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    Fritz alza la voce: “Il calendario ATP è troppo lungo, nessuno ascolta i giocatori”

    Taylor Fritz nella foto – Foto Getty Images

    C’è qualcosa che non funziona nel mondo del tennis e, a dirlo senza mezzi termini, è uno dei protagonisti del circuito: Taylor Fritz. Il numero 4 del ranking ATP, reduce da una brillante semifinale a Wimbledon e pronto ad affrontare il torneo ATP 500 di Washington da principale testa di serie, ha espresso tutta la sua frustrazione per un calendario sempre più fitto e una comunicazione praticamente assente tra giocatori e chi prende le decisioni.
    “Probabilmente quasi tutti i giocatori chiedono da tempo che la stagione sia più corta… e invece tutto quello che si fa è allungarla ancora di più, aggiungendo tornei, nuove tappe e persino estendendo la durata dei Masters 1000 a due settimane”, afferma Fritz, lanciando un messaggio chiaro ai vertici del circuito.
    Il caso della Hopman Cup, rientrata nel calendario subito dopo Wimbledon ma praticamente passata inosservata, è emblematico: “Non sapevo nemmeno che si stesse giocando quest’estate! Hanno partecipato giocatori come Auger-Aliassime o Cobolli, appena usciti da uno Slam. Se ci pensi, è una follia: continuiamo ad aggiungere cose senza sosta”, ha sottolineato l’americano, facendo notare come la pressione sugli atleti sia ormai al limite.
    L’effetto domino sul Masters 1000 di TorontoLa saturazione del calendario, secondo Fritz, porta alle inevitabili rinunce dei top player, con il Masters 1000 di Toronto (ormai su due settimane) che sarà orfano di grandi nomi come Jannik Sinner, Carlos Alcaraz, Novak Djokovic e Jack Draper. “Si voleva dare più valore a questi tornei, ma il risultato è l’effetto opposto: i migliori saltano appuntamenti importanti perché semplicemente non ce la fanno più. È un format che genera stanchezza”.Nonostante qualche piccolo tentativo di ridurre le pause tra un torneo e l’altro, la soluzione per Fritz è un’altra: “Bisognerebbe davvero ridurre il numero delle settimane di gara e lasciare più spazio ai giocatori per recuperare. Invece ci sono ancora tantissimi tornei davanti a noi, la stagione è lunghissima e nessuno sembra ascoltare la nostra voce. Mi piacerebbe avere più settimane di stop, ma ormai non so nemmeno io perché giochiamo così tanto”, ha concluso l’americano.
    Il suo sfogo, condiviso da tanti colleghi, riapre il dibattito su un calendario ATP che, tra nuove esigenze commerciali e tradizione, sembra faticare a trovare un equilibrio davvero sostenibile per i veri protagonisti: i giocatori.
    Francesco Paolo Villarico LEGGI TUTTO

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    Nick Kyrgios: “Fritz e Draper possono rompere il dominio di Alcaraz e Sinner”

    Taylor Fritz nella foto – Foto Getty Images

    Alexander Zverev ha dichiarato poche ore fa la sua intenzione di rovinare la festa a Carlos Alcaraz e Jannik Sinner. Tuttavia, i suoi ultimi risultati non fanno pensare che possa davvero spezzare la nuova egemonia del circuito. Per il resto del tour, lo spagnolo e l’italiano sono ormai i due rivali da battere e sembrano davvero inarrivabili per tutti gli altri.
    A parlare chiaro è anche Nick Kyrgios, che dopo essere comparso nella Entry List dello US Open grazie al ranking protetto, ha detto la sua in un’intervista a TNT Sports su chi possa effettivamente mettere in discussione la supremazia di Sinner e Alcaraz. Il suo punto di vista è netto: tra i primi cinque del mondo non vede nessuno in grado di impensierirli, fatta eccezione forse per Taylor Fritz. “Forse qualcuno fuori dai primi cinque, Taylor Fritz. È l’unico che li ha davvero messi sotto pressione,” ha commentato l’australiano, ricordando le battaglie dello statunitense, soprattutto la semifinale di Wimbledon contro Alcaraz, dove Taylor ha costretto Carlitos a tirare fuori il meglio per batterlo.
    Kyrgios ha poi analizzato altri nomi che potrebbero emergere: “Ben Shelton? Sinner lo ha asfaltato nei quarti di Wimbledon. A 22 anni non si è più così giovani, perché questi ragazzi vincono Slam proprio a quell’età. Capisco che ci siano delle opportunità, ma stiamo parlando di chi può essere il nuovo Djokovic o Murray che rompe la festa.”
    Kyrgios non si è fermato a Fritz: “Jack Draper l’ho visto giocare, credo abbia le qualità per essere quel giocatore. È un atleta incredibile, un mancino di talento, anche se forse non è ancora del tutto a suo agio sull’erba. Ma credo possa rispondere davvero presente. Un altro nome? Joao Fonseca è ancora molto giovane, ha davanti una carriera lunga e deve crescere, ma è un talento interessante.”
    “Holger Rune?” conclude Kyrgios. “Pensavo potesse essere lui, ma è rimasto un po’ indietro. Mi aspettavo di più.”
    Il panorama del tennis maschile mondiale, secondo Kyrgios, vede Sinner e Alcaraz come i veri dominatori, ma qualche outsider c’è: Fritz, Draper e magari un giorno Fonseca. Per ora, però, il trono appartiene ai due ragazzi d’oro del circuito.
    Francesco Paolo Villarico LEGGI TUTTO

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    Taylor Fritz: “Contro Alcaraz puoi fare tutto perfetto e non basta. Ma ora so cosa devo migliorare per vincere uno Slam”

    Taylor Fritz nella foto – Foto Getty Images

    Ha accarezzato il sogno di una storica finale a Wimbledon, arrivando a un solo punto dal portare Carlos Alcaraz al quinto set. Ma Taylor Fritz, uscito sconfitto 4-6 7-5 6-3 7-6(7) dalla semifinale contro il campione spagnolo, lascia Londra a testa alta. In conferenza stampa, il californiano analizza con lucidità la sua prestazione, le occasioni mancate, la differenza di giocare contro i due fenomeni del momento – Alcaraz e Sinner – e gli aspetti su cui vuole lavorare per colmare il gap.
    “Ho avuto le mie chance, ma contro questi qui non basta”“Sì, ho avuto le mie opportunità. Ho giocato bene nei punti importanti del tie-break per portare il match al quinto set, ma non sono riuscito a concretizzare. Ovviamente, dopo si possono fare mille ragionamenti su cosa avrei potuto fare diversamente, ma alla fine contro uno come Carlos serve qualcosa in più. Sarei dovuto riuscire a prenderne almeno uno, portare la partita al quinto. In ogni caso, credo di aver giocato una grande partita. In alcuni set ho fatto esattamente ciò che avevo pianificato, ma Alcaraz oggi ha servito in modo eccezionale.”
    Poche cose da cambiare, ma serve aggressività al ritorno“Ci sono poche cose che avrei potuto cambiare, forse mi avrebbero aiutato per uno o due punti, ma Carlos avrebbe trovato subito una contromisura. Credo di non aver risposto abbastanza aggressivo sul suo primo servizio, ma era anche perché serviva davvero bene. La realtà è che contro di lui e Sinner mettere solo la palla in campo non basta, bisogna essere offensivi anche in risposta, è un aspetto su cui devo lavorare.”
    Il servizio, chiave per metterlo in difficoltà“Nel primo set ho giocato male il primo game e ho subito il break, e questo mi era già successo con lui. Non va bene partire così. Però nei set che ho giocato al mio livello sono stato lì. Su erba credo che la mia arma principale contro Alcaraz sia proprio la velocità della superficie, che mi permette di fargli male. Se la superficie rallenta troppo, la sua potenza e il suo movimento diventano devastanti e fa sempre male.”
    Differenze tra Alcaraz e Sinner“Con Sinner mi sento più a mio agio a scambiare da fondo: gioca più piatto e lo trovo più ‘leggibile’. Carlos invece è imprevedibile, varia tanto, tagli, smorzate, discese a rete improvvise. Anticipa molto e ti sorprende spesso. Preferisco la palla piatta a quella che si allontana da me, ma contro Carlos non sai mai cosa aspettarti. Sa vincere in mille modi diversi, è un maestro nell’adattarsi.”
    Cosa serve per vincere uno Slam?“Ogni volta che gioco contro di loro imparo qualcosa in più su cosa devo migliorare. Il mio obiettivo è vincere uno Slam e so che per riuscirci dovrò battere questi giocatori. Bisogna mantenersi sani, continuare a crescere e lavorare sugli aspetti che mi permetteranno di essere competitivo. Quest’anno le infortuni mi hanno un po’ frenato, ma resto ottimista: se continuo così e imparo da queste esperienze, sono sulla strada giusta.”
    Elogi ad Alcaraz“Mi ha impressionato la sua capacità di vincere in così tanti modi diversi, di giocare con stili differenti. La qualità del suo gioco a rete è straordinaria: nei momenti di pressione, non sbaglia mai una volée delicata. E anche il servizio, che fino a poco tempo fa veniva considerato il suo punto debole, oggi è un’arma vera. Ha servito forte come me, con costanza, per tutta la partita. È davvero impressionante quanto sia migliorato.”
    Ora testa alla stagione americanaPer Fritz, l’obiettivo è chiaro: recuperare energie e puntare tutto sulla stagione nordamericana, dove l’anno scorso ha raggiunto la finale agli US Open. Ma il vero traguardo resta uno: “Il sogno è sempre quello di vincere un Major. Mi sento vicino, oggi più di ieri.”
    Un Taylor Fritz lucido, sportivo e sempre più consapevole: per lui Wimbledon 2025 è solo una tappa, la caccia al primo Slam continua.
    Marco Rossi LEGGI TUTTO

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    Wimbledon: Fritz ottimo… ma Alcaraz di più! Lo spagnolo vince in quattro set, è di nuovo in finale

    Carlos Alcaraz (foto Getty Images)

    Carlos Alcaraz raggiunge la terza finale consecutiva a Wimbledon e scrive un altro capitolo di storia sul Centrale. Il numero 2 del mondo ha superato l’ostacolo Taylor Fritz con il punteggio di 6-4 5-7 6-3 7-6(6) dopo una semifinale ad altissima intensità, chiusa in 3 ore e 6 minuti, dimostrando ancora una volta perché è uno dei padroni assoluti del tennis contemporaneo.
    Il murciano ha giocato un match di grande spessore, mentalmente e tecnicamente, elevando il livello nei momenti chiave. Ha strappato il primo set brekkando nel primo gioco della partita, ha accusato un passaggio a vuoto nel finale del secondo, ma ha reagito da campione nel terzo e ha cancellato due set point nel tie-break del quarto con la freddezza dei fuoriclasse. Un’altra prova di maturità, un altro passo verso la leggenda.L’equilibrio spezzato da un lampo. Il primo set si apre con il break immediato dello spagnolo, che sorprende Fritz già al primo turno di battuta. La partita prende subito la direzione del servizio: entrambi spingono le prime costantemente sopra i 210 km/h, con scambi brevi e pochi margini per la risposta. Giornata calda, erba secca e palle che schizzano via non appena trovano come appoggiarsi sul verde. Solidità da entrambe le parti con Alcaraz che gioca con più varietà e creatività – serve&volley, smorzate, contrattacchi –, Fritz prova a reggere il confronto con colpi piatti e profondi, ma paga caro quel singolo passaggio a vuoto. Finisce 6-4, con lo spagnolo praticamente perfetto nei suoi turni di battuta.Fritz reagisce, Alcaraz inciampa. Nel secondo parziale non ci sono palle break fino all’ultimo game. Fritz sale di livello, serve meglio e soprattutto entra più deciso nei game di risposta. Alcaraz tiene fino al 5-6, quando si incarta su un rovescio semplice, commette un doppio fallo e regala tre set point consecutivi all’americano. Taylor è glaciale: prende il secondo e chiude 7-5. Tutto da rifare per il campione uscente.
    Il campione si riaccende. La reazione di Alcaraz è feroce. Aggredisce subito le seconde di Fritz e strappa il servizio a inizio terzo set, dominandolo poi con il servizio: concede un solo quindici alla battuta in tutto il parziale. Fritz non riesce a trovare soluzioni efficaci in risposta, si irrigidisce nei momenti cruciali e cede di nuovo il gioco di servizio 6-3. Lo spagnolo torna a comandare, e la finale è sempre più vicina.
    Un tie-break da brividi. Nel quarto set l’equilibrio è totale. Si continua a viaggiare a ritmi altissimi al servizio, con una sola palla break concessa da Fritz. Si arriva al tie-break, dove l’americano sale 6-4 grazie a un mini-break che sembra prolungare il match. Ma Alcaraz annulla i due set-point con due giocate straordinarie, sfrutta due errori fatali del californiano e chiude alla prima occasione utile. Vince 8-6 il tie-break, vola in finale, si lascia andare in un’esultanza contenuta ma piena di orgoglio.
    Statistiche e numeri da leggenda. Per Carlos è la 24ª vittoria consecutiva dagli Internazionali d’Italia, la 20ª consecutiva sull’erba e la terza finale di fila a Wimbledon. Un traguardo raggiunto, alla sua età, solo da tre mostri sacri come Bjorn Borg, Boris Becker e Rafael Nadal. A 21 anni sarà ancora lui, domenica, l’uomo da battere sull’erba più celebre del mondo.

    La cronaca
    1.set – Serve Fritz, Alcaraz gioca la palla corta 0-15. Aggressivo Alcaraz subito due palle break per lo spagnolo. Ace per la prima. Il nastro da una mano allo spagnolo. Break 0-1. Serve Alcaraz due prime ad oltre 210 km/h, ace gioco a zero 2-0. Si scalda Fritz e mette quattro prime. Gioco a zero 1-2 con l’americano sotto di un break. Taylor aggredisce la seconda di Alcaraz 0-15.Deu prime per lo spagnolo 30-15. Trova la risposta Fritz. Trenta pari. Ancora una prima a 220 km/h , poi ace, Alcaraz conferma il break 3-1. Tiene lo scambio in difesa Taylor 30-0. Bene l’americano che resta lì 2-3. Doppio ace per il n.2 del mondo 30-15. Fritz tiene lo scambio 30 pari. Stecca il dritto Fritz break consolidato 4-2. Palla corta vincente per il californiano 15-0. Entrano due prime, Fritz tiene il servizio 3-4. Serve and volley per Alcaraz 15-0. Servizio e dritto 30-0. Segue a rete il servizio sulla seconda Carlos, 5-3. Splendida palla corta di Alcaraz, arriva il set-point. Contropiede di Fritz. Parità. Ritrova la prima lo statunitense che resta attaccato, 4-5. Alcaraz serve per il set. Non si gioca sul servizio del murciano 40-0, tre set-point. Fritz sbaglia la volée, 6-4 Alcaraz.
    2. set – Fritz serve per primo e questa volta non si fa sorprendere. Gioco a zero 1-0. Spettacolare lob di Alcaraz 15-0. A rete Carlos , gioco a zero anche per lui 1-1. Si apre il campo con il servizio Fritz , quando entra la prima anche Alcaraz è in difficoltà 2-1. Continua con il serve and volley lo spagnolo 15-0 che non lascia spazio a Fritz 30-0. Trova la risposta il n.5 del ranking 30-15. Due errori di Alcaraz, 40 pari. Attacca con il rovescio il murciano, vantaggio Spagna. Sbaglia al volo Fritz 2-2. Ottima prima per Fritz 15-0. Quando a Taylor entra il servizio anche per Alcaraz ci sono problemi in risposta. Gioco a zero 3-2. Segue a rete la prima Alcaraz 30-0. Chiude con la volée di dritto Carlos 3-3. Serve piombo giallo Fritz a 220 km/h, 15-0. Trova la risposta Alcaraz 15 pari. Sbaglia per primo Carlos 30-15. Ancora due prime e Fritz resta avanti 4-3. Serve la seconda Alcaraz, Fritz lo fulmina con la risposta 0-15. Prima e settimo ace, 30-15. Gestisce bene lo scambio Fritz, lungolinea vincente 30 pari. Seconda enorme, Alcaraz a rete, ma sbaglia l’angolo d’attacco Fritz lo passa. Palla break. Servizio al corpo a 218, Parità. Palla corta e volée, Alcaraz da spettacolo. Seconda dello spagnolo, parte lo scambio, Alcaraz fa andare fuori giri Fritz 4-4. Ace di seconda 15-0. Rovescio fuori 15 pari. Gratuito di dritto di Alcaraz 30-15. Passante straordinario di Fritz 40-15. Solido il californiano che resta avanti 5-4. Alcaraz serve per restare nel set. Parte bene con la prima Alcaraz 15-0. A rete l’americano 15 pari. Spinge da fondo Fritz, che è più propositivo e si crea le occasioni 15-30. Segue a rete Carlos 30 pari. Ritrova la prima lo spagnolo 40-30. Ace 5-5. Risposta profonda, Fritz sbaglia il rovescio 0-15. Aggredisce la seconda Carlos che mette fuori 15 pari. Esce ancora il rovescio del murciano 30-15. Ancora una seconda, ma Alcaraz sbaglia ancora 40-15. Sbaglia Fritz 40-30. Prima vincente e Taylor si assicura il tie-break. Il nastro mette fuori il rovescio dello spagnolo 0-15. Dritto vincente di Fritz 0-30. Doppio fallo, il primo arrivano tre set-point per Fritz. Spara fuori il dritto Alcaraz 7-5. Fritz.
    3. set – Taylor Fritz al servizio. Sbaglia per primo Alcaraz 15-0. Continua a servire bene l’americano, ma Alcaraz è più falloso. Gioco a zero 1-0. Doppio ace per Alcaraz e gioco a zero 1-1. Accelera con il dritto Carlos 0-15. Grande risposta di Carlos 0-30. Seconda per Fritz, Alcaraz risponde profondo, 0-40 tre palle break. Palla corta e lob dello spagnolo. Break 2-1. Serve con palle nuove Carlos. Prima vincente, ace, decimo punto consecutivo dallo 0-1. Ancora una prima vincente, tre game a zero per lo spagnolo che conferma il break 3-1. Doppio fallo 0-15. Risponde in rete Alcaraz 15 pari. Ace 40-15, rimane in scia Fritz 2-3. Ritrova la fiducia Alcaraz che serve la seconda a 200 all’ora. Lo spagnolo mette tre prime, non si gioca break confermato a zero, 4-2. Ace numero 10 per Fritz. Doppio fallo per Fritz 40-15 entra la prima 3-4. Doppio fallo anche per Alcaraz 0-15. Risposta sul nastro 15 pari. Seconda sulla riga 30-15. Male nello scambio Fritz, il numero due del mondo tiene il turno di battuta 5-3. Palla corta in rete da parte di Taylor 0-15. Si scambia, Alcaraz costringe Fritz all’errore 0-30. A rete lo spagnolo, Fritz lo passa 15-30. Doppio fallo, due set-point Alcaraz. Ottima prima 30-40. Seconda debole, Alcaraz chiude il set 6-3.
    4. set – Serve per primo Alcaraz. Due errori di dritto 0-30. Ace che da respiro allo spagnolo. Out il dritto di Fritz 30 pari. Prima vincente 40-30. Velocità di scambio alta, il californiano stecca il dritto 1-0. Ottima prima di Fritz, che raddoppia con un ace 30-0. Spinge con il rovescio Taylor, game a zero 1-1. Risposta vincente di Fritz 0-15. Prima robusta 15 pari. Seconda a 200, Alcaraz avanti 30-15. Out la risposta dell’americano 40-15. Trova la risposta di dritto Fritz 40-30. Continua a servire bene Alcaraz 2-1. Risponde bene Alcaraz 0-15. Ace 15 pari. Ace numero 14, 15 e 16, quasi il gioco perfetto, 2-2. Errore di Alcaraz sotto rete 15 pari. Doppio fallo 15-30. Servizio al corpo a 218 km/h, 30 pari. Prima e palla corta 40-30. Servizio e dritto in back si gioca sui servizi 3-2. Doppio fallo 0-15. Manca di precisione nello scambio Fritz 30 pari. Brutto errore di dritto dell’americano 30-40. Palla break. Con coraggio a rete Fritz. Parità. Ottima prima a 219, vantaggio USA. Ace e 3-3. Rovescio in back di Alcaraz Fritz sbaglia il dritto 15-0. Palla corta da maestro dello spagnolo 30-0. Nuovo gioco a zero 4-3. Doppio per Fritz, che rimedia con una prima a 208. Ace. Non si gioca, 4-4. Si avvicina il money time. Volée incredibile di Alcaraz 30-0. Dritto in back vincente, Alcaraz gioco a zero 5-4. Fritz per restare nel match. Prima vincente 15-0. Entra ancora la prima (216 km/h) 30-0. Scambio durissimo, Fritz lo porta a casa, gioco a zero anche per l’americano 5-5. Sbaglia il dritto Alcaraz che rimedia con due accelerazioni turbo 15 pari. A rete Carlos impeccabile 30-15. Ace a 221 esterno seguito da ace di seconda tie-break assicurato 6-5. Due prime sulla riga per Taylor 30-0. Ancora una prima 40-0. A rete Fritz, Alcaraz lo passa con un incrociato stretto 40-15. Ancora palla corta dello spagnolo 40-30. Ace numero 19, 6-6. Tie break. Inizia Alcaraz, Fritz mette fuori la risposta 1-0. Servizio e dritto per l’americano 1-1. Palla corta e smash per Carlos 2-1. Prima a 221, Alcaraz resta avanti 3-1. Serve and volley giocato con un tocco straordinario 4-1. Entra la prima a Fritz 2-4. Prima a uscire 3-4. Rovescio vincente lungolinea di Fritz che recupera il mini-break 4-4. Seconda per Carlos. Attacca Fritz minibreak 5-4 per l’americano. Prima vincente 6-4 due set-point Fritz. A rete Alcaraz che fa un miracolo in risposta, annullato il primo 5-6. Sbaglia il dritto Fritz 6-6. Sbaglia a rete Fritz che esita sull’attacco 6-7 Match point. Risponde profondo lungo Alcaraz esce il rovescio di Fritz. Alcaraz in finale 7-6.
    Enrico Milani

    T. Fritz vs C. Alcaraz Slam Wimbledon T. Fritz [5]4736 C. Alcaraz [2]6567 Vincitore: C. Alcaraz ServizioSvolgimentoSet 4T. Fritz 15-0 30-0 40-0 40-15 40-30 aceC. Alcaraz 0-15 15-15 30-15 40-15 ace ace5-5 → 5-6T. Fritz 15-0 30-0 40-04-5 → 5-5C. Alcaraz 15-0 30-0 40-04-4 → 4-5T. Fritz 0-15 df 15-15 30-15 ace 40-153-4 → 4-4C. Alcaraz 15-0 30-0 40-03-3 → 3-4T. Fritz 0-15 df 15-15 30-15 30-30 30-40 40-40 A-40 ace2-3 → 3-3C. Alcaraz 15-0 15-15 15-30 df 30-30 40-302-2 → 2-3T. Fritz 0-15 15-15 ace 30-15 ace 40-15 ace ace1-2 → 2-2C. Alcaraz 0-15 15-15 30-15 40-15 40-301-1 → 1-2T. Fritz 15-0 30-0 ace 40-00-1 → 1-1C. Alcaraz 0-15 0-30 15-30 ace 30-30 40-300-0 → 0-1ServizioSvolgimentoSet 3T. Fritz 0-15 0-30 15-30 15-40 df 30-403-5 → 3-6C. Alcaraz 0-15 df 15-15 30-15 40-153-4 → 3-5T. Fritz 15-0 ace 30-0 40-0 ace 40-15 df2-4 → 3-4C. Alcaraz 15-0 30-0 40-02-3 → 2-4T. Fritz 0-15 df 15-15 30-15 40-15 ace1-3 → 2-3C. Alcaraz 15-0 30-0 ace 40-01-2 → 1-3T. Fritz 0-15 0-30 0-401-1 → 1-2C. Alcaraz 15-0 30-0 40-0 ace1-0 → 1-1T. Fritz 15-0 30-0 40-0 ace0-0 → 1-0ServizioSvolgimentoSet 2C. Alcaraz 0-15 0-30 0-40 df6-5 → 7-5T. Fritz 0-15 15-15 30-15 40-15 40-305-5 → 6-5C. Alcaraz 15-0 15-15 15-30 30-30 40-30 ace5-4 → 5-5T. Fritz 15-0 ace 15-15 30-15 40-154-4 → 5-4C. Alcaraz 0-15 15-15 30-15 ace 30-30 30-40 40-40 A-404-3 → 4-4T. Fritz 15-0 15-15 30-15 40-153-3 → 4-3C. Alcaraz 15-0 30-0 40-03-2 → 3-3T. Fritz 15-0 30-0 40-02-2 → 3-2C. Alcaraz 15-0 30-0 30-15 40-15 40-30 40-40 A-402-1 → 2-2T. Fritz 15-0 ace 15-15 30-15 40-151-1 → 2-1C. Alcaraz 15-0 30-0 40-01-0 → 1-1T. Fritz 15-0 30-0 ace 40-00-0 → 1-0ServizioSvolgimentoSet 1C. Alcaraz 15-0 ace 30-0 ace 40-04-5 → 4-6T. Fritz 15-0 ace 15-15 30-15 30-30 30-40 40-40 A-403-5 → 4-5C. Alcaraz 15-0 30-0 40-03-4 → 3-5T. Fritz 15-0 30-0 ace 40-0 40-152-4 → 3-4C. Alcaraz 0-15 15-15 ace 30-15 ace 30-30 40-302-3 → 2-4T. Fritz 15-0 30-0 30-15 40-15 40-30 df ace1-3 → 2-3C. Alcaraz 0-15 15-15 30-15 30-30 40-30 ace1-2 → 1-3T. Fritz 15-0 30-0 40-00-2 → 1-2C. Alcaraz 15-0 30-0 40-0 ace0-1 → 0-2T. Fritz 0-15 15-15 15-30 15-40 30-40 ace0-0 → 0-1

    Statistica
    Fritz 🇺🇸
    Alcaraz 🇪🇸

    STATISTICHE DI SERVIZIO

    Ace
    19
    13

    Doppi falli
    6
    3

    Prima di servizio
    75/121 (62%)
    73/113 (65%)

    Punti vinti sulla prima
    60/75 (80%)
    64/73 (88%)

    Punti vinti sulla seconda
    26/46 (57%)
    23/40 (57%)

    STATISTICHE DI RISPOSTA

    Punti vinti in risposta
    26/113 (23%)
    35/121 (29%)

    Palle break convertite
    1/2 (50%)
    3/7 (43%)

    STATISTICHE DEI PUNTI

    Punti vinti a rete
    12/22 (55%)
    31/41 (76%)

    Vincenti
    44
    38

    Errori non forzati
    24
    25

    Totale punti vinti
    112
    122

    STATISTICHE DI MOVIMENTO

    Distanza percorsa
    2617.5 m
    2658.5 m

    Distanza per punto
    11.2 m
    11.4 m LEGGI TUTTO

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    Michael Russell svela il piano per battere Alcaraz: così Fritz sogna la finale a Wimbledon

    Taylor Fritz nella foto – Foto Getty Images

    Decorato con il premio di Miglior Allenatore del 2024, Michael Russell è diventato una figura chiave nell’ascesa di Taylor Fritz ai vertici del tennis mondiale. E in vista della semifinale di Wimbledon contro Carlos Alcaraz, Russell ha raccontato all’ATP la strategia che intende seguire per provare a compiere l’impresa e sorprendere tutti.
    A leggere i pronostici, sembra quasi impossibile pensare che Taylor Fritz possa interrompere la corsa di Carlos Alcaraz verso la finale, ma il tennis – si sa – non ama le certezze, e nel mondo dello sport nulla è mai davvero scritto. Fritz, spesso sottovalutato e oggetto di critiche superficiali sui social, è invece un top 10 solido, metodico, che continua a spingersi oltre i propri limiti grazie a una straordinaria etica del lavoro e una notevole intelligenza tattica. Proprio su questo insiste Michael Russell: “Taylor arriva a questa semifinale con grande fiducia dopo un ottimo rendimento nella stagione sull’erba. Vincere due tornei prima di Wimbledon è stato fondamentale, e l’esperienza delle semifinali Slam, come quella raggiunta lo scorso anno a New York, conta moltissimo. Lì ha giocato al suo meglio e lo vedo pronto per affrontare Carlos qui”.
    Russell descrive Fritz come un vero studioso del gioco, uno che analizza ogni dettaglio per migliorarsi: “La chiave sarà non farsi prendere dall’euforia, non forzare colpi che non sente nelle corde, restare nel suo piano di gioco. Taylor è un grande stratega, ha un’intelligenza tattica notevole ma a volte rischia di pensare troppo. Deve continuare a fluire in campo, senza caricarsi di pensieri inutili”.
    Il piano anti-Alcaraz: servizio, ritmo e rischioMa quali sono, secondo Russell, i punti chiave del piano per battere Alcaraz? “Sarà fondamentale essere efficiente al servizio e muoversi rapidamente per prendersi l’iniziativa. Taylor dovrà togliere tempo a Carlos, impedendogli di dettare il ritmo e dominare i punti. È necessario essere aggressivi in risposta, colpire forte da fondo campo e prendersi qualche rischio. Sappiamo che Carlos è esplosivo e trasforma la difesa in attacco in un attimo, quindi servirà un altissimo livello. Il rendimento con la prima di servizio sarà decisivo per giocare sciolto e mettere pressione”.Sul rapporto con Fritz, Russell aggiunge un dettaglio interessante: “Quando è davvero concentrato, quasi non comunichiamo. Solo nei momenti complicati Taylor chiede di ricevere qualche input, ma in generale mi piace quando entra nella sua ‘zona’ e si isola da tutto il resto”.
    La sfida ad Alcaraz, sulla carta proibitiva, resta pur sempre aperta alle sorprese, specie se Fritz riuscirà a mettere in campo il suo miglior tennis e a seguire il piano preparato dal suo allenatore. La storia di Wimbledon ci insegna che i sogni, qualche volta, diventano realtà.
    Francesco Paolo Villarico LEGGI TUTTO

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    Draper in corsa per essere n.4 nel seeding di Wimbledon, “Ma non sono ossessionato da questo”

    Jack Draper al Queen’s (foto Getty Images)

    I tornei ATP 500 su erba in corso ad Halle e Queen’s Club di Londra sono due classici in calendario, assegnano punti (e dollari…) importanti ma sono soprattutto tappe di avvicinamento fondamentali per affinare la condizione in vista di Wimbledon. Si gioca poco su erba, troppo poco visto che il pubblico apprezza sempre di più la diversità del tennis sui prati rispetto all’ormai omologato gioco sul duro che impera sul tour per tanti mesi. Si parla da tempo della possibilità di trasformare uno dei due eventi a Masters 1000, ma in realtà un vero cambio di passo sarebbe quello di trovare il modo di allungare, almeno di un paio di settimane, il periodo dei tornei sulla più antica superficie, faccenda tuttavia complicatissima a meno di non mettere mano in modo pesante sull’intero calendario stagionale. E il segnale dato dall’ATP eliminando il torneo di Newport post-Wimbledon non è granché.
    Tornando all’attualità, quest’anno il torneo del Queen’s ha anche un altra valenza in relazione ai prossimi Championships: ci dirà chi tra Fritz e Draper concluderà la settimana da n.4 del mondo e quindi sarà quarta testa di serie del terzo Slam annuale. Non è una differenza di poco conto: significa evitare prima della semifinale Sinner e Alcaraz, i due leader nel ranking e prime due teste di serie a Wimbledon. Fritz è già uscito all’esordio – a sorpresa – a Londra, battuto da Moutet, con la perdita dei 100 punti conquistati nel 2024. Con i suoi 4635 punti nel ranking Live, il destino di Taylor è “nelle mani” di Draper, ancora in corsa a Queen’s e attualmente con 4550 punti. Se il britannico batterà nei quarti Brandon Nakashima aggiungerà altri 100 punti al suo bottino e passerà il californiano.
    Sarebbe un risultato molto importante per Draper, ma lui dopo il successo assai faticoso contro Popyrin si è detto non ossessionato dal raggiungere ad ogni costo la quarta posizione nel ranking in vista di Wimbledon. “È qualcosa di importante, aiuterebbe molto senza dubbio, ma allo stesso tempo, la mia testa non è bloccata solo questo obiettivo. Tutto quello che sono riuscito a realizzare nel tennis è arrivato passo dopo passo, non mi sono mai posto un risultato da raggiungere ad ogni costo. Semplicemente sono andato avanti e cerco di fare il massimo delle mie possibilità sulle cose che posso controllare. Non posso decidere io contro chi giocherò, o come saranno le condizioni… Farò anche venerdì del mio meglio per arrivare a giocare nelle condizioni migliori possibili. Mi darò la migliore opportunità per ottenerlo. E ovviamente, se riuscissi ad arrivare a Wimbledon in quella posizione, sarebbe una bella spinta”.
    Curiosa poi la dichiarazione di Jack sul miglioramento del proprio fisico e resistenza, con un paragone automobilistico… “Ho sempre lavorato duramente fuori dal campo e credo che questo mi abbia aiutato a giocare con più costanza nel tour. Ritengo che quelle partite di inizio anno in Australia mi abbiano davvero aiutato a superare quell’ostacolo, la sensazione di non poter reggere sulla grande distanza che sempre ho avuto dentro di me e che mi bloccava. Mi sono sentito sempre meglio in ogni Slam che ho giocato. In passato sentivo che la mia energia non era così forte, mi sentivo come una Ferrari, ma in realtà ero una Toyota, che si rompeva facilmente”. Non resta che attendere la partita di venerdì per il responso. Intanto, la casa automobilistica nipponica non sarà forse felicissima di questo paragone…
    Marco Mazzoni LEGGI TUTTO

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    Taylor Fritz trionfa a Stoccarda: battuto Zverev in finale, primo titolo stagionale e nuovo best ranking

    Taylor Fritz nella foto – Foto Getty Images

    Settimana importate per Taylor Fritz che continua la sua ascesa tra i grandi del tennis mondiale. Il 27enne californiano ha conquistato questa domenica il titolo dell’ATP 250 di Stoccarda, firmando il suo primo trofeo della stagione e il nono della carriera. Per l’americano, che grazie a questa vittoria salirà alla posizione numero 4 del ranking ATP, si tratta anche del quarto successo sull’erba dopo le tre affermazioni a Eastbourne (2019, 2022, 2024).
    Nella finale disputata contro Alexander Zverev, attuale numero 3 del mondo e idolo di casa, Fritz si è imposto con il punteggio di 6-3 7-6(0), confermando una tradizione positiva negli scontri diretti: è la quinta vittoria consecutiva dell’americano contro il tedesco, dopo i successi a Wimbledon, US Open, Laver Cup e ATP Finals nel 2024.
    Il primo set si è deciso nell’ottavo gioco, quando Fritz ha piazzato il break approfittando di un passaggio a vuoto di Zverev, che ha commesso ben due doppi falli nel game, spianando la strada al californiano per la conquista del parziale. Nel secondo set, la sfida si è fatta ancora più equilibrata, ma Fritz ha dimostrato grande solidità mentale, dominando il tie-break 7-0 senza lasciare alcuna chance all’avversario.Da sottolineare anche l’importanza storica di questa finale: era dal luglio 2023 che due top 10 non si affrontavano per un titolo ATP 250, a conferma della qualità e dell’appeal raggiunti dall’evento di Stoccarda.
    Con questo successo, Fritz rafforza ulteriormente la sua fiducia sui prati in vista di Wimbledon e si candida come uno dei protagonisti più attesi della stagione sull’erba.
    ATP Stuttgart Alexander Zverev [1]36 Taylor Fritz [2]67 Vincitore: Fritz ServizioSvolgimentoSet 2Tiebreak0*-0 0-1* 0-2* 0*-3 0*-4 0-5* 0-6*6-6 → 6-7T. Fritz 15-0 30-0 40-0 ace6-5 → 6-6A. Zverev 15-0 15-15 15-30 30-30 30-40 40-40 A-40 40-40 A-40 ace5-5 → 6-5T. Fritz 0-15 0-30 15-30 40-305-4 → 5-5A. Zverev 15-0 ace 30-0 40-0 40-154-4 → 5-4T. Fritz 15-0 30-0 40-0 ace4-3 → 4-4A. Zverev 15-0 30-0 30-15 40-15 40-303-3 → 4-3T. Fritz 15-0 30-0 40-0 40-153-2 → 3-3A. Zverev 15-0 ace 30-0 40-0 40-152-2 → 3-2T. Fritz 15-0 30-0 40-02-1 → 2-2A. Zverev 15-0 ace 30-0 30-15 40-15 40-301-1 → 2-1T. Fritz 0-15 15-15 30-15 40-15 ace ace1-0 → 1-1A. Zverev 0-15 15-15 15-30 30-30 40-300-0 → 1-0ServizioSvolgimentoSet 1T. Fritz 0-15 15-15 30-15 40-15 ace ace3-5 → 3-6A. Zverev 0-15 15-15 30-15 ace 30-30 df 30-40 40-40 40-A df3-4 → 3-5T. Fritz 15-0 30-0 ace 40-0 ace3-3 → 3-4A. Zverev 15-0 30-0 30-15 30-30 40-302-3 → 3-3T. Fritz 0-15 15-15 15-30 30-30 40-30 40-40 A-402-2 → 2-3A. Zverev 15-0 30-0 40-01-2 → 2-2T. Fritz 15-0 30-0 ace 30-15 40-15 ace1-1 → 1-2A. Zverev 15-0 15-15 30-15 40-15 ace0-1 → 1-1T. Fritz 15-0 30-0 30-15 40-15 ace0-0 → 0-1

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    Masters 1000 Miami: Fritz resta un tabù per Berrettini. L’americano vince in tre lottati set, grande partita

    Matteo Berrettini (foto Getty Images)

    C’è andato davvero vicino Matteo Berrettini a sfatare il tabù Taylor Fritz con una prestazione importante, generosa, di quantità e qualità, pure annullando ben 6 match point all’americano nel rush finale del secondo set, ma alla fine tantissima grinta e gran tennis non sono bastati a portare a casa il successo nell’ultimo quarto di finale del Masters 1000 di Miami. L’azzurro cede per 7-5 6-7(7) 7-5 dopo due ore e trequarti di tensione, spettacolo e tanto bel tennis nella serata di Miami. Una sconfitta che brucia, arrivata davvero per una manciata di punti come mai, ma allo stesso tempo è la conferma del grande livello ritrovato da un Matteo “sano” e tostissimo, con ben 41 vincenti contro il miglior Fritz dell’anno, tornato ai livelli di eccellenza che l’hanno portato nel 2024 in finale a US Open e alle Finals. Fritz sfida Mensik in semifinale, mentre Berrettini esce di scena a testa altissima, davvero bravo a reggere contro un avversario che ha servito con numeri eccellenti: 76% di prime palle vincendo il 79% dei punti. Berrettini ha avuto numeri quasi uguali con la prima palla, ma il dato della seconda servizio è quello che fornisce una chiave di lettura della sconfitta: Fritz ha portato a casa il 63% dei punti, Matteo solo il 37%. È vero che la partita è girata in quel maledetto undicesimo game, sul 5 pari del terzo, con un diritto di Berrettini che non passa il nastro e poi invece un recupero di Fritz sulla palla break assurdo, bello e fortunato, con una palla toccata in difesa estrema, a candela, che gli resta in campo per un niente e poi è bravo a girare in attacco… ma è anche corretto rilevare che nel corso della partita l’americano ha risposto di più e meglio di Berrettini e questo ha sostenuto la sua prestazione e l’ha portato al successo. Matteo infatti ha corso di più e l’ha fatto davvero bene, in particolare da metà del secondo set. Qualità, quantità, ma anche un po’ troppa fatica.
    Per tutta la prima fase del match l’azzurro è stato più in difesa, a controbattere e rincorrere, mostrando un’eccellente condizione fisica e anche tecnica, perché i suoi colpi difensivi hanno sorretto il suo gioco, insieme al servizio. È mancato invece il back in tutta la prima fase, perché la spinta di Taylor è stata talmente vigorosa e ben orchestrata che appena l’azzurro accorciava o rallentava, l’americano è stato un fulmine nell’entrare nella palla e prendersi il punto. C’è stato tanto equilibrio, moltissimi punti si sono decisi sul filo, con un errore di un dito o per un forcing che hanno fine ha stroncato l’avversario. Una classica partita fisica, mentale, giocata molto bene da entrambi e che si è decisa davvero su pochi punti. Esaltante la fase decisiva del secondo set (raccontata bene nella cronaca sottostante) dove Matteo ha salvato 6 match point, 3 di fila al tiebreak, allungando l’incontro al terzo set. In quel frangente – e non solo – Berrettini ha ruggito come nei suoi momenti migliori, mettendo in campo cuore, gambe e un braccio poderoso, che non ha mai tremato.
    Berrettini poteva vincere questa partita, bastava che una manciata di punti fossero girati meglio, il tennis si sa è uno sport diabolico… ma oggettivamente ha risposto peggio e nel complesso del match è stato più a rincorrere l’avversario che a dominare. Per buona parte dell’incontro il diritto è stato meno incisivo rispetto ad altri match del 2025, anche per merito di Fritz. Ha invece convinto col rovescio in spinta, davvero un colpo miglioratissimo e solido con il quale ha rintuzzato l’ottimo rovescio del rivale e anche trovato diversi lungo linea ottimi. Ha servito piuttosto bene sulla traiettoria esterna, ma il merito di Taylor in risposta è stato importante, e con questo ha costruito la sua vittoria.
    Berrettini ha corso tanto e bene, ha servito non come nella sua miglior giornata ma complessivamente in modo più che positivo. Ha migliorato enormemente il rovescio e a livello di tenuta mentale è stato di granito. Una partita così la puoi vincere e la puoi perdere. Purtroppo contro Fritz aveva perso i primi 4 match, è arrivata anche la quinta sconfitta, stavolta davvero di un pelo. Non è facile essere positivi dopo una sconfitta, ma se ci ricordiamo cosa era Matteo solo un anno fa di questi tempi, ritrovarlo a questo livello, a battagliare per quasi 3 ore contro uno dei migliori del tour, beh, c’è da guardare il bicchiere mezzo pieno. Una nottata da leoni, grande partita e grande spettacolo. È mancata solo la vittoria per essere memorabile. Solo…

    Marco Mazzoni

    La cronaca
    Berrettini scatta benissimo dai blocchi: in risposta è rapido a coprire il campo e regge alla grande col rovescio. Un cambio potentissimo col diritto lungo linea sbaraglia Fritz e gli porta il terzo punto su tre giocati, 0-40! Fritz salva le prime due, poi gioca un pessimo rovescio dopo il servizio e la palla muore a metà rete. BREAK Berrettini, 1-0. Un po’ di foga di Matteo nel primo turno di servizio, un diritto e poi un rovescio out gli costano il 30-40. Ottima prima palla al corpo, nemmeno così potente ma molto precisa, palla break annullata. Berrettini non deve concedere a Fritz l’angolo a sinistra, perché se da lì comanda col diritto diventa molto pericoloso. Proprio con una bordata dalla sua “piazzola” Taylor strappa una seconda palla break e stavolta un il Contro BREAK arriva con un errore di rovescio dell’azzurro, dopo uno scambio rapido. 1 pari. Tante prime palle per Matteo, ma non è bastato. Dopo i fuochi d’artificio iniziali, due buoni turni di servizio. Berrettini inizia a martellare bene con la curva esterna da destra, Fritz è sicuro con servizio e diritto. Sul due pari Matteo trova una splendida palla break e scatta benissimo a coprire il campo. Con difese sapienti si porta 15-40 in risposta. Un po’ di rimpianto per la prima palla break, un back di rovescio esce di poco mentre il precedente colpo di Fritz tocca un capello di riga. Poi il servizio del californiano dilaga e chiude il game con un bel rovescio, 3-2. Nel sesto game Fritz è bravo a bloccare in risposta e poi trova due accelerazioni ottime col rovescio, a punire un paio di diritti inside out di Matteo non così incisivi. Berrettini col quarto Ace del match, al centro, salva la palla break. Tante chance in risposta nonostante due ottimi battitori (ben 8 in soli 6 game). 3 pari. L’italiano corre di più, mentre l’americano gioca più dal centro e comanda, ma le rincorse di Matteo sono ottime. Servono tre Ace a Fritz per portarsi 4-3. C’è qualità in campo, il romano trova un’accelerazione di diritto da sinistra eccezionale, zero equilibrio ma tutto controllo. 4 pari. Domina il servizio per tre game, fino al 6-5. Berrettini serve indietro e un rovescio lungo linea gli esce di pochissimo, 15-30, poi un diritto da sinistra out di due dita. 15-40, due set point per Fritz. ACE al T sul primo (133 miglia), 30-40; non passa la prima palla… è bravo Fritz a rispondere profondo, guadagna campo e sposta Matteo fino a portarlo all’errore dopo quattro rincorse. SET Fritz, 7-5. Peccato perché Berrettini ha giocato un buonissimo set, ma quei due errori in spinta nel dodicesimo game li ha pagati a caro prezzo. Solo un punto vinto da Matteo su 8 seconde di servizio in campo, e solo 3 punti vinti in risposta sulle 21 prime palle di Taylor. Il miglior rendimento risposta è stato decisivo, oltre a qualche errore di troppo di Matteo, insieme a un diritto meno poderoso rispetto ai suoi standard.
    Secondo Set, Fritz to serve. Serve bene, e soprattutto Fritz staziona sicuro al centro e fa correre Berrettini. Corre bene Matteo, ma corre troppo, e alla fine il forcing di Taylor ha la meglio, 1-0. Rientra bene nel match Berrettini, ottimo turno di servizio impreziosito da un attacco alla rete con un back classico, colpo ormai raro sul tour ma sempre elegante. 1 pari. Fritz è diventato intoccabile al servizio, mentre Berrettini è sempre sotto la pressione della risposta dell’americano, bravo a tenere un posizione avanzata e impattare con qualità. Anche il rovescio del californiano è ben centrato, cross o lungo linea non fa differenza, comanda lui e Matteo rincorre. Troppo. Dalle palle break concesse nel quinto game, Fritz domina i suoi turni di battuta, progressivamente più sicuro e offensivo. Il set scorre rapido sui turni di  battuta, con tre game a zero consecutivi dal 2 pari. Berrettini serve sotto 4-3, punteggio scomodo col fardello del primo set ceduto. Matteo continua a mettere in campo quasi solo prime palle, belle robuste, ma appena c’è la seconda… Fritz è un fulmine ad entrare in campo dalla risposta e comandare. 4 pari. Si entra nella fase caldissima del set. Stasera non funziona così bene il back di rovescio di Matteo, la palla del rivale è molto veloce e forse non fa in tempo ad impattare con sicurezza. 5-4 Fritz. Berrettini serve spalle al muro. Non gli manca il coraggio: smorzata difficilissima col diritto dopo un’accelerazione, ma l’esecuzione è perfetta, come il servizio seguente (Ace n.11). Purtroppo il rovescio tradisce per due volte Matteo, molto bravo Fritz a spingere tanto e reggere le pallate dell’azzurro. 30 pari, a due punti dalla vittoria l’americano. Sotto massima pressione, stavolta il rovescio cross di Berrettini è ottimo, esecuzione non banale dopo due errori di fila. Ma che risposta poi trova Taylor, troppo bella per essere voluta… angolo impossibile. Vantaggi. Bene Matteo, con potenza si porta 5 pari. Fritz è un fulmine (clamorosa un volée bassa, anche forse fortunata), 6-5 con solo 5 punti ceduti nei suoi game nel set. Taylor è molto fortunato con un nastro malandrino che rimette in campo una palla destinata fuori. Poi segue un altro nastro yankee, che respinge l’accelerazione di diritto di Matteo (colpita un po’ bassa). 15-30, suona l’allarme rosso. NO!?! Berrettini attacca con tempi giusti ma sbaglia malamente un volée quasi scolastica. Errore grave, 15-40 e Due Match Point Fritz. Non entra la prima palla da destra… ma apre bene l’angolo col diritto, 30-40; ancora niente prima palla, tensione alle stelle… UF! Fritz cerca la risposta vincente lungo linea, gli esce di un niente. Il servizio issa Berrettini al tiebreak con due palle match annullate entrambe con la seconda di servizio. La risposta resta decisiva: sull’1 pari grande impatto di Taylor e poi diritto lungo linea che sorprende l’azzurro, 2-1 e servizio Fritz. Comanda tanto l’americano, spinta forsennata con palla profonda e anche carica che lascia l’italiano troppo dietro a rincorrere. 4-1 Fritz. Si gira 4-2 dopo l’Ace di Matteo, poi un altro, 4-3. Beh, applausi a entrambi per il bellissimo scambio, con tanta corsa, tagli, ma il jolly lo trova Taylor con un diritto cross non velocissimo che taglia le game all’azzurro, 5-3. Poi attacco perentorio e 6-3, altri Tre Match Point per l’americano. Il romano resta aggrappato alla partita con tutto quel che ha, anche una smorzata terribilmente difficile e ben giocata sul 6 punti a 4. Che rischio, che mano e che classe. 6-5, ora però serve Fritz. SI! Risponde bene col diritto Matteo, pesantissimo impatto d’incontro e via avanti. 6 pari!!! Ace Fritz, 7-6, ecco la sesta palla match. Berrettini martella col servizio esterno, 7 pari. Arriva il set point Berrettini col servizio, 8-7. Che rimonta!!! Berrettini regge in difesa e poi scappa lo scambio con una sbracciata col diritto. SET Berrettini, 9 punti a 7, con sei match point annullati. Mamma mia… Aveva perso 10 set di fila contro Fritz, almeno questa missione è compiuta.
    Terzo set, Berrettini inizia con buon turno di servizio; Fritz sembra aver cancellato subito la frustrazione dei match point mancati, 1 pari. Il set vinto ha sciolto totalmente il braccio di Matteo, col diritto fa le classiche “buche per terra”, pazzesca la bordata lungo linea che gli vale il 2-1. Anche Fritz regge bene, c’è un buonissimo livello e tanta pressione, 2 pari. Nel quinto game Matteo indovina una bordata di diritto in corsa estrema da cineteca, poi però forse paga quello sforzo con due errori, 30 pari. E pure la prima palla non che non va… Attacca da troppo lontano Matteo ed è punito dal passante di rovescio di Fritz, palla break da 30-40. Berrettini si aggrappa al servizio, tre punti di fila e 3-2. Fritz veleggia sicuro, altri due Ace e tre pari, quindi torna a spingere dalla risposta. Matteo ora soffre nei suoi game, sbaglia una smorzata ed è sotto 0-30. La battuta torna a sostenerlo, quattro punti di fila con l’Ace per il 4-3. Arriva il colpo del match, un recupero col rovescio che diventa un passante cross imprendibile, che mano Matteo! Giocata che farà il giro del mondo mia non basta a impensierire Fritz alla battuta, 4 pari. Berrettini resta solido, si porta 5-4. Ora tutta la pressione sul californiano che però non abbandona la sua faccia d’attore restando di ghiaccio. Pokerface e braccio caldissimo, 5 pari. Scatta in piedi il pubblico dell’Arena dopo la demi-volée spettacolare giocata da Berrettini, che poi manca un tocco sotto rete successivo, forse distratto dalla traiettoria. Che spettacolo! Altro bello scambio, tagli poi accelerazioni, col diritto vincente a chiudere. Bravissimo Berrettini, e altrettanto bravo Fritz a rispondere davvero bene col rovescio. 30 pari. ACE! Poi un nastro maledetto… Ai vantaggi Matteo esagera con il diritto, una palla banale in scambio è lunga, palla break delicatissima. Servizio esterno e diritto, che coraggio nello spingere ancora con lo stesso colpo e farlo bene, testa di granito Matteo. Fritz ormai risponde a tutto braccio, mamma mia che colpo, come se l’è tolta dalla pancia… Seconda palla break. Altra bordata di servizio, Berrettini si salva ancora. Lotta feroce, se non c’è l’aiuto del servizio nello scambio Taylor è sopra. Ne vince un altro, terza palla break. Seconda palla… beh, difesa ESTREMA di Fritz su di una bordata di diritto, la palla, una sorta di candela infinita, gli resta in campo e poi è bravo a trovare un diritto cross potente. BREAK Fritz, va a servire avanti 6-5. Inizia male, regalo sotto rete, poi spinge bene aprendo l’angolo col diritto, 15 pari. Berrettini è bravo a trovare un doppio passante di rovescio, molto preciso il secondo (attacco un po’ corto). 15-30. Ace esterno, perfetto (16esimo). Altro scambio, si corre, si spinge, alla fine è Matteo il primo a sbagliare. 78 minuti dopo, c’è il settimo Match Point per Fritz. Finsce qua, con un attacco pentito ma alla fine vincente, nonostante una corsa super generosa di un Berrettini mai dopo. Che partita, che grandi giocatori. Che peccato per Matteo, una sconfitta arrivata davvero per una manciata di punti. Applausi a Fritz, sua miglior partita del 2025, ma anche Berrettini può solo essere felice della prestazione.

    ATP Miami Taylor Fritz [3]767 Matteo Berrettini [29]575 Vincitore: Fritz ServizioSvolgimentoSet 3T. Fritz 0-15 15-15 15-30 30-30 ace 40-306-5 → 7-5M. Berrettini 15-0 15-15 30-15 30-30 40-30 ace 40-40 40-A 40-40 40-A 40-40 40-A5-5 → 6-5T. Fritz 15-0 30-0 30-15 40-15 ace 40-304-5 → 5-5M. Berrettini 15-0 15-15 30-15 40-15 40-304-4 → 4-5T. Fritz 15-0 15-15 30-15 40-153-4 → 4-4M. Berrettini 0-15 0-30 15-30 30-30 40-30 ace3-3 → 3-4T. Fritz 15-0 30-0 40-0 ace ace2-3 → 3-3M. Berrettini 15-0 30-0 30-15 30-30 30-40 40-40 A-402-2 → 2-3T. Fritz 0-15 15-15 30-15 40-151-2 → 2-2M. Berrettini 15-0 30-0 ace 40-01-1 → 1-2T. Fritz 15-0 30-0 40-0 40-150-1 → 1-1M. Berrettini 15-0 ace 30-0 40-00-0 → 0-1ServizioSvolgimentoSet 2Tiebreak0*-0 1-0* 1-1* 2*-1 3*-1 4-1* 4-2* ace 4*-3 ace 5*-3 6-3* 6-4* 6*-5 6*-6 7-6* ace 7-7* 7*-86-6 → 6-7M. Berrettini 15-0 15-15 15-30 15-40 30-40 40-40 A-40 40-40 A-406-5 → 6-6T. Fritz 0-15 15-15 30-15 40-15 ace5-5 → 6-5M. Berrettini 15-0 30-0 ace 30-15 30-30 40-30 40-40 A-405-4 → 5-5T. Fritz 0-15 15-15 30-15 40-15 ace4-4 → 5-4M. Berrettini 15-0 30-0 30-15 40-154-3 → 4-4T. Fritz 15-0 30-0 40-0 ace3-3 → 4-3M. Berrettini 15-0 30-0 ace 40-03-2 → 3-3T. Fritz 15-0 30-0 40-0 ace2-2 → 3-2M. Berrettini 15-0 ace 30-0 30-15 30-30 40-30 ace2-1 → 2-2T. Fritz 15-0 15-15 30-15 40-15 ace1-1 → 2-1M. Berrettini 15-0 30-0 40-01-0 → 1-1T. Fritz 15-0 15-15 15-30 30-30 40-300-0 → 1-0ServizioSvolgimentoSet 1M. Berrettini 15-0 15-15 15-30 15-40 30-406-5 → 7-5T. Fritz 0-15 15-15 30-15 40-15 ace ace5-5 → 6-5M. Berrettini 15-0 30-0 40-15 ace5-4 → 5-5T. Fritz 15-0 30-0 30-15 df 40-154-4 → 5-4M. Berrettini 0-15 15-15 30-15 ace 40-154-3 → 4-4T. Fritz 15-0 ace 30-0 40-0 40-15 df 40-30 ace3-3 → 4-3M. Berrettini 15-0 15-15 30-15 ace 30-30 30-40 40-40 ace A-403-2 → 3-3T. Fritz 0-15 0-30 df 15-30 15-40 30-40 40-40 A-402-2 → 3-2M. Berrettini 15-0 ace 15-15 30-15 ace 30-30 40-302-1 → 2-2T. Fritz 15-0 30-0 40-01-1 → 2-1M. Berrettini 0-15 15-15 15-30 30-30 30-40 40-40 40-A0-1 → 1-1T. Fritz 0-15 0-30 0-40 15-40 30-40 ace0-0 → 0-1 LEGGI TUTTO