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    Cisterna: Sabbi e c. via ai test sierologici. “Ho vissuto due lockdown. In Cina e in Italia, qui per fortuna avevamo il giardino…”

    CISTERNA DI LATINA – Dopo il raduno i giocatori della Top Volley Cisterna hanno trascorso il sabato in una lunga serie di test: quelli sierologici per il coronavirus Covid-19, presso Laboratorio Analisi, centro di alta diagnostica di Cisterna di Latina, del dottor Andrea Vaccari, mentre nel pomeriggio gli atleti hanno preso parte ai test di valutazione funzionale presso il centro Stema Fisiolab di Latina.

    Giulio Sabbi ha vissuto due lockdown consecutivi, il primo in Cina e il secondo in Italia, ora non vede l’ora di ripartire con la pallavolo. “Per me quello verso Cisterna è stato un viaggio abbastanza caldo, con temperature molto alte ma è stato soprattutto un viaggio molto felice perché finalmente si ricomincia, mi è mancata tantissimo l’Italia e sono contento di poter di ricominciare – chiarisce l’opposto della Top Volley – I test sierologici per il Covid-19 sono importanti perché bisogna essere attenti, dopo questo potremo finalmente iniziare nel modo migliore. I due lockdown? Quello in Cina l’ho vissuto in un appartamento piccolino, con la bimba piccola non è stato facile, poi quello in Italia per fortuna avevamo il giardino ed è stato meglio”.

    Amedeo Verri, il responsabile dello staff medico, sta per iniziare la sua stagione numero 21 con la Top Volley, un vero record per il dottore. Verri verrà affiancato dall’ortopedico Gianluca Martini, anche lui con il Club pontino da molti anni, poi i fisioterapisti saranno Elio Paolini, Valeria Diviziani e il nuovo arrivo Erasmo Galeno, confermato il Podologo Alessandro Russo, anche lui con la Top da tanto, mentre cambia l’osteopata, dopo Italo Napoleoni sarà il momento di Mirko Carnevale. Lo staff della Top Volley Cisterna verrà affiancato dal gruppo di lavoro di Stema Fisiolab, una collaborazione importante tra il centro fisioterapico pontino e il Club di Superlega che ormai è un valore aggiunto da molto tempo. 

    Scalpita anche Mimmo Cavaccini, che da Salerno ha raggiunto Cisterna con una voglia pazza di allenarsi con il gruppo. “Quest’anno ci sono procedure  che dobbiamo svolgere e poi saremo finalmente pronti per l’attività da atleti, le sensazioni più belle le avremo quando finalmente rientreremo al palazzetto, credo sarà emozionante – spiega il libero, alla vigilia della sua seconda stagione in provincia di Latina – Sono un giocatore molto generoso e mi dispiacerebbe l’assenza dei tifosi, spero possano tornare presto al palazzetto così come facevano prima dello stop. Un pensiero va alle ragazze del nostro settore giovanile femminile che ci seguivano con grande costanza, colgo l’occasione per salutarle personalmente”. 

    TEST SIEROLOGICI – Giulio Sabbi e compagni hanno preso parte ai test svolti dall’equipe del Laboratorio Analisi, centro di alta diagnostica di Cisterna di Latina, per il rispetto delle direttive legate alla pandemia di coronavirus Covid-19. “Abbiamo sottoposto gli atleti della Top Volley Cisterna ai test sierologici, per noi è stato un grande piacere perché la loro scelta nei nostri confronti ci conferma come uno dei centri più ambiti anche perché siamo centro Covid-19 autorizzato dalla Regione Lazio, ci occupiamo di tutta la patologia clinica ma in questa fase ci siamo concentrati sul test per poter iniziare il campionato in sicurezza rispettando i protocolli – ha chiarito il dottor Andrea Vaccari, del Laboratorio Analisi, centro di alta diagnostica di Cisterna di Latina – in pochissimo tempo avranno tutte le risposte per poter iniziare gli allenamenti in totale sicurezza. I test per igG e igM sono stati svolti in bioMérieux, un livello avanzatissimo per quanto concerne i reattivi, questo ci darà la maggiore attendibilità possibile: capiremo se sono stati a contatto con il virus in passato o se lo hanno in questo momento. Chi sarà igg positivo, speriamo di no chiaramente, verrà gestito con la massima privacy prevista per questo tipo di situazioni e svolgerà tutta la trafila per recarsi al centro Covid di Latina dove eseguirà il tampone. Tutti i test verranno trasmessi a Roma dove confluiranno tutti i test svolti dai centri privati e convenzionati così da permettere una stima dell’impatto che il coronavirus ha avuto sulla popolazione”.
    Gli atleti verranno seguiti durante tutta la stagione dal dottor Vaccari e dalla sua equipe di specialisti. “Mi piacerebbe che si comprendesse che, specie in questa fase, non va abbassata la guardia e che va mantenuta alta l’attenzione: sto assistendo a comportamenti un po’ troppo leggeri da parte di molti e questo non va bene – conclude Vaccari – Si sta già parlando circa il lavoro di screening da fare con le scuole, inizieranno i professori, questo ci darà la possibilità senza fare i tamponi di capire come stanno le cose. Mi piacerebbe che tutta la stagione sportiva potesse iniziare in massima sicurezza e magari permettere al pubblico di seguire le partite del campionato di pallavolo, la Top Volley Cisterna merita un seguito importante e anche il pubblico meriterebbe di poter assistere a questo spettacolo”.

    TEST DI VALUTAZIONE – Presso il centro Stema Fisiolab di Latina i giocatori della Top Volley Cisterna sono stati sottoposti a una serie di test con l’obiettivo di valutare a livello funzionale e ostepatico, poi a livello di prevenzione e per la creazione di un protocollo personalizzato di lavoro per i singoli atleti. “Abbiamo ripreso in questi giorni le visite per i nostri giocatori che sono stati fermi per un periodo molto lungo, ciascuno ha svolto una propria preparazione, poi dal punto di vista medico possiamo dire che stanno tutti bene, anche sotto il profilo psicologico – spiega il dottor Verri – il nostro compito sarà quello di tenerli al massimo della salute e dell’efficienza fisica collaborando con i nostri tecnici per avere sempre tutta la rosa al completo”.
    Anche il dottor Gianluca Martini ha valutato gli atleti. “Dopo questa sosta potrebbero verificarsi infortuni di tipo muscolo-tendineo così insieme al preparatore cercheremo di mettere in pratica un’opera di prevenzione per questo tipo di eventi”.
    I giocatori sono stati sottoposti ai test di prevenzione per spalla, schiena, ginocchio e caviglia, poi a quelli di forza, al test isocinetico per misurare la forza di flessori ed estensori del ginocchio, poi il test ‘agility’ che s’è svolto all’aperto, il jump test per i salti e la valutazione dell’articolazione temporo mandibolare. “Complessivamente i nostri atleti hanno lavorato bene durante il periodo di pausa, abbiamo avuto finora ottimi feedback – spiega Elio Paolini, il fisioterapista della squadra – sarà importante lavorare partendo da queste valutazioni del quadro fisico e funzionale per sviluppare i protocolli di lavoro e di prevenzione degli infortuni”. LEGGI TUTTO

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    Vincolo Sportivo: Si va verso l’abolizione?

    MODENA – Anticipazione di Nicola Baldo, su Dolomiti Volley sul futuro del vincolo sportivo.

    Sul portale trentino si legge di anticipazioni diffuse su un testo che recita “abolizione del vincolo sportivo anche nel settore dilettantistico”. Un tema caldo entrato nel Testo Unico sullo Sport che il ministro Vincenzo Spadafora ha consegnato nella giornata di ieri e che vorrebbe portare alla votazione in Parlamento entro la fine di agosto. Ma i tempi per una sua approvazione potrebbero portarci anche ad inizio novembre.

    Sul Testo Unico è previsto anche un capitolo che di fatto cancellerebbe o modificherebbe in modo importante il vincolo sportivo anche per le società dilettantistiche. Questo anche per interesse del Ministero delle Pari Opportunità che, dopo alcune segnalazioni, è intervenuto dicendo – in sintesi – che non si può vietare ad una persona di avere un’esperienza lavorativa da un’altra parte (perché di lavoro si parla per quel che concerne la serie A) solo per un vincolo firmato a 14 anni.

    Un tema che in Fipav si affronta già da tempo, con una apposita commissione che da parecchi mesi lavora su come modificare il vincolo sportivo. 

    Dolomitivolley anticipa anche una BOZZA FEDERALE DI RIFORMA DEL VINCOLO

    C’è una bozza sul tavolo sulla quale si lavora da tempo, che prevederebbe un forte vincolo societario fino ai 18 anni dell’atleta, con parametri federali di trasferimento ben precisi per i minorenni (esempio, giovane di 14 anni va in prestito o ceduto ad un settore giovanile di società di serie A allora avrà costo X, andrà in serie B allora avrà costo X- mentre se va in una società che milita nei campionati regionali o provinciali X–).
    Ma poi, una volta diventato maggiorenne, sarebbe il ragazzo o la ragazza in questione a decidere cosa fare e con chi vincolarsi di nuovo. A firmare per sé stesso, così come diventando maggiorenne può firmare tutto nella vita quotidiana, dalle giustificazioni scolastiche in su. Ma questa volta il nuovo vincolo che si firmerebbe a 18 anni avrebbe validità solo al massimo fino ai 24-25 anni, dopo questa età l’atleta praticamente ogni anno potrà decidere dove andare a giocare liberamente. Ma anche fra i 18 ed i 25 anni, di fatto, i parametri federali che saranno applicati per prestiti o cessione del cartellino saranno notevolmente più bassi rispetto a quelli odierni.
    E LE SOCIETA COME SI COMPORTERANNO? Dolomitivolley.it analizza così la nuova situazione: 
    Per gli atleti sarà bellissimo, perché a quel punto sia che un ragazzo sia un talento nazionale sia fosse un giocatore che può al massimo ambire a giocare in Prima divisione, allora di fatto che sa potrà sempre liberarsi con parametri diversi tra loro ma sempre estremamente bassi e, di fatto, decidere sempre dove andare a giocare.
    Per le società sarà meno bello, soprattutto quelle che anche a 24, 28 o 31 anni chiedono ed incassano ogni anno qualche centinaia (o migliaia) di euro dai prestiti in giro di proprie atlete o atleti. Chiaro che questo comporterà il fatto che per le società la voce “prestiti” nella casellina delle entrate si ridurrà notevolmente rispetto ad oggi. E soprattutto quelle società che puntano a creare giocatrici per mandarle poi in giro in prestito si ritroveranno ad incassare un domani molto meno rispetto ad oggi.
    Il rischio vero è che molte società potrebbero abbassare o cancellare il proprio impegno nel settore giovanile, se poi si sa che a 18 anni arriva la società che milita anche solo in serie B, magari, che si prende le ragazze o ragazzi su cui si è lavorato per anni in cambio di “quattro noccioline”. Anche alcune società di serie A, ad esempio, se i giovani talenti in tutta Italia costeranno così poco di cartellino perché dovrebbero investire cifre importanti per anni nel proprio giovanile, quando basta un lavoro di “scouting” ed osservazione sul territorio nazionale? E sul proprio territorio anziché spendere 10 si potrà fare un giovanile meno impegnativo, che costi 5, per fare un altro esempio. Integrandolo poi con i ragazzi o le ragazze pescate in giro per l’Italia.
    Quando questa probabile riforma diventerà realtà? Non prima di un anno abbondante. Questo perché si tratta di una riforma staturaria della Federvolley e per compiere questa modifica serve passare da una assemblea nazionale delle società. Ed una ad hoc per questo tema non sarà convocata, facile sarà un aspetto inserito nell’assemblea in programma fra l’autunno 2021 ed il febbraio 2022 per l’elezione del nuovo presidente federale nazionale. LEGGI TUTTO

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    Verona: Ingaggiato il centrale Caneschi

    Caneschi

    VERONA – BluVolley Verona definisce l’ingaggio fino al 2022 di Edoardo Caneschi, che si unisce al team gialloblù. Classe 1997, nato ad Arezzo, Caneschi è un centrale di 205 cm proveniente da Sora, dove ha militato per tre stagioni.

    Prima ancora, la sua esperienza nasce nel Club Italia, con cui parte dalla serie B2 per approdare in A2.

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    Ravenna: La nuova proprietà impone la “clausola covid” sui contratti, -20%. Tensione…

    Francesco Recine, MVP contro Vibo Valentia

    RAVENNA – L’hanno ribattezzata “clausola covid” in realtà è l’imposizione di un taglio del 20% sui contratti già in essere.

    Contratti che dovranno essere risiglati da atleti da tempo confermati dal team romagnolo solo perché il club Porto Robur Costa ha recentemente trasferito il suo titolo sportivo e tutti gli asset con simbolo positivo ad altra società.  A tutti gli effetti una nuova azienda con denominazione “Porto Robur Costa 2030” con un nuovo assetto dirigenziale e, soprattutto, bilancio immacolato.

    La società ravennate ora chiede ai suo atleti – che devono rifirmare i contratti – di accettare la clausola che prevede il taglio di stipendio per sopperire ad eventuali mancati incassi nelle prime gare casalinghe del campionato 2020/21 qualora il Pala De André possa aprirsi solo ad un ristretto numero di spettatori in rispetto alle norme sul distanziamento sociale. Non una ipotesi ma quasi una certezza.

    Una imposizione dell’ultimo minuto che ha creato malumore in diversi atleti.  In fase di contrattazione o ricontrattazione non ci sarebbe nulla di sbagliato nel proporre una “clausola” legata ad un possibile calo delle entrate, dando agli atleti la possibilità di accettarla o meno cercando alternative nel caso di diniego.

    Il problema che ha fatto salite la temperatura nei rapporti tra i giocatori confermati e il club è però legata alla tempistica della novità imposta a Batak, Recine e compagni. La ristipula dei contratti già siglati da tempo, rimessi in discussione solo ora, non lascia ai giocatori molte possibilità di contrattazione essendo il volley mercato delle altre squadre di Superlega praticamente concluso.
    In questo braccio di ferro non rientra però Marco Bonitta che la nuova società avrebbe inquadrato “solo” nel già impegnativo ruolo di allenatore, ma senza più compiti manageriali alla Ferguson.

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    Milano: Capitan Piano racconta l’emozione del ritorno in gruppo

    CUNEO – Prosegue il lavoro dell’Allianz Powervolley Milano nel ritiro di Cuneo dove la squadra di coach Piazza ha iniziato la preparazione atletica in vista dell’inizio della stagione 2020-2021.

    Senza poter ancora contare su Maar ed Ishikawa, rispettivamente in Canada e Giappone, e con l’assenza del secondo libero Staforini (impegnato nel ritiro della Nazionale U18 in vista degli Europei di categoria), la squadra ha intanto iniziato a prendere confidenza con i nuovi arrivi Patry, Daldello, Mosca e Meschiari, cui si è aggiunto in prova per il ritiro cuneese l’opposto tedesco ex Ortona Marks Christoph.

    Accanto ai volti nuovi, ci sono i senatori di questa Allianz Powervolley: da Sbertoli a Kozamernik, da Pesaresi a Basic fino al capitano Matteo Piano. Alla sua quarta stagione con la maglia di Milano, il centrale in maglia numero 11 è pronto ad un nuovo inizio.

    “Sono concentrato sul presente – commenta –, sono molto emozionato. Credo di non volermi ancora soffermarmi molto sul rientro, perché mi tocca. È tanto che non ero insieme alla squadra. Mi sto godendo il presente, mi sto godendo i miei compagni in ritiro. È bello essere insieme tutto il giorno per tanti giorni. Credo che pian piano mi emozionerò sempre più giorno dopo giorno. Cerco di essere autoesigente e di divertirmi con grande allegria”.

    Un percorso effettuato un passo alla volta, uno scalino alla volta. Quelli stessi scalini che sono stati strumento concreto della riabilitazione di Piano per testare il suo ginocchio dopo la lesione del legamento crociato anteriore. E, tra mille scalini ancora da salire da solo ma anche con la sua squadra, Piano si immagina così: “È difficile per me pensare a tutto il mio percorso riabilitativo, non sono ancora pronto. Se però penso al gruppo, credo sia bello il fatto di trovare già dal ritiro il nostro modo di essere un cerchio. Ci sarà un modo di fare squadra che sarà nuovo: avremo l’occasione di trovare la nostra identità. Dovremo lavorare bene per essere contenti per noi, per le persone che lavorano per noi, per la società, per i tifosi e per la città. Dovremo essere un cerchio che si allarga sempre più per abbracciare tutti”.
    Non manca un pensiero d’amore a Milano, città che per la prima potrà abbracciare Matteo Piano come capitano dell’Allianz Powervolley. “Io amo molto Milano. Credo che la nostra società debba essere ambiziosa e puntare ad essere, con il tempo e con il suo percorso, un punto di riferimento sportivo per la città di Milano, che è una città di eccellenza. Abbiamo un bellissimo compito ed una grande opportunità, tutti noi che indossiamo questa maglia e tutti coloro che lavorano per questa società. Milano è grande e bisogna lavorare per essere grandi”.

    Un lavoro che passerà dal campo e dai risultati ottenuti in un campionato che si conferma il migliore al mondo. “Sarà una pallavolo diversa – conclude Piano –. La nostra forza sarà quella di essere concentrati su di noi, come penso faranno le altre squadra. Saremo tutti dei “resistenti”, perché ancora non sappiamo come si evolverà il mondo del volley. Ognuno sarà però chiamato a fare il massimo, per far sì che ci sia una bella Superlega seguita da molte persone”. LEGGI TUTTO

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    Perugia: Via alla stagione. C’è anche Lanza, Atanasijevic in quarantena. Le parole di Heynen

    PERUGIA – È partita l’avventura della nuova Sir Safety Conad Perugia. Si sono ritrovati oggi pomeriggio al PalaBarton i “Block Devils” per iniziare la preparazione alla prossima stagione agonistica.

    Un inizio evidentemente un po’ diverso dal solito nel rispetto delle disposizioni governative e del protocollo Fipav per la ripresa dell’attività sportiva.

    Primo giorno in bianconero per alcuni dei nuovi con Travica, Solè, Ter Horst e Sossenheimer “all’esordio” al PalaBarton con la divisa del team umbro. Assenti come previsto Leon, Zimmermann, Vernon-Evans e Plotnytskyi impegnati con le rispettive nazionali.

    Colaci guida il gruppo
    Raduno caratterizzato da una riunione preliminare al palazzetto dove Vital Heynen ha spiegato il programma di lavoro di questa fase iniziale della preparazione e quella che sarà la nuova stagione, poi il gruppo si è trasferito al Lago Verde, struttura limitrofa al PalaBarton, dove ha svolto il primo allenamento stagionale sulla sabbia. Una prima sgambata per iniziare a sciogliere le tossine dopo il lungo stop. Nel fine settimana la squadra proseguirà il lavoro continuando ad allenarsi sulla sabbia, in questo caso presso la struttura lacustre dello Zocco Beach a San Feliciano.

    Coach Heynen guida il lavoro
    Così il tecnico bianconero Vital Heynen: “Dopo quattro mesi torniamo finalmente a fare quello che è il nostro lavoro, ma anche quella che è la nostra passione. Tutti noi, io per primo, siamo contenti di ricominciare. La nostra situazione è eccellente, possiamo lavorare sulla sabbia, c’è gran parte della rosa, ci sono già alcuni dei nuovi arrivati ed ho tempo per poter lavorare con loro. Personalmente non vedevo l’ora e sono pronto. Per quello che riguarda il programma di lavoro, dopo uno stop così lungo è impossibile ricominciare in maniera normale. Ricercare il miglior livello fisico dei giocatori è la prima cosa, per cui faremo un lavoro fisico più lungo e sono contento di poterlo fare sulla sabbia in questi primi giorni perché non è ancora tempo per entrare al palazzetto. Poi naturalmente avremo particolare attenzione ad eventuali problemi fisici perché stare fermi quattro mesi è una cosa assolutamente insolita per i giocatori e bisogna essere prudenti. Che stagione sarà? Parlo di noi e normalmente con me una squadra funziona sempre meglio il secondo anno. La passata stagione abbiamo fatto bene, con una lunga striscia di vittorie consecutive, ma penso che potremo giocare ancora meglio la prossima stagione. Io sono qui per vincere non per altre cose”.
    QUARANTENA DOMICILIARE PER ATANASIJEVIC– Anche Aleksandar Atanasijevic ha fatto rientro a Perugia e, nel rispetto delle disposizioni governative attualmente vigenti e del protocollo Fipav, rispetterà una quarantena domiciliare di 14 giorni.

    Come tutti i suoi compagni, sarà sottoposto alle valutazioni sierologiche riguardanti il covid-19 e successivamente alle routinarie visite mediche e test per l’idoneità allo svolgimento dell’attività sportiva prima di aggregarsi al gruppo.  LEGGI TUTTO

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    Cisterna: Il viaggio di Randazzo, Cavuto e Onwuelo. Via ai test medici

    CISTERNA – “Il viaggio verso Cisterna di Latina è stato elettrizzante e non vedo l’ora di poter incontrare i nuovi compagni di squadra, in queste prime ore mi sto dedicando alla sistemazione della nuova casa e sto iniziando a conoscere la città, ma poi scoprirò questo territorio giorno dopo giorno” chiarisce Luigi Randazzo, uno dei primi atleti della Top Volley ad arrivare a Cisterna.

    Anche Oreste Cavuto si è sobbarcato il viaggio per arrivare in provincia di Latina. “In macchina ho avuto modo di fare il classico mini-trasloco di inizio stagione, poi con il resto delle settimane farò in modo di completarlo, ero stato già a Cisterna qualche giorno fa per la presentazione e avevo avuto modo di iniziare a scoprire la città, ovviamente la dirigenza e di conseguenza mi sono fatto già un’idea di come sarà tutto l’aspetto logistico”.

    Samuel Onwuelo invece ha scelto il treno per raggiungere la città, anche perché la stazione ferroviaria di Cisterna di Latina è praticamente incollata al palazzetto. “Sarà un piacere scendere dal treno con tutte le mie borse e vedere il palazzetto da fuori, sarà una sorta di ritorno alla normalità per me dopo questa lunga fase in cui ci siamo allenati in solitaria” ha chiarito l’opposto della formazione pontina al secondo anno con la Top Volley.

    Da questa stagione gli atleti vivranno a Cisterna di Latina, sarà un’occasione per vivere la città dall’interno e passeggiare lungo il corso scoprendo angoli sempre nuovi e dialogando direttamente con gli appassionati.

    VISITE MEDICHE – Dopo l’arrivo a Cisterna i giocatori saranno subito impegnati nelle visite, verranno sottoposti ai test dai medici e valutati dallo staff della Top Volley. Sarà il primo vero approccio per tutti i nuovi arrivati ma anche per quelli che conoscono già le strutture di riferimento. Sarà così un sabato denso di appuntamenti perché gli atleti di coach Lorenzo Tubertini verranno inizialmente sottoposti a un lunga serie di controlli: si parte dalle alle 10 quando sarà il momento dei test sierologici e della patologia clinica con gli atleti del club pontino che verranno valutati dal Centro Alta Diagnostica, laboratorio analisi, del dottor Andrea Vaccari di Cisterna di Latina, che è il punto di riferimento nell’area scelto dalla squadra per questo tipo di controlli.
    L’appuntamento iniziale è quindi dedicato al Centro Covid autorizzato dalla Regione Lazio, questo perché la pandemia di coronavirus Covid-19 ha imposto una lunga serie di controlli, compresi anche quelli sui giocatori che verranno immediatamente sottoposti al test e poi seguiti sotto questo profilo anche durante il resto della loro permanenza nel Club, osservando scrupolosamente i protocolli e le indicazioni. Nel pomeriggio poi presso il centro fisioterapico Fisiolab di Stemasport, nell’area sportiva dell’Aeronautica Militare di Latina, sarà il momento delle visite mediche di valutazione: sarà un passaggio fondamentale in cui gli atleti a disposizione di coach Lorenzo Tubertini potranno sottoporsi ai test con la presenza dello staff medico della Top Volley che sarà presente all’appuntamento in cui i campioni verranno valutati e si sottoporranno ai test con la strumentazione messa a disposizione da Fisiolab e dal suo staff, ormai storicamente al fianco del Club pontino per la sua professionalità. Nei giorni successivi poi la squadra verrà sottoposta ai test di medicina sportiva e di idoneità la Top Volley Cisterna e per questa attività la società pontina si affiderà al team della Di.Orl. srl di Cisterna di Latina. LEGGI TUTTO

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    Vibo Valentia: Baldovin si presenta. “Sogniamo i play off e di giocarli bene”

    Da sinistra Callipo, Baldovin, De Nicolo

    VIBO VALENTIA – L’atmosfera è di quelle che si respirano alla vigilia di un evento importante. Proprio così perché la Tonno Callipo si accinge a tagliare il nastro della ventesima stagione consecutiva in Serie A.

    Una stagione speciale a cui il club calabrese ha dato ufficialmente inizio presentando alla stampa il nuovo allenatore Valerio Baldovin. Un incontro con i giornalisti e una rappresentanza di tifosi– svoltosi al PalaValentia nel rispetto del protocollo anti Covid – in cui è stato il vicepresidente Filippo Maria Callipo a fare gli onori di casa: “Bentornati al PalaValentia – ha esordito – è meraviglioso poter ritornare qui e ricominciare dopo il periodo di pandemia che è pesato a tutti. Siamo tornati a gustare la normalità con la ripresa, da una decina di giorni, delle attività del settore giovanile. Adesso è arrivato finalmente il momento dei senior e della Serie A. Celebreremo la ricorrenza della nostra ventesima volta in Serie A con varie attività. A guidare tutte le scelte sulla costituzione del nuovo team è stata la ricerca di persone con determinati valori e quindi prima ancora delle caratteristiche tecniche e fisiche abbiamo dato spazio a chi si è dimostrato altamente motivato e convinto a vestire i nostri colori. Non appena il ds De Nicolo ci ha detto che Baldovin era disponibile non abbiamo esitato nemmeno un momento cercando di trovare subito l’accordo e portarlo nella nostra grande famiglia. Per fortuna ci siamo riusciti. Inutile sottolineare la sua grande esperienza, quel che ha fatto finora è già storia”.

    Poi rivolgendosi al tecnico ha aggiunto: “Per noi è un onore averti qui, grazie per aver accettato la nostra proposta, siamo molto fiduciosi e sono convinto che come un buon compositore giorno dopo giorno aggiungerai una nota per creare la sinfonia che a fine stagione andremo tutti ad apprezzare”.

    Ad argomentare nel dettaglio sul roster è stato il direttore sportivo Ninni De Nicolo. “Ci siamo prefissati l’obiettivo di prediligere giocatori che volessero questa società con convinzione. Personalmente ho spinto molto per far arrivare Baldovin a Vibo perché credo molto in lui e sarà una buona base di partenza per la nostra stagione”.

    Quindi riflettori puntanti sul sorridente e propositivo Valerio Baldovin che in apertura ha detto: “Ringrazio per le belle parole sia il vice presidente che il direttore sportivo. Mi sento investito da questo incarico in maniera totale. Per me si tratta di una sfida perché se da un lato so di poter funzionare molto bene in un certo sistema, che è quello in cui sono stato per tanti anni, dall’altro sono consapevole che qui devo portare la mia esperienza. Dovrò anche imparare, capire tante dinamiche per quanto riguarda l’organizzazione e la storia di questa squadra”.
    Arrivato in città da meno di una settimana il coach veneto ha esternato le sue prime impressioni: “Ho trovato una realtà molto organizzata sotto tutti i punti di vista e mi ha fatto piacere. Sono convinto che potremo fare un buon lavoro se riusciamo tutti a remare verso la stessa direzione. Credo che nello sport questa sia una cosa fondamentale sia all’interno della squadra e della società sia di tutto l’ambiente che vi sta intorno. La mia sfida sarà riuscire a far veleggiare questa nave facendola partire il più velocemente possibile senza disperdere energie. Il mio compito sarà allenare bene la squadra, farla giocare altrettanto bene e se possibile far divertire il pubblico e, ovviamente, vincere più partite possibili”.

    Quindi ecco le linee guida per la squadra: “Ai ragazzi chiederò grande disponibilità ad ascoltare, ad apprendere, a mettersi in gioco, a sposare questo progetto con motivazione. Sono molto soddisfatto della squadra che abbiamo allestito, ma è altrettanto vero che anche le altre squadre si sono attrezzate per cui mi aspetto un campionato molto impegnativo. Noi dovremo avere grande umiltà perché i tornei precedenti insegnano che non basta essere forti sulla carta. Bisogna fare in modo che il meccanismo non si inceppi altrimenti si può perdere contro chiunque. Dovremo lavorare giorno per giorno e gara dopo gara, senza prefissarci obiettivi a lungo termine. Con questo tipo di atteggiamento potremo toglierci grosse soddisfazioni”.
    Sollecitato poi dalle domande dei giornalisti presenti Baldovin ha motivato il suo addio a Padova dopo sette anni: “Quando si matura una decisione come la mia non c’è mai un solo fattore a farla scaturire. Non c’è stato alcun attrito con Padova, anzi sarò sempre grato perché ha saputo valorizzarmi. Ho ritenuto per il mio futuro e la mia carriera che era arrivato il momento di affrontare una sfida personale e cogliere nuove opportunità”.
    Sugli obiettivi: “Dobbiamo essere realisti e umili. Il primo obiettivo da centrare è stare il più lontano possibile dalla zona retrocessione. Però è anche vero che vogliamo sognare ed il sogno è quello di andare il più avanti possibile, di entrare nei play off e se possibile farli anche bene. Ora però sto pensando a lunedì prossimo, a che tipo di allenamento voglio fare, a come risponderanno i ragazzi e quale atteggiamento assumeranno. Poi man mano che andremo avanti penserò alla prima gara di campionato e a come affrontarla”. LEGGI TUTTO