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    La suggestione di Federer: “Un tour senior ‘Fedal’ con Rafa? Perché no…”

    Roger e Rafa in un loro recente incontro a Manacor

    Una serie di partite “senior” tra Roger e Rafa, magari all’interno di nuovo piccolo tour di ex campioni molto amati? Forse potrebbe essere più di una suggestione. A dirlo è proprio Roger Federer, tornato in prima pagina grazie alla sua presenza a San Francisco in Laver Cup, esibizione fondamentalmente da lui ideata e poi realizzata dal suo fido manager Tom Godsick. L’evento a squadre per nazioni ha superato la fine dell’era dei Big Three (cosa che molti consideravano impossibile alcuni anni fa) e conferma che con capacità organizzativa, budget e idee è possibile portare avanti manifestazioni extra al tour stagionale e creare qualcosa che il pubblico apprezza e segue con grande attenzione. Per questo l’idea di un possibile tour di ex leggende trainato dalla potenza del marchio “Fedal” potrebbe essere una nuova carta vincente.
    Interpellato da ESPN in quel di San Francisco, Roger risponde così all’intervistatore che gli chiede se in futuro possa esserci spazio per un nuovo senior tour, con la sua presenza e quella del suo grande rivale Nadal: “Sì, perché no? Adoro Rafa. Ho giocato quattro ore di tennis qui a San Francisco e anche un’ora e mezza a Los Angeles. Gioco molto, cerco di mantenermi in forma. So che Rafa è aperto all’idea di giocare ancora un po’. Sembra terribile… ma sarebbe tennis senior ormai (ride). Forse potremmo creare un tour. Un tour ‘Fedal’.”
    “Uno dei motivi per cui ho creato la Laver Cup era quello di mettere in luce i grandi del passato alle nuove generazioni e magari un tour senior potrebbe essere un’altra buona idea. Ne abbiamo già avuti in passato. C’è molta voglia tra gli appassionati di vedere i campioni del passato, quindi potrei sicuramente approfondire l’idea”.
    Parole che stuzzicano l’immaginazione. Basta pensare a quel che accadde a Città del Capo, quando Roger e Rafa riuscirono a portare oltre 50mila spettatori per una loro esibizione. E immaginate, al tempo dei social, che impatto avrebbe un mini tour di qualche data nell’anno, magari posizionata in modo strategico non lontano dai grandi eventi e città del tennis, con Roger, Rafa e altri loro compagni di avventura oggi ritirati come Murray, Hewitt, Safin, Berdych, Tsonga e via dicendo. Suggestioni, ma a livello di marketing sarebbe qualcosa di potenzialmente esplosivo…
    Marco Mazzoni LEGGI TUTTO

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    Nadal elogia Alcaraz: “Ha già sei Slam, ma non iniziamo con i paragoni”. Casper Ruud sarà papà: il norvegese e la sua compagna Maria Galligani aspettano una bambina.

    Casper Ruud nella foto – Foto Getty Images

    Non c’è ormai nessuno nel mondo dello sport che non resti impressionato dai numeri di Carlos Alcaraz a soli 22 anni. Nemmeno chi ha scritto pagine leggendarie di questo sport come Rafa Nadal, che in un’intervista rilasciata a RNE ha voluto commentare l’incredibile ascesa del murciano.“La carriera sembra indirizzata verso qualcosa di unico. Mi auguro che sia molto lunga, perché è quello che serve per raggiungere certi numeri. Spero che le infortuni lo rispettino e che tutto gli vada per il meglio. Per il momento ha sei titoli del Grande Slam, ma non iniziamo già con queste cose. Sei Slam è un numero incredibile, ma mi auguro che possa vincere tutti quelli che potrà”, ha dichiarato il campione dei 14 Roland Garros.Parole che testimoniano l’ammirazione e allo stesso tempo la cautela di Nadal, consapevole di quanto sia ancora lunga la strada e di quanto sia fondamentale preservare la continuità fisica per costruire una carriera leggendaria.
    Alcaraz, dal canto suo, continua ad accumulare successi e a scrivere record di precocità, con l’intero circuito che ormai lo vede come il punto di riferimento del presente e del futuro insieme al nostro Jannik Sinner.
    Notizia di quelle che fanno sempre piacere raccontare: Casper Ruud e la sua promessa sposa Maria Galligani hanno annunciato sui social che presto diventeranno genitori per la prima volta. La coppia ha rivelato che ad arricchire la loro famiglia sarà una bambina, attesa per il 2026.Un annuncio che ha subito fatto il giro del circuito ATP, tra congratulazioni e messaggi di affetto. Ruud, 26 anni, è da tempo uno dei volti più solidi e rispettati del tennis mondiale, mentre Galligani lo accompagna spesso nei tornei più importanti, formando insieme una delle coppie più amate dagli appassionati.La notizia segna l’inizio di una nuova fase della loro vita personale, che inevitabilmente si intreccerà anche con la carriera sportiva del norvegese. Dopo stagioni ad alto livello e qualche difficoltà recente, l’arrivo della piccola potrebbe rappresentare una spinta emotiva e motivazionale in più per ritrovare la sua versione più competitiva sul circuito.
    Per ora, però, c’è solo spazio per la gioia e per i festeggiamenti: un futuro papà pronto a vivere l’emozione più grande della vita. Congratulazioni a Casper e Maria! LEGGI TUTTO

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    Nadal riceverà una laurea honoris causa dall’Università di Salamanca

    Rafael Nadal

    Nuovo importante riconoscimento per Rafael Nadal. Il leggendario tennista spagnolo, ritiratosi dalle competizioni lo scorso novembre in occasione della Final 8 di Davis Cup a Malaga, verrà insignito di una Laurea honoris causa dalla Università di Salamanca il prossimo 3 ottobre. Lo rivela Mundo Deportivo. La cerimonia solenne si terrà nello storico Paraninfo dell’ateneo castigliano, alla presenza delle massime autorità accademiche.
    Il conferimento di questa onorificenza è stato approvato dal Consiglio di Governo dell’Università di Salamanca come riconoscimento alla sua “straordinaria carriera personale e ai successi professionali che hanno ispirato milioni di persone in tutto il mondo, dimostrando che con impegno, dedizione e talento si possono raggiungere traguardi eccezionali”.
    La candidatura è stata presentata e dal decano della Facoltà di Educazione, Ricardo Canal, che ha definito il campione maiorchino “uno dei più grandi sportivi di tutti i tempi”. Canal ha sottolineato come il valore del riconoscimento non risieda soltanto nelle vittorie in campo, ma soprattutto nell’essere “un esempio mondiale di disciplina e lavoro di squadra, di umiltà e semplicità, di perseveranza, spirito di sacrificio e costante ricerca dell’eccellenza”.“Questi sono valori che tutti noi, in università, difendiamo e cerchiamo di trasmettere ai nostri studenti, affinché diventino professionisti e ricercatori impegnati a costruire una società migliore. Nadal è già un grande ambasciatore del nostro Paese e, perché no, può diventarlo anche della nostra università”, ha concluso Canal.
    Mario Cecchi LEGGI TUTTO

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    Rafa Nadal papà per la seconda volta, è nato Miguel

    Fiocco azzurro in casa Nadal. Rafa Nadal e Xisca Perelló sono diventati nuovamente genitori lo scorso 7 agosto, accogliendo il piccolo Miquel. Il nome è un omaggio al padre di Xisca, scomparso nel 2023.
    Per la coppia maiorchina si tratta del **secondo figlio**, dopo l’arrivo, quasi tre anni fa, di Rafa “Junior”. Un nuovo capitolo familiare che riempie di gioia il campione da 20 titoli Slam, il quale, se pensava di annoiarsi dopo il ritiro dalle competizioni, dovrà ricredersi: le sfide ora saranno… tutte in casa.
    Auguri e felicitazioni alla famiglia Nadal-Perelló per questa nuova, bellissima avventura. LEGGI TUTTO

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    Quattro infortuni per quattro campioni. 2017-2018: le stagioni “horribilis” di Nadal, Djokovic, Murray e Del Potro

    Juan Martin Del Potro

    Rodolfo Lisi, specialista in Posturologia e Cultura Sportiva, è senza dubbio uno dei maggior esperti in lesioni legate alla pratica del tennis, dal classico gomito del tennista fino ai molteplici traumi causati da un’approccio al gioco sempre più estremo. Lo testimoniano i premi e riconoscimenti ricevuti, ma soprattutto il cospicuo numero di contributi in riviste specializzate ed i ben 14 volumi che hanno ripercorso l’intera anatomia umana alla ricerca delle zone più vulnerabili per un giocatore, in cui la sue profonde conoscenze fisiologiche si sono abbinate a quelle tennistiche.
    Il suo ultimo contributo è di particolare interesse, perché l’analisi “meccanica” di quattro tipologie specifiche di infortuni viene esemplificata con i casi reali di quattro grandi campioni nell’arco delle stagioni 2017 e 2018: il ginocchio di Nadal (sindrome di Hoffa), il gomito di Djokovic (bone bruise), l’anca di Murray (conflitto femoro-acetabolare), ed il polso di Del Potro, che contribuì come è noto alla sua parabola discendente e al prematuro ritiro. Al di là dei tecnicismi e delle specificità delle singole patologie trattate risulta particolarmente stimolante, anche per i non addetti ai lavori, l’analisi a 360º delle diverse concause che possono determinare nell’insorgere di una lesione: la predisposizione genetica, la tecnica, la gestione di allenamenti e prestazioni, le superfici (e soprattutto i continui cambi cui sono costretti i giocatori in questo senso), il calendario e, non ultimi, gli impegni contrattuali e gli interessi economici, che spesso spingono a intensificare l’attività agonistica anche quando la medicina ed il buon senso consiglierebbero periodi di riposo e riabilitazione.

    Come si diceva i lavori di Lisi sono di grande interesse anche per i semplici appassionati, perché conosce e ama profondamente il tennis. In questo caso lo si vede per esempio nell’analisi dettagliata delle strategie tecnico-tattiche seguite dai giocatori per convivere, nei limiti del possibile, con le lesioni, come nel caso, solo per citare un esempio, di Del Potro. Il campione argentino si vide infatti obbligato a modificare la sua impugnatura di rovescio, adattandola però al livello e la forza degli avversari. Mentre contro i top players continuava a ricorrere ad un’impugnatura più efficace per potenza ed effetti, ma più lesiva a livello bio-meccanico (eastern per la mano destra e ibrida strong eastern per la sinistra), contro giocatori di livello più basso implementò un’impugnatura più “classica”, meno incisiva ma più sicura a livello articolare (continental per la mano destra e strong eastern per la sinistra).
    Quello di Rodolfo Lisi è in sostanza un volumetto (il diminutivo riguarda solamente le dimensioni) che può interessare non solamente gli esperti in lesioni sportive, e che rappresenta l’integrazione di competenze tecniche e tennistiche, nonché il culmine di un lungo lavoro di ricerca che ha già prodotto molteplici frutti.
    Rodolfo Lisi, Quattro infortuni per quattro campioni. 2017-2018: le stagioni “horribilis” di Nadal, Djokovic, Murray e Del Potro, La Versiliana Editrice, 2025
    Paolo Silvestri LEGGI TUTTO

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    Tsitsipas: “Sinner e Alcaraz fortissimi, ma Federer e Nadal restano un’altra cosa”

    Roger Federer nella foto

    Stefanos Tsitsipas ha le idee chiare quando si tratta di mettere a confronto le nuove stelle del tennis mondiale, Jannik Sinner e Carlos Alcaraz, con due leggende assolute come Roger Federer e Rafael Nadal. Intervistato da tennis365, il tennista greco ha sottolineato la grandezza degli attuali dominatori del circuito, ma senza lasciarsi andare a paragoni affrettati con chi ha fatto la storia dello sport.
    “Fino a quando non vinceranno lo stesso numero di tornei, non possiamo affermare che Jannik e Carlos siano migliori di Roger e Rafa”, ha detto Tsitsipas, riconoscendo comunque il livello altissimo espresso dagli italiani e dagli spagnoli di nuova generazione. “Il loro tennis è straordinario e la nascita di nuove stelle è qualcosa che continuerà a succedere. Nei prossimi cinque anni sono convinto che emergeranno altri giocatori impressionanti”.
    Per Tsitsipas, però, ciò che hanno fatto i Big 3 è un capitolo a parte. “Federer, Nadal e Djokovic hanno portato il tennis a uno status superiore e la quantità di titoli che hanno vinto non sarà facile da superare”, ha concluso il greco. Un’opinione lucida che conferma come, almeno per ora, il mito dei “Fab 3” resti ancora inarrivabile.
    Marco Rossi LEGGI TUTTO

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    Rafael Nadal, una nuova vita tra famiglia, golf e… qualche peccato di gola

    Rafael Nadal nella foto – Foto Getty Images

    Non è passato nemmeno un anno da quando Rafael Nadal ha dato l’addio al tennis professionistico, ma la sua assenza pesa già moltissimo tra tifosi e appassionati. Il maiorchino, che ha ufficialmente chiuso il capitolo della carriera dopo l’ultima Coppa Davis, oggi si gode una vita molto diversa, tra eventi, partite a calcio tra amici, attività promozionali e – soprattutto – tanta famiglia. Proprio il recente omaggio ricevuto a Roland Garros ha fatto riaffiorare ricordi e nostalgie, ma anche curiosità su come sia cambiata la vita quotidiana di Rafa una volta appesa la racchetta al chiodo.
    A raccontarlo è stato lo stesso Nadal, in una recente intervista in cui ha lasciato spazio al lato più umano e privato. La routine? “In realtà ho una vita con poca routine, adesso”, confessa. “Cerco di organizzare la giornata per passare più tempo possibile a casa. Mi piace andare a prendere mio figlio a scuola, lo faccio tutte le volte che posso. Poi cerco di concentrare tutto il lavoro e le riunioni nella mattinata.” La paternità, spiega Rafa, non gli ha cambiato il modo di vedere la vita, ma sicuramente ha portato nuove priorità: “Ho sempre amato i bambini, era il mio sogno diventare papà. Ora ho una responsabilità diversa, e anche se pensavo che avrei passato il tempo a giocare a golf quattro o cinque volte a settimana, alla fine tra lavoro e famiglia finisco per giocare solo due volte!” ride Nadal.
    Il golf, sport che ha sempre amato perché lo aiutava a distrarsi durante la carriera senza rischiare infortuni, ora si alterna con qualche partita a calcio, una passione che non praticava da quasi quindici anni. “Non immagini quanto sono peggiorato!”, scherza Rafa, che però preferisce giocare in attacco piuttosto che in porta, per non sollecitare troppo la mano ancora dolorante.
    Nadal ha poi raccontato che, quanto all’alimentazione, non si è mai imposto regole troppo ferree: “Non sono mai stato un maniaco della dieta. La cultura alimentare è arrivata tardi rispetto alla mia generazione: solo nella seconda parte della carriera ho iniziato a lavorare con nutrizionisti. Ma anche ora, da ritirato, mi concedo piccoli sfizi ogni giorno. Amo molto il cioccolato, ad esempio”. Rafa spiega che il suo approccio resta equilibrato: periodi più attenti, altri meno, ma la serenità e il piacere di godersi la vita vengono prima di tutto.
    Insomma, un Nadal autentico, che si racconta senza filtri: meno routine, più tempo per la famiglia, passioni coltivate senza ossessioni e qualche peccato di gola concesso con il sorriso. Un Rafa forse diverso da quello visto in campo, ma non meno amato.
    Francesco Paolo Villarico LEGGI TUTTO

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    Rafa Nadal: “Il tennis è più grande di qualsiasi giocatore. Alcaraz e Sinner stanno scrivendo il futuro”

    Rafael Nadal nella foto – Foto Getty Images

    Rafa Nadal, protagonista a Pula Golf Resort per il torneo benefico “The Battle of Stars”, ha voluto dire la sua sulla straordinaria finale del Roland Garros 2025 che ha visto protagonisti Carlos Alcaraz e Jannik Sinner, proiettando lo sguardo verso il futuro del tennis mondiale.
    Con la sua solita lucidità, il campione maiorchino ha ricordato come il tennis sia sempre andato oltre i singoli interpreti: “Il tennis è più importante di qualsiasi giocatore, ci sono sempre stati e ci saranno sempre campioni di Slam. Ognuno fa la sua strada, ma arrivano nuove stelle e ora le stiamo vedendo. Ci sono due giocatori molto sopra gli altri, stanno dimostrando di essere grandi campioni e continueranno il loro percorso. Questa è la realtà, il tennis è in buone mani.”
    Nadal ha voluto anche commentare le dichiarazioni di Carlos Alcaraz, che dopo la vittoria a Parigi ha confessato di aver pensato proprio a Rafa nei momenti più difficili della finale. Un segnale forte dell’influenza e dell’ispirazione che il 22 volte campione Slam continua ad avere sulle nuove generazioni: “Se in quei momenti pensa già a me, vuol dire che è davvero speciale. Sono molto felice per lui,” ha ammesso Nadal, sorridendo.Parole che certificano il passaggio di testimone tra le leggende del passato e i nuovi fuoriclasse che stanno scrivendo il futuro del tennis.
    Francesco Paolo Villarico LEGGI TUTTO