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    MotoGp, la Suzuki lascerà il paddock a fine 2022

    ROMA – La Suzuki lascerà la MotoGp alla fine del 2022. È la clamorosa indiscrezione lanciata da “Motorsport.com” nella giornata dei test della classe regina sul circuito di Jerez, appena poche ore dopo il termine del Gran Premio di Spagna vinto da Pecco Bagnaia. La casa di Hamamatsu dunque svincolerà i propri piloti al termine di questa stagione e per i due spagnoli – Joan Mir e Alex Rins, entrambi in scadenza di contratto – il mercato potrebbe dunque aprirsi in anticipo.
    Il futuro di Rins e Mir
    A questo punto il domino nel paddock del Motomondiale potrebbe innescarsi presto. Rins e Mir potrebbero aver ricevuto un preavviso dalla Suzuki per iniziare a guardarsi intorno. Sempre “Motorsport” afferma che quest’ultimo prenderà il posto di Pol Espargaro e farà quindi coppia con Marc Marquez nella Honda. Sembra invece più incerto il futuro di Rins, al momento terzo in classifica piloti con Enea Bastianini. Il pilota di Barcellona potrebbe dunque ritrovarsi senza una sella per la stagione 2023, che non vedrà moto Suzuki in griglia per un marchio che già aveva abbandonato la MotoGp di recente, per poi rientrare nel 2015. LEGGI TUTTO

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    MotoGp: Suzuki lascerà a fine stagione

    ROMA – La Suzuki non sarà più in MotoGp a partire dal 2023. A lanciare l’indiscrezione è stato “Motorsport.com” nella giornata in cui la classe regina era impegnata nei test sul circuito di Jerez, a un giorno dalla conclusione del Gran Premio di Spagna vinto da Pecco Bagnaia. La casa di Hamamatsu dunque svincolerà i propri piloti al termine di questa stagione e per i due spagnoli – Joan Mir e Alex Rins, entrambi in scadenza di contratto – il mercato potrebbe dunque aprirsi in anticipo.
    I destini di Rins e Mir
    A questo punto il domino nel paddock del Motomondiale potrebbe innescarsi presto. Rins e Mir potrebbero aver ricevuto un preavviso dalla Suzuki per iniziare a guardarsi intorno. Sempre “Motorsport”, afferma che quest’ultimo prenderà il posto di Pol Espargaro e farà quindi coppia con Marc Marquez nella Honda ufficiale. Sembra invece più incerto il futuro di Rins, al momento terzo in classifica piloti con Enea Bastianini. Per il catalano potrebbe addirittura prospettarsi un 2023 senza alcuna moto, ora che la Suzuki si prepara ancora a lasciare il paddock, dopo averlo già fatto in passato per poi rientrare nel 2015. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Mir: “Sono soddisfatto”. Aleix Espargaro: “Ho avuto paura”

    PORTIMAO – “Sono soddisfatto. Solitamente in condizioni di asciutto fatichiamo ad ottenere una buona prestazione sul giro secco, mentre la nostra moto va bene quando c’è l’umido”. Queste le parole di Joan Mir, secondo al termine delle qualifiche del Gp del Portogallo, quinto appuntamento stagionale di MotoGp. “L’impressione è che abbiamo fatto uno step in avanti: da ieri mi sono trovato bene sotto la pioggia e questo è confortante in vista della gara – ha aggiunto il pilota della Suzuki – Siamo favoriti dal fatto che la Suzuki sia una moto equilibrata. Se la gara sarà sotto la pioggia ho un buon feeling; in caso di asciutto, invece, sarà necessario fare un altro step”.
    Le parole di Aleix Espargaro
    “Mi fa strano dirlo, ma oggi ho avuto paura. La Q2 è stata molto strana: il tracciato era davvero scivoloso e le condizioni complicate”. Così Aleix Espargaro, che scatterà dalla prima fila nel Gp del Portogallo. Il pilota della Suzuki ha poi proseguito: “Già seguire la Q1 è stato difficile. Vedere tante cadute, alcune molto brutte, ti porta ad una condizione mentale difficile da gestire. Ho cercato di rimanere calmo e concentrato ed in pista ho pensato solamente a trovare il feeling con la moto. Sono riuscito nell’obiettivo, ovvero spingere a più non posso nei cinque minuti finali della sessione”. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Aleix Espargaro: “Ho avuto paura, ho cercato di rimanere calmo”

    PORTIMAO – “Mi fa strano dirlo, ma oggi ho avuto paura. La Q2 è stata molto strana: il tracciato era davvero scivoloso e le condizioni complicate”. Queste le parole di Aleix Espargaro, terzo al termine delle qualifiche del Gp del Portogallo, quinto appuntamento stagionale di MotoGp. “Già seguire la Q1 è stato difficile. Vedere tante cadute, alcune molto brutte, ti porta ad una condizione mentale difficile da gestire – ha aggiunto il pilota della Aprilia – Ho cercato di rimanere calmo e concentrato ed in pista ho pensato solamente a trovare il feeling con la moto. Sono riuscito nell’obiettivo, ovvero spingere a più non posso nei cinque minuti finali della sessione”.
    Le parole di Mir
    “Sono soddisfatto. Solitamente in condizioni di asciutto fatichiamo ad ottenere una buona prestazione sul giro secco, mentre la nostra moto va bene quando c’è l’umido”. Così Joan Mir, che scatterà dalla prima fila nel Gp del Portogallo. Il pilota della Suzuki ha poi proseguito: “L’impressione è che abbiamo fatto uno step in avanti: da ieri mi sono trovato bene sotto la pioggia e questo è confortante in vista della gara. Siamo favoriti dal fatto che la Suzuki sia una moto equilibrata. Se la gara sarà sotto la pioggia ho un buon feeling; in caso di asciutto, invece, sarà necessario fare un altro step”. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Suppo: “Puntiamo ad avere piloti in Moto2”

    ROMA – Tempo di riforme in casa Suzuki. Il manager italiano, Livio Suppo, vuole una scuderia presente nei campionati a due ruote minori e che il costruttore di Hamamatsu diventi un punto di riferimento per i giovani piloti nelle categorie inferiori. Tante squadre hanno almeno una scuderia in Moto2 e Moto3 e il manager italiano, le cui parole sono riportate da “Motorsport-Total.com” non vuole essere da meno: “Sarebbe un’ottima idea che i piloti si preparassero almeno dalla Moto2, la Moto3 sarebbe difficile per noi”.
    Sulle Ducati
    In particolare è la strategia della KTM ad incuriosire Suppo, che vuole una Suzuki allo stesso livello della casa austriaca: “Penso che abbiano fatto un ottimo lavoro in Moto3, Moto2 e MotoGp negli ultimi anni”, ha infatti confermato l’italiano. In team manager della Suzuki però esclude una squadra satellite in classe regina: “Sappiamo che Suzuki attende da diversi anni. C’è molto da fare prima di poterci pensare”, ha aggiunto. Poi c’è il Motomondiale, il più equilibrato degli ultimi tempi: “Abbiamo in griglia 24 moto competitive. La nostra moto del 2021 era veloce ma la velocità massima della Ducati è impressionante. Meglio però avere a che fare con otto Ducati, che una griglia non competitiva”. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Suppo: “Vogliamo piloti anche in Moto2”

    ROMA – L’organizzazione e la capacità di una scuderia di fare talent scouting e di progettare il proprio futuro su più tavoli è una componente fondamentale per un team moderno. La Suzuki del manager italiano Livio Suppo vuole proprio spostarsi in questa direzione per poter diventare a tutti i livelli del Motomondiale un punto di riferimento per i piloti emergenti. Tante squadre hanno almeno una scuderia in Moto2 e Moto3 e il manager italiano, le cui parole sono riportate da “Motorsport-Total.com” non vuole essere da meno: “Sarebbe un’ottima idea che i piloti si preparassero almeno dalla Moto2, la Moto3 sarebbe difficile per noi”.
    Le parole di Suppo
    In particolare è la strategia della KTM ad incuriosire Suppo, che vuole una Suzuki allo stesso livello della casa austriaca: “Penso che abbiano fatto un ottimo lavoro in Moto3, Moto2 e MotoGp negli ultimi anni”, ha infatti confermato l’italiano. In team manager della Suzuki però esclude una squadra satellite in classe regina: “Sappiamo che Suzuki attende da diversi anni. C’è molto da fare prima di poterci pensare”, ha aggiunto. Poi c’è il Motomondiale, il più equilibrato degli ultimi tempi: “Abbiamo in griglia 24 moto competitive. La nostra moto del 2021 era veloce ma la velocità massima della Ducati è impressionante. Però dico: meglio avere otto Ducati in griglia che tante moto non competitive”. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Mir: “Sto guidando come nel 2020”

    ROMA – Joan Mir vuole tornare a ricoprire un ruolo di primo piano in MotoGp. Il pilota spagnolo, campione del mondo nel 2020, ha infatti detto ai canali ufficiali del Motomondiale: “Sto guidando come allora. La pista ad Austin non mi piaceva e quindi è grandioso essere arrivato quarto. In Argentina abbiamo fatto un’ottima gara, anche a Mandalika sul bagnato. Qatar abbiamo visto che ci mancava qualcosa. Ma la verità è che dal Qatar fino ad ora mi sento molto meglio”. Questo il bilancio del pilota della Suzuki, che è a 15 punti dalla vetta occupata da Enea Bastianini e a 10 lunghezze dal compagno di squadra Alex Rins.
    Le parole di Mir
    Mir dunque ha dato inizio alla propra scalata verso la vetta e il Gran Premio del Portogallo, con il decisivo blocco europeo di Gran Premi, è alle porte. Ed è proprio su queste gare che lo spagnolo conta per rimontare: “Penso che in Europa possiamo ingranare. Cercheremo di estrarre il 100% del potenziale della nostra moto. Penso che quest’anno se restiamo concentrati e siamo in grado di fare quel prossimo step lotteremo ancora per buone posizioni a fine stagione, ne sono sicuro”. “Siamo deboli nelle qualifiche – dice però Mir -. Il ritmo migliore lo avremo solo quando metteremo tutto insieme”. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Mir: “Sto tornando quello del 2020”

    ROMA – Dopo l’expoit nella stagione del Covid, Joan Mir è pronto a tornare protagonista in MotoGp. Il pilota spagnolo, campione del mondo nel 2020, ha infatti detto: “Sto tornando a guidare come allora. La pista ad Austin non mi piaceva e quindi è grandioso essere arrivato quarto. In Argentina abbiamo fatto un’ottima gara, anche a Mandalika sul bagnato. Qatar abbiamo visto che ci mancava qualcosa. Ma la verità è che dal Qatar fino ad ora mi sento molto meglio”. Questo il bilancio del pilota della Suzuki, che è a 15 punti dalla vetta occupata da Enea Bastianini e a 10 lunghezze dal compagno di squadra Alex Rins.
    Sulle qualifiche
    Mir dunque ha dato inizio alla propra scalata verso la vetta e il Gran Premio del Portogallo, con il decisivo blocco europeo di Gran Premi, è alle porte. Ed è proprio su queste gare che lo spagnolo conta per rimontare: “Penso che in Europa possiamo ingranare. Cercheremo di estrarre il 100% del potenziale della nostra moto. Penso che quest’anno se restiamo concentrati e siamo in grado di fare quel prossimo step lotteremo ancora per buone posizioni a fine stagione, ne sono sicuro”. C’è però qualcosa da migliorare: “Siamo deboli nelle qualifiche. Dobbiamo ora mettere tutto insieme cercare il ritmo migliore”. LEGGI TUTTO