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    Gasquet, quando l’arte del gesto non è condanna ma benedizione

    Richard Gasquet

    Esiste un metodo per misurare la grandezza di un tennista, sportivo o artista in generale? La scelta più immediata è quella di affidarsi ai risultati, alle vittorie nei tornei. Ai numeri. È certamente una via affidabile, ma non l’unica: tutto dipende da come si guarda al mondo, non solo allo sport. Fermarsi al freddo seppur inconfutabile calcolo matematico è esercizio che lascia pochi dubbi, ma allo stesso tempo risultata sterile e limitante in una disciplina complessa come il tennis, dove trofei, vittorie e sconfitte si confrontano quotidianamente con quello che un giocatore lascia in campo. Gli appassionati di tennis si innamorano del gioco e di un giocatore anche e soprattutto per quello che trasmette, non solo per i suoi risultati. Se guadiamo oltre al palmares e ci affidiamo anche alla passione, all’eleganza del gioco e alla creatività, allora Richard Gasquet è un tennista che non sarà facilmente dimenticato, pur con tutti i suoi limiti e contraddizioni. Nato in quel di Beziers, incantevole cittadina dell’Occitania dove le tradizioni iberiche si fondono mirabilmente con quelle transalpine creando un unicum irripetibile e affascinante, non poteva essere uno qualunque “Riccardino” e infatti non lo è mai stato. Gli fu donata una racchetta da piccolissimo e quell’arnese lo affascinò fin da subito, diventando naturale prosecuzione della sua creatività e visione degli spazi. In pochissimo tempo divenne un piccolo “fenomeno”, tanto che sulla principale rivista tennistica del paese si prese la copertina a soli 9 anni. Mai scelta fu più azzardata, e col senno di poi, sbagliata.
    Quando hai un animo come il suo, innamorato del tennis come di nient’altro ma assai quieto e introverso, caricarlo di aspettative esagerate è stato un errore madornale, pagato poi a caro prezzo in una crescita spinta a tutto gas troppo presto, che non gli ha lasciato spazio per maturare personalmente e, forse, anche tecnicamente. In Francia si aspettava un campione vero dai tempi di Noah e pochi paesi al mondo hanno una base di appassionati così grande ed esigente. Si voleva un vincitore assoluto e lo si voleva subito. Debutto in tornei Pro da bambino, con qualche vittoria precoce, ma… mentre in quel di Manacor c’era un coetaneo che stava forgiando corpo e testa con una durezza e lungimiranza assoluta e nei Balcani pure, solo per citare due che poi sono “arrivati”, nel centro tecnico nazionale di Parigi c’era fretta di vincere. E la fretta è sempre una pessima consigliera… Non sappiamo quello che ne sarebbe stato di Gasquet se avesse affrontato un percorso di maturazione fisica, tecnica e umana diversa, scevro di stress micidiali e assecondando maggiormente le sue caute ambizioni. La sensazione è che difetti atavici si siano incancreniti, come la sua tendenza a stazionare troppo dietro la riga di fondo, per aver il tempo necessario di eseguire quelle aperture un po’ ampie e disegnare traiettorie eccezionali, soprattutto con quel rovescio a un mano che è sempre stato, fino alla ultima partita giocata ieri contro Sinner a Roland Garros, una gioia per gli occhi e colpo di valore assoluto.
    Alla fine Gasquet ha vissuto una carriera molto lunga, accidentata da infortuni e aspettative esagerate in rapporto al suo fisico – oggettivamente non al livello dei migliori coetanei sia per forza che per resistenza – ma anche segnata da momenti belli e vincenti. Ha vinto 16 tornei, è stato n.7 del mondo e ha disputato tre semifinali Slam, Wimbledon 2007 e 2015 e US Open 2013. In fondo non ha fatto tanto peggio di Tsonga, il più forte dell’ottima covata di talenti francesi che hanno sostenuto il loro movimento nel nuovo secolo. Gli è mancato l’acuto assoluto, la vittoria in un Masters 1000 prestigioso (Monte-Carlo poteva essere uno nelle sue corde per esempio, ma c’è stato il “problema” Nadal…) o almeno una finale Slam che avrebbe meritato, ma alla fine non è mai stato uno che regalava le partite, lottava eccome, solo ha trovato di fronte avversari più forti, più tosti fisicamente, più completi ed attrezzati. Più “cattivi”, mentre lui con quel sorriso, voce bassa e timidezza, la cattiveria non sa proprio cosa sia…
    Il rimpianto o almeno punto di domanda sulla carriera di Richard è sempre stato uno: perché non è mai riuscito ad evolvere, a migliorare in modo concreto il suo gioco? Effettivamente il suo tennis in 22 anni di carriera non è mai cambiato più di tanto, restando ancorato a giocate meravigliose, cambi di ritmo e accelerazioni fulminanti dopo essersi costruito lo spazio sul campo. Una bellezza vederlo mulinare la racchetta a grandissima velocità ed eleganza, colpendo la palla con estrema pulizia e creando traiettorie strepitose, ma… troppe volte la sua attitudine difensiva e la necessità di avere il tempo per le giocate l’ha portato in difesa, troppo dietro. Concedere campo e spazio ad avversari terribilmente dotati sul piano atletico, sempre più tosti e pronti a tirare pallate a mille all’ora è stato un limite che non è mai riuscito a superare. Eppure di ottimi tecnici ne ha avuti, incluso un passaggio dal nostro Riccardo Piatti, uno che il tennis lo conosce in profondità come pochi ed è in grado di toccare le corde più interiori dei suoi assistiti.
    Probabilmente Gasquet ha davvero fatto quello che ha potuto, e rimproverarlo per una mancata evoluzione pari a quella dei Djokovic, dei Nadal e via dicendo sarebbe persino ingiusto. Di sicuro non è stato fortunato a crescere e attraversare il tour in un’epoca infestata da un tasso di talento e competitività mai visto prima, tanto che per arrivare a quel livello devi covare dentro di te una ferocia e durezza altrettanto smisurate, fuoco e tenacia che forse Richard non ha avuto o non è stato in grado di mantenere nel lungo periodo. Non è mai stato così tosto Gasquet, non ha retto l’enorme pressione del suo paese (infatti ha giocato quasi sempre molto male a Roland Garros, dove solo una volta ha raggiunto i quarti, una miseria vista la sua qualità su terra battuta), non è mai riuscito a trovare la chiave per migliore quel diritto troppo ampio e sfruttare a pieno la magia dei suoi tocchi. Nemmeno ha migliorato a sufficienza il servizio, in particolare la seconda palla, carenza importantissima quando sei un tennista creativo e ogni punto è una scommessa balistica.

    Gasquet’s backhand: a thing of beauty 🎨
    It’s time to celebrate it ❤️#richardgasquet #tennis #rolandgarros #atptour pic.twitter.com/JOI63vDdpd
    — ATP Tour (@atptour) May 29, 2025
    (una rassegna di bellissimi rovesci a una mano di Gasquet, il colpo che nessuno potrà mai dimenticare)
    Alla fine, si torna all’attacco di questo modesto commento e ricordo su Gasquet. È stato una delusione? Ha ottenuto molto meno di quello che il suo talento poteva consentirgli? Forse sì guardando ai numeri, al gelido confronto con tanti avversari e coetanei, gente che ha vinto il doppio di lui basandosi sull’efficacia, su allenamenti mortali per durezza, solo picchiando la palla alla massima potenza senza un minimo di “arte”. Tuttavia anche quello è talento, seppur esternato in altro modo. Gasquet è stato un giocatore di talento e molto diverso da tutti gli altri. Ha lasciato alla storia del gioco un rovescio ad un mano bellissimo, un colpo che ha regalato a milioni di appassionati emozioni vere e spettacolo. Sull’erba di Wimbledon ha giocato alcune partite eccezionali, e non solo lì. È stato un giocatore rilevante, un concentrato di talento tecnico enorme ingabbiato in un fisico e inadatto a diventare leggendario, probabilmente anche poco assistito dalla necessaria tenacità e coraggio. Non tutti sono nati per diventare dei grandissimi vincenti, c’è chi nasce, vive e verrà ricordato per aver trasmesso gioia e divertimento. Vi pare poco? Buona vita e grazie, Richard.
    Marco Mazzoni LEGGI TUTTO

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    Gasquet svela i tennisti “sgradevoli” del circuito. Rybakina rafforza il suo team. Arthur Fils rivela il suo momento più difficile. Lotta per la Top-10 nel ranking ATP

    Lorenzo Musetti (foto Brigitte Grassotti)

    Il mondo del tennis continua a offrire interessanti spunti di discussione, dalle confessioni di veterani prossimi al ritiro alle aspirazioni delle giovani promesse, passando per i cambiamenti negli staff tecnici dei top player.
    Gasquet svela i tennisti “sgradevoli” del circuitoRichard Gasquet, che sta ponendo fine a oltre vent’anni di carriera professionale, ha rilasciato alcune dichiarazioni destinate a far discutere durante il podcast “Pause”. Il tennista francese, che ha condiviso campo e spogliatoio con numerosi colleghi, è stato interrogato sul carattere del “Big 3” rispetto ad altri giocatori, in particolare su chi fosse stato più sgradevole nei rapporti con i compagni.“Roger, Novak e Rafa sono persone molto educate, rispettose e piacevoli con tutti”, ha affermato Gasquet, prima di aggiungere: “C’erano due giocatori che hanno avuto una grande carriera, ma che non possono essere paragonati al Big 3, che avevano un atteggiamento più sgradevole nel circuito: Robin Soderling e Tomas Berdych”.
    Rybakina rafforza il suo teamElena Rybakina, da mesi al centro di voci e episodi poco chiari riguardanti il suo (ex?) allenatore Stefano Vukov, ha annunciato un nuovo ingresso nel suo staff tecnico. Dopo l’uscita di Ivanisevic, dovuta all’influenza di Vukov sulla tennista kazaka, e la successiva rinuncia del preparatore fisico Azuz Simcich, il team di Rybakina si trovava privo di figure chiave.La tennista ha comunicato l’ingaggio del preparatore fisico Aldo Chiari, che in passato ha collaborato occasionalmente con Jannik Sinner, per rafforzare il suo entourage in vista dei prossimi impegni.
    Arthur Fils rivela il suo momento più difficileArthur Fils potrebbe diventare uno dei principali rivali di Carlos Alcaraz nei prossimi anni sulla terra battuta, candidandosi come seria minaccia nei tornei importanti. A soli 21 anni, il francese che ha iniziato a giocare a tennis all’età di 5 anni, ha già dimostrato grandi potenzialità.In un’intervista rilasciata ad atptour.com, Fils ha rivelato quale sia stata la maggiore difficoltà che ha dovuto affrontare nel suo percorso. “Gli infortuni sono sempre la cosa peggiore per qualsiasi atleta e qualche anno fa ho avuto problemi a diverse vertebre. Quello è stato il momento peggiore della mia vita, ho dovuto fare molta riabilitazione e avere pazienza”, ha spiegato il giovane francese, il cui grande sogno è diventare numero 1 del mondo.
    Lotta per la Top-10 nel ranking ATPUn appassionante fine settimana si presenta con la disputa delle fasi finali del Conde de Godó 2025. Tre tennisti sono coinvolti nella corsa per entrare nella top-10 del ranking ATP il prossimo lunedì 21 aprile, dopo la conferma dell’uscita di Casper Ruud da questo gruppo d’élite, con il norvegese che perderà 400 punti scendendo alla 15ª posizione.Lorenzo Musetti potrebbe entrare tra i dieci migliori se sia Holger Rune che Arthur Fils venissero eliminati in semifinale a Barcellona. Nel caso in cui il danese raggiungesse la finale, sarebbe lui ad occupare la decima posizione, a meno che il francese non riesca a vincere il torneo e Rune perdesse in semifinale.La lotta per un posto nella top-10 aggiunge ulteriore interesse alle semifinali del prestigioso torneo catalano.
    Francesco Paolo Villarico LEGGI TUTTO

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    Matteo Arnaldi cede a sorpresa in tre set a Gasquet all’esordio del torneo di Montecarlo

    Richard Gasquet nella foto – Foto Getty Images

    Un ottimo Gasquet elimina Arnaldi in tre set 6-3 4-6 6-4. dopo una maratona di due e trentanove minuti di gioco. Il francese ha giocato un match tatticamente perfetto. Senza strafare, aspettando pazientemente il momento di accelerare o di piazzare la alla corta vincente, alcune viste oggi da circoletto rosso, è riuscito a mandare fuori giri ed a far dubitare Matteo Arnaldi a cui cede 15 anni e 109 posizioni in classifica.
    Purtroppo oggi si è vista l’esperienza ed il controllo del gioco e la differenza tra un tennista Gasquet che ha giocato più di mille partite nel circuito ed Arnaldi che di partite ne ha giocate appena un centinaio. L’azzurro ha iniziato la partita teso, ed è andato subito in sofferenza sui rovesci in top di Gasquet. Il francese cercava di non dare ritmo all’italiano specialmente sulla diagonale di rovescio. Pochi da entrambe le parti i punti vinti con il servizio. Quando lo scambio partiva, Gasquet alterna colpi veloci ad altri carichi di effetto con Arnaldi che cercava di accelerare, trovando l’ex numero sette del mondo sempre ben piazzato. Poca la pazienza da parte del ligure che cercava troppo resto il vincente, accumulando errori non forzati. Un primo set deciso sul primo break quando Arnaldi non ha chiuso un facile smash. Poi sul 3-5 il sanremese ha perso nuovamente il servizio, ma il set era ormai compromesso.
    Più che una dominazione di Gasquet, è stato Arnaldi a non essere incisivo quando contava, sbagliando palle facili, e regalando punti su punti al transalpino. Il trentottenne francese che al Roland Garros chiuderà la carriera, ha tenuto il campo con il mestiere che gli viene da una carriera più che ventennale. Pochi errori, giocate da spettacolo solo quando il punto era assicurato, ma con un livello medio superiore a quello di Arnaldi. Nel secondo set, Matteo ha cambiato tattica, evitando di cercare subito il vincente ed assecondando il palleggio del francese da fondo campo. Più preciso e più forte fisicamente Arnaldi ha regalato meno che nel primo set. Ha tenuto il servizio anche quando i primi punti erano iniziati male e finalmente, aspettando con pazienza la palla giusta da attaccare riusciva a togliere il servizio a Gasquet.
    Nella terza e decisiva frazione Arnaldi mancava nei primi due turni di servizio del transalpino cinque palle break complessive. Sul 3-4 Arnaldi dopo aver messo due belle prime metteva fuori il dritto successivo. Mancanza di concentrazione, sul momento importante? Di fatto break regalato con Gasquet che serviva per il match. Nonostante le mille partite giocate anche a Richard tremava il braccio. Matteo metteva a segno il contro break e si rimetteva in corsa. La fretta, la tensione la capacità di giocare bene i punti che contano, Arnaldi metteva due metri fuori uno smash e poi un dritto in corridoio. Doppio match point. Annullava il primo con un vincente, ma sul secondo uno sciagurato doppio fallo consegnava la partita al transalpino. Una partita che si doveva e si poteva vincere. Urge una pausa di riflessione rivedere tattica di gioco ed anche certi fondamentali che nei momenti importanti è vietato sbagliare. La stagione su terra è appena iniziata e c’è tempo per rimediare.
    La cronaca.1. setInizia Arnaldi subito in difficoltà. Dritto impreciso e due palle break per Gasquet. Smash vincente per annullare la prima. Serve a 206 Arnaldi, ma Gasquet non ha problemi sulla risposta. Dritto fuori e break per il francese 0-1. Gasquet al servizio, Arnaldi si difende bene con il passante 15 pari. Dritto in rete dell’ex umero sette del mondo 15-30. Il nastro non aiuta Arnaldi 30 pari. Esita con il rovescio Matteo, che rimedia con dritto vincente. Parità. Doppio fallo, palla per il debreak per l’azzurro. Rovescio fuori, break Arnaldi 1-1. In ritardo a rete Arnaldi, che rimedia con un ottimo attacco di dritto 15 pari. Scambio con entrambi a rete che Arnaldi chiude 30-15. Due buone prime e Matteo passa a condurre 2-1. Bene al servizio Richard, gioco a zero 2-2. Arnaldi attacca sul rovescio del francese, passante da manuale 0-15. Non chiude lo smash il sanremese 0-30. Lungolinea vincente 15-30. Doppio fallo, due palle break da difendere. Tiene lo scambio e chiude con un dritto vincente Matteo. Prima palla break annullata. Riga di Gasquet. Break 3-2. Due errori di rovescio per il due volte semifinalista di Wimbledon, 15-30. Male sotto rete Arnaldi, che mette fuori un dritto da calcio di rigore. Punto importante che potrebbe fare la differenza. Doppio fallo, parità. Due smorzate di Gasquet e break confermato 4-2. Arnaldi riesce a tenere il gioco di servizio, chiuso con una bella volée 3-4. Gasquet al servizio con palle nuove. Ancora una smorzata da antologia, di Richard che riconferma il break 5-3. Arnaldi serve per restare nel set, ma deve fare i conti con il passante di Gasquet. Due attacchi poco incisivi e Gasquet chiude la prima frazione 6-3.
    2. setGasquet al servizio, Arnaldi rischia qualcosa di più 30 pari. Doppio fallo. Palla break per Arnaldi. Purtroppo un altro calcio di rigore, sempre con il dritto messo fuori. Gasquet falloso con il dritto. Palla break Arnaldi che sbaglia la risposta. Parità. Ancora un doppio fallo per Richard. Palla break numero tre. Rovescio in rete, di nuovo parità. Forza il rovescio Arnaldi, vantaggio Gasquet. Altro errore sotto rete di Arnaldi, Gasquet tiene il servizio 1-0. Recupera da 0-30 il ligure che rimette lo score in parità 1-1. Finalmente un guizzo di lucidità da parte di Arnaldi che va a rete. Palla break. Serve and volley di Gasquet che gioca a braccio libero. Parità. Forza inutilmente il dritto Arnaldi vantaggio Gasquet che chiude con un cross stretto di rovescio 2-1. Bene Arnaldi che incanta con un difficilissima demi-volée. Risponde con una palla corta Gasquet. Ancora un dritto fuori. Parità da 40-15. Servizio e dritto per Matteo che tiene il gioco 2-2. Inizia con ace Gasquet, poi ci pensa Arnaldi con tre errori non forzati gioco a zero 3-2. Smorzata che non passa la rete per Arnaldo 0-15. Rovescio in rete 0-30. Due prime per Matteo 30 pari. Cross di dritto e gioco per il ligure 3-3. Settimo gioco. Gasquet alla battuta. Ottimo Arnaldi che fa muovere Gasquet 0-30. Esce l’accelerazione di rovescio di Arnaldi 30 pari. Dritto vincente, palla break. Dritto fuori parità. Stavolta è Gasquet a sbagliare il lungolinea. Palla break numero due. Attacca sul rovescio Arnaldi e finalmente porta a casa il break 3-4. Matteo serve per confermare il break. Bene il primo scambio 15-0 poi sciupa mettendo fuori una comoda volée 15 pari. Altro errore imperdonabile, dopo aver recuperato una palla corta del francese 15-30. Smorzata imprecisa di Gasquet 40-30. Prima vincente e break confermato 5-3. Gasquet serve per restare nel set. Un solo quindici perso dal transalpino 4-5. Momento della verità per Arnaldi. Grande recupero di Matteo, ovazione dalle tribune 15-0. Non tiene lo scambio Arnaldi 15 pari. Bene a rete il ligure 30-15. Di nuovo un dritto di appoggio che finisce in rete 30 pari. Attacca Matteo. Set point. Risposta fuori del francese, set per Arnaldi 6-4.
    3.setAl servizio Gasquet, che accelera di dritto 15 pari. Tiene lo scambio Arnaldi 15-30. Dritto in rete del francese. Palla break. A rete con coraggio Richard che annulla. Ancora palla break, di nuovo a rete Gasquet. Nastro per l’azzurro. Parità. Servizio vincente. Dritto vincente del ligure. Parità. Ancora un nastro tricolore. Parità. Servizio vincente, e dritto fuori. Parità. Super stop volley di Arnaldi, palla break numero tre. Servizio vincente. Parità. Gasquet incanta con la palla corta e riesce a fatica (18 punti giocati) a tenere il servizio 1-0. Arnaldi alla battuta. Primi due scambi per l’azzurro 30-0. Gasquet aggressivo. Parità. Dritto fuori. Palla break. Dritto vincente di Matteo parità. Servizio vincente e gioco in cascina 1-1. Serve Gasquet che mette il dritto in rete 0-15. A rete con successo il francese 15 pari. Disegna il campo con il rovescio Gasquet 30-15. Due servizi vincenti, 2-1. Inizia bene Arnaldi 30-0. Ace e gioco a zero 2-2. Servizio e rovescio per Gasquet 15-0 che continua con due splendidi rovesci vincenti. Gioco a zero 3-2. Sicuro Matteo al servizio 40-0, ace aì egioco a zero 3-3. Gioco a zero anche per Gasquet 4-3. In difficoltà Arnaldi 15-30 che rimedia con un servizio vincente. Esce il rovescio in difesa di Matteo. Palla break Gasquet. Il nastro aiuta l’attacco del ligure. Parità. Servizio a 203 km7, ma dritto in rete. Palla break numero due. Stesso schema, in uscita dal servizio. Dritto e fuori e break 3-5 e Gasquet serve il match. Vincente di rovescio 15 pari. Tiene bene lo scambio Matteo 15-30. Doppio fallo Gasquet, palla break. Passante vincente. Debreak 4-5. Arnaldi al servizio per restare nel match. Gasquet mette fuori il rovescio 15-0. Sbaglia lo smash Arnaldi 15-30. Forza il dritto, fuori misura Matteo Due match point Gasquet. Annullato il primo. Doppio fallo. Gioco partita incontro Gasquet.

    Matteo Arnaldi vs Richard Gasquet ATP Monte-Carlo Matteo Arnaldi364 Richard Gasquet646 Vincitore: Gasquet ServizioSvolgimentoSet 3M. Arnaldi 15-0 15-15 15-30 15-40 30-404-5 → 4-6R. Gasquet 15-0 15-15 15-30 30-30 30-40 df3-5 → 4-5M. Arnaldi 0-15 15-15 15-30 df 30-30 ace 30-40 40-40 40-A3-4 → 3-5R. Gasquet 15-0 30-0 40-03-3 → 3-4M. Arnaldi 15-0 30-0 40-0 ace2-3 → 3-3R. Gasquet 15-0 30-0 40-02-2 → 2-3M. Arnaldi 15-0 30-0 40-0 ace1-2 → 2-2R. Gasquet 0-15 15-15 30-15 40-151-1 → 1-2M. Arnaldi 15-0 30-0 30-15 40-15 40-30 40-40 40-A 40-40 A-400-1 → 1-1R. Gasquet 0-15 15-15 15-30 15-40 30-40 40-40 A-40 40-40 A-40 40-40 A-40 40-40 A-40 40-40 40-A 40-40 A-400-0 → 0-1ServizioSvolgimentoSet 2M. Arnaldi 15-0 15-15 30-15 30-30 40-305-4 → 6-4R. Gasquet 15-0 30-0 40-0 40-155-3 → 5-4M. Arnaldi 15-0 15-15 15-30 30-30 40-304-3 → 5-3R. Gasquet 0-15 0-30 15-30 30-30 30-40 40-40 40-A3-3 → 4-3M. Arnaldi 0-15 0-30 15-30 30-30 40-30 40-40 A-402-3 → 3-3R. Gasquet 15-0 ace 30-0 40-02-2 → 2-3M. Arnaldi 0-15 15-15 ace 30-15 40-15 40-30 40-40 A-401-2 → 2-2R. Gasquet 0-15 15-15 30-15 30-30 30-40 40-40 A-401-1 → 1-2M. Arnaldi 0-15 0-30 15-30 30-30 40-30 ace0-1 → 1-1R. Gasquet 0-15 15-15 30-15 30-30 30-40 df 40-40 40-A 40-40 40-A df 40-40 A-400-0 → 0-1ServizioSvolgimentoSet 1M. Arnaldi 15-0 15-15 30-15 30-30 30-403-5 → 3-6R. Gasquet 15-0 15-15 30-15 40-153-4 → 3-5M. Arnaldi 0-15 0-30 15-30 30-30 40-302-4 → 3-4R. Gasquet 0-15 15-15 15-30 30-30 40-30 40-40 df A-402-3 → 2-4M. Arnaldi 0-15 0-30 15-30 15-40 df 30-402-2 → 2-3R. Gasquet 15-0 30-0 40-02-1 → 2-2M. Arnaldi 0-15 15-15 30-15 40-151-1 → 2-1R. Gasquet 15-0 15-15 15-30 30-30 40-30 40-40 40-A df0-1 → 1-1M. Arnaldi 0-15 0-30 15-30 15-40 30-400-0 → 0-1

    Statistica
    Arnaldi 🇮🇹
    Gasquet 🇫🇷

    STATISTICHE DI SERVIZIO

    Valutazione del servizio
    235
    253

    Ace
    5
    1

    Doppi falli
    3
    5

    Prima di servizio
    50/95 (53%)
    48/99 (48%)

    Punti vinti sulla prima
    34/50 (68%)
    34/48 (71%)

    Punti vinti sulla seconda
    21/45 (47%)
    29/51 (57%)

    Palle break salvate
    5/10 (50%)
    8/11 (73%)

    Giochi di servizio giocati
    15
    14

    STATISTICHE DI RISPOSTA

    Valutazione della risposta
    121
    169

    Punti vinti sulla prima di servizio
    14/48 (29%)
    16/50 (32%)

    Punti vinti sulla seconda di servizio
    22/51 (43%)
    24/45 (53%)

    Palle break convertite
    3/11 (27%)
    5/10 (50%)

    Giochi di risposta giocati
    14
    15

    STATISTICHE DEI PUNTI

    Punti vinti a rete
    16/26 (62%)
    15/19 (79%)

    Vincenti
    35
    32

    Errori non forzati
    53
    28

    Punti vinti al servizio
    55/95 (58%)
    63/99 (64%)

    Punti vinti in risposta
    36/99 (36%)
    40/95 (42%)

    Totale punti vinti
    91/194 (47%)
    103/194 (53%)

    VELOCITÀ DI SERVIZIO

    Velocità massima
    212 km/h (131 mph)
    205 km/h (127 mph)

    Velocità media prima
    193 km/h (119 mph)
    188 km/h (116 mph)

    Velocità media seconda
    158 km/h (98 mph)
    158 km/h (98 mph)

    Dal nostro inviato a Monte Carlo, Enrico Milani LEGGI TUTTO

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    ATP 250 Bucarest: Cobolli ritrova energia e convinzione, batte Gasquet e vola ai quarti di finale

    Flavio Cobolli a Bucarest

    Per il miglior tennis e la continuità ci vorrà forse ancora del tempo, ma ritrovare nella prestazione di Flavio Cobolli quell’energia, impeto, intensità e decisione che tanto erano mancate negli ultimi mesi è ancor più importante del successo stesso, perché rappresentano la base su cui il romano ha costruito la scalata che l’ha portato alla trentesima piazza del ranking mondiale, a giocarsela con i più forti. Cobolli vince una buona partita all’ATP 250 di Bucarest contro il veterano Richard Gasquet, 6-4 4-6 6-1 il punteggio dopo poco meno di due ore di gioco condotto per la maggior parte dal romano, bravissimo a partire di slancio ma poi ancora vittima di incertezze che hanno rimesso in gioco il francese sia nel primo set che nel finale del secondo, ceduto per un turno di servizio girato male e giocato con troppa frenesia, frutto della poca fiducia accumulata negli ultimi mesi tutt’altro che positivi. Nel terzo set la bagarre è totale, e lì Flavio è stato bravo a restare calmo, non farsi prendere dallo scoramento per un contro break subito (e subito male), e continuare a martellare col diritto in spinta, colpo che ha sostenuto la sua prestazione e l’ha portato a spaccare la partita a suo favore, quando Richard è apparso anche in debito di energie. Proprio un bel pieno di energia, forza fisica e intensità sono state le chiavi del successo dell’azzurro, esattamente quella fisicità e convinzione nel picchiare la palla che erano mancate negli ultimi mesi e avevano depauperato la sua prestazione. Nei quarti di finale trova l’austriaco Misolic, passato dalle qualificazioni. È una partita da giocare ma occasione vera per vincere due match di fila, ritrovare fiducia e ripartire. Cobolli a livello ATP non vinceva dalla United Cup di gennaio, per questo il successo è ossigeno purissimo a cancellare una striscia negativa di otto sconfitte.
    Pronti via ed è piaciuta moltissimo l’attitudine di Cobolli: comando io. 15 anni di differenza con Gasquet non sono pochi, Flavio è stato deciso nel farli sentire tutti “martellando come un fabbro provetto” e prendendo di petto lo scambio, anche a costo di sbagliare ma facendo correre l’avversario e sbattendolo ben lontano dalla riga di fondo, dove le magie del suo braccio non sono più supportante dalla mobilità dei bei tempi. Ha pure l’occasione per volare avanti 4-0 l’azzurro, ma non va e, improvvisamente, si fa riprendere; con un tocco di bravura di Gasquet, scontata la sua reazione, ma soprattutto una rimonta figlia dell’incertezza che torna ad insinuarsi nella testa e braccio del romano. La partita torna in equilibrio ma per fortuna Cobolli si rimette a spingere tanto e quando riesce a saltare sulla palla dal centro o dall’angolo sinistro col diritto inside out proprio non ce n’è, Gasquet è piegato. La sensazione che è Flavio abbia la partita in pugno se riesce a spingere e comandare, nonostante degli errori. Ma Gasquet è un lottatore e in qualche modo riesce a inchiodare spesso l’azzurro sul rovescio e alza la parabola per non farlo colpire in anticipo. La tattica funziona e Cobolli spreca un break (3-1) nel secondo quando pareva fatta e poi incappa in un pessimo turno di battuta, con due errori davvero evitabili, figli di una fiducia ancora latitante. Per fortuna nella bagarre del terzo set Flavio riesce a mettere in campo buona spinta mentre Richard è in riserva e cede. Alti e bassi, ancora diverse incertezze e la tendenza perversa ad accelerare e rischiare un colpo aggressivo su palle troppo difficili, quelle che magari quando hai la fiducia al top ti stanno dentro, ma che lucidità tattica consigliano di evitare se non ti senti al meglio. Del resto il coraggio a “Cobbo” non è mai mancato, ma la condizione ancora non è delle migliori.
    Battere un Gasquet ormai sulla via del tramonto non è un risultato di rilievo per il miglior Cobolli, ma vista la fase delicata che sta vivendo in questo travagliato 2025, con sul groppone una preparazione non ottimale e diversi fastidi, è importantissimo aver ritrovato il successo e, nonostante troppi errori ed alti e bassi, averlo strappato a modo suo, con potenza e intensità, non solo di lotta. È piaciuto come Flavio abbia cercato col diritto di comandare il più possibile, attaccando e aprendo bene l’angolo. Meno bene quando invece è stato bloccato a sinistra e non sempre la soluzione per ritrovare il centro del campo è stata adeguata, ma del resto lo stesso Gasquet è tennista particolare, a suo modo unico, bravissimo nel rallentare e poi accelerare, un tennis tattico e a strappi che può essere difficile da districare per un tennista intenso, un “colpitore” come Flavio. Inoltre Cobolli deve assolutamente migliorare il rendimento del servizio: poco il 49% di prime palle in gioco, contro ribattitori più aggressivi in risposta di Gasquet è un handicap che non ti puoi permettere.
    Una vittoria importante, con ancora parecchia ruggine da mandare via, ma del resto l’unico modo è martellare di scalpello, botta dopo botta, per far tornare a splendere la miglior carrozzeria. Questo Flavio a Bucarest sembra aver ripreso la retta vita.
    Marco Mazzoni

    La cronaca
    Cobolli entra bene fisicamente nel match: ottimo turno di servizio (nonostante un doppio fallo) con tanta energia col diritto, e poi in risposta mette grande pressione a Gasquet, pure con un tocco di volo eccezionale nel primo punto del secondo game. Richard fa enorme fatica a contenere la spinta di Flavio, bel piglio, aggressivo e carico come una molla nell’andare deciso sulla palla. Col quarto diritto vincente Cobolli vola 15-40 e strappa il BREAK alla seconda chance con una stecca di rovescio del francese, 2-0 Cobolli. Enorme la differenza di forza fisica e nelle gambe negli spostamenti tra i due (del resto c’è un gap di 15 anni). Il martellamento di Flavio è continuo, dal centro del campo lascia correre il braccio sospinto da un bel carico di energia con le gambe, si porta 3-0 in modo assai convincente, e continua a comandare lo scambio relegando Gasquet metri dietro la riga di fondo, ad arrancare. Il romano colpisce con potenza con i piedi quasi in campo, mentre il nativo di Bezier è sempre in ritardo e si ritrova sotto 15-30 e poi 15-40 con l’ennesima bordata inside out di diritti di Flavio dal centro. Gasquet trova un Ace (primo del match) e poi Cobolli regala in risposta sulla seconda di servizio, errore banale cercando la riga vincente in lungo linea. Richard con tanta fatica muove lo score, 3-1. Dal possibile 4-0 e dominio totale, la partita dell’italiano improvvisamente si complica. Gasquet riesce a tenere fermo Cobolli sul lato del rovescio e la spinta del francese, col suo colpo migliore, si intensifica. Flavio sparacchia malamente un diritto sul 15-30, troppa fretta e concede due palle break. Cobolli scende a rete ma la volée non è definitiva a Gasquet trova un gran passante di diritto. Contro BREAK, 3-2, e poi 3 pari con turno di battuta a zero del francese, salito notevolmente di livello e con una posizione migliore sul campo. Tutto da rifare, quando la partita pareva sotto controllo. Cobolli è di nuovo incerto sotto rete e ancora si fa prendere un po’ dalla fretta, ma a 30 porta casa il settimo game con un paio di diritti ottimi, poi ritorna a mettere pressione in risposta, con un rovescio lungo linea eccellente ma soprattutto più intensità senza errori. 0-30. Gasquet mette in campo tutta la sua esperienza, rallentando, servendo preciso con taglio senza mettere troppa forza. 4 pari. In risposta sul 5-4, Cobolli trova una bordata di diritto da sinistra impressionante, una di quelle “doc”, gli vale un interessante 15-30. Flavio cavalca il momento, martella bene fin dalla risposta e Gasquet tira lungo un rovescio disperato. 15-40 e due Set Point Cobolli. Ancora col diritto, inside out dal centro, saltando sulla palla e quasi facendo un “dunk” da basket, spacca la palla e trova un bellissimo vincente, che gli vale il SET, 6-4. Solo il 50% di prime palle in campo per Cobolli, ma un buon 41% di punti vinti in risposta sulla prima di Gasquet e soprattutto la certezza che quando Flavio spinge duro e comanda, è più forte.
    Cobolli ha il vantaggio di ripartire al servizio nel secondo set. Resta aggressivo e a 30 vince il game. C’è lotta in questa fase, anche Gasquet è ripartito piuttosto deciso, non ha patito mentalmente il set ceduto, ma seguono i turni di servizio. Ovviamente il francese cerca di bloccare l’italiano a sinistra con l’angolo di rovescio abbastanza stretto e bello carico per impedire a Flavio di saltare sulla palla. Durissimo il quarto game, ai vantaggi Cobolli arriva a palla break ma un servizio esterno seguito in avanti sorprende l’azzurro che sbaglia la risposta. Gasquet allarga le braccia dopo il secondo rovescio consecutivo sbagliato, due errori che lo condannano ad un BREAK quasi insperato per l’azzurro, più solido e conservativo, ma capace di far fare fatica al rivale, incappato alla fine in errori. 3-1 Cobolli. Flavio trova un gran vincente col rovescio lungo linea, vero contro balzo di puro timing, ma poi è impreciso nel tocco con una smorzata errata e sul 30 pari comanda ma alla fine sbaglia col diritto, errore che gli costa la chance del contro break. La annulla di prepotenza, servizio esterno e bordata col diritto in salto, tanta energia. La lotta continua, una stecca di diritto dopo il servizio costa a Flavio un’altra palla break da difendere. Stavolta la stecca è di Gasquet, su di una seconda palla… Traballa Cobolli, doppio fallo e poi sbaglia un rovescio in rete, troppa fretta. Contro BREAK, 3-2. C’è bagarre in questa fase, molti errori ma anche qualche perla tecnica come la smorzata di Gasquet e l’accelerazione di diritto lungo linea di Cobolli tirata con poco equilibrio. 3 pari. L’azzurro mostra grande sensibilità di mano con uno schema di tocco fantastico, palla corta e poi lob al volo, gran punto a lanciare un game vinto a zero, 4-3. Richard attacca appena possibile per non essere attaccato, combina un disastro sotto rete ma è bravo ad aprire l’angolo e infilare per due volte Flavio col diritto cross. 4 pari. Tensione per Cobolli nel nono game, un diritto di poco largo e poi un doppio fallo, si ritrova sotto 15-40 e sbaglia ancora col rovescio, tirando forte su di una palla un po’ alta, difficile da gestire. BREAK Gasquet, 5-4, serve per il set. Regala un accelerazione banale, poi serve bene e spinge col rovescio, gran colpo per manovrare e aprire l’angolo. Chiude il set 6-4 con un bel serve and volley. Paga a caro prezzo un game giocato con fretta ed errori.
    Cobolli torna al servizio all’avvio del terzo set, con in testa la delusione del parziale ceduto, e si vede. Doppio fallo e poi sbaglia malamente un rovescio sul 30 pari, c’è subito palla break, ma per fortuna Gasquet regala con una risposta lunga. Si soffre, ma vince un game fondamentale, può fare corsa di testa e mettere pressione al rivale. Qua scatta la bagarre più totale. Cobolli prova ad attaccare, non è preciso; a sua volta il francese non serve bene e sbaglia giocando carico ma troppo corto, con Flavio pronto ad avventarsi sulla palla col diritto. Sul 30 pari Richard sbaglia malamente un rovescio, anche per colpa di un rimbalzo sporco, e concede palla break. Bravo Cobolli ad aprire l’angolo col rovescio cross, angolo per lui poco usuale, ma poi prontissimo ad avventarsi col diritto inside out, tanta potenza che Gasquet non contiene. BREAK, 2-0 avanti, ma il vantaggio dura pochissimo, perché l’azzurro di nuovo affretta i tempi e sbaglia. 0-30 e poi 15-40, con un altro erroraccio. Il Contro BREAK arriva subito, rovescio in rete. 2-1. Ma Cobolli è bravo a scappare di nuovo subito avanti giocando aggressivo in risposta e punendo due attacchi non così profondi del rivale e poi strappare il punto decisivo con un’ottima costruzione dello scambio. 3-1 Cobolli, che finalmente è più preciso e intenso, 4-1. Gasquet sembra sulle gambe ormai, è meno reattivo, sbaglia subito e Flavio vola avanti 4-1 nonostante un doppio fallo. Il francese va a sedersi a testa bassa, come se avesse sentito un fastidio fisico. Va a servire Richard ma le gambe sono un po’ bloccate, come dimostra la stecca col rovescio e poi la pessima ricerca della palla con un diritto che muore in rete. 0-40 e BREAK sul 30-40 col doppio fallo, anche sfortunato con la deviazione del nastro. Cobolli serve per chiudere sul 5-1 e non trema, Chiude al primo match point sul 40-15 con una risposta out del francese. Una bella vittoria che gli regala i quarti di finale e un po’ di fiducia per invertire un momento assai negativo.

    Richard Gasquet vs Flavio Cobolli ATP Bucharest Richard Gasquet461 Flavio Cobolli [3]646 Vincitore: Cobolli ServizioSvolgimentoSet 3F. Cobolli 0-15 15-15 30-15 40-151-5 → 1-6R. Gasquet 0-15 0-30 0-40 15-40 30-40 df1-4 → 1-5F. Cobolli 15-0 30-0 30-15 df 40-15 40-301-3 → 1-4R. Gasquet 0-15 0-30 15-30 15-40 30-401-2 → 1-3F. Cobolli 0-15 0-30 15-30 15-400-2 → 1-2R. Gasquet 15-0 15-15 15-30 30-30 30-400-1 → 0-2F. Cobolli 15-0 30-0 30-15 30-30 df 30-40 40-40 A-40 40-40 A-400-0 → 0-1ServizioSvolgimentoSet 2R. Gasquet 0-15 15-15 30-15 30-30 40-305-4 → 6-4F. Cobolli 0-15 15-15 15-30 15-40 df4-4 → 5-4R. Gasquet 0-15 15-15 30-15 30-30 40-303-4 → 4-4F. Cobolli 15-0 30-0 40-03-3 → 3-4R. Gasquet 0-15 15-15 30-15 30-30 40-302-3 → 3-3F. Cobolli 0-15 15-15 30-15 30-30 30-40 40-40 A-40 40-40 40-A 40-40 40-A df1-3 → 2-3R. Gasquet 0-15 15-15 30-15 30-30 40-30 40-40 A-40 40-40 A-40 40-40 40-A 40-40 40-A1-2 → 1-3F. Cobolli 15-0 ace 15-15 15-30 30-30 40-301-1 → 1-2R. Gasquet 15-0 30-0 30-15 40-150-1 → 1-1F. Cobolli 15-0 15-15 30-15 30-30 40-300-0 → 0-1ServizioSvolgimentoSet 1R. Gasquet 0-15 15-15 15-30 15-404-5 → 4-6F. Cobolli 15-0 30-0 40-04-4 → 4-5R. Gasquet 0-15 0-30 15-30 30-30 40-30 40-40 A-403-4 → 4-4F. Cobolli 15-0 30-0 ace 30-15 30-30 40-303-3 → 3-4R. Gasquet 15-0 30-0 40-02-3 → 3-3F. Cobolli 0-15 15-15 15-30 15-401-3 → 2-3R. Gasquet 0-15 0-30 15-30 15-40 30-40 ace 40-40 A-400-3 → 1-3F. Cobolli 0-15 15-15 ace 30-15 40-15 40-300-2 → 0-3R. Gasquet 0-15 15-15 15-30 15-40 30-400-1 → 0-2F. Cobolli 15-0 30-0 30-15 df 40-15 ace0-0 → 0-1

    Statistica
    Gasquet 🇫🇷
    Cobolli 🇮🇹

    STATISTICHE DI SERVIZIO

    Valutazione del servizio
    223
    238

    Ace
    1
    4

    Doppi falli
    1
    6

    Prima di servizio
    58/86 (67%)
    42/85 (49%)

    Punti vinti sulla prima
    32/58 (55%)
    25/42 (60%)

    Punti vinti sulla seconda
    13/28 (46%)
    25/43 (58%)

    Palle break salvate
    7/13 (54%)
    3/7 (43%)

    Giochi di servizio giocati
    13
    14

    STATISTICHE DI RISPOSTA

    Valutazione della risposta
    168
    191

    Punti vinti sulla prima di servizio
    17/42 (40%)
    26/58 (45%)

    Punti vinti sulla seconda di servizio
    18/43 (42%)
    15/28 (54%)

    Palle break convertite
    4/7 (57%)
    6/13 (46%)

    Giochi di risposta giocati
    14
    13

    STATISTICHE DEI PUNTI

    Punti vinti a rete
    3/8 (38%)
    4/8 (50%)

    Vincenti
    12
    33

    Errori non forzati
    33
    45

    Punti vinti al servizio
    45/86 (52%)
    50/85 (59%)

    Punti vinti in risposta
    35/85 (41%)
    41/86 (48%)

    Totale punti vinti
    80/171 (47%)
    91/171 (53%)

    VELOCITÀ DI SERVIZIO

    Velocità massima
    200 km/h (124 mph)
    217 km/h (134 mph)

    Velocità media prima
    184 km/h (114 mph)
    192 km/h (119 mph)

    Velocità media seconda
    153 km/h (95 mph)
    157 km/h (97 mph) LEGGI TUTTO

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    Ruud sostiene Sinner: “È un bravo ragazzo, sono dalla sua parte”

    Casper Ruud e Jannik Sinner

    Sinner è stato facile preda di commenti negativi dopo la clamorosa svolta nel caso Clostebol e la accettazione dell’accordo con la WADA, che gli è costata uno stop di tre mesi pur essendo ritenuto anche dalla Agenzia antidoping non colpevole di dolo o assunzione di sostanze proibite per trarre vantaggio. Tuttavia arrivano anche molti attestati di stima a sua difesa. Tra questi Casper Ruud, che da Guadalajara dove è impegnato nella esibizione UTS ha risposto con fermezza a una domanda sul fatto del momento.
    “Conosco molto bene Jannik” ha spiegato il norvegese, “Sto dalla sua parte. Penso che sia un bravo ragazzo.”
    Ruud è certo di quel che accadrà al termine della sospensione dell’italiano, il 4 maggio. “Dopo tutto questo sarà ancora il miglior giocatore del mondo”.
    Anche Richard Gasquet ha sposato la difesa di Sinner sostenendo la sua innocenza e lealtà. “Jannik è un bravo ragazzo, ha una grande personalità ed è molto gentile in campo, tornerà presto, questa è la cosa più importante”.
    Mario Cecchi LEGGI TUTTO

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    Bublik ferma Gasquet all’ultimo ballo di Marsiglia: “È una leggenda del tennis francese”

    Alexander Bublik nella foto – Foto Getty Images

    Alexander Bublik ha conquistato la sua centesima vittoria sul cemento nel circuito ATP superando Richard Gasquet per 6-4 6-4 al primo turno dell’Open 13 Provence di Marsiglia, nell’ultima apparizione del francese nel torneo di casa.
    Il kazako, dopo un inizio difficile che lo ha visto sotto 0-3, ha alzato il livello del suo tennis producendo una prestazione aggressiva con 37 vincenti, di cui 13 ace. Decisivi i break nell’ottavo game di entrambi i set, seguiti da due game a zero al servizio che hanno chiuso i parziali in 82 minuti di gioco.
    “Ha una carriera spettacolare, 20 anni nel Tour e 1.012 partite. Non credo che raggiungerò mai questi numeri”, ha dichiarato Bublik dopo il match, rendendo omaggio a Gasquet che si ritirerà dopo il Roland Garros. “Immagino sia una sensazione speciale giocare il tuo ultimo Marsiglia dopo così tanti anni. Gli auguro un buon ritiro. È una leggenda del tennis francese e gli auguro tanta fortuna.”
    Per Gasquet, ex numero 7 del mondo, sfuma così il sogno di diventare il giocatore più anziano (38 anni) a vincere un match nel torneo dove detiene ancora il record di più giovane vincitore, avendo battuto Feliciano Lopez nel 2003 a soli 16 anni.Bublik affronterà ora il campione in carica e seconda testa di serie Ugo Humbert, in una rivincita della finale di Dubai 2024. Negli altri match di giornata, successi per Daniel Altmaier su Luca Nardi (6-2 6-2) e per Luca Van Assche, che ha salvato due match point nel tie-break decisivo contro Benjamin Bonzi.
    Francesco Paolo Villarico LEGGI TUTTO

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    Next Gen Finals al via: record di Top 50 nell’edizione di Jeddah. Raducanu riparte da Nakamura: Obiettivo continuità nel 2025. “18 Sconfitte che fanno Male”: Gasquet e il Rimpianto Nadal

    Richard Gasquet nella foto – Foto Getty Images

    Un tris di storie che raccontano il tennis tra presente, futuro e passato: dai giovani talenti di Jeddah alla ricerca di riscatto di Raducanu, fino ai ricordi di una delle rivalità della storia recente del tennis.
    Next Gen Finals al Via: Record di Top 50 nell’Edizione di JeddahA un giorno dall’inizio delle Next Gen ATP Finals 2024, Jeddah si prepara a ospitare un’edizione da record. Per la prima volta nella storia del torneo, nessun giocatore eleggibile ha rinunciato alla partecipazione, probabilmente attirati anche dal ricco montepremi offerto dall’Arabia Saudita.
    Raducanu Riparte da NakamuraEmma Raducanu si prepara al 2025 con un importante rinforzo nel suo team: Yutaka Nakamura, preparatore fisico di fama mondiale che ha lavorato in passato con Naomi Osaka e Maria Sharapova. La britannica punta a trovare quella continuità finora mancata a causa dei frequenti infortuni.
    Gasquet e il Rimpianto NadalRichard Gasquet ha condiviso un ricordo amaro della sua carriera: il record di 18-0 nelle sfide contro Rafael Nadal. “Ho perso 18 volte contro di lui, è orribile. Non dirò che è stato un piacere, perché è un dispiacere non averlo mai battuto,” ha confessato il francese a Super Moscato.“Lo conoscevo fin da ragazzino, non era qualcuno che mi spaventava, l’avevo anche battuto a 13 anni,” ha aggiunto Gasquet. “Pensavo di poterlo battere a Monaco nel 2005, poi è diventato tutto più difficile, lui è progredito enormemente. Quando sei un atleta e non riesci mai a battere qualcuno, fa male, non c’è dubbio.”
    Francesco Paolo Villarico LEGGI TUTTO

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    Gasquet si ritirerà a Roland Garros 2025

    Richard Gasquet

    Richard Gasquet in un’intervista al quotidiano francese L’Equipe rivela che Roland Garros 2025 sarà il suo ultimo torneo. Il 38enne di Beziers, uno dei talenti più precoci di Francia e diventato iconico per il suo splendido rovescio a una mano, sapeva da tempo che la fine si stava avvicinando e nonostante l’amore viscerale per il gioco che ha accompagnato tutta la sua vita fin dalla tenera infanzia, alla fine ha deciso di mettere un termine al suo lungo viaggio competitivo. “Penso che sia il momento migliore per me per farlo”, spiega Richard, “questo è il miglior torneo per farlo. È magnifico, siamo fortunati essendo francesi a poter competere in posti così incredibili. La fine è sempre complicata, me lo hanno detto spesso tutti gli ex grandi giocatori, non è facile annunciarla. Non si sa mai quando, come, dove… Ma sarà lì comunque, la scelta migliore”.
    Un torneo che Gasquet, anche nei suoi anni top, ha sempre affrontato con troppa tensione per il peso delle aspettative molto alte in patria, anche quando era un top10 e sul rosso esprimeva il suo miglior tennis. Infatti è curioso che proprio a Roland Garros non abbia raggiunto il suo apice, ma altrove. Sulla terra parigina infatti vanta solo un quarto di finale (2016), mentre a Wimbledon ha disputato due semifinali (2007 e 2015) e una a US Open (2013).
    Oggi piazzato al n.133 del ranking, Gasquet afferma di non vivere questa decisione come “straziante”, ancora motivato dalla passione che lo ha spinto a gareggiare nei Challenger negli ultimi mesi, lontano dagli sfarzi di un tempo, ma con la solita dedizione. “Il tennis non è solo una questione di grandi partite, è viscerale. Quando ho vinto il Cassis Challenger (qualche settimana fa), sono diventato uno tra i tre più giovani, e allo stesso tempo tra i tre più anziani ad aver vinto Quel torneo. Questo riassume tutto il mio viaggio”.
    Gasquet vanta un best ranking di n.7 ATP. In carriera ha vinto 16 tornei, tutti di categoria ATP 250, passando ben 19 stagioni consecutive tra i migliori 100 del mondo (956 settimane di fila). Un giocatore amato da molti per il suo tennis classico ed elegante, ma rimasto un po’ “lì”, bloccato in un limbo tra il massimo livello dei super campioni e il piano medio. Probabilmente non è riuscito a fare il grande colpo in uno dei tornei maggiori per colpa di un fisico non così straordinario come i maggiori rivali della sua epoca, ma anche per la difficoltà di evolvere il suo gioco in una dimensione più offensiva, stazionando fin troppo dietro la riga di fondo a rincorrere e finendo sotto i colpi di rivali più attrezzati fisicamente e più aggressivi. Croce e delizia…
    Marco Mazzoni LEGGI TUTTO