More stories

  • in

    US Open 2025 da record: 5 milioni di dollari ai campioni in singolare

    Arthur Ashe Stadium, il centrale di US Open

    “Gli US Open riscrivono la storia emettendo gli assegni più consistenti di sempre per i giocatori che parteciperanno al torneo del 2025”. Così inizia il comunicato ufficiale dello Slam di New York annunciando il sontuoso Prize money dell’edizione al via il prossimo 24 agosto sui campi in “duro” di Flushing Meadows. Il dato che più balza all’occhio è il clamoroso, pesantissimo assegno destinato ai campioni in singolare (ovviamente uomini e donne, la parità salariale è nata proprio a US Open): ben 5 milioni di dollari, contro i 3,6 assegnati a Sinner e Sabalenka, i campioni nell’edizione 2024, per un eccezionale aumento del 39%.
    Il Prize money complessivo è di 90 milioni di dollari, il più alto mai raggiunto da un torneo, che supera nettamente i 75 milioni di “verdoni” dell’anno scorso, già record all’epoca, per un incremento del 20% rispetto al 2024.
    “Gli US Open hanno compiuto uno sforzo per garantire incrementi percentuali a due cifre a partire dal 2024 in tutti i turni di tutti gli eventi per tutti i giocatori, aumentando allo stesso tempo in modo significativo la percentuale di montepremi per gli atleti che giocano in posizioni avanzate nei tabelloni di singolare” si legge ancora nel comunicato della USTA.
    Gli incrementi sono davvero impressionanti per ogni stadio dei vari tabelloni, in particolare in quelli di singolare. Il finalista in singolare si “consolerà”  con ben 2,5 milioni, per un aumento del 39% rispetto all’anno scorso (stesso aumento dei campioni), mentre i semifinalisti vedranno un balzo del 26%, con un eccellente assegno da 1,26 milioni di dollari. Più 25% per chi si fermerà nei quarti di finale (660.000 mln), e più 23% per chi sbarca nella seconda settimana (400 milioni tondi tondi). Anche nel doppio l’incremento complessivo dei premi in denaro è del 23%, passato da 3,89 milioni di dollari a 4,78. Il tabellone di qualificazione assegnerà 8 milioni di dollari, più 10% rispetto dal 2024. Aumentati anche i rimborsi spese per i giocatori, in modo da migliorare l’esperienza complessiva, con il torneo che si farà carico dei costi dell’incordatura di 5 racchette per ogni round in tabellone. Chi sbarcherà a New York e perderà nel primo turno di qualificazione di singolare, tornerà comunque a casa con 27.500 dollari, ossia ben più di quanto per esempio hanno ottenuto i giocatori sconfitti nei quarti di finale del Boss Open di Stoccarda (ATP 250), che assegnava quest’anno 22mila dollari. Niente male…
    Per curiosità statistica, questi (convertiti in dollari statunitensi) gli assegni per i vincitori dei quattro Slam nel 2025: Australian Open 2.150.400; Roland Garros 2.897.565; Wimbledon: 4.115.100; US Open 5.000.000. In pratica a New York il vincitore prenderà più del doppio rispetto a Melbourne e poco meno del doppio rispetto a Parigi.
    Questo il riassunto del ricchissimo US Open 2025:
    Singolare, maschile e femminile:
    Vincitore: $5,000,000Finalista: $2,500,000Semifinalisti: $1,260,000Quarti di finale: $660,000Ottavi di finale: $400,000Terzo turno: $237,000Secondo turno: $154,000Primo turno: $110,000

    Doppio (per coppia)
    Vincitori: $1,000,000Finalisti: $500,000Semifinalisti: $250,000Quarti di finale: $125,000Terzo turno: $75,000Secondo turno: $45,000Primo turno: $30,000

    Doppio misto (per coppia):
    Vincitori: $1,000,000Finalisti: $400,000Semifinalisti: $200,000Quarti di finale: $100,000Primo turno: $20,000

    Qualificazioni in singolare:
    Terzo turno: $57,200Secondo turno: $41,800Primo turno: $27,500

    Marco Mazzoni LEGGI TUTTO

  • in

    Wimbledon sempre più “ricco”: 3 milioni di sterline per i vincitori in singolare

    L’edizione 2025 di Wimbledon sarà la più ricca di sempre assegnando oltre 53 milioni di sterline come prize money complessivo ai giocatori nelle varie categorie, e premiando i campioni nel singolare con un assegno da ben 3 milioni (oltre 3,5 milioni di euro al cambio attuale). L’annuncio è venuto dai Championships, insieme ad altre novità per il pubblico ed informazioni generali. Una delle più significative (e storica) è la conferma dell’introduzione completa del sistema di controllo elettronico delle chiamate della palla. La tecnologia, sperimentata in parte lo scorso anno, porrà fine ai 147 anni di utilizzo dei giudici di linea a Wimbledon. Sono state installate più di 400 telecamere sui campi per la gestione elettronica del gioco. Altra novità assoluta l’orario di inizio delle finali di singolare: le ore 16 di Londra, quindi le 17 in Italia.
    Tornando al fattore economico, i campioni in singolare vedranno il proprio assegno aumentato dell’11% rispetto a quello ricevuto da Alcaraz e Krejcikova nel 2024, ma ogni risultato nel torneo londinese vedrà un premio maggiorato rispetto ai Championships 2024. Complessivamente per il singolare l’incremento sarà del 8,2% rispetto all’anno passato e del 3,7% per il tabellone di qualificazione.
    Questa la distribuzione dei Prize Money a Wimbledon 2025 in singolare (uomini e donne riceveranno la stessa ricompensa economica):
    Vincitore – 3 milioni di sterline (+11% rispetto al 2024)
    Finalista – 1.520.000 sterline (+8,6%)
    Semifinalisti – 775.000 (+8,4)
    Quarti di finale – 400.000 (+6,7%)
    Ottavi di finale – 240.000 (+6,2%)
    Terzo turno – 152.000 (6,3%)
    Secondo turno – 99.000 (+6,5 %)
    Primo turno – 66.000 (+10%)
    Significativo quindi l’aumento dell’assegno per gli sconfitti al primo turno, meno per coloro che salutano il torneo tra secondo e quarti. Questi invece i prize money per il tabellone di qualificazione di singolare:
    Terzo turno – 41.000 (+3,8%)
    Secondo turno – 26.000 (+4%)
    Primo turno – 15.500 (+3,3%)

    Ogni tabellone di singolare vedrà un Prize Money complessivo di 19.414.000 sterline, mentre per quello di “quali” 2.488.000 sterline. Includendo anche i doppi, l’incremento del Prize Money totale del torneo è del 7% rispetto all’edizione 2024. Wimbledon ha raddoppiato la distribuzione dei guadagni ai giocatori negli ultimi 10 anni: nel 2015 infatti il totale dei premi in denaro fu di circa 26,5 milioni di sterline.
    Rispetto ai recenti vincitori di Roland Garros, i campioni sull’erba londinese riceveranno un assegno di circa 1 milione di euro in più. Non poco…

    Marco Mazzoni LEGGI TUTTO

  • in

    La stoccata di Holger Rune sui “presunti” benefici fiscali della residenza

    Carlos Alcaraz, campione a Roland Garros 2025 (foto Patrick Boren)

    Quanto si è parlato nel Belpaese della residenza fiscale di alcuni nostri grandi giocatori? Fin troppo e, purtroppo, a sproposito. Alcuni notissimi commentatori (perlopiù generalisti o politici) hanno sparato a zero sui nostri campioni per il fatto di avere la propria residenza non in Italia ma, tendenzialmente, a Monte Carlo. È noto che nel Principato il regime fiscale è assai agevolato rispetto a quello imposto dal fisco italiano o altri paesi, ancor più pressanti sui compensi dei professionisti, ma… c’è un lato della faccenda ben poco diffuso all’opinione pubblica generale che, indotta da questi editoriali decisamente populisti, hanno finito per “massacrare” sui social – e non solo – i tennisti bersagli di queste critiche.
    A chiarire la situazione dei tennisti ci ha pensato oggi sui social Holger Rune, ragazzo assai schietto e che non si tira mai indietro quando c’è da mettere i puntini sulle i. Il danese è intervenuto sul social X ad un commento diffuso da una giornalista statunitense, che ha fatto un po’ i conti in tasca a Carlos Alcaraz dopo il clamoroso – e per i supporter italiani dolorosissimo…- successo a Roland Garros, facendoli “male”. Il giovane murciano oltre alla bellissima Coppa dei Moschettieri (seppur in versione ridotta, quella vera resta lì dove è) si è portato a casa un sostanzioso assegno di 2,55 milioni di dollari. Tuttavia, secondo la giornalista, Carlos vedrà quel compenso decurtato dal fisco spagnolo per il 46%, quindi di 1 milione, 181 mila e spicci. A questo post ha risposto Rune, correggendo la giornalista e sottolineando che ogni tennista paga le tasse sugli assegni ricevuti secondo il regime fiscale del paese che ha emesso l’assegno stesso.
    “Si pagano le tasse sui prize money nel paese dove giochi” scrive Rune, “sono sicuro che in Francia è più del 46%, ma… si possono dedurre le spese”.
    “Pertanto vivere a Monte Carlo non è un benefit” commenta appena dopo un appassionato. Così Rune risponde: “Per il meteo, le strutture tennistiche e la privacy, lo è assolutamente 😉 ”

    Carlos Alcaraz got a check for €2.55 million alongside the trophy for winning the men’s singles trophy. But he will have to pay close to €1,181,936 , a 46% of the total amount as IRPF which is Spain’s Personal Income Tax. (El Economista)
    — TENNISMEDIA (@luciahoff) June 10, 2025

    Ovviamente su altri compensi che non derivano da un torneo giocato in un paese diverso da quello dove si risiede, l’imposizione fiscale è stabilita secondo altri criteri. Queste informazioni in realtà sono facilmente reperibili, ma è curiosa la risposta di Rune, segnale che su quest’argomento anche commentatori abituali del tennis non sono sempre ben informati. Uno scambio social che sarebbe utile girare a tutti coloro che tirando in ballo la residenza fiscale sono arrivati ad affermare che qualche nostro giocatore di fatto non è nemmeno più italiano.
    Marco Mazzoni LEGGI TUTTO

  • in

    Australian Open 2025: 96,5 milioni di dollari australiani in palio, 3,5 ai vincitori in singolare

    Australian Open

    L’Australian Open 2025 metterà in palio 96,5 milioni di dollari australiani, circa 60 milioni di dollari statunitensi, distribuiti tra i vari tabelloni di singolare e doppio. Rispetto all’edizione 2024, vinta da Jannik Sinner e Aryna Sabalenka in singolare, c’è un aumento del 11,5%. La direzione del torneo comunica che rispetto all’edizione 2016 la somma dei premi in denaro assegnati ai giocatori è più che raddoppiata (119%), e incrementata del 36% rispetto a cinque anni fa. Gli assegni per i giocatori sono stati incrementati in ogni round rispetto all’anno scorso, con una crescita prossima all’11%. Gli sconfitti al primo turno di qualificazione riceveranno 35.000 dollari australiani, con un’aumento del 12%, è l’incremento maggiore.
    I campioni dei tornei di singolare riceveranno un premio di 3,5 milioni di dollari australiani, circa 2,2 milioni di dollari statunitensi, una crescita dell’11% rispetto al 2024. Ricordiamo che agli Australian Open uomini e donne hanno identico trattamento economico. Questa la lista completa del prize money dei tabelloni di singolare:
    1° turno di qualificazione: 35.000 $ australiani (22.000 dollari USA)
    2° turno di qualificazione: 49.000 $ AU (30.500 $ USA)
    3° turno di qualificazione: 72.000 $ AU (45.000 $ USA)
    1° turno tabellone principale: 132.000 $ AU (82.000 $ USA)
    2° turno tabellone principale: 200.000 $ AU (124.000 $ USA)
    3° turno tabellone principale: 290.000 $  AU (180.000 $ USA)
    Ottavi di finale: 420.000 $ AU (261.000 $ USA)
    Quarti di finale: 665.000 $ AU (412.500 $ USA)
    Semifinali: 1.100.000 $ AU (682.000 $ USA)
    Finale: 1.900.000 $ AU (1.178.000 $ USA)
    Vincitore: 3.500.000 $ AU (2.200.000 $ USA)

    Premi eccellenti, ma lontani da quello di US Open, il più ricco tra gli Slam, che nel 2024 ha assegnato a Jannik Sinner e Aryna Sabalenka 3,6 milioni di dollari statunitensi. Anche le ATP Finals e WTA Finals sono diventate più ricche dello Slam australiano. In doppio, i vincitori degli Australian Open 2025 riceveranno 810.000 dollari australiani (40mila dollari AU per gli sconfitti al primo turno), mentre i vincitori del doppio misto porteranno a casa 175mila dollari australiani.
    Mario Cecchi LEGGI TUTTO

  • in

    ATP Finals 2024: in palio l’assegno più ricco di sempre in un torneo ufficiale

    Le ATP Finals a Torino

    Cifre da capogiro. Jannik Sinner battendo in finale Carlos Alcaraz all’esibizione di Riyadh si è portato a casa l’incredibile prize money di 6 milioni di dollari, il più ricco mai assegnato per un evento tennistico. Ma non è finita qua. Il n.1 del mondo infatti tra poche settimane sarà in gara alle ATP Finals di Torino, e anche il vincitore della quarta edizione del “Masters” in Italia potrà staccare un assegno ricchissimo, potenzialmente il più cospicuo in un torneo ufficiale della stagione agonistica. Infatti è stato comunicato il prize money del massimo evento ATP e se il vincitore delle Finals riuscirà a fare percorso netto, vincendo i suoi tre match di Round Robin, riceverà un assegno di 4.881.100 dollari, leggermente ritoccato al rialzo rispetto ai 4.801.500 dell’edizione 2023 (che però restò tale, visto che Djokovic, vincitore dell’evento, perse da Sinner l’incontro nel girone). È il premio in denaro più ricco dell’anno, visto che US Open lo scorso settembre ha assegnato a Sinner e Sabalenka (i due campioni) 3.600.000 dollari. Wimbledon ha pagato poco meno di 3,5 milioni di dollari a Carlos Alcaraz e Barbora Krejcikova, Roland Garros ha assegnato ad Alcaraz e Iga Swiatek 2,6 milioni di dollari ciascuno, mentre Sinner e Sabalenka hanno guadagnato 2,1 milioni di dollari per le loro vittorie all’Australian Open dello scorso gennaio.
    Gli otto giocatori in campo alle ATP Finals di quest’anno a Torino riceveranno ciascuno una quota di partecipazione di 331.000 dollari se gareggeranno in tutte e tre le partite del round robin, mentre i due alternate riceveranno 155.000 dollari. Per ogni match vinto nei gironi saranno assegnati 396.500 dollari; il finalista guadagnerà 1.123.400 $, mentre l’assegno per il vincitore è di 2.237.200 dollari. Tuttavia, se facciamo la somma delle varie componenti ecco come si arriva al super-assegno: quota di partecipazione (331.000), tre vittorie nel girone (1.189.500), semifinale (1.123.400), e la finale ($ 2.237.200). La somma è 4.881.100 dollari.

    Prize Money complessivo, ATP Finals 2024
    Alternate – $ 155.000Quota di partecipazione con tre match giocati nel girone – $ 331.000Vittoria di un incontro di round-robin – $ 396.500Vittoria in semifinale – $ 1.123.400Vittoria in finale – $ 2.237.200

    Marco Mazzoni LEGGI TUTTO

  • in

    US Open da record: 75 milioni di dollari di prize money, il più ricco di sempre

    US Open 2024 sarà lo Slam più ricco di sempre. La USTA ha annunciato ieri sera che il torneo della Grande Mela avrà un prize money complessivo di ben 75 milioni di dollari, un più 15% rispetto allo scorso anno, che eleva il torneo ad evento con il montepremi maggiore nella storia. Ogni singolo turno vedrà un ritocco al rialzo dell’assegno per i giocatori. I campioni in singolare (maschile e femminile, a New York da 50 anni ci sono gli stessi premi per i due tabelloni) vedranno un aumento del 20% da 3 milioni di dollari e 3,6 milioni, mentre gli sconfitti al primo turno intascheranno la cospicua cifra di 100.000 dollari, con un aumento significativo, +23% rispetto a 12 mesi fa.
    La USTA sottolinea gli sforzi economici per ridistribuire in modo equo i compensi, pensando soprattutto ai tennisti che perdono nelle fasi iniziali del torneo. Negli ultimi cinque anni infatti il montepremi del primo turno del tabellone principale è aumentato del 72% (era 58.000 $ nel 2019). Il montepremi per gli sconfitti delle qualificazioni al turno finale è aumentato del 63% (era 32.000 $ nel 2019), toccando cifra 52.000 $, ossia il 16% in più rispetto al 2023.
    Incrementi anche per il doppio: più 9% rispetto al 2023, e +18% per il doppio misto.
    Questa la lista completa degli assegni per i giocatori a US Open 2024:

    Singolare
    Vincitore: $3,600,000Finalista: $1,800,000Semifinalisti: $1,000,000Quarti di finale: $530,000Ottavi di finale: $325,000Terzo turno: $215,000Secondo turno: $140,000Primo turno: $100,000

    Doppio (premio per la coppia)
    Vincitore: $750,000Finalista: $375,000Semifinalisti: $190,000Quarti di finale: $110,000Ottavi di finale: $63,000Round of 32: $40,000Round of 64: $25,000

    Qualificazioni in singolare:
    Terzo turno: $52,000Secondo turno: $38,000Primo turno: $25,000

    Doppio misto (per coppia)
    Vincitori: $200,000Finalisti: $100,000Semifinalisti: $50,000Quarti di finale: $27,500Secondo turno: $16,500Primo turno: $10,000

    Mario Cecchi LEGGI TUTTO

  • in

    Prize Money 2023: domina Djokovic, Sinner quarto. 69 i tennisti con oltre 1 milione di dollari guadagnati in stagione

    Novak Djokovic con la coppa di Parigi (foto Getty Images)

    Tre Slam su quattro e finale a Wimbledon, ATP Finals, 56 vittorie e 7 sconfitte con 7 titoli vinti complessivamente. Il 2023 di Novak Djokovic è una delle sue migliori stagioni in carriera, che gli ha permesso di chiudere nuovamente l’annata da n.1. Risultati pazzeschi che valgono al serbo anche uno scontato primato nella classifica stagionale dei Prize Money. Novak infatti ha intascato la cifra astronomica di 15,952,044 dollari, quasi tutti in singolare (solo 15,947 dollari ottenuti con le rare apparizioni in doppio), che portano il suo totale in carriera a ben 180,643,353 dollari, che lo rendono il tennista più ricco di sempre a livello di guadagni da tornei. Nettamente staccato Nadal con i suoi 134,640,719 dollari.
    La classifica dei Prize Money nelle prime posizioni ricalca quasi fedelmente il ranking ATP: secondo Alcaraz (10,753,431$), terzo Medvedev (9,239,679$), quarto Sinner (8,349,392$), quinto Rublev. Al sesto posto c’è Zverev, che sorpassa Tsitsipas (sesto ATP ma settimo per guadagni), poi Rune, Hurkacz e Fritz, decimo.
    Lorenzo Musetti è ventesimo (1,971,124 $), Lorenzo Sonego si piazza al n.37 per Prize money (1,313,408 $), e Matteo Arnaldi 73esimo (955,735 $). Matteo Berrettini ha giocato molto poco, ma il buon Wimbledon disputato gli consente attestarsi al n.65 per guadagni nel 2023 (1,028,055 dollari complessivi).
    Sono stati 69 i tennisti con un Prize Money complessivo nel 2023 superiore al milione di dollari: l’ultimo è il tedesco Altmaier con 1,009,986 $. Appena fuori (n.70) Andy Murray, con i suoi 997,741 $. Il centesimo nella classifica dei guadagni è il russo Shevchenko con 722,812 $. Al n.200 c’è Dalibor Svrcina con 273,086 $, appena prima di Luca Nardi con 272,596 dollari.
    Sono 12 gli specialisti del doppio capaci di superare quota 1 milione di dollari nel 2023: comanda Joe Salisbury (1,255,887$) seguito da Rajeev Ram (1,254,982$), Austin Krajicek (1,245,247$), tutti a zero introiti in singolare ma ottimi guadagni con i doppi, posizionati rispettivamente al n.42, 43 e 44 della classifica generale. Tra i migliori, il giocatore che ha ottenuto il maggior Prize Money in doppio è Rublev, per lui ben 368,363 dollari. Curioso che Alcaraz e Medvedev abbiano uno zero a guadagni in doppio in stagione.
    Questa la top 20 completa dei tennisti con maggiori Prize Money nel 2023 sul tour ATP.

    Tra i “milionari” anche il cinese Zhizhen Zhang (45esimo con 1,093,371 $), diventa il primo tennista del gigante asiatico a superare questa soglia per Prize money. Il connazionale Juncheng Shang invece è quello più giovane con maggior Prize money: per il 18enne (n.185 ATP) 407,479 dollari.
    Marco Mazzoni LEGGI TUTTO

  • in

    Hantuchova controcorrente sulle critiche ai prize money WTA: “Lo trovo un po’ come essere viziati, non vanno in miniera”

    Daniela Hantuchova, oggi commentatrice

    Daniela Hantuchova va controcorrente e critica senza mezzi termini le sue ex colleghe per le ripetute lamentele sul cosiddetto “gender gap”, ossia il divario nei Prize money tra uomini e donne sul tour WTA. Negli ultimi anni sono stati fatti passi da gigante per ridurre la differenza retributiva nel tennis, una disparità che esiste non solo nello sport ma nella società in generale. Mentre gli Slam da anni hanno identico Prize money per uomini e donne, sul tour non funziona così. Per fare due esempi concreti, Daniil Medvedev ha guadagnato 1.105.265 euro con il successo di quest’anno a Roma mentre Elena Rybakina ha ricevuto un assegno di 521.754 euro. Jannik Sinner ha vinto il Canadian Open e si è portato a casa $1.019.335 mentre Jessica Pegula ha guadagnato $454.500 col in titolo femminile in Canada.
    Nel corso di un intervento al podcast Livesport Daily, la ex top10 slovacca, oggi commentatrice, ha affermato: “Le critiche sono esagerate, lo trovo un po’ come essere viziati. Nel circuito femminile il montepremi è quello che è, le ragazze sicuramente non si alzano alle quattro del mattino per infilare in miniera a lavorare. È dura anche per loro, ma ai miei tempi non criticavamo così ripetutamente perché sapevamo che gli assegni che avremmo ricevuto erano dovuti al torneo e anche per loro tenere in piedi la baracca non è semplice“.
    Hantuchova, che ha vinto in carriera sette titoli WTA in singolo e si è ritirata nel 2017 all’età di 34 anni, concorda invece sul fatto che il tennis debba assolutamente cambiare il calendario, quello sì è un grosso problema di vita e salute per le ragazze. “Per quanto riguarda i viaggi e le mete in cui si svolgono i tornei WTA, invece, sono totalmente d’accordo con le giocatrici. Da questo punto di vista il tennis è lo sport più impegnativo che esista. È stato uno dei motivi principali per cui ho lasciato. Il mio corpo non riusciva più a tollerare le continue differenze di orario, ero tutta sballata nel sonno e ritmi vitali, non era salutare. Facevo tremendamente fatica ad adattarmi ai continui spostamenti. Mi sono detta che non valeva la pena continuare così. Era esagerato. È necessario che il calendario di gioco segua una logica e che le tenniste non debbano subire continui spostamenti così logoranti”.
    Questo il punto di vista di Daniela sulle partite notturne, altro nodo assai discusso per le sessioni serali di gioco richieste da tv e spettatori: “Posso capire il punto di vista un grande torneo, le necessità degli organizzatori. Per loro è importante avere il maggior numero di fan sugli spalti e per le tv con ascolti maggiori. A Madrid, per esempio, nessuno viene a vedere il tennis prima delle 20.30 di sera e prima di un po’ di tapas con il loro ottimo jamón…”.
    Una dichiarazione che di sicuro non passerà inosservata. Si parla molto dei problemi economici della WTA, della possibile fusione con l’ATP ed altri temi legati ai guadagni delle ragazze. Di sicuro il parere di Hantuchova è fuori dal coro e provocherà più di una reazione da parte delle giocatrici in attività. LEGGI TUTTO