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    Just the Woman I am, D’Elicio: “Adesioni dal mondo per celebrare le donne”

    Di Redazione
    Just the woman I am, l’evento a favore della ricerca universitaria contro il cancro, si trasferisce sul web. Come riporta La Stampa Torino, viste le attuali norme vigenti per contrastare l’emergenza da Covid-19, i cinque chilometri si correranno a distanza. Ogni partecipante potrà scegliere il tragitto che preferisce, in totale sicurezza, e condividerlo sui social.
    Il Presidente del CUS Torino, Riccardo D’Elicio, che organizza l’evento con il patrocinio di Cusi e Fisu (gli enti dello sport universitario): “Ci sono arrivate adesioni da paesi lontani come Giappone, Maldive, Stati Uniti, Germania, Svezia”. Le 4mila iscrizioni dello scorso anno sono state raggiunte e ben oltre superate: sempre secondo La Stampa, sarebbero altre duemila quelle nuove.
    “Just the Woman I Am è nata come una festa per celebrare le donne, promuovere uno stile di vita sano e sostenere principi come l’inclusione e la condivisione” continua D’Elicio.
    Ci sarà tempo dal 7 al 14 marzo per completare il proprio percorso e contribuire alla ricerca contro il cancro nell’evento di cui la Lega Volley Femminile è partner. LEGGI TUTTO

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    Samuele Papi, Tai Aguero e Manu Benelli candidati per la Hall of Fame

    Di Redazione
    Ci sono anche Samuele Papi, Taismary Aguero e Manu Benelli tra i candidati per l’ingresso nella Hall of Fame della pallavolo internazionale: l’ex schiacciatore azzurro, l’opposta italo-cubana e la grande palleggiatrice della nazionale fanno parte di una rosa di 25 campioni del passato tra cui verranno scelti 5 nuovi membri del prestigioso elenco. Tra i nominati ci sono anche altri due italiani: Gianfranco Briani, per quasi trent’anni segretario generale della Fipav e titolare di numerose cariche nella FIVB, e Carmelo Pittera, storico coach del “Gabbiano d’Argento”, la nazionale che arrivò seconda ai Mondiali 1978.
    La consultazione, che è già in corso online, coinvolge molti altri grandi nomi del volley come i brasiliani Giovane Gavio, Serginho e Fernanda Venturini, gli statunitensi Clay Stanley e Logan Tom, il russo Sergey Tetyukhin, l’allenatore Bernardinho e, in rappresentanza del Beach Volley, Todd Rogers, Ricardo Santos e la coppia Brinck-Reckerman. Per votare è sufficiente registrarsi sul sito ufficiale della Hall of Fame: l’unico requisito per essere eletti è quello di ottenere almeno il 75% delle preferenze totali (è possibile selezionare un qualsiasi numero di candidati).
    Creata nel 1985, la Hall of Fame attualmente include 146 tra giocatori, allenatori e dirigenti da 24 paesi: possono farne parte soltanto personaggi che abbiano ricevuto riconoscimenti nazionali o internazionali per almeno 10 anni nel corso della loro carriera e che si siano ritirati da almeno 5 anni. L’Italia è al momento rappresentata da Lorenzo Bernardi, Andrea Gardini e Andrea Giani, ai quali si aggiunge lo storico CT della Generazione di Fenomeni Julio Velasco.
    (fonte: Volleyhall.org) LEGGI TUTTO

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    Enrico Mazzola e la voglia di tornare ad allenare

    Foto Facebook Banca Valsabbina Millenium Brescia

    Di Redazione
    Cinque stagione e mezzo alla Banca Valsabbina Millenium Brescia. Dalla B1 alla massima serie. Una bella scalata per Enrico Mazzola che di “impresa” come questa ne aveva già fatte tre con Lodi, Monza e Piacenza. Ma purtroppo, la stagione 2020/2021 non è andata esattamente come il coach lodigiano si aspettava. L’esonero qualche settimana fa per dare una scossa alla squadra attualmente fanalino di coda della Serie A1 Femminile con 10 punti e una sola vittoria all’attivo.
    Una chiusura che ha certamente lasciato l’amaro in bocca a Mazzola, che parlando di questo 2020/2021 si limita a un secco “no comment” ma che comunque ricorda con orgoglio le cinque annate precedenti: “Dall’estate 2015 quando sono arrivato al 2018 siamo saliti dalla B1 all’A1: il progetto all’inizio non era certo questo – dichiara Mazzola al quotidiano Il Cittadino -. Sono state stagioni molto positive, anche se non posso dire se siano state le più soddisfacenti o meno della mia carriera di allenatore: dalla B1 all’A2 ero già salito anche con la Mariani di Lodi (nel 2002/2003, ndr) e a Monza e a Piacenza. Con me a Brescia in A1 hanno giocato atlete, da Washington a Di Iulio, che adesso sono punti fermi di formazioni “top” della categoria: per Brescia è stata una tappa importante del proprio percorso di crescita“.
    La citata Haleigh Washington attualmente gioca nell’Igor Volley Novara, la cui ha da sempre grande stima di Mazzola: che il coach lodigiano (59 anni tra due settimane) possa essere l’erede di Stefano Lavarini in caso di partenza di quest’ultimo? “Si parla di una società con obiettivi altissimi, il mio auspicio è poter tornare presto ad allenare“, glissa Mazzola.
    Pur ritenendo improbabile l’eventualità, il tecnico accetterebbe anche una chiamata in corsa in questa stagione se di buon livello. Nel frattempo “mi sto dedicando a tutte le cose che non avevo potuto fare negli ultimi sei anni“. LEGGI TUTTO

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    Da sabato in edicola con La Gazzetta dello Sport il libro dedicato a Lorenzo Bernardi

    Foto Gazzetta dello Sport

    Di Redazione
    Ultima emozionante uscita della collana de I MITI DELLO SPORT de La Gazzetta dello Sport: agili volumi che raccontano la storia dei più gran­di campioni di sempre, in un for­mat inedito e di facile lettura, per conoscere tutto, dall’infanzia ai momenti salienti della carriera, dalla vita fuori dal campo ai trionfi indimenticabili, dei miti che hanno scritto la storia dello sport. Il tutto arricchito da numeri, cita­zioni e da una sezione d’archivio dedicata agli articoli e alle pagi­ne de La Gazzetta dello Sport che ne hanno celebrato le vittorie più importanti, facendoli entrare nella leggenda.
    “Tra la fine degli anni 80 e l’inizio dei 90, l’Italia intera si innamora della pallavolo. Lo fa grazie alla “Generazione dei Fenomeni” che, guidata da Julio Velasco, conquista prima l’Europeo 1989 e poi il Mondiale 1990. A realizzare contro Cuba, il punto decisivo per il titolo iridato è Lorenzo Bernardi, uno dei simboli della squadra. Un giovane palleggiatore diventato solo da poche stagioni schiacciatore che, dopo quei trionfi, scriverà altre pagine memorabili della storia della pallavolo, sia in Nazionale sia con i club. Tanto da essere eletto, insieme all’americano Karch Kiraly, il più forte giocatore del secolo. E che oggi, continua a vincere in Italia e in Europa.”
    Da sabato 13 febbraio in edicola con La Gazzetta dello Sport il libro dedicato a Lorenzo Bernardi a 4,99€ oltre il prezzo del quotidiano.
    (Fonte: comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Rosaltiora ha partecipato alla “Giornata dei Calzini Spaiati”

    Di Redazione
    Con le giocatrici della prima squadra partecipante al Campionato di Serie C Asd Rosaltiora ha partecipato all’iniziativa ‘La Giornata dei Calzini Spaiati’ promossa dall’associazione ‘Parole per dirlo’. Indossando paia di calzini di diversa forma, lunghezza e colore anche le ragazze del sodalizio verbanese hanno sostenuto questo progetto.
    I calzini spaiati sono infatti metafora della diversità: differenti, corti, lunghi, colorati o meno sempre calzini restano e non cambiano la natura delle cose, ergo tutte le persone restano persone, seppur diverse. Con questa iniziativa si vuole sensibilizzare la gente nei confronti le diversità e l’autismo, si sensibilizza a ‘guardare le diversità in maniera differente’.
    (Fonte: comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Becky Perry e il suo addio al volley: “Una droga da cui dovevo allontanarmi”

    Di Redazione
    Rebecca “Becky” Perry ha appeso le ginocchiere a fine 2020, a 32 anni compiuti e un itinerario professionale che l’ha portata in svariate nazioni: Porto Rico, Italia, Giappone, Cina…
    Un ricchissimo curriculum sugellato da un lungo post che la giocatrice, con una parentesi anche nel beach volley, ha scritto sul suo profilo Instagram come commiato alla sua compagna di crescita:
    “Ho deciso di ritirarmi dalla pallavolo. Quando ho iniziato a giocare sapevo di aver trovato la mia vocazione. Ero così innamorata, così appassionata. E per molto tempo non c’è stato niente che potesse darmi gioia come me la dava il giocare. Ma negli ultimi anni della mia carriera sono arrivata ad un punto in cui l’amore puro che avevo per la pallavolo era diventata un’ossessione; un bisogno di raggiungere i miei obiettivi, piuttosto che farmi bastare l’amore.
    Perry continua: “Quell’ossessione è diventata così grande che ho iniziato a mettere in pericolo la mia salute. Gli infortuni hanno precluso le mie abilità precedenti. E anche se potevo ancora giocare, ogni infortunio ulteriore mi allontanava da ciò che ero. Mentalmente, avevo sempre la stessa voglia e la stessa guida, ma fisicamente il mio corpo non era più lo stesso e non seguiva la mia mente. Questo si è trasformato in frustrazione e nel bisogno di dimostrare a me stessa che potevo ancora giocare ad alti livelli. E ho spinto oltre al mio amore, fino a quando la costante delusione si è trasformata in odio.
    Non gioco da marzo 2020, quasi un anno. Un anno che non gioco, non mi alleno, non tocco la palla, non ho guardato una partita e, fino ad adesso, non ne ho neanche mai parlato in pubblico. E’ una droga da cui sono dipendente fin da quando sono bambina, e devo allontanarmene. Mi manca, a volte mi manca così tanto che sembra che mi manchi un pezzo di me. Gli italiani hanno un proverbio per questo stato d’animo: “Mi manca come l’aria che respiro“. Ma devi sapere quando è arrivato il momento di allontanarti dalle cose che non ti servono più.
    Avrei potuto continuare a giocare, – continua Perry – ma non mi avrebbe più portato gioia, solo dolore e conseguente frustrazione. “Meraki”, tatuato sul mio braccio destro, è una bella parola greca che significa: “Lasciare un pezzo di te, la tua anima, la tua creatività e l’amore in quello che fai.
    Perchè un pezzo di me esisterà sempre nella pallavolo.
    A tutta la mia famiglia e ai miei amici, quelli che sono stati i miei compagni di squadra nel corso degli anni, agli allenatori che mi hanno insegnato, ai tifosi che mi hanno sostenuto: grazie per aver condiviso il mio percorso“.
    (Fonte: Instagram Rebecca Perry) LEGGI TUTTO

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    Stefana Veljković e Srecko Lisinac finalmente genitori! È nato Luka

    Foto Instagram Srecko Lisinac

    Di Redazione
    Fiocco azzurro in casa Trentino Volley! Questo pomeriggio a Belgrado è venuto alla luce Luka, primogenito di Stefana Veljković e Srecko Lisinac. Le più vive felicitazioni da parte dell’intero staff (dirigenti, giocatori ed allenatori) di Trentino Volley a tutta la famiglia!

    Ai genitori e a tutta la famiglia gli auguri e le congratulazioni della redazione di Volley NEWS!
    (Fonte: comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Miriam Sylla accanto a UNHCR: “Senza scuola non c’è futuro”

    Foto Instagram Miriam Sylla

    Di Dania Tuccillo
    L’Agenzia Onu per i Rifugiati ha lanciato ieri la campagna “Fantastica Routine“: come riporta l’Ansa, la raccolta fondi è volta a contrastare l’emergenza umanitaria ed educativa in corso nel Sahel, nell’Africa subsahariana. Parte del ricavato, prosegue Ansa, sarà inoltre destinato a fornire i giusti mezzi per garantire la didattica a distanza, per formare gli insegnanti e per la fornitura di acqua e gel disinfettanti.
    Anche Miriam Sylla, tra le tante star dello spettacolo e dello sport, è scesa in campo accanto a UNHCR (The Un Refugee Agency) per sostenere la raccolta fondi:
    “Quanto era bella la nostra routine? Adesso che le nostre vite sono cambiate abbiamo capito tante cose che davamo per scontate. Tra queste, più di ogni altra, che la scuola è la cosa più importante per ogni bambino. Per i bambini rifugiati è fondamentale. È l’unico modo per sperare in un futuro migliore e per tornare a una vita quasi normale.È per questo che ancora una volta sono al fianco di UNHCR. Perché credo che senza istruzione, nessun bambino possa avere un futuro” scrive Sylla sul suo profilo Instagram.
    Per sostenere UNHCR, si può donare al 45588: con soli 2 euro verrà garantito un mese di scuola a un bambino rifugiato. LEGGI TUTTO