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    Kimi Raikkonen sulla F1: “Il parere di noi piloti non interessa”

    ROMA – Kimi Raikkonen torna a parlare dopo l’addio alla Formula 1 di qualche settimana fa. Ritiratosi alla fine della scorsa stagione, il finlandese si è soffermato sul trattamento riservato ai protagonisti del paddock: “Noi piloti siamo come i meccanici, dei semplici impiegati. Alla F1 non interessa la nostra opinione, se ci piacciono o meno le decisioni che vengono prese o i regolamenti adottati. Ci sono dei regolamenti e vanno rispettati, piaccia o non piaccia”, ha affermato l’ex Alfa Romeo. 
    I cambiamenti nel paddock
    “Siamo sempre venti piloti in venti macchine che devono girare in cerchio il più velocemente possibile – prosegue Raikkonen in un’intervista a Sport Bild -. Ora le vetture sono molto più affidabili, quello sì, quando ho iniziato era come scommettere in un Casinò. Non sapevi mai cosa sarebbe potuto succedere la domenica, o in che condizioni ti saresti trovato a guidare. Nella fase finale della mia carriera si sono aggiunte un po’ di gare in nuovi Paesi, ma alla fine il fulcro della categoria resta sempre lo stesso, ovvero guidare in cerchio il più velocemente possibile. In 20 anni certi aspetti sono cambiati, sono arrivati ad esempio i social media, ma è un aspetto che coinvolge tutto il mondo, non solo la F1”.  LEGGI TUTTO

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    Kimi Raikkonen: “Alla F1 non interessa l'opinione dei piloti”

    ROMA – Kimi Raikkonen torna a parlare nelle sue prime dichiarazioni da non pilota. Ritiratosi alla fine della scorsa stagione, il finlandese si è soffermato sul trattamento riservato ai protagonisti del paddock: “Noi piloti siamo come i meccanici, dei semplici impiegati. Alla F1 non interessa la nostra opinione, se ci piacciono o meno le decisioni che vengono prese o i regolamenti adottati. Ci sono dei regolamenti e vanno rispettati, piaccia o non piaccia”, ha affermato l’ex Alfa Romeo. 
    Le parole di Kimi
    “Siamo sempre venti piloti in venti macchine che devono girare in cerchio il più velocemente possibile – prosegue Raikkonen in un’intervista a Sport Bild -. Ora le vetture sono molto più affidabili, quello sì, quando ho iniziato era come scommettere in un Casinò. Non sapevi mai cosa sarebbe potuto succedere la domenica, o in che condizioni ti saresti trovato a guidare. Nella fase finale della mia carriera si sono aggiunte un po’ di gare in nuovi Paesi, ma alla fine il fulcro della categoria resta sempre lo stesso, ovvero guidare in cerchio il più velocemente possibile. In 20 anni certi aspetti sono cambiati, sono arrivati ad esempio i social media, ma è un aspetto che coinvolge tutto il mondo, non solo la F1”.  LEGGI TUTTO

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    F1, Zehnder (Sauber) su Raikkonen: “Problemi fisici nei primi test”

    ROMA – Tra i team più importanti nella carriera in Formula 1 di Kimi Raikkonen, spicca indubbiamente la Sauber. Il pilota finlandese, che proprio al termine della stagione 2021 ha annunciato il ritiro, nell’arco della sua carriera ha vinto un titolo in F1, nel 2007 con la Ferrari. 19 anni dopo il suo esordio, però, è tornato al volante della Sauber, sotto la denominazione ufficiale di Alfa Romeo. L’ex Direttore Sportivo della scuderia Beat Zehnder ha ripercorso quanto accaduto in occasione dei primi test in F1 di Iceman, nel 2000.
    “Non riusciva a tenere il collo in piedi”
    In un’intervista a RacingNews365., Zehnder ha raccontato: “Raikkonen stava provando insieme a Pedro Diniz quando ebbe seri problemi fisici. Il Mugello, fisicamente, è una pista molto impegnativa per un debuttante. Kimi non riusciva a tenere il collo in piedi dopo appena tre giri. Nonostante ciò, fin da subito si capiva che era un talento. Non a caso decidemmo di puntare su di lui”. L’uomo ha poi aggiunto: “Peter Sauber dovette convincere molte persone per la Superlicenza a Kimi. Alcuni team principal, come Ron Dennis, erano totalmente contrari, ma alla fine la ottenne”. LEGGI TUTTO

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    F1, Zehnder (Sauber): “Nei primi test Raikkonen faticava fisicamente”

    ROMA – La Sauber è stato uno dei team più importanti nella carriera in Formula 1 di Kimi Raikkonen, che proprio al termine della stagione 2021 ha annunciato il ritiro. Nell’arco della sua carriera, Raikkonen ha vinto un titolo in F1, nel 2007 con la Ferrari. 19 anni dopo il suo esordio, però, è tornato al volante della Sauber, sotto la denominazione ufficiale di Alfa Romeo. L’ex Direttore Sportivo della scuderia Beat Zehnder ha ripercorso quanto accaduto in occasione dei primi test in F1 del finlandese, nel 2000.
    “Aveva problemi fisici, ma tanto talento”
    “Raikkonen stava provando insieme a Pedro Diniz quando ebbe seri problemi fisici. Il Mugello, fisicamente, è una pista molto impegnativa per un debuttante. Kimi non riusciva a tenere il collo in piede dopo appena tre giri. Nonostante ciò, fin da subito si capiva che era un talento. Non a caso decidemmo di puntare su di lui”. Così Zehnder, in un’intervista a RacingNews365. “Peter Sauber dovette convincere molte persone per la Superlicenza a Kimi. Alcuni team principal, come Ron Dennis, erano totalmente contrari, ma alla fine la ottenne” ha concluso l’uomo. LEGGI TUTTO

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    F1, Raikkonen: “Ho pensato più volte al ritiro negli anni”

    ROMA – Kimi Raikkonen, intervistato da “GPFans”, ha raccontato di aver più volte pensato al ritiro nelle ultime stagioni, fino a prendere la decisione definitiva in questa stagione, correndo la sua ultima gara in Formula 1 al Gran Premio di Abu Dhabi. “Nel corso degli anni i pensieri di ritirarmi sono venuti molte volte nella mia mente, sono cominciati molto tempo fa – ha detto il pilota finlandese -. Con il passare degli anni sono diventati sempre più insistenti e alla fine quella di smettere è stata una mia decisione, benché ne avessi discusso più volte con la mia famiglia”. 
    Le parole di Raikkonen
    Raikkonen ha parlato ancora della reazione della sua famiglia: “Non è che mi abbiano detto qualcosa in particolare. Volevo fare ciò che desideravo. Sono sicuro che siano tutti più felici a casa: sarò di più con loro. Voglio avere più tempo con i bambini, crescono in fretta. Voglio passare del tempo con la famiglia, fare molte più cose. Per i bambini non è stato facile, sicuramente. È complicato stare spesso lontani da casa, e non è la cosa più bella per loro. Ma d’altra parte, da quando sono nati la situazione è sempre stata la stessa, dunque sono abituati. Tuttavia, era un po’ di tempo che chiedevano quando avrei smesso”. LEGGI TUTTO

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    F1, Vettel: “Non si può discutere con Raikkonen”

    ROMA – Mancano solo due gare alla fine della straordinaria carriera di Kimi Raikkonen e sono molti i piloti che in questi giorni stanno riconoscendo la grandezza del finlandese. L’utimo a tessere le lodi del campione del mondo 2007 è il suo ex compagno in Ferrari Sebastian Vettel. “Credo che sia l’unico pilota sempre rimasto coerente e identico nei comportamenti da quando lo conosco, in tutto il mondo della F1 – ha spiegato il campione tedesco a GPFans – quando ho esordito in F1 era il mio punto di riferimento e la sua accoglienza è stata splendida. Il nostro era un bel rapporto già prima del nostro quadriennio insieme in Ferrari dal 2015 al 2018”.
    “Sono sicuro che rimarremo in contatto”
    Oltre la forza dimostrato nel corso degli anni in pista, Raikkonen ha lasciato il segno dal punto di vista umano. “Non credo che qualcuno possa avere un problema o una discussione con Kimi. Se litighi con lui, il problema sei sicuramente tu perché è una grande persona. Sono sicuro che rimarremo in contatto e gli auguro tutto il meglio possibile; mi mancherà anche il suo silenzio, ma il tempo passa e prima o poi il momento del ritiro arriva per tutti”, ha concluso il quattro volte campione del mondo tedesco. LEGGI TUTTO

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    F1, Vettel: “Impossibile avere problemi con Raikkonen”

    ROMA – Continuano a rincorrersi gli attestati di stima nei confronti di Kimi Raikkonen, giunto a due gran premi dalla fine della sua carriera. Questa volta a tessere le lodi del campione del mondo 2007 è il suo ex compagno in Ferrari Sebastian Vettel. “Credo che sia l’unico pilota sempre rimasto coerente e identico nei comportamenti da quando lo conosco, in tutto il mondo della F1 – ha sottolineato il campione tedesco a GPFans – quando ho esordito in F1 era il mio punto di riferimento e la sua accoglienza è stata splendida. Il nostro era un bel rapporto già prima del nostro quadriennio insieme in Ferrari dal 2015 al 2018”.
    “Una grande persona”
    Il quattro volte campione del mondo insiste sulle grandi qualità umane di Raikkonen. “Non credo che qualcuno possa avere un problema o una discussione con Kimi. Se litighi con lui, il problema sei sicuramente tu perché è una grande persona. Sono sicuro che rimarremo in contatto e gli auguro tutto il meglio possibile; mi mancherà anche il suo silenzio, ma il tempo passa e prima o poi il momento del ritiro arriva per tutti”, ha concluso il pilota Aston Martin. LEGGI TUTTO

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    F1,Alonso: “Il mondo della F1? Falso, spesso io e Raikkonen ne ridiamo insieme”

    ROMA – Fernando Alonso e Kimi Raikkonen, due campioni del mondo che da tanti anni battagliano in pista. Per il finlandese è l’ultimo anno del Circus con Alonso che prenderà i gradi di pilota più anziano. “Negli anni ci siamo incontrati negli aeroporti, fuori dal paddock, nei ristoranti e anche alle feste. È uno dei piloti che non vedi l’ora di vedere, specialmente dopo le gare. Con lui puoi parlare di diversi argomenti, va sempre dritto al sodo. Noi piloti viviamo in una bolla, senza avere una vita normale. Viaggiamo su aerei con tutti i comfort, alloggiamo in hotel a cinque stelle, ma la domenica dopo la gara siamo persone normali. Io e Kimi condividiamo idee diverse sul mondo della F1 e spesso ridiamo di quanto a volte questo mondo sia falso“.
    “Fuori dai circuiti è un’altra persona”
    Un privilegio per lo spagnolo aver condiviso anni di carriera con un pilota che fuori dalle piste è molto diverso da quanto fa trasparire. “Quando esordisci in F1, non hai un’idea chiara di cosa ti riservi il futuro. Kimi e io abbiamo vissuto stagioni super in Formula 1, siamo stati entrambi campioni del mondo, un risultato speciale che non sai mai se centrerai in carriera. Sono molto felice di aver condiviso così tanti anni con lui – dichiara il due volte campione iridato al podcast ‘Beyond the grid’ – è un grande personaggio per il mondo della Formula 1 e ci mancherà molto. È onesto e trasparente, indossa la maschera della persona fredda e taciturna, ma fuori dai circuiti è decisamente caldo’. In quelle occasioni conosci il vero Kimi”. LEGGI TUTTO