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    Nick Kyrgios: “Fritz e Draper possono rompere il dominio di Alcaraz e Sinner”

    Taylor Fritz nella foto – Foto Getty Images

    Alexander Zverev ha dichiarato poche ore fa la sua intenzione di rovinare la festa a Carlos Alcaraz e Jannik Sinner. Tuttavia, i suoi ultimi risultati non fanno pensare che possa davvero spezzare la nuova egemonia del circuito. Per il resto del tour, lo spagnolo e l’italiano sono ormai i due rivali da battere e sembrano davvero inarrivabili per tutti gli altri.
    A parlare chiaro è anche Nick Kyrgios, che dopo essere comparso nella Entry List dello US Open grazie al ranking protetto, ha detto la sua in un’intervista a TNT Sports su chi possa effettivamente mettere in discussione la supremazia di Sinner e Alcaraz. Il suo punto di vista è netto: tra i primi cinque del mondo non vede nessuno in grado di impensierirli, fatta eccezione forse per Taylor Fritz. “Forse qualcuno fuori dai primi cinque, Taylor Fritz. È l’unico che li ha davvero messi sotto pressione,” ha commentato l’australiano, ricordando le battaglie dello statunitense, soprattutto la semifinale di Wimbledon contro Alcaraz, dove Taylor ha costretto Carlitos a tirare fuori il meglio per batterlo.
    Kyrgios ha poi analizzato altri nomi che potrebbero emergere: “Ben Shelton? Sinner lo ha asfaltato nei quarti di Wimbledon. A 22 anni non si è più così giovani, perché questi ragazzi vincono Slam proprio a quell’età. Capisco che ci siano delle opportunità, ma stiamo parlando di chi può essere il nuovo Djokovic o Murray che rompe la festa.”
    Kyrgios non si è fermato a Fritz: “Jack Draper l’ho visto giocare, credo abbia le qualità per essere quel giocatore. È un atleta incredibile, un mancino di talento, anche se forse non è ancora del tutto a suo agio sull’erba. Ma credo possa rispondere davvero presente. Un altro nome? Joao Fonseca è ancora molto giovane, ha davanti una carriera lunga e deve crescere, ma è un talento interessante.”
    “Holger Rune?” conclude Kyrgios. “Pensavo potesse essere lui, ma è rimasto un po’ indietro. Mi aspettavo di più.”
    Il panorama del tennis maschile mondiale, secondo Kyrgios, vede Sinner e Alcaraz come i veri dominatori, ma qualche outsider c’è: Fritz, Draper e magari un giorno Fonseca. Per ora, però, il trono appartiene ai due ragazzi d’oro del circuito.
    Francesco Paolo Villarico LEGGI TUTTO

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    Nick Kyrgios, un’altra stagione senza erba: “Ho fatto un passo indietro, Wimbledon rimane un ricordo speciale. Nel 2019 la gente pensava avessi avuto un anno straordinario. Ero nei primi 20 del mondo, ma era il mio momento più buio ”

    Nick Kyrgios nella foto – Foto Getty Images

    Nick Kyrgios, una delle figure più affascinanti e imprevedibili del tennis moderno, non ci sarà nella stagione sull’erba 2025. L’australiano, oggi numero 633 del mondo, ha annunciato alcune settimane fa: “Ho fatto un passo indietro nel mio percorso di recupero e non potrò essere presente nella stagione sull’erba di quest’anno”, spegnendo così le speranze di rivederlo in azione nei suoi tornei preferiti.La situazione di Kyrgios è complicata: nel 2025 ha disputato solo tre tornei (Australian Open, Indian Wells e Miami Open), ottenendo una sola vittoria in quattro match e ritirandosi in una delle partite. I problemi fisici continuano a tormentarlo, privandolo della sua parte preferita della stagione. Proprio a una settimana dall’inizio di Wimbledon, il torneo che tre anni fa lo vide finalista, Nick si è raccontato a “The Guardian”, tra ricordi, rimpianti e la consapevolezza di essere diverso da tutti gli altri.
    Wimbledon è un ricordo speciale”“Wimbledon è un ricordo speciale per me. È il primo Slam in cui mi sono fatto conoscere e rappresenta la cima del tennis mondiale. Ogni volta che entri nel club senti un’energia unica, ma non sempre mi sento completamente a mio agio lì, perché non mi comporto come il tennista tipico. Wimbledon si accorge molto di queste cose. Mi sento come un pupazzo di neve nel deserto, ma allo stesso tempo mi piace”.
    Il debutto da sogno nel 2014“Pensavo di essere in cima al mondo del tennis. Se giochi più volte a Wimbledon, giochi davanti al palco reale su un campo dove ogni filo d’erba è perfetto. Se arrivi lì, il viaggio vale la pena. Mi ha cambiato la vita, ma a quell’età non ero pronto a gestire quella responsabilità”.
    I demoni del 2019“Nel 2019 la gente pensava avessi avuto un anno straordinario. Ero nei primi 20 del mondo, ma era il mio momento più buio. Solo quando ho iniziato a parlarne la gente ha capito che non sono sempre stato perfetto, che non ho sempre fatto le cose giuste, ma che sono disposto a raccontarlo. Ho ricevuto centinaia di migliaia di messaggi da ragazzi su Instagram e cerco di aiutarli in ogni modo possibile. Ero in un luogo oscuro e non sono migliorato subito. Per tutto l’anno ho dovuto lottare con pensieri negativi e autolesionismo, ma ora sono riuscito a superarlo e voglio essere d’aiuto agli altri”.
    La finale contro Djokovic: “Nessun rimpianto”“È qualcosa che potrò raccontare ai miei figli e ai miei nipoti, dimostrando che tutto è possibile. I campi vicino casa mia sono di cemento e pieni di crepe, quindi arrivare in finale a Wimbledon è una follia. In quella finale, è mancato davvero poco: solo un paio di punti avrebbero potuto cambiare la storia. Avrei potuto essere campione, ma non è una vergogna perdere contro il migliore di sempre. Ci penso spesso? Sì. Penso a cosa sarebbe potuto andare diversamente? Sì. Ma non potevo prepararmi meglio: mi ero preparato alla perfezione”.
    Federico Di Miele LEGGI TUTTO

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    Kyrgios non commenterà Wimbledon per la BBC, paga la sua “condotta”

    Nick Kyrgios

    Nick Kyrgios salterà l’edizione 2025 dei Championships di Wimbledon per una ricaduta di uno dei suoi vari infortuni (presumibilmente al polso) ma anche come commentatore per la BBC. Secondo quanto riporta il ben informato quotidiano londinese The Telegraph, il discusso talento australiano non sarà riconfermato come opinionista e commentatore della prossima edizione di Wimbledon per colpa della sua condotta, in primis l’aggressione subita dalla sua ex compagna, ma anche le sue pesanti sparate sui social.
    Quando nel 2024 la BBC inserì Kyrgios nel team dei commentatori dei Championships la notizia scatenò un acceso dibattito in Gran Bretagna, poiché nel 2023 l’australiano aveva ammesso di aver aggredito la sua ex compagna. Il finalista di Wimbledon 2022 (battuto da Djokovic in quella che resta la sua unica finale Slam) confessò durante il processo, archiviato nel febbraio 2023, di aver spinto a terra con violenza la sua compagna dell’epoca, Chiara Passari, durante un’accesa lite. L’incidente risale al dicembre 2021. Il tribunale di Canberra stabilì che il fatto, seppur censurabile, era “di lieve entità” e non premeditato. Tuttavia la sua apparizione sulla BBC in uno di massimi eventi sportivi del paese fu pesantemente criticata da molti osservatori. “La BBC dovrebbe vergognarsi di questa nomina”, dichiarò la deputata conservatrice Caroline Nokes. “È una vergogna e dimostra il profondo disprezzo che la nostra emittente nazionale nutre per le donne”. A questa vicenda sono seguite le tante critiche rivolte all’australiano per le sue eruzioni verbali sui social.
    Secondo il Telegraph, Nick Kyrgios non dovrebbe apparire nemmeno su ESPN, network statunitense per il quale ha lavorato durante le ultime edizioni degli Australian Open. Le dichiarazioni pubbliche del tennista sono considerate troppo sopra le righe e assai discutibili. Per esempio lo scorso ottobre Kyrgios ha avanzato teorie cospirazioniste secondo cui sarebbe “impossibile” che le piramidi siano state costruite da esseri umani. A questo aggiungiamo anche le pesanti critiche a Jannik Sinner, reiterate per mesi e mesi per la nota vicenda Clostebol, e anche ad altri colleghi (Iga Swiatek, altri) che hanno creato intorno a Nick un clima poco sereno.
    Un’immagine compromessa e che ora Nick sta pagando a caro prezzo a livello di collaborazioni con i principali media internazionali.
    Marco Mazzoni LEGGI TUTTO

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    Kyrgios torna a Roland Garros dopo 8 anni: giocherà solo il doppio con Thompson

    Nick Kyrgios nella foto – Foto Getty Images

    Nick Kyrgios ha finalmente sciolto le riserve riguardo alla sua partecipazione al Roland Garros 2025. Dopo settimane di incertezza, il tennista australiano ha preso una decisione definitiva: sarà presente a Parigi, ma esclusivamente per competere nella modalità del doppio.Il controverso tennista, assente dal torneo parigino dal lontano 2017, ha deciso di non utilizzare il Ranking Protetto per partecipare al singolare, preferendo concentrarsi sulla competizione in coppia, dove formerà un duo tutto australiano con il connazionale Jordan Thompson.
    La scelta di Kyrgios arriva dopo un lungo periodo di inattività e rappresenta un primo passo verso il ritorno alle competizioni dopo i problemi fisici che lo hanno tenuto lontano dai campi. Secondo fonti vicine al giocatore, la decisione di partecipare al torneo parigino sarebbe stata influenzata anche da un desiderio espresso dalla sua fidanzata, che avrebbe manifestato la volontà di vedere l’australiano tornare a competere nella capitale francese.
    Questa sarà la prima apparizione di Kyrgios al Roland Garros dopo otto anni di assenza. L’ultima volta che l’australiano ha calcato la terra rossa parigina risale infatti al 2017, quando fu eliminato al secondo turno del singolare da Kevin Anderson. Da allora, Kyrgios ha spesso saltato la stagione sulla terra rossa, superficie che storicamente non ha mai esaltato le sue caratteristiche tecniche e che lui stesso ha più volte definito non tra le sue preferite.
    La scelta di giocare esclusivamente in doppio potrebbe rappresentare una strategia per testare la sua condizione fisica senza lo stress di match al meglio dei cinque set, permettendogli di condividere il carico di lavoro con Thompson. Questo approccio potrebbe rivelarsi utile in vista della stagione sull’erba, superficie su cui Kyrgios ha sempre espresso il suo miglior tennis e dove punta a tornare protagonista.
    Marco Rossi LEGGI TUTTO

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    Kyrgios salta ancora il Roland Garros: il rientro è previsto sull’erba di Stoccarda

    Nick Kyrgios nella foto – Foto Getty Images

    Nick Kyrgios non tornerà a competere sulla terra rossa di Parigi. Il tennista australiano, che sembrava pronto a fare il suo ritorno al Roland Garros, ha deciso di rinviare ulteriormente il suo rientro nel circuito ATP dopo essersi messo alla prova in alcuni allenamenti sulla terra battuta.
    L’estroso giocatore australiano, dopo aver valutato la propria condizione fisica, non si sente ancora pienamente preparato per affrontare le sfide di uno Slam sulla superficie più lenta, optando così per un rientro più graduale e su una superficie a lui più congeniale.Kyrgios ha quindi riprogrammato il suo calendario, individuando nell’ATP 250 di Stoccarda 2025 il torneo ideale per il suo ritorno alle competizioni. L’evento tedesco, che si disputerà dal 9 al 15 giugno, rappresenta l’inizio della stagione su erba e offrirà all’australiano l’opportunità di testare la sua condizione su una superficie dove storicamente ha sempre espresso il suo miglior tennis.
    Per partecipare al torneo di Stoccarda, Kyrgios utilizzerà il Ranking Protetto, uno strumento che permette ai giocatori reduci da lunghi infortuni di accedere ai tornei nonostante la discesa in classifica dovuta all’inattività. Questa opzione gli consentirà di evitare le qualificazioni e di entrare direttamente nel tabellone principale.La scelta di prediligere l’erba per il suo ritorno appare strategica: oltre a essere storicamente la superficie più adatta al suo stile di gioco, caratterizzato da un servizio potente e da colpi piatti, l’erba comporta meno stress fisico rispetto alla terra rossa, riducendo così i rischi di ricadute per un atleta che negli ultimi anni ha dovuto fare i conti con diversi problemi fisici.
    Marco Rossi LEGGI TUTTO

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    Purcell squalificato 18 mesi: Kyrgios e Millman protestano per il confronto con la sanzione di Sinner

    Max Purcell nella foto

    Il mondo del tennis ha appreso martedì la notizia della sospensione di Max Purcell. Il tennista australiano ha accettato una sanzione di 18 mesi per aver quintuplicato la dose minima consentita di un multivitaminico assunto tramite un’iniezione endovenosa.La notizia ha suscitato reazioni da parte dei connazionali di Purcell, in particolare Nick Kyrgios e John Millman, che hanno criticato la severità della punizione, soprattutto in confronto ad altri casi recenti.
    “Quando Sinner riceve tre mesi di sospensione per una sostanza proibita, e a Max viene inflitta una sanzione sei volte superiore a quella che ha ricevuto lui, è difficile non pensare che il sistema abbia fallito i suoi giocatori”, ha commentato Millman al Sydney Morning Herald.

    So honest feelings about how ridiculous Purcell’s ban is? Vitamins? Can we justify this? Or can we just admit now that the whole system is cooked 😂
    — Nicholas Kyrgios (@NickKyrgios) April 30, 2025

    Kyrgios, noto per le sue opinioni dirette e spesso fuori luogo, ha descritto la situazione come “ridicola”, aggiungendo che il sistema sarebbe corrotto.Il caso ha riacceso il dibattito sulla coerenza nelle sanzioni antidoping nel tennis, con particolare riferimento alla recente vicenda che ha coinvolto Jannik Sinner. Il tennista italiano era stato assolto dall’accusa di doping intenzionale dopo essere risultato positivo al clostebol, ricevendo una sospensione di tre mesi.
    La differenza nella severità delle sanzioni tra i due casi ha sollevato interrogativi sull’equità del sistema antidoping nel tennis, con i giocatori australiani che sembrano suggerire l’esistenza di un trattamento diverso a seconda del profilo degli atleti coinvolti.
    Marco Rossi LEGGI TUTTO

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    Kyrgios commenta l’azione legale di PTPA: “E un grande giorno per il tennis, le cose devono cambiare”

    Nick Kyrgios

    La PTPA attacca il governo del tennis, Djokovic al momento non si espone in prima persona mentre Kyrgios parla, insistendo sulla bontà dell’azione del sindacato e affermando che è “un gran giorno per il tennis”. Il discusso talento australiano, da tempo spalla di Djokovic su molte questioni (e pure suo compagno di doppio)  ha rilasciato una intervista a Sky Sport dopo la diffusione del comunicato da parte di PTPA. Così Nick ha commentato la decisione di quest’azione legale, confermando di aver preso parte attivamente al processo di elaborazione del documento.
    “Ho la sensazione che le persone sapessero che dietro le quinte stava succedendo qualcosa da molto tempo”, afferma Kyrgios. “Volevamo fare qualcosa del genere per il futuro del tennis. So che i giocatori e io stesso non siamo contenti delle strutture e di tutto ciò che sta succedendo nel tennis in questo momento”.
    “Ci sono oltre 100 pagine di documentazione che le persone possono leggere per maggiori informazioni. Non voglio entrare nei dettagli, ma sono stato il più coinvolto possibile in tutto ciò che è in corso. Questo sarà sicuramente un momento speciale nel tennis. Le cose dovevano cambiare. È un grande giorno per il tennis”.
    Kyrgios insiste sulla necessità per i giocatori di un sindacato che li sostenga.  “Siamo l’unico sport al mondo che non ha un’associazione di giocatori”, continua l’australiano.”Il primo obiettivo della PTPA era far sentire la voce dei giocatori. Ho la sensazione che non ci ascoltano. Ad esempio, utilizziamo palle diverse praticamente ogni settimana, cose che non dovrebbe assolutamente accadere in uno sport professionistico di alto livello”.
    “L’ATP ha tanto potere, non deve mostrare niente a nessuno. Ora le cose dovranno cambiare: dovranno mostrare le carte, come funzionano le cose, ed è allora che le persone si renderanno conto che il tutto non è stato gestito correttamente da molti anni. Non credo che i giocatori siano stati molto contenti di ciò che hanno guadagnato nel tour rispetto ad altri sport e questo è sicuramente uno dei motivi principali” conclude Kyrgios.
    Marco Mazzoni LEGGI TUTTO

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    Kyrgios e il difficile ritorno: “Dovrò convivere con il dolore al polso”

    Nick Kyrgios nella foto – Foto Getty Images

    Le aspettative associate al suo nome saranno sempre alte, ma è necessario accettare che il Nick Kyrgios attuale non può aspirare, almeno per il momento, ai livelli di successo a cui sembrava predestinato anni fa. Così si è espresso l’australiano alla vigilia di Indian Wells 2025, dove ha rivelato le sue sensazioni riguardo al malconcio polso destro che lo ha quasi costretto al ritiro dal tennis professionistico.
    Un ritorno che sembrava impossibileIl solo fatto che Kyrgios sia ancora in attività costituisce quasi un miracolo. L’australiano ha dimostrato un coraggio e una resistenza inimmaginabili per molti, sottoponendosi per mesi a un processo di riabilitazione di enorme durezza ed esigenza, finalizzato al suo ritorno sui campi. Ha raggiunto l’obiettivo e cercherà una vittoria a Indian Wells 2025, dopo la sua sconfitta in Australia e sapendo che avrebbe il premio di affrontare Novak Djokovic al secondo turno.“Ovviamente mi piacerebbe sfidare Novak, ma non posso dare nulla per scontato in questo momento. Presumo che non sarà facile per me vincere una partita qui”, ha iniziato dicendo l’australiano, prima di spiegare i dolori che ancora sente al polso, come ha mostrato nel suo ultimo allenamento. “Ero in campo da un’ora, mi sentivo bene, e all’improvviso ho iniziato ad avere dolori al polso. È qualcosa con cui dovrò convivere d’ora in poi, devo imparare a gestirlo nel miglior modo possibile”, ha rivelato.
    La forza mentale oltre l’infortunioRisulta sorprendente vedere come Nick Kyrgios abbia dimostrato un’etica del lavoro spettacolare per darsi l’opportunità di tornare sui campi, nonostante un infortunio che avrebbe ben potuto causare il suo ritiro definitivo. “Da tempo comprendo la portata della sfida che ho davanti e mi rendo conto del lavoro necessario per tornare a competere a buon livello dopo questo infortunio. So che nemmeno dando il meglio di me ho garantito di tornare al mio miglior livello, come è successo a Thiem, e che, come minimo, ci vorrà molto tempo, come per Nishikori o Del Potro”, ha affermato.Questa consapevolezza dimostra la maturità acquisita dall’australiano, almeno sul proprio infortunio, che nonostante le difficoltà non ha perso la motivazione. “Sento ancora quel fuoco interno che mi spinge a credere che posso vincere partite e fare rumore nel circuito. Darò il meglio di me per recuperare il mio livello”, ha commentato Kyrgios, che debutterà a Indian Wells 2025 contro l’olandese Botic Van de Zandschulp, in una partita che lo catapulterebbe ad affrontare Novak Djokovic in caso di vittoria.
    Aspettative realistiche e determinazioneIl caso di Kyrgios ricorda quelli di altri talenti del tennis la cui carriera è stata segnata da gravi infortuni. I riferimenti a Thiem, Nishikori e Del Potro non sono casuali: tutti loro hanno affrontato lunghi periodi di riabilitazione, con risultati diversi. Mentre Del Potro è stato costretto al ritiro, Thiem e Nishikori hanno lottato per tornare ai loro livelli precedenti, con successo limitato.L’australiano sembra aver adottato un approccio realistico alle sue possibilità attuali, pur mantenendo quella scintilla di ambizione che lo ha sempre contraddistinto. Nonostante gli ostacoli, Kyrgios ha dimostrato una dedizione al recupero che pochi gli avrebbero attribuito, considerando la sua reputazione di giocatore dal talento naturale ma talvolta incostante nell’impegno.
    Francesco Paolo Villarico LEGGI TUTTO