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    Tokyo2020: -9. Malagò e Manfredi salutano gli azzurri. Il presidente del Coni: “Le aspettative su di voi sono molte…”

    ROMA – Oggi il presidente del CONI Giovanni Malagò e il presidente federale Giuseppe Manfredi, insieme al vicepresidente Luciano Cecchi e al Segretario Generale Alberto Rabiti hanno fatto visita alla Nazionale Maschile presso l’Aula Magna del CPO Giulio Onesti in vista dell’ormai imminente partenza per i Giochi Olimpici. I vice campioni olimpici di Gianlorenzo Blengini, infatti, venerdì pomeriggio prenderanno un volo assieme al resto della delegazione FIPAV composta dalle nazionali di beach e dalla Nazionale Femminile vicecampione del mondo.
    Il presidente federale Manfredi in apertura si è così espresso: “Ragazzi, noi siamo l’Italia e pertanto la nostra squadra non ha bisogno di presentazioni. Conosciamo il vostro valore e ciò che siete in grado di fare, la nostra storia ci ha insegnato che in qualsiasi evento partecipiamo lo facciamo con la consapevolezza di voler essere protagonisti. Tutta Italia sarà al vostro fianco in questa che sarà un’avventura non semplice”.
    Alle parole del presidente Manfredi hanno fatto eco quelle del presidente Malagò: “Inutile dire che le aspettative su di voi sono molte; d’altronde la pallavolo maschile ha una tradizione notevole e questo fa sì che da una squadra come la vostra ci si aspetti sempre molto. Lo sport italiano ha sempre potuto contare sul vostro apporto ed è quindi logico attendersi molto da voi. Lo sappiamo, non sarà un’edizione dei Giochi normale.; da questo momento in poi esisterà un pre e post Tokyo, ma andremo lì con tante aspettative e con l’obiettivo di fare il meglio possibile. Sono certo che lo sport italiano farà grandi cose”.
    La parola è passata poi al CT azzurro Blengini: “Siamo tutti emozionati perché stiamo entrando nel clima olimpico, ci sono tutti quei rituali prima della partenza che rendono questi momenti sempre speciali e unici. I Giochi sono un’avventura unica che rappresentano il senso profondo della nostra vita di sportivi. Noi tutti abbiamo consapevolezza e voglia di fare bene; siamo consci delle nostre debolezze, ma anche dei nostri punti di forza. Credo che il gruppo abbia la giusta amalgama tra atleti bravi e atleti giovani; mi permetto di aggiungere poi che noi abbiamo atleti giovani bravi, quindi tanto meglio. Il gruppo è unito, si conosce da molti anni quindi tutti sanno cosa dobbiamo fare. Voglio ringraziare il presidente Malagò per essere stato qui oggi con noi; la sua visita ci riempie di orgoglio”.
    A chiudere l’incontro il capitano azzurro Ivan Zaytsev: “Che dire, mi preparo alla mia terza Olimpiade e in molti dei ragazzi giovani che sono qui oggi rivedo lo Zaytsev che si apprestava a vivere l’avventura di Londra… Abbiamo voglia di fare bene e di dimostrare il nostro valore. La nostra è una squadra che ne ha passate tante assieme, sicuramente andiamo in Giappone con la voglia di fare bene.”    LEGGI TUTTO

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    Milano: Ufficiale, ingaggiato Jovan Djokic

    Jovan Djokic

    MILANO – L’Allianz Powervolley Milano ufficializza l’ingaggio di Jovan Djokic: classe 1993 per 190 cm di nazionalità svizzera occuperà un posto nel roster messo a disposizione di coach Piazza per la stagione 2021/2022.Il 27enne elvetico varca il confine svizzero per la prima volta nella sua carriera pallavolistica: “È un grande onore per me competere nel campionato più forte del mondo e diventare uno dei primi due giocatori svizzeri a giocare in Italia. È il miglior premio che potessi ricevere a fronte di tutto il lavoro fatto finora – commenta l’ex martello ginevrino – La mia carriera è un po’ atipica perché ho voluto finire i miei studi prima di lasciare la Svizzera. Oggi ho un master in Scienze della Storia e dello Sport e in più giocherò in Superlega: sono la persona più felice del mondo”.  Un inserimento importante per Milano che arricchisce il ventaglio di possibilità in posto 4. Nato il 21/12/1993, Jovan Djokic che vestirà i colori di Milano con il numero 15, ha concluso il campionato svizzero con la conquista del titolo nazionale alla sua squadra d’esordio: il Chênois Genève. “Con Chênois abbiamo disputato una grande stagione conquistando il titolo di campioni. Ora i miei obiettivi sono: giocare un campionato ricco di soddisfazioni con Powervolley Milano e ovviamente migliorare come giocatore. Confido disputeremo una bella stagione avendo come scopo quello di riuscire a raggiungere i nostri obiettivi”. 
    L’ex banda ginevrina si avvicina al mondo della pallavolo all’età di 10 anni proprio tra le fila del Chênois Genève, da qui a 15 anni esordisce in prima squadra in una partita di Champions League. Nel 2012 approda alla rivale Losanna UC con cui vince la Swiss Cup nel 2015, per poi sbarcare ad Amriswil nel 2017 con cui replica la vittoria della stessa coppa nel 2018.Ora, l’arrivo a Milano del neoacquisto meneghino permetterà a coach Piazza di avere un’importante alternativa alle bande titolari, Jaeschke e Ishikawa: Jovan metterà fin da subito a disposizione del coach e della squadra la sua tecnica, le sue qualità fisiche e il suo entusiasmo: “Penso di essere un giocatore completo. Direi che la ricezione sia il mio miglior fondamentale oltre all’energia che metto quando scendo in campo”.Il posto 4 elvetico è pronto ad immergersi in questa nuova sfida all’ombra della Madonnina, apprezzando anche quello che la città di Milano ha da offrire e con cui inizia a fraternizzare: “Prima della mia firma, sono venuto a Milano un fine settimana e ho incontrato il direttore sportivo e parte dello staff tecnico che mi hanno mostrato l’organizzazione e l’infrastruttura di Powervolley Milano. Ho deciso di estendere il mio soggiorno per visitare la città e mi è piaciuta moltissimo. Molte persone, tanta vitalità e buon cibo. Non vedo l’ora di iniziare la stagione e sentire il supporto dei tifosi di Milano”.Ad esprimere il proprio parere sul nuovo innesto dell’Allianz Powervolley Milano è il primo uomo della squadra, coach Roberto Piazza, con queste parole: “Jovan Djokic è un giocatore che seguiva da tempo Marco Camperi, quindi era già sotto osservazione. Siamo contenti di averlo tra noi la prossima stagione – commenta il coach – è un giocatore che sbarca nel campionato italiano per la prima volta, ha voglia di fare bene e sarà una valida opzione per un gruppo come quello di Milano, per provare a centrare gli obiettivi che ci prefiggeremo la prossima stagione”. 

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    Definiti i Gironi in Serie A3 Credem Banca

    Serie A3 Credem BancaDefiniti i Gironi per la Stagione 2021/2022

    In occasione dell’Assemblea elettiva di Lega Pallavolo serie A, riunitasi ieri presso il Savoy Regency Hotel di Bologna, sono stati definiti i due Gironi di Serie A3 Credem Banca per la stagione 2021/2022 sulla base della locazione geografica dei 27 Club ammessi alla prossima annata sportiva. Data la disparità del numero dei partecipanti e la perfetta centralità dell’Abba Pineto, come previsto dall’Indizione del Campionato Serie A3 è stato organizzato un sorteggio (vista l’occasione, in forma pubblica) che ha visto collocare gli abruzzesi nel Girone Bianco.
    Il Girone Bianco, che abbraccia il territorio del nord e centro Italia, vedrà quindi protagoniste le seguenti squadre: Da Rold Logistics Belluno, Geetit Bologna, Gamma Chimica Brugherio, Vigilar Fano, Volley 2001 Garlasco, Videx Grottazzolina, Med Store Macerata, Sol Lucernari Montecchio Maggiore, Abba Pineto, Sa.Ma. Portomaggiore, Tinet Prata di Pordenone, Volley Team San Donà di Piave, Monge-Gerbaudo Savigliano e ViViBanca Torino.
    Al Girone Blu, centro-sud Italia e Isole, prenderanno parte: Sistemia Aci Castello, Ismea Aversa, Leo Shoes Casarano, Olimpia SBV Galatina, Aurispa Libellula Lecce, PowerGroup Marcianise, Tya Pallavolo Marigliano, Shedirpharma Massa Lubrense, Avimecc Modica, Gis Ottaviano, Pallavolo Franco Tigano Palmi, Opus Sabaudia e Maury’s Com Cavi Tuscania. LEGGI TUTTO

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    Doping: Tutte le tappe del caso Polo. Lunedì arriva la sentenza?

    PIACENZA –  La positività di Alberto Polo era caduta quasi nel dimenticatoio in questi oltre due mesi nei quali si è attesa l’udienza presso il Tribunale Antidoping di Roma. Sia l’inusuale provvedimento dello stesso Tribunale, ovvero il rinvio a un dibattimento il 19 luglio, sia le dichiarazioni del medico sociale della Gas Sales, Umberto De Joannon, hanno tolto la polvere da una questione che, nonostante la sua unicità nel mondo del volley nostrano, quasi nessuno ha voluto analizzare. Ecco allora la storia di ciò che è successo sin qui, con alcuni punti oscuri sopratutto riguardanti i termini e la tempistica delle dichiarazioni. Alla vigilia di un’udienza, quella di lunedì prossimo, 19 luglio, che potrebbe avere risvolti sorprendenti.

    14 MARZO – IL CONTROLLO. La vicenda inizia domenica 14 marzo. Al termine della gara di ritorno dei quarti di finale play off (che determina l’uscita di scena della Gas Sales Piacenza a favore dell’Itas Trentino) la Nado effettua un controllo antidoping di routine: tra i sorteggiati c’è Alberto Polo, centrale piacentino che gioca titolare tutta la partita, da poco rientrato in campo dopo essere guarito dal coronavirus.

    1 APRILE – PIACENZA ANTICIPA LA NADO. La prima curiosità della vicenda. La Nado notifica la positività del giocatore al controllo di due settimane prima. Come da prassi invia la comunicazione prima all’atleta e alla sua società di appartenenza, rendendo pubblica la sospensione cautelare e la sua motivazione solo il giorno successivo. La Gas Sales anticipa la comunicazione ufficiale della Nado, uscendo col comunicato stampa il giorno precedente rispetto all’organismo antidoping. Alberto Polo risulta positivo a un mix di sostanze: meldonium, testosterone, suo precursore (DEHA) e suoi metaboliti non endogeni, Acb – idroclorotiazide.

    LE SOSTANZE TROVATE. Il meldonium è un farmaco utilizzato da chi ha disturbi alle coronarie, inserito nella lista antidoping dal 2015 per il suo ruolo adiuvante nell’aumentare il flusso sanguigno arterioso e reso ‘celebre’ per la squalifica della tennista Maria Sharapova. Il testosterone serve ad aumentare forza e massa muscolare, l’idroclototiazide (con l’Acb, che è un prodotto della sua degradazione) è un diuretico inserito nell’elenco delle sostanze dopanti perché utilizzato per nascondere altre sostanze, eliminando i loro residui attraverso l’urina. Un mix che fa pensare a una prescrizione di farmaci fatta con metodo e consapevolezza e non a una contaminazione occasionale.

    2 APRILE – IL COMUNICATO PIÙ STRANO. A posteriori questa rara comunicazione della Gas Sales è quella che stona di più, dato che poi le parti in causa hanno scelto legittimamente il silenzio più profondo e un grande riserbo, anche in riferimento alle informazioni pratiche sul procedimento. Il comunicato del 2 aprile, dicevamo: «La Società intende precisare che da una prima ricostruzione dei fatti è ipotizzabile che l’avversità del test sia attribuibile all’assunzione incolpevole di un farmaco prescritto al giocatore per finalità terapeutiche volte alla guarigione dalle patologie residue da sindrome post – Covid 19. Da sempre promotrice di sani principi e valori etici Gas Sales Bluenergy Volley Piacenza condanna fermamente l’utilizzo di qualsiasi sostanza proibita dai regolamenti vigenti, e profondamente amareggiata, auspica che la vicenda possa essere chiarita in tempi brevi nella consapevolezza dell’assoluta buona fede dell’atleta e del proprio staff medico». Piacenza, come si usa fare in questi casi, prende le distanze dall’utilizzo di sostanze dopanti e si crede certa della buona fede dell’atleta, ma al contempo (è questo il fatto insolito) anziché rifarsi a una formula generica (del tipo «in attesa degli accertamenti»), fornisce già una propria ricostruzione dei fatti, parlando di recupero da coronavirus e di assunzione incolpevole di un farmaco ‘prescritto’. Attenzione perché questo termine è utile a comprendere le dichiarazioni di De Joannon, il medico sociale, che però arriveranno soltanto due mesi e mezzo dopo. La domanda è inevitabile: perché il medico o i medici sociali non hanno subito dichiarato di non aver prescritto nulla del genere all’atleta?

    7-8 APRILE – L’ESONERO DI DE LELLIS E LE SUE PAROLE. Ecco l’altro mistero di aprile, non si sa ancora se legato al caso Polo o a esso totalmente estraneo. Con uno scarno comunicato la società esonera il preparatore atletico Juan Carlos De Lellis. Lo fa pochi giorni prima della scadenza naturale del contratto (prevista il 30 aprile, secondo le parole dello stesso De Lellis). Perché? De Lellis, attraverso una dichiarazione resa al quotidiano La Libertà, rimane abbottonato ma alimenta i dubbi: «A tempo debito farò una mia dichiarazione per dare la mia versione della situazione che si è venuta a creare». Il tempo non è ancora venuto.

    28 MAGGIO – FISSATA L’UDIENZA. Dopo quasi due mesi di attesa, un tempo lungo per la giustizia sportiva, viene finalmente fissata l’udienza per il caso Polo. Sarà lunedì 14 giugno.

    14 GIUGNO – IL RINVIO AL DIBATTIMENTO. Il 14 giugno un altro colpo di scena. I rumors di corridoio, in una vicenda nella quale comunque si è alzato un muro attorno al giocatore per preservarlo, parlano di un memoriale difensivo presentato dai suoi avvocati. Il Tribunale Nazionale Antidoping anziché andare subito a sentenza, come avrebbe potuto fare e come di solito fa per poi nel caso affrontare i ricorsi, rinvia tutto a un dibattimento (pubblico?) il 19 luglio. Si prende quindi un mese in più di tempo per analizzare il materiale, le prove, le testimonianze forniti da Alberto Polo e rimanda il tutto a un confronto (con Polo presente e forse anche altri testimoni o documenti) fissato per lunedì 19 luglio. La sensazione è che gli elementi forniti dalla difesa dell’atleta siano complessi, dettagliati e chiamino in causa anche altre persone.

    17 GIUGNO – PARLA DE JOANNON. A seguito del rinvio, il muro di silenzio si rompe. A parlare è lo storico medico sociale Umberto De Joannon tramite una comunicazione inviata ai media piacentini. «Voglio che sia chiara una cosa: non ho mai prescritto alcun farmaco ad Alberto Polo» racconta il medico, che poi prosegue: «La situazione verrà chiarita dagli organi competenti. Ho fatto per tanti anni il medico in ospedale, sono stato medico dello sport in società di calcio e volley e mi sono sempre comportato secondo scienza e coscienza. Non avrei mai pensato nemmeno di consigliare un prodotto del genere a un giocatore». E qua torniamo a uno dei punti cruciali che abbiamo già citato. La società, nella sua comunicazione del 2 aprile, parla di un farmaco ‘prescritto’: come mai De Joannon non si è smarcato subito da quel comunicato? Come mai queste dichiarazioni (sulla cui veridicità e onestà non abbiamo alcun dubbio) arrivano (per altro non richieste) a due mesi e mezzo dalla certificazione della positività? Come mai arrivano a titolo personale e non attraverso la società? Infine, la vera domanda centrale del procedimento: se non è stato De Joannon e se Alberto Polo non ha fatto tutto da solo, chi ha prescritto quel mix di farmaci all’atleta, perché lo ha fatto e chi li ha acquistati?

    19 LUGLIO – COSA ACCADRÀ? Intanto ci sarà da capire se il dibattimento sarà a porte aperte, come dovrebbe essere secondo la procedura scelta dal Tribunale Antidoping, oppure no. In ogni caso dovrebbero essere pubbliche le motivazioni della sentenza. Una sentenza che arriverà già il 19 luglio? Probabile, non fosse altro che per togliere l’atleta dal limbo in cui è da ormai tre mesi. Vista la collaborazione proattiva del giocatore, se le sue memorie difensive saranno confermate dagli accertamenti della Procura arriverà un corposo sconto di pena: Polo rischia fino a quattro anni di squalifica per le sostanze trovate nelle sue urine, se gli elementi portati col memoriale fossero confermati dalle indagini e nel dibattimento potrebbe vedersi ridotta la squalifica a due anni o addirittura a una sola stagione. Accanto a ciò, se davvero la difesa dell’atleta ha chiamato in causa persone terze, ci sarà da valutare la loro posizione: sia amministrativamente che penalmente. Sarà questa la parte più pesante e forse più lunga dell’intero procedimento. LEGGI TUTTO

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    Verona: Il nuovo logo del nuovo corso scaligero

    VERONA – Anche questo è un (buon) inizio. Ecco il nuovo logo inviato alle testate giornalistiche dall’ufficio stampa del nuovo club.

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    Tokyo2020: -9. Tutti i 17 arbitri del torneo di pallavolo. Per l’Italia c’è Daniele Rapisarda

    Daniele Rapisarda

    TOKYO – Sono 17 gli arbitri designati per il torneo di pallavolo maschile e femminile di Tokyo2020. Tra questi anche l’italiano Daniele Rapisarda.
    Nato a Udine il 6 maggio 1968, Daniele Rapisarda è arbitro di Serie A dal 2002 e Arbitro internazionale dal 2011.Ha iniziato ad arbitrare nel 1986, debutta in A1 maschile nella stagione 2006/07, ha arbitrato 5 finali scudetto, 3 finali di Coppa Italia e 2 Supercoppa nel maschile.In CEV ha arbitrato, fra le altre, la finale dell’Europeo Juniores nel 2011, la Final Four di Champions League maschile nel 2014, la finale maschile degli European Games nel 2015, i Campionati Europei femminili nel 2017.In FIVB arbitra in World League e World Grand Prix dal 2013, delle quali è stato primo arbitro delle finali in due occasioni, ha arbitrato la Grand Champions Cup nel 2017 ed il Campionato Mondiale femminile nel 2014 e nel 2018. Quest’anno ha arbitrato nella VNL “bolla” di Rimini.Premio speciale “Ambasciatore della pallavolo Friulana” nel 2015, vincitore del premio di Lega “Ilario Toniolo” nel 2018. Vive a Pagnacco, in provincia di Udine. Laureato in Chimica Farmaceutica, lavora in un’azienda chimico-farmaceutica nel settore Marketing e VenditeLavora nel marketing e nelle vendite per un’azienda farmaceutica in Italia.  Si è laureato in chimica farmaceutica presso l’Università di Padova in Italia.
     TUTTI GLI ARBITRI DEL TORNEO OLIMPICO 2020MURANAKA Shin – GiapponeMYOI Sumie JPN – GiapponeMAKSHANOV Evgeny – RussiaMOKRY Juraj – SlovacchiaRODRÍGUEZ Susana María – SpagnaTURCI Paulo B- BrasileCESPEDES Denny – Rep.DominicanaMAROSZEK Wojciech – PoloniaRAPISARDA Daniele – ItaliaROLF Patricia – Stati UnitiSIMONOVIC Vladimir – SerbiaCASAMIQUELA Hernan – ArgentinaLIU Jiang – CinaKANG Joo-Hee – KoreaALROUSI Hamid – Emirati ArabiMACIAS Luis MEX – MessicoCOLLADOS Fabrice – Francia.

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    Eurovolley U17M.: Oggi sfida all’Austria. Ieri azzurrini in visita all’Ambasciatore a Tirana

    ALBANIA – Giornata di riposo quella di ieri per gli azzurrini di Monica Cresta impegnati in Albania negli Europei U17 maschili dal 10 al 18 luglio. Nel corso della mattinata Barotto e compagni sono stati ospiti dell’ambasciatore d’Italia a Tirana Fabrizio Bucci per un piacevole incontro al termine del quale la delegazione azzurra ha donato all’ambasciatore una maglia da gioco ed un gagliardetto della Federazione italiana Pallavolo.Dopo la giornata di riposo l’Italia, attualmente seconda nella pool II con 2 vittorie e 6 punti, tornerà in campo oggi alle 17.30 per la gara con l’Austria prima della sfida conclusiva della fase a gironi con la Serbia in programma giovedì alle 17.30. Le prime due classificate delle due pool si incontreranno venerdì nelle semifinali dal primo al quarto posto.
    Classifiche (indicato il numero di vittorie)Pool I: 1. Slovenia 3, 2. Russia  3, 3. Lettonia  2, 4. Belgio 1, 5. Turchia 0, 6. Albania 0.Pool II: 1. Bulgaria 2, 2. Italia 2, 3. Polonia 2, 4. Austria 1, 5. Serbia 1, 6. Repubblica Ceca 1.
    PROGRAMMA 14-07-2021Pool I15:00 Slovenia – Russia17:30 Belgio – Lettonia20:00 Albania – TurchiaPool II15:00 Repubblica Ceca – Polonia17:30 Italia – Austria20:00 Bulgaria – Serbia.

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    Russia: Tetyukhin nuovo presidente del Belgorod

    RUSSIA – Dopo le dimissioni di Shipulin sarà Sergey Tetyukhin ad assumere la presidenza del Belogorie Belgorod. L’ex-schiacciatrice entrerà in carica dopo le olimpiadi dato che al momento è impegnato con la nazionale come General Manager.

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