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    A2 F.: Talmassons batte Olbia nel recupero. Barazza annuncia il ritiro

    Barazza annuncia il ritiro, Olbia ritira la maglia n°8

    Recupero 3° giornata pool salvezza (giocata ad Olbia)CDA TALMASSONS – GEOVILLAGE HERMAEA OLBIA 3-0 (25-16 25-21 25-23)CDA TALMASSONS: Vallicelli 5, Tirozzi 10, Nardini 7, Cutura 12, Dalla Rosa 11, Mazzoleni 6, Ponte (L), Bartesaghi 4, Barbazeni 3, Norgini. Non entrate: Pagotto, Feruglio. All. Barbieri. GEOVILLAGE HERMAEA OLBIA: Ghezzi 4, Barazza 2, Korhonen 12, Joly 3, Angelini 9, Stocco 1, Caforio (L), Coulibaly 10, Zonta 2, Poli 1, Ciani. Non entrate: Nenni. All. Giandomenico. NOTE – Durata set: 24′, 27′, 30′; Tot: 81′.
    OLBIA – La CDA Talmassons si ripete e a 24 ore di distanza dal primo successo sulla Geovillage Hermaea Olbia coglie un altro 3-0 in terra sarda. Nel recupero della 3^ giornata di andata della Pool Salvezza, disputato come domenica nel palazzetto di Golfo Aranci, le ragazze di Leonardo Barbieri confermano tutta la brillantezza delle ultime settimane e superano un’avversaria che al contrario risente dell’appuntamento ravvicinato dopo qualche settimana di isolamento domiciliare.
    L’insolito match del lunedì è caratterizzato dall’addio al volley giocato di Jenny Barazza, campionessa pluridecorata del volley italiano e da quattro stagioni a Olbia. In occasione della sua ultima gara in Sardegna, il presidente dell’Hermaea Volley Gianni Sarti l’ha omaggiata con un mazzo di fiori e ha annunciato il ritiro della maglia numero 8, indossata dalla centrale nelle ultime due annate sportive.
    La quarta vittoria consecutiva della CDA, che la proietta a un passo dal terzo posto occupato dalle ‘cugine’ dell’Itas Città Fiera Martignacco, è agevole solo nel primo set vinto 25-16. Dal secondo parziale le galluresi salgono di colpi, nonostante continuino a soffrire il servizio di Tirozzi e compagne (7 ace totali), e nel terzo se la giocano fino al 23-23. Lì un doppio attacco della neo entrata Bartesaghi chiude la contesa. Le due straniere in campo – la croata Cutura della CDA e la finlandese Korhonen della Geovillage – sono le top scorer con 12 punti.
    CLASSIFICA POOL SALVEZZAOlimpia Teodora Ravenna 41 (3); Futura Volley Giovani Busto Arsizio 35 (1); Itas Città Fiera Martignacco 31 (4); Cda Talmassons 30 (4); Geovillage Hermaea Olbia 27 (2); Barricalla Cus Torino 23 (3); Club Italia Crai 19 (6); Sorelle Ramonda Ipag Montecchio 12 (3); Exacer Montale 8 (2).(tra parentesi le partite ancora da disputare) LEGGI TUTTO

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    Play Off 5° posto: Milano allunga in vetta. 3-0 a Ravenna

    PLAY OFF 5° POSTO –  5ª GiornataAllianz Milano – Consar Ravenna 3-0 (25-19, 25-23, 25-18)Allianz Milano: Sbertoli 4, Basic 8, Kozamernik 7, Patry 12, Maar 12, Mosca 3, Staforini (L), Pesaresi (L), Daldello 0, Urnaut 0. N.E. Weber, Meschiari, Ishikawa, Piano. All. Piazza.Consar Ravenna: Batak 1, Koppers 7, Arasomwan 6, Pinali 13, Zonca 14, Grozdanov 4, Giuliani (L), Pirazzoli (L), Redwitz 0. N.E. Stefani, Orioli, Recine, Grottoli. All. Bonitta.ARBITRI: Caretti, Papadopol.NOTE – durata set: 25′, 29′, 24′; tot: 78′.
    MILANO – La quinta giornata dei playoff 5° posto si chiude con il successo dell’Allianz Powervolley. Nel posticipo del lunedì, andato in scena al Centro FIPAV Pavesi, è infatti Milano a vincere 3-0 su Ravenna e a conquistare i tre punti in palio che portano la squadra di coach Piazza a quota 13 in classifica. Piano e compagni respingono così l’attacco di Piacenza che, con il 3-0 su Vibo, aveva agguantato i meneghini in vetta a 10 punti, riportandosi a +3 sui piacentini e, di fatto, conquistando matematicamente un posto in semifinale (per quoziente set, Milano potrà chiudere minimo come seconda del girone).Grande protagonista dell’incontro è Riccardo Sbertoli, che vince il premio di MVP. La sua regia d’alta classe ha messo in moto gli attaccanti di palla alta di Milano, in cui spicca la prova di Maar e Patry, che chiudono entrambi con 12 punti.
    SESTETTI – Starting six Milano con coach Piazza che dà fiducia a Maar e Basic in posto 4, riproponendo Mosca al centro con Kozamernik e confermando Sbertoli-Patry in diagonale di posto 2 e Pesaresi libero. Bonitta ha opposto Pinali-Batak, Grozdanov-Arasomwan, Zonca-Koppers e Pirazzoli libero.

    LA PARTITA – Equilibrio in avvio con la parallela di Maar che sigla il 5 pari, con il fluido cambio palla tra le due formazioni che porta il parziale sull’8-8 (attacco vincente di Basic). Vantaggio meneghino con la palla spinta di Maar (11-9), seguito dal muro vincente di Patry per il 12-9 che porta Bonitta a spendere il primo time out. Out l’attacco di Grozdanov che consegna a Milano un importante +5 (15-10), ma Pinali riporta sotto Ravenna bombardando dai 9 metri (15-12). Sbaglia in primo tempo Mosca (attacco out, 16-14), poi è Grozzdanov a bloccare la strada a Patry per il 16-15 con time out chiamato da Piazza. Break Allianz Powervolley con il mani out di Basic (19-16), poi muro vincente Sbertoli per il 20-16. Smash Basic dopo la ricezione slash di Ravenna sul servizio di Sbertoli (22-17), con il primo tempo di Kozamernik per il 24-19. Sull’errore di Ravenna, il set si chiude 25-19. Sbertoli illumina ad una mano per Patry (5-3), con il grande primo tempo di Mosca per il 6-4. Altra bomba sotto rete di Jean Patry (al suo ottavo punto personale) per il 10-8, con il muro vincente sull’asse Sbertoli-Mosca per il 14-12. Bomba dai 9 metri di Maar che porta alla rigiocata di Patry che trova una diagonale potentissima per il 15-12. Ravenna trova la parità dai 9 metri (16-16), poi Basic per il cambio palla del 17-16. Gran punto di Maar da seconda linea (18-16), ma è di nuovo parità con l’ace di Pinali (18-18). Altro break Milano con Maar (20-18), con il monster block di Maar su Pinali che porta il parziale sul 22-19. Nuova parità Ravenna (22-22), ma Maar tira le castagne dal fuoco e trova il mani out del 23-22. Ancora Maar per il 24-23, poi è Basic a chiudere per il 25-23.Mosca in primo tempo sigla il 7-4, poi Maar in pipe e l’ace di Sbertoli portano Milano sull’11-6. Altro ace di Sbertoli che sigla il 14-6, con il muro vincete di Kozamernik (16-8). Altro punto dello sloveno che sfrutta l’assist avversario di Zonca (18-9), con il ravennate che si riscatta a servizio con due ace vincenti (18-11). Basic in diagonale a segno per il 22-17, con il francese che chiude i conti dai 9 metri (25-18).
    HANNO DETTOMarco Camperi, secondo allenatore dell’Allianz Powervolley: “Sono contento che abbiamo raggiunto l’obiettivo minimo di giocare la semifinale: continueremo comunque con la stessa idea di vincere il girone per poter giocare semifinale ed eventuale finale in casa. Oggi è stata una partita anche bella da vedere, si sono incontrate due squadre che hanno caratteristiche di gioco simili e che tendono ad allungare gli scambi quando vanno in difficoltà. Nei primi due set la differenza l’ha fatta il nostro muro, sia chiudendo punti diretti sia toccando molto, poi il terzo è stato un set differente in cui si è aperto un gap grosso, in cui probabilmente la squadra è calata di attenzione e abbiamo permesso agli avversari di rientrare con qualche disattenzione ma sempre avendo il controllo della partita. Con Verona adesso ci attende un’altra battaglia, perché abbiamo visto che le squadre non ci stanno a perdere: se faranno un po’ di turnover i ragazzi che entrano sono vogliosi di mettersi in mostra, quindi sappiamo che ogni partita sarà da giocare con il coltello tra i denti”.Matteo Pirazzoli (Consar Ravenna): “Sono molto contento del mio esordio da titolare come libero, già dalla scorsa partita ero entrato in corsa. Sapevamo che con Milano sarebbe stata una partita difficile, perché loro sono molto forti. Abbiamo provato a fare il nostro miglior gioco e stiamo provando a divertirci in questa fase dei Play Off. Coach Bonitta sta dando spazio a tutti ed è bello perché tutti riescono ad avere l’opportunità di dimostrare il proprio valore. Mancano ancora due partite e proveremo a giocarcele al meglio fino alla fine per entrare tra le prime quattro”.
    CLASSIFICAAllianz Milano 13Gas Sales Bluenergy Piacenza 10Kioene Padova 7Top Volley Cisterna 7Leo Shoes Modena 7Consar Ravenna 7NBV Verona 6Tonno Callipo Calabria Vibo Valentia 3. LEGGI TUTTO

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    Padova: “Ciao Paso”. L’ultimo saluto al campione del Mondo

    PADOVA – Un lungo applauso ha salutato “Paso” nella sua Kioene Arena. Si è svolto questo pomeriggio il funerale di Michele Pasinato, ex giocatore di Padova e della Nazionale Italiana, nonché allenatore del settore giovanile bianconero. E’ difficile descrivere a parole la grande emozione che in ogni istante ha coinvolto i tanti presenti: famigliari, ex compagni della Nazionale giunti da tutta Italia, colleghi, amici e autorità tra cui l’assessore allo sport del Comune di Padova Diego Bonavina, il presidente di Lega Pallavolo Massimo Righi, il vice presidente Fipav Adriano Bilato e i presidenti dei comitati Fipav del Veneto e di Padova. Tante persone si sono strette attorno alla moglie Silvia e ai figli Edoardo e Giorgio, compresi gli altri allenatori bianconeri e quei giovani ragazzi che erano da lui allenati e che hanno avuto la fortuna di poter imparare molto dal “Paso”.Insieme a loro anche Julio Velasco e i ragazzi della Generazione di Fenomeni e altri campioni della pallavolo italiana.A celebrare la funzione c’era don Gianluca della parrocchia di Voltabarozzo, don Celestino, don Piero e don Luca Gottardo, ex giocatore della serie A1 bianconera. In questo pomeriggio la Kioene Arena ha tributato il suo ringraziamento a una persona che ha lasciato un segno indelebile, non solo come atleta e tecnico, ma soprattutto come uomo. Il rito funebre è stato trasmesso in diretta televisiva e streaming grazie a Tv7 Triveneta, dando così la possibilità a chiunque di poter essere vicino col cuore alla famiglia di Pasinato, anche se fisicamente impossibilitato ad essere presente.Michele Pasinato sarà sepolto nel cimitero vecchio di Voltabarozzo.Fin qui la cronaca, che però poco può far trapelare del reale sentimento che tutta la Pallavolo Padova sta provando in questi giorni.
    La lettera della Pallavolo PadovaEcco cos’era e cosa sarà Michele Pasinato per tutti noi.Ora, se un alieno giungesse su questo mondo e mi dicesse “descrivimi il pianeta terra”, sarebbe difficile farlo in poche parole. Probabilmente, dopo averci pensato un po’ e dopo avergli spiegato cosa esse siano, direi che questo mondo è un campo di cicale. Immagina una sera d’estate, di quelle che tolgono il respiro. Un terreno buio e un suono costante: “cri, cri, cri, cri, cri”. Un canto perpetuo, una gara a chi sbatte le ali più forte degli altri. A tutti noi è capitato di sentirlo e a tutti noi è capitato di fare un rumore forte, improvviso. Così forte da interrompere, anche se per pochi secondi, quell’infinita litania a cui le nostre orecchie ormai si erano abituate. E allora cala il silenzio. Come adesso. Lo senti? È un silenzio assordante, caro Paso. Attorno a te le cicale si sono fermate. È vero, fra poco torneremo a muovere i nostri arti, a scavalcare la tristezza cercando di ritrovare il sorriso parlando con un amico, abbracciando le persone che amiamo o, più semplicemente, accendendo la radio affinché il frastuono del quotidiano possa aiutarci a superare questi minuti di raccoglimento. Adesso, però, siamo stati qui ad ascoltare questa profonda assenza di note. E non è un caso. Perché probabilmente, anzi, sicuramente, una cosa la hai insegnata a tutti noi: che per lasciare il segno non servono tante parole, non serve chiedere ad un regista d’essere per forza illuminati da un occhio di bue per divenire protagonisti del palco della vita. Servono le azioni. Tu, caro Paso, di azioni ne hai fatte davvero tante. A partire dal campo. Non quello coperto d’erba, ma quello accarezzato da un taraflex. Oltre 7 mila azioni vincenti. Quelle che ti pongono sul podio dei punti realizzati. Quelle giovani cicale che oggi sono state qui, a partecipare al nostro silenzio, le tue azioni di gioco non le hanno viste. Le hanno solo percepite. Forse solo adesso esse si rendono conto di cosa tu sia stato per questo sport. Una disciplina, quella a cui hai dedicato la tua esistenza, che da sempre ama crogiolarsi nel motto “la pallavolo è differente”. Ebbene no. Non siamo diversi dal resto del mondo. Perché ora anche noi siamo muti, impotenti. Tolti i panni dell’atleta, avresti potuto godere di ciò che avevi raggiunto. Ma non l’hai fatto. Ti sei rimesso in gioco, nella vita di tutti i giorni, dimostrandoci che non serve necessariamente l’Inno di Mameli per affrontare nuove sfide. Forse meno clamorose, ma altrettanto stimolanti. Ancora una volta ci hai dimostrato che si può vincere senza osannarsi, perché non è quello che conta. Quindi, all’alieno che nella fantasia mi chiede cosa sia il pianeta terra, voglio dire con orgoglio che questo mondo è sì pieno di cicale, ma ancora cosciente di comprendere che può essere zittito dalla testimonianza di un uomo che ha saputo incantarci con l’esempio. Ciao Paso. LEGGI TUTTO

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    Francia: Bernardinho nuovo Ct. Staffetta con Tillie dopo Tokyo

    Bernardinho con la Francia a caccia dell’oro olimpico di Parigi 2024

    PARIGI – E’ ufficiale, Bernardinho sarà il nuovo Ct della nazionale francese maschile. Il qualificato tecnico verdeoro prenderà la guida de Blues al termine delle Olimpiadi che la nazionale transalpina affronterà con Laurent Tillie. La notizia è stata rilanciata da L’Equipe.Primo appuntamento per l’allenatore brasiliano sarà quindi il campionato Europeo di Settembre.“Sono molto onorato che la Federazione abbia accettato la mia candidatura. Questa decisione non è stata facile perché richiede alcuni sacrifici personali, ma quando guardo a questa nazionale francese e alla sua evoluzione, sono molto entusiasta all’idea di poter portare la mia esperienza per puntare insieme verso un singolo obiettivo comune: la medaglia d’oro alle Olimpiadi di Parigi. È una vera sfida che ci attende. Questa squadra ha un potenziale e vorrei sottolineare l’ammirevole lavoro che Laurent Tillie ha svolto con i suoi giocatori negli ultimi nove anni. Voglio continuare questo lavoro, andare oltre i limiti e le capacità di ciascuno, per continuare a farli crescere come atleti e come esseri umani. È un passaggio necessario. Ma per ora, può esserci un solo obiettivo: le Olimpiadi di Tokyo. Quindi lascerò che Laurent, la sua squadra e i suoi giocatori lavorino per dare il meglio in Giappone. Hanno la capacità e il talento” ha detto Bernardinho.

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    Korea: I Korean Air Jumbos di Santilli portano la serie di finale scudetto in parità

    I Korean Air Jumbos di Santilli portano la serie di finale scudetto sull’1-1

    Finale: Gara 2 (12 aprile)Korean Air Jumbos Incheon – Wooricard Wibee Seul 3-2 (25-20, 27-29, 25-20, 23-25, 15-13) Serie: 1-1KOREAN AIR: Hernandez Carbonell 39, Jung Ji-Seok 23, Kwak Seung-Suk 12, Jin Seong-Tae 6, Jo Jae-Young 4, Han Sun-Soo 1, Oh Eun-Ryeol (L); Im Dong-Hyuk 2, Yoo Kwang-Woo 0, Kim Jae-Young 0, Jung Sung-Min 0, Hwang Seung-Bin 0, Baek Kwang-Hyun (L).WOORICARD: A. Ferreira 34, Na Gyeong-Bok 16, Han Seong-Jeong 13, Choi Seok-Ki 5, Ha Hyeon-Yong 2, Ha Seung-Wu 2, Lee San-Guk (L); Lee Ho-Geon 0, Jang Jun-Ho 0, Choi Hyeon-Kyu 0, Jang Ji-Won (L).
    INCHEON – Trascinati dai 39 punti (col 53% in att.) del cubano Hernandez Carbonell e dai 13 muri di squadra (di cui 6 dello schiacciatore della nazionale Jung Ji-Seok, determinante anche in attacco con 17 punti e il 55%) i Korean Air Jumbos di Roberto Santilli si aggiudicano gara 2 di finale scudetto spuntandola di misura al tie-break sui Wooricard Wibee (cui non sono bastati i 34 punti – col 52% in att. – di un ottimo Alexandre Ferreira) e portando così la serie sull’1-1.
    La serie si sposta ora a Seul dove mercoledì e giovedì si giocheranno Gara 3 e Gara 4.
    Calendario FinaleGara 3 (14 apr): Wooricard Wibee – Korean AirGara 4 (15 apr): Wooricard Wibee – Korean AirEv. Gara 5 (17 apr): Korean Air – Wooricard Wibee
    FormulaFinale al meglio delle 5 gare. LEGGI TUTTO

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    Busto Arsizio: Ufficiale, confermata Stevanovic

    BUSTO ARSIZIO – L’Unet e-work Busto Arsizio ha ufficializzato la conferma della centrale serba Jovana Stevanovic per il 2021/22 – Il tabellone del volley mercato femminile

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    Scudetto: Perugia-Civitanova, atto 4°. La storia dei play off dice che…

    MODENA – Mercoledì pomeriggio prende il via la serie di finale scudetto tra Sir Safety Conad Perugia e Cucine Lube Civitanova. Per i due club è la quarta finale tricolore dopo quelle del 2018/19, 2017/18 e 2013/14. Le due società riallacciano quindi un rituale che nella serie tricolore che lo scorso anno non ha potuto conoscere i protagonisti causa l’interruzione della stagione per il covid19.E’ di fatto la terza finale scudetto consecutiva. Nelle tre già giocate il bilancio sorride alla Lube per 2-1.Per quella che è poi la storia dei play off, su 38 edizioni giocate solo 17 volte, meno della metà, lo scudetto è andato alla prima classificata di regular season.Per ben 7 volte la finale non è stata giocata da almeno una delle due teste di serie di regular season (1ª o 2ª).Prima di questa finale per ben 19 volte la finale è invece stara giocata proprio dalle due migliori di regular season. In 10 occasioni lo scudetto è stato assegnato alla prima classificata, per 9 volte alla seconda.
    La Copravolley Piacenza, la vecchia società di patron Molinaroli, vanta poi un altro duplice record: scudetto conquistato partendo dal 5° posto di regular season e finale scudetto conquistata partendo dal 6°posto. Mai nessuno era arrivato alla finale scudetto da posizioni così di retroguardia.Ultima curiosità, da ben 14 stagioni  lo scudetto non viene vinto per due anni consecutivi dalla medesima formazione. Il tricolore ha infatti cambiato casa al termine di ogni annata passando per Civitanova (5 volte), Perugia (1), Modena (1), Trento (4), Cuneo (1), Piacenza (1) e Treviso (1). L’ultimo club a vincere più scudetti consecutivamente è stata la Sisley Treviso, tre dal 2002 al 2005.

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    Modena: Christenson ai saluti. Arriva Bruno

    Micah Christenson

    MODENA – Nella diretta odierna – conferenza stampa “a distanza” – la società di Modena Volley, tramite il suo presidente Catia Pedrini ha formalmente salutato il palleggiatore Micah Christenson che va a Kazan con contratto biennale. Una partenza resasi necessaria per il ritorno in gialloblù di Bruno Mossa De Rezende.   

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