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    MotoGp: a Barcellona alcuni piloti in pista, c'è Mir

    ROMA – Sul circuito catalano di Barcellona, nella giornata di oggi alcuni piloti scendono in pista per prendere confidenza con le moto in vista dell’avvio del Mondiale 2021 di MotoGp e dei primi test della classe regina, in programma a inizio marzo sul circuito di Losail, in Qatar. I piloti presenti sono presenti Joan Mir, Alex Rins, Jack Miller, Fabio Quartararo, Pol Espargaro, Aleix Espargaro, Johann Zarco, Takaaki Nakagami e Alex Marquez.

    Presenti anche piloti delle altre categorie
    Non solo MotoGp in Catalogna. Sulla pista di Barcellona presenti anche i piloti di Moto2 Jaume Masia, Tito Rabat, Dominique Aegerter e Ana Carrasco e quelli di Moto3 Remy Gardner, Raul Fernandez, Albert Arenas e Marcos Ramirez. LEGGI TUTTO

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    MotoGp: alcuni piloti in pista a Barcellona

    ROMA – Giornata in pista per alcuni piloti di MotoGp. Sul Circuit de Barcelona-Catalunya nella giornata di oggi alcuni protagonisti della classe regina hanno scelto di girare in attesa dei primi test ufficiali per il Motomondiale 2021, in programma sul circuito qatariota di Losail nella prima settimana di marzo. I piloti presenti sono presenti Joan Mir, Alex Rins, Jack Miller, Fabio Quartararo, Pol Espargaro, Aleix Espargaro, Johann Zarco, Takaaki Nakagami e Alex Marquez.

    Presenti anche piloti di Moto2 e Moto3
    Non solo MotoGp in Catalogna. Sulla pista di Barcellona presenti anche i piloti di Moto2 Jaume Masia, Tito Rabat, Dominique Aegerter e Ana Carrasco e quelli di Moto3 Remy Gardner, Raul Fernandez, Albert Arenas e Marcos Ramirez. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Marc Marquez: “Voglio tornare in sella. Non sarò il favorito”

    ROMA – Marc Marquez vede il 2021, anche se le sue condizioni appaiono ancora incerte. Il pilota spagnolo, reduce da tre interventi chirurgigi che lo hanno tenuto fermo per quasi tutto lo scorso Mondiale di MotoGp, sa di avere tanto da recuperare dopo la lunga assenza, come affermato in un’intervista ad “AS”: “Mi fa piacere che anche in queste condizioni i miei avversari mi vedano come il favorito per la conquista del titolo, ma bisogna essere realisti e i favoriti sono altri. Uno di questi è sicuramente Joan Mir, che è il campione in carica. In questo momento il mio unico obiettivo è cercare di tornare in sella ad una moto il prima possibile”.

    Tra 2021 e futuro
    “Continuerò a prendermi dei rischi, perché sennò non sarei un pilota né penserei a salire su una moto, non vedo l’ora di tornare in modalità gara – ha aggiunto Marquez -. Però ho realizzato che di gare ce ne sono tante, ma il corpo è solo uno. Questo prima di quanto mi è successo non l’avevo presente”. E sul futuro afferma: “Ho quattro anni di contratto e l’obiettivo è vincere quattro titoli, se nel 2021 non sarà possibile ci concentreremo sugli altri tre anni ancora a disposizione”. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Marc Marquez: “I favoriti quest'anno sono altri”

    ROMA – “Mi fa piacere che anche in queste condizioni i miei avversari mi vedano come il favorito per la conquista del titolo, ma bisogna essere realisti e i favoriti sono altri. Uno di questi è sicuramente Joan Mir, che è il campione in carica. In questo momento il mio unico obiettivo è cercare di tornare in sella ad una moto il prima possibile” Marc Marquez ha parlato in un’intervista al quotidiano spagnolo “AS” in vista della stagione 2021 di MotoGp, che lo vedrà nuovamente protagonista in sella alla Honda dopo tre interventi chirurgici e un 2020 difficile. Al momento, però, la data del rientro del pilota di Cervera non è ancora fissata.

    Verso il ritorno
    “Continuerò a prendermi dei rischi, perché sennò non sarei un pilota né penserei a salire su una moto, non vedo l’ora di tornare in modalità gara – ha aggiunto Marquez -. Però ho realizzato che di gare ce ne sono tante, ma il corpo è solo uno. Questo prima di quanto mi è successo non l’avevo presente”. E sul futuro afferma: “Ho quattro anni di contratto e l’obiettivo è vincere quattro titoli, se nel 2021 non sarà possibile ci concentreremo sugli altri tre anni ancora a disposizione”. LEGGI TUTTO

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    È morto Fausto Gresini all'età di 60 anni

    ROMA – Fausto Gresini si è spento all’età di 60 anni. La notizia è arrivata in mattinata dai canali ufficiali dell’omonimo team diretto dall’ex pilota di MotoGp, che da circa due mesi si trovava ricoverato presso l’Ospedale Maggiore Carlo Alberto Pizzardi di Bologna per alcune complicanze dell’infezione da Covid, contratto a fine 2020. “La notizia che non avremmo mai voluto darvi e che siamo costretti a scrivere. Dopo praticamente due mesi di lotta al covid, Fausto Gresini ci lascia con 60 anni appena compiuti”.

    L’annuncio ufficiale
    “Tutta la Gresini Racing si stringe intorno alla famiglia, la moglie Nadia e i figli Lorenzo, Luca, Alice e Agnese…e alle innumerevoli persone che hanno avuto l’occasione di conoscerlo e apprezzarlo” – prosegue il comunicato pubblicato dai canali di comunicazione della scuderia. Nella serata di ieri era arrivata la notizia della morte di Gresini, seguita poco dopo dalla smentita del team e dei famigliari. LEGGI TUTTO

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    Fausto Gresini è morto all'età di 60 anni

    ROMA – “La notizia che non avremmo mai voluto darvi e che siamo costretti a scrivere. Dopo praticamente due mesi di lotta al covid, Fausto Gresini ci lascia con 60 anni appena compiuti”. Comincia così il comunicato della Gresini Racing che annuncia ufficialmente la morte di Fausto Gresini. L’ex pilota di MotoGp e manager dell’omonimo team del Motomondiale si è spento all’età di 60 anni. Da due mesi si trovava ricoverato all’Ospedale Maggiore Carlo Alberto Pizzardi di Bologna per complicanze dovute all’infezione da Covid, contratto a fine 2020.

    Il comunicato del team
    “Tutta la Gresini Racing si stringe intorno alla famiglia, la moglie Nadia e i figli Lorenzo, Luca, Alice e Agnese…e alle innumerevoli persone che hanno avuto l’occasione di conoscerlo e apprezzarlo” – prosegue il comunicato pubblicato dai canali di comunicazione della scuderia. Nella serata di ieri era arrivata la notizia della morte di Gresini, seguita poco dopo dalla smentita del team e dei famigliari. LEGGI TUTTO

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    Fausto Gresini, arriva la smentita: non è morto

    ROMA – La notizia arrivata in tarda serata riguardo il decesso di Fausto Gresini viene smentita. L’ex pilota di MotoGp e manager dell’omonimo team presente nel Motomondiale è ancora ricoverato presso l’Ospedale Maggiore Carlo Alberto Pizzardi di Bologna e si trova nel reparto di terapia intensiva, dove è arrivato precisamente il 27 dicembre, in seguito a complicanze dovute al Covid contratto poco prima: “Nonostante le notizie in circolazione, attualmente Fausto è ancora tra noi, seppur in condizioni critiche”, si legge in un post del team ufficiale. 

    Il post del figlio Lorenzo
    “Il mio babbo sta molto male, ma il suo giorno non sarà oggi”, ha inoltre precisato il figlio Lorenzo in un post su Facebook. Gresini è sedato, condizione che lo sta accompagnando da quasi tutto il trascorso all’Ospedale Maggiore. Negli scorsi giorni, in seguito a un lieve miglioramento, le sue condizioni sono peggiorate tanto da portare il quadro clinico a essere critico. Tuttavia le smentite doverose rispetto a quanto trapelato nella serata di lunedì hanno risollevato, almeno per il momento, il mondo del Motomondiale.  LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Puig: “Marquez troverà il modo per tornare se stesso”

    ROMA – “Penso che ogni pilota nella sua vita debba fare i conti con un grave infortunio. Marc ne ha avuto uno lo scorso anno. Non così grave, ma molto lungo a livello temporale. Questo l’ha costretto a rinunciare alle gare per molto tempo. Ma non puoi cambiare ciò che sei. Lui è un vero campione e un pilota davvero speciale. L’unica cosa che so è che troverà il modo per essere ancora Marc Marquez. E questo può farlo solamente da solo”. Alberto Puig, team manager di Honda Racing Corporation, non mette in dubbio la competitività del proprio pilota di punta al rientro (non ancora ufficializzato) dall’infortunio che lo sta tenendo lontano dalle piste da circa sette mesi. 

    Le parole del team manager
    “Chiaramente da parte nostra avrà il massimo supporto, come sempre, al 100% – prosegue Puig sul numero 93 – Ma ciò che ci aspettiamo, speriamo o pensiamo, non ha valore. Ciò che conta è quello che si aspetta da se stesso e cosa pensa di poter fare per tornare al potenziale che aveva prima dell’incidente“. La data per il rientro non è ancora stata resa nota dal team e nemmeno dallo stesso pilota, che ha in ogni caso ammesso un miglioramento delle proprie condizioni. Nel caso dovesse essere sostituito ritornerebbe in voga il nome di Stefan Bradl.  LEGGI TUTTO