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    Camila Giorgi intervistata a Tenerife: “Col tennis ho una splendida relazione, ma complicata”

    Camila Giorgi

    Camila Giorgi è una delle stelle in campo al WTA 250 di Tenerife. Il collega Fernando Murciego l’ha intervistata per il media iberico puntodebreak, una chiacchierata a 360° che va oltre al puro torneo, toccando il suo rapporto col tennis, col padre, con le sue varie attività extra tennistiche. Riportiamo alcuni passaggi dell’interessante intervista.
    “Mi piace molto la Spagna, ho vissuto per un periodo a Valencia, Villena e Palma di Maiorca. Della Spagna amo i costumi, il cibo, mi piace tutto, è sempre molto bello tornare”
    “Dopo il successo al 1000 di Montreal? Tutto è rimasto lo stesso per me. Ovviamente è una cosa molto bella vincere un torneo del genere, ma nella mia testa mi dicevo: ‘Devo continuare a lavorare per vincere di più’. È stato molto bello, ma nel tennis devi sempre continuare, non c’è molto tempo per festeggiare perché dopo pochi giorni hai già un altro torneo. Si festeggia in quel momento, e via, poi si guarda avanti”.
    Le ricordano che in dicembre compirà 30 anni, Camila non ha ancora una idea su quando appenderà la racchetta al chiodo: “La verità è che non lo so. È chiaro che continuerò per altri anni ma non so per quanto tempo ancora. Amo lo sport, amo questo ambiente, il corpo mi dirà quando è il momento di fermarsi e cambiare tappa nella vita. Al momento sto bene così”.
    Qualche anno fa fece scalpore una sua dichiarazione, in cui affermava che il tennis fosse solo il suo lavoro. Oggi riflette così in merito al suo rapporto col tennis: “È un rapporto molto bello, ma allo stesso tempo complicato. Tempo fa dicevo che era il mio lavoro, perché ovviamente è il mio lavoro, ma è un lavoro che mi piace, che amo, ma a volte hai quei giorni brutti e quegli alti e bassi che rendono tutto molto complicato. In quei giorni devi aver la forza per restare lì, nonostante tutto. Per fortuna la mia famiglia mi ha sempre insegnato che dopo il tennis ci sono altre cose, c’è una vita, gli amici e altre passioni. Dopo il tennis mi piacerebbe fare altro, ci sono tappe per tutto”.
    Le chiedono se ha amiche sul tour, Camila risponde così: “L’atmosfera è molto buona, mi piace, ma tutti i miei amici fanno altri tipi di lavoro. Li ho incontrati in tutto il mondo e questa è una delle cose che mi piace di più. Quando finisco di allenarmi ed esco per il fine settimana con i miei amici, mi piace che si parli di altre cose, di altri progetti, di cose che non sono tennis. Sono tutti artisti, sono strettamente legati all’arte, appena possiamo scappiamo a vedere i musei. Sul tour siamo qui per gareggiare, è normale, ma penso che ci sia un buon rapporto tra noi. Sono una persona molto socievole, amo parlare con tutti. Certo che buone relazioni anche nel tennis”.
    Non poteva mancare la domanda sul rapporto col padre, con in quale condivide da tutta la vita il lavoro il campo. Per Camila, suo padre è insostituibile: “Prima di tutto, è mio padre. Nessuno ti sosterrà come tuo papà, nessuno crederà così in te, l’idea di cambiare allenatore non mi è mai passata per la testa. Per me è il migliore anche in campo perché vede tutto, è un saggio di sport, non solo nel tennis. Mi ha portato da zero ad essere 26° al mondo, quindi non capisco molto bene le critiche, dovrebbero valorizzare molto di più il lavoro che ha fatto con me. Adoro lo sport grazie lui, questo è l’insegnamento che mi ha dato, quindi starò con lui fino alla fine della mia carriera, non lo cambierò mai. La cosa più curiosa delle critiche che riceve, è che tutte quelle persone che se la prendono con lui, poi quando lo vedono di persona non dicono niente, questa è la cosa più triste”.
    Continua sul rapporto quotidiano col padre Sergio: “Dal mio punto di vista è un rapporto che negli anni è migliorato, con il passare del tempo ci siamo conosciuti meglio. Una volta che conosci te stesso, sai com’è l’uno e com’è l’altro, il rispetto è massimo. L’allenamento è il lavoro, stabile, sai cosa devi fare in campo, e dopo essere stato un allenatore in campo quando si finisce di lavorare, diventa papà. È un rapporto molto completo, mi sento fortunata ad averlo. Penso che non potrei mai stare con un altro allenatore perché so che non lo fanno per amore, lo fanno per qualcos’altro e questo non mi piace”.
    Le chiedono sul tema “caldo” di questi giorni, la vaccinazione obbligatoria per la trasferta 2022 in Australia. Per “Cami”, nessun problema: “Sono vaccinata, quindi non ho problemi. Già quest’anno c’erano molte restrizioni, abbiamo dovuto anche vivere nella bolla, credo che alla fine sarà simile. Per me, se si può giocare, va bene. Devi essere felice e grato di poter gareggiare, per fortuna il calendario 2022 sarà già più completo e molto più organizzato. Non è giusto lamentarsi. Djokovic? Non ne ho idea, io penso a me stessa e nessun altro, andrò a giocare e sono felicissima di farlo”.
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    Holger Rune dona le racchette a TennisAid, associazione per lo sviluppo nelle aree povere

    Rune con le sue racchette donate

    Il giovane danese Holger Rune ha donato il suo set di racchette 2021 all’associazione TennisAid, che opera per portare e sviluppare la pratica del tennis nelle aree più disagiate e difficili del mondo, concentrandosi soprattutto nel continente africano, quello più povero, martoriato dalle guerre e dalle malattie.
    Attraverso un post sul social Instagram, Rune mostra le sue racchette prima della spedizione, scrivendo: “Spero che le mie vecchie racchette portino gioia a molti giocatori in tutto il mondo 🎾🌍 La mia prima spedizione andrà in Africa con l’aiuto di @tennisaid1”
    TennisAid è attiva soprattutto in Spagna, ha come sostenitori tra gli altri le tenniste iberiche Carla Suarez Navarro, Lara Arruabarrena, Tita Torra e Silvia Soler, oltre al patrocinio di FedCup e DavisCup.
    Una goccia nel mare la donazione di Rune, ma resta un’iniziativa importante, che diffondiamo volentieri sperando che molti dei suoi colleghi Pro seguano il suo esempio. Quelle racchette usate ma ancora in buono stato possono rappresentare non solo un momento di gioia per tanti ragazzi poveri nel mondo, ma anche una possibile via verso una crescita più sana e ricca di speranza.
    Bravo Holger!

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    Matteo Berrettini giocherà il prossimo anno ad Acapulco

    La presentazione di Berrettini per l’Abierto Mexicano

    L’Abierto Mexicano TelCel, ATP 500 giocato in un resort di lusso sulla spiaggia di Acapulco, ha iniziato a svelare le carte sui partecipanti alla prossima edizione.
    Il torneo, che è posto in calendario appena prima del Masters 1000 di Indian Wells e sostenuto dal magnate delle telecomunicazioni Carlos Slim, proporrà un vero parterre de rois: è confermata la presenza di Daniil Medvedev, Stefanos Tsitsipas, il campione in carica Alexander Zverev e, novità, Matteo Berrettini. Sarà l’esordio in Mexico per il nostro miglior giocatore.
    Ecco il tweet che conferma la presenza del n.1 azzurro nell’ATP 500 messicano.

    Por primera vez en Acapulco… @MattBerrettini
    Un jugador con una gran pasión por este deporte y con un estilo tan vistoso como efectivo
    Benvenuto, Matteo! pic.twitter.com/kP51lcPXlp
    — Abierto Mexicano (@AbiertoTelcel) October 20, 2021

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    ATP 250 Anversa: Musetti vince il derby con Mager, lo aspetta Sinner

    Lorenzo Musetti, sfiderà Sinner al secondo turno

    Con un doppio tiebreak Lorenzo Musetti supera Gianluca Mager nel primo turno dell’ATP 250 di Anversa, vincendo il derby azzurro. Bravo il carrarino a recuperare due break nel primo set e giocare un tiebreak quasi perfetto. Anche il secondo parziale va al “decider”, più preciso e incisivo Musetti. Coraggioso e pronto all’attacco Mager in tutto il match, ma alcuni errori per troppa foga e fretta gli sono costati cari. Al contrario, Lorenzo è stato più bravo nel giocare bene i punti importanti, e salire col servizio a metà del primo set. Al prossimo turno Musetti sfida Jannik Sinner, un match che sarà molto atteso dagli appassionati italiani.

    La cronaca della partita
    Il derby azzurro ad Anversa scatta con Musetti al servizio. A 30 tiene il primo game di servizio. Anche Mager inizia sicuro, 1 pari. Nel terzo gioco, Mager è offensivo, si porta 15-30 ma è bravo Lorenzo a sparare un rovescio lungo linea che spacca lo scambio a suo favore. Una “stecca” di rovescio del toscano manda il gioco ai vantaggi. Ancora out un rovescio cross di Musetti, palla break per Mager. Si scambia, aolido Gianluca, sbaglia il terzo rovescio nel game Lorenzo. BREAK Magar, avanti 2-1 e servizio. Il ligure gioca solido e ordinato, anticipa bene col diritto e consolida il break, portandosi 3-1. Splendido un diritto in corsa lungo linea, vincente che gli vale il punto del game. Musetti è in difficoltà con la prima, basse percentuali e sulla seconda è aggredito dalla risposta del rivale, che lo sposta e butta fuori dal campo. Cerca di essere aggressivo i 19enne, e nonostante un pessimo 44% di prime in campo finora, riesce a portarsi 2-3. Parte bene Mager nel sesto game, ma poi commette due errori che lo condannano a palla break. Qua arriva un grandissimo colpo di Musetti: Mager serve al centro, attacca col diritto inside out ma Lorenzo intuisce, resta nell’angolo e trova una magia col passante lungo linea di rovescio. Esecuzione magistrale che gli vale il BREAK, 3 pari. Splendida reazione di Gianluca al break subito, è aggressivo in risposta, verticalizza subito il gioco e mettendo pressione a Musetti si porta 0-40. Sfrutta la seconda delle tre palle break, tornando in vantaggio 4-3 e servizio. Il ligure è attento, avanza e chiude di volo, un bel punto che gli vale il 5-3. Col secondo Ace del suo match, Lorenzo resta aggrappato al set, sotto 4-5. Ora Mager va a servire per il primo parziale. Prova a spingere col diritto Musetti, ma va fuori giri; lo aiuta il rovescio lungo linea, che pizzica l’angolo lasciato scoperto da Gianluca. 15 pari. Segue un altro gran passante di rovescio lungo linea, anche se stavolta l’attacco di Mager era più corto e prevedibile. 15-30. Magari si butta avanti, ma non chiude di volo, è ricacciato indietro e perde il punto. 15-40, due chance per rientrare per Musetti. Bene il ligure sulla prima, avanti e chiusura perentoria con lo smash; lungo scambio sulla seconda, stavolta è intenso Lorenzo e porta all’errore Gianluca. Altro BREAK, 5 pari, il set torna in equilibrio. Sull’onda del buon momento, Musetti è preciso dal centro del campo, si porta 40-15, ma tra una risposta vincente di Gianluca ed un doppio fallo, anche l’undicesimo game va ai vantaggi. Con coraggio “Muso” avanza e di forza si porta avanti 6-5. Bella reazione del carrarino, che ha aumentato la percentuale di prime e soprattutto è stato più aggressivo. Mager ora è sotto pressione, e infatti inizia male con un doppio fallo. È solo un attimo: con un gran rovescio, un servizio vincente e quindi un diritto preciso in avanzamento impatta sul 6 pari. Tiebreak Time. Scatta bene Lorenzo, diritto potente per l’1-0. Musetti strappa il primo mini-break con una smorzata improvvisa col diritto, rigiocato larga da Gianluca. 2-1 e servizio Musetti. Bene poi con l’attacco in contro tempo e chiusura precisa di volo, e quindi un bel punto offensivo, “smorza” e tocco a chiudere. 4-1 Lorenzo. Una stecca col diritto condanna Mager all’1-5. Con un’altra ottima palla corta, Lorenzo si porta 6-2, 4 set point. Basta il primo, è lunga la risposta rabbiosa del ligure. 7-6 Musetti, buona reazione per il 19enne nel set, sotto due volte di un break e 3-5, rimonta e domina il tiebreak con le sue variazioni.
    Secondo set, inizia Mager alla battuta. Sconsolato il ligure quando subisce l’ennesimo passante di rovescio lungo linea, guarda il suo angolo ma continua a spingere. Il game va ai vantaggi. Comanda col diritto “Muso”, muove bene lo scambio e si procura una palla break. È Mager stavolta a tentare la palla corta, sua prima nell’incontro, sorprende Lorenzo e cancella la chance. 1-0 Mager. Musetti dal finale del primo set crea più tennis, è più incisivo rispetto all’abulico inizio, e trova un altro capolavoro sul 1-1 30-30, un passantino cross di rovescio tanto delicato quanto bello. Gli vale la palla break, ma Mager è bravo a cancellarla di forza, con un solido diritto. 2-1 Mager. Il set scorre sui game di servizio, bravo il ligure a spingere col diritto per non far prendere l’iniziativa al rivale. Dal tiebreak il servizio di Lorenzo ha preso più ritmo (pur senza portare punti diretti), non è un caso che tutto il suo tennis sia cresciuto. L’equilibrio non si rompe, 4-3 Mager, serve Musetti, che finora non ha concesso palle break nel secondo set. Sul 15 pari Lorenzo rischia un serve and volley con la seconda, venendo castigato dalla risposta di Gianluca. 15-30, prima situazione di pericolo nel set. Prova a chiudere l’angolo il ligure, ma esagera e sbaglia, 30 pari. Il rischio stavolta se lo prende il 19enne, con un diritto dal centro che pizzica la riga. Gran difesa e urlaccio di Musetti sul punto che gli vale il 4 pari. Si entra nella fase calda del set. Grinta, coraggio, intensità, Mager si porta 5-4, ora è Musetti con le spalle al muro. Gianluca trova una bella palla corta, è 15-30, a due punti dal secondo set. Uff! Rischia una risposta cross vincente che gli esce di poco… 30 pari. Ci riprova da destra e stavolta è in campo! Gran colpo, rischio premiato e Set Point Mager! Bravo anche Musetti, servizio esterno e rovescio a tutta lungo linea. Poi tenta una smorzata che Gianluca rimette, ma dopo il secondo rimbalzo. Con classe e qualità, Lorenzo impatta 5 pari. Inizia malissimo Mager l’undicesimo game, scaraventa malamente uno smash e poi forza out col diritto. Coraggio ok, ma troppa fretta e foga. 0-30. Continua a spingere, stavolta il rovescio vincente è ok, poi tenta una palla corta che… no! Musetti arriva comodo ma tocca malamente in rete, che chance sprecata! Altra smorzata di Gianluca, stavolta ottima, gli vale il punto (bel tocco davvero).  Ci ha preso gusto il ligure, terza “smorza” di fila, anche stavolta ha successo, troppo lontano Musetti dalla riga di fondo. 6-5 Mager, si assicura quantomeno il tiebreak. Anche il toscano va di palla corta, vincente. A zero si assicura il 6 pari, altro tiebreak in questo derby azzurro. Mager parte forzando largo un rovescio aggressivo, 1-0 e servizio Musetti. Che tocco poi di “Muso”, vede il rivale ben dietro e via di smorzata col diritto, perfetta. 2-0. Vola 3-1 Lorenzo, buon servizio, ma Mager non si arrende. Si gira 4-2, con un pessimo errore di Gianluca, ancora troppa forza nel voler “spaccare la palla” con uno smash che poteva essere gestito meglio. Fa il pugno Lorenzo sul punto del 5-2, uno scambio giocato con intelligenza muovendo il rivale. Si butta avanti a testa bassa Mager, cerca di restare aggrappato al match con la sua condotta volitiva e arrembante. Sul 5-3 però commette un errore grave, sparando in rete un rovescio d’attacco, mal messo con i piedi e fuori equilibrio. 6-3 Musetti, 3 Match Point! Trasforma il primo, con un serve and volley strepitoso, chiuso con un tocchetto basso da campione. Game Set Match Musetti, una vittoria meritata per Lorenzo, bravo a giocare meglio nei punti importanti. Lo aspetta, al secondo turno, Jannik Sinner. Che partita…

    Marco Mazzoni

    Lorenzo Musetti vs Gianluca Mager ATP ATP Antwerp Musetti L.77 Mager G.66 Vincitore: Musetti L. ServizioSvolgimentoSet 2Tiebreak0-0* 1*-0 2*-0 3-0* 3-1* 4*-1 4*-2 5-2* 5-3* 6*-36-6 → 7-6Musetti L. 15-0 30-0 40-05-6 → 6-6Mager G. 0-15 0-30 15-30 30-30 40-305-5 → 5-6Musetti L. 0-15 15-15 15-30 30-30 30-40 40-40 A-404-5 → 5-5Mager G. 15-0 30-0 30-15 40-154-4 → 4-5Musetti L. 0-15 15-15 15-30 30-30 40-303-4 → 4-4Mager G. 15-0 30-0 40-0 40-153-3 → 3-4Musetti L. 15-0 30-0 30-15 40-152-3 → 3-3Mager G. 15-0 30-0 30-15 30-30 40-30 40-40 A-402-2 → 2-3Musetti L. 15-0 15-15 30-15 40-151-2 → 2-2Mager G. 15-0 15-15 30-15 30-30 30-40 40-40 A-401-1 → 1-2Musetti L. 0-15 15-15 30-15 40-150-1 → 1-1Mager G. 0-15 15-15 30-15 30-30 40-30 40-40 40-A 40-40 A-400-0 → 0-1ServizioSvolgimentoSet 1Tiebreak0-0* 0*-0 1-0* 1-1* 2*-1 5-1* 5*-2 6*-26-6 → 7-6Mager G. 0-15 15-15 30-15 30-30 40-30 40-40 A-406-5 → 6-6Musetti L. 15-0 15-15 30-15 40-15 40-30 40-40 A-40 40-40 A-405-5 → 6-5Mager G. 15-0 15-15 15-30 15-40 30-404-5 → 5-5Musetti L. 0-15 15-15 30-153-5 → 4-5Mager G. 0-15 15-15 30-15 40-15 40-303-4 → 3-5Musetti L. 0-15 0-30 0-40 15-403-3 → 3-4Mager G. 15-0 30-0 30-15 30-30 40-30 40-40 40-A2-3 → 3-3Musetti L. 15-0 15-15 30-15 40-15 40-301-3 → 2-3Mager G. 15-0 30-0 40-0 40-151-2 → 1-3Musetti L. 15-0 15-15 15-30 30-30 40-30 40-40 40-A1-1 → 1-2Mager G. 0-15 15-30 30-301-0 → 1-1Musetti L. 0-15 15-15 30-15 40-15 40-300-0 → 1-0 LEGGI TUTTO

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    Emma Raducanu nuova ambasciatrice di Dior

    Emma sul red carpet con uno splendido abito della casa francese

    In attesa di rivederla vincente in campo, Emma Raducanu continua a spopolare in patria e stringe nuovi importanti accordi di sponsorizzazione. Ultimo quello con la nota casa di moda Dior, che l’ha scelta come nuova ambasciatrice per alcune linee dei suoi prodotti. L’ha annunciato la stessa Emma, nel corso di una breve intervista rilasciata al magazine Vogue edizione UK.
    Si era già intuito qualcosa quando in occasione della Premiere dell’ultimo film di James Bond a Londra, Emma aveva sfilato sul red carpet indossando un meraviglioso abito della casa Dior, scatti che hanno fatto rapidamente il giro del mondo.
    “Mi sembrava di essere in paradiso” racconta a Vogue dopo aver provato quell’abito, “poter indossare un abito come quello realizzato con tutta la magia degli atelier Dior è stata un’esperienza assolutamente unica. Il dettaglio del ricamo era eccezionale e sono stata così onorata di partecipare alla prima del film insieme a tutte quelle celebrità”.
    Raducanu sarà il volto di Dior sia per le collezioni donna di Maria Grazia Chiuri che per l’offerta di prodotti per la cura della pelle e il trucco del marchio, supervisionato da Peter Philips.
    “Il lavoro di Maria Grazia consente alle donne di sentirsi sicure con l’iconico taglio Dior, che ritengo davvero unico”, continua Emma. “La sincerità del suo approccio e il modo in cui trasforma gli spettacoli in eventi collettivi e significativi hanno senza dubbio influenzato nella mia scelta di accettare la proposta”.
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    Murray: “Norrie è un esempio per tutti”

    Cameron Norrie, campione a Indian Wells

    L’ascesa di Cameron Norrie rende il 2021 “Brit” davvero speciale. Dopo la clamorosa esplosione di Emma Raducanu, vincitrice a US Open a soli 18 anni, il successo di Norrie ad Indian Wells riporta in auge anche il settore maschile. Una crescita impetuosa, che ha sorpreso anche Andy Murray. Lo scozzese ne ha parlato nella press conference pre torneo ad Anversa, elogiando il connazionale per il grande sforzo profuso per arrivare tra i migliori tennisti al mondo.
    “Mentirei se dicessi che l’avevo previsto, per essere onesti”, ha dichiarato Murray in merito alla vittoria di Cameron in California, “tuttavia ho trascorso una discreta quantità di tempo con lui e mi sono allenato molte volte insieme. È un ragazzo che lavora molto duramente. Penso che sia un ottimo esempio non solo per i giocatori britannici ma per tutti i giocatori di tennis. Se ti impegni giorno dopo giorno, ti dedichi adeguatamente allo sport e hai un atteggiamento come il suo, puoi ambire a percorrere una lunga, lunga strada”.
    “Il suo risultato è stato fenomenale. Ma ritengo che forse l’intera stagione che sta vivendo sia ancor più impressionante della settimana a Indian. Ogni settimana vince partite. Ha giocato sei finali in questa stagione, e quest’anno finirà per vincere più partite del tour di quante ne abbia mai vinte sommando tutta la sua carriera in precedenza. È notevole” conclude Andy.
    Norrie ha vinto il suo primo titolo ATP a Los Cabos lo scorso luglio prima di Indian Wells. Il 26enne vanta attualmente un record di 47 vittorie e 20 sconfitte nel 2021. Solo tre colleghi hanno ottenuto più successi in stagione. Il numero 16 del mondo ha iniziato il 2021 con un record di 51 vittorie e 60 sconfitte in tutta la sua carriera Pro, debuttando nel 2017.
    “I numeri parlano chiaro” chiosa Murray sul connazionale, “mostrano quanto sia importante il suo miglioramento. Sapevo che fosse un bravo tennista, ma ritrovarlo tra i primi 20 al mondo e in corsa per conquistare un posto alle Finals di Torino è uno sforzo incredibile”.
    Norrie in grande crescita, continuo come risultati stagionali e assai versatile. Nel 2021 ha raggiunto due finali su terra battuta (Estoril e Lione, entrambe perse), una su erba (Queen’s, sconfitto da Berrettini) e a San Diego, poco prima della grande vittoria ad Indian Wells.
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    Prime parole di Djokovic dopo US Open: “Giocherò nel 2021, non so in Australia. Non voglio partecipare alla guerra sui vaccini”

    Novak Djokovic

    Novak Djokovic torna a parlare dopo la dolorosissima sconfitta patita a US Open. Dopo un allenamento in patria, è stato intervistato dal media Blic, informando sulle proprie condizioni e sul suo prossimo programma. Si è detto sicuro di rientrare per il 1000 di Bercy, ATP Finals di Torino e Coppa Davis, mentre non ha ancora certezze per l’Australian Open, viste le restrizioni per i non vaccinati e la sua nota posizione no-vax. Ecco alcuni estratti del pensiero del n.1 del mondo, intervistato dopo un allenamento con Olga Danilovic.
    “Ho iniziato ad allenarmi oggi. Era passato molto tempo dall’ultima volta in cui avevo preso in mano una racchetta. Sì, ho allenato il mio fisico, ma oggi è stata la prima volta di nuovo in campo”. Come se Novak avesse bisogno di staccare, totalmente, dopo la rincorsa al Grande Slam, stoppata all’ultimo passo, a tre set dall’impresa leggendaria.
    Ecco il programma per il resto della stagione 2021: “Ho intenzione di giocare a Parigi, le ATP Finals a Torino e la Coppa Davis. Starò qui tutta la settimana, a Belgrado, e la settimana prima di Parigi lascerò la Serbia per dedicarmi di più all’allenamento. Il compleanno di Stefan è tra pochi giorni e noi saremo qui, a festeggiarlo con la famiglia. Ho trascorso la maggior parte del mio tempo qui a Belgrado. Sono impegnato nello sviluppo del Tennis Center e della mia futura Academy. Questo progetto mi dà molte soddisfazioni. Il mio desiderio è quello di trasmettere la storia della mia vita e carriera ai più piccoli”.
    Il capitolo più lungo è quello relativo alla delicata questione Australian Open. Ricordiamo che lo stato di Victoria dallo scorso 15 ottobre ha stabilito che solo atleti vaccinati possono competere in tornei e campionati professionistici. Un ostacolo enorme per ogni persona che rifiuta il vaccino anti-covid. Ecco il pensiero di Djokovic: “Sto seguendo quello che sta succedendo in Australia e credo che tra due o tre settimane verrà presa una decisione definitiva. Non credo che le condizioni cambino molto rispetto a quanto già sappiamo. Ci saranno molte restrizioni. Stanno cercando di migliorare le condizioni quest’anno. Il problema è che viaggi in aereo con una persona positiva, vaccinata o meno, e devi passare una quarantena di 14 giorni in camera tua. È successo a 70 giocatori quest’anno. Vorrei che tutti i giocatori si riunissero di più e fossero coinvolti nel processo decisionale. Mi sembra che non ci venga chiesto nulla. La verità è che non so se giocherò gli Australian Open. La situazione non è affatto buona”.
    Continua Novak: “Quest’anno in Australia non è stata una bella esperienza. Passare così tanto tempo nella stanza e poi dover giocare al meglio dei cinque set… Se queste decisioni vengono mantenute, penso che molti giocatori si chiederanno se andranno o meno, se vale la pena andarci… Non ho ancora deciso se giocherò a Melbourne. Ci sono molte speculazioni. I media speculano molto. C’è molta divisione nella società, tra chi è stato vaccinato e chi no. Questo, per me, è terrificante. Che qualcuno venga giudicato se vuole capire e decidere se vaccinarsi o meno… mi fa sentire deluso dalla società. Non rivelerò se sono vaccinato o meno. È una questione privata. Qualunque cosa tu dica, i media diffonderanno la paura tra la gente. Non voglio partecipare a questa guerra. Voglio andare in Australia, ma non so se lo farò. Al momento posso dire solo questo”.
    Parole importanti quelle di Djokovic, in cui conferma la propria delusione per la situazione generale, la volontà di capire come muoversi prima di prendere una decisione definitiva, ma vista la fermezza mostrata “down Under” dall’inizio della pandemia, pare difficile che possa essere offerto una sorta di “salvacondotto” a chi volesse giocare agli Australian Open da non vaccinato.
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    Hurkacz in top10, è il secondo polacco nella storia

    Hubert Hurkacz, neo top10

    Hubert Hurkacz è uno dei personaggi della settimana. I quarti di finale raggiunti ad Indian Wells lo hanno portato al best ranking e soprattutto al n.10 della classifica ATP, scavalcando Roger Federer e Felix Auger-Aliassime. È un risultato storico per il 24enne di Wroclaw: diventa il secondo polacco nella storia ad entrare tra i migliori 10 tennisti al mondo. 
    Il campione di Miami 2021 pareggia il best ranking del connazionale Wojtek Fibak, che fu numero 10 del mondo il 25 luglio 1977. Una progressione importate per Hurkacz, che aveva iniziato la stagione al numero 34 del mondo. Era fiducioso sulle proprie potenzialità, di poter crescere in stagione e ritagliarsi un ruolo da protagonista, come ha dichiarato al sito ATP: “Lavoriamo con il mio allenatore (Craig Boynton) già da un paio d’anni, il lavoro che abbiamo svolto ogni singolo giorno, anche l’anno scorso, è stato molto intenso. Penso che sia un processo importante, sto migliorando il mio gioco. Cerco di migliorare ogni singolo giorno”.
    Il polacco è il 174esimo tennista ad entrare tra i migliori 10 al mondo (da quando la classifica è stilata al computer), e secondo nel 2021, dopo Casper Ruud.
    Hurkacz è famoso sul tour per essere uno dei ragazzi più educati, cordiali e sportivi. Su di lui la scorsa settimana ha speso belle parole Grigor Dimitrov, suo “giustiziere” nei quarti ma solo al tiebreak decisivo. “Ha servito in modo straordinario. Gliel’ho detto anche dopo la partita alla stretta di mano. Penso che sia migliorato incredibilmente al servizio quest’anno. Ad un certo punto della partita ho iniziato buttarmi da una parte cercando di indovinare dove avrebbe servito” afferma il bulgaro. “Hubert è un ragazzo magnifico, è bello averlo sul tour. Sempre molto cordiale, è facile e gradevole parlare con lui. Ci siamo allenati parecchie volte a Monte Carlo, ci troviamo bene insieme”.
    Il suo coach spiega il segreto del successo di Hurkacz: “È un grande lavoratore e siamo sempre alla ricerca di miglioramenti, vuole provare a migliorare qualcosa ogni giorno finché non arriva l’ora di mettere le racchette nella borsa. Ciò su cui lavori può cambiare in fretta, perché ti siedi e ti poni una serie di obiettivi, una volta raggiunti devi sostituirli subito con altri nuovi. Più diventi bravo, più devi lavorare per il miglioramento dei dettagli, così la crescita continua”.
    Nella Race to Turin, Hurkacz è attualmente al nono posto con 2955 punti, quindi visto il sicuro forfait di Rafa Nadal sarebbe matematicamente tra i magnifici 8 del Masters. Deve tuttavia guardarsi le spalle da Cameron Norrie, fresco campione a Indian Wells, e Jannik Sinner, staccato di 360 punti dal polacco. Le ultime settimane di tornei, e probabilmente il M1000 di Bercy, saranno decisive.
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