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    Milano, dal 9 giugno tornano attive le telecamere in area B e C

    L’Italia sta pian piano uscendo dalla situazione Covid, tanto che anche le strade delle grandi metropoli sono tornate ad ospitare le moltissime auto che fino a diversi mesi fa erano per forza di cose ferme in garage. Proprio per questo motivo, dunque, per riuscire a ripristinare una corretta viabilità, dal prossimo 9 giugno a Milano verranno riattivate le telecamere in Area B e verrà ripristinata la normale viabilità in Area C. Ecco quello che c’è da sapere.
    L’auto è indispensabile per il 90% degli italiani
    Ritorno alla normalità
    Un ritorno alla normalità anche per la viabilità, dunque, tanto che torneranno in vigore per l’Area B i consueti orari settimanali – dal lunedì al venerdì, festivi esclusi, dalle 7.30 alle 19.30 – di divieto in ingresso a tutti i veicoli diesel euro 0, 1, 2 e 3, benzina euro 0 e 1 e a tutti i mezzi superiori a 12 metri di lunghezza. Torneranno in funzione, quindi, ben 145 telecamere, di cui 55 da subito in funzione sanzionatoria e le restanti man mano che si concluderà il periodo di pre-esercizio.
    Sorte molto simile toccherà anche all’Area C – quella inerente al centro storico -, dove dallo stesso 9 giungo tornerà a funzionare normalmente la ZTL con orario 7.30 alle 19.30 e con divieto di transito dalle 8.00 alle 10.00 per i veicoli trasporto cose.
    Sosta in stalli gialli e blu
    Per quanto riguarda le soste, invece, il Comune è stato ancora una volta molto chiaro: la sosta con stalli gialli destinata ai residenti tornerà ad essere riservata, mentre quella a pagamento, con stalli blu, tornerà ad esserlo tranne che – dove previsto – per chi risiede o è domiciliato nei rispettivi ambiti in possesso del pass.
    “Con la ripresa di molte attività – ha dichiarato l’assessore alla Mobilità, Marco Granelli – la città ha bisogno di muoversi in sicurezza e funzionalità: ora che si conclude l’anno scolastico possiamo reintegrare le misure di governo del traffico, della tutela dei quartieri dalla sosta e dal traffico di attraversamento, mantenendo e rinforzando l’impegno ad un trasporto pubblico sicuro ed efficace, e ad un uso sempre maggiore della mobilità sostenibile della bicicletta e dello sharing”.
    Deroghe per il personale sanitario
    Tuttavia, nonostante la ripresa delle normali attività inerenti alla viabilità milanese, il Comune di Milano ha fatto sapere che resteranno in vigore deroghe specifiche per persone che operano nel settore sanitario e sociosanitario e si manterrà la sospensione di Area B per i diesel euro 4 fino a nuovo provvedimento.
    Italiani in auto, in Europa siamo tutti uguali (a volte meglio)

    Dal #9giugno rientrano in vigore #AreaB, gli orari normali di #AreaC (7.30-19.30), la #sosta regolamentata sulle strisce blu e gialle e il divieto di sosta per la pulizia delle strade. Info ?https://t.co/S7aMb2pQC7, 020202, sportello Area B e Area C mezzanino M1-M3 (10–15.30) pic.twitter.com/sTH1pJZZyl
    — Comune di Milano (@ComuneMI) June 3, 2021 LEGGI TUTTO

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    Eurolega, Milano chiude al terzo posto: Cska battuta 83-73

    COLONIA (GERMANIA) – Grazie ad una grande media dai tre punti (50% contro il 23% dei rivali) e con ben cinque giocatori in doppia cifra, l’Armani Milano batte il Cska Mosca 73-63 e chiude al terzo posto l’Eurolega. Gli uomini di Ettore Messina si aggiudicano la finale di consolazione della massima competizione continentale per club. Ottime le prestazioni di Micov e Rodriguez (entrambi con 14 punti a referto) e la grande precisione di Roll, che chiude con tre su tre dalla distanza. 
    Primo tempo: Micov e Moraschini trascinano Milano
    Primo quarto equilibrato, con Milano che parte forte e grazie ad una tripla di Micov e una di Roll, si porta sul 10-5. Mosca rientra però in partita e sfrutta la buona precisione sotto canestro di Hilliard e Shengelia per recuperare e chiudere avanti di 3 (20-23). I secondi dieci minuti però sono tutti a favore dei meneghini, che chiudono il primo tempo in vantaggio: decisivi i canestri di Hines (ex della gara), Micov e Rodriguez. Milano va all’intervallo sul più sei: 40-34.
    Terzo quarto: regna l’equilibrio, Milano chiude sul +3
    La ripresa inizia con Milano che prova a prendere il volo. Roll si conferma in gran giornata con tre su tre dalla distanza, trascinando l’Armani Jeans sul più otto (49-41). Mosca chiama time out e torna in campo stra motivata: Hilliard, Voigtmann e Shengelia pareggiano il conto. Milano sembra in bambola, ma la risveglia Rodriguez, che fa due su due in lunetta e interrompe il momento no per i meneghini. L’equilibrio regna fino alla sirena del terzo quarto con le triple di Rodriguez e Voigtmann, che portano il risultato sul 60-57 per l’Olimpia.
    Micov, triple decisive: Milano batte Mosca
    La gara si decide negli ultimi dieci minuti. Gli uomini di Messina partono forte e grazie ai canestri di Micov, Moraschini e Shields, raggiungono il massimo vantaggio: più undici (68-57). E’ lo sprint decisivo. Il Cska prova a rientrare in partita con una tripla di Kurbanov (che manda Messina su tutte le furie), ma Milano risponde colpo su colpo. Lundberg riporta Mosca in partita (75-69), ma una tripla di Micov ad un minuto dalla sirena regala a Milano la giusta tranquillità. Finisce 83-73, l’Olimpia agguanta il terzo posto in Eurolega.  LEGGI TUTTO

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    Milano verso le Final Four, Messina: “Vincere sarebbe un sogno”

    COLONIA (Germania) – L’Olimpia Milano è atterrata oggi a Colonia dove venerdì (ore 21) affronterà il Barcellona per giocarsi un posto nella finale delle Final Four di Eurolega. Coach Ettore Messina ha parlato ai canali ufficiali Euroleague di questa grande sfida che rivede dopo 29 anni i biancorossi in lotta per l’Europa: “Vincere sarebbe un sogno che si avvera. Ma dobbiamo andare per gradi, goderci l’esperienza e, come ho detto subito dopo i playoff, è ancora più importante confermarci a questi livelli negli anni che verranno – aggiunge – Quando vai ai playoff sempre hai la chance di andare ogni tanto ai playoff, magari di arrivare in fondo. Ma se ne rimani fuori per altri 10 anni, non credo sia una cosa buona”.
    Messina: “Contro il Barça serve uno step in più”
    In regular-season il Barcellona ha battuto due volte su due l’Olimpia, due vittorie diverse visto che nella prima la compagine meneghina aveva comandato per 35′ prima di crollare nel finale, Messina è conscio del livello dell’avversario: “Ci hanno preso a calci nel sedere entrambe le volte. Nella prima abbiamo condotto a lungo prima di crollare nel finale. Nella seconda partita ci hanno dominato. Sono molto fisici, sono lunghi, hanno una grande organizzazione difensiva e hanno il talento in attacco per segnare in ogni condizione e vincere qualsiasi tipo di partita – aggiunge – Sappiamo anche che dobbiamo migliorare se vogliamo provare a battere il Barcellona. Abbiamo raggiunto un buon livello, ma non basterà per batterli”.
    Messina: “Armani persona speciale”
    L’ex assistente degli Spurs non vuole prendersi tutto il merito per questo importante traguardo raggiunto da Milano e ci ha tenuto a precisarlo: “Non ho portato nessuno da nessuna parte. I nostri giocatori ci hanno portato alle Final Four. Siamo molto felici soprattutto perché abbiamo un proprietario speciale, una persona speciale come il signor Armani. E con lui il signor Dell’Orco e tutta la famiglia Armani: sono le persone che hanno investito non solo finanziariamente ma soprattutto emotivamente nel guidare questo club cercando di riportarlo ai livelli del passato. Quindi siamo molto felici e speriamo di dare la migliore versione di noi stessi in queste Final Four” LEGGI TUTTO

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    Milano alle Final Four, parla Messina: “Godiamoci l'esperienza”

    COLONIA (Germania) – Venerdì alle ore 21 alla Lanxess Arena di Colonia l’Olimpia Milano di coach Ettore Messina scenderà in campo contro il Barcellona nella semifinale delle Final Four di Eurolega. L’allenatore ha parlato ai canali ufficiali Euroleague della partita e degli obiettivi della sua squadra: “Vincere sarebbe un sogno che si avvera. Ma dobbiamo andare per gradi, goderci l’esperienza e, come ho detto subito dopo i playoff, è ancora più importante confermarci a questi livelli negli anni che verranno – aggiunge – Quando vai ai playoff sempre hai la chance di andare ogni tanto ai playoff, magari di arrivare in fondo. Ma se ne rimani fuori per altri 10 anni, non credo sia una cosa buona”.
    Messina: “Noi buon livello ma contro loro…”
    Messina conosce l’alto livello dell’avversario che in stagione regolare ha strappato il referto rosa in entrambe le sfide: “Ci hanno preso a calci nel sedere entrambe le volte. Nella prima abbiamo condotto a lungo prima di crollare nel finale. Nella seconda partita ci hanno dominato. Sono molto fisici, sono lunghi, hanno una grande organizzazione difensiva e hanno il talento in attacco per segnare in ogni condizione e vincere qualsiasi tipo di partita – aggiunge – Sappiamo anche che dobbiamo migliorare se vogliamo provare a battere il Barcellona. Abbiamo raggiunto un buon livello, ma non basterà per batterli”.
    Messina: “Armani proprietario speciale”
    Dopo 29 anni Milano è tornata a giocarsi un posto importante in Europa, un merito attribuito alla rivoluzione di coach Messina che però ci ha tenuto a precisare: “Non ho portato nessuno da nessuna parte. I nostri giocatori ci hanno portato alle Final Four. Siamo molto felici soprattutto perché abbiamo un proprietario speciale, una persona speciale come il signor Armani. E con lui il signor Dell’Orco e tutta la famiglia Armani: sono le persone che hanno investito non solo finanziariamente ma soprattutto emotivamente nel guidare questo club cercando di riportarlo ai livelli del passato. Quindi siamo molto felici e speriamo di dare la migliore versione di noi stessi in queste Final Four” LEGGI TUTTO

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    Playoff: Milano in semifinale, Sassari è ancora viva

    ROMA – È Milano la prima semifinalista dei playoff di Serie A. Dopo i due successi casalinghi infatti l’Olimpia, prima in regular-season, passa anche sul campo di una Trento a cui non sono bastati tre giocatori in doppia cifra (Williams con 16, Martin con 13, Morgan con 12 e Maye con 10) per avere la meglio sull’Olimpia, trascinata da Punter (14 punti) e da un ispirato Moraschini (13). Riesce invece a sfruttare il fattore campo e riaprire la serie la Dinamo Sassari, che spinta dai punti di Bendzius, Spissu (13 ciascuno), Burnell e Happ (10per loro due) vince 75-60 e cercherà ora l’aggancio nella gara 4 di martedì prossimo (18 maggio)
    Basket, playoff: risultati e calendario
    Milano è già in semifinale
    La partenza lanciata illude Trento, che tiene a lungo la testa avanti prima di farsi superare nel finale del primo quarto (16-20), incapace poi di ripetersi in quello successivo in cui Milano allunga ancora e arriva a +7 all’intervallo (29-36), con Moraschini top-scorer di questa prima parte di match (8 punti come JaCorey Williams, il migliore della Dolomiti Energia). Nel secondo tempo subito reazione di Trento, che accorcia con una tripla di Martin e una correzione a canestro di Maye (34-36), costringendo così un imbufalito Messina a chiamare il time-out. I rimproveri del coach, dopo i liberi di LeDay, producono la tripla di Punter e la schiacchiata di Heynes che ristabiliscono le distanze (36-43). Martin con un paio di ‘coast to coast’ prova a riportare a galla Trento (42-47), ma alla tripla di Morgan risponde subito Datome e Milano è ancora a +7 alla fine del terzo quarto (45-57). Negli ultimi dieci minuti i padroni di casa tentano il tutto per tutto ma vengono tenuti a distanza di un Moraschini in serata di grazia, lucido dalla lunetta e poi bravo a trovare la tripla (51-59). La gara sembra in pugno all’Olimpia che però allenta forse troppo presto la tensione: due liberi e un piazzato di Browne, più una tripla e un canestro di Morgan portano così a un rapido aggancio (63-63). Time out Messina a 2’37” dalla sirena e il coach dà di nuovo la scossa a Milano che con un piazzato di Leday, una rovesciata di Roll, una tripla di Rodriguez e due centri di Delaney chiude partita (65-74) e serie (3-0) volando in semifinale.
    Sassari è ancora viva
    Sassari sa che è l’ultima spiaggia e parte forte, chiudendo a +10 la prima frazione senza accelerare in quella successiva: la squadra di Pozzecco, trascinata da Spissu (12 punti fin qui) arriva a +20 all’intervallo (46-26). Dopo il riposo si riparte con Spissu che manda a segno il libero dopo il tecnico fischiato a coach De Raffaele a fine secondo quarto e una Dinamo che non mostra segni di rilassamento. E se Stone dall’angolo riporta i suoi a -16, Gentile sblocca l’attacco sardo dopo il momento di digiuno (49-31) che allunga di nuovo con i liberi di Miro Bilan e il piazzato di Burnell (53-31), che ne mette poi altri due costringendo al time-out Venezia che prova invano ad aggrapparsi a Tonut. Nel finale di frazione botta e risposta Happ-Daye, la difesa avversaria costringe Spissu alla palla persa, poi fallo in attacco di Tonut su Katic e al 30′ è 61-42. Nell’ultimo quarto è ancora Tonut l’ultimo ad arrendersi, ma i suoi 17 punti finali non bastano alla Reyer che non riesce a sfruttare il primo ‘match-point’ (75-60 il finale) e ne avrà un altro a disposizione in gara 4. LEGGI TUTTO

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    Playoff: Olimpia prima semifinalista, Sassari e Venezia a gara 4

    TORINO – Non sbaglia un colpo Milano, che dopo aver chiuso al primo posto la regular-season di Serie A e conquistato un posto nelle Final Four di Eurolega, si porta avanti anche nei playoff scudetto. L’Olimpia infatti, dopo i due successi casalinghi, vola in semifinale passando sul campo di una Trento a cui non sono bastati tre giocatori in doppia cifra (Williams con 16, Martin con 13, Morgan con 12 e Maye con 10) per avere la meglio sull’Olimpia, trascinata da Punter (14 punti) e da un ispirato Moraschini (13). Riesce invece a sfruttare il fattore campo e riaprire la serie la Dinamo Sassari, che spinta dai punti di Bendzius, Spissu (13 ciascuno), Burnell e Happ (10per loro due) vince 75-60 e cercherà ora l’aggancio nella gara 4 di martedì prossimo (18 maggio).
    Basket, playoff: risultati e calendario
    L’Olimpia vola in semifinale
    La partenza lanciata illude Trento, che tiene a lungo la testa avanti prima di farsi superare nel finale del primo quarto (16-20), incapace poi di ripetersi in quello successivo in cui Milano allunga ancora e arriva a +7 all’intervallo (29-36), con Moraschini top-scorer di questa prima parte di match (8 punti come JaCorey Williams, il migliore della Dolomiti Energia). Nel secondo tempo subito reazione di Trento, che accorcia con una tripla di Martin e una correzione a canestro di Maye (34-36), costringendo così un imbufalito Messina a chiamare il time-out. I rimproveri del coach, dopo i liberi di LeDay, producono la tripla di Punter e la schiacchiata di Heynes che ristabiliscono le distanze (36-43). Martin con un paio di ‘coast to coast’ prova a riportare a galla Trento (42-47), ma alla tripla di Morgan risponde subito Datome e Milano è ancora a +7 alla fine del terzo quarto (45-57). Negli ultimi dieci minuti i padroni di casa tentano il tutto per tutto ma vengono tenuti a distanza di un Moraschini in serata di grazia, lucido dalla lunetta e poi bravo a trovare la tripla (51-59). La gara sembra in pugno all’Olimpia che però allenta forse troppo presto la tensione: due liberi e un piazzato di Browne, più una tripla e un canestro di Morgan portano così a un rapido aggancio (63-63). Time out Messina a 2’37” dalla sirena e il coach dà di nuovo la scossa a Milano che con un piazzato di Leday, una rovesciata di Roll, una tripla di Rodriguez e due centri di Delaney chiude partita (65-74) e serie (3-0) volando in semifinale.
    Sassari non molla e allunga la serie
    Sassari sa che è l’ultima spiaggia e parte forte, chiudendo a +10 la prima frazione senza accelerare in quella successiva: la squadra di Pozzecco, trascinata da Spissu (12 punti fin qui) arriva a +20 all’intervallo (46-26). Dopo il riposo si riparte con Spissu che manda a segno il libero dopo il tecnico fischiato a coach De Raffaele a fine secondo quarto e una Dinamo che non mostra segni di rilassamento. E se Stone dall’angolo riporta i suoi a -16, Gentile sblocca l’attacco sardo dopo il momento di digiuno (49-31) che allunga di nuovo con i liberi di Miro Bilan e il piazzato di Burnell (53-31), che ne mette poi altri due costringendo al time-out Venezia che prova invano ad aggrapparsi a Tonut. Nel finale di frazione botta e risposta Happ-Daye, la difesa avversaria costringe Spissu alla palla persa, poi fallo in attacco di Tonut su Katic e al 30′ è 61-42. Nell’ultimo quarto è ancora Tonut l’ultimo ad arrendersi, ma i suoi 17 punti finali non bastano alla Reyer che non riesce a sfruttare il primo ‘match-point’ (75-60 il finale) e ne avrà un altro a disposizione in gara 4. LEGGI TUTTO