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    Caso Baranowicz/Vibo Valentia: Le parole del vicepresidente Filippo Maria Callipo

    Callipo e Baranowicz…

    VIBO VALENTIA – La Tonno Callipo Calabria Vibo Valentia a seguito di quanto sin qui detto e scritto sulla vicenda Baranowicz fa chiarezza attraverso le parole del vicepresidente Filippo Maria Callipo.

    “Il 13 luglio 2020 la nostra società, nella figura del direttore sportivo De Nicolo, ha contattato via email il procuratore dell’atleta Baranowicz, signor Di Legge, per chiedere se fossero interessati a rinnovare il vincolo sportivo con la Callipo Sport, dal momento che da lì a poco, il 17 luglio, sarebbe scaduto il certificato medico del giocatore e quindi non sarebbe stato più possibile rinnovare il tesseramento.

    Nonostante l’atleta non avesse più un contratto con la nostra società, abbiamo comunque avuto premura di sottoporre la suddetta proposta, solo ed esclusivamente nel suo interesse, perché consapevoli che sarebbe stato l’unico modo per trasferire il vincolo sportivo ad altra società prima dell’inizio della nuova stagione agonistica.

    Il giorno successivo, 14 luglio, il signor Di Legge, in rappresentanza di Michele Baranowicz, ci rispondeva a mezzo email, comunicandoci «la volontà di non essere tesserato dalla Callipo Sport».

     Ad oggi quindi l’atleta Baranowicz non è più tesserato con la nostra società.
    Le regole della FIPAV in merito al tesseramento degli atleti sono chiare e noi le stiamo rispettando.

    Intendiamo continuare ad agire, come ormai da 107 anni, di cui 27 nel volley, in nome del rispetto delle regole, della legalità e dell’onestà.
    Tanto ad onor del vero.” LEGGI TUTTO

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    Superlega: Classifiche rendimento 6ª. Pinali nuovo leader nei bomber, Grozdanov aggancia Anzani nei muri

    MODENA – Le classifiche di rendimento dopo la 6ª giornata.

    Vedi anche: i migliori delle gare della 6ª giornata

    Nuovo ribaltone in vetta alla classifica dei punti realizzati guidata ora da Pinali (+20) che riesce a superare e distanziare Lagumdzija (+14). Patry (+19) stacca Leon (+17) e si prende il terzo posto, mentre Rossard (+25), uno dei due migliori realizzatori di serata, chiude la top 5. 

    Nella classifica battute vincenti Leon (+4) consolida la sua leadership aumentando il vantaggio su Simon (+2). Kaziyski (+6) supera il duo formato da Abdel-Aziz (+1) e Karlitzek (+4) e sale al terzo posto grazie alla miglior prestazione di giornata nel fondamentale.

    Per il secondo turno consecutivo Grozdanov mette e a referto 5 muri, impresa che gli vale l’aggancio ad Anzani (+3) in vetta alla classifica dei muri vincenti. Kozamernik (+4) e Chinenyeze (+3) si spartiscono il terzo gradino del podio con una lunghezza di vantaggio su Vitelli (+3), Lagumdzija (+2), Holt (+2), Mengozzi (+2) e Pinali (+2).
    La classifica punti realizzati al termine della 6ª giornata.
    PUNTI

    117 – Giulio PINALI (Consar Ravenna)113 – Adis LAGUMDZIJA (Vero Volley Monza)110 – Jean PATRY (Allianz Milano)108 – Wilfredo LEON (SIr Safety Conad Perugia)105 – Thibault ROSSARD (Tonno Callipo Calabria Vibo Valentia)103 – Nimir ABDEL-AZIZ (Itas Trentino)102 – Yuki ISHIKAWA (Allianz Milano)99 – Matey KAZIYSKI (NBV Verona),97 – Aaron RUSSELL (Gas Sales Bluenergy Piacenza)92 – Toncek STERN (Kioene Padova)
    La classifica ace dopo il 6° turno.
    ACE
    22 – Wilfredo LEON (Sir Safety Conad Perugia)17 – Robertlandy SIMON (Cucine Lube Civitanova)15 – Matey KAZIYSKI (NBV Verona)14 – Nimir ABDEL-AZIZ (Itas Trentino), Moritz KARLITZEK (Leo Shoes Modena)12 – Oleh PLOTNYTSKYI (Sir Safety Conad Perugia), Giulio PINALI (Consar Ravenna)11 – Marco VITELLI (Kioene Padova)9 – Osmany JUANTORENA (Cucine Lube Civitanova), Donovan DZAVORONOK (Vero Volley Monza)
    La classifica dei muri vincenti dopo 6 giornate.
    MURI
    19 – Simone ANZANI (Cucine Lube Civitanova), Aleks GROZDANOV (Consar Ravenna)14 – Jan KOZAMERNIK (Allianz Milano), Barthelemy CHINENYEZE (Tonno Callipo Calabria Vibo Valentia)13 – Marco VITELLI (Kioene Padova), Adis LAGUMDZIJA (Vero Volley Monza), Maxwell HOLT (Vero Volley MONZA), Stefano MENGOZZI (Consar Ravenna), Giulio PINALI (Consar Ravenna)12 – Robertlandy SIMON (Cucine Lube Civitanova), Matteo PIANO (Allianz Milano) LEGGI TUTTO

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    Caso Baranowicz/Vibo Valentia: Il regista: “Sono libero ma ancora ‘prigioniero'”

    Michele Baranowcz su Instagram

    MODENA – Su instagram il palleggiatore Michele Baranowicz intervene sul suo nuovo caso.   

    di Michele BaranowiczAncora una volta il mio diritto a lavorare e la mia dignità di uomo vengono calpestati deliberatamente senza ritegno e senza vergogna. Non giudico nessuno, espongo i fatti per come sono. Dopo le vicissitudini della scorsa estate pensavo che questi problemi fossero finiti. “Sei svincolato” mi dissero…“se non hai un contratto in essere con qualsiasi società potrai andare a giocare dove vorrai senza che nessuno possa dirti o pretendere qualcosa da te”.Ci avevo creduto. Come molti di voi sanno pochi giorni fa ho trovato un accordo con Piacenza. Finalmente. Le motivazioni e il morale sono alle stelle, un grande società, grandi giocatori, poter lavorare insieme a Bernardi che idolatravo da bambino. Tutto perfetto. Richiedo alla Tonno Callipo (società con la quale non ho contratto e che non è proprietaria del mio cartellino in quanto ‘svincolato’) il mio tesseramento e conseguentemente il mio trasferimento a Piacenza in quanto un regola federale dice che può tesserarmi l’ultima società con la quale sono stato affiliato. Il tesseramento mi viene negato. Il termine ultimo per quest’ultimo è il 1 novembre e questa è la data in cui vorrebbero farlo,(fonte www.volleyball.it) facendomi saltare l’incontro odierno con Modena e l’incontro del 24 ottobre contro la Tonno Callipo Volley… Sono libero ma ancora “prigioniero”. Mi fermo qui perché non riesco più a trattenere le lacrime dalla rabbia e sconforto per questo ultimo anno. Bisogna farsi coraggio e per amore di mia moglie e mia figlia continuerò a lottare. A voi lascio il compito di riflettere su quanto scritto, a voi lascio il giudizio su questa vicenda perché tanto a me non è concesso nemmeno di poter lavorare anche se da cittadino italiano credo che la nostra Costituzione dica altro. Buona vita a tutti e viva il volley.

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    Superlega: Perugia non si ferma, Trento superata in 4 set

    6. GIORNATAItas Trentino – Sir Safety Conad Perugia 1-3 (25-17, 22-25, 17-25, 25-27)Itas Trentino: Giannelli 1, Santos De Souza 5, Lisinac 11, Abdel-Aziz 24, Kooy 16, Podrascanin 11, De Angelis (L), Rossini (L), Sosa Sierra 0. N.E. Sperotto, Cortesia, Argenta. All. Lorenzetti.Sir Safety Conad Perugia: Travica 2, Leon Venero 18, Ricci 2, Ter Horst 13, Plotnytskyi 12, Solé 7, Piccinelli (L), Colaci (L), Vernon-Evans 0, Russo 8, Zimmermann 0. N.E. Atanasijevic, Biglino, Sossenheimer. All. Heynen.ARBITRI: Cappello, Tanasi.NOTE – durata set: 28′, 27′, 26′, 36′; tot: 117′.

    TRENTO – Il big match della 6ª giornata mette di fronte due delle favorite alla conquista del titolo, partite però con due marce diverse in questo avvio di campionato. La capolista Sir Safety Conad Perugia punta alla sesta vittoria consecutiva, l’Itas Trentino vuole dare continuità alla bella prova di Piacenza per continuare a scalare la classifica.Dopo un ottimo primo set Trento cala a muro e ricezione mentre Perugia alza il livello in tutti i fondamentali e ribalta l’incontro. Gli umbri si impongono grazie alla varietà delle battute dei propri interpreti, a una buona prova corale e hanno il merito di non mollare nel quarto set quando erano scivolati anche a -5.Trento non riesce a mantenere il livello del primo parziale per tutto l’incontro e a sopperire alle difficoltà di un Lucarelli irriconoscibile, mostrando le stesse imprecisioni evidenziate nelle prime gare. Tre sconfitte in cinque giornate non sono sicuramente la partenza ipotizzata a inizio stagione all’ombra del Bondone e con il decisivo turno di Champions che si avvicina gli uomini di Lorenzetti devono trovare in fretta delle risposte.

    I PIÙ E I MENO – A fine gara le statistiche di squadra premiano Perugia in battuta (8-4) e a muro (9-8), mentre Trento fa meglio in ricezione (55%-36% le positive, 27%-22% le perfette) e in attacco (54%-45%). 11 gli errori in attacco per i padroni di casa, quasi il doppio di quelli degli ospiti.MVP dell’incontro è Leon, miglior marcatore dei suoi con 18 punti (50%) conditi da 4 ace e 1 muro e bravo a non concedere nessun ace in ricezione. 13 punti per Ter Horst che riscatta un pessimo primo set con il 52% finale, 12 per Plotnytskyi (36%, 2 ace e 1 muro), 8 per Russo che spadroneggia a muro (4). Serata difficile in ricezione per Colaci ( che subisce due ace diretti 11% le positive e 6% le perfette), Travica gestisce con ordine le sue bocche da fuoco.Dall’altro lato della rete il miglior realizzatore è il solito Abdel-Aziz che chiude con 24 punti (57%, 1 ace e 1 muro), seguito da i 16 punti di Kooy (2 ace e 1 muro) solido anche in ricezione (50% perfette). Buona la prova dei centrali Podrascanin (75%) e Lisinac (82%) che firmano 11 punti ciascuno con due muri. Serata no per Lucarelli autore di soli 5 punti di cui 3 in attacco (23%) e punito anche in ricezione (4 ace concessi).

    SESTETTI – Lorenzetti parte con Giannelli in regia, Abdel-Aziz opposto, Lucarelli e Kooy in banda, Lisinac e Podrascanin al centro e Rossini libero. Ancora privo di Atanasijevic Heynen risponde con Ter Horst opposto a Travica, Plotnytskyi e Leon schiacciatori, Ricci e Solé centrali e Colaci in seconda linea.

    LA PARTITA – L’avvio di gara è targato Abdel-Aziz che punge al servizio e in attacco firma il 6-2 al termine di una lunga azione. Leon suona la carica dai 9 metri con un turno che pur non regalando ace diretti favorisce lo slash di Plotnytskyi e costringe a due errori in attacco consecutivi gli attacchi di Trento (7-7). Lo stesso schiacciatore cubano-polacco chiude in pipe la ricostruita che vale il sorpasso e costringe Lorenzetti al time out (7-8). Gli errori di Ter Horst e Plotnytskyi e l’invasione di Giannelli riportano il punteggio in pari (9-9), Podrascanin trova il break murando la pipe di Leon (12-11). Il +2 di Trento è ancora frutto di un block vincente sul fuoriclasse di Perugia, questa volta di Giannelli (15-13). Trascinati da un Abdel-Aziz intrattabile in attacco e grazie a una buona combinazione di difesa e contrattacco Trento si porta sul +5 ipotecando il parziale (19-15). Heynen prova mischiare le carte inserendo Vernon-Evans per Ter Horst, ma il canadese è impreciso sotto rete (21-15 e 23-15). Plotnytskyi spara out e regala a Trento ben 9 set points, chiude Kooy al terzo (25-17).
    Nel secondo parziale Heynen lascia Russo in campo al posto di Ricci e viene subito ripagato con l’ace del 4-5. Trento sfrutta i contrattacchi di Kooy e Abdel-Aziz favoriti dal turno in battuta di Lucarelli per tornare avanti (8-6), Leon in attacco e Solé in battuta confezionano il nuovo +1 ospite (9-10). Perugia alza il livello in ricezione e difesa e i voli di Colaci vengono concretizzati da Leon e Ter Horst, poi il palleggio di Abdel-Aziz non trova il campo (12-13). Trento soffre in ricezione, ne approfitta Travica che capitalizza la battuta di Ter Horst (14-16). Abdel-Aziz ricuce lo strappo in contrattacco (16-16), Travica trova rispose positive in un rinvigorito Ter Horst (17-18). Sul 21-22  Heynen inserisce Zimmermann in battuta e dal suo turno nascono il muro di Solé su Abdel-Aziz e l’attacco out di Lucarelli che regalano 3 set points a Perugia (21-24). Abdel-Aziz annulla il primo, il primo tempo di Solé chiude il parziale (22-25).

    In avvio di terzo set un ispirato Travica manda a punto quattro compagni diversi (3-4), poi Leon stampa in muro a uno Abdel-Aziz (4-7). Lorenzetti ferma il gioco, ma alla ripresa ancora Leon punisce la difesa blanda di Lucarelli (4-8). Giannelli si appoggia ai centrali (6-9), Leon non dà opzioni a Rossini dai 9 metri e costringe Lorenzetti a spendere il secondo time out (6-11). L’ace di Kooy e il muro di Lucarelli su Ter Horst riavvicinano Trento (9-11), Plotnytskyi ristabilisce le distanze passando in mezzo alle mani di Podrascanin (9-13). I padroni di casa faticano a ottenere il cambio palla e soffrono in ricezione venendo prontamente puniti dai contrattacchi ospiti (12-16). Il muro di Russo su Podrascanin e l’errore in attacco di Kooy chiudono virtualmente il set (13-20) e mandano in confusione anche Lorenzetti che inserisce Sosa Sierra per l’italo-olandese non rispettando così il numero minimo degli italiani in campo. Prima della fine del parziale Leon fa in tempo a firmare un altro ace (14-22), Giannelli invece spara la battuta in rete (17-25).
    Il primo strappo del quarto set è firmato da Trento grazie al muro di Lisinac su Plotnytskyi e al contrattacco di Abdel-Aziz (6-4). Lucarelli punisce lo schiacciatore ucraino dai 9 metri, poi difende su Leon permettendo il contrattacco a Kooy (9-5). Trento sembra aver ritrovato lo spunto del primo set e sulla battuta di Kooy è Podrascanin a trovare la ricostruita che costringe Heynen al time out (13-8). Perugia non ha intenzione di lasciare scappare i dolomitici: Russo suona la carica con il muro su Lucarelli (13-10), Solé lo imita stampando Lisinac (14-12). Il centrale serbo si rifà con la ricostruita del 16-12, poi la fortuna aiuta Abdel-Aziz che rispedisce con la testa in campo perugino un suo attacco murato (18-13). Plotnytskyi recupera un break al servizio (18-15), poi tocca a Leon chiudere l’azione dopo un contestatissimo palleggio di Solé (19-17). La polemica costa il giallo a Lorenzetti e un calo di concentrazione alla ricezione di Trento che subisce l’ace del centrale argentino (19-18). Gli ospiti sembrano gestire meglio il nervosismo: Leon punisce Lucarelli dai 9 metri, Abdel-Aziz non trova le mani del muro (22-23). Ter Horst manda in rete il primo match point, Kooy trova il mani out del contro sorpasso (25-24). Il punto finale alla sfida lo mette Plotnytskyi che dai 9 metri prima costringe Giannelli all’invasione, poi raccoglie direttamente l’ace del 25-27.
    HANNO DETTO
    Angelo Lorenzetti (Allenatore Trento): “Perugia non ti perdona gli errori che commetti e che non ti lascia tante occasioni. Non siamo riusciti a sfruttare quelle che ci siamo create e questo aumenta il rammarico per aver perso non solo il quarto set ma anche il secondo. Abbiamo commesso delle disattenzioni che ci sono costate care, siamo scesi di livello in attacco e in difesa nel terzo parziale ma in seguito siamo nuovamente riusciti a riprendere il bandolo della matassa. Nel finale siamo stati puniti solo da due battute, ma sicuramente dovevamo riuscire a gestire meglio il vantaggio che ci eravamo procurati”.
    Massimo Colaci (PerugIa) “Nel primo set abbiamo fatto molti errori, riconoscendo ovviamente i grandi meriti dell’avversario. Poi però abbiamo dimostrato di essere veramente una squadra. Sono contento naturalmente per la vittoria, ma soprattutto perché non abbiamo mai mollato nei momenti difficili, abbiamo saputo soffrire e l’abbiamo portata a casa. Quanto conta questa vittoria? Per la regular season è importante anche se siamo all’inizio, alla fine per il resto non cambia tantissimo. Però è un segnale importante perché venire a vincere qua non è facile”. LEGGI TUTTO

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    Superlega: Modena fa festa casalinga. Vettori c’è. Piacenza, cantiere aperto con ostacoli

    6. GIORNATALeo Shoes Modena – Gas Sales Bluenergy Piacenza 3-0 (25-16, 25-17, 26-24)Leo Shoes Modena: Christenson 4, Karlitzek 12, Stankovic 10, Vettori 13, Petric 16, Mazzone 4, Iannelli (L), Sanguinetti (L), Grebennikov (L), Porro 1. N.E. Estrada Mazorra, Bossi, Sala, Gollini. All. Giani.Gas Sales Bluenergy Piacenza: Izzo 2, Clevenot 11, Polo 3, Antonov 7, Russell 14, Candellaro 2, Shaw 1, Fanuli (L), Scanferla (L), Botto 1. N.E. Tondo, Grozer, Hierrezuelo. All. Bernardi.ARBITRI: Pozzato, Goitre.NOTE – durata set: 23′, 27′, 33′; tot: 83′.

    MODENA – Alla faccia dei Decreti la Leo Shoes Modena organizza una festa in casa per il derby con Piacenza. La prima sfida casalinga vinta in regular season ottenuta mettendo in campo un approccio alla partita d’altissimo livello. Fa – la squadra di Giani – quello che deve contro una Piacenza che si dimostra un cantiere aperto tra mille difficoltà aggiuntive, ma lo fa mettendoci tanto del suo, facendo la partita con una prova corale di spessore. In ogni reparto, ad iniziare dalla voglia di difendere di tutti. Senza cambi (mancano Lavia, infortunato e Rinaldi che deve attendere l’esito dei tamponi) la squadra d casa valorizza tutto quello che ha. Ad iniziare da Vettori oggi una vera via di uscita per Christenson. Piacenza? Alla fine della gara Bernardi non parla, ma come dargli torto. Con Baranowicz in tribuna, Hierrezuelo in panchina, Izzo in regia ma senza Grozer e la staffetta tra Antonov e Shaw… Un cantiere aperto ricco d’insidie dove un ‘umarell’ rischierebbe l’incolumità. Siamo certi che verranno tempi migliori per la Gas Sales, le potenzialità ci sono. 

    PIU’ E MENO – Per Giani è la prima di campionato, la prima con la squadra titolare che non deve più recuperare la condizione del suo opposto con solo due scelte in banda per il regista. Ad un Petric (MVP) sontuoso (usa spada e fioretto)  che chiude con 16 punti, 58% in attacco, 1 solo pallone negativo, 1 ace, 14 ricezioni senza errori, si affianca Karlitzek che in battuta fa pentole e coperchi (4 ace diretti), a Stankovic (attacco e muro top) e Mazzone (quei due muri su Polo!) il tecnico si può esaltare per la prova d Christenson (anche in difesa e battuta) Grebennikov (super ricezione: Modena viaggia al 70% su ricezione doppio più con 0 pallo negativi) e per Vettori, opposto da 61% in attacco, 1 muro, 1 ace! Piacenza? 6 muri (8 quelli d Modena), 3 ace (10 quelli di Modena), 38% in attacco (52%), 30% di positiva in ricezione (54%). Bassa efficienza corale, ci prova, timidamente, Russell, 14 punti, 42% in attacco un bilancio punti di +5 .    

    SESTETTI – Modena con Christenson in regia, Vettori opposto, Petric e Karlitzek schiacciatori, Mazzone e Stankovic al centro, Grebennikov libero. Piacenza con Izzo in regia, Antonov opposto, Clevenot e Russell in 4, Candellaro e Polo al centro, Scanferla libero. Fuori Grozer, Hierrezuelo e anche Baranowicz, non ancora tesserato.

    LA PARTITA – Modena parte a mille con Vettori che trova diagonali vincenti da posto 2 e seconda linea. L’errore di Russell vale l’8-3.  Piacenza ispirata da Antonov si fa sentire e accenna un ritorno in linea: 9-8. Modena spinge con Karlitzek tra pipe e ace (questo su Scanferla) e il turno di battuta di Vettori che vale il 15-11. Antonov regala: 18-13 (pipe out). Vettori brilla: 20-15. Entra Shaw per Antonov che, dopo una battuta sbagliata di Clevenot, vene beffato a rete da Petric (23-16).  Da posto 1 a posto 1: ace di Karlitzek con Clevenot che guarda: 24-16. Karlitzek si ripete, questa volta corto a toccare il nastro da 1 a 4 su Russell ingannato. 25-16.
    Vettori, 75% nel 1° set, apre con un uno-due (1 ace). Piacenza però ci prova a tenere viva la gara con Russell e Clevenot: 5-9. Christenson tiene caldo Vettori: 7-10, poi il regista USA mette l’ace del 8-10. Petric pennella una palletta: 9-11. E’ “Modena moment” con Stankovic che firma il -1 in contrattacco (10-11) su turno di battuta di Karlitzek che poi firma l’ace del 11-11. Ancora il tedesco al servizio: Stankovic mura la pipe spostata di Russell, è sorpasso  12-11 (da 5-9). Karlitzek ribatte e la ricostruzione di Piacenza porta all’invasone di Russell: 13-11, entra Shaw per Antonov. Mazzone mura due volte Polo. Il 17-14 è l’emblema dell’attitudine che Modena ha messo in campo oggi: difesa, invenzione di Christenson e attacco di Vettori vincente. Petric ridipinge una palletta appoggiata nel metro: 18-15. Karlitzek, Vettori… poi: entra l’azzurrino Porro per il servizio: ace 21-16; ribatte (Scanferla in difficoltà) muro di Stankovic: 22-16… Si va al cambio campo sul 25-17 con l’ace di Christenson.

    Avvio sempre brillante di Modena con Vettori e Petric a spingere: 5-3, 6-4. Russell in  parallela, e un ace di Polo valgono il 9-9. Botto entra e in prima linea tiene Vettori a muro, ma è un lampo: Modena torna avanti 13-11. Candellaro mura ma Russel sbaglia il servizio (14-12). Russell tiene in linea la Gas Sales (15-15). Parità che si perpetua fino al 19-19.Petric provava a spaccare il set: attacco e ace: 21-19. Clevenot fa un ace su Karlitzek: 23-23. Sul 24-23 c’è l’invasione di Russell sotto rete dopo una ricaduta d’attacco e poi l’ace di Stankovic per il 26-24.
    HANNO DETTO
    Micah Christenson (Modena): “La vittoria ci fa davvero bene, anche mentalmente. Piacenza non era al massimo ma ha giocatori di altissimo livello. Vettori ha fatto benissimo, abbiamo alzato tutti il livello e siamo stati bravi a mettere pressione, tenerli dietro e non farli entrare in partita”.Aaron Russell (Piacenza): “Abbiamo giocato male e non siamo riusciti a tenere testa a una Leo Shoes Modena più pronta e decisa nei momenti decisivi. Dobbiamo lavorare tanto in vista del prossimo match”. LEGGI TUTTO

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    Superlega: Milano vince ancora. 3-1 al Verona. Due assenti top

    Milano festeggia, foto e gallery Daniela Tarantini

    6. GIORNATAAllianz Milano – NBV Verona 3-1 (15-25, 25-19, 27-25, 25-22)Allianz Milano: Sbertoli 1, Ishikawa 16, Kozamernik 6, Patry 19, Basic 15, Piano 8, Daldello 0, Weber 2, Pesaresi (L), Mosca, Staforini. N.E. All. Piazza.NBV Verona: Spirito 2, Kaziyski 25, Zanotti 3, Kimerov 10, Asparuhov 17, Aguenier 10, Donati (L), Bonami (L), Jaeschke, Magalini 1, Peslac. N.E. Caneschi. All. Stoytchev.ARBITRI: Saltalippi, Vagni.NOTE – durata set: 25′, 27′, 33′, 31′; tot: 116′.

    MILANO – La Powervolley vince ancora (3-1 su Verona) e arriva a cinque vittorie su sei uscite stagionali confermando così il terzo posto. Un ottimo ruolino di marcia per Matteo Piano e soci, che si portano a casa altri tre preziosissimi punti in vista di un calendario che da qui in poi diventa sicuramente più complesso: in sequenza, infatti, Milano dovrà affrontare Civitanova, Perugia, Padova, Trento e Piacenza. Passando a Verona, resta comunque buona la prestazione di squadra davanti ai 200 dell’Allianz Cloud (capienza ulteriormente ridotta dopo l’ultima ordinanza della Regione Lombardia). Ma è una magra consolazione per la squadra di Stoytchev, che arriva al terzo ko di fila dopo quelli con Perugia e Vibo dei turni precedenti.

    PIÙ E MENO – Riccardo Sbertoli si porta a casa il premio di mvp. Il regista milanese è bravo ad alternare i propri attaccanti e a dare parecchia fiducia a Basic: allo schiacciatore francese, titolare per l’assenza di Maar, vanno la bellezza di 30 palloni e lui risponde tutto sommato positivamente chiudendo col 43% di positività (fatica sicuramente in ricezione dove viene bombardato: 44% su 45 palloni e 5 ace subiti). Bene, nel complesso, il muro meneghino, che stravince il duello di squadra 11-3. Tra le fila di Verona, Kaziysky mostra sprazzi di onnipotenza soprattutto al servizio (6 ace in totale per lui). Chi fatica parecchio, invece, è l’altra new entry di formazione, l’opposto Kimerov: il gigante di 2 metri e 15 conclude col 38% su 26 tentativi, 5 errori e 2 murate.

    SESTETTI – Due assenze pesanti nella partita, una per parte. Piazza deve rinunciare allo schiacciatore Stephen Maar, mentre Stoytchev all’opposto Stephen Boyer. Per entrambi la motivazione è la stessa: isolamento fiduciario per essere entrati in contatto con un soggetto positivo al Covid (tutti e due hanno già fatto un tampone che risulta negativo). Defezioni a parte, i meneghini cominciano con Sbertoli-Patry sulla diagonale principale, Basic-Ishikawa di banda, Piano-Kozamernik al centro e libero Pesaresi. Gli scaligeri rispondono invece con Spirito al palleggio, Kimerov opposto, Kaziyski e Asparuhov schiacciatori, Aguenier-Zanotti centrali e libero Bonami.

    LA GARA – Non c’è proprio storia nell’avvio di partita. Verona è nettamente più in palla di Milano sotto tutti i punti di vista (spicca soprattutto l’85% di positività di squadra in ricezione) e le battute di Kaziyski affossano la ricezione della Powervolley: col bulgaro al servizio, infatti, la squadra di Stoytchev riesce a fare gli allunghi decisivi, tra cui il primo che vale il 7-14. Stesso discorso nel finale e non a caso è un ace dello schiacciatore numero 1 a fissare il punteggio sul 15-25.
    Nel secondo parziale si ribalta del tutto la frittata, perché è Milano a condurre dal primo all’ultimo punto. Piano e soci scappano subito sul 7-2 e riescono a mantenere un ampio margine senza particolari difficoltà (si sveglia soprattutto Patry, che dopo aver chiuso col 22% di positività su 9 palloni attaccati nel primo set, si rifà col 71% su 7 tentativi). Le battute del solito Kaziyski fanno un attimo tremare la Powervolley (si arriva sino al meno 3, 19-16) ma una volta scampato il pericolo è tutto facile arrivare sino al 25-19 finale (bel muro di Kozamernik su un primo tempo di Aguenier).

    Dopo l’altalena di risultati dei primi due set, il match si stabilizza nel terzo dove le due squadre vanno avanti punto a punto. Milano tenta il primo allungo arrivando sino al 12-9 sfruttando un errore gratuito (il secondo del parziale) del gigante Kimerov (lo ricordiamo al posto dell’opposto titolare Boyer). E poi? Ci pensa il solito Kaziyski a stravolgere le carte in tavola: 3 ace su 6 battute totali e punteggio sul 14-16. Gli scaligeri vanno anche sul +3 (17-20) ma Milano è brava a non mollare e a rosicchiare punti. Il pareggio arriva a quota 23 e dopo 3 palle set un pallonetto di Patry chiude le pratiche sul 27-25.
    C’è equilibrio anche nella quarta ed ultima frazione. La ricezione di Milano traballa ancora e Verona ne approfitta per andare sul 7-10. La Powervolley però c’è e pian piano riesce a farsi sotto. L’aggancio decisivo arriva a quota 19 grazie a un errore di attacco di Magalini (entrato per Kimerov). Il sorpasso invece avviene poco dopo (22-21) con un altro errore in attacco della formazione ospite (seguito da varie proteste per un presunto tocco a muro non fischiato). Chiude tutto, sul 25-22, un attacco in diagonale stretta di Ishikawa. LEGGI TUTTO

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    A1 F.: Conegliano mette la quinta: 3-0 a Perugia. 10 muri, Egonu MVP

    BARTOCCINI FORTINFISSI PERUGIA – IMOCO VOLLEY CONEGLIANO 0-3 (18-25, 15-25, 21-25)

    PERUGIA – Nessuna sorpresa al Pala-Barton, dove la Imoco Volley Conegliano rispetta il pronostico, superando in 76 minuti di gioco la Bartoccini Fortinfissi Perugia, e restando a punteggio pieno dopo 5 giornate. La formazione di Santarelli ha controllato la sfida, cancellando l’unica macchia della passata stagione, in cui la sola battuta d’arresto, seppur in formazione ampiamente rimaneggiata, era arrivata proprio sul taraflex perugino. Terza sconfitta consecutiva per le ragazze di Bovari, obbligate a riscattarsi nello scontro diretto del prossimo turno contro Bergamo.

    PIU’ E I MENO – Conegliano vince la sfida in attacco (31% a 54%), tenendo percentuali alte anche in ricezione (54% a 73% di positività). Mvp Egonu, a segno 17 volte (60%); in doppia cifra anche Adams ed Ortolani. Sedici punti al centro per la Imoco, solo 5 per la Havelkova (35%). Nessun ace da ambo le parti, con la Imoco che sbaglia più al servizio (11 errori).

    LA CHIAVE – E’ il muro l’arma vincente di Conegliano, che ne mette a terra 10, contro i 2 perugini; sugli scudi Egonu e Fahr (tre a testa), c’è gloria anche per De Kruijf, Gicquel, Wolosz e Sylla.

    SESTETTI – Bovari lascia fuori Angeloni e si affida a Di Iulio-Ortolani diagonale di posto due, Aelbrecht e Koolhaas, Havelkova e Carcaces a schiacciare e ricevere e Cecchetto libero. Gardini risponde con Wolosz in regia ed Egonu opposta, Fahr e De Kruijf centrali, Sylla e Mckenzie Adams in banda e De Gennaro a guidare la seconda linea.
    LA PARTITA – Equilibrio in avvio (5-5), poi Conegliano strappa da posto tre (6-9); Carcaces accorcia, l’Imoco però tiene le distanze (8-11) con Egonu (top-scorer a quota 5). Sylla allunga il gap (13-17), De Kruijf spegne le speranze di rimonta (15-21); Ortolani risponde, ma è Sylla ad ordinare il cambio campo.

    Il muro fa subito la differenza nel secondo set (0-3); Egonu ne mette altri sette col 71%, dall’altra parte vanno a segno solo Havelkova (due centri) ed Ortolani (cinque), che tengono a galla Perugia ancora per qualche minuto (10-11). Fahr al servizio allarga la forbice a dismisura (10-18), alzando la saracinesca anche a muro (12-21); girandola di cambi, che non cambiano l’inerzia, ed è proprio una subentrata, Gicquel, a firmare il raddoppio.
    Tira e molla nella terza frazione, fino al muro di Sylla (5-7) e l’attacco di Egonu (6-9), che fanno scappare Conegliano; il cambio palla sistematico non modifica il divario (11-14), allargato poi da Fahr (tre su quattro in attacco, 13-18). Entrano Caravello, Gennari e Gicquel, Perugia alza i giri e torna sotto con De Kruijf (19-21); nelle fila ospiti rientrano i pezzi da 90, Carcaces ha la palla per impattare, ma è ancora Fahr a togliere le castagne dal fuoco (21-23); Egonu ferma Ortolani e fa scorrere i titoli di coda. LEGGI TUTTO