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    Monica Seles rivela di soffrire di miastenia gravis: “Voglio dare visibilità alla malattia”

    Monica Seles nella foto

    Una notizia che scuote il mondo del tennis e dello sport in generale. Monica Seles, 51 anni, leggenda della racchetta e vincitrice di nove titoli del Grande Slam tra il 1990 e il 1996, ha rivelato di essere stata diagnosticata miastenia gravis, una malattia rara e cronica che colpisce il sistema nervoso e si manifesta con difficoltà a parlare e respirare, debolezza muscolare, affaticamento e visione doppia.L’ex campionessa, nata in Serbia ma naturalizzata statunitense, ha deciso di condividere pubblicamente la propria condizione con un obiettivo chiaro: sensibilizzare l’opinione pubblica e dare visibilità a questa patologia ancora poco conosciuta.
    “Voglio che la mia esperienza serva a far conoscere la malattia, affinché altre persone possano ricevere una diagnosi tempestiva e il supporto necessario” – ha dichiarato Seles.
    Una malattia senza cura definitivaLa miastenia gravis è una malattia autoimmune cronica per la quale al momento non esiste una cura definitiva. Alcuni farmaci e terapie, tuttavia, possono aiutare a ridurre i sintomi e migliorare la qualità della vita dei pazienti. La diagnosi di Seles è un duro colpo per una delle atlete più iconiche della storia del tennis, che già in passato aveva affrontato momenti difficili nella propria carriera e vita privata.La sua scelta di raccontarsi pubblicamente è stata accolta con grande affetto da parte di fan e colleghi, che sui social le hanno espresso vicinanza e sostegno.
    Francesco Paolo Villarico LEGGI TUTTO

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    È morto Günter Parche, il folle che accoltellò Monica Seles ad Amburgo

    Il momento dell’aggressione a Monica

    Mancano pochi giorni al trentennale di una delle pagine più nere della storia del tennis. Il 30 aprile 1993 l’allora numero uno al mondo Monica Seles fu accoltellata da un folle al cambio di campo di un match al torneo di Amburgo. L’evento distrusse la carriera della formidabile campionessa serba, che in quel momento stava dominando il tennis femminile, con ben otto titoli dello Slam vinti prima di compiere 20 anni. Due giorni fa il quotidiano tedesco Bild ha riportato la notizia della morte di Günther Parche, l’autore del clamoroso accoltellamento di Monica durante l’incontro. Il decesso dello squilibrato in realtà è avvenuta nell’agosto 2022.
    Parche ha vissuto gli ultimi 14 anni della sua vita in una casa di riposo a Nordhausen (Turingia). Ossessionato da Steffi Graf, il tedesco decise freddamente di vendicarsi della grande rivale della sua beniamina avvicinandosi alla panchina dove la Seles si riposava ai cambi di campo, e quindi con uno scatto improvviso attaccare con un coltello la serba alle spalle. Purtroppo il folle piano ebbe successo, riuscì ad accoltellare la campionessa, di fatto mettendo fine al suo dominio della disciplina. Fortunatamente la ferita inflitta alla povera Monica non fu mortale, dopo un lungo periodo di stop tornò in campo e vinse ancora alcuni tornei, tra cui un Australian Open nel 1996, ma non riuscì mai più a ritrovare la stessa condizione fisica e mentale per riannodare quel filo bruscamente e ingiustamente spezzato.
    “Durante un normale cambio di campo, all’improvviso, ho sentito un dolore atroce alla schiena… Mi sono voltata cercando da dove provenisse il dolore e ho visto un uomo dietro di me che mi rivolgeva un coltello”, dichiarò in seguito Seles raccontando quel momento drammatico. Parche fu immediatamente immobilizzato e portato via dalla sicurezza, che allora non prevedeva un addetto a proteggere le spalle dei giocatori dal pubblico. Dopo quell’episodio i sistemi di sicurezza nei tornei di tennis sono cambiati, con ogni tennista guadato a vista da eventuali altri assalti del genere. LEGGI TUTTO