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    Planning: Mondiale per club verso il rinvio al 2021. Supercoppa a 4…

    MODENA – Dopo che la General Administration of Sport of China ha annunciato che non verrà ospitato alcun evento internazionale nel 2020 – con conseguente rinuncia cinese dell’organizzazione del Mondiale per Club di pallavolo – quest’ultimo torneo pre oramai vada verso un naturale rinvio al 2021.

    Al momento infatti non pare ci siano alternative organizzative per un torneo con squadre che arrivano da diverse nazioni del globo in un momento in cui ancora la pandemia non è stata debellata. Anche l’ipotesi della sede di Civitanova – circolata in questi giorni – non è confermata dal club che, anzi, smentisce l’ipotesi.

    Per la Del Monte Supercoppa Italiana invece la formula pare oramai definita. Torneo a 4 squadre, Civitanova, Modena, Perugia e Trento, con semifinali giocate il 13 e 20 settembre con gare di andata e ritorno ed eventuale golden set a decidere chi passa alla finalissima in caso di parità. Finale all’Arena di Verona il 25 settembre due giorni prima dell’avvio della Superlega (27) con possibilità di slittamento delle gare di campionato delle due finaliste di uno/due giorni.    

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    Fipav: Campionati di categoria 2020/21, definiti i periodi di svolgimento

    ROMA – Sono state definite le date per lo svolgimento dei campionati di categoria della stagione 2020-2021.Di seguito gli schemi del settore maschile e femminile.

    MASCHILEFase territoriale: U19, U17, U15, U13 (3vs3), U13 (6vs6) stabilito dalle consulte regionali.Fase regionale: U19 (entro 30 aprile), U17 (entro 9 maggio), U15 (entro 15 maggio), U13 3vs3 e 6vs6 (stabilito dalleconsulte regionali).Fase nazionale: U19 (18-23 maggio), U17 (25-30 maggio), U15 (1-6 giugno).

    FEMMINILEFase territoriale: U19, U17, U15, U13 stabilito dalle consulte regionali.Fase regionale: U19 (entro 30 aprile), U17 (entro 9 maggio), U15 (entro 15 maggio), U13 (stabilito dalleconsulte regionali).Fase nazionale: U19 (18-23 maggio), U17 (25-30 maggio), U15 (1-6 giugno).

    In merito all’organizzazione delle finali nazionale i comitati regionali già assegnatari per la stagione 2019/2020 avranno “diritto di prelazione” per la conferma dell’organizzazione entro il 7 dicembre.Questo lo schema dei comitati assegnatari per la stagione 2019/2020

    Finale U19-M: Cr Marche; Finale U19-F: Cr Carmpania.Finale U17-M: Cr Puglia; Finale U17-F: Cr Emilia Romagna.Finale U15-M: Cr Liguria; Finale U15-F: Cr Sicilia. LEGGI TUTTO

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    A1 F.: Caserta, oggi l’ultima chance. Trento alla Fipav, Fabris spera in un torneo a 12 (nonostante le promesse elettorali)

    MODENA – Serie A1 femminile a 12, 13 o 14 squadre?

    C’è chi auspica (Fabris, lo Sceriffo, e la legafemminile), anche se non ufficialmente,  il torneo ridotto a 12 squadre per consentire uno sviluppo con ampio respiro del campionato nella stagione pre olimpica; c’è chi auspica una A1 a 13 squadre in virtù di un ricorso vincente della Volalto 2.0 Caserta contro l’esclusione dall’elenco dei club virtuosi, una contraddittoria società che nelle ultime due stagioni ha fatto molto parlare di sé per l’ondivaga modalità gestionale; infine c’è chi, come la Trentino Rosa – società vincitrice dell’ultima coppa Italia di A2, e in vetta al torneo prima dello stop perla pandemia – auspica possa essere un torneo a 14 squadre.

    Il club ha inviato una comunicazione, firmata dal presidente Roberto Postal, alla Fipav e alla Lega ribadendo il proprio diritto a far parte dell’organico a 14 avendo presentato regolare domanda di ripescaggio e alla luce di quanto afferma la Guida Pratica Campionati: “squadre partecipanti: 14” e di quanto afferma la Guida Pratica Serie A Femminile “nel caso di società che rinunciano o non vengano ammesse al Campionato, si procederà al ripescaggio delle squadre iscritte come Riserve soltanto fino al raggiungimento massimo di 14 squadre”.

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    A3 Credem Banca: I due gironi 2020/21

    Presentazione Campionati A1/A2 F… @ BergamoSet 15 giorno intero

    Sarà Bergamo a ospitare la Presentazione dei Campionati di Serie A Femminile 2020-21. Martedì 15 settembre, nel suggestivo scenario di Città Alta, si terrà la cerimonia ufficiale di apertura della stagione sportiva, a metà tra la[…] LEGGI TUTTO

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    Mercato: Le news di giornata da Usa, Brasile, Turchia, Romania e Finlandia

    MODENA – Le news di volley mercato estero di giornata. TABELLA MERCATO ESTERO MASCHILE – TABELLA MERCATO ESTERO FEMMINILE USA – Dopo aver deciso di non giocare a livello professionistico nell’ultima stagione (stracciando il contratto che aveva firmato con la Lardini Filottrano) la centrale Paige Tapp tornerà in campo nella neonata “Athletes Unlimited” Volleyball League […]
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    Amichevoli: L’Estonia batte la Finlandia, ma non va in Polonia. Heynen divide i suoi in 2 squadre

    Nazionale estone

    MODENA – Finlandia ed Estonia, due delle 4 nazioni orgnizzatrici degli Europei 2021, si sono affrontate ieri in amichevole a Salo.Il match è stato dominato dalla formazione ospite ora allenata da Cédric Énard che si è imposta per 0-3 (20-25, 15-25, 19-25) ed ha vinto anche il set supplementare 22-25. Protagonista dell’incontro è stato Oliver Venno con 21 punti mentre il top scorer dei finlandesi è stato Samuli Kaislasalo con 7.La formazione estone era attesa a Lodz per 2 amichevoli contro la Polonia da giocare domani e lunedì, ma quest’oggi è invece rientrata in patria per l’aumento del numero dei casi di coronavirus in Polonia rinunciando al doppio impegno. Restando in ambito pallavolistico recentemente sono risultati positivi una giocatrice del LKS Commercecon Lodz ed un giocatore del Trefl Gdansk ed entrambe le squadre sono state messe in quarantena.

    Vital Heynen
    Vista la diretta tv prevista su Polsat Sport la nazionale di Heynen scenderà comunque in campo divisa in 2 squadre ribattezzate Team Fabian e Team Michal dal nome dei 2 capitani (Drzyzga e Kubiak).

    Team Michał:Palleggiatori: Marcin Komenda e Grzegorz ŁomaczOpposti: Dawid Konarski e Maciej MuzajSchiacciatori: Michał Kubiak, Tomasz Fornal e Bartosz KwolekCentrali: Karol Kłos e Piotr NowakowskiLibero: Paweł ZatorskiAll: Sebastian Pawlik

    Team Fabian:Palleggiatore: Fabian DrzyzgaOpposto: Bartosz KurekSchiacciatori: Bartosz Bednorz, Wilfredo Leon, Artur Szalpuk e Aleksander ŚliwkaCentrali: Norbert Huber e Jan NowakowskiLibero: Damian WojtaszekAll: Michał Mieszko Gogol

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    Riflessioni: Mauro Berruto, “E’ in arrivo un asteroide sullo sport… Non siate come i dinosauri…”

    MODENA – Mauro Berruto, da sempre attento al mondo sportivo nel suo insieme non manca di lanciare un allarme social.

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    di Mauro Berruto

    SETTEMBRE 2020: UN METEORITE CADRÀ SUL MONDO DELLO SPORT.POST LUNGO, MA SE CREDETE NEL VALORE DELLO SPORT VI CHIEDO 3 MINUTI. PER LEGGERE E POI AGIRE.

    Nel nostro Paese, per ragioni che non starò qui ad elencare, il mondo della scuola dal secondo dopoguerra ha abdicato al compito di diffusione della pratica sportiva, che a me piace chiamare cultura del movimento. Questa enorme missione è stata raccolta da una capillare rete di associazioni sportive che, Dio le benedica, hanno tenuto in piedi un modello appoggiato su tre colonne portanti:
    1. Il finanziamento, spesso in forma di mecenatismo, da parte della media/piccola (o piccolissima) impresa. Denaro privato, dunque.

    2. Le famiglie che, pagando quote associative, hanno investito sul futuro dei propri figli credendo nello sport come scuola di inclusione, salute, fatica, rispetto delle regole.
    3. L’utilizzo di impianti, nella stragrande maggioranza le palestre delle scuole, in un percorso clamorosamente a ostacoli fra dirigenti scolastici che talvolta gestiscono un bene pubblico come se fosse privato, custodi ostativi e impianti non all’altezza. Un modello feudale, diciamo così.
    Poi c’è una quarta, gigantesca, colonna portante. Quella del volontariato: un esercito di dirigenti, accompagnatori e addetti alla logistica, ma all’occorrenza anche un po’ arbitri, autisti, refertisti, tecnici, psicologi, massaggiatori, tifosi. Chi vive il mondo dello sport di base sa esattamente a cosa mi riferisco.
    Ho avuto la fortuna di crescere nello sport più di base che si possa immaginare, in Borgo San Paolo a Torino, e poi il privilegio di essere arrivato al sogno più grande che potessi sognare: allenare la squadra nazionale del mio Paese vincendo una medaglia olimpica, a Londra nel 2012.
    Proprio per questo sento il dovere di urlare che fra 6-8 settimane sul nostro sport sta per precipitare un meteorite. Succederà qualcosa di mai visto prima.
    Quelle tre colonne portanti stanno per implodere: la medio-piccola-piccolissima impresa dovrà occuparsi della propria esistenza in vita, le famiglie vedranno ridursi la propria disponibilità economica e, lo sappiamo tutti, saranno costrette a eliminare voci di spesa (ahimè, sappiamo anche questo, lo sport sarà la prima cosa a saltare) e, infine, si aprirà un gigantesco problema relativo all’utilizzo delle palestre.I dirigenti scolastici le utilizzeranno per altri scopi didattici? Quante ragazze e ragazzi potranno entrarci? Chi si occuperà dei processi di sanificazione? Insomma: saremo di fronte al più gigantesco sfratto della storia dello sport del Paese.
    Quando arriva un meteorite ci si può comportare in tre modi: non rendersene conto (come successe ai dinosauri, il finale lo conoscete), terrorizzarsi (e quando si ha paura, è umano, si cerca prima di tutto di mettere in salvo se stessi) oppure, me lo hanno insegnato le mie squadre, si possono mettere insieme creatività e intelligenza collettiva. Occorre unirsi, trovare soluzione comuni e mettere a sistema competenze. Nessuno si salva da solo: se non l’abbiamo imparato negli ultimi mesi… che cosa altro deve succedere?
    Le soluzioni passeranno necessariamente attraverso la capacità di quel meraviglioso e pacifico esercito di cittadini (non solo i praticanti, ma tutti quei volontari di cui ho scritto) di chiedere, insieme e a gran voce, a questo Paese di considerare la cultura del movimento come un bene pubblico! Sì, un bene pubblico! Per mille ragioni che chi ama lo sport conosce, ma soprattutto per una, molto concreta: la cultura del movimento è il più straordinario generatore di risparmio per il Sistema Sanitario Nazionale. Mi sono stufato di partecipare a convegni o di mostrare migliaia di pagine di letteratura scientifica, che testimoniano che un euro investito in cultura del movimento ne fa risparmiare quattro, a distanza di cinque anni, alla pubblica amministrazione. Un euro investito, quattro risparmiati per esempio nella lotta a quelle pandemie, dallo storytelling meno affascinante, come le malattie cardiovascolari o il diabete. Un euro investito, quattro risparmiati, senza contare il valore aggiunto in termini di prevenzione, inclusione, minori ospedalizzazioni e assenza sul posto di lavoro, qualità della vita.Io non voglio più fare questi calcoli. Vorrei invece un Paese che metta la cultura del movimento al centro delle proprie politiche, pensandola come un diritto/dovere civico, nel modo più democratico e ampio, per bambini, adolescenti, adulti, anziani, donne, uomini e con un’attenzione particolare alla disabilità.Come fare, considerato che la parola sport non è scritta nella nostra Costituzione? Abbiamo visto arrivare dei bonus (vacanze, biciclette), ovvero assegni da spendere per rimettere in moto alcune micro-economie. Perché non pensare a un bonus, a settembre, da mettere a disposizione delle famiglie (quelle che ne hanno bisogno) da poter spendere per la pratica sportiva? Quell’assegno, mai come in questo caso, sarebbe un investimento capace di restituere alla pubblica amministrazione, dopo cinque anni, il suo valore moltiplicato per quattro. Non è un’opinione, è una certezza. Così come è una certezza la necessità di identificare incentivi fiscali per chiunque intenderà (o potrà) ancora mettere a disposizione liquidità per lo sport di base.
    Vorrei anche vivessimo in città capaci di mettere la cultura del movimento al centro delle proprie politiche, capaci di rispondere all’imminente emergenza impianti riscrivendo i modelli (feudali e anti-storici) dei bandi di concessione, dell’assegnazione delle palestre scolastiche del recupero e dell’affidamento di aree dismesse e, a maggior ragione in questo momento, cambiando il paradigma di utilizzo di quelle risorse (che per esempio Torino possiede, eccome) che sono i parchi, i giardini, i fiumi, la collina per far sì che diventino luoghi sicuri, attrezzati, presidiati e capaci di far migliorare la qualità della vita dei suoi cittadini e generare risparmio. Ci sono aree dismesse (e dunque oggi costose) della città che con interventi minimi potrebbero diventare luoghi della salute, di relazione, inclusione e qualità della vita, ci sono parchi e fiumi che hanno segnato la storia di Torino e, soprattutto, c’è un esercito pacifico e competente di persone che non vede l’ora di potersi prendere cura di un pezzo di città e renderla più bella. Un esempio concreto di economia circolare, insomma, e di rispetto, cura affetto per il paesaggio cittadino.Parlo di Torino perché quello è il pezzo di mondo in cui sono nato, ma spero che queste riflessioni possano allagarsi a tutte le città e i comuni del nostro meraviglioso e fragile Paese.
    Fra sei-otto settimane arriverà un asteroide: bisogna scegliere se essere dinosauri oppure costruttori del nostro futuro, pensando e agendo come una squadra. LEGGI TUTTO

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    Mercato: Caracuta scende in B1 ad Aragona

    Valeria Caracuta

    ARAGONA – La Seap Dalli Cardillo Aragona piazza il primo grande colpo di mercato, ingaggiando la palleggiatrice Valeria Caracuta, ex LKS Commercecon Lodz, formazione del massimo campionato polacco. La nuova regista biancoazzurra ha iniziato la scorsa stagione agonistica con la maglia del Millennium Brescia in serie A1 per poi passare, nella finestra del mercato invernale, al club polacco in lotta anche per la Champions League. Valeria Caracuta, palleggiatrice di assoluto valore e grande esperienza, è nata nel 1987 a San Pietro Vernotico in provincia di Brindisi ed è alta 173 centimetri. Vanta numerose stagioni tra serie A1 e A2.Valeria Caracuta ha indossato anche la maglia della nazionale italiana. Il 29 maggio del 2013 a Montreaux ha debuttato in azzurro nella sfida Italia – Giappone 2-3.“La mia scelta di Aragona parte dall’entusiasmo e la carica con cui il presidente Nino Di Giacomo ed il coach Massimo Dagioni (con cui avevo già lavorato a Busto Arsizio) mi hanno presentato il progetto. Mi è sembrato sin da subito un ambiente ambizioso con delle basi valide per arrivare molto in alto e raggiungere importanti obiettivi. I presupposti ci sono e sono contenta di accettare questa “sfida” e mettere a disposizione delle mie nuove compagne e della società la mia esperienza. Pur non conoscendo molto la categoria questo non mi spaventa, anzi…è un stimolo in più per mettermi in gioco. Sono sempre stata una persona ambiziosa e so che per arrivare in alto servono sacrificio e umiltà, queste parole saranno il mio motto dal primo allenamento in cui entrerò in palestra. E ovviamente farò di tutto per trasmetterlo. Mi aspetta un campionato di B1 agguerrito e di alto livello, sarà una battaglia ogni partita e noi dovremmo essere pronti a questo. La nostra squadra ha già uno staff importante e sarà allestita da giocatrici di altissimo livello, ma questo non basterà, sono sicura che quello che farà la differenza a campionato in corso sarà il gruppo. Per questo ci sarà da lavorare tanto, servirà a raggiungere quel livello di gioco di squadra che ci permetterà di affrontare eventuali difficoltà e raggiungere quell’ importante traguardo che tutti vogliamo. Per quanto mi riguarda posso dire che sono molto carica e motivata e darò il massimo ogni allenamento e partita, palla dopo palla. So che Aragona è una piazza calda, con tanto tifo e seguito, e noi ne faremo di questo la nostra arma in più”.

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