in quell’epoca è stato il più interessante, perché fondato su di un mix di talento e tattica, senza l’esasperazione della velocità attuale. Rafa rimpiange il tennis di quell’epoca, quello che lui stesso praticava all’inizio della sua carriera. Ecco il passaggio dell’intervista in cui racconta questo concetto.
    “Sono stato influenzato dal tennis mio attuale allenatore Carlos Moya, per me è sempre stato un idolo, un punto di riferimento. Tornando indietro nella storia, mi piace il gioco di Ilie Nastase. Ma quando ero bambino, ero un grande fan di Pete Sampras e Andre Agassi, adoravo guardare le partite tra loro”, afferma Rafa.
    “Ho imparato uno stile di gioco aggressivo da Sampras e uno spirito combattivo da Agassi. Le partite tra loro sono state molto stimolanti in quanto sono due giocatori molto diversi. Hanno regalato momenti magici di tennis, incontri scolpiti nella storia del gioco e nella mia memoria“.
    “Vorrei che si giocasse ancora come quell’epoca. Perché? Il gioco era basato di più sulle sensazioni, sul talento, sulla tattica, c’erano più sfaccettature, ogni match era più complesso rispetto ad oggi, dove tutto è basato sulla potenza e velocità. Quello era un gioco magico. A quel tempo, il talento e la tattica erano più importanti in campo di quanto non lo siano ora. C’era un attacco e una difesa, era necessario lavorare in scambi più lunghi prima vincere il punto, oppure c’era un attacco vero, forte, diretto. Il gioco ti metteva di più alla prova, sia nella tua pazienza che nell’abilità. Il tennis attuale non ha questo. I campi in terra battuta possono ancora creare partite del genere, ma sui campi in erba o cemento è quasi impossibile. Il tennis è diventato più veloce ma più povero”.
    Considerazioni interessanti, ma anche singolari, poiché proprio Rafa è un mago della tattica, ma il suo ingresso nel mondo del tennis è stato una rivoluzione proprio a livello di potenza e forza. Dopo il suo avvento, il gioco è diventato ancor più intenso a livello di spinta e di capacità di resistenza. Lui parla oggi di velocità, ma ai tempi del dynamic-duo Pete-Andre, i campi e le palle erano ancora più veloci di oggi, ma si affrontava lo scambio in modo diverso. È un discorso complesso, ma interessante.
    Marco Mazzoni LEGGI TUTTO

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    ATP 250 Anversa: Sinner show! Solido, intenso, dirompente col diritto, supera Rinderknech in due set e vola in semifinale

    Jannik Sinner, n.13 al mondo

    Un ottimo Jannik Sinner supera con classe e intensità l’ostacolo Rinderknech, vola in semifinale all’ATP 250 di Anversa, dove affronterà Lloyd Harris. 6-4 6-2 lo score del match, dominato dall’azzurro fin dall’avvio. Solo un momento di pausa per “Jan” nel quarto game, con un break subito (due errori commessi) ma poi immediatamente ripreso in quello che è stato l’allungo decisivo del primo parziale. Nel secondo break immediato, strappato di potenza e intensità, che l’ha lanciato verso il successo. Era un rivale potenzialmente scomodo il francese, grande servizio e ti concede poco ritmo, ma oggi il pressing di Sinner è stato troppo intenso, sostenuto anche da un buon rendimento con la battuta e soprattutto dalla risposta, che gli ha consentito di imporre il suo gioco di ritmo. Impressionante col diritto, soprattutto in tante variazioni cross venendo dal lungo linea. Applausi Sinner, in grande forma.

    A breve il commento completo, ecco la cronaca della partita.
    Il secondo quarto di finale di Anversa inizia alle 16:52 con Rinderknech alla battuta. Il primo punto di strappa Jannik, bella risposta e poi una bordata col diritto inside out, vincente. Segue un miracolo di volo del francese, scappato avanti appena possibile. Evidente che Arthur debba palleggiare il meno possibile per non finire nella morsa di Sinner. Infatti quasi non si scambia nel game, incluso i primi due Ace del match. 1-0 Rinderknech, salito dal n.178 di inizio anno all’attuale n.65. Jannik to serve. Ora la musica è diversa, l’azzurro impone i suoi ritmi e fa muovere il rivale. Cerca di attaccare la rete Rinderknech, ma parte da lontano vista la profondità dei colpi di Jannik, ed è punito da passante robusto. Solido inizio per Sinner, 1 pari con un altro diritto fulminante, lungo linea vincente. Terzo game, la prima non entra e Rinderknech è subito in difficoltà. Crolla a terra cercando di gestire una volée bassa, ma ancora perché la palla gli arriva tanto veloce… 0-30. In campo anche la risposta cross, che il francese aveva valutato out. È 0-40, tre palle break per Jannik. Cancella le prime due col servizio, ma sulla terza si scambia e l’azzurro tira un diritto cross in corsa stupendo, velocissimo e preciso. Rinderknech lo lascia scorrere, fermo, impossibile arrivarci. BREAK Sinner, 2-1 e servizio. Molto bene in quest’avvio l’azzurro, potente e preciso, tatticamente ineccepibile. Due errori per Jannik nel quarto game (una smorzata col diritto proprio brutta…), lo mandano 15-30. Arriva un lungo scambio, comanda l’azzurro e lo chiude con un diritto cross micidiale, dopo aver sballottato a destra e a manca il francese. Punto importante, poteva costargli una doppia palla break. La chance del contro break arriva sul 30 pari, un diritto di polso diventa un passante preciso. 30-40. Niente prima per Sinner… Out il rovescio di scambio, BREAK Rinderknech. Jannik ha pagato quei due errori iniziali, poi bravo Arthur in difesa. 2 pari, tutto da rifare. Immediata la reazione dell’allievo di Piatti (con lui ad Anversa), scarica due diritti uno più potente dell’altro, Rinderknech non contiene né a rete né a fondo campo. 0-30. Col servizio di salva Arthur. Un errore in spinta costa a Rinderknech la palla break sul 30-40. Ancora la 1a lo aiuta, il servizio è il suo miglior colpo, e indoor funziona molto bene. Un’ottima risposta, nei piedi, vale a Jannik un’altra chance per l’allungo. Ottimo Sinner: il francese cerca velocità col diritto, ma Jannik contiene, ribalta lo scambio e impone un ritmo ingestibile per il rivale. BREAK Sinner, 3-2 avanti e servizio. Stavolta è molto attento l’azzurro, non regala niente e consolida il vantaggio, grazie a una serie di diritti molto pesanti, giocati senza dare tempo a Rinderknech di reagire. 4-2 Sinner. Nel settimo game non cambia la musica, quando si scambia Sinner è nettamente superiore. Sul 30 pari spara un passante lungo linea vincente, che lo manda a palla break. Ancora col servizio, Rinderknech si salva, anche su di una seconda chance di break concessa. Resta in scia, 3-4. Il set scorre senza sussulti, Jannik va a servire per chiudere il parziale sul 5-4. Rinderknech si prende rischi, spinge a tutta si porta 0-30. Ace di Sinner, in un momento perfetto, 15-30. Ancora col diritto, stavolta (e per la prima volta) in lungo linea, Rinderknech strappa un punto di forza che lo porta 15-40! Manovra bene l’azzurro sulla prima, prudente, impone ritmo senza prendersi grandi rischi, 30-40. Niente prima in… ottimo Sinner, carica a tutta un diritto lungo linea e cancella anche la seconda chance. Sui lunghi scambi non c’è gara, anche quando Rinderknech regge e gioca con intensità. Set Point Sinner! Chiude Jannik con l’ennesima botta col diritto in avanzamento. 6-4 Sinner, un set meritato, in 48 minuti.
    Secondo set, scatta Rinderknech alla battuta, e va subito in difficoltà. Sinner spinge, Arthur prova ad attaccare ma sbaglia. 15-30 e 15-40, con una risposta deviata dal nastro che si abbassa tanto. Due palle break per l’azzurro. Trasforma subito Sinner! Si butta avanti Rinderknech, ma con un gran passante in corsa col diritto Jannik “buca” il rivale. BREAK Sinner, subito avanti 1-0 e servizio. Oggi l’altoatesino è una macchina col diritto, la palla viaggia veloce e sicura, sia in lungo linea che incrociato, Rinderknech è in enorme difficoltà a contenere il pressing. 2-0 Sinner, molto troppo veloce l’andatura di Jan per Arthur quando si scambia. Il match scorre via molto rapidamente sui turni di servizio. Rinderknech cerca di restare aggrappato al match, servendo bene nei suoi game; Sinner non concede niente, spinge con grande potenza e si concede anche qualche attacco ben eseguito e chiuso di volo con buona mano. Segnale di come si senta sicuro, padrone del campo. 4-2 Sinner quando l’orologio segna 1h e 10 minuti di partita. Sul 4-2 0-15, ecco il Punto Del Match: Sinner spinge, comanda col diritto, stringe l’angolo, sino a trovare uno strettino col diritto degno del miglior Marcelo Rios. Angolo incredibile, dominato con mano e classe e giocato a velocità folle. Bellissimo il settimo game di Jannik, si procura la palla del doppio break sul 30-40. Rinderknech rischia troppo la seconda, sotto pressione, temendo la risposta dell’azzurro.. e doppio fallo. È la resa, con il doppio break per Sinner, che va a servire per il match sul 5-2. Chiude senza tremare, sicuro e molto centrato. Ottimo, ottimo Sinner oggi: intenso, preciso, veloce, ha sfruttato le chance. Si è difeso bene ma è stato straripante nella spinta. Una vittoria di classe, di testa, contro un rivale tutt’altro che banale.

    Marco Mazzoni

    [1] Jannik Sinner vs Arthur Rinderknech ATP ATP Antwerp Sinner J.66 Rinderknech A.42 Vincitore: Sinner J. ServizioSvolgimentoSet 2Sinner J. 15-0 30-0 40-05-2 → 6-2Rinderknech A. 0-15 0-30 15-30 30-30 30-404-2 → 5-2Sinner J. 15-0 30-0 40-03-2 → 4-2Rinderknech A. 15-0 30-0 40-03-1 → 3-2Sinner J. 15-0 30-0 40-0 40-152-1 → 3-1Rinderknech A. 15-0 15-15 30-15 40-152-0 → 2-1Sinner J. 15-0 30-0 30-15 40-151-0 → 2-0Rinderknech A. 15-0 15-15 15-30 15-400-0 → 1-0ServizioSvolgimentoSet 1Sinner J. 0-15 0-30 15-30 15-40 30-40 40-40 A-405-4 → 6-4Rinderknech A. 0-15 30-15 40-155-3 → 5-4Sinner J. 15-0 15-15 30-15 40-154-3 → 5-3Rinderknech A. 15-0 15-15 15-30 30-30 30-40 40-40 40-A 40-40 A-40 40-40 A-404-2 → 4-3Sinner J. 15-0 30-0 40-03-2 → 4-2Rinderknech A. 0-15 0-30 15-30 30-30 30-40 40-40 40-A2-2 → 3-2Sinner J. 0-15 15-15 15-30 30-30 30-402-1 → 2-2Rinderknech A. 0-15 0-30 0-40 15-40 30-401-1 → 2-1Sinner J. 15-0 30-0 40-00-1 → 1-1Rinderknech A. 0-15 15-15 30-15 40-150-0 → 0-1
    4 ACES 91 DOUBLE FAULTS 129/45 (64%) FIRST SERVE 32/56 (57%)24/29 (83%) 1ST SERVE POINTS WON 26/32 (81%)11/16 (69%) 2ND SERVE POINTS WON 5/24 (21%)2/3 (67%) BREAK POINTS SAVED 5/9 (56%)9 SERVICE GAMES PLAYED 96/32 (19%) 1ST SERVE RETURN POINTS WON 5/29 (17%)19/24 (79%) 2ND SERVE RETURN POINTS WON 5/16 (31%)4/9 (44%) BREAK POINTS CONVERTED 1/3 (33%)9 RETURN GAMES PLAYED 95/6 (83%) NET POINTS WON 5/10 (50%)17 WINNERS 196 UNFORCED ERRORS 2035/45 (78%) Service POINTS WON 31/56 (55%)25/56 (45%) RETURN POINTS WON 10/45 (22%)60/101 (59%) TOTAL POINTS WON 41/101 (41%)204 km/h MAX SPEED 214 km/h176 km/h 1ST SERVE AVERAGE SPEED 193 km/h148 km/h 2ND SERVE AVERAGE SPEED 154 km/h LEGGI TUTTO

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    Toni Nadal: “Fin da quando era piccolo, ho insegnato a Rafa a cavarsela nelle difficoltà. Nel tennis è tutto”

    Rafa con Zio Toni

    In un’intervista rilasciata nel corso del programma “Ti faccio domande” sulla radio iberica, Toni Nadal è tornato indietro nel tempo, raccontando alcune fasi a suo dire decisive per la crescita tecnica e soprattutto mentale del nipote Rafa.
    “Che Rafa sia un tennista estremamente forte sul lato mentale e della combattività è noto, ma è una qualità che abbiamo allenato fin da quando era piccolo. Ho sempre avuto l’ossessione di farlo crescere in modo che fosse pronto ad affrontare le peggiori difficoltà, per rafforzare il suo carattere e capire come uscirne da solo, alla fine il tennis è uno sport in cui questo aspetto è decisivo per vincere. Inizialmente usavo dei trucchi, hanno funzionato. Quali? Per esempio allenarci anche su campi mal tenuti e pieni di buche, o con palle usurate. Altre gli dicevo che avremmo fatto una sessione di un’ora e mezza, ma poi ci si allenava anche il doppio, perché una partita di tennis può durare molto più del previsto”.
    Continua Toni: “Nella vita è decisivo ponersi degli obiettivi, avere un sogno da raggiungere ben fisso in testa, altrimenti diventa difficile mettere tutto te stesso, dare ogni giorno il proprio massimo per arrivarci. Con Rafa ponevamo l’asticella sempre più alto: si migliora un colpo, poi si migliora una situazione di gioco, poi si migliora contro un tipo di avversario e via dicendo”.
    Lo “Zio” parla anche dei nostri tempi, e sul perché a suo dire oggi i giovani fanno più fatica ad emergere rispetto alla passata generazione: “Viviamo in un’epoca in cui non si insegna a coniugare il verbo ‘sopportare’: io resisto, tu resisti… Lo vedo in accademia, ogni giorno. Molti ragazzi giocano davvero bene, quando le cose vanno per il verso giusto, ma quando le cose vanno male viene fuori un’emozione incontrollabile che rovina il gioco. Manca la capacità di soffrire, manca carattere. Senza quello, non arriverai mai al vertice”.
    Marco Mazzoni LEGGI TUTTO