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    Sinner, statistiche e record dopo il successo a Wimbledon

    Jannik Sinner (foto Getty Images)

    Non c’è nessun record, statistica o numero più importante, bello e prezioso della coppa di Wimbledon vinta da Jannik Sinner ieri sul Centre Court. Ma il primo successo dell’italiano ai Championships segna anche importanti e interessanti dati numerici che aiutano a capire la portata della sua impresa e ancor più il ruolo incredibile che Jannik sta assumendo nel tennis attuale e storico. Ne riportiamo alcuni di quelli che riteniamo più significativi, ce ne sarebbero davvero tanti… Ovviamente a livello di tennis italiano non è nemmeno rilevante parlarne: Jannik sta scrivendo un libro tutto suo, tutto nuovo. Vediamo a livello internazionale.

    100: la finale disputata e vinta da Sinner a Wimbledon è stata la sua partita n.100 in carriera nei tornei dello Slam, ed è curioso rilevare che non era mai accaduto prima che un tennista facesse centro in un Major proprio alla sua centesima apparizione nei tornei più importanti dell’annata. Una coincidenza fortunata e assai gustosa…
    81 – la vittoria nella finale di Wimbledon è la n.81 per Jannik nei tornei dello Slam. Dal 2000, solo Rafael Nadal ha fatto meglio nelle sue prime 100 partite, con 86 vittorie… Seguono Federer con 80, Djokovic con 79 e Murray con 77.
    Con la vittoria a Wimbledon, Sinner è campione in carica in Tre Slam: Wimbledon, US Open e Australian Open, e tutto questo a 23 anni. Solo Jimmy Connors, Pete Sampras, Roger Federer e Rafael Nadal vantano questo primato, una cinquina di campioni leggendari.
    12.030 – Questi i punti di Sinner nel ranking ATP dopo la vittoria a Wimbledon. È il suo record assoluto di punti accumulati nel ranking, con un sonoro + 3430 sul secondo, Alcaraz.  Da quando esiste l’ATP Tour con questo ranking (1990) sono solo 5 i tennisti capaci di superare il muro dei dodicimila punti: Rafael Nadal, Roger Federer, Novak Djokovic, Andy Murray e Jannik Sinner. È davvero in buonissima compagnia. Tutto questo in una stagione segnata dai 3 mesi di stop forzati. Chissà che distacco avrebbe ora se non avesse saltato tornei come Miami, Indian Wells…
    9 – Sinner è il primo tennista a vincere 9 set consecutivi contro Novak Djokovic; sorpassa Federer (fermo a 8), lo svizzero c’era riuscito quando Novak era assai giovane (tra 2006 e 2007).
    56 – Jannik nelle sei partite di Wimbledon precedenti alla finale ha concesso ai suoi avversari un totale di 56 game. Nel torneo solo in tre hanno fatto meglio: Federer (52 nel 2006), McEnroe (54 nel 1982), Connors (54, nel 1974).
    Con 23 anni e 318 giorni, Sinner è secondo giocatore più giovane nell’Era Open a raggiungere tutte le finali dei tornei dello Slam. Più precoce di lui solo Jim Courier, ci è riuscito a 22 anni e 308 giorni.

    Marco Mazzoni LEGGI TUTTO

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    Jannik Sinner: il quarto più longevo al numero 1 nella sua prima volta “Non avrei mai pensato di arrivare qui e restarci così tanto tempo: è incredibile trovarmi in questa situazione”

    Jannik Sinner – Foto Patrick Boren

    Più di un anno in cima al tennis mondiale e una costanza da record: Jannik Sinner continua a riscrivere la storia del ranking ATP. In queste ore, l’azzurro impegnato ad Halle ha raggiunto un traguardo davvero prestigioso: è il quarto tennista nella storia per permanenza consecutiva al numero 1 del mondo nella sua “prima volta” in vetta. Un primato che certifica quanto il suo dominio, frutto di risultati e regolarità, non sia più una sorpresa ma una splendida realtà.
    Sono 54 le settimane consecutive da leader ATP per il talento di San Candido, già nella leggenda alle spalle solo di tre colossi: Lleyton Hewitt (75), Jimmy Connors (160) e Roger Federer (237) sono gli unici ad aver fatto meglio di lui al debutto assoluto al vertice del tennis mondiale. Numeri impressionanti che rendono l’idea della solidità e della maturità di Sinner, che da oltre un anno è il punto di riferimento per tutti.
    Sinner: “Un onore, ma resto me stesso”I record sono fatti per essere battuti, ma alcuni sembrano quasi inarrivabili. Jannik lo sa bene e, intervistato da atptour.com, conferma la sua serenità: “È un grande onore far parte di questi nomi, ma non ho mai smesso di essere me stesso. Voglio continuare a scrivere la mia storia, l’unica cosa che mi preoccupa è migliorare come tennista ogni giorno. Il ranking riflette il lavoro di un’intera stagione: sono felice dei risultati che sto ottenendo e spero di continuare così”.
    “Non avrei mai pensato di arrivare qui e restarci così tanto tempo: è incredibile trovarmi in questa situazione, tutto è cambiato molto in poco tempo. Ora conosco il mio potenziale e so che posso raggiungere grandi successi se gioco il mio miglior tennis. È bello vedermi al numero 1, ma la cosa più importante è sentire di continuare a crescere”, ha concluso il campione italiano, che resterà sicuramente leader almeno fino a dopo Wimbledon 2025. Proprio il torneo londinese potrebbe essere il prossimo snodo chiave: Alcaraz, infatti, è pronto a insidiare la sua leadership, ma Sinner si gode ogni momento di questa splendida avventura al vertice del tennis mondiale.
    Francesco Paolo Villarico LEGGI TUTTO

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    Novak Djokovic da record: 411 vittorie nei Masters 1000, superato Nadal

    Novak Djokovic classe 1987 – Foto ATP

    Novak Djokovic continua a riscrivere la storia del tennis. Domenica, al Miami Open, il fuoriclasse serbo ha ottenuto la sua 411ª vittoria in carriera nei tornei ATP Masters 1000, battendo l’argentino Camilo Ugo Carabelli. Un successo che gli permette di superare Rafael Nadal e diventare il giocatore con più vittorie nella storia di questa prestigiosa categoria.Djokovic era arrivato in Florida con 409 vittorie nei Masters 1000, a una sola lunghezza dal rivale spagnolo. Dopo due match vinti a Miami, ha prima pareggiato e poi infranto il record.
    I leader per vittorie nei Masters 1000| Giocatore | W/L | Titoli ||——————-|————|——–|| Novak Djokovic | 411-91 | 40 || Rafael Nadal | 410-90 | 36 || Roger Federer | 381-108 | 28 || Andy Murray | 230-101 | 14 || Andre Agassi | 209-73 | 17 || Tomas Berdych | 191-117 | 1 || Pete Sampras | 190-70 | 11 || David Ferrer | 189-122 | 1 || Stan Wawrinka | 166-123 | 1 || Andy Roddick | 157-70 | 5 |
    La prima vittoria di Djokovic in un Masters 1000 risale al 2005, a Parigi, contro Victor Hanescu. Da allora, il 37enne ha collezionato 40 titoli nei Masters 1000, un altro record assoluto. Il primo trionfo arrivò proprio a Miami nel 2007, torneo che ora punta a conquistare per la settima volta, altro primato in vista.Nel 2018, Djokovic è diventato il*primo (e unico) giocatore ad aver vinto tutti e nove i tornei Masters 1000. Due anni dopo, nel 2020, è riuscito a vincere ciascuno di essi almeno due volte.
    I numeri di Djokovic nei Masters 1000| Torneo | W/L | Titoli ||—————-|———-|——–|| Canada | 37-7 | 4 || Cincinnati | 45-12 | 3 || Indian Wells | 51-11 | 5 || Madrid | 30-9 | 3 || Miami | 46-7 | 6 || Monte-Carlo | 39-15 | 2 || Parigi | 50-9 | 7 || Roma | 68-12 | 6 || Shanghai | 39-6 | 4 |
    *Nota: Djokovic ha anche un bilancio di 6-3 ad Amburgo, che è stato un torneo Masters 1000 fino al 2008.*
    Percentuali leggendarieCon un record di 411-91 nei Masters 1000, Djokovic vanta una percentuale di vittorie dell’81,9%. Solo Nadal ha una percentuale superiore, con l’82% (410-90). Nessun altro tennista ha superato l’80% in questa categoria.Ora, a Miami, Novak è a caccia di un doppio traguardo: il settimo titolo in Florida (altro record) e il primo Masters 1000 dal 2023, quando vinse a Parigi. Se la forma è quella vista finora, la storia è pronta a scrivere un nuovo capitolo. LEGGI TUTTO

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    Cinà, testa e talento. Entra nel “club” degli under 18 vittoriosi in un Masters 1000

    Federico Cinà a Miami

    La vittoria di Federico Cinà al Masters 1000 di Miami è stata una bella e graditissima sorpresa, e allo stesso tempo la conferma di quanto talento e potenziale abbia il giovane siciliano. È piaciuto il suo gioco, come ha condotto la partita dal punto di vista tecnico ed agonistico, sempre lucido e pronto a fare la scelta giusta. Ha convinto ancor più per come, di fronte ad una importante difficoltà fisica al momento di chiudere il match (crampi) abbia trovato la forza per resistere, non farsi prendere dal panico sportivo e così gettare alle ortiche una partita che davvero non meritava di chiudere con una sconfitta. Si è issato al tiebreak aggrappato al match con le unghie e lì ha giocato da giocatore vero, scegliendo bene i colpi e andando così a regalarsi la più importante vittoria della sua nascente carriera.
    Il tennis azzurro in Federico ha trovato un bravissimo ragazzo, cresciuto a “pane e tennis” in una famiglia che la disciplina la conosce in profondità. Forte di questa esperienza fondamentale per scegliere bene cosa fare ed evitare cosa NON fare, Cinà è stato accompagnato con mano salda nei suoi passi verso il tour Pro, e così il suo talento è stato assecondato in modo impeccabile. Davvero bravi, tutti.
    Adesso andiamoci piano con i titoloni “Abbiamo il nuovo Sinner”, “Nemmeno Jannik come lui alla sua età” et similia, perché… sarebbe esagerato. Un ragazzo di talento che vuole arrivare in alto deve essere ambizioso, non deve aver paura di volare e deve esser capace di reggere la pressione perché al salire del livello solo con questa durezza di carattere si può nuotare in un oceano infestato da veri predatori… ma ogni giovane ha i suoi tempi e modi per crescere. Non facciamo l’errore di riversare su di lui aspettative esagerate e diamogli il tempo di diventare grande, sbagliare e imparare. Il potenziale è ottimo, l’attitudine è eccellente, di spazio per potenziare il fisico – indispensabile, a suo tempo – e i colpi ce n’è in abbondanza. Gli ingredienti per fare bene ci sono eccome.
    Grande soddisfazione e anche un piccolo record di precocità per “Pallino”: è il primo classe 2007 a vincere un match in un Masters 1000. Ma c’è anche un altro club assai intrigante nel quale Cinà è entrato: quello degli under 18 capaci di vincere una partita in un torneo di questa categoria (da quando è nato l’ATPtour nel 1990). Sono in quindici ad esserci riusciti, tra questi anche Jannik Sinner e moltissimi talenti precoci poi diventati campioni. Ecco la lista (stilata dall’ottimo Luca Brancher)
    Fabrice Santoro – Toronto 1990
    Marcos Ondruska – Cincinnati 1990
    David Witt – Miami 1991
    Dinu Pescariu – Monte Carlo 1991
    Andy Roddick – Miami 2000
    Richard Gasquet – Monte Carlo 2002 (il francese non aveva ancora compiuto 16 anni!)
    Rafael Nadal – Monte Carlo 2003 (lo spagnolo non aveva ancora compiuto 17 anni)
    Ryan Harrison – Indian Wells 2010
    Andrey Rublev – Miami 2015
    Alexander Zverev – Miami 2015
    Denis Shapovalov – Toronto 2016
    Felix Auger-Aliassime – Indian Wells 2018
    Jannik Sinner – Roma 2019
    Carlos Alcaraz – Madrid 2021
    Joao Fonseca – Madrid 2024
    Federico Cinà – Miami 2025

    Oltre a questo club esclusivo, Cinà è anche il secondo italiano più giovane e vincere una partita in un Masters 1000. Davanti a lui c’è Jannik Sinner: il nostro n.1 c’è riuscito a 17 anni e 8 mesi a Roma 2019. Federico Cinà lo segue con i suoi 17 anni e 11 mesi a Miami 2025. Il terzo più precoce è stato Lorenzo Musetti (18 anni e 6 mesi), quindi Luca Nardi (19 anni e 8 mesi) e poi Andrea Gaudenzi, attuale Presidente dell’ATP, a 19 anni e 9 mesi. Sotto i venti anni troviamo anche Stefano Pescosolido (19 anni e 11 mesi) fino ai 20 precisi di Renzo Furlan. “Pallino” è in ottima compagnia, Bravo!
    Marco Mazzoni LEGGI TUTTO

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    Jannik Sinner raggiunge Nastase: 40 settimane da numero 1 del mondo

    Jannik Sinner nella foto – Foto Getty Images

    Mentre il Masters 1000 di Indian Wells entra nelle sue fasi decisive e il mese di marzo avanza, Jannik Sinner continua il suo percorso da spettatore, in attesa di tornare sul circuito professionistico a maggio. Tuttavia, nonostante l’assenza forzata, l’altoatesino continua ad accumulare settimane al vertice della classifica ATP.Questo lunedì Sinner ha toccato quota 40 settimane da numero 1 del ranking mondiale, raggiungendo il rumeno Ilie Nastase al quindicesimo posto nella classifica storica dei tennisti che hanno trascorso più tempo al vertice.
    La prossima settimana, Sinner eguaglierà le 41 settimane di Andy Murray e presto raggiungerà le 43 del brasiliano Gustavo Kuerten. La domanda che tutti si pongono ora è se Alexander Zverev o Carlos Alcaraz riusciranno a interrompere l’ascesa dell’italiano prima del suo ritorno ufficiale sui campi.Il record raggiunto da Sinner rappresenta un risultato straordinario per il tennis italiano e consolida ulteriormente il suo status di giocatore simbolo di questa generazione.
    Ecco la classifica storica aggiornata per settimane trascorse come numero 1:10. Lleyton Hewitt – 80 settimane11. Stefan Edberg – 72 settimane12. Jim Courier – 58 settimane13. Gustavo Kuerten – 43 settimane14. Andy Murray – 41 settimane15. Jannik Sinner, Ilie Nastase – 40 settimane
    Francesco Paolo Villarico LEGGI TUTTO

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    Brevi da Melbourne: record di pubblico, l’omaggio di Jannik a Kobe Bryant

    Sinner e Zverev durante la premiazione degli Australian Open 2025 (foto Brigitte Grassotti)

    Enorme nel mondo sportivo e non solo l’eco del successo di Jannik Sinner all’Australian Open 2025, in particolare per il dominio nella finale contro Zverev, match mai davvero in discussione come lo stesso tedesco sportivamente ha ammesso dopo la sconfitta. L’azzurro è riuscito a difendere il primo successo Slam dell’anno scorso, unendosi così a un gruppo di super campioni che nel nuovo secolo hanno confermato l’anno successivo un titolo Major. Ecco la lista di questi sei giocatori:
    – Andre Agassi – Roger Federer – Rafael Nadal – Novak Djokovic – Carlos Alcaraz – Jannik Sinner

    Posando con la coppa appena conquistata, Sinner si è reso protagonista anche di un bel gesto in ricordo di Kobe Bryant, stella della NBA prematuramente scomparso proprio il 26 gennaio di cinque anni fa in un incidente aereo sulle colline di Los Angeles. Jannik ha indossato un modello di scarpe prodotte in ricordo del cestista, amatissimo anche in Italia visti gli anni trascorsi da giovane tra Reggio Emilia e Pistoia, seguendo il padre Joe (anche lui professionista nel basket). Sinner in alcune interviste ha ricordato l’ammirazione per Kobe, per la sua mentalità vincente e dedizione alla professione.

    💛💜 Dopo il match, Jannik Sinner ha indossato le Nike Air Force 1 Low Retro QS Bryant in memoria della scomparsa di Kobe avvenuta esattamente 5 anni fa, il 26 gennaio 2020 🐍 pic.twitter.com/PziNALJszj
    — Eurosport IT (@Eurosport_IT) January 26, 2025

    Infiniti i messaggi di congratulazioni ricevuti da Sinner dopo la vittoria a Melbourne. Rafa Nadal uno dei primi a congratularsi con una bella storia Instagram, poi anche Djokovic, che ha dedicato belle parole a Zverev “Continua a crederci, ce la farai” e quindi scrive a Jannik “Congratulazioni Jannik”. Tra i colleghi, Carlos Alcaraz ha scritto un messaggio a Sinner, mostrando grande fair play e confermando la stima tra i due giovani campioni.

    Many congrats @janniksin! 👏🏻🏆🇦🇺 Bravo!!!
    — Carlos Alcaraz (@carlosalcaraz) January 26, 2025
    L’Australian Open 2025 si è concluso con un grandissimo successo di pubblico: complessivamente il torneo ha avuto 1.102.303 spettatori per il main draw,. È il record assoluto per il torneo, supera il dato del 2024 (1.020.763); considerando anche la settimana che “scalda” l’avvio del main draw con le qualificazioni ed eventi di vario tipo (incluse alcune esibizioni, quest’anno Sinner ne ha giocate due) si arriva 1.218.831 presenze, contro le 1.110.657 dell’anno scorso. L’Happy Slam cresce anno dopo anno, e il successo di pubblico lo conferma.

    Zverev invece purtroppo si unisce ad un club un po’ più scomodo, quello dei tennisti sconfitti nelle proprie prime 3 finali Slam nell’era moderna. Gli altri sono:
    – Andre Agassi
    – Goran Ivanisevic
    – Andy Murray
    – Dominic Thiem
    – Casper Ruud
    – Alexander Zverev
    Ruud e Zverev sono gli unici ancora senza un titolo Major, gli altri ovviamente hanno vinto uno dei quattro titoli principali. Ce la faranno a cancellare quello zero?

    Mario Cecchi LEGGI TUTTO

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    20 vittorie di fila, record personale per Sinner (e altre curiosità statistiche)

    Jannik Sinner e Jim Courier a Melbourne

    L’obiettivo è vincere il secondo Australian Open e terzo Slam in carriera, ma intanto Jannik Sinner continua a macinare record su record. La vittoria in semifinale a Melbourne contro Ben Shelton allunga a 20 la sua striscia di vittorie consecutive, è il suo record personale di successi. L’ultima sconfitta di Jannik risale alla finale del 500 di Pechino nell’ottobre del 2023 (fermato da Alcaraz), poi solo vittorie passando da Shanghai, ATP Finals, Davis Cup e Australian Open. La miglior serie precedente di vittorie si era fermata a 19, dalla Final 8 di Davis Cup 2023 a Indian Wells 2024.
    C’è un altro bel 20 che campeggia Pro-Sinner a livello statistico: venti sono infatti le vittorie consecutive su campi duri con un’età di 23 anni e 149 giorni. Solo John McEnroe nel 1981 è riuscito a fare altrettanto con un’età inferiore, 22 anni e 197 giorni per l’esattezza (nell’era Open).
    Tuttavia la striscia più impressionante è forse questa: 88 partite di fila vincendo almeno un set! L’ultima partita nella quale Jannik non è riuscito a portare a casa nemmeno un set è la finale delle ATP Finals 2023 a Torino, dove Djokovic lo sconfisse in due set. Un rilievo questo incredibile sulla consistenza di Sinner, mai domo e sempre pronto a lottare anche nelle rare sconfitte.

    Sinner Courier @janniksin #AO2025 pic.twitter.com/WuCUsFfZor
    — Tennis TV (@TennisTV) January 24, 2025

    Sinner è anche il tennista più giovane a disputare due finali consecutive all’Australian Open dai tempi di Jim Courier. Lo statunitense ci riuscì nel 1992 e 1993, a 22 anni e 167 giorni; Sinner con un anno in più, per l’esattezza a 23 anni e 163 giorni.
    Battendo Shelton, Sinner ha segnato la quindicesima vittoria negli Slam contro tennisti statunitensi, senza mai una sconfitta.
    Con la terza finale Slam raggiunta, Jannik è dietro solo a Nicola Pietrangeli tra i tennisti italiani (ne disputò 4 in carriera). In caso vittoria, diventerà l’italiano più vincente di sempre nei Major, visto che Pietrangeli si fermò a due Roland Garros.
    Ultima curiosità statistica: domenica lotteranno per il titolo degli Australian Open 2025 il n.1 e il n.2 del ranking mondiale. Non accadeva dal 2019, quando Novak Djokovic sconfisse nettamente in finale Rafael Nadal.
    Mario Cecchi LEGGI TUTTO

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    Quando Federer dominava: Storia di un Record che Resiste dal 2006

    Roger Federer nella foto – Foto Getty Images

    Dominare il circuito ATP come fece Roger Federer tra il 2004 e il 2006 resta un’impresa titanica. Lo svizzero conquistò 34 titoli in quel triennio, stabilendo il record di tornei vinti in una singola stagione da quando, nel 1990, venne istituito un calendario simile all’attuale.
    I Record dell’Era OpenSe si guarda all’intera Era Open, troviamo leggende come:– Rod Laver, Ilie Nastase e Guillermo Vilas: 16 titoli in una stagione– Jimmy Connors e Ivan Lendl: 15 titoli– Rod Laver (1968 e 1970), Björn Borg (1979) e John McEnroe (1984): 13 titoli
    Tuttavia, questi risultati furono ottenuti in un contesto completamente diverso, con calendari molto differenti da quello attuale.
    L’Era Moderna (dal 1990)Dal 1990, quando venne introdotto il calendario ATP moderno, solo due giocatori hanno raggiunto la dozzina di titoli in una stagione:– Thomas Muster (1996): 12 titoli– Roger Federer (2006): 12 titoli
    Nemmeno campioni del calibro di Novak Djokovic e Rafael Nadal sono riusciti nell’impresa, fermandosi entrambi a 11 titoli (rispettivamente nel 2015 e 2005).
    La Sfida per i GiovaniIn un tennis sempre più esigente sia fisicamente che mentalmente, appare difficile immaginare un dominatore capace di raggiungere la dozzina di titoli. Anche se Jannik Sinner (8 titoli nel 2024) e Carlos Alcaraz mostrano un potenziale straordinario, entrambi dovrebbero mostrare una consistenza e una regolarità nettamente superiori per avvicinarsi al record di Federer.
    Francesco Paolo Villarico LEGGI TUTTO