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    Play-Out A3, Castellana Grotte a una vittoria dalla salvezza matematica. Domenica c’è Napoli

    Basterà una vittoria (anche al tie break) alla Bcc Tecbus Castellana Grotte per festeggiare, senza guardare o aspettare i risultati dagli altri campi, la permanenza nel campionato nazionale serie A3 Credem Banca di pallavolo maschile, già nella seconda giornata di ritorno dei Play-Out.

    Domenica 27 aprile 2025, alle ore 18, al Pala Grotte di Castellana, si gioca il settimo turno della poule salvezza: la formazione allenata da Giuseppe Barbone ospita la Gaia Energy Napoli, quinta con un solo punto.

    Con 14 punti in classifica e 7 lunghezze di vantaggio sul terzetto composto da Campobasso, Ancona e Brugherio, la New Mater deve conquistare almeno due punti per celebrare la salvezza (retrocedono in serie B le ultime tre in graduatoria del mini girone a cinque dei Play-Out). A quattro giornate dal termine, considerando che tutte le più immediate concorrenti dovranno affrontare soltanto altre tre partite e che dovranno anche sfidarsi nei rispettivi scontri diretti, alla Bcc Tecbus basta un altro successo per festeggiare il raggiungimento del proprio obiettivo.

    I gialloblù sono stati finora impeccabili con cinque vittorie su cinque partite (e un solo punto perso per strada nel successo al tie break di Ancona) e hanno portato a sei la striscia di risultati utili. Anche in casa sono cinque le vittorie consecutive, con l’ultima sconfitta interna arrivata lo scorso 12 gennaio con Sorrento. Dall’altra parte della rete, però, ci sarà un Napoli all’ultima spiaggia: la Gaia Energy dovrà disputare ancora quattro gare, ma un ulteriore ko significherebbe allontanarsi dalla quota salvezza forse irrimediabilmente.

    Federico Guadagnini (libero Bcc Tecbus Castellana Grotte): “Domenica scenderemo in campo con la voglia di raggiungere il nostro obiettivo stagionale. Ci mancano solo pochi punti per la salvezza ma in realtà noi vogliamo dimostrare di più perché questa squadra ha un valore considerevole e per questo dobbiamo dare il massimo in questo finale di stagione. Qui a Castellana Grotte c’è un laboratorio importante di volley giovanile che va premiato con i nostri risultati in campo. Anche sul piano personale, sono pallavolisticamente cresciuto con i colori gialloblù, ben sette anni nell’Accademia e voglio onorare al meglio, fino alla fine, questa squadra”.

    Castellana Grotte – Napoli sarà diretta dalla coppia arbitrale composta da Virginia Tundo di Bologna e Simone Magnino di Perugia.Possibile acquistare i biglietti di ingresso alla partita presso la biglietteria del Pala Grotte domenica pomeriggio a partire dalle ore 17 oppure online sulla piattaforma CiaoTickets.

    (fonte: Bcc Tecbus Castellana Grotte) LEGGI TUTTO

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    Reggio Calabria, al ds Cesare Pellegrino il premio San Giorgio d’Oro 2025

    Un prestigioso riconoscimento corona la carriera di una figura che ha segnato la storia della pallavolo reggina, calabrese e nazionale: Cesare Pellegrino, attuale direttore sportivo della Domotek Volley Reggio Calabria, sarà insignito del San Giorgio d’Oro 2025. 

    L’Associazione Culturale Anassilaos, presieduta da Stefano Iorfida, conferirà il premio giovedì 24 aprile alle 17.30, presso la Sala “Federica Monteleone” del Consiglio Regionale della Calabria, a Reggio Calabria. “È un grandissimo onore ricevere questo riconoscimento – ha dichiarato Pellegrino con emozione – Ringrazio l’Associazione Anassilaos e il presidente Iorfida per questo attestato di stima e affetto”.

    L’onorificenza arriva a suggellare una carriera brillante, fatta di impegno, passione e risultati che hanno lasciato un’impronta nel panorama sportivo. Pellegrino ha ripercorso i suoi inizi da giovanissimo a Reggio Calabria, per poi trasferirsi a Loreto, nelle Marche, a fine anni ’70. Da atleta, ha collezionato successi come la finale di Coppa CEV e le convocazioni in nazionale giovanile, Juniores, Under 23 e infine nella nazionale A, portando alto il nome dell’Italia e della sua città. Dopo il ritiro dalla pallavolo giocata, Pellegrino è passato in panchina, guidando sia squadre maschili che femminili.

    L’ulteriore svolta è arrivata con il ruolo dirigenziale alla Domotek Volley, società di cui oggi è orgoglioso. “E’ un onore per me fare parte del team amaranto. È una grande organizzazione: quest’anno, partiti per la salvezza, abbiamo chiuso il girone di ritorno al secondo posto e disputato i play-off per volare in A2”. Un traguardo importante, seppur segnato da qualche rammarico: “Purtroppo gli infortuni ci hanno penalizzato, ma è stata comunque una stagione di grande soddisfazione e non posso fare altro che ringraziare la società, il Mister Polimeni e tutta l’organizzazione che è riuscita a riportare il grande pubblico, per il volley al Palacalafiore”.

    Il nuovo obiettivo è portare la Domotek il più in alto possibile “Questo riconoscimento arriva in un momento di riflessione. Per me è un punto di partenza dirigenziale, come lo sono stati la nazionale o la carriera da allenatore. La pallavolo è stata una scuola di vita, e spero continui a esserlo. Il sogno è poter arrivare in Superlega con la Domotek: è il mio obiettivo”.

    L’evento del San Giorgio d’Oro si inserisce nelle celebrazioni per il patrono di Reggio Calabria, ed è una delle massime onorificenze civiche per chi si distingue in cultura, sport, solidarietà e imprenditoria. Una cerimonia che celebra non solo un campione, ma un uomo che ha fatto dello sport un veicolo di crescita per l’intero territorio.

    (fonte: Domotek Reggio Calabria) LEGGI TUTTO

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    Menicali: “Cosa ha di speciale Cagliari? Il fattore CUS. Vi spiego in cosa consiste”

    Cosa spinge un ragazzo nato a Moncalieri, cresciuto in B1 a Biella, dove tra le altre cose incrocia il suo allenatore di questa stagione Lorenzo Simeon, a diventare da anni la bandiera del Cus Cagliari, nonché il capitano e colui che è dietro l’autentico miracolo che si è manifestato ai quarti di finale, quando gli isolani hanno mandato a casa la prima della classe San Donà? 

    È una domanda a cui da anni cerco di dare una risposta semplice, ma in realtà è molto articolata, perché col tempo si aggiungono continuamente dei tasselli utili a spiegarne la genesi. 

    La verità è che non c’è una sola ragione perché Michael Menicali sia diventato così cagliaricentrico, ma una serie di fattori di natura sentimentale, affettiva, personale che lo hanno spinto ad arrivare fino a questo capitolo della storia. Questo capitolo si è concluso con una sconfitta nelle semifinali playoff contro Lagonegro, che non è però il segno di una stagione giocata a bassa quota, quanto la fine di un sogno in cui si è andati davvero più avanti di ogni aspettativa.

    “È finita in un mix di rammarico per non aver continuato sulla scia dei quarti e la consapevolezza di aver fatto più di ciò che ci si aspettava da noi. Lagonegro è stata più forte e più consapevole di dove volesse arrivare, mentre noi abbiamo forse pagato i quarti giocati davvero bene. Dovevamo mantenere quella carica e non siamo riusciti a bissare. Loro hanno avuto il merito di giocare due partite davvero ottime, noi abbiamo il rammarico di aver giocato due primi set, sia all’andata che al ritorno, in cui se avessimo vinto, chissà dove saremo arrivati. Ma con i se e con i ma non si arriva da nessuna parte. Resta la soddisfazione per la stagione che è stata”

    Siete stati la vera sorpresa dei quarti.

    “Venivamo da cinque sconfitte nelle cinque gare precedenti all’inizio dei playoff. Ma il gruppo c’era e c’è sempre stato in tutta la stagione. Abbiamo capito che quel gruppo poteva andare al di là del set o set e mezzo in cui faceva bene o era capace di farlo con qualsiasi squadra e siamo arrivati ai playoff senza la pressione di dover fare risultato, ma con la volontà di far capire dove si poteva arrivare. La prima gara a San Donà è stata una bellissima vittoria ottenuta giocando liberi e ci ha dato una carica enorme. Ho visto i ragazzi ritrovare quelle certezze che nella seconda fase dell’anno avevamo un po’ perso e in gara due siamo riusciti ad amministrare il fattore campo, che dopo tanto tempo è stato bello ritrovare con tanto calore nel nostro palazzetto”

    Lei quando ha cominciato a credere che si poteva ribaltare il pronostico?

    “Al terzo set di gara due. Dentro di me ho provato l’emozione di aver superato uno scoglio e ho pensato che ce l’avremo potuta fare. È così che abbiamo affrontato il quarto set punto a punto e abbiamo staccato San Donà nel finale”

    Il segreto del Cus Cagliari è apparso proprio il fattore Cus. Mi rendo conto sia difficile da spiegare a chi non vive un contesto così. Ma proviamoci.

    “Ne ho parlato con Marinelli, che per me ormai è come un fratello. Viviamo un ambiente in cui nel bene o nel male trascorriamo ore e ore ogni giorno negli impianti, che sono un po’ palestra, un po’ palazzetto, ma anche un po’ un mondo nel quale a fine allenamento o il giovedì diventano uno spazio ricreativo dove bere una birretta e trovarsi con tutti gli atleti di altre discipline. Viviamo una squadra e un gruppo in cui ti senti parte di qualcosa, ti senti di appartenere un progetto. È un modo che ti porta a stare dentro a quel mondo, tra l’altro senza sentire pressioni che in passato mi è capitato di vivere in altri ambienti”

    Menicali, Marinelli e Gozzo come zoccolo duro. Insieme ad un gruppo di giovani molto promettenti, tra cui Biasotto e Rascato.

    “Gara due l’abbiamo giocato tutti con il sangue negli occhi. Morgan psicologicamente ha retto molto bene, lo stesso anche Ciardo, ma in generale tutta la squadra. Rascato è il risultato di chi si sta allenando veramente molto bene e poi in campo riesce a dare tutto. Con Marinelli, ripeto, c’è un rapporto di fratellanza e spero di ritrovarci nella stessa squadra ancora per molto tempo. Gozzo è arrivato quest’anno ed è stato una bella scoperta”

    Simeon?

    “Con Lollo avevo giocato già in B a Biella. Lui e Alessio Marotto sono riusciti a tenere la squadra anche quando non riuscivamo a girare come all’inizio e va il merito di essere stati capaci di lavorare sulle nostre fragilità”

    Il prossimo anno quanta voglia c’è di rimanere al Cus Cagliari?

    “Ci sono buone possibilità che ciò avvenga. Per me ormai è casa. Ho comprato anche casa a Quartu Sant’Elena, vicino Cagliari, quindi la voglia di restare c’è tutta”

    L’estate nel mondo del beach con Balsamo è confermata?

    “Assolutamente sì, anche se scherzando gli ho detto di non venire a gufarmi ai quarti e in semifinale per poter cominciare prima a pensare alle tappe. Però scherzi a parte, ci ritroveremo e vorremo riuscire a giocare il campionato italiano, almeno per qualche tentativo di qualifica”

    Di Roberto Zucca LEGGI TUTTO

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    Finale Play-Off A3, in gara-1 Belluno la spunta al tie-break contro Sorrento

    A Sorrento, il Belluno Volley si regala una Pasqua da incorniciare e parte col piede giusto nella serie della Finale Play-Off di Serie A3 Credem Banca. Come nel precedente di Coppa Italia, il duello con la Romeo è senza esclusione di colpi e sfocia nel tie-break, dopo circa 2 ore e mezza di una partita ad alto voltaggio.

    Questa volta, a differenza del faccia a faccia di Longarone, l’epilogo è diverso: a festeggiare sono i rinoceronti. Ed è un successo che ha un peso specifico considerevole. Perché, davanti al pubblico amico del PalaTigliana, i campani avevano vinto 12 partite su 13. E perché ora la serie si sposta ai piedi delle Dolomiti: domenica 27 aprile (ore 18), alla VHV Arena, andrà in scena gara-2. Con un obiettivo, anzi, un chiodo fisso: difendere il fortino. All’interno di una grande prova del collettivo, spiccano i 26 punti, con 2 muri e 3 ace, di un monumentale Berger. E i 21 di un Mian “letale” nei momenti decisivi. 

    1° set – Il clima è incandescente, l’intensità pallavolistica è all’apice. Sì, è davvero una finale. Lo si capisce fin dai primi scambi: la Romeo, in avvio, sembra avere qualcosa in più e, grazie a un contrattacco di Wawrzynczyk, si porta sul +4. Ma i campani sbagliano alcuni palloni in attacco e sentono la pressione al servizio di Alexander Berger, che firma l’ace del sorpasso e, non contento, timbra pure il break (18-16 dolomitico), ben spalleggiato da Mian: è proprio del bomber di Palmanova il muro del 20-18 biancoblù. Solo che Sorrento è sempre lì: cancella un altro ace di Berger (23-22 bellunese) e si guadagna una palla set, che il neo entrato Cremoni ha il merito di capitalizzare all’istante con un perentorio “Monster Block”. 

    2° set –  Un problema? No, il Belluno Volley non accusa il colpo. Al contrario, quando si ripresenta sul taraflex appare ancor più determinato. E, soprattutto, più lucido e concreto nella fase clou di un secondo parziale sotto il segno dei rinoceronti (10-5). I padroni di casa alzano i giri del motore e provano a rifarsi sotto, ma Ferrato (ace agevolato dal nastro) e Mozzato (muro del 19-15) respingono la rimonta. E, sul rettilineo conclusivo, Mian trasforma in oro tutto ciò che tocca, mentre Basso stampa il muro che chiude i giochi. Il conto dei set torna in equilibrio. 

    3° set – Cresce la fiducia nella metà campo dei bellunesi, capaci d scavare subito un solco di 5 lunghezze, in seguito a un contrattacco di Mian (12-7). Patriarca, però, ha altri piani e confeziona il servizio vincente dell’aggancio a quota 14, oltre al muro del 20-18. Il set sembra scivolare dalle mani dei ragazzi di Marzola. Sembra, perché il Belluno Volley interpreta l’ultimo tratto in maniera chirurgica: sfrutta due sbagli di Wawrzynczyk e di Pol, sorpassa con Loglisci (24-23 biancoblù) e capitalizza con un Mian irresistibile (25-23). 

    4° set – L’occasione è ghiotta, solo che Sorrento non ha intenzione di arretrare. E, nel quarto round, accelera al momento opportuno: dopo un lungo punto a punto, i campani salgono di livello a muro e, con Fortes, rispediscono nella metà campo dolomitica il pallone del 22-19, utile a chiudere un break di 4-1: sarà quello decisivo (25-22).

    5° set – Si va al quinto: i soliti Mian (servizio vincente) e Berger (contrattacco spedito a terra) fissano il 7-5 a tabellone. E, da quel momento, i rinoceronti avranno il merito di tenere un’andatura regolare e di non voltarsi più indietro: Berger regala ai suoi il primo match-ball, mentre un’invasione dei sorrentini certifica il colpaccio (13-15). 1-0 per il Belluno Volley. E palla al centro.

    Marco Marzola (coach Belluno Volley): “È stata una ‘battaglia’ e ce lo aspettavamo, visto che queste sono due fra le migliori squadre di tutta la A3. Fortunatamente stavolta è finita a nostro favore: siamo stati bravissimi, ma il lavoro non è concluso. Sorrento verrà da noi cercando di ribaltare la serie. Tuttavia, sappiamo cosa dobbiamo fare e su quali aspetti è necessario lavorare”.

    Romeo Sorrento 2Belluno Volley 3 (25-23, 21-25, 23-25, 25-22, 13-15)

    Romeo Sorrento: Tulone 3, Pol 16, Fortes 8, Baldi 20, Wawrzynczyk 8, Patriarca 16, Pontecorvo (L), Ciampa 0, Cremoni 1, Becchio 0, Gargiulo 0, Russo (L). N.E. Ruggiero, Filippelli. All. Esposito. Belluno Volley: Ferrato 4, Loglisci 12, Basso 6, Mian 21, Berger 26, Mozzato 8, Bassanello (L), Schiro 0, Cengia 0, Martinez (L). N.E. Luisetto, Bisi, Guizzardi, Saibene. All. Marzola. Arbitri: Pazzaglini, Candeloro. Note – durata set: 30′, 31′, 30′, 28′, 22′; tot: 141′.

    (fonte: Belluno Volley) LEGGI TUTTO

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    Finali Play-Off A3, in gara-1 salta il fattore campo: vincono Lagonegro e Belluno

    Nella giornata di Pasqua in Gara-1 delle Finali Play-Off A3 Credem Banca: Lagonegro passa ad Acqui Terme con una prova di forza in tre set, Belluno espugna Sorrento al fotofinish.

    Risultati Gara-1 Finale Play Off A3 Credem Banca:Acqui Terme-Lagonegro 0-3 (21-25, 12-25, 14-25)

    Sorrento – Belluno 2-3 (25-23, 21-25, 23-25, 25-22, 13-15)

    La situazione dopo Gara-1Lagonegro è avanti 1-0 nella serie con Acqui TermeBelluno è avanti 1-0 nella serie con Sorrento

    Gara-2 di Finale – Play Off A3 Credem BancaDomenica 27 aprile, ore 18.00Belluno – SorrentoLagonegro – Acqui Terme

    (fonte: LVM) LEGGI TUTTO

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    Play-Out A3, giornata no per Ancona che viene raggiunta al secondo posto dai Diavoli

    Nella 1ª giornata di ritorno del Girone Play Out A3 Credem Banca, The Begin Volley Ancona incappa nella classica giornata no. A vincere sono i Diavoli Rosa Brugherio che, con una bella prestazione, colgono l’occasione e riagganciano la The Begin al secondo posto. Il finale recita 3-1 (25-22, 21-25, 25-16, 25-23) a favore dei lombardi.

    1° set – La battuta dei Diavoli mette subito in difficoltà la The Begin Volley, che si ritrova a dover inseguire la squadra di casa. Dopo il time out richiesto da coach Della Lunga sul 3-7, i dorici recuperano lo svantaggio, ma due errori consecutivi in battuta e un ottimo attacco in diagonale di Argano, mandano in battuta il centrale Aretz che scava il solco e porta i suoi a + 7. Dore Della Lunga attinge dalla panchina e sostituisce lo schiacciatore Umek con Pulita, il palleggiatore Larizza con Matteo Albanesi e Santini per Kisiel. I dorici ci provano, si riavvicinano ai Diavoli e coach Durand ferma il gioco; l’errore in battuta di Santini manda Frage al servizio che, con un ace, porta i suoi sul 23. Quando il set sembra chiuso, Ferrini al servizio e Sacco a muro fanno tremare Brugherio, ma Viganò mette il sigillo al parziale chiudendo 25-22.

    2° set – Capitan Ferrini non ci sta e nel secondo parziale si carica la squadra sulle spalle; ottimo anche Matteo Sacco che a muro blocca gli attacchi dei Diavoli. Ancona prende il largo e si porta sul 3-8. Viganò e Argano spingono al servizio, e provano a mettere in difficoltà la ricezione dorica ma la The Begin si fa trovare preparata e mantiene il vantaggio con le buone giocate di Andriola e Ferrini. L’allenatore di casa manda in campo lo schiacciatore Ferenciac, il più esperto dei suoi, ed è proprio lui che in battuta crea scompiglio nella seconda linea bianco-blu. Coach Della Lunga ricorre al time out che sortisce l’effetto desiderato: al rientro in campo Ferenciac sbaglia il servizio e in campo dorico sale in cattedra Andriola che prima in attacco e poi a muro riporta il punteggio a + 6 ( 21-15 ). I giovani di casa provano a reagire e mettono a terra due palloni consecutivi dopo azioni lunghe e spettacolari. I Diavoli annullano due set ball prima del punto finale di Luca Pulita.

    3° set – Partenza sprint di Brugherio che continua a spingere al servizio e la scelta risulta corretta; Ancona soffre e fatica a mettere palla a terra. Larizza accorcia grazie ad un ace ma Argano con un tocco di astuzia ristabilisce le distanze. Qualche disattenzione di troppo in campo dorico costringe Dore Della Lunga a chiamare time out (15-12); Argano in battuta è micidiale, mette a segno quattro ace consecutivi ed è ancora time out per Ancona (19-12). Il turno di Argano continua, per la The Begin è buio totale, Brugherio dilaga e conquista il set 25-16.

    4° set – Fase iniziale del set in equilibrio, le due squadre procedono punto a punto; il primo a fermare il gioco è l’allenatore di casa che vuole parlare con i suoi sul 9-10. Il solito turno al servizio di Argano mette Pulita in difficoltà, Brugherio va sul +2 ma lo stesso schiacciatore dorico ristabilisce la parità con due buoni attacchi. L’equilibrio continua, le due squadre giocano punto a punto. Sul 20-19 Della Lunga richiama i suoi e al rientro in campo Pulita ristabilisce la parità. Romano mura Santini ed è ancora time out per la The Begin. L’errore in battuta dell’opposto di Ancona, e il muro di  Frage su Pulita  portano i Diavoli al match ball ma Ancona non molla, si portano a meno uno da Brugherio che con carattere difende e rigioca con Frage che chiude il match.

    Diavoli Rosa Brugherio 3The Begin Volley Ancona 1 (25-22, 21-25, 25-16, 25-23)

    Diavoli Rosa Brugherio: Prada 2, Frage Rubin 16, Viganò 7, Argano 24, Romano 12, Aretz 8, Corti (L), Consonni (L), Ferenciac 1, Massari 0, Bevilacqua 0. N.E. Chinello, Zara, Piazza. All. Durand. The Begin Volley Ancona: Larizza 3, Ferrini 18, Sacco 6, Kisiel 1, Umek 1, Andriola 4, Giorgini (L), Pulita 10, Albanesi 1, Santini 10. N.E. Giombini, Gasparroni. All. Della Lunga. Arbitri: Spinnicchia, Testa. Note – durata set: 29′, 26′, 25′, 28′; tot: 108′.

    (fonte: The Begin Volley Ancona) LEGGI TUTTO

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    Finale Play-Off A3, in gara-1 Acqui Terme perde l’imbattibilità casalinga contro Lagonegro

    Per la Negrini CTE Acqui Terme non è stata una buona Pasqua. Prima sconfitta casalinga, per di più nettissima, per mano di una Rinascita Lagonegro che ha completamente annullato la formazione acquese. Un match nettissimo in tutti e tre i set. Una differenza in campo in questa gara che si nota anche guardando le statistiche individuali: nessuno dei termali è andato in doppia cifra, mentre a trascinare la formazione lucana è stato Cantagalli con 24 punti a referto. 

    1° set – Dopo il botta e risposta iniziale, La Bollente trova subito il primo allungo con Petras e Cester (3-1), raddoppiando il divario sul 5-3 a seguito di due errori avversari (7-3). Esposito con un attacco ed un muro aumenta ancora fino al 9-4, ma i lucani con Sperotto, e tre muri di Tognoni e Cantagalli si riavvicinano portandosi ad un solo passo di distanza. Un attacco di Mazza ed un errore di Pegoraro riportano i termali a +3, ma ancora una volta gli ospiti rimangono agganciati, trovando stavolta il pareggio con Sperotto, Cantagalli e Pegoraro. Botta e risposta per due scambi poi Cantagalli e Fioretti trascinano Lagonegro a +4 (16/20). Petras dimezza il gap al turno successi. Un errore di Cester ed un muro di Sperotto portano la formazione ospite al setpoint. Cester annulla il primo, poi Petras sbaglia la battuta.

    2° set – Nella seconda frazione, dopo il doppio botta e risposta in avvio, un doppio muro di Tognoni regala alla Rinascita Lagonegro il primo allungo. Sul 3-5 Cantagalli e Armenante salgono ancora, con la complicità di un errore di Pievani, subentrato a Cester. La formazione lucana continua ad aumentare il passo, andando da 8-13 a 8-16 con Cantagalli ed Armenante, a seguito di un servizio a vuoto di Garrone, entrato al posto di Bellanova. Ancora Armenante porta Lagonegro a +10 sul 9-19. Coach Totire prova a scuotere la squadra inserendo anche Garra ma niente da fare, la squadra acquese è totalmente assente e alla fine viene travolta da un netto 12-25

    3° set – Il terzo set si apre con un attacco di Armenante ed un errore di Botto. Pievani accorcia, Armenante tiene avanti gli ospiti, poi, dopo l’errore di Tognoni, Botto riprende l’equilibrio. Sul 6-6 Petras è uscito per un problema fisico senza più rientrare, al suo posto Garra. Si combatte punto a punto sino all’8-8 quando Cantagalli e Armenante fanno due passi avanti. L’opposto potentino con un break che ha fruttato due attacchi ed un ace, preceduto da un attacco a vuoto di Botto, aumenta di quattro lunghezze il gap andando sul 10-16. I termali vanno definitivamente ko. Lagonegro sale da 14-20 a 14-25, trascinata da Fioretti in battuta, chiudendo poi con un attacco di Tognoni

    Michele Totire (coach Negrini CTE Acqui Terme): “Mentalmente c’eravamo ma il fisico non ha retto. Siamo arrivati mercoledì notte da Reggio Calabria e giovedì non ci siamo allenati. Non è una scusante ma una descrizione di come è andata. Il fisico non ha risposto alla sollecitazione mentale. Loro ci hanno messo in difficoltà, hanno preparato bene la partita. Quando le cose che si fanno bene non vengono per merito degli altri viene tutto più difficile. Non ci arrendiamo. La serie è lunga e noi proveremo a fare il possibile. Dobbiamo ritrovare Petras, Botto e tutto ciò che ci ha contraddistinto. A prescindere da come finirà ringrazio i giocatori perché sono stati fantastici. Dobbiamo lavorare al massimo, concentrati e motivati”.

    Negrini CTE Acqui Terme 0Rinascita Lagonegro 3 (21-25, 12-25, 14-25)

    Negrini CTE Acqui Terme: Bellanova 1, Botto 6, Esposito 8, Cester 4, Petras 6, Mazza 3, Biasotto 0, Garrone 0, Garra 0, Brunetti (L), Trombin (L), Pievani 3. N.E. Garbarino. All. Totire. Rinascita Lagonegro: Sperotto 5, Fioretti 5, Tognoni 11, Cantagalli 24, Armenante 7, Pegoraro 4, Vindice (L), Fortunato (L), Bonacchi 0. N.E. Panciocco, Franza, Focosi, Parrini. All. Kantor. Arbitri: Lambertini, Polenta. Note – durata set: 26′, 23′, 24′; tot: 73′.

    (fonte: Negrini CTE Acqui Terme) LEGGI TUTTO

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    Play-Out A3, Campobasso sfida Castellana. Bua: “C’è ancora del potenziale da poter esprimere”

    Il via al girone di ritorno della poule playout con la volontà di dar vita ad un’altra prova di sostanza per rinsaldare le proprie certtezze. Gli EnergyTime Spike Devils Campobasso si augurano di trovare nel proprio uovo, alla vigilia di Pasqua nella tradizionale collocazione oraria delle 18 sul mondoflex amico del PalaVazzieri, la fotografia di un’altra performance in grado di far felici i tifosi pur nella consapevolezza di dover scalare una vetta himalaiana.

    Di fronte, infatti, i campobassani troveranno una New Mater Castellana Grotte che, nel novero del girone di andata, ha vinto tutte e quattro le gare affrontate. In quella che sarà il quarto match tra le due contendenti – il secondo nello scenario dell’impianto di via Svevo – il sestetto molisano proverà, per quanto possibile, a rivivere le sensazioni dello scorso 5 gennaio, quando alla quattordicesima giornata – la terza del girone di ritorno – contro una squadra non al completo, il team del capoluogo di regione è riuscito ad imporsi con un secco 3-0.

    “È una gara difficile, ma non impossibile – spiega alla vigilia il tecnico Giuseppe Bua – un incrocio in cui ci sono tante opzioni. Siamo consapevoli di affrontare una squadra di rilievo che non dovrebbe essere in questo contesto, però faremo di tutto per ottenere il massimo e dar vita ad una partita combattuta”.

    I tre exploit in successione danno animo al team campobassano che, dalla sua ha “la consapevolezza e l’entusiasmo di vivere un periodo felice, il che dà voglia e determinazione in settimana e la volontà di scendere in campo per lottare il più possibile per centrare la salvezza, mettendoci entusiasmo senza paura di tornare a casa senza punti. Durante la regular season, le tante sconfitte facevano perdere molte sicurezze e portavano con sé malumore e scoraggiamento”.

    Per Bua “c’è ancora del potenziale da poter esprimere in primis legato al miglioramento dell’intesa perché servirebbe un lavoro più ampio del periodo che abbiamo a disposizione, ma vogliamo prendere ulteriore margine su quello che possiamo riuscire a fare”.

    Da un punto di vista tattico, per Bua “sarà determinante affrontare il match con il massimo della concentrazione. Dovremo cercare di tenere alto il livello del cambio palla e prestare grande attenzione nella correlazione muro-difesa per marcare al meglio i loro laterali”.

    (fonte: EnergyTime Spike Devils Campobasso) LEGGI TUTTO