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    MotoGP: Valentino Rossi ancora positivo, ma oggi nuovo test

    ROMA – Valentino Rossi, che lo scorso 15 ottobre ha annunciato di aver contratto il coronavirus saltando così il doppio appuntamento di Aragon, non è ancora guarito ma la sua presenza in pista domenica a Valencia non è da escludersi.  “Il team Monster Energy Yamaha MotoGP – si legge in una nota – ha designato Garrett Gerloff del GRT Yamaha WorldSBK Team come pilota sostitutivo di riserva per sostituire Valentino Rossi nel caso in cui l’italiano non fosse in grado di soddisfare il requisito dei due test PCR negativi necessari per poter prendere parte a questo Gran Premio de Europa del fine settimana”. Tuttavia, “oggi (mercoledì 4 novembre) l’italiano subirà un nuovo test. Se dovesse risultare negativo, avrà ancora abbastanza tempo per completare il secondo test PCR richiesto e volare a Valencia. Se Rossi dovesse essere ritenuto “non idoneo” a guidare a Valencia, Gerloff sarà supportato dal solito equipaggio del numero 46 per la sua primissima esperienza di guida a bordo di una YZR-M1″, conclude la nota. 
    Le parole di Valentino Rossi
    “Questo virus è molto complicato e serio. Sono stato male per due giorni, poi in pochi giorni sono tornato completamente in forma, al 100%. Mi sono sempre isolato da solo a casa e ho seguito da vicino i consigli dei medici. È una situazione molto triste e difficile, ma è così”, ha detto il nove volte campione del mondo della MotoGp. “Purtroppo ieri ho fatto un altro test ed è risultato positivo, come tutti i precedenti. Per fortuna ho ancora altre due possibilità di tornare in pista venerdì o sabato. Sono molto triste perché mi sento bene e non vedo l’ora di tornare in sella alla mia M1 e riunirmi alla mia squadra. Spero davvero che il prossimo risultato del test sia negativo, perché due gare saltate sono già troppo”, ha aggiunto il pilota di Tavullia. LEGGI TUTTO

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    Gp Europa, Morbidelli: “Valencia tracciato molto complesso”

    VALENCIA – “Valencia può essere un tracciato molto complesso quando lo si affronta con una MotoGP: questo perché la pista è stretta e una MotoGP eroga tantissima potenza”. Franco Morbidelli fa un’analisi lucida in vista della corsa di domenica prossima sul circuito spagnolo.
    Tanta aggressività
    Il pilota romano, reduce dalla vittoria di Teruel, la seconda stagionale, e a soli 25 punti dalla vetta della classifica, non nasconde di avere in testa il titolo: “È bello tornare in pista dopo il secondo successo dell’anno” ammette Morbido. “Valencia è una pista difficile ma è un posto che amo perché è qui che ho mosso i primi passi nel motociclismo, gareggiando nel campionato spagnolo”.
    L’ex iridato della Moto2 ha mostrato un grande feeling con la Yamaha M1 del team Petronas: “Mi trovo a mio agio sulla moto. Lavoreremo sodo per non perdere il feeling su questa pista e lottare ancora per le prime posizioni. Siamo staccati di soli 25 punti dalla vetta della classifica: cercherò di essere aggressivo sia nel doppio round do Valencia che a Portimao. Poi vedremo cosa avremo ottenuto” conclude Morbidelli. LEGGI TUTTO

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    GP Europa, Quartararo: “Mir leader? Mancano tre gare, ho buone chance”

    ROMA – “Anche se abbiamo avuto due gare difficili l’ultima volta ad Aragón, voglio sfruttare il buon feeling che ho sempre avuto in MotoGP a Valencia nelle prossime due gare”. Così Fabio Quartararo presenta il prossimo appuntamento mondiale di MotoGP, in programma questo weekend con il Gran Premio d’Europa. “È una pista piccola – aggiunge il pilota della Yahama Petronas -, ma è quella che mi piace di più”. “Ho avuto una bella sensazione l’anno scorso, quando ho conquistato il podio e la pole position, e anche nei test post-stagione. Ovviamente spero di ripetermi questo fine settimana” prosegue ancora Quartararo. “Mancano tre gare quest’anno e un divario di 14 punti con il leader. Sappiamo quanto possiamo essere veloci, quindi penso che abbiamo delle buone opportunità in questi eventi finali a Valencia e Portimão, e non vedo l’ora che arrivi il primo di loro questo fine settimana” conclude il francese che insegue Mir attualmente leader mondiale con 137 punti. LEGGI TUTTO

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    MotoGp: Marc Marquez non ce la fa, a Valencia corre ancora Bradl

    VALENCIA – Marc Marquez non sarà a Valencia. La Honda HRC ha dunque sciolto ogni dubbio circa il destino dell’otto volte campione del mondo che non sarà in pista domenica nel terzultimo appuntamento della MotoGP.
    Ancora Bradl
    Così ad affiancare Alex Marquez, fratello minore di Marc, ci sarà ancora una volta il tedesco Stefan Bradl che ha sostituito il dominatore della classe regina per tutto l’anno. La Honda e Marc Marquez decideranno insieme, da qui a Portimao, sede dell’ultimo Gran Premio della stagione, la strategia da seguire. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Á. Márquez: “Misano lo spartiacque della mia stagione”

    CERVERA – “I test di Misano sono uno spartiacque della mia stagione: c’è un Álex Márquez prima di quelle prove e ce ne è uno dopo, totalmente diverso o con un altro stile di guida”. Con queste parole il numero 73 della Honda descrive la sua annata da rookie in MotoGP.
    Poca confidenza con la moto
    Il fratello minore dell’otto volte campione del mondo Marc, non nasconde come questa travagliata stagione si possa dividere in due: fino al 13 settembre, Márquez è stato quasi sempre nelle retrovie, mostrando evidenti difficoltà a governare la Honda RC213V. Ma dalla seconda gara di Misano in poi si è visto un altro pilota capace di centrare due podi consecutivi e lottare alla pari con gli avversari. Ovviamente non aver potuto effettuare test nella prima metà dell’anno ha influito non poco: “Nei test di Misano sono state fatte tante cose” ammette il pilota spagnolo al sito specializzato Crash.net. “La Honda ha sicuramente lavorato bene ma credo che l’aspetto più importante sia stato il cambio di mentalità, con un approccio tutto nuovo”.
    Álex, arrivato in MotoGP da campione del mondo di Moto2, ha dovuto adattare e modificare il proprio stile di guida perché la RC213V non è una moto facile da domare: “Non bisogna nascondere che per stare in sella alla Honda bisogna cambiare parecchio”. Il pilota di Cervera ha un colloquio stretto con i suoi tecnici sebbene rispetti il loro lavoro e non voglia entrare nel merito delle decisioni: “Mi informo sempre, nel caso avessimo problemi nel corso del weekend su cosa abbiano montato Bradl, Nakagami o Crutchlow. Al contrario, se fila tutto liscio mi concentro sul lavoro da fare e lascio le decisioni tecniche alla squadra” conclude Márquez. LEGGI TUTTO

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    MotoGp: Marquez, martedì giorno decisivo

    ROMA – La domanda che tutto il mondo delle due ruote si fa è sempre la stessa: Marc Marquez correrà ancora in questa stagione? La Honda HRC ha risposto in maniera criptica con un tweet in cui ha annunciato che questa sarà “la settimana della gara” di MotoGP.
    Martedì giorno decisivo
    L’incertezza sulla decisione dell’otto volte campione del mondo è tanta dopo la frattura all’omero destro di inizio stagione. Tutti si chiedono se Marquez correrà o meno gli ultimi tre GP del 2020 e, come riporta As.com, il mistero potrebbe essere svelato domani. La Honda ha scelto la strada dell’ironia e del mistero per cercare di spegnere i rumor intorno alla decisione che il numero 93 prenderà. Marquez e gli ortopedici aspetteranno fino all’ultimo prima di dare il responso definitivo. LEGGI TUTTO

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    MotoGP, il Gran Premio del Portogallo si svolgerà a porte chiuse

    ROMA – Il Gran Premio del Portogallo a Portimao, in programma il 22 novembre, si disputerà – se si disputerà – a porte chiuse. La conferma è arrivata dal Governo lusitano, che in risposta all’aumento dei casi da coronavirus ha deciso che per la gara finale del campionato di MotoGP non potranno esserci i 27.500 tifosi sugli spalti del circuito dell’Algarve che si sono visti di recente in Formula 1

    La conferma del premier Costa
    Il Premier Costa, che ha ribadito come per l’appuntamento di pochi giorni fa in Formula 1 siano state rispettate tutte le misure di sicurezza richieste all’organizzatore, ha però sottolineato come sia certa la disputa a porte chiuse della gara conclusiva della stagione, che peraltro resta a rischio annullamento: “Il promotore è già stato informato che il GP motociclistico si svolgerà senza pubblico. Non ci è permesso correre altri rischi, quindi non è permesso”.  LEGGI TUTTO

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    MotoGP, Lorenzo: “Voglio continuare con Yamaha, Aprilia altra opzione”

    ROMA – Jorge Lorenzo è ancora in attesa di conoscere il proprio futuro. L’attuale collaudatore della Yamaha in MotoGP vorrebbe essere riconfermato nel ruolo anche per la prossima stagione, ma nulla è ancora definito e l’ex campione del mondo iberico analizza lo status della trattativa: “Come ho detto qualche settimana fa, voglio continuare come tester e la mia prima scelta è ancora la Yamaha, sia perchè con loro ho vinto, sia perché mi trovo bene con quella moto, ma ci sono anche altre opzioni ed una è l’Aprilia. Ho parlato con Lin Jarvis e mi ha detto che presto avrebbe avuto notizie dal Giappone, sto aspettando notizie da lui. Yamaha ha la precedenza perché il team del presente ha sempre la precedenza in tutti i casi e perché Yamaha è l’unica fabbrica con cui sono stato Campione di MotoGP. Vorrei continuare con loro, ma se Yamaha decide di non contare su di me sarà un vero peccato per entrambe le parti. Onestamente, penso che sarà impossibile per loro trovare un pilota che si adatti così naturalmente allo stile richiesto dalla Yamaha ed abbia la stessa sensibilità per rilevare quale sia la direzione giusta per l’evoluzione di ogni pezzo”.

    Le parole del pilota spagnolo
    Il pilota spagnolo ha già sul piatto l’alternativa in caso di mancato accordo con la Yamaha. Si tratta del ruolo di tester in Aprilia, opzione che lo stimolerebbe vista l’amicizia con Andrea Iannone e la possibilità di fargli da guida nella prossima stagione, qualora l’italiano sia autorizzato al ritorno in sella: “Il piano B si chiama Aprilia. Prima di tutto, ho iniziato con il Gruppo Piaggio, perché Derbi apparteneva a loro e sono entrato con loro nel Mondiale, vincendo gare. Poi sono andato in Aprilia e ho ottenuto due titoli, quindi ho una storia vincente con Aprilia e sarebbe bello chiudere il cerchio con loro. È un’opzione più ‘imbarazzante’, perché la M1 è più naturale per la mia guida, ma tutto si può migliorare, l’esempio più vistoso è Pedrosa con KTM. L’hanno ascoltato e i risultati si sono visti. Inoltre, penso che potrei aiutare molto bene Andrea Iannone se gli sarà permesso di correre l’anno prossimo. Viviamo entrambi a Lugano e penso che potrei fargli da guida o coach. Credo tra qualche settimana si saprà di più del mio futuro”. LEGGI TUTTO