More stories

  • in

    Passione Volley – Irriducibili Rosa: “Il tifo si fa anche in tribuna!”

    Di Agnese Valenti Il nostro viaggio nelle tifoserie del volley italiano questa volta tocca una tappa molto speciale, portandoci alla scoperta di una delle due anime del tifo della VBC Trasporti Pesanti Casalmaggiore. I gruppi che seguono la squadra casalasca sono infatti (almeno) due, Passione Rosa Supporters e Irriducibili Rosa, ma questi ultimi hanno una particolarità rispetto a tutti gli altri collettivi che abbiamo conosciuto: seguono la partita dalla tribuna e non dalla curva, la classica “casa” delle tifoserie organizzate. Il perché di questa scelta e le altre caratteristiche degli Irriducibili ce li spiega Alberto Zontini, uno dei responsabili del gruppo: con lui parliamo, come sempre, anche degli aspetti più peculiari e di quelli più problematici del tifo pallavolistico. Un mondo di cui si parla poco ma che – come si sta vedendo chiaramente nelle fasi decisive della stagione – ha un’importanza fondamentale per il presente e il futuro del nostro sport. Ci può raccontare com’è nato il vostro gruppo e qual è la sua particolarità? “Gli Irriducibili Rosa nascono nell’estate del 2018, un po’ dalle ceneri di precedenti esperienze di tifosi più o meno organizzati a Casalmaggiore. L’esigenza è nata con ‘l’avventura’ del trasferimento forzato delle nostre partite casalinghe dal palazzetto di Viadana, dove abbiamo giocato nella prima stagione di A1 e per un pezzo della seconda, in seguito alla nevicata che ha fatto crollare il tetto e ha reso inagibile il palazzetto. La ristrutturazione dell’impianto verrà probabilmente terminata l’anno prossimo, quindi non ci sono grandi prospettive di riuscire a giocare vicino a Casalmaggiore. Ci siamo trasferiti a Cremona: da un lato è stato un problema, dall’altro anche una fortuna, perché ha dato maggiore visibilità alla squadra“. All’interno del PalaRadi a Cremona c’è una particolarità: ci sono ben due gruppi di tifoseria organizzata. “Ci differenziamo perché, mentre l’altro gruppo di tifosi (Passione Rosa, n.d.r.) è formato da persone di Cremona, noi abbiamo voluto mantenere il legame con il luogo di ‘nascita’ della nostra squadra, anche se non giochiamo più a Casalmaggiore dall’arrivo nelle serie maggiori. Già dalla serie A2, infatti, giocavamo a Viadana, poi ci siamo allontanati ulteriormente e noi, proprio per questo, abbiamo voluto creare un gruppo di tifosi ‘locali’. All’interno del palazzetto ci situiamo nella Tribuna Gialla, che per intenderci è di fronte all’inquadratura televisiva, e il nostro non è un tifo per cui si passa in piedi tutta la partita a cantare e urlare: piuttosto realizziamo alcune coreografie ad inizio partita, con striscioni, cartelloni… e cerchiamo di farci vedere soprattutto nella palestra di casa a Casalmaggiore, dove le giocatrici si allenano quotidianamente! Quando non c’era il COVID facevamo anche fisicamente delle comparsate nella nostra palestra: nelle ultime stagioni magari lasciamo qualche cartellone, in accordo con la società abbiamo organizzato dei piccoli rinfreschi e qualche merenda, dei regalini di Natale, alcune decorazioni nella sede… è un modo di tifare per la squadra fatto di presenza magari un po’ più discreta, non tanto “caciarona”, ma di costante vicinanza alla squadra, anche durante la settimana. Casalmaggiore è una cittadina di 15mila abitanti, le atlete vivono tutte qui in paese: è una realtà magari simile, parlando di Serie A1, a Vallefoglia. Capita di vedere le giocatrici in giro al supermercato, oppure il sabato mattina quando c’è il mercato, e di scambiare due parole con loro. Io personalmente negli anni passati ho avuto la fortuna di essere vicino di casa di Carli Lloyd! Questo per dire che c’è ancora quasi un rapporto personale con le giocatrici e i componenti della società“. Com’è il rapporto con l’altro gruppo di tifosi? “Buono! Non ci sono problemi: il nostro è uno stile più tranquillo. Poi ci situiamo in una zona del palazzetto che normalmente sarebbe, dal punto di vista del tifo, ‘fredda’. Questo è un altro motivo per cui ci siamo posizionati in quel settore, per vivacizzarlo un po’: vogliamo far sentire che tutto l’impianto partecipa alla partita e trasmettere l’affetto di tutti alla squadra“. Come avete vissuto questi anni di pandemia, e pensate ci possa essere un allontanamento dei tifosi dalla pallavolo? “Sicuramente un allontanamento c’è stato. Quando è stato possibile vedere le partite in presenza, noi ci siamo sempre stati: come tifoseria organizzata, per una serie di motivi, purtroppo non riusciamo a partecipare alle trasferte, quindi siamo più che altro ‘il gruppo di casa’. In questo senso, lo svuotamento dei palazzetti si è sicuramente sentito, anche a Cremona. Il pubblico è diminuito, prima purtroppo obbligatoriamente, poi magari per abitudinarietà della gente: qualcuno, che aveva smesso di venire al palazzetto a causa del Covid, non è più rientrato. La nostra idea è quella di continuare quest’esperienza, e possibilmente di tornare ad essere più presente alle sessioni di allenamento in casa e soprattutto alle partite casalinghe. Bisogna ovviamente valutare la situazione sanitaria per capire cosa si può fare e cosa no: ad esempio, fino a tre anni fa avevamo sempre organizzato una cena di Natale con varie atlete, l’ultima volta Caterina Bosetti e Mina Popovic. Quest’anno, per fortuna, è stato possibile almeno fare una festa di saluto a fine stagione con la squadra! È chiaro che molta dalla nostra attività dipende dalle possibilità di fare certe cose: ovviamente l’intenzione è quella di proseguire, e nei limiti del possibile di intensificarla“. Quali sono le caratteristiche tipo di un tifoso della pallavolo e cosa c’è di diverso rispetto agli altri sport? “Sicuramente è diverso! Lo dico anche per esperienza diretta, essendo un tifoso di calcio: non ci sono elementi di insulto, non parliamo di violenza, cosa che purtroppo c’è in altri sport. Questo sicuramente è qualcosa che caratterizza gli appassionati di volley, in particolare quello femminile, anche rispetto a quello maschile. Faccio l’esempio della nota vicenda tra Modena e Perugia, che riguarda più che altro i giocatori in campo: è chiaro che la tensione che c’è stata in quel frangente non era del tutto indipendente dall’atmosfera che si respirava intorno al campo e non solo al suo interno. Sicuramente il nostro è un ambiente sereno, sportivo, bello, rumoroso nel modo ‘giusto’. Ci sono persone di tutte le età, famiglie con bambini. I palazzetti sono ambienti belli da frequentare: la pallavolo è sicuramente uno sport piacevole da seguire di persona“. Nell’ambiente del tifo pallavolistico ci sono altri problemi in questa fase? “A volte le variazioni legate alla programmazione televisiva non sono particolarmente comode per i tifosi che si devono recare al palazzetto: per carità, è una cosa molto bella che il volley femminile abbia trovato spazio su Sky, che magari ha anche una visibilità maggiore rispetto a RaiSport. Ma posso anche immaginare che una partita la domenica sera alle 19.30 non sia proprio facilissima da seguire, tanto più che per noi di Casalmaggiore ogni partita è quasi una ‘minitrasferta’ ogni partita, essendo distanti circa 45 km da Cremona! Non è vicinissimo, quindi per noi è comunque uno spostamento che bisogna organizzare, non come a Viadana, quando eravamo a 7 km da casa e potevamo spostarci anche in bicicletta. Per il momento la pallavolo non è uno sport particolarmente ‘caro’. C’è stata una bella iniziativa che è stata fatta dalla nostra società per gli abbonati della prima e sfortunata stagione con il Covid: chi ha voluto confermare la propria presenza al palazzetto di fatto ha avuto l’abbonamento gratuito, avendo pagato la tessera dell’anno precedente senza assistere a nessuna partita. È stata un’iniziativa decisamente lodevole, per mantenere il rapporto stretto con i tifosi. Da questo punto di vista abbiamo avuto un trattamento ottimo, e in generale penso che la pallavolo sia uno sport che non è complicato da vedere. Inoltre, come penso succeda in molti altri palazzetti, a Cremona il servizio campo è svolto a turno dalle giovanili del comprensorio della provincia di Cremona: spesso, quando magari ci sono atleti Under 12 oppure Under 14, vengono a vedere la partita anche i genitori. Così si crea anche un volano promozionale per il nostro sport“. Ci può raccontare qualche momento indimenticabile della sua vita da tifoso di Casalmaggiore? “Purtroppo, sportivamente, le ultime stagioni sono state ‘avare’ nei confronti di Casalmaggiore: chiaramente ripenso subito a quell’anno e mezzo in cui ci siamo ritrovati improvvisamente a vincere una Champions, uno scudetto e una Supercoppa. Sono i ricordi più belli: la festa scudetto, la festa della Champions. Nella Final Four di Montichiari c’era tanta gente del paese che aveva seguito la squadra, anche magari persone che abitualmente non seguono la pallavolo. Si può immaginare cosa significhi per una cittadina di 15mila abitanti essere catapultati in un contesto del genere: in quella settimana tutte le televisioni erano a Casalmaggiore! Quello è stato sicuramente un periodo in cui la pallavolo era un po’ sulla bocca di tutti, il momento di visibilità più bello: per la squadra, per la società, per noi tifosi ma anche per la città. Poi ci sono stati tanti momenti da ricordare con le atlete: le cene di Natale, i ritrovi, la presentazione della squadra e del nuovo roster. Ed è bello che sia proprio la società a farsi sentire con noi per invitarci a questi eventi: ritengo ci sia un buon rapporto tra i tifosi e la dirigenza, credo che sia un interesse reciproco, per noi di essere presenti e per la società di avere un seguito“. 1° PUNTATA – I Sirmaniaci2° PUNTATA – Amici delle Farfalle3° PUNTATA – Irriducibili Gialloblu4° PUNTATA – Nobiltà RossoBlu (continua) LEGGI TUTTO

  • in

    Bonelli, pronta per essere titolare: “Affinchè accada, scenderei anche in A2”

    Di Redazione Giovane ma catapultata nel mondo delle big della serie A1 da due stagioni. La palleggiatrice Asia Bonelli, classe 2000, ha trovato i suoi spazi soprattutto nella stagione 20-21 quando, successivamente all’infortunio della titolare Poulter, ha smistato il gioco tra le fila della Unet E-Work Busto Arsizio. L’anno successivo, per Bonelli si è aperta la possibilità di trasferirsi a Chieri dove, sotto l’attenta guida dell’altrettanto giovane Francesca Bosio, ha potuto continuare il suo percorso di crescita con allenamenti strutturati. Ora per la regista originaria di Como è arrivato il momento di prendere le redini di una squadra, giocare da titolare e dimostrare sul campo quanto imparato in questi due anni da grandi esempi del volley. “La mia idea è giocare da titolare, farmi un anno di gioco dopo due anni non sempre così. Mi piacerebbe trovare in serie A1,ovviamente, ma non penso sia maturo il tempo perché ciò accada. Farei anche un passo indietro, piuttosto di giocare poco. Certo è che se trovassi in A1 direi subito di sì. Vediamo un po’ cosa viene fuori dal mercato, dunque”, ammette in un articolo di Alberto Gaffuri per La Provincia. Asia scenderebbe quindi in A2, “pur” di poter esprimere il suo gioco da protagonista: “Mi sento pronta a prendermi una squadra sulle spalle e a mettermi in gioco. Dopo un anno in cui il campo l’ho visto poco, è un mio obiettivo farlo”. In un momento in cui sono ancora in corso sia i Play Off di serie A1 che quelli di serie A2, il mercato non è ancora entrato nel vivo. Bonelli afferma di aver già ricevuto qualche proposta ma di voler attendere “che si concretizzino”. Anche se, comprensibilmente, la giovane giocatrice scalpita all’idea di sapere dove le sue mani da regista la porteranno la prossima stagione: “Mi piacerebbe sapere la mia destinazione subito. Questo mi farebbe stare decisamente più tranquilla. So di avere qualche proposta, sicuramente troverò una collocazione, però questa fase di stallo alla fine della stagione non fa stare tranquilli” chiosa. LEGGI TUTTO

  • in

    Una rimonta per la storia: Monza espugna Novara e vola in Finale Scudetto!

    Di Alessandro Garotta [CONTENUTO IN AGGIORNAMENTO] Per la prima volta nella sua storia la Vero Volley Monza vola in Finale Scudetto: la decisiva Gara 3 della semifinale Play Off sul campo della Igor Gorgonzola Novara si chiude con una straordinaria rimonta della squadra di Marco Gaspari, che recupera due set di svantaggio e festeggia al tie break con l’attacco vincente di Magdalena Stysiak. Il degno epilogo di una serie spettacolare ed emozionante fino all’ultimo punto, che porterà le lombarde a giocarsi il titolo con la Prosecco DOC Imoco Volley Conegliano a partire da sabato 30 aprile (Gara 1 al Palaverde). Igor Gorgonzola Novara-Vero Volley Monza 2-3 (26-24, 25-21, 22-25, 23-25, 12-15)Igor Gorgonzola Novara: Hancock 4, Bosetti 10, Chirichella 8, Karakurt 30, Daalderop 18, Washington 18, Fersino (L), Herbots 2, D’odorico, Bonifacio. Non entrate: Battistoni, Montibeller, Costantini, Imperiali (L). All. Lavarini. Vero Volley Monza: Gennari 13, Danesi 12, Stysiak 22, Larson 11, Rettke 11, Orro 2, Parrocchiale (L), Van Hecke 10, Davyskiba, Candi, Negretti (L), Lazovic, Boldini. Non entrate: Moretto. All. Gaspari. Arbitri: Zanussi, Zavater. Note: Spettatori: 3820, Durata set: 30′, 30′, 30′, 31′, 21′; Tot: 142′. Top scorers: Karakurt E. (30) Stysiak M. (22) Washington H. (18)Top servers: Rettke D. (3) Orro A. (1) Van Hecke L. (1)Top blockers: Washington H. (7) Danesi A. (5) Karakurt E. (4) LEGGI TUTTO

  • in

    Stasera l’Imoco conoscerà la sua avversaria, Wolosz: “Nessuna preferenza, la finale sarà dura comunque”

    Di Redazione Ancora poche ore e poi l’Imoco conoscerà il nome dell’avversaria che le contenderà lo scudetto nell’ennesima finale scudetto per le Pantere. “Chi vorremmo affrontare tra Monza e Novara? Non c’è da scegliere. Ho imparato che quando vuoi vincere devi battere qualsiasi avversario ci sia sul tuo cammino” dichiara Asia Wolosz al collega Matteo Valente per il Corriere del Veneto. “Sono felice insieme alle mie compagne di essere riuscita a raggiungere un obiettivo così importante come questa finale scudetto, che era tutt’altro che scontato. Siamo orgogliose d’averlo raggiunto nonostante tutte le difficoltà. Vorrei che fosse già sabato per vedere il Palaverde pieno. La spinta dei nostri tifosi sarà fondamentale in Gara 1 e Gara 3 di una finale che si preannuncia durissima”. Nell’anno più difficile del suo ciclo vincente, causa infortuni e Covid, Conegliano ha saputo comunque arrivare infondo a tutte le competizioni che l’hanno vista protagonista, con due trofei messi in bacheca, Supercoppa e Coppa Italia, e altrettanti che potrebbero aggiungersi a stretto giro, Scudetto e Champions League. Unico neo, sin qui, la finale del Mondiale per Club persa per mano del VakifBank. “Vogliamo vincere la Champions e prenderci così la nostra rivincita contro le turche – aggiunge la palleggiatrice polacca -. Potremo giocarcela alla pari e credo sarebbe un gran risultato per tutti, perché a Conegliano ognuno dà sempre il massimo, dai presidenti ai tifosi”. E se i risultati ottenuti negli ultimi cinque anni hanno fatto la storia, parte del merito potrebbe essere dipesa (anche) dall’Imoco Village, la casa di tutte le Pantere: “Non è più un segreto ormai, il gruppo è la nostra forza – conferma Wolosz – e il fatto di vivere insieme ancora di più. In poco tempo possiamo organizzarci per trascorrere una serata, pur lasciando a ognuno la propria piena libertà”. (fonte: Corriere del Veneto) LEGGI TUTTO

  • in

    Vallefoglia, carosello di nomi. Arrivano anche Barbero e Carraro? Angeli: “Qualcosa abbiamo già chiuso”

    Di Redazione Continuano le indiscrezioni di mercato che riguardano la Megabox Ondulati del Savio Vallefoglia: Carcaces va a Novara che scambia con Hancock e D’Odorico, Papa torna in Italia e al centro il nome papabile è Berti, ma forse arriva anche la serba Aleksic. Le voci si rincorrono, anche se manca ancora l’ufficialità. A dare qualche conferma, seppur senza parlare di nomi, è il presidente della società in questione, Ivano Angeli: “Proveremo ad allestire una squadra più forte, ma non faccio nomi, abbiamo una scaletta da rispettare. Qualcosa abbiamo già chiuso. Siamo a buon punto con altre situazioni e manca qualche colpo grosso da portare a termine” afferma in un articolo di Camilla Cataldo per il Corriere Adriatico Pesaro. Vallefoglia deve attingere dal mercato delle schiacciatrici per accostarne una a Valeria Papa: “Qualche soluzione c’è e cercheremo di prendere quella più adatta a noi, ci sono dei campionati che devono terminare, qualcuna aspetta Turchia e Italia” continua Angeli. Oltre i nomi dati ormai per certi, il corriere riporta anche due novità per quanto riguarda quella che sarà la panchina della squadra marchigiana: Giulia Carraro, in uscita dal Volero Le Canet, sarà la seconda palleggiatrice dietro all’arrivo novarese Hancock, mentre se la seconda linea sarà quasi sicuramente affidata a Imma Sirressi, suo braccio destro potrebbe essere l’azzurrina Emma Barbero, dal Club Italia. Ma cosa resta della Megabox Ondulati del Savio che, guidata da coach Bonafede, ha centrato la salvezza? “Per il momento restano in due, Kosheleva e Mancini. Tenere Tatiana è un grosso risultato. Oltre che una giocatrice di livello è anche un’atleta con sensibilità, attaccamento, forza interiore che non tutti hanno. Non ho mai visto una professionista della sua caratura avere quella umiltà. Si è molto attaccata a noi. Come sta? Sta facendo di tutto per essere pronta a agosto, per iniziare la preparazione da subito” chiosa il presidente Angeli. LEGGI TUTTO

  • in

    Casalmaggiore riaccoglie Melandri e Popovic? Da Chieri potrebbero arrivare tre atlete

    Di Redazione Dopo l’addio di Marta Bechis e l’arrivo in regia di Lauren Carlini, la Vbc Trasporti Pesanti Casalmaggiore continua la sua corsa agli armamenti, muovendosi sul mercato alla ricerca dei giusti innesti per la prossima stagione. Un pozzo dal quale attingere, pare essere con ogni probabilità la Reale Mutua Fenera Chieri. La società piemontese, infatti, ha salutato dopo cinque anni il capitano Elena Perinelli, che sembra sempre più vicina a vestire la maglia rosa del presidente Massimo Boselli Botturi. Da Chieri arriverebbe anche il libero Chiara De Bortoli e Casalmaggiore potrebbe puntare gli occhi anche sulla statunitense Alexandra Frantti, come riporta La Provincia Quotidiano di Cremona nell’edizione odierna. Sempre secondo il quotidiano, gradito ritorno alla Vbc potrebbe essere quello della centrale Laura Melandri, a Perugia nell’ultima stagione. Per quanto riguarda il secondo centrale e l’opposto, invece, ancora non ci sono piste percorse dalla società lombarda, che ha però sondato il terreno di alcune giocatrici, anche dal mercato estero: La Provincia, ad esempio, riporta nomi quali Teixeira, opposta brasiliana, o addirittura Fabris. Al centro si parla di Popovic, che tornerebbe in Italia dopo un’avventura al Fenerbahce. LEGGI TUTTO

  • in

    Monza, che reazione! Il 3-0 su Novara rimanda il verdetto a Gara 3

    Di Eugenio Peralta Bisognerà attendere Gara 3 per conoscere la rivale di Conegliano nella Finale Scudetto di Serie A1 femminile. Trascinata da un pubblico straordinario (Arena di Monza esaurita in ogni ordine di posti), la Vero Volley Monza pareggia i conti nella serie di semifinale imponendosi per 3-0 sull’Igor Gorgonzola Novara dopo la sconfitta al tie break subita in Gara 1: il match decisivo si giocherà mercoledì 27 aprile, ancora sul campo di Novara. La squadra di Gaspari gioca una delle migliori partite della stagione spingendo fin dal primo punto con la battuta – grande assente nella prima sfida – e dominando il match sul piano mentale. Il primo set è quello decisivo: Monza esce vincente dai momenti di difficoltà (18-20, 20-22), annulla tre chance alle avversarie e chiude ai vantaggi guadagnando fiducia ed entusiasmo. Novara, di contro, si innervosisce, sparisce dal campo nel secondo set e anche nel terzo, pur riuscendo con un colpo di coda a trascinare le rivali ai vantaggi, non appare mai davvero in grado di riaprire l’incontro. Oltre al servizio, di cui si è detto, non si può non sottolineare la prova eccezionale della Vero Volley in seconda linea: si esaltano Beatrice Parrocchiale e Alessia Gennari con una ricezione perfetta addirittura al 58%. E Jordan Larson, evitata accuratamente dalle battitrici avversarie, può scatenarsi con una prova superlativa sia dal punto di vista dell’attacco (41% senza neppure un errore) sia per grinta e concentrazione. Importante anche il contributo di Dana Rettke e l’ingresso dalla panchina di Magdalena Stysiak (12 punti) al posto di una Lise Van Hecke protagonista di un approccio da dimenticare (0 su 7 in attacco). La Igor Gorgonzola dovrà riflettere soprattutto sul crollo psicologico accusato nel secondo set, perché per il resto la squadra di Lavarini ha dimostrato di poter comunque lottare alla pari con le avversarie a dispetto delle condizioni non perfette di Caterina Bosetti e di una Nika Daalderop che, pur facendo ampiamente il suo in attacco, patisce in seconda linea. Incide anche il calo alla distanza di Ebrar Karakurt che, dopo i 14 palloni dei primi due set, ne mette giù soltanto 4 nel terzo: un aspetto, quello della distribuzione, da migliorare decisamente in vista di mercoledì. Foto Vero Volley Monza I SESTETTI – In una cornice spettacolare Monza scende in campo con la stessa formazione di Gara 1: Orro in palleggio, Van Hecke opposta, Danesi e Rettke centrali, Gennari e Larson schiacciatrici, Parrocchiale libero. Sestetto confermato anche per Novara con Hancock in regia, Karakurt opposta, Washington e Chirichella al centro, Bosetti e Daalderop in posto 4, Fersino con la maglia del libero. 1° SET – Monza prova a fare subito la differenza con la battuta, che era mancata in Gara 1: Danesi firma l’ace del 2-1, Van Hecke la imita per il 4-2. Con i punti di Rettke le padrone di casa volano fino al 7-3, costringendo Lavarini al primo time out della partita. Un errore di Van Hecke riduce il vantaggio (7-5) e dal 9-6 Novara ribalta il risultato con la battuta di Bosetti e i primi squilli di Karakurt (9-10). Nel punto a punto che segue le monzesi provano a staccarsi di nuovo con Gennari (14-12), ma Van Hecke manda out per il 16-16 e Gaspari ferma il gioco. Al rientro in campo il servizio di Orro procura un nuovo break a Monza (18-16), ma il pareggio di Daalderop è immediato. Entra Stysiak per Van Hecke, la Igor però vola sul 18-20 con Daalderop, per un parziale complessivo di 0-4: nuovo time out per Gaspari. Gennari pareggia con l’ace del 20-20, Stysiak sbaglia e si fa murare da Washington (20-22), ma si fa perdonare con attacco e muro per il 22-22. Ancora la polacca fallisce la battuta regalando il primo set point (23-24), D’Odorico le restituisce il favore. Ai vantaggi ci sono altri tre set point per Novara (24-25, 25-26, 26-27), Monza li annulla tutti e mette la freccia con due punti consecutivi di Danesi: alla prima occasione chiude subito Stysiak per il 29-27. 2° SET – Si scatena Larson in avvio: tre punti dalla statunitense per il 3-1 Monza. Novara appare in confusione, Karakurt sbaglia per il 6-2 e Lavarini è costretto a fermare subito il gioco. Al rientro l’Igor accorcia con Daalderop (6-4), ma un altro errore dell’opposta consegna l’8-4 alle monzesi. La Vero Volley allunga fino all’11-6 con Gennari; entra Battistoni per Hancock, ma la palleggiatrice non si intende con Bosetti e sull’azione successiva Larson confeziona il 13-6. Stysiak (in campo dall’inizio per Van Hecke) tiene saldamente avanti le padrone di casa sul 15-8; il servizio di Candi è devastante e permette a Monza di volare dal 16-10 al 20-10, malgrado l’ingresso di Herbots. Finale solo per gli almanacchi, con Novara che recupera qualche punto prima della chiusura di Stysiak (25-17). 3° SET – C’è Herbots dal primo punto nelle file di Novara e l’avvio delle ospiti è rabbioso: Karakurt, Bosetti e ace di Hancock, poi l’errore di Stysiak che porta al time out sullo 0-4. Rettke riduce il distacco (2-4), Gennari sbaglia per il 2-6, ma poi sfrutta il turno di battuta di Stysiak per mettere a terra il 4-6. Un’invasione novarese aiuta Monza (6-7), che corona la rimonta già sull’8-8 con Stysiak. Inizia un teso punto a punto con difese spettacolari da una parte e dall’altra: grande scambio quello del 10-10, chiuso ancora dalla polacca. Sull’11-12 però sono le padrone di casa ad accelerare ancora: protagonista sempre Larson, con due vincenti per il break del 4-0 che costringe Lavarini al time out (15-12). Stysiak mantiene il vantaggio sul 16-13, ma l’Igor non vuole mollare e si riporta in scia grazie a un mani out di Washington (16-15). Gli errori in battuta frenano la rincorsa di Novara (19-17), che però riesce a coronare la rincorsa sul 20-20 grazie a Daalderop e Chirichella. La reazione monzese è immediata: Stysiak accorcia, poi va in battuta e propizia una nuova fuga firmata da Larson e dal muro di Rettke (23-20). Sempre la centrale USA si procura due match point sul 24-22: l’errore di Larson in battuta e l’attacco di Daalderop portano anche questo set ai vantaggi. Karakurt sbaglia il servizio (25-24) e stavolta Monza sfrutta l’occasione: chiude Gennari per il 26-24. Vero Volley Monza-Igor Gorgonzola Novara 3-0 (29-27, 25-17, 26-24)Vero Volley Monza: Lazovic, Stysiak 12, Boldini ne, Gennari 10, Van Hecke 1, Orro 1, Parrocchiale (L), Danesi 8, Rettke 9, Larson 11, Davyskiba, Candi, Moretto ne, Negretti (L) ne. All. Gaspari.Igor Gorgonzola Novara: Imperiali (L) ne, Herbots 1, Montibeller ne, Battistoni, Fersino (L), Bosetti 8, Chirichella 4, Hancock 1, Bonifacio ne, Washington 6, Costantini ne, D’Odorico, Daalderop 9, Karakurt 18. All. Lavarini.Arbitri: Florian e Lot.Note: Spettatori 4090. Monza: battute vincenti 3, battute sbagliate 13, attacco 42%, ricezione 72%-58%, muri 6, errori 20. Novara: battute vincenti 2, battute sbagliate 14, attacco 40%, ricezione 63%-37%, muri 3, errori 28. LEGGI TUTTO

  • in

    Massimo Barbolini: “Scandicci è cresciuta tantissimo e può migliorare ancora”

    Di Redazione Non basta un avvio “a tutto fuoco” alla Savino Del Bene Scandicci in Gara 2 di semifinale Play Off: è Conegliano a volare in finale rispettando il pronostico della vigilia. Il bilancio della stagione delle toscane, però, è più che positivo secondo l’allenatore Massimo Barbolini: “Ho visto una Savino Del Bene che è cresciuta tantissimo, che ha vinto una Coppa (la Challenge Cup, n.d.r.) e certo lo ha fatto da favorita, ma non sempre i favoriti vincono, anzi a volte vincere da favoriti aggiunge un merito in più“. “Per quanto riguarda il campionato – prosegue Barbolini – secondo me, al di là del risultato e della bella partita che abbiamo giocato oggi, c’è da dare un bel voto a queste ragazze che sono cresciute tantissimo. Miglioramenti di squadra ed individuali che ci hanno portato a vincere due volte in campionato contro Novara ed in pratica sempre con Busto Arsizio. Purtroppo ci manca ancora qualcosa per arrivare al livello di Conegliano, però penso che se il prossimo anno inizieremo a lavorare bene, dovremmo raggiungere quel livello. In questo finale di stagione voglio ringraziare la società per come ci ha messo in condizione di lavorare e voglio poi ringraziare le ragazze e tutto lo staff“. Il tecnico della Savino Del Bene torna poi a parlare di Gara 2: “C’è un po’ di rammarico soprattutto dopo i primi due set, in cui abbiamo fatto vedere che si poteva fare qualcosa. Con squadre forti come Conegliano è difficile avere una continuità di gioco e riuscire a tenere un ritmo elevato. Appena cali un attimo le squadre normali ti prendono 1-2 punti, Conegliano te ne prende 6“. “Dobbiamo lavorare e possiamo migliorare – conclude Barbolini – ma se penso al confronto della stagione passata penso che ci sia una grandissima differenza, per come l’abbiamo affrontata e per come ci siamo arrivati: in regular season abbiamo tenuto una media vittorie-sconfitte che è la seconda nella storia della Savino Del Bene. Abbiamo fatto una buona stagione regolare, abbiamo vinto nettamente nei quarti con Busto Arsizio e contro Conegliano penso che ce la siamo giocata. Forse qualcosa in più si poteva fare, comunque complimenti a loro e in bocca al lupo“. (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO