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    “Newey lascerà la Red Bull”: clamoroso dall’Inghilterra! Ferrari in pole?

    “Il direttore tecnico della Red Bull, Adrian Newey, lascerà il team a causa della controversia che coinvolge le accuse contro il caposquadra Christian Horner”. È quanto afferma BBC Sport, secondo cui il 65enne dirigente sarebbe turbato dalla situazione creatasi all’interno della Red Bull da quando Horner è stato accusato di molestie sessuali e comportamento coercitivo e offensivo da parte di una dipendente. Sempre secondo la fonte britannica, Newey – legato contrattualmente alla Red Bull fino al termine della stagione 2025 e intenzionato a negoziare un’uscita anticipata – sarebbe fortemente attratto dalla Ferrari ma, al contempo, avrebbe ricevuto un’offerta da parte dell’Aston Martin. LEGGI TUTTO

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    F1, Newey stupito dalla Red Bull: “Pensavo che sarebbe stato difficile”

    ROMA – Il 2023 della Red Bull è stato davvero devastante e, come testimoniato dalle diciannove vittorie di Max Verstappen e dalle due Sergio Perez, per gli avversari sono rimaste soltanto le briciole. In molti si aspettavano di vedere l’olandese conquistare il suo terzo titolo consecutivo, ma poche persone anche tra gli addetti ai lavori pensavano che il rendimento della scuderia austriaca potesse essere così irraggiungibile per tutto il resto della compagnia, che ha fatto incredibilmente fatica.
    Newey: “Rendimento inaspettato”
    “All’inizio del Mondiale pensavamo che quest’anno sarebbe stato davvero difficile. Nessuno si sarebbe mai aspettato un andamento così dominante. E’ curioso che quando se dentro ad una situazione simile, si pensi soltanto a guardare avanti, senza riflettere”. Queste le dichiarazioni dell’ingegnere della Red Bull, Adrian Newey, rilasciate nel corso di una recente intervista concessa al podcast Formula For Success, ha commentato la stagione di Formula 1 appena conclusa rivelando un curioso retroscena, LEGGI TUTTO

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    F1, Newvey e l’ipotesi Ferrari: “Nel 2014 trattativa solo per frustrazione”

    ROMA – Adrian Newey è uno degli uomini della Red Bull più importanti, occupandosi di tutto quello che riguarda l’aerodinamica della vettura. Se la scuderia austriaca si è laureata per la terza volta campione del mondo nell’arco di pochi anni il merito è anche suo e del suo infallibile lavoro che, qualche stagione fa, avrebbe anche potuto svolgere per la Ferrari. Newey, infatti, per un paio di volte è stato molto vicino al trasferimento nella scuderia di Maranello, ma poi non se ne è mai fatto nulla.
    Newey: “Non volevo andare via”
    “In passato sono stato vicino alla Ferrari per due volte. La prima nel 1993 quanto ebbi i primi contatti con Todt. Le negoziazioni nel 2014 con la Ferrari erano puramente dovute alla frustrazione, non volevo davvero andarmene, ma ci trovavamo in una situazione in cui Renault non aveva prodotto un motore turbo ibrido competitivo”. Queste le dichiarazioni del responsabile dell’aerodinamica della Red Bull, Adrian Newey, rilasciate durante un’intervista al podcast Beyond the Grid, in merito ad un suo possibile trasferimento alla Ferrari: LEGGI TUTTO

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    F1, Newey: “Red Bull risente del vento. Nuove vetture inefficienti”

    ROMA – Il Gran Premio di Monaco vedrà la Red Bull presentarsi per la prima volta al comando di entrambe le classifiche di questa Formula 1. Nei costruttori la casa di milton Keynes ha sorpassato la Ferrari, ora distante 26 punti, mentre Max Verstappen ha spodestato Charles Leclerc alla testa della tabella piloti. Il direttore tecnico della Red Bull, Adrian Newey, parlando al podcast “F1 Nation” ha però detto: “Il problema era il DRS di Verstappen, il vento ci ha messo in difficoltà perché la macchina risente molto delle correnti esterne. La strategia delle gomme è stata decisiva”.
    Le parole di Newey
    La sensazione di Newey però è che le nuove vetture non siano il massimo dell’efficienza. Ne ha parlato infatti a “Motorsport Magazin”, dove ha detto: “In poche annate, il limite di peso è aumentato da 600 kg e 30-40 kg di zavorra a 800 kg e oltre. Stiamo lavorando come pazzi per raggiungere il peso minimo previsto ora. Le auto sono diventate più grandi e più pesanti e non efficienti aerodinamicamente perché fanno molta resistenza. Questa direzione, presa anche dall’industria automobilistica, è sbagliata: auto sempre più grandi e pesanti”. “Il nodo – afferma Newey – è la mole di energia che serve per mettere in movimento la macchina. Nella mia opinione, credo che ci sia il bisogno di vetture più piccole, meno pesanti e più ottimali per quanto riguarda l’energia”. LEGGI TUTTO

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    F1, Newey: “Red Bull sensibile al vento. Nuove vetture? Puntare all'efficienza”

    ROMA – Il Gran Premio di Monaco dista ormai solo pochi giorni e la Red Bull si presenta all’iconico tracciato cittadino forte di una leadership riconquistata in Formula 1. Nella classifica costruttori la casa di milton Keynes ha sorpassato la Ferrari, ora distante 26 punti, mentre Max Verstappen ha preso il posto di Charles Leclerc alla testa di quella piloti. Il direttore tecnico della Red Bull, Adrian Newey, parlando al podcast ufficiale del Circus (“F1 Nation”) ha però detto: “Il problema era il DRS di Verstappen, il vento ci ha messo in difficoltà perché la macchina risente molto delle correnti esterne. La strategia delle gomme è stata decisiva”.
    Il commento di Newey
    La sensazione di Newey però è che le nuove vetture non siano il massimo dell’efficienza. Ne ha parlato infatti a “Motorsport Magazin”, dove ha detto: “In poche annate, il limite di peso è aumentato da 600 kg e 30-40 kg di zavorra a 800 kg e oltre. Stiamo lavorando come pazzi per raggiungere il peso minimo previsto ora. Le auto sono diventate più grandi e più pesanti e non efficienti aerodinamicamente perché fanno molta resistenza. Questa direzione, presa anche dall’industria automobilistica, è sbagliata: auto sempre più grandi e pesanti”. “La questione – afferma Newey – è la quantità di energia necessaria per muovere il mezzo. Secondo me, abbiamo bisogno di auto più piccole, più leggere e più efficienti dal punto di vista energetico”. LEGGI TUTTO

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    F1, Newey: “La Red Bull molto vicina alla Ferrari”

    ROMA – Il weekend di Imola non ha sorriso alla Ferrari, mentre a fare festa è la Red Bull. Nel Gran Premio dell’Emilia Romagna è il team di Milton Keynes ad avere la meglio con l’uno-due firmato Verstappen-Perez che rende ancora più amari il ritiro di Carlos Sainz e il sesto posto di Charles Leclerc. A commentare il weekend italiano è Adrian Newey, Chief Technical Officer della Red Bull: “Siamo vicinissimi alla Ferrari, ma i margini sono risicati. In ogni caso sappiamo di avere la vettura più veloce, anche se di poco – ha detto il britannico al podcast “F1 Nation” -. La gara a Imola? La pressione di correre in casa ed essere leader del mondiale non credo abbia fatto bene a Leclerc”.
    Il commento di Marko
    Il duello Red Bull-Ferrari però non si combatte solo in pista. Dopo le prime tappe è infatti già tempo di sviluppi e Newey afferma: “È un aspetto importante questo, ma il budget cap può essere un problema. Dobbiamo scegliere a cosa dare priorità e pensare bene a quale beneficio una determinata modifica possa portare prima di installarla”. Al capo tecnico della Red Bull fa eco il consulente speciale Helmut Marko che, intervistato da “Sky Sports News”, ha detto: “La sfida è bella ed entusiasmante, ma non credo che la Ferrari potrà tenere il nostro ritmo a livello di aggiornamenti”. Un timore confermato anche dallo stesso Leclerc qualche giorno fa. LEGGI TUTTO

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    F1, Newey (Red Bull): “Gli errori del 2020 ci hanno resi più forti”

    ROMA – Gli ingredienti per arrivare al successo possono essere molteplici e, a volte, la classica frase ‘sbagliando si impara’ non può che calzare alla perfezione. In un certo senso è il caso della Red Bull che ha fatto fronte ai problemi dello scorso anno per portare in pista una monoposto di altissimo livello nel 2021: “Quando siamo passati dalla RB15 del 2019 alla RB16 l’anno scorso, c’erano alcune cose sulla macchina che non comprendevamo appieno – spiega il numero uno della parte tecnica, Adrian Newey -. Anche con il programma della galleria del vento e tutti i nostri strumenti di simulazione ci sono ancora cose che possono farti inciampare. Ed è esattamente quello che è successo all’inizio del 2020. Ci è voluto un po’ di tempo per capire e superare questi problemi. Il vantaggio di ciò, come spesso accade, è che impari cose che altrimenti non avresti imparato. Ottieni di più dagli errori che dalle cose buone. Penso che questo ci abbia aiutato durante l’inverno con sviluppi che ci hanno portato dove siamo ora”.
    La consapevolezza in Bahrain
    In Bahrain, dopo i test e durante il weekend di gara inaugurale, è arrivata la conferma dei miglioramenti: “Uscendo dai test sentivamo di avere un pacchetto competitivo, ma non si sa mai veramente come sarà – prosegue -. Non sai quali modalità di motore stavano usando gli altri, quali carichi di carburante avevano e così via: affidarsi alla pre-season per capire dove sei veramente è come essere in un campo minato. Ci è voluto il Gran Premio del Bahrain per confermare che eravamo competitivi, anche se non l’abbiamo vinto”.  LEGGI TUTTO