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    L’Avimecc Modica batte Sabaudia e conquista matematicamente i playoff

    Avimecc Modica 3
    Vidya Viridex Sabaudia 1
    Parziali: 25/13, 24/26, 26/24, 25/12
    Avimecc Modica: Barretta 26, Raso 5, Capelli, Putini, Chillemi 16, Buzzi 7, Matani 5, Padura Diaz 21, Nastasi (L1), n.e. Pappalardo (L2), Cipolloni Save, Tomasi, Italia, Bartoli. All. Enzo Distefano; Ass: Manuel Benassi.
    Vidya Viridex Sabaudia: Stamegna 5, Menichini 6, Ruiz 8, Pizzichini 1, Onwuelo 16, Nicola Mazzon 1, De Vito 6, Riccardo Mazzon 12, Catinelli 2, Rondoni (L1), n.e. Abagnale (L2), Serangeli. All. Aniello Mosca; Ass: Gabriele Canari.
    Arbitri: Christian Palumbo di Cosenza e Roberto Guarnieri di Messina
    Modica – L’Avimecc Modica continua il suo magic moment e al “PalaRizza” batte in quattro set la Vidya Viridex Sabaudia dopo 2h 8′ di gara.
    Un successo pieno che permette ai “Galletti” della Contea di conquistare aritmeticamente i play off.
    Quella del “PalaRizza” è stata una bella partita che i biancoazzurri di coach Enzo Distefano hanno approcciato meglio di Sabaudia che patisce la partenza sprint del sestetto biancoazzurro (6/1) che costringe il tecnico dei laziali a chiamare subito timeout. Al ritorno in campo la musica non cambia, con i padroni di casa che allargano ulteriolmente la forbice del punteggio (8/2). Il secondo discrezionale di Mosca (12/3) serve a poco, perchè Modica è “gasata” sbaglia poco e niente e Sabaudia soffre maledettamente le giocate dei modicani che penetrano con continuità nella difesa ospite (16/5). Quando i biancoazzurri tirano il fiato, Sabaudia prova una timida reazione (18/10), ma Distefano chiede il discrezionale per far riordinare le idee ai suoi atleti che al rientro in campo tornano a farla da padrone (21/13) e dopo 25′ di gioco chiudono il parziale d’apertura con un facile 25/13 con un muro di Checco Barretta.
    Al cambio di campo Sabaudia sembra più motivata, ma è sempre Modica a tenere in mano la partita (8/5), sul 10/6 per i padroni di casa, il tecnico gialloblu chiama la sospensione e catechizza i suoi atleti che non riescono a trovare la chiave di sblocco del loro motore (16/10). Modica continua a martellare senza un domani e sul 18/12 costringe il tecnico della formazione laziale a spendere il secondo discrezionale. Questa volta la “strigliata” ha gli effetti sperati. Sabaudia, infatti, rientra in campo con il sangue agli occhi e inizia una lenta e continua rimonta che sul 21/18 costringe Distefano a chiamare il suo primo timeout della frazione. Modica, però ha spento momentaneamente (per fortuna) la luce e Sabaudia fa sentire il fiato sul collo ai biancoazzurri (23/22). Distefano chiama il secondo discrezionale, ma serve a poco perchè gli ospiti ricuciono lo strappo in extremis e vanno a pareggiare il conto dei set ai vantaggi (24/26) che vale la parità dopo 35′ di lotta.
    Il terzo set si gioca sul filo dell’equilibrio. Sabaudia prova a mettere il muso avanti (7/8), ma Modica rimane in scia. I due sestetti trovano il modo per mettersi in difficoltà a vicenda e la sfida rimane avvincente (15/16). Sabaudia prova a scappare con un parziale di 4 – 5 che vale il + 2 (19/21) all’ingresso del rettilineo finale, ma questa volta è Modica a non cedere a portare la sfida ancora ai vantaggi e a imporsi 26/24 con una “genialata” di Checco Barretta dopo 43′ di bella pallavolo.
    Sabaudia questa volta accusa il colpo e l’inerzia della partita trova il suo padrone. In apertura di quarto segmento i biancoazzurri mostrano subito i muscoli (8/4) mentre Sabaudia esce piano piano dal match. Chillemi, Padura Diaz e Barretta a cui si aggiungono anche Raso e Buzzi fanno il bello e cattivo tempo sottorete e Sabaudia va in confusione. Sul 16/8, Mosca prova a spezzare il ritmo con il suo timeout, ma al rientro in campo ottiene soltanto due punti consecutivi (16/10). Poi Modica ricomincia a martellare con continuità e scappa via definitivamente (21/10). Gli ospiti, infatti, sono ormai con la testa al viaggio di ritorno a casa e i “Galletti” non fanno sconti e chiudono il match che vale la matematica certezza di giocarsi i play off con un facile 25/12 firmato da Willy Padura Diaz che mette fine alle ostilità dopo 25′ di gioco.
    “L’approccio della squadra a questa delicatissima partita in chiave play off è stato ottimo -dichiara a fine match coach Enzo Distefano – il primo set è stato giocato in maniera perfetta su tutti i fronti, ma nel secondo ci siamo complicati la vita sprecando tanti palloni importanti soprattutto in attacco. Nel terzo e quarto set ci siamo ripresi con una fase break impeccabile. La vittoria – continua – credo sia meritata, merito ai ragazzi soprattutto per il lavoro fatto dal gruppo per tutta la settimana. Ora – conclude Distefano – godiamo la vittoria e da martedì penseremo a preparare la trasferta di Castellana altra big che si ritrova con una posizione di classifica che non merita assolutamente”.
    Felice del successo e della conquista anticipata dei play off il capitano Stefano Chillemi che si è caricato sulle spalle la squadra nei momenti di difficoltà.
    “Tutti noi sapevamo che quella di oggi contro Sabaudia era una partita importante – spiega il capitano biancoazzurro – siamo entrati in campo con la giusta cattiveria e la giusta voglia di vincere. Nonostante quel secondo set condotto per lungo tempo e poi perso al fotofinish. Oggi – continua – credo che abbiamo dimostrato di essere una grandissima squadra che nonostante i momenti di difficoltà sa sempre riprendersi. Ora – conclude Chillemi – testa subito a Castellana Grotte perchè il nostro sogno continua”. LEGGI TUTTO

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    La decima sinfonia stagionale della Rinascita: battuta Lecce 3-1

    Gagliarda, tosta e vincente. La Rinascita Volley Lagonegro espugna il Palasport di Tricase battendo di rimonta (1-3) l’Aurispa Links per la vita Lecce nell’ottava giornata di ritorno della serie A3 Credem Banca.
    I ragazzi di coach Waldo Kantor conquistano così il terzo successo consecutivo, il decimo complessivo in campionato, dopo una battaglia senza esclusione di colpi con il sodalizio guidato da mister Giuseppe Ambrosio, in vantaggio meritatamente di un set e poi sotterrato dai punti e dalle giocate di Cantagalli e compagni. Davvero poderosa la prova della squadra, partita lentamente e poi cresciuta alla distanza, migliorando in modo decisivo tutte le sue percentuali (soprattutto a muro, ben 14 vincenti) e portando a casa tre punti preziosissimi in ottica playoff.
    I SESTETTI
    Il tecnico argentino conferma la diagonale Sperotto-Cantagalli, la coppia Panciocco-Armenante in posto quattro, Tognoni-Pegoraro la batteria centrale, capitan Fortunato nel ruolo di libero. Dall’altro lato della rete, Ambrosio si affida a all’esperto ex di turno Fabroni in regia in diagonale con l’opposto Penna (alla vigilia, il miglior realizzatore del campionato), l’altro ex Mazzone e Iannaccone di banda, Deserio e Maletto al centro, il libero Cappio ad orchestrare le operazioni difensive.
    LA CRONACA DELLA PARTITA
    All’alba del match, la Rinascita prova a premere il piede sull’acceleratore con un doppio sigillo di Pegoraro dalla sua zona di campo e un gran muro di Cantagalli su Mazzone (4-7). I padroni di casa, per nulla intimoriti dall’atteggiamento aggressivo dei biancorossi, si riportano sotto prima con un ace di Iannaccone (10-10) e poi con l’attacco vincente di Penna per il sorpasso. L’opposto è bravo a farsi trovare pronto anche dai nove metri (14-13), mentre Mazzone – supportato da Maletto – è efficace a muro (15-13). La precisa e puntuale azione difensiva dell’Aurispa costringe Kantor a richiamare i suoi in panchina. Lagonegro subisce i colpi degli avversari: sul 18-14, il tecnico argentino deve ricorrere ancora alla pausa tecnica. Lecce appare insuperabile: Mazzone conferma il +4 in pipe (20-16), Panciocco e Tognoni provano a resistere (22-19), il muro leccese funziona su Cantagalli (24-19). Il parziale si chiude con l’errore in battuta di Panciocco (25-20).
    Al rientro in campo, la Rinascita cambia volto e si affida all’esperienza e alla sapienza in attacco di Diego Cantagalli. Che sul 6-4 casalingo, prende letteralmente per mano i compagni e li trascina al sorpasso. Grazie al suo potente servizio conquista prima due ace (6-8), poi sollecita la fase break (muro di Sperotto su Iannaccone per il 6-9) e infine induce al doppio errore in attacco di Penna e Maletto (6-11). Lagonegro viaggia col vento in poppa e si porta sul +7 (7-14) con il muro di Pegoraro su Fabroni. Nella fase conclusiva del set, dopo aver gestito anche un bottino di otto lunghezze di vantaggio, la Rinascita chiude 25-20 con un mani out di Panciocco.
    Con un parziale per parte, la partita diventa bella e avvincente. Ed estremamente equilibrata. Il primo strappo (+3) arriva sul 9-12 grazie a un monster block firmato Tognoni-Sperotto su un attacco di Penna. Maletto prova a far riavvicinare i suoi (12-13), ma lo stesso Penna lo tradisce piazzando due grossolani errori in attacco (13-15). Sul 16-19, elegante pallonetto di Panciocco, fa il suo ingresso in campo Focosi al posto di Tognoni. C’è spazio anche per Fioretti (out lo schiacciatore romano). Subito dopo, Cantagalli fa suo il +4 (16-20), dall’altro lato Iannaccone risponde con un ace (18-20). Nella fase più delicata del parziale, diventa importante anche la ricezione e l’apporto di capitan Fortunato – aiutato da Armenante e Panciocco – risulta assai efficace. Il punto esclamativo arriva grazie a un muro a due a firma Armenante-Pegoraro.
    Completata la rimonta, i biancorossi tornano in campo vogliosi di terminare l’opera. Il parziale, però, si trascina in un lungo ed estenuante equilibrio. Gli allunghi decisivi arrivano ad opera di Panciocco prima (13-16) e Tognoni poi (17-20, gran muro su attacco di Iannaccone). Ad un passo dal traguardo, Lagonegro si fa sorprendere da Penna e dal neo-entrato Ferrini (19-20) con il suo ace al primo tentativo. La riscossa di Lecce si ferma di fronte alla fame di un Cantagalli in serata di grazia (chiuderà con 27 punti a referto) e di un Tognoni perfetto dai nove metri per il match point del 21-24. La contesa arriva al tramonto con l’errore al servizio di Mazzone.
    La vittoria in terra pugliese consente alla Rinascita di raggiungere quota 32 punti in classifica, avvicinando la JV Gioia del Colle (terzo posto a 34, ferma per il turno di riposo) e allungando sulle dirette inseguitrici. S
    Si torna in campo domenica 16 febbraio, quando a Villa d’Agri arriverà la Gaia Energy Napoli.
    IL TABELLINO DEL MATCH
    AURISPA LINKS PER LA VITA LECCE: Mazzone (16), Fabroni (2), Ferrini (1), Cappio (L1), D’Alba, Colaci, Penna (22), Giani, Omaggi, Coppa, Iannaccone (12), Deserio (5), Maletto (8), Bleve (L2), Cimmino. All.: Giuseppe Ambrosio
    RINASCITA VOLLEY LAGONEGRO:  Fortunato (L1), Vindice (L2), Panciocco (9), Pegoraro (8), Cantagalli (27), Franza, Tognoni (6), Fioretti, Armenante (14), Sperotto (3), Bonacchi, Focosi (1), Parrini. All.: Waldo Kantor
    Punteggio: 1-3 (25-20, 20-25, 20-25, 22-25)
    Durata set: 26’, 29’, 29’, 31’
    Arbitri: Matteo Mannarino (Roma), Luca Pescatore (Cerveteri)
    Note | Lecce: aces 7, errori al servizio 16, muri vincenti 8, ricezione pos 71% – prf 34%, attacco 44%
    Lagonegro: aces 3, errori al servizio 9, muri vincenti 14, ricezione pos 60% – prf 32%, attacco 46%.
    Ufficio Stampa – Rinascita Volley Lagonegro LEGGI TUTTO

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    VidyaViridex Sabaudia torna da Modica con un ko rocambolesco per 3-1

    SABAUDIA – Il Vidya Viridex Sabaudia cede 3-1 in casa del Modica e resta ferma a 21 punti, con sette vittorie e 11 sconfitte, nella classifica del girone blu del campionato di pallavolo maschile di serie A3. Con questa vittoria Modica conquista la salvezza matematica e la conseguente qualificazione ai play-off, così resta ancora il Sabaudia in ballo con le inseguitrici Castellana Grotte e Napoli, entrambe a 16 punti.
    Il Sabaudia inizia male la partita in casa del Modica e va sotto pesantemente con un 15-3 che, di fatto, premia l’avvio dei siciliani e costringe i pontini a una rincorsa che sarà utile solo per provare a ricucire il netto svantaggio: si passa dal 18-9 al 18-11 e sono sempre Padura Diaz e compagni a fare la partita. Ruiz porta il Sabaudia a -10 (23-13) con il punto diretto poi però lo spagnolo sbaglia dalla linea dei nove metri e regala il set post ai padroni di casa che chiudono con Padura Diaz.
    Sotto di un set, capitan Onwuelo e i suoi tornano in campo con la voglia di provare a insidiare gli avversari: l’avvio del secondo parziale è più equilibrato del precedente (7-5, 10-7 e 18-13) ma nel finale di set i padroni di casa si prendono ancora un margine importante: sul 20-14, quando il set sembra ormai irrimediabilmente compromesso, i pontini riescono a ricucire lo svantaggio fino al 21-18 approfittando di un lungo turno al servizio di Onwuelo. Modica si affida al time-out e trova il cambio palla al ritorno in campo con Buzzi che attacca in diagonale il 22-18. Il finale è infuocato perché Sabaudia ci crede, prima Barretta del Modica regala il 23-21 al Sabaudia, poi Ruiz attacca da posto quattro (23-22) e Modica chiama ancora il time-out così al ritorno in campo arriva il 24-22: con Ruiz al servizio il Sabaudia annulla il match point con Catinelli (di seconda palla) per il 24-23, Sabaudia mura con Menichini (24-24), Putini attacca out la ricostruzione (24-25) e alla prima occasione Sabaudia chiude 24-26 con un tocco di rete da parte di Modica.
    L’avvio del terzo spicchio di gara è piuttosto equilibrato (10-10 e 12-11), poi il Sabaudia si stacca (16-18) ma il Modica è sempre un osso duro e Onwuelo attacca a terra il 19-17 da posto due. Il Vidya Viridex Sabaudia si porta sul 20-22 ma Modica impatta sul 22-22 e coach Mosca chiama il time-out: il finale è tutto punto a punto (23-23) con Onwuelo che si guadagna il set point (23-24) e stavolta è Modica a usare il time-out e al ritorno in campo Chillemi annulla (24-24) e Modica si porta sul 25-24 e Barretta regala il 26-24 proprio ai siciliani.
    Dopo il complicato finale di terzo set per il Sabaudia il quarto parziale è tutto in salita: dal 10-6 al 13-7 i pontini subiscono un ritrovato Modica che continua a spingere fino al 18-8 con il Sabaudia incapace di replicare. Si arriva al 24-11 con i pontini in grande affanno: Buzi sbaglia il servizio e si auto annulla il match point, poi nello scambio successivo è il Sabaudia a pasticciare per il 25-12 che chiude i conti.
    Dopo questo match con il Modica il Sabaudia ha altre due partite da giocare sulle tre che restano fino al termine della regular season (visto che osserverà il turno di riposo previsto dal calendario in occasione dell’ultima partita della stagione regolare). Domenica prossima i pontini saranno impegnati a Sorrento sul campo della capolista che arriva dall’ennesima vittoria, a seguire l’ultima al Pala Vitaletti di Sabaudia il prossimo 2 marzo con il Campobasso.
    Avimecc Modica – Vidya Viridex Sabaudia 3-1Avimecc Modica: Putini 0, Chillemi 16, Matani 5, Padura Diaz 21, Barretta 26, Buzzi 7, Pappalardo (L), Raso 5, Capelli 0, Nastasi (L). N.E. Cipolloni Save, Tomasi, Italia, Bartoli. All. Di StefanoVidya Viridex Sabaudia: Catinelli Guglielminetti 2, Stamegna 5, Pizzichini 1, Onwuelo 16, Mazzon R. 12, De Vito 6, Abagnale (L), Menichini 6, Ruiz 8, Mazzon N. 1, Rondoni (L). N.E. Serangeli. All. MoscaARBITRI: Palumbo, GuarneriPARZIALI: 25-13, 24-26, 26-24, 25-12NOTE – durata set: 25′, 35′, 43′, 25′; tot: 128′. LEGGI TUTTO

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    La Sieco Akea Ortona stoppata a Napoli. Vincono i campani 3 a 1

    La Sieco Service Akea Ortona parte bene ma poi trova una fiera reazione da parte degli avversari bravi a sfruttare ogni minima incertezza dei ragazzi di Coach Denora che, fatta eccezione per il quarto ed ultimo set, sono sempre in partita. C’è rammarico per non essere riusciti a sfruttare palle pesantissime che avrebbero potenzialmente cambiato il corso della gara. In particolare bruciano ancora tre palle set sprecate nel secondo parziale e che hanno permesso a Napoli di restare in gara così da ribaltare il punteggio. Analisi condivisa dal DS Massimo D’Onofrio: «Abbiamo dimostrato ancora una volta di avere una buona capacità di restare in gara anche nelle situazioni più difficili. Quello che ancora ci manca è la lucidità nelle situazioni in cui dovremmo invece mantenere la calma e chiudere. Sono situazioni che se non adeguatamente sfruttate permettono agli avversari di galvanizzarsi e di fatti Napoli ha preso fiducia nei propri mezzi ed è stata bravissima a mantenere una concentrazione massima. Sono riusciti a difendere palloni impossibili e di conseguenza noi abbiamo avuto sempre più difficoltà a chiudere il punto. C’è da lavorare per riprendere quella fiducia nei nostri mezzi affinché si riesca a chiudere quei punti decisivi che ancora una volta non siamo riusciti a mettere a terra».
    La prossima occasione per tornare a muovere la classifica sarà domenica 16 febbraio alle ore 16.00 contro il fanalino di coda EnergyTime Campobasso.
    IN BREVE
    La Sieco Service Akea Ortona continua soffre il muro degli avversari e Napoli riesce subito a trovare una discreta distanza con Coach Denora costretto al time-out sul punteggio di 7-3. Ortona prova una rimonta e riduce lo strappo di soli due punti ma a metà parziale i padroni di casa accelerano ancora 12-8. La concentrazione dei padroni di casa cala di intensità, qualche errore di troppo e il muro di Ortona che sporca gli attacchi dei partenopei e si arriva al 13-13. Si continua sui binari dell’equilibrio ma sul rush finale, Ortona è avanti di due punti 18-20. Ortona controlla un fine set fatto di cambi palla e così il primo set è per Ortona. È Napoli a trovare il punto break ad inizio del secondo set ma Ortona punge a muro e recupera 5-5. Napoli prova ancora la fuga approfittando di un paio di errori individuali dei giocatori di Ortona, Coach Denora ferma tutto sul 10-6. Si arriva quindi alla metà del parziale con i padroni di casa in vantaggio 12-8. Buon momento per Ortona con muro/difesa che smorzano gli attacchi dei campani e con Rossato che finalizza. Il gap è quindi ridotto 16-14. Sprint finale tutto a favore di Napoli che parte in vantaggio 21-19 ma Ortona batte forte e mura bene fino al 22-22. Ortona recupera e ha tra le mani la palla giusta per chiudere il set. La diagonale di Rossato però è fuori di poco e si va ai vantaggi 24-24. La Sieco Akea ha tra le mani un paio di set-point ma Napoli è brava a coprire, ricostruire e trovare alla fine la forza di vincere e riportare la gara in equilibrio 1-1. Nel terzo set, Pinelli si affida per i primissimi punti al suo reparto centrale che non delude ma il set è equilibrato. Ortona prova la mini-fuga e a metà parziale il tabellone indica il 9-12. Fuga stoppata dai padroni di casa che approfittano di un periodo di appannamento degli adriatici, il punteggio è ora 14-13. È Napoli a partire avvantaggiata nell’ultima parte del parziale, 20-18. Ortona tiene botta e tallona l’avversario che però chiude con il minimo scarto 25-23. Quarto set che inizia con Napoli subito in vantaggio 4-0 con molti errori in attacco degli ortonesi. Ortona fatica a star dietro ad un Napoli che sulle ali dell’entusiasmo difende ogni pallone, a metà parziale i campani sono avanti 13-7. Ancora una volta Ortona mostra difficoltà in ricezione e la cosa agevola il gioco dei padroni di casa. Impennata d’orgoglio degli adriatici che accorciano le distanze arrivando al 18-15. Il vantaggio, però, è sempre partenopeo negli ultimi punti la Gaia Energy è sul 22-18. Ormai i padroni di casa sono troppo avanti e troppo prossimi al traguardo. La Sieco Akea Ortona non può che arrendersi e cedere l’intera posta in palio
    PRIMO SET
    Coach Denora Pinelli palleggiatore e Rossato opposto. Del Vecchio e Bertoli sono gli schiacciatori mentre al centro ci sono Pasquali e Arienti. Broccatelli libero.Padroni di casa che scendono in campo con Leone palleggiatore, e Lugli opposto. Schiacciatori di posto quattro sono Darmois e Starace e la coppia formata da Lanciani e Martino al centro. Libero Ardito.La prima palla dell’incontro è per i padroni di casa che vanno al servizio con il Numero 6 Leonardo Lugli. Il primo punto arriva dal centro con Pasquali 1-0 che poi sbaglia il servizio 1-1. Il Secondo punto della Sieco arriva sempre dal reparto centrale, questa volta con Arienti. Lugli capitalizza una free-ball 4-3. Poi Arienti impatta sul muro di Martino 5-3. Ancora muro di Napoli, stavolta con Lugli 7-3. Sulla rete il servizio di Darmois 8-6. Pallonetto di Starace 10-7. Rossato sbaglia l’approccio all’attacco e manda la palla in rete 12-8. Fuori l’attacco di Lugli che sbaglia senza muro 13-10. Fuori l’attacco di Lugli 13-13. Rossato tira forte 16-16. Lungo il servizio di Darmois 17-17. Check su un muro di Bertoli e il VAR alla fine decide che l’invasione aerea non c’è 17-19. Pasquali tira letteralmente una bomba al centro 18-20. Errore di Lugli dai nove metri 19-21. Ancora un errore al servizio, stavolta di Starace 20-22. Del Vecchio trova la diagonale del 21-23. Starace tocca la schiacciata di Rossato 22-24. Annullato il primo set point 23-24. Il punto del set è di Pasquali al centro 23-25.SECONDO SETIl primo punto è di Napoli ma il pareggio è presto servito da Bertoli 1-1. Fuori il servizio di Ortona 4-2. Incomprensione nel campo di Napoli, nessuno copre un facile muro di Ortona 5-5. Del Vecchio murato 8-5. Rossato prova a giocare sulle mani di un muro che non c’è e la palla schizza fuori 10-6. Arienti trova il punto al centro 12-8. Napoli non riesce a difendere la diagonale stretta di Rossato 14-10. Darmois trova l’incrocio delle linee a fondo campo 15-10. Rossato trova un buon mani-fuori 16-13. Ancora Rossato per il 16-14 dopo un buon recupero in difesa. Fischiata doppia a Leone 16-15. Ancora Rossato 16-16. Muro su Del Vecchio e Napoli ancora sul +2 18-16. Starace spara una pallaccia a metri dalla linea di fondo 18-18. Fuori l’attacco scomposto di Rossato 21-18. Il solito Rossato rosicchia un punto 22-21. Muro di Pasquali 22-22. Ancora una buona difesa di Ortona con Bertoli che finalizza 22-23. Darmois mette palla a terra 23-23. Ancora muro di Pasquali 23-24. Palla out di poco di Rossato 24-24. Mani fuori di Del Vecchio e Di Tullio entra per servire ma Napoli pareggia sul 25-25. Ancora una volta Del Vecchio trova il set point 25-26 ma Starace annulla anche questo set point. Starace trova un buon mani-fuori e il set point è ora per Napoli 27-26. Stavolta Del Vecchio non ce la fa e viene murato 28-26.TERZO SETSi riparte con la palla tra le mani dei padroni di casa con Lugli. Il primo punto è per Ortona con Pasquali 0-1. Rossato sbaglia la battuta 1-1. Gran palla di Rossato 1-2. Ancora un punto al centro ma stavolta è Arienti 2-3. Invasione di Leone ma a prescindere il muro di Pasquali aveva chiuso 3-5. Ace di Darmois 5-5. Del Vecchio tira forte 6-9. Rossato fallisce il servizio 8-10 così come Starace 8-11. Invasione di Leone 9-12. Bertoli fermato da un buon muro 11-12. L’attacco di Rossato viene toccato dal muro 11-13. Mani/fuori per Starace 13-13. Napoli passa dal -2 al +1 e si porta in vantaggio 14-13. Starace chiude Rossato a Muro 16-15. Ancora Starace che stavolta invece attacca per il mani-fuori del 17-15. Fuori l’attacco di Lugli 17-17. Grande azione da parte del Napoli che difende con le unghie e con i denti riuscendo poi a concludere l’azione a proprio favore 20-18. Lanciani Chiude Bertoli a muro 21-18. Muro di Arienti 21-19. Martino ferma Rossato a muro 23-20. Out l’attacco di Lugli 23-22. Bertoli murato 24-22. Out il servizio di Darmois 24-23. Lugli chiude il set 25-23 e Napoli conquista il primo punto in palio 25-23.QUARTO SETSubito l’ace di Leone 1-0. Ancora out la parallela di Ortona 4-0. Fuori il servizio di Leone 4-1. Stavolta Rossato tira un buon diagonale 5-2. Muro di Napoli 7-2. Pasquali trova l’8-4. Pallonetto di Bertoli 8-5. Out il muro di Ortona 10-6. Errore per Di Tullio ed è 12-7 per Napoli. Di Tullio trova i mani-fuori 15-9. Lunga la ricezione di Ortona ed è punto facile per Napoli 18-11. Rossato aggiusta una palla complicata e accorcia 18-15. Lungo il servizio di Bertoli 20-16. Fuori l’attacco al centro di Pinelli 21-16. Fuori la battuta di Rossato 23-18. La vittoria di Napoli è a firma di Lanciani che trova il muro vincente che consegna set, match e tre punti ai suoi.
    Gaia Energy Napoli – Sieco Akea Ortona 3-1 (23/25 – 28/26 – 25/23 – 25/19)Durata Set: 31’ / 40’ / 36’ / 31’ /Durata Totale: 2h 18’Arbitri: Mancuso Alberto, Giorgianni Giovanni LEGGI TUTTO

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    Sarroch travolta dai Rinoceronti

    Trasferta da dimenticare per i Gialloblu di coach Mattioli che cedono ai padroni di casa del Belluno senza mai riuscire a mettere la propria impronta sul match. Bellunesi quadrati, ordinati ed efficaci come al solito, ma sicuramente agevolati da una Sarlux Sarroch dall’assetto stravolto dopo una settimana particolarmente difficile. Nulla cambia nel cammino di Romoli e compagni, che hanno già nel mirino la settimana che arriva per riprendere a lavorare in vista dei playoff, nonostante la delusione e l’amarezza della trasferta veneta:Così coach Mattioli nel post partita:“Sicuramente è stata una brutta partita, abbiamo avuto una settimana difficile in palestra e non siamo riusciti ad allenarci come avremmo voluto. Siamo arrivati a Belluno senza entrambi i liberi, Scarpi si è fatto trovare pronto giocando una buona partita ma molti equilibri chiaramente sono saltati. Dimitrov aveva fatto solo un allenamento in settimana, altri hanno qualche acciacco fisico non ancora del tutto recuperato. Detto ciò, il gioco espresso, nonostante le attenuanti e le difficoltà oggettive, non è stato sufficiente. Se da tre settimane ci viene detto che stiamo giocando forte, non deve di certo essere questa battuta d’arresto, seppur brutta, ad interrompere il nostro percorso di crescita. Ora recuperiamo e riprendiamo ad allenarci in vista degli obiettivi che ci siamo dati” LEGGI TUTTO

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    Domotek per Unicef:ecco la Pigotta amaranto

    Domenica 9 febbraio, a partire dalle 17:00, il PalaCalafiore di Reggio Calabria ospiterà un evento speciale che unirà sport e impegno sociale.
    In occasione della partita di pallavolo tra la Domotek Reggio Calabria e la Castellana Grotte,partita valevole per il campionato di Serie A3 Credem, il Comitato UNICEF di Reggio Calabria sarà presente per promuovere la campagna “Adotta una Pigotta”.
    La Domotek, terza in classifica ed al primo anno in A si dimostra, ancora una volta una realtà presente ed attenta al territorio ed al sociale.
    Protagonista della serata sarà una Pigotta speciale, realizzata dal Comitato UNICEF e dedicata alla squadra della Domotek.
    La Pigotta, la “famosa” bambola di pezza simbolo dell’UNICEF, rappresenta un gesto di solidarietà a sostegno dei bambini più vulnerabili nel mondo.
    Come funziona? Ogni Pigotta adottata contribuisce a finanziare kit salvavita per i bambini nei paesi meno fortunati. Un piccolo gesto che può fare una grande differenza, garantendo vaccini, alimenti terapeutici e cure essenziali.
    L’invito è rivolto a tutti i tifosi e non solo: vi aspettiamo numerosi per sostenere la Domotek Reggio Calabria e, soprattutto, per fare la vostra parte a favore dell’infanzia nel mondo. Una serata all’insegna dello sport, della comunità e della solidarietà. LEGGI TUTTO

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    Notte al secondo posto: Belluno Volley perentorio nell’anticipo

    È un turno favorevole al Belluno Volley. Lo è, indipendentemente dall’esito delle gare domenicali. Perché, nell’anticipo del sabato sera, i rinoceronti compiono il loro dovere e superano la Sarlux Sarroch, mentre in chiave classifica potranno approfittare dello scontro diretto tra la capolista Personal Time San Donà di Piave e la Negrini CTE Acqui Terme, che insegue a -3. Una delle due, è lapalissiano, qualche punto lo perderà: nel frattempo, i bellunesi trascorrono una notte al secondo posto. E confermano la tendenza positiva nei confronti con i sardi, superati sia all’andata (nell’esordio in biancoblù di coach Marzola), sia nel ritorno della VHV Arena, dove i beniamini di casa impacchettano la decima vittoria nel campionato di Serie A3 Credem Banca. E seconda consecutiva, dopo il blitz di Ancona. Merito di un Ferrato che, alla regia, aggiunge pure 7 punti con 4 muri, di un Mozzato dominante sotto rete e del solito Mian, top scorer a quota 15.
    DAI 9 METRI – I padroni di casa sfoderano un approccio impeccabile. E “mordono” al servizio: non a caso, l’ace di Mozzato vale il 3-0; quello di Loglisci, il 10-6, mentre Enrico Basso si fa sentire sia a muro, sia dai nove metri per un 18-11 dal sapore di sentenza anticipata. In più, la premiata ditta Mian-Loglisci stampa 8 punti e risulta a tratti inarrestabile.
    BANDIERA – E, dalla battuta, i bellunesi ripartono pure nel secondo round: grazie a questo fondamentale, Loglisci “griffa” il 12-7 e Ferrato, con il terzo muro di serata, lancia la definitiva fuga, i cui contorni si ampliano anche grazie a un altro “Monster Block”. Nello specifico, di Mozzato. I sardi, seguiti da una piccola rappresentanza di tifosi sugli spalti con l’immancabile e identitaria bandiera dei 4 Mori, azzardano la rimonta e si avvicinano a -3: non basterà, perché il Belluno Volley chiude con 6 lunghezze di margine.
    MURO – La gara è indirizzata. Anche perché i Marzola boys salgono ulteriormente di tono a muro: per informazioni, chiedere a Ferrato (11-7), Mian (17-10) e Mozzato (19-11). Insomma, non c’è storia. Sarroch non ha le forze per riaprire la partita e per insinuare qualche dubbio nelle granitiche certezze dei rinoceronti, ampiamente in controllo di parziale e incontro. Prossima tappa? San Giustino. E poi sarà tempo di Final Four di Coppa Italia.
    IL VERBO DEL COACH – «Tutto è andato abbastanza liscio – argomenta il tecnico Marzo Marzola -. Siamo stati bravi e ordinati, anche nelle varie letture del gioco avversario. Avevamo qualche timore del loro servizio, ma fortunatamente per noi Sarroch, in battuta, non era nella sua miglior serata. E questo ha agevolato il nostro “side out”. Ci eravamo dati l’obiettivo di incassare meno di 5 ace e lo abbiamo raggiunto. A che livello siamo? Ora sempre tutto bello, ma la realtà è che dobbiamo continuare a lavorare a testa bassa. Sulla Coppa Italia, invece, inizieremo a ragionare solo dopo la trasferta di San Giustino».

    BELLUNO VOLLEY-SARLUX SARROCH 3-0
    PARZIALI: 25-18, 25-19, 25-15.
    BELLUNO VOLLEY: Ferrato 7, Mian 15, Basso 5, Mozzato 5, Saibene 7, Loglisci 8; Martinez (L), Luisetto, Schiro, Cengia, Bisi, Guizzardi. Allenatore: M. Marzola.
    SARLUX SARROCH: Dimitrov 17, Graziani 3, Leccis 1, Lusetti 1, Pilotto 5, Nasari 3; Scarpi (L), Curridori, Romoli, Chiapello 2, Rossi 3. N.e. Pisu. Allenatore: M. Mattioli.
    ARBITRI: Martin Polenta di Ancona e David Kronaj di Varese.
    NOTE. Durata set: 22’, 24’, 22’; totale: 1h08’. Belluno: battute sbagliate 10, vincenti 6, muri 9. Sarroch: b.s. 19, v. 0, m. 2. LEGGI TUTTO

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    Una ErmGroup Altotevere in salute passa 3-1 a Savigliano

    MONGE GERBAUDO SAVIGLIANO – ERMGROUP ALTOTEVERE 1-3 (25-20, 17-25, 18-25, 20-25)
    MONGE GERBAUDO SAVIGLIANO: Brugiafreddo, Gallo (L1) ricez. 47%, Carlevaris 1, Rainero 9, Galaverna 10, Rabbia (L2), Sacripanti 15, Spagnol 16, Orlando Boscardini 7, Pistolesi 2. Non entrati: Quaranta, Calcagno, Turkaj, Dutto. All. Michele Bulleri e Andrea Berra.
    ERMGROUP ALTOTEVERE: Troiani 2, Biffi 6, Maiocchi 8, Marzolla 18, Galiano 7, Battaglia, Cioffi (L2), Stoppelli 1, Pochini (L1) ricez. 56%, Cappelletti 20, Carpita 2, Quarta 5. Non entrato: Cipriani. All. Marco Bartolini e Mirko Monaldi.
    Arbitri: Luigi Peccia di La Spezia e Simone Fontini di Pisa.
    SAVIGLIANO: battute sbagliate 15, ace 4, muri 5, ricezione 51% (perfetta 27%), attacco 46%, errori 32.
    ALTOTEVERE: battute sbagliate 15, ace 7, muri 16, ricezione 52% (perfetta 23%), attacco 47%, errori 22.
    Durata set: 24’, 25’, 26’ e 28’, per un totale di un’ora e 43’.
    Un primo set di rodaggio, andato meritatamente ad appannaggio dei padroni di casa e poi è uscita la ErmGroup Altotevere degli ultimi tempi, quella che prende in mano la situazione e che domina la partita, trovando la chiave di volta anche nelle situazioni di svantaggio. Dal palasport di Cavallermaggiore, la formazione biancazzurra (ancora in bianco-oro) torna con un 3-1 sulla Monge Gerbaudo Savigliano che impreziosisce ulteriormente la sua quinta posizione nella classifica del girone Bianco del campionato di Serie A3 Credem Banca. Il muro, sia vincente (16 punti) che nella correlazione con la difesa, è stato il piatto forte dei ragazzi di Bartolini e Monaldi, che a tratti hanno saputo pizzicare anche in battuta, mentre in attacco si è rivisto il vero Cappelletti, autore di 20 punti e con il 54% di prolificità, non dimenticando i 18 e il 53% di un Marzolla sempre più ritrovato; ottimo il palleggiatore Biffi anche a muro (4 punti) e pressochè impeccabile al servizio e, a dimostrazione della consistenza dell’organico, è doveroso sottolineare il contributo dei subentrati Carpita e Stoppelli nella rimonta decisiva del quarto set, che ha ricordato nella dinamica l’impresa di Mantova. Fra i locali, aveva iniziato bene Galaverna, poi a turno Spagnol, Sacripanti e anche i due centrali, Rainero e Orlando Boscardini, hanno tentato di prendere per mano una squadra piemontese bisognosa di punti ma non in grado di contrastare l’attuale stato di forma della ErmGroup.
    Michele Bulleri, tecnico della Monge Garbaudo, schiera la diagonale Pistolesi-Spagnol, al centro Rainero e Orlando Boscardini, a lato Sacripanti e Galaverna e i due liberi alternati: Gallo in ricezione e Rabbia in difesa. Marco Bartolini gli oppone Biffi in regia, Marzolla opposto, Quarta e Galiano al centro, Cappelletti e Maiocchi in posto 4 e i due liberi a spartirsi i compiti: Pochini quando c’è da ricevere, Cioffi quando occorre difendere. Il muro è già attivo in apertura su Spagnol e la ErmGroup va sul 5-3, anche se dall’altra parte Galaverna colpisce in attacco e in battuta con l’ace a nastro del 7-6. Spagnol si sblocca e sull’errore di impostazione dell’attacco ospite, con anche una invasione, Savigliano va sul 12-10; replica Cappelletti, che trova l’ace del 13 pari, ma dai nove metri Galaverna va a segno altre due volte (in una sempre con l’aiuto del nastro) e il successivo mani fuori di Sacripanti rompe l’equilibrio sul 17-13 per i locali, al quale l’Altotevere non reagisce fino in fondo; anzi, il pallonetto out di Cappelletti è un gradito regalo (21-17), così come i due errori di Marzolla – al servizio e in attacco – e allora Sacripanti firma il 25-20 con un preciso tocco in pipe.
    Nella seconda frazione, Galaverna sbatte in due circostanze sul muro della ErmGroup, che piazza il break (8-6) con Maiocchi e grazie a un tocco di seconda di Pistolesi che termina fuori. Sacripanti tampona, anche se il muro della ErmGroup fa letteralmente la differenza: Marzolla blocca Spagnol e Cappelletti fa altrettanto a spese di Sacripanti, portando l’Altotevere sul 12-9. Galaverna sbaglia una conclusione in diagonale e subisce il muro di Biffi: la ErmGroup marcia così sul 17-12 al cospetto di una Monge Gerbaudo poco incisiva in attacco. Galiano si esalta con un paio di veloci e su una battuta tanto corta quanto insidiosa Maiocchi realizza il punto del 20-14, con Cappelletti che ha oramai la mano calda (intanto, un altro muro dice no a Spagnol) e che chiude direttamente in battuta i giochi sul 25-17.
    Sulla situazione di 1-1, il terzo set assume sempre un’importanza particolare. Partono bene i piemontesi e all’inizio la ErmGroup è tenuta in piedi da uno scatenato Cappelletti, che in uno scambio mette giù palla al terzo tentativo in contrattacco. Ci vuole poi il tocco di seconda classico che ogni volta cerca Biffi per ristabilire la parità, con immediato sorpasso (6-5) sul muro ai danni di Rainero e allungo garantito da un altro muro di Marzolla su Spagnol – al termine di un’azione avviata da Biffi con una potente battuta – e dalla pipe di Cappelletti dopo un grande difesa di Cioffi. Siamo sul 9-6 e Savigliano non ci sta: Sacripanti promuove la riscossa con l’ace del 9 pari, per cui ci vuole un Marzolla ordinato nel far ripartire la ErmGroup, che si riprende il +3 (15-12) sull’ennesimo muro vincente, operato su Sacripanti. Il time-out di Bulleri non sortisce effetto: Maiocchi raccoglie una ricezione lunga a seguito di una battuta insolitamente corta di Cappelletti e in palleggio perfeziona lo scambio, poi il contrattacco di Marzolla e l’ace di Cappelletti allargano il divario a 6 lunghezze, sul 18-12. La Monge Gerbaudo ha un sussulto e si avvicina fino al 15-18, momento nel quale il muro ferma Sacripanti; a dare però il via alla fuga decisiva provvedono i due ace consecutivi di Troiani sulle ricezioni di Galaverna e Gallo per un 21-15 che comincia a rivestire il suo peso. Una parallela di Marzolla a fil di millimetri, la battuta out di Sacripanti e il successivo attacco fuori bersaglio di Galaverna consegnano il 2-1 alla ErmGroup con il parziale di 25-18.
    Partenza a razzo di Cappelletti e compagni anche nella quarta frazione: subito 3-0, con ace a nastro di Galiano, ma la reazione di Savigliano è immediata e in questa circostanza sono i locali a far male a muro su Maiocchi e Marzolla. Il punteggio è ribaltato sul 6-5 e i capovolgimenti di fronte sono ora all’ordine del giorno; un nuovo muro su Sacripanti e l’altra pipe di Cappelletti, costruita su una preziosa difesa di Cioffi, spostano ancora l’ago della bilancia, con il 10-7 in favore della ErmGroup favorito dall’imprecisione di Spagnol. La squadra di San Giustino sembra in grado di amministrare il piccolo margine acquisito; sul fronte opposto, Bulleri opta in regia per Carlevaris, il quale si rende protagonista del muro su Cappelletti che vale il 14 pari. Nuovo ribaltamento sull’invasione aerea di Biffi, che manda avanti il Savigliano sul 16-15; il momento è favorevole ai locali che, trascinati da due schiacciate di Sacripanti, arrivano sul 19-16. La ricezione della ErmGroup ha palesato qualche incertezza e Bartolini decide di richiamare Maiocchi per dare spazio a Carpita, inserendo di lì a poco anche Stoppelli: sono le mosse che si riveleranno determinanti. Il tocco a muro del 20-18 è l’ultimo punto della partita per la Monge Gerbaudo, che nel momento topico si arena: Spagnol sbaglia e regala il 20-20, la difesa lavora e Marzolla concretizza il 21-20, poi Carpita – che al servizio mette puntualmente in crisi la ricezione avversaria – risolve di persona dalla seconda linea l’azione del 22-20 e la retroguardia della ErmGroup, divenuta insuperabile, lancia in orbita Marzolla; sul 24-20, quale logico epilogo di un match nel quale questo fondamentale ha fatto la differenza, è Stoppelli ad apporre il sigillo alla vittoria con il muro su Sacripanti. Il set termina sul 25-20: per la ErmGroup Altotevere è il quarto successo esterno della stagione, con 18 punti raccolti su 21 nelle ultime sette gare. Messa in cassaforte la qualificazione ai play-off, ora i biancazzurri possono provare ad alzare l’asticella degli obiettivi e la gara di domenica prossima contro il forte Belluno, al palasport di San Giustino, è proprio l’opportunità ad hoc per capire fino a dove questa compagine potrà arrivare alla fine della stagione regolare.
    Claudio Roselli
    Ufficio stampa
    ErmGroup Volley Altotevere LEGGI TUTTO