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    Kvitova ritorna: a 35 anni e dopo la maternità ricomincia dal torneo di Austin

    Petra Kvitova nella foto – Foto Getty Images

    Petra Kvitova è pronta a inaugurare un nuovo capitolo della sua carriera. La due volte campionessa di Wimbledon torna nel circuito WTA al torneo di Austin 2025, appena 17 mesi dopo essere diventata madre, dimostrando che l’amore per il tennis può superare ogni ostacolo.
    “A volte mi chiedo perché ho preso la decisione di tornare, ma in quei momenti mi rendo conto che non mi sarei mai perdonata di non averci provato”, ha confessato la ceca in un’intervista a wtatennis.com. “Ho spiegato a tutto il mio entourage che l’unica cosa che mi spinge a competere di nuovo è che amo questo sport. Amo il tennis da quando avevo quattro anni, mi manca la sensazione di lottare per ogni palla, di dare il massimo e l’adrenalina della competizione.”A quasi 35 anni, Kvitova sa bene che le sfide saranno enormi: “Capisco che sarà molto duro tornare, non so come si sentirà il mio corpo e non so quanto tempo potrò resistere, ma volevo provare.”
    Il suo caso è eccezionale, poiché mentre sempre più tenniste interrompono la carriera per la maternità, la maggior parte lo fa in età più giovane rispetto a Kvitova. “Le tenniste sanno cosa significa lavorare duramente, abbiamo una grande etica del lavoro e il desiderio di tornare al posto che sentiamo ci appartiene è il nostro miglior motore”, spiega la campionessa di Wimbledon 2011 e 2014.In questa nuova fase, Petra viaggerà accompagnata dal marito e dal figlio: “La vita nel circuito può essere noiosa quando non ti alleni o non competi. Entri in una bolla dove tutto ruota intorno al tennis. Penso che mi divertirò molto di più essendo accompagnata dalla mia famiglia.”
    La ceca non si pone obiettivi ambiziosi: “Non ho aspettative in termini di risultati. So che non giocherò al livello che mi permetteva di puntare a grandi successi. Voglio solo godermi il tennis e so che ci vorrà del tempo per tornare in forma.”
    Il primo test sarà contro Burrage al WTA 250 di Austin, l’inizio di un viaggio che Kvitova affronta con la maturità di chi non ha più nulla da dimostrare, ma tanto ancora da dare.
    Francesco Paolo Villarico LEGGI TUTTO

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    Scomparso tragicamente il fitness trainer Marek Vseticek, ha lavorato con Stepanek, Berdych e Kvitova

    Marek Vseticek

    Arriva una notizia drammatica dalla Repubblica Ceca. Come riporta il media tenisportal.cz, il noto e stimato preparatore atletico Marek Všetíček è scomparso improvvisamente all’età di 58 anni. Ne ha dato notizia il quotidiano Blesk, secondo il quale Všetíček si è suicidato. Il nativo di Šumperk è stato una sorta di guru della professione per i più importanti tennisti del suo Paese. Ha lavorato per un decennio con Radek Štěpánek e ha accompagnato le migliori stagioni di Petra Kvitova, incluse le sue campagne vittoriose sull’erba di Wimbledon.
    “È un’enorme tragedia che non può essere ulteriormente descritta a parole. Ne sono completamente devastato”, ha detto Štěpánek al giornale ceco. A quanto pare Všetíček si è tolto la vita, non si conoscono al momento i motivi di questo tragico gesto. “Da martedì pomeriggio ci occupiamo del caso del suicidio di un uomo nato nel 1965. L’uomo è stato trovato in una delle case del distretto Praga 5”, ha dichiarato a Blesk il portavoce della polizia Jan Daněk.
    Oltre a Stepanek e Kvitova, Všetíček ha lavorato per un breve periodo con l’ex numero uno al mondo Karolina Plíšková, e ha collaborato anche con Tomas Berdych. Nei primissimi anni sul tour Pro, Všetíček aveva seguito il vincitore dell’Australian Open del 1998 Petr Korda, tanto aver seguito per un breve periodo di tempo anche il figlio Sebastian negli USA. LEGGI TUTTO

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    Petra Kvitova chiude la stagione dopo Indian Wells. Niente Billie Jean King Cup a Praga

    Petra Kvitova nella foto

    Petra Kvitova, che non ha più molte possibilità di qualificarsi per le Finals WTA di Guadalaraja, ha dichiarato ad Indian Wells che il WTA 1000 californiano sarà l’ultimo torneo della sua stagione, confermando così che non giocherà le finali della Billie Jean King Cup in programma nella capitale del suo paese, Praga nel prossimo mese di Novembre.
    La ceca esausta da una stagione impegnativa, preferisce prendersi una pausa per tornare fresca in Australia a gennaio. Per ora, cercherà di finire bene ad Indian Wells la stagione 2021. LEGGI TUTTO

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    Petra Kvitova chiude la stagione 2020: “Possiamo solo sperare che il 2021 sia un anno migliore”

    Petra Kvitova nella foto

    Petra Kvitova ha deciso di terminare la sua stagione 2020, annunciando sui social network che non giocherà più tornei per quest’anno.
    È anche vero che c’erano già poche opzioni per competere, anche se una di queste era il WTA di Ostrava, un evento che si terrà la prossima settimana vicino al suo paese.Non è bastato però questo per convincere la ceca di giocare un altro torneo, quindi dovremo aspettare il prossimo anno per vederla di nuovo in azione.

    “È la fine della mia stagione 2020 e volevo ringraziarvi tutti. È stato un anno difficile per tutti e possiamo solo sperare che il 2021 sia un anno migliore.” – dichiara Petra. LEGGI TUTTO

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    Petra Kvitova: “Non voglio più pensare al passato”

    Petra Kvitova

    Petra Kvitova è una delle tenniste con più talento nel panorama internazionale. Dopo il gravissimo infortunio alla mano sofferto nella terribile aggressione qualche anno fa, la mancina ceca è stata bravissima a ritrovare se stessa e, pian piano, il suo miglior tennis. A Roland Garros non ha mai brillato particolarmente, con la semifinale raggiunta nel lontano 2012. Quest’anno, in un torneo molto particolare, torna tra le migliori quattro, con serie possibilità  di vincere per la prima volta gli Open di Francia.
    Ecco le sue parole dopo il successo odierno: “Sono piuttosto orgogliosa di tutto quello che ho fatto oggi. Da quando mi sono svegliata, mi sentivo piuttosto nervosa. Avvicinandomi alla partita, sapevo che sarebbe stata una grande battaglia, in ogni momento. È un’avversaria molto difficile, ha molta varietà nel suo tennis, sapevo sarebbe stato molto complicato. Ovviamente, giocare i quarti di finale di un Grande Slam non è mai facile, c’è tanta tensione, quindi sono molto felice del lato mentale, come ho gestito la pressione. Penso di aver servito molto bene nel primo set. Poi, quando ho perso il servizio, ho fatto il contro break immediatamente, ho continuato a lottare su tutti i punti. Penso che sia stata la grande differenza, perché non ha commesso errori facili. Sapevo che dovevo correre molto. Sono molto felice nel complesso, per come ho gestito tutto oggi”.

    Roland Garros 2020 sta regalando molte sorprese, ma per Kvitova era scontato che accadesse: “Come si vede probabilmente in tutti gli Slam,  la sorpresa nel tabellone femminile non è una novità. Queste nuove giocatrici giocano benissimo, altrimenti non sarebbero in semifinale. Ieri Podoroska ha battuto Elina, e se lo merita davvero. Sta decisamente giocando molto bene. Agli argentini piace giocare sulla terra battuta. Penso che sia mentalmente in grande fiducia, lo sta dimostrando davvero”.
    Poi si è concentrata sul proprio gioco, che in fondo non vede migliorato rispetto a quando arrivò in semifinale otto anni fa: “Non credo, penso di essere sempre la stessa giocatrice su terra battuta. Diverse sono le condizioni qui, che rendono giocare mentalmente molto duro. Giocare al chiuso, all’aperto, sole, vento, qualunque cosa, pioggia… di tutto! Sono molto contenta di essere di nuovo in semifinale di un Grande Slam dopo la finale dello scorso anno in Australia. Sono davvero felice di aver migliorato i miei risultati nel Grande Slam negli ultimi anni. Adesso spero che questo viaggio non sia finito”.
    In effetti Petra …è Petra. Tantissimo talento, ma condizioni fisica non sempre ottimale (anche per colpa dei tanti infortuni), e il suo tennis tende ad esser molto dipendente dalle sue sensazioni. Quando sente bene la palla ed è serena, in poche possono batterla. Lei ha sempre vissuto di forti emozioni, come racconta nell’ultima risposta: “Ero emozionata nella mia ultima partita, ho pianto lacrime di gioia. Era tutto quello che sentivo, sentivo il sostegno delle persone che erano davvero lì quando ne avevo bisogno. Comunque, quando guardo indietro, quei quattro anni sono stati molto duri ma anche molto felici, è un misto di emozioni. È difficile per me in questo momento pensare al passato, quindi preferisco non farlo. Voglio solo guardare avanti in questo momento”.

    Marco Mazzoni LEGGI TUTTO