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    Pedrini lapidaria: “Non salvo nulla di questa stagione, Modena ha buttato via ogni obiettivo”

    Di Redazione Regular Season terminata al quarto posto per la Leo Shoes PerkinElmer, ben lontana dall’obiettivo stagionale. Diverse sconfitte hanno rovinato il percorso che Andrea Giani e la società avevano in mente per la loro prima squadra. Un esempio, in ordine cronologico, la sconfitta contro la Gioiella Prisma Taranto. Anche al di fuori della regular season, la stagione per Modena non è andata nel verso giusto: tra Coppa Italia e Cev Cup, Catia Pedrini ha solo intenzione di dimenticare questa stagione o, quantomeno, fare il massimo per recuperare ai Play Off qualche soddisfazione. La numero 1 della Leo Shoes PerkinElmer Modena, in un articolo di Alessandro Trebbi per Il Resto del Carlino Modena, lascia trasparire tutta la sua delusione: “Abbiamo buttato via il secondo posto, non ci siamo qualificati per la Final Four di Coppa Italia, abbiamo letteralmente gettato alle ortiche la Coppa Cev, con quello che è accaduto (l’esclusione di Kazan, ndr) era molto probabile che riuscissimo a portarla a casa, abbiamo mancato anche il terzo posto e quindi la qualificazione alla Champions, ci siamo messi nella situazione di trovare Perugia in semifinale se batteremo Milano, ovvero l’avversaria peggiore in assoluto, Civitanova se non altro, con le difficoltà che ha avuto, sarebbe stata più alla portata. In più ci sono state partite, quella di Taranto, quella con Latina, nelle quali mi sono sentita veramente umiliata e piena di rabbia”. Decisamente poco, rispetto a quello che Pedrini si era prefissata a inizio stagione e anche rispetto alle potenzialità che una società come Modena ha dimostrato di saper mettere in campo in stagioni passate. A onor del vero, anche in questa regular season, la Leo Shoes ha saputo togliersi qualche sassolino nella scarpa: la vittoria strappata a Perugia, le due contro Trento e i tre punti presi dalla Lube. Ma per Catia Pedrini si tratta solo di “Vittorie di Pirro. Mi dispiace ma io in questo momento non salvo nulla di questa stagione”. Dopo diversi tentativi in cui la società, nel nome di Pedrini e Sartoretti, aveva provato ad intervenire e spronare una squadra visibilmente in difficoltà, ora per la presidente non resta che archiviare amaramente questa stagione e sperare in una scossa per quella che verrà. “Spero che questa squadra ritrovi la sua anima, che i giocatori esprimano sul campo il loro valore e il loro desiderio di dare soddisfazioni a Modena” chiosa Pedrini. LEGGI TUTTO

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    Fanini: “Costruiremo una grande Verona con Mozic e un title sponsor di livello”

    Di Redazione “Programmare il futuro? Lo stiamo già facendo, puntiamo ai play off e perché no, magari anche a qualcosa in più”. Parola di Stefano Fanini, presidente di Verona Volley, che in un’intervista rilasciata al collega Marzio Perbellini per L’Arena fatica ancora a contenere tutto l’entusiasmo per il traguardo salvezza raggiunto all’ultima giornata con una bella vittoria per 3-1 su Monza davanti al proprio pubblico, un pubblico caldo e appassionato che “ci ha aiutato a raggiungere il nostro obiettivo. Una grandissima emozione vedere un palasport così gremito e partecipe che ha tifato dal primo all’ultimo pallone. Per noi vedere una cornice così è stato anche un premio di quanto abbiamo seminato dopo due anni di pandemia e tante difficoltà”. Ma, come riportato sopra, il processo di semina sarà intensificato per puntare già dalla prossima stagione a un raccolto ancor più importante. La prima mossa, come raccontato già dal ds Marchesi, sarà quella di trattenere la punta di diamante, Rok Mozic. “Ci sono tutte le condizioni perché il rapporto col giocatore continui – conferma anche il presidente gialloblù – Noi abbiamo fortemente creduto in lui e abbiamo l’intenzione di andare avanti assieme. È perfetto per il nostro progetto”. Dopo una stagione così clamorosa però, la società è consapevole che dovrà respingere gli assalti dei top team italiani ed europei che inevitabilmente busseranno alla porta, ma Fanini resta comunque fiducioso: “Chiaro che ora è un giocatore molto ambito, essere il top scorer del campionato a 20 anni, alla sua prima esperienza in Italia, non è proprio una cosa da poco. Ma faremo di tutto per convincerlo del nostro progetto”. Un progetto che se vorrà essere competitivo e ambizioso in termini di roster non potrà prescindere da investimenti più importanti. Ma anche su questo la società sta lavorando alacremente su più fronti. “Stiamo cercando un title sponsor di un certo livello e che valorizzi questa realtà e condivida la nostra visione, che è una visione di crescita della pallavolo a Verona e dell’immagine della città non solo in Italia ma anche a livello internazionale. Siamo molto fiduciosi – conclude Fanini -, abbiamo già dei discorsi ben avviati”. (fonte: L’Arena) LEGGI TUTTO

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    Il Pagellone di Paolo Cozzi – Perugia dominatrice, Civitanova e Piacenza deludono

    Di Paolo Cozzi Con la giornata di domenica si è chiusa la regular season di Superlega Maschile e adesso c’è giusto il tempo per tirare il fiato, recuperare qualche acciaccato e poi via, di slancio dentro i Play Off, visto che la prima gara si giocherà già sabato tra Trento e Piacenza. Ma come sono andate le 13 squadre di Superlega rispetto alle aspettative di inizio stagione? Chi è andata oltre le previsioni e chi invece ha vissuto una stagione tribolata? Scopriamolo insieme con le pagelle della stagione! Sir Safety Conad Perugia voto 9. Regular Season da autentica dominatrice: la squadra di Grbic ha vinto e convinto, anche quando ha lasciato a riposo i titolari e schierato le presunte riserve. Giannelli ha preso in fretta le chiavi della regia, Leon è tornato su livelli inavvicinabili per tutti e Anderson ha fugato i dubbi sulla sua tenuta dopo l’anno di stop e l’operazione. In assoluto la squadra da battere. foto Lega Volley Cucine Lube Civitanova voto 5. Stagione caratterizzata finora da tanti infortuni vero, ma anche da una serie di obiettivi mancati, dalla Supercoppa alla Coppa Italia passando per Mondiale per Club e Champions. La sensazione è che la sconfitta in terra polacca di una settimana fa possa aver spaccato uno spogliatoio già caldo per le tante voci che lo riguardano. Il secondo posto è importante, ma è anche il minimo sindacale. Itas Trentino voto 8,5. Alzi la mano chi a giugno avrebbe previsto una Trento cosi bella e spumeggiante, con Lavia-Michieletto ormai top player mondiali. La ricezione resta l’anello debole, ma la Supercoppa vinta, la finale di Coppa Italia e la semifinale di Champions sono il marchio di fabbrica di una società che non delude mai. foto Modena Volley Leo Shoes PerkinElmer Modena voto 7. Partenza a rilento e mille polemiche dopo l’eliminazione in CEV Cup e in Coppa Italia, ma anche una lunga serie di vittorie in campionato. La squadra di Giani da il suo meglio contro le big, tende ad addormentarsi con le piccole, ma se risolve i problemi a muro potrebbe essere la mina vagante dei play off, capace di tutto nel bene e nel male. Allianz Milano voto 7. Vinta la scommessa del giovane Porro al palleggio, ma anche quest’anno manca quel quid per poter impensierire davvero le Big Four. Bravissimo Piazza a centrare la final four bolognese con una rosa che di banda ha la coperta drammaticamente corta. Cresce Romanò, specie nelle ultime partite… sarà lui l’opposto titolare l’anno prossimo? foto You Energy Volley Gas Sales Bluenergy Piacenza voto 5. Il sesto posto e dodici sconfitte non possono certo soddisfare una società che ha investito per salire ai vertici della classifica. Non convince il continuare a proporre sestetti diversi, con il problema degli italiani in campo che spesso condiziona le scelte dell’allenatore. Vero Volley Monza voto 6,5. Obiettivo play off raggiunto per una squadra che dopo l’exploit dell’anno scorso ha notevolmente ridimensionato le ambizioni di classifica. Eppure coach Eccheli tira fuori dal cilindro un Grozer che pare ringiovanito, si prende la finale di Supercoppa e la finale di Coppa Cev. Non male per un allenatore approdato in Superlega solo un anno fa. Foto Top Volley Cisterna Top Volley Cisterna voto 7. Falcidiata da infortuni, costretta in alcune partite a schierare a referto solo 8 giocatori, la squadra di Soli ottimamente guidata da Baranowicz in regia non solo si salva, ma centra anche l’ultimo posto playoff. Dirlic e Maar le certezze della squadra, ma anche il giovane Rinaldi specie nelle ultime partite si è ritagliato spazio importante. Verona Volley voto 5,5. Salvezza raggiunta con grande sofferenza, per una squadra che deve ringraziare il giovane Mozic se si trova ancora in Superlega. Tanta fatica con la seconda banda Asparuhov e nel gioco al centro, rivitalizzato solo quando in campo scendeva la classe di Raphael al palleggio. foto Luca Barone Gioiella Prisma Taranto voto 8. Neopromossa, assemblata in fretta e furia, eppure Di Pinto riesce a darle un grande cuore e a valorizzare due giovani italiani come Laurenzano e Stefani, sempre più protagonisti nel corso della stagione. E non dimentichiamo Falaschi, giunto in Puglia “per caso” e rivelatosi l’arma in più della squadra con la sua esperienza. Kioene Padova voto 6. La salvezza è arrivata, ma la squadra dopo un girone di andata in spinta si è seduta sugli allori troppo presto e ha rischiato davvero grosso. Tanta fatica con Zimmerman che non è mai riuscito ad esaltare i suoi centrali, bene Weber mentre Bottolo paga una seconda parte di stagione davvero complicata. foto Tonno Callipo Vibo Valentia Tonno Callipo Calabria Vibo Valentia voto 4. L’antitesi della squadra ammirata l’anno scorso, con Saitta che non riesce a trovare feeling con i suoi attaccanti tranne Flavio, unico giocatore a salvarsi. Spiace per Baldovin, l’anno scorso arma in più nel valorizzare una squadra fatta di giocatori senza pedigree, mentre quest’anno con giocatori sulla carta più forti non riesce probabilmente a gestire le troppe “prime donne”. Un peccato perché l’impegno e gli investimenti della famiglia Callipo non meritavano questa bruciante retrocessione, ma gli errori purtroppo si pagano. Consar RCM Ravenna voto n.g. Parlare di Ravenna sarebbe come sparare sulla croce rossa, va dato però atto a Zanini & co di averci sempre provato, seppur con un tasso tecnico e fisico non di categoria. LEGGI TUTTO

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    Itas Trentino, tutti i numeri della regular season: Matey Kaziyski al top

    Di Redazione Si è chiusa ufficialmente domenica sera la regular season 2021-22 di SuperLega Credem Banca per l’Itas Trentino. I gialloblù hanno raccolto il terzo posto finale in classifica in particolar modo grazie ad un rendimento casalingo eccezionale, contraddistinto da 30 punti su 36 disponibili. Fra i singoli, spicca la grande stagione vissuta dal capitano Matey Kaziyski, best scorer e miglior aceman della squadra. Queste le statistiche elaborate dalla società di via Trener: Partite giocate: 24 (12 alla BLM Group Arena, 12 in trasferta)Vittorie: 17 (10 alla BLM Group Arena, 7 in trasferta)Sconfitte: 7 (2 al alla BLM Group Arena, 5 in trasferta)Vittorie per 3-0: 8 (6 alla BLM Group Arena, 2 in trasferta)Vittorie per 3-1: 7 (2 alla BLM Group Arena, 5 in trasferta)Vittorie per 3-2: 2 (2 alla BLM Group Arena)Sconfitte per 3-2: 4 (2 alla BLM Group Arena e 2 in trasferta)Sconfitte per 3-1: 0Sconfitte per 3-0: 3 (3 in trasferta) Punti in classifica totalizzati: 53 (30 alla BLM Group Arena, 23 in trasferta)Minuti totali giocati: 2.273 ovvero 37h e 53’ (media 94’ a partita ovvero 1h e 34’)Set vinti: 59Set persi: 33Quoziente set: 1,79Punti realizzati nelle partite: 2.146 (media 89,4 a partita)Punti subiti nelle partite: 1.935 (media 81,0 a partita)Quoziente punti: 1,11 Muri realizzati: 235 (media 9,79 a partita – 1° posto del torneo)Ace realizzati: 131 (media 5,45 a partita – 6° posto del torneo)Giocatori sempre presenti: Riccardo Sbertoli e Julian Zenger (24 presenze su 24 gare disputate)Miglior realizzatore: Matey Kaziyski (330 punti in 22 gare – 12° bomber del torneo)Miglior muratore: Srecko Lisinac e Marko Podrascanin (45 muri punto in 18 e 21 gare – 8° muratore del torneo)Giocatore a segno il maggior numero di volte con la battuta: Matey Kaziyski (39 ace in 22 gare – 7° aceman del torneo) I TOP DI DURATALa gara più lunga: Itas Trentino-Sir Safety Conad Perugia del 2 gennaio 2022 (135 minuti)La gara più corta: Itas Trentino-Top Volley Cisterna 3-0 del 19 dicembre 2021 (65’ minuti)Il set più lungo: 2°set (29-31) di Verona Volley-Itas Trentin3-2 del 26 dicembre 2021 (37’ minuti)Il set più breve (tie break inclusi): 5° set (15-9) di Itas Trentino-Allianz Milano 3-2 del 13 marzo 2022 (14’ minuti)Il set più breve (tie break esclusi): 1° set (13-25) e 4° set (25-10) di Verona Volley-Itas Trentin3-2 del 26 dicembre 2021 (18’ minuti) I TOP DI SQUADRAPunti realizzati in una partita: Itas Trentino-Kioene Padova 2-3 del 4 novembre 2021 (119 punti)Muri realizzati in una partita: Itas Trentino-Kioene Padova 2-3 del 4 novembre 2021 e Itas Trentino-Sir Safety Conad Perugia 3-2 del 2 gennaio 2022 (15 muri)Ace realizzati in una partita: Tonno Callipo Calabria Vibo Valentia-Itas Trentino 1-3 del 17 ottobre 2021 e Itas Trentino-Gioiella Prisma Taranto 3-0 del 13 febbraio 2022 (9 ace) I TOP INDIVIDUALIPunti realizzati in una partita: Alessandro Michieletto, 27 punti in Itas Trentino-Allianz Milano 3-2 del 13 marzo 2022Muri realizzati in una partita: Srecko Lisinac, 7 muri in Tonno Callipo Calabria Vibo Valentia-Itas Trentino 1-3 del 17 ottobre 2021Battute vincenti realizzati in una partita: Matey Kaziyski, 6 ace in Itas Trentino-Gioiella Prisma Taranto 3-0 del 13 febbraio 2022 PRESENZE E PUNTI DEI GIOCATORIDaniele Albergati: 3 presenze, 4 puntiOreste Cavuto: 16 presenze, 51 puntiWout D’Heer: 17 presenze, 61 puntiCarlo De Angelis: 9 presenze, 0 puntiStefano Dell’Osso: 1 presenza, 0 puntiMatey Kaziyski: 22 presenze, 330 puntiDaniele Lavia: 21 presenze, 296 puntiSrecko Lisinac: 21 presenze, 216 puntiAlessandro Michieletto: 22 presenze, 323 puntiRaul Parolari: 1 presenza, 0 puntiGiulio Pinali: 21 presenze, 93 puntiMarko Podrascanin: 18 presenze, 134 puntiRiccardo Sbertoli: 24 presenze, 61 puntiLorenzo Sperotto: 19 presenze, 1 puntoJulian Zenger: 24 presenze, 0 punti (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Cavuto capitano per una sera: “Sempre orgoglioso di questo gruppo, la mia seconda casa”

    Di Redazione L’Itas Trentino si presenta sul campo della Top Volley Cisterna con una formazione decisamente rimaneggiata. Priva di quattro titolari, rimasti addirittura a Trento, la squadra di Lorenzetti scende in campo con un sestetto giovanissimo, guidato dal solito Michieletto da 22 punti. Tuttavia, i dolomitici lasciano l’intera posta in palio ai pontini, che centrano la qualificazione ai Play Off Scudetto. Vista l’assenza anche di Kaziyski, a indossare la fascia da capitano dell’Itas, per l’occasione, è Oreste Cavuto che commenta così a fine gara. Oreste Cavuto: “Non era una partita facile per noi, perchè siamo scesi in campo con una formazione un po’ inedita e molto giovane. In campo comunque siamo scesi con il giusto atteggiamento, eccezion fatta per il secondo set nonostante il recupero verso il finale. Io comunque sono sempre orgoglioso di questo gruppo, dei ragazzi che hanno giocato di più. Effettivamente, per Riccardo e Ale (Sbertoli e Michieletto, ndr) non è stato facile giocare tutte queste partite, ma hanno dato sempre il 100%. La responsabilità in più che avevo oggi, con la fascia da capitano, è stata, per me, motivo di grande soddisfazione. Tengo tantissimo a questa maglia, è la mia seconda casa. Oggi è stata un’emozione particolare, nonostante io sia amareggiato per il risultato finale. Ma sapevamo sarebbe stato difficile”. (Fonte: comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Verona Volley batte Monza festeggia la salvezza davanti al suo pubblico

    Di Redazione In un AGSM Forum strapieno si corona il sogno di Verona Volley, che davanti al suo pubblico festeggia una salvezza inseguita per tutta la stagione: obiettivo centrato grazie al 3-1 sulla Vero Volley Monza, anche se il risultato era già assicurato in seguito alla sconfitta casalinga subita da Vibo. Il recuperato Rok Mozic (22 punti) e un altrettanto efficace Jensen (21) sono i grandi protagonisti della partita. I monzesi, presentatisi in formazione rimaneggiata senza Grozer, Federici e, per lunghi tratti, Orduna, restano invece al settimo posto e si preparano ai quarti di finale dei Play Off Scudetto, in cui affronteranno Civitanova. La cronaca: Gialloblù in campo con Raphael-Jensen, Zanotti-Aguenier, Mozic-Magalini e Bonami libero. Eccheli sceglie Orduna-Karyagin, Galassi e Grozdanov al centro, Dzavoronok e Davyskiba in banda e Gaggini libero. Subito break veronese con uno scatenato Mozic, 4-1. Eccheli chiama la pausa e, alla ripresa del gioco, un errore dei padroni di casa coincide con la parità, 8-8. Due attacchi di Mozic riportano i veneti avanti, 12-8, ed Eccheli chiama time out. Dzavoronok, Grozdanov e ancora Dzavoronok firmano il meno due, 13-11 ed è pausa Verona. Con un ottimo break guidato dal servizio di Grozdanov (anche un ace per lui), Monza sorpassa sul 14-16. I lombardi non disperdono il vantaggio, continuando ad attaccare bene con un super Karyagin, chiudendo il gioco sul 25-22. Ancora Mozic e Jensen (ace) a portare avanti Verona in avvio di secondo set, 5-2. Monza risale con Davyskiba e Dzavoronok (6-5), ma Jensen e Asparuhov allontanano i loro, 9-6. Jensen sale di intensità in attacco, portano gli scaligeri sul 12-8 prima e sul 16-12 poi, momento in cui Eccheli chiama time out. Galassi, Grozdanov e Karyagin provano la rincorsa rossoblù (21-16), ma Verona non cala e con Zanotti (muro su Grozdanov) allunga 23-17, chiudendo poi con Asparuhov per il 25-19. Monza schiaccia sull’acceleratore con Beretta (muro ed ace), 3-5, e Karyagin, 5-7. Un filotto di tre punti dei veneti piazzato da Jensen e Mozic vale il sorpasso, 8-7, ed Eccheli chiama time-out. Asparuhov va a bersaglio dai nove metri (9-7), Jensen e Zanotti lo imitano bene per la fuga scaligera, 14-9. Monza tenta un accenno di reazione, ma Verona vuole la salvezza e sa che per farlo deve vincere il parziale. Mozic, Spirito e Jensen non sbagliano, allungando 20-13. Tentativo di reazione lombardo con Beretta e Grozdanov (ace), ma è troppo tardi: Aguenier chiude il set, 25-18. Punto a punto iniziale condito da qualche errore per parte e dagli attacchi di Mozic per Verona e Beretta e Katic per Monza, 7-7. Arriva il break di Verona con Mozic e Jensen, 10-8, ma Katic e Karyagin (muro su Mozic) coincidono con la parità, 10-10. Con le belle giocate al centro di Grozdanov e dal lato di Karyagin, la Vero Volley allunga prima 13-15 e poi 14-17 con l’ace di Galliani. Il muro di Beretta su Mozic spiana la strada ai rossoblù, 15-18, bravi ad allungare con l’errore di Jensen, 16-20, e Stoytchev chiama time-out. Mini break veronese con Jensen che costringe Eccheli alla pausa (19-20), ma due preziosismi di Katic (attacco vincente ed ace), segnano il 19-22 Monza. Filotto di quattro punti di Verona, con il mani e fuori di Magalini e due assoli di Nikolic (primo tempo ed ace) a coincidere con il sorpasso (24-23), ed Eccheli chiama la pausa. Grozdanov pareggia i conti, 24-24, poi Galliani a rispondere a Jensen (25-25), ma ancora Jensen e Mozic a chiudere set, 27-25 e 3-1 per Verona.  Stefano Fanini: “Una bellissima domenica, il sogno di tutti era coronarla così, e io sono senza voce perché insieme al pubblico sono stato impegnato a sostenere la squadra. È un grandissimo risultato, per noi come società, per i ragazzi e per il pubblico, vedere un palazzetto così gremito, che tifava, ci dà forza, da domani, di programmare il futuro e regalare tante soddisfazioni. Non finiremo mai di ringraziare gli sponsor, in un anno di ripartenza la loro vicinanza ci dà grande entusiasmo, ci hanno dato fiducia in un momento in cui tanti non ci credevano, abbiamo trasmesso loro la nostra energia“. Radostin Stoytchev: “Questa è stata la settimana più difficile dei miei tre anni a Verona. Tante emozioni, la squadra con problemi di infortuni, ma il bello dello sport è che non sai mai cosa succede. Abbiamo cercato di educare i giocatori ad affrontare le difficoltà, sapevamo che la partita sarebbe stata molto difficile, dovevamo soffrire fino all’ultimo punto. Non sapevamo con chi avremmo giocato, per gli infortuni e i malanni che hanno impedito allenamenti costanti. Complimenti ai giocatori e grazie al pubblico. Grazie alla società che si è impegnata, e agli sponsor che ci hanno aiutati tanto in questo momento difficil“. Raphael: “Un’emozione bellissima, sapevamo che il Forum sarebbe stato pieno, i nostri tifosi sono davvero il giocatore in più, vedere gli spalti così e giocare insieme è bello, a loro va il primo ringraziamento per questa vittoria, ci hanno sostenuti nei momenti più difficili. Il primo obiettivo è raggiunto, ora puntiamo ai prossimi, la squadra è carica e lavoreremo ancora di più“. Marco Gaggini: “È stata una gara difficile. Sapevamo che loro volevano vincere per garantirsi la salvezza. Noi abbiamo approcciato il confronto molto bene, ma poi abbiamo subito il loro rientro. Ora il pensiero è tutto per la gara di ritorno della Finale di CEV Cup di mercoledì contro Tours, un appuntamento importantissimo per noi“.  Verona Volley-Vero Volley Monza 3-1 (22-25, 25-19, 25-18, 27-25)Verona Volley: Aguenier 3, Cortesia, Magalini 5, Raphael, Asparuhov 5, Mozic 22, Nikolic 5, Jensen 23, Spirito 3, Qafarena, Wounembaina ne, Zanotti 2, Donati (L), Bonami (L). All. Stoytchev.Vero Volley Monza: Grozdanov 14, Karyagin 13, Calligaro 1, Dzavoronok 10, Orduna 1, Federici (L), Galliani 2, Grozer ne, Galassi 4, Katic 8, Beretta 6, Davyskiba 10, Gaggini (L).Arbitri: Brancati (Ptenza) e Cesare (Roma).Note: Durata set: 28’, 27’, 25’, 30‘. tot 1h e 50’. Spettatori 3000. Verona Volley: 5 muri, 7 ace, 14 errori in battuta, 55% in attacco, 48% (31%) in ricezione. Vero Volley Monza: 10 muri, 8 ace, 16 errori in battuta, 47% in attacco, 46% (23%) in ricezione. (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Piacenza è implacabile, la Tonno Callipo deve salutare la Superlega

    Di Redazione Cala il sipario sulla stagione della Tonno Callipo Calabria Vibo Valentia, che perdendo per 0-3 contro la Gas Sales Bluenergy Piacenza è costretta a salutare la Superlega dopo 6 campionati di fila. Obiettivo raggiunto, invece, per la squadra di Bernardi, che consolida il sesto posto in classifica e si proietta ai quarti di finale dei Play Off, dove incontrerà l’Itas Trentino. Epilogo amarissimo per Vibo in una stagione contrassegnata da troppe contingenze negative: dall’infortunio di Nishida fermo per sei gare, alla “fuga” inaspettata di Douglas Souza prima della penultima giornata di andata, fino ai diversi casi di Covid che hanno frenato le attività rivoluzionando il calendario. Non riesce l’ultima impresa di fronte a quasi 1000 spettatori sugli spalti del PalaMaiata e ai ragazzi dell’Associazione AIPD. Dal punto di vista tecnico a premiare Piacenza è soprattutto il migliore attacco (51% contro il 42%) in cui Lagumdzija (14) e Recine (10) trascinano la propria squadra nei momenti topici della partita. Al contrario nella Callipo è sempre il solito Nishida (MVP con 21 punti, 12 nel solo primo set, e 5 ace) a tenere a galla la barca giallorossa in cui soltanto Fromm e Flavio, entrambi con 8 punti, contribuiscono alle percentuali realizzative della squadra. La cronaca:Coach Baldovin ripresenta Borges al posto di Basic in posto-4, per il resto nessuna novità con la diagonale Saitta-Nishida, i centrali Candellaro-Flavio, Fromm a completare le bande, libero Rizzo. Risponde Bernardi con la diagonale Brizard-Lagumdzija, al centro Caneschi-Holt, schiacciatori Rossard-Recine, il libero è Scanferla. Tensione ed equilibrio ad inizio gara, con la Callipo che sente molto il peso del delicato match-salvezza. Si viaggia punto a punto fino al 6-6. Da qui in poi la formazione dell’ex Rossard è più precisa in attacco ed arriva a più 3 (8-11) costringendo Baldovin al suo primo time out. A rientrare è una Callipo che sembra scrollarsi la tensione iniziale, anche perché Nishida in battuta diventa devastante con tre ace di fila ed un altro poco prima (14-11) che costringono Bernardi a cambiare il libero Scanferla con Catania. Vibo non si ferma ed arriva a più 4 (16-12) con il tecnico ospite che utilizza il suo secondo time out. Nuovo calo dei giallorossi e Piacenza eccola ad una lunghezza (17-16) e stavolta è Baldovin a chiamare la sospensione. Il set prosegue in equilibrio, entra anche Nelli al servizio ma Vibo non riesce a gestire i due punti di vantaggio (21-19) e Piacenza opera il contro break (21-22). Entra pure Basic e si prosegue ancora in parità (23-23). La palla brucia tra le mani: sbagliano dai nove metri prima Lagumdzija (7 punti per lui) e poi Saitta. Quindi finale di parziale alquanto palpitante: dopo ben 5 set point (contro uno di Vibo) è Piacenza ad imporsi 31-29 con un ace di Caneschi. Vibo diventa imprecisa in attacco (4 errori) oltre a 5 servizi out e paga queste defaillance, mentre si mostra reattiva a muro (4-2) con Flavio a segno con 4 punti e 2 muri. Non trova la giusta serenità la Tonno Callipo nel secondo parziale, attanagliata dalla pressione di dover recuperare. Così Piacenza senza sforzarsi più di tanto tiene le redini del gioco: dopo la parità 7-7 gli ospiti conducono sempre nel punteggio (13-16). Recine e l’ex Rossard sbagliano poco in attacco, dall’altra parte Nishida tiene su la barca giallorossa e si arriva al 18-21 con Baldovin che chiama tempo. Si rientra e mentre Nishida realizza il suo 17esimo punto Padova perde 2-0 a Modena. Vibo però non ne approfitta: in attacco solo Flavio e Nishida (altri 8 punti in questo set) sono precisi e Piacenza si impone mantenendo lucidità e concretezza al secondo set point. Nonostante ancora l’opposto giapponese con altri due punti, tra cui il quinto ace personale, cerchi di prolungare il set, finisce 25-23 per Piacenza e di fatto Vibo retrocede. Condizionata mentalmente dalla batosta dello 0-2 e dunque del declassamento in A2, Vibo rientra scarica in campo. Ed il gap iniziale (1-5, 2-8) ne è eloquente dimostrazione, con Piacenza che quasi senza forzare trova ormai poche resistenze nella dimessa Tonno Callipo. Coach Baldovin cerca con qualche time out di rinvigorire i suoi e dà spazio anche a quasi tutta la rosa, alternando la diagonale (Partenio-Nelli) e chiamando pure Gargiulo e Basic in campo. Il set è ormai segnato anche se Vibo produce un colpo di coda portandosi sotto (16-18) costringendo Bernardi al time out. Piacenza però ritorna in partita sospinta anche dall’altro ex Antonov (19-23) e la chiude a proprio con un muro finale su Basic. Filippo Maria Callipo: “Resta un grande rammarico, perché noi avremmo potuto fare la nostra parte e poi attendere il verdetto delle altre partite. Purtroppo non ci abbiamo creduto fino alla fine e questo è stato il risultato. Da domani penseremo alla prossima stagione in maniera propositiva. La nostra società è abituata a questi momenti di difficoltà e, senza alcun dubbio, ripartiremo più forti di prima“. Damiano Catania: “Oggi è stato un risultato utile che ci serve sia per il morale, che per dare continuità ai risultati, che è quello che è mancato nei mesi scorsi. Ci stiamo preparando per i Play off e arrivarci con una vittoria come questa ci dà sicuramente fiducia. Sono felice, oggi, di aver potuto dare un contributo alla squadra. I Play off sono un campionato a sé, Trento ci ha dato filo da torcere in Regular Season, sarà dura, ma vogliamo dare il massimo“. Tonno Callipo Calabria Vibo Valentia-Gas Sales Bluenergy Piacenza 0-3 (29-31, 23-25, 20-25)Tonno Callipo Calabria Vibo Valentia: Saitta 2, Nishida 21, Candellaro 2, Flavio 8, Fromm 8, Borges 1, Rizzo (L), Gargiulo 1, Nelli, Basic 1, Partenio. Ne: Nicotra, Condorelli (L). All. Baldovin.Gas Sales Bluenergy Piacenza: Brizard 4, Lagumdzija 14, Caneschi 8, Holt 7, Rossard 9, Recine 10, Scanferla (L), Catania (L), Stern 2, Cester, Tondo. Ne: Russell, Pujol. All. Bernardi.Arbitri: Zavater e Caretti.Note: Durata set: 38’, 28’, 26’, tot. 92’. Spettatori 899 per un incasso di 2312,70 euro. Vibo: ace 6, bs 13, muri 8, errori 24. Piacenza: ace 5, bs 22, muri 9, errori 28. (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Perugia chiude in trionfo: anche Civitanova cade in tre set al PalaBarton

    Di Redazione Chiude la regular season nel modo migliore possibile la Sir Safety Conad Perugia. Già certa da tempo del primo posto, la squadra umbra si regala una prova di forza sulla Cucine Lube Civitanova seconda in classifica, chiudendo sul 3-0 in un PalaBarton infuocato. Match splendido, con una grande pallavolo da entrambe le parti e con una cornice di pubblico degna di due grandi squadre. Alla fine festa in campo e sugli spalti, con la Coppa Italia protagonista. Perugia, senza Matt Anderson volato negli States per la nascita della sua secondogenita, fa sua la gara dopo tre parziali al calor bianco, sfruttando i fondamentali del muro (12 vincenti contro 3 avversari) e del servizio (5 ace contro 2) e trovando colpi vincenti in attacco nei momenti caldi dei tre set. Clamorosa la rimonta nel terzo parziale quando, sotto 8-15, i bianconeri non mollano, risalgono punto dopo punto grazie ai palloni vincenti di Rychlicki e Leon e trovano il guizzo decisivo dopo una interminabile lotteria ai vantaggi. MVP della sfida proprio l’opposto bianconero Kamil Rychlicki, che cresce punto dopo punto e chiude con 20 palloni vincenti ed il 53% in attacco, ben spalleggiato dal best scorer della partita Wilfredo Leon (22 con 2 ace, il 56% in attacco e 5 muri) e da Oleh Plotnytskyi (13 con 3 ace, tante serie importanti dalla linea dei nove metri e 2 muri vincenti). Civitanova si consola con il secondo posto matematico, vista la sconfitta di Trento, e con la buona prova da titolare di Osmany Juantorena (12 punti con il 52%) dopo il lungo stop. La cronaca: Subito due di Leon e poi due di Juantorena (2-2). Muro vincente di Solè (5-3). Ace di Simon, poi Lucarelli e vantaggio Lube (5-6). Ancora un muro di Perugia, stavolta con Ricci (8-7). Juantorena capovolge ancora (8-9). Sempre a muro Perugia, lo firma Leon (10-9). Plotnytskyi in contrattacco da posto 6 (11-9). Sesto muro nel set di Perugia con Leon (14-11). Difesa e contrattacco di Rychlicki (16-12). Out Lucarelli (18-13). Out anche Rychlicki (19-16). Errore in attacco di Plotnytskyi, Civitanova torna sotto (20-18). Il neo entrato Kovar porta la Lube a meno 1 (22-21). Rychlicki dalla seconda linea, poi Solè e set point Perugia (24-21). Ace clamoroso di Leon e vantaggio Perugia (25-21). Botte da orbi anche nell’avvio del secondo set con gli ace di Plotnytskyi e Zaytsev (6-6). Il contrattacco di Juantorena porta avanti la Lube (6-7). Rychlicki capovolge (8-7). In rete la pipe di Leon (8-9). Contrattacco di Lucarelli, fuori Plotnytskyi e più 3 Civitanova (9-12). Perugia sistema la fase di sideout, ma non riesce a ricurice il gap (14-17). Fuori Lucarelli, poi ace di Plotnytskyi (18-18). Giannelli ad una mano per Rychlicki che firma il sorpasso Sir (19-18). Il muro della coppia Rychlicki-Solè tiene avanti Perugia (21-20). Ace di Leon a 130 Km/h (23-21). Plotnytskyi porta Perugia al set point (24-22). Muro di Plotnytskyi e Perugia raddoppia (25-22). Parità anche in avvio di terzo parziale (5-5). Break della Lube con Zaytsev (6-8). Prove di fuga per Civitanova (8-12). Altri due per gli ospiti (8-14). Perugia prova ad accorciare con gli attacchi di Rychlicki (14-18). Muro di Solè e poi muro di Plotnytskyi (16-18). Rychlicki tiene vive le speranze da posto 4 (19-21). Leon riporta Perugia a -1 (21-22). “Single wall” di Leon e parità (22-22). Simon a segno (22-23). Leon sulle mani alte del muro (23-23). Kovar dà il set point alla Lube (23-24). Invasine del muro di Civitanova, si va ai vantaggi (24-24). Fuori Leon dai nove metri (24-25). Tocca l’antenna l’attacco di Juantorena (25-25). Sulla linea il contrattacco di Plotnytski, match point Perugia (26-25). Maniout di pura classe di Juantorena (26-26). Muro di Juantorena, ancora set point Lube (26-27). Rychlicki non ci sta (27-27). Fuori il servizio di Giannelli (27-28). Ancora Rychlicki (28-28). Il muro di Leon, match point (29-28). In rete Plotnytskyi (29-29). Leon da posto 4 (30-29). Fuori Kovar, Perugia vince ancora (31-29). Sebastian Solè: “È stata una partita nella quale ci siamo trovati anche sotto contro una Lube in crescita. Ma abbiamo messo in campo una bella pallavolo, abbiamo lavorato tutta la settimana forte perché volevamo vincere ed abbiamo tenuto il giusto atteggiamento. Il pubblico? Bellissimo, quando eravamo sotto nel terzo set i nostri tifosi non hanno mollato e ci hanno dato quell’energia che serviva per risalire e vincerlo“. Gianlorenzo Blengini: “Per lunghi tratti della partita abbiamo giocato punto a punto, però loro sono stati più bravi e alla fine hanno meritato la vittoria. A fare la differenza nei vari set sono stati sicuramente i turni in battuta di Plotnytskyi e Leon, ma al di là di questo bisogna ammettere che loro sono stati più efficaci. Bravi loro, quindi, mentre noi abbiamo avuto le nostre occasioni e non siamo riusciti a sfruttarle: nel primo set, in cui potevamo provare ad allungare nella parte centrale, e anche negli altri set in cui in ogni caso abbiamo giocato con regolarità nel punto a punto. Perugia ha avuto un pizzico di precisione in più, e questo ha avuto il suo peso nel saldo finale“.  Sir Safety Conad Perugia-Cucine Lube Civitanova (25-21, 25-22, 31-29)Sir Safety Conad Perugia: Giannelli 1, Rychlicki 20, Ricci 5, Solè 7, Leon 22, Plotnytskyi 13, Colaci (libero), Travica, Ter Horst, Mengozzi. N.e.: Piccinelli (libero), Dardzans, Russo. All. Grbic, vice all Valentini.Cucine Lube Civitanova: De Cecco, Zaytsev 10, Simon 8, Anzani 2, Lucarelli 8, Juantorena 12, Balaso (libero), Gabi Garcia 1, Diamantini 1, Kovar 4, Yant, Sottile. N.e.: Marchisio (libero), Jeroncic. All. Blengini, vice all. Giannini.Arbitri: Rossella Piana – Andrea Puecher.Note: Durata set: 30′, 29′, 42′, tot. 1h41′. Perugia: 17 b.s., 5 ace, 51% ric. pos., 13% ric. prf., 49% att., 12 muri. Civitanova: 7 b.s., 2 ace, 42% ric. pos., 18% ric. prf., 44% att., 3 muri. (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO