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    Antonio Campo va come un treno: al palermitano l’Open Erca di Bagnatica

    Un solo game lasciato per strada in semifinale, appena due concessi in finale. Così, il siciliano Antonio Campo ha letteralmente ammazzato la concorrenza nella sesta edizione dell’Open Erca del Tennis Club Bagnatica, che in provincia di Bergamo ha chiuso due settimane di full immersion nel circuito più importante a livello nazionale. Prima era toccato alle […] LEGGI TUTTO

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    La flessibilità cognitiva, il tennis e le Olimpiadi

    Flavia Pennetta nella foto

    Quando assistiamo a un match di tennis e facciamo il tifo per uno dei nostri beniamini, può capitare di domandarsi, forse con una certa ingenuità, come mai, a un certo punto della partita, il giocatore non si accorga che sia giunto il momento di variare il proprio gioco perchè in balia dell’avversario.Quello che invece capita spesso di osservare, è l’utilizzo incessante di schemi tattici ripetitivi o colpi “monocorde” che difficilmente cambiano l’andamento di un match.Ma allora come mai qualcosa che sembra così semplice e osservabile dall’esterno, risulta così complicato da mettere in atto quando si agisce in prima persona?
    Per capirlo è necessario approfondire uno degli aspetti centrali delle funzioni esecutive, la flessibilità cognitiva.Come ho indicato in un articolo precedente, le funzioni esecutive rappresentano quei processi mentali in grado di produrre una risposta adattiva funzionale di fronte a condizioni ambientali nuove e impegnative, cioè in situazioni e compiti in cui comportamenti e abilità di routine non sono più sufficienti per ottenere un successo.
    In particolare, la flessibilità cognitiva può essere definita come la capacità di adattare un comportamento o un modo di pensare a situazioni nuove o inaspettate, cosi da agire in modo più adeguato e adatto alle situazioni che l’ambiente ci porta a fronteggiare.
    I buoni osservatori e i più esperti della racchetta, si saranno sicuramente resi conto che esistono nel circuito giocatori più bravi di altri in questo tipo di abilità.Tuttavia, confrontare stili di gioco diversi, come quello tra Camila Giorgi e quello che mostrava Roberta Vinci, o tra l’esplosività di Sinner e l’estro di Musetti, non è sufficiente per capire come la flessibilità cognitiva influenzi le abilità di problem solving di un giocatore.Essere cognitivamente flessibili non si traduce necessariamente nell’avere una grande varietà di colpi, ma piuttosto consiste nell’ accorgersi della necessità di applicare e mettere in atto una variazione del proprio gioco al fine di aumentarne l’efficacia.Se è vero che ci sono giocatori più accorti di altri nel riconoscere il momento adatto per imprimere un cambio tattico o strategico al proprio gioco, perchè risulta cosi complicato sviluppare queste capacità attraverso l’allenamento?Nel tempo sono stati elaborati programmi specifici nel tentativo di migliorare queste abilità, ma i risultati ottenuti sono ancora occasione di forte dibattito, vista anche la difficoltà nel misurarne la reale efficacia.Per farla breve, la pillola magica sembra non sia stata ancora inventata.Se da una parte non si può o risulta difficile intervenire direttamente sullo sviluppo della flessibilità cognitiva nel singolo individuo, dall’altra parte agire direttamente su alcuni elementi dell’ambiente che circondano un giocatore potrebbe portare a risultati ben più interessanti.Se a qualcuno è capitato di vivere all’estero, si sarà accorto che alcuni comportamenti o modi di fare che risultavano immodificabili in un determinato paese o nazione, diventavano molto più semplici da mettere in atto nella nuova località. Mi viene da pensare all’utilizzo della propria automobile quando si vive nella propria città, e alla semplicità di utilizzare mezzi pubblici quando si vive all’estero. Oppure la tendenza a mangiare sempre nello stesso ristorante, e quella di sperimentare pietanze nuove quando ci si trova in vacanza lontani da casa.
    In situazioni di contesto nuove, infatti, riconoscere uno schema di riferimento pre-esistente da applicare risulta meno accessibile al nostro sistema cognitivo e questo ci rende più aperti alla sperimentazione di nuove soluzioni. Ecco perchè risulta più semplice assaggiare un piatto esotico quando siamo in vacanza, o evitare di noleggiare un auto per affidarci ai mezzi pubblici se ci troviamo a vivere in un’altra città per qualche tempo.In generale, i comportamenti routinari vengono messi in atto perchè danno sicurezza e ci fanno consumare meno risorse cognitive, e il nostro cervello è un organo che predilige il risparmio energetico, anche se all’interno di una performance sportiva ciò potrebbe limitarne le probabilità di successo finale.Se trasferiamo queste riflessioni in un campo da tennis, possiamo quindi comprendere come non sia facile riconoscere e mettere in atto un cambiamento del proprio gioco all’interno di un match o di una competizione. Per essere in grado di farlo, un giocatore dovrebbe avere, oltre alla consapevolezza della necessità di dover cambiare qualcosa, anche la capacità di inibire un comportamento routinario per uno nuovo e poco conosciuto, l’accettazione del rischio di poter peggiorare la situazione, e naturalmente un grande dispendio di risorse cognitive. Se non siete persone impulsive, provate a pensare a quelle volte in cui avete percepito la necessità di dover cambiare qualcosa nella vostra vita, magari un lavoro o una relazione, salvo poi ritrovarvi impantanati nella stessa quotidianità per paura di modificare il vostro equilibrio. Se vi è capitato qualcosa di simile, allora capirete bene quello di cui parliamo.Tuttavia, per i grandi campioni fare scelte importanti fuori o dentro sembra quasi una sfida stimolante. Ma perché solo alcuni ci riescono? È probabile che questo tipo di giocatori o giocatrici abbia sperimentato e ricevuto rinforzi positivi dai cambiamenti, e la valutazione del rischio non abbia avuto un impatto eccessivamente negativo nelle loro scelte. Ed è probabile che abbiano fatto esperienza, nel corso della loro carriera, che la modifica del proprio contesto ambientale, che nel tennis può coincidere con un cambio di allenatore o di accademia, un trasferimento in una nuova città o nazione, come accadde ad esempio a Flavia Pennetta, abbia rappresentato per loro l’unica strada percorribile per migliorare il loro gioco in un dato momento.Potrebbero aver compreso, facendone tesoro, che a volte è necessario rischiare di sbagliare una scelta per diventare giocatori di maggior successo.In conclusione, se il cambio di contesto assume una tale rilevanza, verrebbe da chiedersi se anche la partecipazione a un evento eccezionale, come ad esempio un Olimpiade, possa configurarsi, inaspettatamente, come l’elemento in grado di rendere la mente di un giocatore o una giocatrice più aperta e disponibile alla sperimentazione di nuove e più efficaci soluzioni, facendo in modo che le esperienze e le informazioni acquisite vengano poi assimilate e incorporate all’interno degli schemi già in possesso, aumentandone conseguentemente le capacità di problem solving. Forse Tokyo 2020 potrà fornirci qualche risposta.
    Dott. Marco CaocciPsicologo LEGGI TUTTO

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    C’era anche Lorenzo Sonego alla presentazione del Master Estivo – Tennis Campus

    Pugliese e Zanada nella foto

    Determinati, emozionatissimi e ricchi di talento. Sono i 20 ragazzini del 2008 che, attraverso una selezione in tutta Italia, hanno realizzato il loro sogno: ottenere il pass gratuito per il Master Estivo Little Tennis Champions di I Tennis Campus, la prima tennis academy totalmente benefica, che ha come principale obiettivosostenere i giovani tennisti per dare una possibilità non solo ai talenti già seguiti efficacemente dalle rispetti Federazioni, ma anche alle terze e quarte scelte che sovente rimangono nell’ombra ed è quasi impossibile per lororaggiungere il grande tennis.
    In rigoroso ordine alfabetico, ecco il roster delle ragazze: Sabrina Baranovschi, Valeria Barlini Pischedda, Matilde Licia Bianchi, Azzurra Cremonini, Alessandra Fiorillo, Matilde Iezza, Gaia Leo, Silvia Maffi, Katia Piazza e Alessia Sbrana.
    La spedizione dei ragazzi invece è composta da Alessandro Bazzini, Mattia Bille, Gabriel Deza Huete, Loris Mencarelli,Nicolas Francesco Nocolaescu, Federico Pugliese, Christian Sala, Aleksej Sarritzu, Leonardo Spano ed Edoardo Tasca.Sono 10 le regioni rappresentate (3 selezionati a testa per Piemonte, Sicilia e Sardegna) e 15 le città di nascita coinvolte(davanti a tutte con due qualificati ciascuno Torino, Roma, Cagliari e Livorno). La tennista più giovane è la torineseMatilde Iezza, nata l’8 novembre, la più “grande” la tarantina Gaio Leo, che festeggia il compleanno il 5 gennaio. Tra i ragazzi il più “sbarbato” è Mattia Bille da Vicenza (22 dicembre), mentre “l’anziano” del gruppo è Loris Mencarelli daRoma (8 marzo). Il ranking nazionale dei ragazzi varia dal 2.8 di Azzurra Cremonini di Bologna e dal 3.1 di FedericoPugliese (Finale Ligure), che rappresentano le punte più alte, fino alla classifica di 4.2.I ragazzi e le ragazze selezionati potranno disporre di una formazione tennistica di altissimo livello grazie alla direzionetecnica di Emilio Sanchez, ex n.7 ATP in singolare e founder dell’Accademia Sanchez-Casal da cui è passato ungiovanissimo Andy Murray. Nel corso del Master Estivo si alterneranno altri grandi protagonisti del mondo dellaracchetta. Gipo Arbino e Lorenzo Sonego, amici speciali e membri onorari di I Tennis Foundation, ma non solo.Contribuiranno alla formazione dei nostri giovani talenti anche Stefano Vukov (coach di Elena Rybakina, n. 20 WTA), ilcampione di Wimbledon 1986 Pat Cash e tanti altri.
    Il Master Estivo ha preso il via il 30 giugno con il ritrovo a Torino. Ragazzi e staff pernotteranno fino al 2 luglio pressol’International Training Centre of the ILO (il campus delle Nazioni Unite) e nella giornata di oggi visiteranno il Museo delCinema, uno dei simboli della città. Domani è previsto invece il trasferimento al Forte Village Resort a Santa Margheritadi Pula, sede di I Tennis Campus.
    In seguito, si terrà un torneo singolare maschile e femminile dove i 20 ragazzi competeranno per guadagnarsi l’accesso alle selezioni finali 2022 per le borse di studio LTC. I 4 finalisti maschili e femminili del torneo saranno premiati inoltre con l’hospitality alle Torino Nitto Atp Finals 2021 e con 2 ebike e 2 monopattini elettrici offerti dallo sponsor Iren, Luce,
    Gas e Servizi e con una fornitura di acqua Valmora Nitto Atp Finals special edition.STAFF TECNICO • DIRETTORE TECNICO ITC: Emilio Sanchez. RESPONSABILE PROGRAMMA TECNICO: Cristian Cianci.GUEST COACH: Gipo Arbino, Stefano Vukov, Beppe Pagliarello. COACH: Andrea Fierro, Nicola Oventile, NatachaMarcucci, Gaia Schirru. PREPARATORE ATLETICO: Giovanni Amarelli. GUEST STAR: Lorenzo Sonego, Salvatore Caruso,Stefano Travaglia, Pat Cash, Magnus Larsson, Margherita Gasparyan. LEGGI TUTTO

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    Al Club La Meridiana di Formigine presentato il 37° Memorial Fontana – 1° Trofeo Ale Spa (torneo ITF da 25 mila dollari)

    E’ stato presentato il 37esimo Memorial Fontana, 1° Trofeo Ale Spa. Da domenica 4 a sabato 10 luglio il grande tennis torna sui campi in terra rossa del Club La Meridiana di Casinalbo (Formigine, provincia di Modena) con il Torneo Internazionale maschile di singolo e doppio Futures ITF con Montepremi da 25mila Dollari. Il “Fontana” […] LEGGI TUTTO

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    Presentato l’Hilton Lake Como Championship: in campo 115 giocatori in arrivo da 10 nazioni

    Presentato l’Hilton Lake Como Championship: in campo 115 giocatori in arrivo da 10 nazioni

    Centoquindici giocatori iscritti. Dieci nazioni rappresentate con atleti in arrivo non solo dall’Europa (Svezia, Svizzera, Francia, Germania, Ungheria, Bielorussia, Lituania, Turchia e ovviamente Italia) ma anche dall’India. Undici tabelloni già compilati tra maschile e femminile. Sette giorni di gare che condurranno, a partire dal 28 giugno, alle finali del 4 luglio ospitate dalla terra rossa del Tennis Como a Villa Olmo. È stato presentato oggi l’Hilton Lake Como Championship torneo internazionale del circuito Itf Senior giunto alla seconda edizione.
    La prima, e fu un successo, risale al 2019. La pandemia e l’emergenza sanitaria legate al Covid hanno poi stoppato l’edizione 2020 ma quest’anno i motori sono tornati ad accendersi e di certo non mancherà lo spettacolo.
    I veli all’evento sono stati tolti nella splendida cornice dell’Hilton Lake Como in via Borgovico, sponsor della manifestazione che anche quest’anno non ha fatto mancare il sostegno al torneo che porterà in riva al Lario alcuni dei migliori atleti mondiali delle categorie Over 30, 35, 40, 45, 50, 55, 60, 65, 70, 75, 80 maschili e femminili.
    Gli onori di casa sono stati fatti da Alessio Colavecchio, general manager di Hilton Lake Como, che ha poi passato la parola alla presidente del Tennis Como, Chiara Sioli. “Il Tennis Como non può che ringraziare l’Hilton – ha commentato la Sioli – perché da anni ci supporta e collabora con noi su molti fronti, non solo per il torneo Itf. È il secondo grande evento che organizziamo nel 2020 dopo quello riservato ai giovani, il Super Next Gen. Il nostro obiettivo è questo, portare appuntamenti di qualità in riva al lago per metterli a disposizione degli appassionati e dei turisti. Il tennis ci ha aiutato ad uscire dalle chiusure del Covid, è stato reputato lo sport più sicuro anche in piena pandemia, e siamo contenti, anche per questo torneo che sta per iniziare, di poter dire che le adesioni sono state alte, con giocatori in arrivo da molte nazioni. Ma su questo punto lo splendore del Lago di Como e della città ci vengono in aiuto”.
    Presente alla conferenza stampa anche l’assessore allo sport Marco Galli in rappresentanza del Comune di Como che ha dato il patrocinio all’evento: “Tennis Como e Hilton sono due eccellenze della nostra città, un connubio perfetto. Credo che per i giocatori sia un privilegio poter giocare in un posto del genere e passare giorni in riva al nostro lago. Il Tennis Como sta facendo un lavoro importante per il territorio, anche da un punto di vista turistico. Questi eventi sono un buon richiamo per il turismo sportivo che è in grande crescita”.
    È infine toccato al direttore del torneo, Paolo Carobbio, fare il punto sui tabelloni: “Saranno undici, con alcune categorie raggruppate, avremo anche l’Over 80 maschile. Le finali si disputeranno tra sabato e domenica prossimi. Avremo un protocollo Covid da seguire imposto dall’Itf. Anche se dovesse venire meno l’obbligo delle mascherine, al circolo dovranno essere indossate e dovrà essere mantenuto il distanziamento. Gli incontri saranno aperti al pubblico”. LEGGI TUTTO

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    Sui campi del Park Tennis Club, dal 13 al 20 giugno, le sfide del Torneo ITF da 15.000 dollari

    Una settimana di grande tennis sui campi del Park, dal 13 al 20 giugno prossimi. Ritorna nel Circolo di via Zara un appuntamento internazionale con il torneo ITF da 15.000 dollari di montepremi organizzato dalla Park Tennis Training in collaborazione con la Federazione Italiana Tennis e il Park Tennis Club. Il torneo, presentato ufficialmente questa […] LEGGI TUTTO