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    EnergyTime Spike Devils, in banda il ligure Graziani

    La terza ufficializzazione, la prima new entry per il 2025/26. Gli EnergyTime Spike Devils Campobasso pescano dal Sarroch uno dei propri laterali per la loro seconda stagione nella Serie A3 Credem Banca.
    Nello specifico, alla corte del tecnico Giuseppe Bua, arriva lo schiacciatore Alessandro Graziani. Elemento classe 1991 di 193 centimetri il giocatore ligure ha, dalla sua, un lunghissimo curriculum in A3 – le ultime sei stagioni tra Sabaudia, Portomaggiore, Belluno con due tornei consecutivi, Acqui Terme (un torneo e mezzo) e Sarroch – con anche un’annata in A2 a Siena e tanta cadetteria.
    Di fatto, quella campobassana, per il laterale, sarà così la tappa più a Sud della propria rilevante carriera. «È un cambio di prospettiva non da poco – confida il diretto interessato – ma il club ci ha messo poco a convincermi. Mi hanno cercato già alla fine del campionato e poi il fatto di sapere che avrei avuto come compagno di squadra un opposto del calibro di Morelli ha fatto il resto. Lo ha affrontato tante volte da avversario ed è un giocatore cui dà molto fastidio perdere. Sono certo che giocare assieme potrà farci solo bene e ci divertiremo un sacco. Poi, sono contento del progetto interessante messo in piedi dal club. La mia esperienza mi porta a guardare con attenzione ogni singola proposta e devo dire che, con gli anni, penso di aver sviluppato i giusti riferimenti per riconoscere i lavori fatti bene. Per questo devo dire che, sin dall’inizio, ho ricavato ottime impressioni dal club e son certo che sarà un’utile occasione per me di ripartire di slancio da una stagione un po’ tribolata che sono riuscito a raddrizzare con esperienza e determinazione. Mi auguro di ritrovare la necessaria serenità in Molise perché so che ce ne sono tutte le possibilità. Voglio tornare ad essere protagonista pienamente. Gli obiettivi? Al momento non sono definiti, ma la mia esperienza non mi porta a sbilanciarmi nei pronostici perché spesso, basti pensare a quanto accaduto a Belluno o Mantova per rimanere in questa categoria, sono fallaci, ma, con certezza, posso dire che chi lavorerà meglio raccogliere frutti. Non conosco pienamente il girone del centrosud, ma con certezza posso dire che sarà bello scoprire nuove prospettive».
    Da schiacciatore, se nei primi anno della carriera, l’ultimo innesto in casa EnergyTime era elemento molto votato ai fondamentali d’attacco, ora «col passare degli anni e temprato anche da tante battaglie credo di essere maggiormente quello che si definisce un elemento di equilibrio, provando ad essere tecnico e presente in ogni aspetto. Personalmente, però, al di là della questione tattica, per me la vicenda umana è fondante e quello che posso dire è che, da parte mia, ci sarà la massima disponibilità verso gli elementi del nostro organico, in particolare i più giovani, così da essere anche di supporto al nostro allenatore. Indubbiamente, gradirei, numeri alla mano, tornare ad essere un riferimento e far sì che gli addetti ai lavori prendano in considerazione il mio percorso».
    Un messaggio arriva anche per i sostenitori di fede rossoblù. «So che seguono e sono molto vicini alla squadra e questo non può farmi che piacere. I tifosi veri sono quelli che ti sono accanto sia quando si vince sia quando ti capitano i momenti meno felici e questo so che a Campobasso è un vero fattore. Io sono un passionale e questo non può che rendermi felice. Non voglio fare loro promesse: ma posso dire che il mio impegno sarà massimale dal primo all’ultimo giorno e in qualsiasi aspetto io possa dare una mano, ci sarò, cercando di essere professionista a 360 gradi».
    Aspetti di non poco conto in un’A3 sempre più in ascesa tecnicamente. «Ci sono diversi elementi della Superlega che entrano in questo contesto è vero, ma io guardo prima di tutto ai giovani che da qui salgono in A2 o nella massima serie. Con certezza, sul campo il movimento si difende al meglio e questo è un campionato blasonato dove occorre sempre dare il massimo».
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    EnergyTime Spike Devils, Del Fra campobassano dentro

    Quella in arrivo sarà la sua quarta stagione coi colori rossoblù, ormai una ‘seconda pelle’ per il regista vastese.
    Tra Antonio Del Fra e gli EnergyTime Spike Devils Campobasso c’è un rapporto solido, strettissimo con l’obiettivo, come conferma il palleggiatore abruzzese, di «fare ulteriormente qualcosa di buono. Questo club ha fatto la storia vincendo il torneo di serie B e la Coppa Italia di categoria, poi, nell’ultimo torneo, nel proiettarsi in A3, un cambio di prospettiva non indifferente, c’è stato l’adattamento alla categoria e, complice anche un mercato partito in ritardo per forza di cose, ha dovuto apprendere e in fretta, ma abbiamo centrato la salvezza, acquisito nuove informazioni e tutto il percorso portato avanti è stato occasione di esperienza e bagaglio in prospettiva così da ripartire nella migliore maniera possibile».
    Nuovi capitoli, ma una certezza incrollabile: la vicinanza dei supporter rossoblù. «Il pubblico di Campobasso è qualcosa di unico. Al di là dei risultati che, in una prima fase, tardavano ad arrivare, i tifosi ci sono stati sempre accanto e quando non arrivano gli exploit è facile che possa insorgere un piccolo distacco. Loro, invece, sono rimasti lì sulle tribune ad incitarci e questo, per un giocatore, è un segnale particolarmente rilevante».
    Poi, tornando sull’ultima stagione, aggiunge: «Abbiamo offerto una gran bella dimostrazione delle nostre qualità nei playout, perché quando eravamo di fronte ad un’unica opzione abbiamo virato con forza sul percorso da intraprendere, dando vita alle nostre gare. Sapevamo che i risultati erano importanti e siamo stati bravi a prenderci gli spunti opportuni durante la stessa stagione regolare, quando magari più di qualcuno non credeva che potessimo arrivare ad un simile obiettivo. La salvezza per la città è un traguardo ingente perché un piccolo capoluogo di regione come Campobasso ha ben tre serie A in discipline differenti e questo è un aspetto più da metropoli che da piccola città».
    Al pari del compagno di squadra Morelli, anche per Del Fra il successo a Brugherio «ha rappresentato una tappa fondante in vista del traguardo, ma in generale, anche nelle gare perse, tutto il nostro atteggiamento nei playout è stato differente perché siamo scesi in campo con ben altra mentalità consapevoli che, nella pallavolo, bastano un paio di palloni per cambiare il corso della partita».
    Proiettandosi su se stesso, per il torneo 2025/26, il regista rossoblù auspica «di poter dare tutto il mio contributo alla causa. La scorsa stagione è stata per me un’occasione di grande crescita che mi ha consentito di esprimermi al meglio. La speranza è quella di poter essere parte di un gruppo affiatato perché quello è l’aspetto più importante e ti porta a vivere al meglio gli impegni agonistici in cui puntare a far entusiasmare il pubblico. Più in generale, mi auguro, forte anche dell’esperienza in categoria nell’ultima stagione, di poter crescere ulteriormente».
    Con certezza, dall’alto del suo lungo percorso in rossoblù, al pari degli altri elementi confermati Del Fra sarà un ‘ago della bilancia’ anche nella definizione del gruppo.
    «Ben conosciamo la realtà, l’ambiente e la dirigenza, che per noi sono già una seconda famiglia, e son certo che riusciremo a dar vita ad un gran bel rapporto con tutti loro che ci sono sempre vicini e rappresentano una parte importante del nostro percorso», chiosa.
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    EnergyTime Spike Devils, non cambia il bomber: resta Morelli

    Il suo apporto – soprattutto nei playout – è stato determinante e decisivo. Ma anche, dal suo arrivo in corsa, è cresciuto sempre più, ritrovando intesa e sintonia sul campo.
    Di fatto, così, la conferma era già in rampa di lancio da prima della conclusione del torneo. Michele Morelli, il bomber degli EnergyTime Spike Devils Campobasso, sarà uno dei riferimenti assoluti del gruppo rossoblù anche per la prossima stagione.
    Quello che, per molti tifosi ed addetti ai lavori, era un ‘atto dovuto’ è accolto con grande soddisfazione dal diretto interessato.
    «Era un aspetto pronosticato – ci scherza su il laterale – ed una decisione arrivata già da un po’, di fatto era una notizia ormai nell’aria. Che dire, sono orgoglioso e particolarmente felice di far parte di una realtà che per me, a tutti gli effetti, è una famiglia, un posto dove mi trovo bene ed in cui volevo rimanere con tutte le mie forze».
    Poi, il giocatore entra su quella che è stata l’ultima stagione. «L’avvio è stato segnato dalla ripresa perché era da un anno e mezzo che avevo smesso e ripartire non è mai semplice, a maggior ragione quando ci sono delle situazioni intricate a livello di risultato. Ma Peppe (il tecnico Bua, ndr) con me è stato fantastico. Mi ha voluto e mi diceva in ogni momento di stare tranquillo e che sarei venuto fuori, rivelandomi decisivo ai playout. Me l’avrà ripetuto un milione di volte e dentro di me questo discorso ha fatto breccia e mi ha reso particolarmente fiducioso, anche perché salivo man mano di rendimento e le prestazioni erano costanti, tanto che l’ho sentito io per primo ed il momento in cui è venuto fuori con ancora più forza è stato in occasione del primo set perso con Brugherio. Lì mi sono detto che non potevamo cedere anche in quella gara in esterna e che dovevamo cominciare a vincere lontano da Campobasso e mi sono messo la squadra sulle spalle e questo ci ha consentito di arrivare alla salvezza prima possibile in un’annata con tante situazioni sospese per via di dinamiche e vicende ben conosciute alla piazza».
    A Campobasso, tra l’altro, si è visto un giocatore che – per considerare quello che è stato il periodo trentino di Morelli – aveva le qualità di bomber del calibro di Štokr o Sokolov, ossia elementi in grado di realizzare tanti punti, ma pronti a calamitare ancora più palloni su di sé.
    «Quando ricevi tanti palloni – la teoria di Morelli – è anche più facile giocare bene e, personalmente, ringrazio chi mi ha dato tanta fiducia. Per mia indole e caratteristica poter attaccare tanto mi carica, e non poco. E direi che, alla fine, ci siamo presi il doppio delle soddisfazioni perché il risultato ottenuto vale il doppio, a fronte anche di tanti che ci davano spacciati nel girone di ritorno in cui venivamo guardati con sufficienza, tante volte, da altri competitor. Abbiamo dimostrato di avere qualità, di saper uscire fuori dalle difficoltà perché magari perdi e soffri, ma quando esulti lo fai doppiamente. E, in prospettiva, si sta lavorando per allestire qualcosa di buon livello per non avere sofferenze come in parte della scorsa stagione».
    Del resto, Campobasso è nel cuore del giocatore pugliese, che ha creato un legame solido ed indissolubile con la tifoseria di fede rossoblù.
    «La gente del capoluogo è speciale e si è creata una sintonia unica con loro e questo mi fa molto piacere. Caratterialmente, so bene di non essere una persona semplice, però aver ricevuto così tanto affetto ed una benevolenza unica e sentire il pubblico così legato a me mi ha trasmesso emozioni uniche e a loro faccio una promessa. Quello della scorsa stagione era un Michele in ripresa, nel 2025/26 potrete vedere all’opera il vero Michele».
    Un giocatore in grado di ‘stare in Paradiso a dispetto dei santi’, ossia – fuor di metafora – di essere un opposto in grado di passare con continuità al di là di un’altezza da ‘normotipo’ (195 centimetri) nel regno dei ‘picchiatori’ alti oltre i due metri.
    «Il mantra di quella che è stata una davvero felice carriera per me è stato quello, ossia saltare più in alto e lavorare con continuità, anche sfruttando le mani del muro avversario senza perdermi d’animo mai. Personalmente, poi, mi sento ancora di dover dare tanto a questo universo. Personalmente, non invidio nulla ai bomber di duecento e passa centimetri perché, con la gestione mentale e con la manualità dei colpi impari tanto ed i 34 anni mi hanno insegnato questo ed altro».
    «In tal senso – prosegue con un’efficace ‘freddura’ – voglio ringraziare coach Bua che ha parlato di squadra giovane come caratteristica base per il torneo che verrà».
    Poi, in merito agli obiettivi da raggiungere, chiosa: «Non mi va di fare grandi proclami, però posso dire che faremo di tutto per recitare un ruolo da outsider. Abbiamo una buona squadra ed un club che ha investito con oculatezza sul mercato per riuscire a fare il salto di qualità. Da parte mia, come sempre, posso promettere il massimo impegno e poi questa sarà una stagione diversa anche perché, senza nulla togliere al 77, torno al mio numero di maglia abituale (ossia l’1, ndr). Poi, come sempre, sarà il campo a parlare. In estate si sentono tanti proclami di grandi squadre e di team con tanta organizzazione, ma solo i risultati e le partite poi ti restituiscono la misura di quanto fatto in fase di programmazione».
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    EnergyTime Spike Devils, confermato il tecnico Bua

    La sua conferma era di dominio pubblico sin dalla fine dello scorso mese di aprile, con l’approssimarsi cioè della chiusura dei playout della Serie A3 Credem Banca.
    Da quel momento – in sinergia con la società – il tecnico Giuseppe Bua ha lavorato sodo per mettere in piedi l’organico per la stagione 2025/26.
    «Stiamo lavorando sodo – conferma il diretto interessato per dar vita ad un roster particolarmente competitivo».
    Nomi, al momento, non arrivano da parte del trainer che, però, è pronto a delineare quelle che saranno le caratteristiche base a suo avviso della stagione in arrivo.
    «Rispetto all’ultima stagione, l’obiettivo è quello di dar vita ad una squadra unita ed aggressiva ed è per questo che ci siamo soffermati su giocatori con delle caratteristiche ben precise: giovani sì, ma al tempo stesso con grande carattere».
    Se possibile – come testimoniato anche dai primi annunci di competitor come Gioia del Colle – il livello della terza serie nazionale sotto rete si alzerà ulteriormente con il torneo in arrivo.
    «Sarà un campionato difficile – concorda Bua – con almeno tre o quattro squadre nel raggruppamento centromeridionale che si stanno conformando per il salto di categoria. Con certezza, posso dire che non ci saranno squadre ‘cuscinetto’ e che, in ogni gara, occorrerà dare il massimo».
    Del resto, con un format a ventiquattro e due gironi da dodici in avvio ed una previsione di sei retrocessioni ci sarà da battagliare, ma, sul versante rossoblù, si è lavorato per essere pronti, sin da subito, a proiettarsi su di un traguardo ben preciso. «C’è una situazione più serrata che renderà il campionato ancora più intricato, ma pensiamo di aver lavorato bene per garantire di dar vita ad una squadra che possa stare fuori dalla zona calda e vedremo poi quel che succederà».
    In particolare, come priorità nell’assemblaggio del gruppo, i tifosi rossoblù potranno vedere un organico «che si proponga con forza all’attacco ed in prima linea, che metta pressione sin dal primo tocco, ossia la battuta, che sia coeso ed unito con una chiara identità di battaglia, così da emergere come qualità anche nella correlazione muro-difesa».
    Tanto più perché – dopo quella che è stata la prima stagione di ambientamento dalla B all’A3 – dalla prossima, per il club del capoluogo di regione, non si può far altro che crescere.
    «L’abbrivio è sempre quello legato al rendersi conto del dove si è, poi, una volta compreso come muoversi, non si può far altro che migliorare anche per non ripetere gli stessi errori nella gestione complessiva, figli unicamente di inesperienza».
    In tal senso, Bua è pronto a garantire agli appassionati campobassani (e molisani), pronti nuovamente a seguire le gesta del team e a sostenerlo durante tutto il corso della stagione, la conformazione di un organico con basi ben salde per tutta la stagione «con l’ulteriore peculiarità di una grande qualità complessiva che consenta anche di tenere alto il livello dell’allenamento così da arrivare al meglio ad ogni confronto cui saremo chiamati».
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    Rinascita, i risultati dell’U15 Maschile alle Finali Nazionali

    FONDI (LATINA) – È di una vittoria e due sconfitte il bilancio della rappresentativa Under 15 Maschile della Rinascita Volley Lagonegro alle Finali Nazionali di scena nel Lazio in questo scorcio conclusivo di maggio.
    Nonostante l’eliminazione ai gironi (terzo posto e 3 punti), i ragazzi guidati dai coach Francesco Maiorana e Antonio Fortunato hanno ben figurato di fronte a più quotati e forti avversari e sono stati capaci di tenerne testa per larghi tratti dei rispettivi match.

    Si torna a casa con un bagaglio di esperienza importante e la prova tangibile della crescita di una società che vuole continuare ad affacciarsi in palcoscenici così prestigiosi.
    I risultati nel dettaglio (28-29 maggio):
    Volley Treviso – Rinascita Lagonegro 3-1 (18-25, 25-11, 25-21, 25-13)
    Rinascita Lagonegro – School Volley Taurianova 3-0 (26-24, 25-14, 25-9)
    ITAS Trentino – Rinascita Lagonegro 3-0 (25-18, 25-13, 25-22).

    Ermanno Petrocelli – Responsabile Ufficio Stampa Rinascita Volley Lagonegro LEGGI TUTTO

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    Rinascita, l’U15 Maschile pronta per le Finali Nazionali

    FONDI (LATINA) – Prende il via oggi il girone di qualificazione delle Finali Nazionali per la rappresentativa Under 15 Maschile della Rinascita Volley Lagonegro.
    Il gruppo guidato da coach Francesco Maiorana è stato inserito nel girone B insieme a Itas Trentino, School Volley Taurianova e Volley Treviso.
    L’esordio è in programma al mattino proprio contro la formazione trevigiana, mentre alle ore 16 è previsto l’incrocio contro i calabresi della School Volley Taurianova. Giovedì 29, invece, terza e ultima sfida con l’Itas Trentino.
    Ermanno Petrocelli – Responsabile Ufficio Stampa Rinascita Volley Lagonegro LEGGI TUTTO

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    Rinascita, il resoconto dell’U17 maschile alle Finali Nazionali

    ALBA ADRIATICA – Si è conclusa al girone di qualificazione l’avventura nelle Finali Nazionali per la rappresentativa Under 17 maschile della Rinascita Volley Lagonegro.

    I ragazzi guidati dai coach Francesco Maiorana e Antonio Fortunato hanno ottenuto il terzo posto nel raggruppamento D con 3 punti, frutto di una vittoria (3-2) ai danni della Pallavolo Olbia e due sconfitte: 3-2 contro l’Elisa Volley Pomigliano e 3-1 contro i laziali del SCK KK Roma.

    Questi risultati non sono stati sufficienti per proseguire il cammino, ma il confronto con altre realtà fuori regione ha regalato quel bagaglio di esperienza utile per il prossimo futuro.

    Ai ragazzi sono stati recapitati i complimenti della Società per aver affrontato la trasferta abruzzese con sorriso, tenacia e tanta voglia di maturare: è finito un evento, ma il percorso del gruppo è ancora tutto da scrivere.

    Ed ora l’attenzione si sposta sulla squadra maschile U15, che inizierà domani – 27 maggio – il suo percorso a Formia e Gaeta.

    Ermanno Petrocelli – Responsabile Ufficio Stampa Rinascita Volley Lagonegro LEGGI TUTTO

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    Rinascita Lagonegro, conferenza stampa di fine stagione

    LAGONEGRO (PZ) – A una settimana di distanza dal successo di Valenza che ha regalato la promozione e il ritorno in serie A2, per la Rinascita Volley Lagonegro è arrivato il momento della festa e della meritatissima celebrazione, andata in scena nella città cara a Monna Lisa. Sabato 10 maggio, con lo sfondo della centralissima Piazza Bonaventura Picardi, capitan Fortunato e compagni hanno raccolto gli abbracci e l’euforia di una comunità finalmente in visibilio, che non ha mai fatto mancare il suo supporto neanche nei momenti più difficili della stagione.
    Prima della festa in piazza, il Club e il Sindaco di Lagonegro, Salvatore Falabella, hanno ospitato giornalisti, tifosi e appassionati nella Sala Consiliare del Comune per una conferenza stampa di saluti e di bilanci, con un occhio già rivolto alla stagione che verrà nei prossimi mesi. All’incontro hanno partecipato il presidente Nicola Carlomagno, il direttore sportivo Nicola Tortorella, il tecnico Waldo Kantor e il capitano del sestetto biancorosso, Nicola Fortunato. Ha aperto il primo cittadino: “Il risultato raggiunto dalla Rinascita rappresenta per noi lagonegresi un sentimento di gioia e orgoglio. La comunità vive con sofferenza la lontananza fisica della squadra, ma questo importante traguardo ci carica di maggiori responsabilità per portare a termine un impegno, quello di completare i lavori del Palasport”. Quindi l’annuncio: “Grazie alla delibera del 7 maggio scorso abbiamo risolto il contratto con la precedente ditta appaltatrice permettendoci di interloquire con le altre aziende presenti in graduatoria e riaffidare così i lavori. L’obiettivo di questa Amministrazione è far tornare la Rinascita a casa”.
    A seguire, l’intervento del patròn Carlomagno: “Prevale una sensazione di felicità e immensa gioia. Tornando in serie A2 ci siamo riposizionati tra le prime 26 squadre d’Italia nel campionato più importante del mondo: credo ci sia ben poco da aggiungere. Abbiamo vissuto un momento difficile a inizio anno, come Club non ci siamo mai abbattuti, restando uniti e remando tutti dalla stessa parte. Con l’arrivo di coach Kantor a novembre è cambiato tutto, da lì è scattata la molla. Tutti eravamo convinti di aver costruito una grande squadra e l’abbiamo dimostrato soprattutto nei playoff, una cavalcata straordinaria. Adesso inizia un nuovo percorso, siamo già in fase di programmazione: conosciamo la A2, sarà un campionato difficile, ma dobbiamo affrontarlo con la serenità e le consapevolezze che abbiamo faticosamente maturato  e costruito in questi anni”.

    Il tecnico argentino, visibilmente emozionato, ha risposto così alle sollecitazioni dei giornalisti: “Quando sono arrivato a novembre ho ricevuto un’accoglienza straordinaria, devo ringraziare ancora una volta la Società per l’estrema fiducia nei miei confronti. Lavoro, dedizione e sacrificio sono state le parole d’ordine per ribaltare la situazione difficile di inizio stagione, oggi bisogna soltanto regalare applausi a tutti, squadra e staff. Abbiamo giocato un grande playoff, un solo set perso tra semifinali e finale, ma la chiave di volta è stata nei quarti dopo la sconfitta in Gara 2 a Modica, da lì abbiamo capito che il percorso era tutto da costruire e con costanza e abnegazione ce l’abbiamo fatta”.
    Ha preso poi la parola il diesse Tortorella: “I meriti di questo successo vanno condivisi con tutti, ognuno di noi è stato fondamentale. Dalla Società tutta che ha messo insieme i pezzi del roster, allo staff tecnico preparato ed esperto. Godiamoci la promozione, nei prossimi giorni inizieremo a lavorare e prepararci al nuovo campionato”.
    “Prima della finale con Acqui Terme avevo mostrato ai miei compagni l’orgoglio di essere il loro Capitano – ha concluso Nicola Fortunato – oggi lo sono ancora di più. Abbiamo vinto il campionato, ci godiamo una vittoria che condividiamo con tutta la Società, sempre presente, e i tifosi di Lagonegro e Villa d’Agri, unici nel loro sostegno”.
    Ermanno Petrocelli – Responsabile Ufficio Stampa Rinascita Volley Lagonegro LEGGI TUTTO