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    Sanfilippo “Lavoriamo sull’atteggiamento, contro Torino per ripartire”

    Anticipo di 11° giornata del campionato di Serie A3 per la Med Store Tunit che sabato alle 17 ospiterà al Banca Macerata Forum la ViViBanca Torino. Gli ospiti si trovano all’11° posto e cercheranno punti utili per la salvezza dopo aver rimontato 3-2 la Sa.Ma. Portomaggiore in trasferta e aver ceduto 3-0 contro la Tinet Prata di Pordenone. La Med Store Tunit Macerata vuole invece reagire dopo il passo falso di Montecchio Maggiore, che ha interrotto la striscia di due vittorie consecutive ottenute contro la Geetit Bologna e l’Abba Pineto.
    I biancorossi possono sfruttare queste ultime partite per trovare il giusto ritmo in vista dei Play Off. “Ci aspettano tutte partite di alto livello”, spiega il centrale Gabriele Sanfilippo, “Probabilmente al primo turno incontreremo Portomaggiore che ci ha messo in difficoltà in campionato e sappiamo che ai Play Off ci si gioca l’intera stagione. Sarà una grande occasione di fare esperienza per noi ragazzi e avremo al nostro fianco i compagni più esperti che di Play Off ne hanno giocati già diversi in carriera. Vogliamo fare bene e portare in alto il nome della città, dopo i tanti ostacoli che abbiamo superato quest’anno, ci proveremo giocandocela contro tutti”. Intanto però va ripreso il ritmo in campionato, “Abbiamo sbagliato atteggiamento contro Montecchio Maggiore, dopo i primi set nei quali abbiamo dato tutto, abbiamo ceduto troppo nell’ultimo lasciando la partita ai nostri avversari. Dobbiamo invece tornare a reagire e aiutarci l’un l’altro nei momenti di difficoltà come fatto altre volte durante la stagione”. L’occasione per ripartire arriva subito, contro Torino avrete il supporto del Banca Macerata Forum, “Sì queste ultime partite sono importanti per cercare di arrivare nella forma migliore ai Play Off. Ci permettono di provare in campo gli aspetti sui quali stiamo lavorando in allenamento in queste settimane, soprattutto di ritrovare il giusto atteggiamento alle gare; ai Play Off non potremo permetterci cali di concentrazione come successo domenica, ma già contro Torino dovremo stare attenti: loro daranno tutto, sono una squadra che sa soffrire, noi dovremo essere bravi ad abituarci a giocare anche sotto pressione”.

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    INTERVISTA AL CENTRALE JACOPO FERRARI – LA VOLATA FINALE PER IL QUINTO POSTO

    Ultime tre gare di regular season: ultimi nove punti per conquistare i play off.
    Sa.Ma. Team Volley, nonostante i due punti in quattro gare e la sconfitta di domenica a San Donà, rimane al quinto posto con una lunghezza di vantaggio proprio sugli avversari trovati nell’ultimo turno di campionato e Montecchio Maggiore.
    Se i risultati faticano ad arrivare, le prestazioni rimangono positive, ma la tendenza va invertita per conquistare il migliore piazzamento play off.
    “Non penso che il gruppo abbia perso compattezza – spiega il centrale Jacopo Ferrari – perché nello spogliatoio siamo rimasti sempre uniti. E nemmeno che i risultati delle quattro precedenti partite siano bugiardi. A parte Torino, le altre sfide sono state con squadre di ottimo livello. Sia con la capolista Grottazzolina, sia con San Donà, la squadra ha giocato: forse è mancata la scintilla negli scambi finali dei set”.
    Capire le motivazioni di un brusco stop che ha coinvolto l’intero mese di marzo rimane difficile da spigare anche dagli stessi giocatori.
    “Non siamo in un momento di fiducia. Fin dalle prime gare di campionato, quando lottiamo punto a punto nei finali di set, capita spesso che ci lasciamo andare e non chiudiamo. Adesso avremo tre gare in cui dovremo vincere ad ogni costo, sia per rimanere al quinto posto, sia per prendere quella fiducia smarrita in vista dei play off”.
    Se Sa.Ma. affronterà Garlasco e Belluno in casa chiudendo a Bologna, le avversarie San Donà e Montecchio Maggiore avranno il loro scontro diretto all’ultima giornata: nelle due precedenti San Donà sarà fuori a Belluno e Torino, mentre Montecchio fuori a Savigliano e in casa con Garlasco. Chi ha il calendario più favorevole e chi il meno agevole?
    “Con due gare casalinghe e il pubblico a sostenerci, siamo leggermente avvantaggiati, considerando anche lo scontro diretto tra le nostre due avversarie nell’ultima giornata. Forse, San Donà ha gli incastri più complicati, nonostante affronterà Montecchio in casa propria. Domenica dovremo partire come all’andata: aggredendo l’avversario e non attendendolo”.
    Jacopo Ferrari, classe 1998 di Reggio Emilia, ha sofferto più del solito al ginocchio, problema che attualmente pare essersi allentato.
    “Ormai sono 4-5 anni che convivo con questo dolore: in alcune annate, come l’attuale, è più accentuato, in altre meno, come quella passata. Ora, spero sia alle spalle. Sto frequentando l’Università, facoltà di Ingegneria Gestionale. Ho iniziato a giocare a pallavolo nelle giovanili di Reggio per poi passare a Modena. Negli ultimi anni, ho girato un po’, tra A2 e B. Sono appassionato di film e serie televisive, senza dimenticare il calcio”. LEGGI TUTTO

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    La ShedirPharma Folgore Massa cade a Galatina (1-3): finisce la serie positiva dei costieri

    Si ferma a 5 la striscia di vittorie consecutive della ShedirPharma Folgore Massa, che cade in 4 set contro Galatina, in un match che vede gli uomini di coach Esposito viaggiare a corrente alternata. Non bastano i 24 punti di Leonardo Lugli per conquistare l’intera posta in palio contro il roster pugliese che nel girone di ritorno viaggia a ritmi elevatissimi. Dall’altra parte del taraflex, la Folgore trova un avversario affamato di punti (ben 12 sui 16 complessivi giunti nella seconda parte di stagione) per cullare quell’obiettivo play-out che sembrava impossibile soltanto qualche mese fa. I costieri conquistano il primo parziale, ma poi subiscono oltremisura l’intensità al servizio di Galatina, incassando 8 punti diretti e faticando in ricezione. Il quarto set va punto a punto, ma un break pesante (3-0) nelle battute conclusive annulla le ultime, residue speranze di allungare il match al tie-break.
    Lo Starting VI scelto da coach Nicola Esposito prevede capitan Gianpio Aprea in diagonale con Lugli, Fantauzzo e Sorrenti in banda, Pilotto e Deserio al centro, Denza libero. Risponde Galatina con Latorre/Buracci, Lotito/Giljanovic, Pepe/Antonaci, Sardanelli libero.
    PRIMO SET. Si parte subito con una pipe di Lotito fuori misura, Aprea va dietro per il block-out di Lugli, quindi ci pensa Sorrenti a sfruttare le mani del muro pugliese per il 2-3. Deserio affonda con un primo tempo spostato (3-4), Giljanovic guida il sorpasso dai 9 metri (5-4), ma la Folgore non sta a guardare e rimette subito il muso avanti con una bordata di Lugli a premiare una difesa importante di Deserio (5-6). Break pesante sulla float di capitan Aprea: Fantauzzo inventa una traiettoria strettissima, Giljanovic non trova il campo, e poi c’è il monster block siderale di Pilotto su Lotito (6-9). Pilotto si ripete con un attacco vincente al secondo tentativo, poi c’è il muro perentorio di Sorrenti su Buracci a conclusione di uno scambio entusiasmante (8-12). Galatina ferma tutto, Deserio mette le mani in faccia a Giljanovic, Sorrenti fa ace trovando l’ultimo centimetro disponibile in zona 5, quindi Lugli prende le misure e pizzica la linea di fondo con una sassata da seconda linea (11-16). Giljanovic si carica i compagni sulle spalle (14-16), Aprea compie una magia di seconda, quindi Fantauzzo trova la riga dopo 2 gran difese firmate Denza (15-20). Pilotto risponde a Lotito, Lugli trova il mani fuori (17-22), Galatina diventa fallosa dai 9 metri, e l’attacco out di Lentini consegna ai costieri il primo parziale (21-25).
    SECONDO SET. L’inerzia è subito di marca biancoverde: Lugli sbarra la strada a Giljanovic, e poi Pepe in primo tempo con trova il campo (0-2). Sorrenti colpisce in diagonale, Lugli non perdona, quindi Fantauzzo va di precisione per il 4-7. Apollonio prova a difendere su Lugli, ma la potenza dell’opposto massese è tale che la sfera finisce dritta sul soffitto (5-8). Pepe fa la voce grossa nei 3 metri (8-8), Pilotto prende il mirino e trova la riga esterna (8-9), poi capitan Aprea risolve tutto di seconda sulla ricezione perfetta di Deserio (12-12). Lugli non perdona, Fantauzzo alza la saracinesca su Buracci, quindi Deserio trova l’ace con l’aiuto di un nastro che si colora di biancoverde (13-15). Galatina non molla: alza il livello di attenzione, ed in un attimo è di nuovo avanti (16-15). Giljanovic dice di no a Fantauzzo, Aprea stringe i denti ma è costretto a dare forfait rimpiazzato da Illuzzi, quindi il martello croato sale ancora in cattedra per il 21-16. Spazio a Peripolli per Fantauzzo. Lotito risponde a Lugli (22-17), Pepe serve in mezzo alla rete, Antonaci sbaglia in primo tempo, quindi l’attacco vincente firmato Deserio e la bordata di Lugli a scardinare il muro galatinese riporta la Folgore a -2 (23-21). Il tentativo di rimonta finisce però qui: Buracci e Lotito non fanno sconti, e Galatina pareggia i conti rispondendo ai costieri con l’identico parziale di 25-21.
    TERZO SET. Gli uomini di coach Esposito accusano il colpo, ed incassano subito due ace di fila firmati Lotito. Buracci sbaglia, Peripolli trova il servizio vincente su Sardanelli (2-2), Galatina prova nuovamente a scappare (4-2), ma è subito ripresa dal diagonale chirurgico di Sorrenti seguito dal block-out di Lugli (4-4). Doppio Sorrenti: mani fuori su Antonaci, e poi lob calibrato oltre il muro pugliese (6-6). I padroni di casa continuano a far male dai 9 metri con 2 ace di Giljanovic (9-7), Lugli ricuce, ma Lotito e Pepe costringono la Folgore a chiedere la sospensione tecnica sull’11-8. Lugli imperversa con una parallela esterna letale, ma Galatina mette il turbo e piazza l’allungo decisivo sul 17-10. Coach Esposito ferma nuovamente le ostilità, rientra Fantauzzo per Peripolli, quindi Buracci dai 9 metri firma il 21-12. I costieri rientrano a -6, Deserio replica a Giljanovic (22-16), entra Imperatore per alzare il muro, ma Pepe scarica nei 3 metri il punto del 25-17.
    QUARTO SET. Galatina prova ad imporre il proprio ritmo (3-1), lob di Lugli sulla ricezione di Deserio, poi si ripete con un missile da seconda linea, ed è di nuovo parità sull’attacco fuori misura di Lotito (4-4). Denza recupera tutto, Fantauzzo colpisce di prepotenza in zona 6, quindi con caparbietà va a segno al terzo tentativo vincendo le resistenze galatinesi (7-6). Sugli scudi Lugli: diagonale da posto 4, e poi tracciante sulle mani di Giljanovic con la sfera che esce oltre la linea di fondo (8-8). Sorrenti aziona il mirino e trova una traiettoria strettissima (9-9), Lugli risponde a Giljanovic (10-10), poi Deserio non perdona nei 3 metri (11-11). Monster block di Pilotto su Giljanovic (14-14), poi Galatina si scuote e fa le prove tecniche di allungo salendo sul 18-14. La spin di Lugli è un fattore e riporta la Folgore prepotentemente in partita: Sorrenti non trova opposizione, quindi fa valere tutta la propria invadenza a muro con 2 chiusure consecutive su Lotito e Buracci con la Folgore che mette per la prima volta il muso avanti (19-20). Il coach pugliese ferma tutto: al rientro è subito 21-20, e come in una partita a scacchi è mister Nicola Esposito a richiedere la sospensione per dare preziose indicazioni ai suoi ragazzi. Giljanovic sbaglia dai 9 metri, i centimetri di Imperatore non riescono a frenare Antonaci, poi Deserio fa la voce grossa su Lotito per il 22-22. Sul più bello, la palletta di Buracci toccata neanche benissimo,  cade giù nella metà campo biancoverde destabilizzando il roster massese. Galatina ne approfitta, e chiude 25-22 sul diagonale di Fantauzzo uscito a un palmo dalla linea laterale.

    EFFICIENZA ENERGIA GALATINA – SHEDIRPHARMA FOLGORE MASSA 3-1 (21-25, 25-21, 25-17, 25-22)
    EFFICIENZA ENERGIA GALATINA: Latorre 1, Buracci 18, Lotito 23, Giljanovic 16, Pepe 11, Antonaci 7, Sardanelli (L). Cambi: Apollonio (L), Lentini. N.e.: Calò. All: G. Bua
    SHEDIRPHARMA FOLGORE MASSA: Aprea 2, Lugli 24, Fantauzzo 6, Sorrenti 13, Pilotto 6, Deserio 9, Denza (L). Cambi: Illuzzi, Peripolli 2, Imperatore, Grimaldi. N.e.: Pontecorvo (L), Conoci. All: N. Esposito.
    Primo Arbitro: Christian PalumboSecondo Arbitro: Eustachio Papapietro
    Durata Set: 28’, 30’, 33’, 32’.
    Ace: 8-3. Battute Sbagliate: 15-11. Muri: 12-11. LEGGI TUTTO

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    Tinet sfata il tabù Torino e mantiene il podio

    La Tinet Prata si porta a casa tre punti d’oro dalla trasferta di Torino. A dispetto della grande distanza di punti in classifica, infatti, i torinesi nelle ultime settimane erano in grande spolvero, tanto da fermare Portomaggiore e quasi costringere Pineto al tie break. La vittoria permette ai gialloblù di mantenere la scia di Grottazzolina e Pineto e distanziare ulteriormente Macerata fermata sul campo di Montecchio.
    Primo set non particolarmente entusiasmante dal lato tecnico. Un parziale ricco di errori e giocate non particolarmente esaltanti che però gli uomini di Boninfante hanno avuto il merito di portare a casa, giocando con maggior freddezza i punti decisivi. Boninfante sceglie di schierare il figlio Mattia al palleggio, Novello opposto, Katalan e Bortolozzo al centro e Rondoni libero. In posto 4 assieme a Yordanov c’è Manuel Bruno che così festeggia al meglio i suoi 28 anni. La Tinet pare aver trovato il proprio ritmo di gara partendo sul 3-7 durante il turno di servizio di Yordanov, ma Maletto accorcia il gap: 5-7. Torinesi che si portano in vantaggio con un primo tempo di Cian: 12-11. Ci pensa il muro gialloblù a fare la voce grossa: prima Katalan e poi Bortolozzo fanno ritornare nei ranghi la Vivibanca. Si vede anche la battuta di Boninfante: ace e 14-16. Poi si scambiano reciproci dispiaceri in contrattacco i due opposti Umek e Novello. Ma poi un muro di Katalan su Richieri e un errore in attacco dell’opposto torinese scavano un piccolo solco: 17-21. La Tinet pasticcia un po’ e ci si ritrova sul 21-22. Nello scambio successivo Umek ha la palla del pareggio, ma non la concretizza e invece lo fa Novello.  Ci pensa Boninfante a muro a portare i suoi a set point: 21-24. Maletto è l’ultimo ad arrendersi, ma è Umek a sbagliare la battuta che fa mettere in cascina il primo set alla Tinet per 22-25.
    La Tinet raddoppia e si porta a casa il secondo set contro un coriaceo Torino che si arrende solamente negli scampoli finali del parziale. Partono meglio i gialloblù che con buone giocate in attacco di Novello e un primo tempo di Katalan giungono ad un prezioso + 3 sul 7-10. Umek porta i suoi in parità sull’11-11 e da quel momento si assiste ad una regolare timbratura del cambio palla da parte di entrambe le squadre. Arrivati al 19-19 la Tinet decide di accelerare e per la Vivibanca si fa dura. Suona la carica Manuel Bruno con una pipe al fulmicotone. Gli da man forte Yordanov che prima mura Umek e poi porta  a casa un bel mani fuori. Novello sbaglia un contrattacco cercando le mani del muro e mancandole di pochissimo, ma Prata non si scompone e mette subito a terra un bel primo tempo con capitan Bortolozzo. Bruno porta i suoi a set point sul 20-24. La chiude Yordanov che dalla linea di battuta mette sul mirino il libero Valente. Quest’ultimo cerca di verticalizzare la traiettoria del servizio, ma il pallone va a sbattere sul soffitto facendo conquistare il punto decisivo ai Passerotti: 20-25
    Il terzo set è emozionante. Parte meglio il Parella che si costruisce un break di due punti sul 13-11 convincendo Boninfante a cambiare regista e mettere in campo De Giovanni. Il ragazzo di Prata decide di affidarsi alla vecchia guardia e ottiene buoni riscontri da Yordanov e Bortolozzo. Un ace di Porro, subentrato in battuta proprio al capitano, firma il 16-20 facendo presagire un parziale in discesa. E invece no, perché i piemontesi rientrano. Boninfante si gioca anche la carta Baldazzi, ma la Vivibanca conquista il suo primo set point giornaliero con un ace di Umek. Non trema il braccio di Baldazzi che riporta la parità e dopo un’azione nella quale regna la confusione Yordanov spiazza tutti con un beffardo pallonetto: 25-24. Si susseguono poi diversi errori. A chiuderla ci pensa Katalan che mantiene i nervi saldi e presidiando la rete mette a terra il punto del 26-28 finale.
    VIVIBANCA TORINO – TINET PRATA 0-3
    VIVIBANCA: Gonzi, Fabbri (L), Corazza, Carlevaris 1, Umek 20, Genovesio 5, Brugiafreddo 4, Richeri 4, Valente (L), Cian 6, Orlando Boscardini, Maletto 9. All: Simeon
    TINET: Baldazzi 1, Katalan 8, Dal Col, Pinarello (L), Yordanov 10, Gambella, M. Boninfante 3, Bruno 8, De Giovanni , Rondoni (L), Bortolozzo 10, Gaiatto, Novello 14, Porro 1 . All: D. Boninfante
    Arbitri: Lentini di Catania e Russo di Genova
    Parziali: 22-25/ 20-25 /27-29
    UFFICIO STAMPA – Mauro Rossato – press@volleyprata.it – 347.6853170 LEGGI TUTTO

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    Gionchetti: «Giocando al nostro livello possiamo mettere in difficoltà chiunque»

    Un deciso passo avanti. Non in termini di classifica (quella è ferma da quattro turni), ma di atteggiamento, spirito, modo di stare in campo e di reagire alle avversità. Ed è esattamente quanto chiedeva la società, dopo i rovesci con Brugherio, Savigliano e Garlasco. 
    Dalla trasferta di Grottazzolina, contro la capolista, la Da Rold Logistics Belluno torna consapevole delle sue certezze: cementate, almeno in parte, da una prova gagliarda. Certezze che dovranno però essere tradotte in punti, già a partire dalla prossima sfida: ovvero, dal derby veneto in programma domenica (ore 18), alla Spes Arena, contro San Donà di Piave. 
    «Al cospetto della Videx – è il commento di Alberto Gionchetti, protagonista di un buon finale di partita – siamo partiti molto forte Abbiamo avuto il merito di tenere testa a una delle squadre più quotate del campionato». Ci è mancato poco, in effetti: «Il punteggio di 25-23 parla chiaro. Siamo arrivati vicinissimi alla conquista del set di partenza. E questo ci avrebbe dato qualche sicurezza in più nel resto della gara». 
    Alla lunga, la capoclassifica ha preso le misure ai rinoceronti: «Ci siamo un po’ spenti con l’andare avanti del match, mentre i nostri avversari hanno messo molta pressione al servizio, trovando una serie di battute importanti. Ma lo sapevamo, è una loro caratteristica». Indicativo, in tal senso, il dato degli 11 ace confezionati dai marchigiani: «Nel terzo parziale – riprende Gionchetti – dal punto di vista mentale eravamo già sotto la doccia, anche se poi ci siamo ripresi verso la fine. È un peccato, forse potevamo fare qualcosa in più».  
    La Da Rold Logistics guarda avanti: al derby. E a una salvezza da raggiungere: «Torniamo in palestra – conclude “Gionche” – con la consapevolezza che, se giochiamo al nostro livello, possiamo mettere in difficoltà qualsiasi squadra». 

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    Testa e cuore : Galatina s’impone su Massa Lubrense

    L’aveva chiesta in settimana mister Bua una prestazione di carattere, ricordando che solo attraverso una prova unitaria, corale e dai comuni intenti si poteva saltare il fossato. Lo aveva ribadito Lotito, in un suo pensiero-azione che il gruppo è un valore sacro da inseguire e che si raggiunge solo attraverso il sacrificio individuale della propria voglia di essere protagonisti. Questo stralcio delle sue dichiarazioni infrasettimanali…….”Io credo fortemente nell’obiettivo salvezza e so anche che l’unico modo per raggiungerlo è farlo insieme, guardandoci viso a viso e contagiandoci con l’entusiasmo passionale che non dovrà mai venir meno”, hanno trovato terreno fertile e sono state l’additivo adatto ad una prova maiuscola finita con una meritata vittoria. Gara giocata razionalmente dai blucelesti salentini. Titubanti nel primo set, battaglieri nel secondo, imperiosi nel terzo, freddi calcolatori nel quarto sul punteggio di 22-22 in cui Buracci e Lotito non hanno perso la trebisonda, gestendo con manualità gli attacchi letali per gli ospiti.
    I^ set
    Caratterizzato da un avvio sprint dei napoletani (4-8) con Lugli e Sorrenti molto attivi, che costringono il tecnico galatinese a bruciare i due time out a disposizione sul 4-8 e sul 11-16. Reagiscono Lotito e Giljanovic che accorciano con un break di +3, Pepe sembra un tarantolato per quanta grinta trasudino i suoi attacchi (19-23), ma nonostante l’errore di Deserio per il 21-24, la frazione di gioco è degli ospiti: un set a zero.
    II ^set
    La parità nel punteggio per più di due terzi di set (8-8 ,15-15) denota un agonismo difficile da domare in ambedue i sestetti. In avvio un triplo Lotito(7 punti) sfoggia il meglio del suo repertorio: pipe, diagonale e mani-fuori. Buracci(5) e Pepe(3) non sono da meno e rispondono ad un  Lugli efficacissimo (8 punti pari ad un 64% di attacchi). Lotito sente il momento, apre un break di +5 (21-16), con Giljanovic che con due muri cielo annienta Fantauzzo (21-16). Intanto Illuzzi prende il posto di Aprea dolorante, Deserio risponde al primo tempo di Antonaci (20-23) ma Buracci e Lotito non concedono spazi (25-21) ed è un set pari.
    III^set
    Lotito apre con due ace, Giljanovic è molto attivo servendo in salto con notevole potenza e creando difficoltà a Peripolli sostituto da Fantauzzo per il 9-6. Incrementano il vantaggio i ragazzi di mister Bua (15-10) costringendo all’errore Peripolli che lascia il posto a Fantauzzo. Giljanovic gioca un mani e fuori che vale il punto numero 18, Antonaci mura l’opposto sorrentino (19-11) e Pilotto serve out (20-12). L’affondo finale del croato di casa ed un primo tempo di Pepe, che sigla il punto 25, portano sul 2-1 il conto dei set.
    IV^ set
    Cresce a muro la squadra di mister Bua. Antonaci e Pepe mettono il bavaglio rispettivamente a Sorrenti e a Lugli (8-6), Giljanovic ritrova lo smalto ed affonda i colpi, ma l’opposto ospite non demorde tenendo il punteggio in parità (14-14). Lo strappo con un break di +4 è opera di Buracci, con Giljanovic che concretizzza il 19-15. Si blocca Efficienza Energia sotto i colpi  di Sorrenti .Si mette in proprio lo schiacciatore napoletano murando anche Lotito e Buracci  per un 19-20 che fa rivivere lo spettro di una caduta verticale dei galatinesi. Non è così. Lotito spara un diagonale a cui il secondo arbitro sottrae il punto fischiando un’invasione a Deserio. Antonaci mura in cielo, Buracci si galvanizza con un pallonetto delizioso, Lotito risponde ad una murata subita con un mani e fuori da manuale (24-22) per poi chiudere set e gara per una vittoria meritatissima.
    Il dato statistico più rilevante indica nelle percentuali ricettive positive di Lotito (79%), Giljanovic(65%) e Sardanelli(52%) la chiave di volta di questa gara in cui Latorre poche volte si è trovato in difficoltà. La distribuzione quasi mai scontata e la chiamata alle conclusioni ,ben 15 per un 47% di efficacia , del centrale  Pepe dalla carica agonistica irrefrenabile, hanno inciso in modo determinante sul risultato finale.
    Ora la strada è tracciata: se la si percorrerà con queste caratteristiche nelle ultime tre gare, non avrà niente di cui lamentarsi il gruppo di mister Bua.
    Tabellino
    EFFICIENZA ENERGIA GALATINA-SHEDIRPHARMA MASSA 3-1(21-25,25-21,25-17,25-22)
    Massa: Aprea 2, Illuzzi, Lugli 23, Pilotto 6, Fantauzzo 6, Peripolli, Denza(L), Sorrenti 13, Imperatore, Grimaldi, Deserio 9 All. Esposito Nicola
    Galatina: Apollonio(L), Pepe 10, Lotito 23, Giljanovic 16, Calò(ne), Sardanelli(L), Latorre 1, Antonaci 7, Lentini 1, Buracci 18  All. Bua Giuseppe
    Piero de Lorentis
    Area Comunicazione Efficienza Energia LEGGI TUTTO

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    BOLOGNA MOLLA AD UN PASSO DALLA VITTORIA 

    Vigilar Fano – Geetit Bologna 3-2 ( 23-25; 19-25; 25-17;25-20;15-3)
    Geetit Bologna: Maretti 14, Cogliati 2, Ghezzi (L),Faiulli 1, Zappalà 2, Marcoionni 6, Dalmonte 15, Spagnol 18 N.e.: Bonatesta, Venturi, Faiella, Meer.
    Vigilar Fano: Nasari 1, Zonta 4, Ferraro 12, Stabrawa 24, Gozzo 21, Bartolucci 14, Zonta 4, Cesarini (L1), Chiapello 6,Carburi N:e.: Galdenzi, Roberti, Bernardi, Gori, Sorcinelli (L2).
    La Geetit Pallavolo Bologna sfiora l’impresa contro la Vigilar Fano portandosi avanti di due parziali. L’appuntamento contro a Fano era cruciale per il percorso in serie A della squadra delle due torri in cerca di punti importanti per la classifica. Conscia della rilevanza del match Bologna è entrata in campo con molta aggressività e fame di palloni ma vinti i primi due parziali si è lasciata sopraffare dall’attacco dei padroni di casa.
    Il match in pillole: 
    Entrambe le formazioni partono con il braccio caldo sia al servizio che dai tre metri: agli attacchi al centro di Fano rispondono quelli di Spagnol e Maretti, 4-4. Si procede punto a punto fino al turno al servizio di Cogliati che, condito con un errore di Stabrawa, vale il primo allungo del set griffato Geetit 6-9. Coach Pascucci chiama il suo primo time out ma Fano trova il cambio palla solamente sul 7-12. Il gioco della Geetit diventa ancora più insidioso quando Cogliati coinvolge Zappalà che mette a segno un attacco prima di scendere nei 9 metri. Il cartellone del Pala Allende segna l’ 8-15 e caoch Pascucci chiama il secondo discrezionale. La squadra di casa fatica a trovare certezza in attacco e commette numerosi errori al servizio, dall’altro canto Bologna, composta in difesa, continua l’allungo grazie ad un gioco corale: 11-20. Fano ritrova in Strabrawa una certezza e accorcia le distanze sulla squadra emiliana, 18-23. A chiamare i suoi alla panchina, questa volta, Marco Generali. Riuscito il suo tentativo di interrompere la serie al servizio di Stabrawa  Bologna trova il set point sul 18-24. Gozzo mette pressione alla ricezione felsinea e Maretti e compagni faticano a chiudere il pallone della vittoria, ci riuscirà Spagnol solamente sul 23-25. 
    L’avvio del secondo parziale assomiglia al primo con le due formazioni che si rincorrono punto a punto. L’animo delle squadre però è completamente diverso: le azioni sono lunghe ed entrambe le formazioni lottano su ogni pallone 5-5. Bologna trova il primo allungo sul 7-9 con un punto di prima intenzione di Maretti: un + 2 che Bologna si trascina fino al 12-12. Fano ritrova certezza in attacco grazie a Chiapello e ritrova la parità. Un momento di gloria durato per poco. Bologna aumenta la pressione al servizio e gli ace di Spagnol e Maretti riportano i rossoblu sul 14-17. Fano risponde con il primo time out del parziale. Al rientro si vedono le due compagini lottare: da una parte la fisicità di Stabrawa, dall’altra un gioco corale e di astuzia della Geetit che riesce a mantenere il vantaggio, 18-22. Capitan Marcoionni chiude un tocco di prima intenzione e regala ai suoi il secondo set ball del match. A completare l’opera Marco Spagnol con un ace nella zona di Conflitto tra Gozzo e Nasari sul 19-25.
    Il terzo parziale inizia con un perentorio 0-3 generato da tre errori diretti in attacco da parte dei padroni di casa. Fano rialza la testa quando Zonta serve a Bortolucci 2 primi tempi che il centrale concretizza firmando il 4 pari. Tutto procede nuovamente con il classico faccia a faccia che aveva caratterizzato l’apertura di tutte le frazioni di gioco precedenti. L’allungo della fase centrale è opera dei marchigiani che si impongono 11-8 costringendo coach Marco Generali al timeout. Bologna perde efficenza in attacco mentre subisce la pressione di Gozzo e Stabrawa che portano i padroni di casa sul massimo vantaggio del match, 14-10. Nonostante il tentativo di Marcoionni di accorciare le distanze (14-12) Fano è cinica in attacco e continua l’allungo 18-13. I padroni di casa mantengono largo vantaggio e chiudono 25-17 grazie all’attacco di Chiapello. 
    Il quarto set si apre con il turno al servizio di Stabrawa che porta i suoi sul 4-0 e costringe i rossoblu al timeout. Bologna trova il cambio palla ma continua a subire il servizio dei marchigiani, questa volta affidato a Gozzo 7-1. Bologna è in black out e commettere gli errori diretti che valgono il 10-4. Quando i felsinei sembrano sulla scia per ricucire lo svantaggio ( 12-9) Ferrari e Stabrawa fermano 3 volte a muro Spagnol e trovano il 16-9. Marco Generali decide di interrompere il gioco sul 19-13 per far rifiatare i suoi e interrompere il turno al servizio di Gozzo ma i padroni di casa, galvanizzati dal pubblico del Palasport Allende, continuano a macinare punti:22-17. Dalmonte porta i suoi sul 23-20 ma prima Gozzo in attacco, poi Stabrawa al servizio firmano il 25-20 e il 2-2. 
    L’avvio del set corto subisce da subito l’aggressività in attacco e al servizio di Gozzo che porta i suoi sul 3-1. Marco Generali spreca subito uno dei due time out a disposizione interrompendo il servizio dello schiacciatore sul 4-1. Si accendono gli animi del pubblico marchigiano quando con due muri punto i padroni di casa si portano sul 6-1. Si cambia lato del campo sul 8-1 quando Stabrawa scardina la difesa emiliana con una diagonale. La panchina rossoblu chiama il secondo e ultimo tempo a disposizione sul 10-2 ma Bologna non riesce a rientrare in partita e a far fronte ad un gap cosi ampio. Il match si chiude 15-3 con un ace dei marchigiani. 
    Marco Generali: “Abbiamo mostrato un bel gioco durante i primi due set. Siamo stati aggressivi con il servizio e ordinati con il sistema muro e difesa e questo ha pagato. Siamo stati bravi a sprecare poco e ad aggredirli in tutti i fondamentali 
    Purtroppo poi siamo calati un po’ fisicamente. Questa settimana è stata parecchio particolare causa covid, non è un’alibi in quanto tutte le squadre d’Italia possono avere lo stesso problema ma direi che è fisiologico. Il calo fisico mixato alla loro crescita purtroppo ci ha portato al risultato finale. Sono comunque però molto soddisfatto del livello che abbiamo dimostrato durante tutta la partita.” LEGGI TUTTO

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    Monge Gerbaudo sotto il peso dei dettagli

    SERIE A3
    VOLLEY 2001 GARLASCO                   3MONGE GERBAUDO SAVIGLIANO        025-22, 27-25, 27-25
    Garlasco: Resegotti, Taramello, Porcello 1, Miglietta, Coali 5, Crusca 14, Moro, Testagrossa, Giampietri 4, Di Noia 2, Magalini 17, Mellano L., Puliti 14, Petrone. All.: BertiniSavigliano: Gonella 2, Mellano D.1, Ghibaudo 11, Garelli, Gallo, Bosio, Ghio 6, Galaverna 16, Rabbia, Bergesio, Vittone 2, Testa, Dutto 11, Manca. All.: Bonifetto
    GARLASCO – O tutto o niente. Un Savigliano che pur con i suoi difetti non ha affatto sfigurato, che ha lottato, deve sottostare all’implacabile legge della pallavolo, piegarsi sotto il peso crudele e beffardo dei dettagli come si evince dai parziali. Per una manciata di punti e un set point non sfruttato (nel terzo) la fiammella già flebile della salvezza diretta può considerarsi spenta. E adesso bisognerà ricavare il massimo dai restanti tre turni di regular season per afferrare la ciambella dei play-out e, con quella, attraversare l’ultimo, agitato braccio di mare.Garlasco invece può gioire e pregustare il traguardo: pochissimo gli manca per mettere piede sulla battigia di un’altra stagione in A3. Rispetto all’andata, oltre a quel marpione di Di Noia e al braccio armato Magalini, per lunghi tratti non arginabile, coach Bertini si è avvalso della serata frizzante di Crusca (al Pala San Giorgio fu una comparsa, 2 punti appena), sulle sue schiacciate in extra rotazione, e sull’ottimo Puliti (sua la pipe che ha fatto calare il sipario). C’è un dato eloquente della prestazione di Garlasco e riguarda la distribuzione dei punti: sul 19-14 del primo parziale, tutti i giocatori del sestetto titolare erano andati a segno.
    Rispetto alla gara contro la Vigilar Fano, tra le file del Monge Gerbaudo l’unica novità dello starting six era Gonella titolare, va da sé al centro. Avvio quasi punto a punto fino al 13-11, con i biancoblù bravi a tenersi in scia. A recidere il filo dell’equilibrio sarebbero risultati i 4 punti a muro e gli altrettanti in battuta dei padroni di casa, una battuta che ha messo a nudo i problemi di Savigliano in ricezione nelle zone di confine. A conti fatti, Garlasco avrebbe poi messo a verbale una ricezione positiva del 52% vs 43% (e 36 vs 29 di perfetta).Malgrado questo vulnus, i saviglianesi sono riusciti a riaprire un set che sul 17-11 e sul 20-15 sembrava compromesso, complici i 4 errori su 6 turni al servizio degli avversari (13 in totale); i padroni di casa avrebbero poi colpito dalla linea dei 9 metri solo più altre due volte, entrambe nel secondo set, tra cui l’ace flottante di Crusca per il doppio vantaggio definitivo. Tre in tutto invece gli ace saviglianesi a fronte di 9 errori, un valore assolutamente fisiologico se non sotto soglia. Ma è il quando, non solo il quanto, a incidere, vedasi (nessuna accusa, sia chiaro) l’esecuzione in rete di Ghio sul 22 pari nel primo set.
    L’andamento del secondo set non si è discostato di molto dal primo, anzi, le differenze si sono assottigliate. Gallo ha rilevato un Rabbia rimasto un po’ frastornato dai 2 ace ricevuti nel primo set, mentre il giovane Mellano è temporaneamente subentrato a Gonella, presentandosi con un muro punto su Magalini (15-16), uno dei 4 totali di Savigliano (contro 7). Il solito Magalini si è procurato il primo set point, annullato dal pallonetto di Dutto, al quale ha fatto però seguito la pipe devastante di Puliti prima della firma di Crusca.
    Savigliano non si è perso d’animo e nel terzo set è ripartito sgommando (1-5), salvo poi farsi riprendere e dover ingaggiare un prolungato braccio di ferro. Ci sono voluti alcuni interminabili minuti, tra check e contro check, per stabilire se la palla di Ghibaudo fosse dentro o fuori, cioè se 18-16 o 17 pari. Il pendolo si è fermato sul pari, gli ospiti hanno poi messo la testa avanti, non senza le vibranti (e invero giustificate) proteste dei pavesi per “un doppio” (forse due) durante lo scambio (20-22). Galaverna, il giocatore che ha attaccato più di chiunque (39 tentativi), si è procurato il primo set point, ma un muro di Magalini ha imposto di nuovo i vantaggi. Dopo un primo match point vanificato da un diagonale in campo di Ghibaudo, invertendo l’ordine finale del secondo set Crusca (mani out) e Puliti hanno chiuso la contesa dopo un’ora e mezza esatta di gioco. LEGGI TUTTO