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    Masters 1000 Shanghai: Bellucci lotta, non basta contro Machac

    Mattia Bellucci a Shanghai

    Sprazzi di bel tennis in una vera e propria battaglia, incluso un game fiume di ben 26 punti nel rush finale del secondo set rivelatosi alla fine decisivo, e anche qualche piccolo rimpianto in una partita intensa, a tratti divertente con fiammate di qualità notevolissime, ma va in archivio come sconfitta per Mattia Bellucci. L’azzurro ci mette gambe e cuore, oltre al suo braccio ricchissimo di qualità, ma non basta ad arginare la maggior potenza e aggressività di Tomas Machac, che esce vincitore all’esordio del Masters 1000 di Shanghai. 6-3 6-4 lo score per il ceco, più efficace con i colpi di inizio gioco e bravo a forzare la partita sul ritmo, sulla progressione e spinta, un “punch” superiore a quello dell’italiano che forse ha fin troppo accettato – o subito – le condizioni imposte dal rivale invece di insistere sulle variazioni e tagli che all’avvio della partita gli hanno portato situazioni interessanti, ma non sfruttate. Bellucci paga scelte di gioco non sempre efficaci e soprattutto una seconda di battuta non all’altezza della prima, con Machac prontissimo a mettere il turbo in risposta e prendersi punti diretti o situazioni di vantaggio che gli hanno dato i due break, uno per set, che gli hanno consegnato la grande “W” e aperto le porte del secondo turno nel mille cinese.
    È una sconfitta, ma resta una buona prestazione per Mattia, non era affatto un primo turno “facile”. Fisicamente il lombardo ha retto bene l’impatto dei ritmi imposti dal forte rivale, e il suo tennis ha colpi che possono mettere in difficoltà avversari forti e attrezzati come Tomas, ma sicuramente deve riuscire a gestire le emozioni con più calma sotto pressione. Nel game fiume sul 4 pari del secondo set l’esempio lampante: ha avuto ben sei occasioni di chiudere il game ma… non le ha giocate in modo lucido, spesso con la seconda di servizio e improvvisando fin troppo, invece di insistere in una selezione dei colpi sì varia ma più piegata all’efficacia, tesa a mettere in crisi l’avversario invece di affidarsi prevalentemente all’effetto sorpresa. Machac oggi ha sofferto spesso le variazioni sul proprio diritto, andando fuori ritmo quando l’azzurro è riuscito a passare da palla veloce ad una più lenta o carica di spin; Bellucci ha usato troppo poco questo schema, provando variazioni non sempre efficaci e sbagliando qualcosa di troppo spingendo a tutto braccio col diritto, un colpo che ancora non è al livello di altri nel suo repertorio.
    Nell’ora e quarantotto minuti di gioco, Bellucci ha ricavato un buon 73% di punti vinti con la prima palla, affidandosi in particolare alla curva esterna mancina da sinistra che spesso ha messo in difficoltà Machac, ma solo il 36% con la seconda palla, troppo poco, mentre il ceco in risposta è stato complessivamente più ficcante come dimostrano le 10 palle break complessive ottenute. Ne ha avute 4 Mattia, senza riuscire a sfruttarne nessuna. Bene Tomas nel primo set, ma sul 3 pari del secondo invece Bellucci si è giocato proprio male la chance di allungo, e quando una partita è così tirata e l’avversario sulla carta superiore non te lo puoi permettere. Machac oltretutto è un colpitore formidabile, ma non è esattamente un tennista solido mentalmente, crea la differenza con l’esuberanza nella spinta, i suoi angoli, i rischi che si prende, ma se riesci a farlo gioco scomodo e mettergli pressione, ti concede qualcosa. Lì doveva incidere Bellucci, cercando di mettergli più pressione dalla risposta e portandolo a giocare palle difficili da spingere. Nella prima fase del match c’è riuscito, poi il ceco è certamente salito per spinta e intensità, ma l’italiano si è bloccato in quel tennis, difendendo più che attaccando. Invece di uscire dal palleggio con tagli per mandare per spostare Machac fuori posizione, Bellucci ha rischiato la bordata vincente, e non sempre è andata bene. Poche anche le smorzate per i suoi standard, anche se va detto che la velocità media imposta dal ceco non rendeva facile provarle.
    Era un primo turno difficile per Mattia, una sconfitta contro Machac su questi campi ci sta. L’anno scorso nel torneo Tomas si prese il lusso di battere Alcaraz… quindi quando si racconta una sconfitta è sempre da valutare i meriti dell’avversario, che oggi sono stati superiori ai demeriti di Bellucci. Però Mattia deve riguardare questa partita e cogliere i passaggi che non è riuscito a gestire al meglio, ha tutto quel che serve per riuscirci e vincere contro avversari di questo calibro.
    Marco Mazzoni

    La cronaca
    L’incontro inizia con Machac alla battuta e la partita va subito in lotta. I due sono agli antipodi, Macach spinge tanto in progressione, Bellucci invece varia molto rotazione e altezza della palla, cercando di mandare fuori ritmo il ceco. Da 40-15 Bellucci risale e arriva a due palle break ai vantaggi, Machac se le gioca benissimo con due accelerazioni di diritto perfette. Più agevole il primo turno di servizio del lombardo, turno a zero e 1 pari. Tomas nello scambio staziona più vicino alla riga di fondo, e per Bellucci un gran rischio lavorare col diritto cross sul rovescio del ceco, che infatti nel quarto game fulmine l’italiano con un’accelerazione lungo linea spettacolare. Il servizio sostiene il gioco di Mattia, proprio una splendida apertura di campo – con la seconda palla – gli consente un fulmineo serve and volley, chiuso con ottima mano. 2 pari. Anche il rovescio di Bellucci è un gran colpo, bellissima la frustata cross che gli vale in risposta il punto di apertura del quinto game. Machac rimonta da 15-30 governando lo scambio e punendo la posizione troppo arretrata di Bellucci con una smorzata perfetta. 3-2.C’è un buon tennis generale, anche Bellucci spinge con precisione e attacca gli spazi. L’incontro si accende di nuovo sul 3 pari. Machac combina due disastri sotto rete (pessima la seconda volée) e si ritrova sotto 0-30. Si aggrappa al servizio ma sul 30 pari Bellucci è bravo a reggere in difesa e il diritto tradisce il ceco. 30-40, terza palla break del match per l’italiano. Non si gioca, ecco l’Ace per Machac, che poi ne trova un altro decisivo a chiudere il game, 4-3. Ora è Mattia in difficoltà al servizio: un errore banale poi è sorpreso da un tocco stretto del ceco, 0-30. Due Ace rimettono in pista Bellucci, 30 pari, quindi Tomas dalla risposta guadagna campo e ancora col diritto lungo linea sbaraglia l’azzurro. 30-40, prima palla break a suo favore. Ottima curva esterna mancina, Bellucci annulla la chance, ma ne arriva un’altra subito dopo col solito, ottimo, diritto lungo linea, troppo campo concesso da Mattia dopo una risposta profonda sulla seconda di servizio troppo docile. Stavolta il BREAK arriva: ancora seconda di battuta, Machac risponde stretto e Bellucci si fa ingolosire dallo spazio sul lungo linea, ma il diritto è lungo. L’italiano paga a caro prezzo le seconde di battuta, agilmente aggredite dalla buona risposta del ceco, che sul 5-3 serve bene e con due Ace chiude il set per 6-3.
    Il secondo set scatta con Bellucci alla battuta ma lo stesso copione: le sue seconde di servizio non sono abbastanza incisive per contenere l’esuberanza in risposta di Machac, che è bravo a rispondere potente da lontano e risalire il campo rapidissimo. Sul 30 pari ancora seconda palla, e Tomas non si fa scappare l’occasione per entrare forte e prendersi il punto con un rovescio cross in salto da highlight. Palla break sul 30-40. Stavolta Bellucci riesce a trovare un angolo esterno molto acuto con la seconda di servizio e l’apertura di campo sul lungo linea che sfrutta alla perfezione. Urla Mattia, il momento è difficile e si incita. La lotta è feroce perché Machac vuole allungare subito, pressa a tutta e si prende un’altra palla break con un passante potente, al corpo. Mattia regge ancora, Ace, proprio quando ne aveva assoluto bisogno. 14 punti per portare a casa un durissimo primo game, 1-0. Nel secondo game, sul 30-15, Machac si ferma e chiede l’intervento del medico, non si sente bene, ma riprende. Non si contano i suoi ritiri per problemi fisici di ogni tipo e già è sceso in campo con un vistoso tape sul ginocchio destro. 1 pari. Qualche errore di troppo per Mattia nel terzo game, un diritto banale out e poi valuta male una risposta del rivale. Ancora una grande lotta ai vantaggi, il ceco punge in risposta, ma non riesce ad arrivare a palla break (2-1). Arriva lo staff medico del torneo da Machac, ma dopo un breve consulto nessun intervento e il ceco va a servire. Infatti non sembra accusare alcunché, anzi serve come un treno Tomas e chiude un comodo game a 15, 2 pari. In risposta sul 3-2, Bellucci approfitta di un paio di errori dell’avversario e si ritrova 30 pari. Ha una piccola occasione sulla seconda palla e decide di entrare a tutta col rovescio ma la palla gli esce di poco, provocando la stizza di Mattia, consapevole che era il momento per arrivare palla break. La chance arriva lo stesso: Machac comanda dalla riga di fondo ma di volo gioca un tocco fin troppo spettacolare e la palla gli esce. Palla break! Bellucci la spreca, cerca un diritto in risposta con tanta rotazione ma la palla gli esce, grave errore visto il momento incerto del rivale, che serve male e concede qualcosa. 3 pari. È evidentemente teso Bellucci, la chance mancata, lo score… Sbaglia un diritto e serve male, 15-30. Lo aiuta il ceco con una risposta di rovescio larga su di una seconda palla dell’azzurro tutt’altro che temibile. Sul 30 pari commette un terribile doppio fallo con la palla a mezza rete. Palla break sul 30-40. Comanda il ceco ma Mattia regge senza indietreggiare, e alla fine è il diritto di Machac ad andare fuori giri. 4-3. Sul 4 pari il ceco rompe gli indugi in risposta: clamoroso l’impatto col diritto lungo linea, fulmina l’italiano, 15-30. Bellucci si prende un rischio enorme caricando il diritto dopo una gran risposta, la palla gli resta in campo di un niente. Ma Machac pressa, comanda col rovescio e avanza. 30-40, palla break delicatissima, può mandarlo a servire per chiudere. Mattia prende tempo, si prende un time violation… Va sotto in scambio, un nastro impenna la palla e Machac tira un vincente col rovescio cross che gli esce di un niente. Ogni turno di battuta del nativo di Busto Arsizio è una sofferenza. L’undicesimo punto del game è uno scambio ad altissima velocità, bellissimo il rovescio vincente di Tomas, gli vale un’altra chance per l’allungo, ma la battuta, esterna e precisa, aiuta l’italiano. Fase caotica, tra errori e tensione, e qualche guizzo come la smorzata millimetrica di Bellucci che annulla la terza PB. Machac continua a martellare, e il 26esimo punto del game è un errore di rovescio di Bellucci, sulla quinta palla break, che manda il ceco a servire per il match sul 5-4.

    Mattia Bellucci vs Tomas Machac ATP Shanghai Mattia Bellucci34 Tomas Machac [20]66 Vincitore: Machac ServizioSvolgimentoSet 2T. Machac 0-15 15-15 15-30 30-30 40-30 ace4-5 → 4-6M. Bellucci 15-0 ace 15-15 15-30 30-30 30-40 40-40 A-40 ace 40-40 A-40 40-40 A-40 40-40 40-A 40-40 A-40 40-40 df A-40 40-40 40-A 40-40 40-A 40-40 A-40 40-40 40-A4-4 → 4-5T. Machac 15-0 30-0 ace 40-04-3 → 4-4M. Bellucci 0-15 15-15 15-30 30-30 30-40 df 40-40 A-403-3 → 4-3T. Machac 15-0 15-15 30-15 30-30 40-30 40-40 40-A 40-40 A-403-2 → 3-3M. Bellucci 15-0 30-0 40-0 ace2-2 → 3-2T. Machac 0-15 15-15 30-15 ace 40-152-1 → 2-2M. Bellucci 15-0 ace 30-0 30-15 30-30 40-30 40-40 A-40 40-40 A-40 40-40 A-401-1 → 2-1T. Machac 0-15 15-15 30-15 ace 40-15 40-301-0 → 1-1M. Bellucci 0-15 df 15-15 30-15 30-30 30-40 40-40 A-40 40-40 40-A 40-40 ace A-40 40-40 A-400-0 → 1-0ServizioSvolgimentoSet 1T. Machac 15-0 30-0 40-0 ace 40-15 ace3-5 → 3-6M. Bellucci 0-15 0-30 15-30 ace 30-30 ace 30-40 40-40 40-A3-4 → 3-5T. Machac 0-15 0-30 15-30 ace 30-30 30-40 40-40 ace A-40 40-40 A-40 ace3-3 → 3-4M. Bellucci 15-0 30-0 40-0 40-15 40-302-3 → 3-3T. Machac 0-15 15-15 15-30 30-30 40-302-2 → 2-3M. Bellucci 15-0 ace 15-15 30-15 30-30 40-301-2 → 2-2T. Machac 0-15 15-15 30-15 ace 40-15 40-301-1 → 1-2M. Bellucci 15-0 30-0 40-00-1 → 1-1T. Machac 0-15 15-15 30-15 40-15 40-30 40-40 df 40-A 40-40 40-A 40-40 A-400-0 → 0-1
    !DOCTYPE html >Statistiche Tennis: Bellucci vs Machac

    Statistica
    Bellucci 🇮🇹
    Machac 🇨🇿

    STATISTICHE DI SERVIZIO

    Rating del servizio
    248
    303

    Ace
    8
    11

    Doppi falli
    4
    1

    Prima di servizio
    52/88 (59%)
    48/70 (69%)

    Punti vinti sulla prima
    38/52 (73%)
    34/48 (71%)

    Punti vinti sulla seconda
    13/36 (36%)
    13/22 (59%)

    Palle break salvate
    8/10 (80%)
    4/4 (100%)

    Giochi di servizio giocati
    9
    10

    VELOCITÀ DI SERVIZIO

    Velocità massima
    221km/h (137 mph)
    211km/h (131 mph)

    Velocità media prima
    193km/h (119 mph)
    197km/h (122 mph)

    Velocità media seconda
    162km/h (100 mph)
    160km/h (99 mph)

    STATISTICHE DI RISPOSTA

    Rating della risposta
    70
    133

    Punti vinti su prima di servizio
    14/48 (29%)
    14/52 (27%)

    Punti vinti su seconda di servizio
    9/22 (41%)
    23/36 (64%)

    Palle break convertite
    0/4 (0%)
    2/10 (20%)

    Giochi di risposta giocati
    10
    9

    STATISTICHE DEI PUNTI

    Punti vinti a rete
    0/0 (0%)
    0/0 (0%)

    Vincenti
    0
    0

    Errori non forzati
    0
    0

    Punti vinti al servizio
    51/88 (58%)
    47/70 (67%)

    Punti vinti in risposta
    23/70 (33%)
    37/88 (42%)

    Totale punti vinti
    74/158 (47%)
    84/158 (53%) LEGGI TUTTO

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    Berdych critica la scelta di Mensik e Machac di giocare la Laver Cup: “Quella settimana poteva essere sfruttata meglio”

    Tomas Berdych, oggi capitano in Davis per la Rep. Ceca

    C’è un gran battage mediatico per scaldare l’atmosfera in vista dell’edizione 2025 della Laver Cup, da domani al via a San Francisco, tra la presenza del suo ideatore Federer a stimolare il talento ancora acerbo di Fonseca a gite turistiche dei protagonisti alla scoperta delle bellezze della Bay Area, come il leggendario penitenziario di Alcatraz. Ma c’è anche chi critica la scelta di giocare questa esibizione, sostenendo che si poteva usare meglio lo spazio della settimana. È Tomas Berdych a criticare la scelta dei suoi connazionali Jakub Mensik e Tomas Machac, in squadra per il team Europe rispettivamente come giocatore effettivo e prima riserva agli ordini del nuovo capitano Yannick Noah. Il capitano in Davis della Repubblica Ceca, reduce dalla favolosa affermazione negli USA nei qualifiers di Davis che ha aperto le porte alla sua nazionale alla Final 8 di Bologna, ha parlato in modo schietto, affermando di non condividere la scelta dei suoi due giocatori di disputare la ricca esibizione a squadre.
    “È la mia opinione personale, ma se fossero i ragazzi a chiedermelo, risponderei allo stesso modo” ha dichiarato l’ex n.4 al mondo alla stampa nazionale, dopo aver guidato la sua squadra al trionfo in Coppa Davis in Florida. “Per me, al momento, quella di giocare adesso la Laver Cup non sarebbe affatto un’opzione. Hanno già tanto alle spalle e molto altro ancora da affrontare nel corso della stagione”.
    “La Laver Cup a mio avviso è più adatta a giocatori già consolidati in posizioni di vertice. Capisco perché vogliano partecipare, ma quella settimana potrebbe essere sfruttata in maniera più efficace. È così che la vedo. Non che mi dia particolarmente fastidio, ma questo è il mio punto di vista” conclude Berdych, che ha giocato una volta l’esibizione, proprio l’edizione inaugurale nella “sua” Praga nel 2017.
    Parole che certamente non lasceranno indifferenti quelle di Berdych, ma con un fondamento molto solido. Mensik in particolare è attualmente al diciannovesimo posto nella Race to Turin; staccare il pass per le Finals è forse un obiettivo remoto, ma negli ultimi due mesi di tour ci sono tanti punti da assegnare, in tornei che si addicono assai alle sue caratteristiche, come gli indoor europei dove il suo servizio “bomba” e potenza nei colpi può essere quasi inarrestabile. Ma oltre a questa speranza di entrare nel lotto delle Finals, effettivamente il dopo US Open è un momento importante per riposo e preparazione: basta vedere la scelta di Jannik Sinner, bravissimo a sfruttare al meglio nelle scorse annate questo spazio per presentarsi preparato al massimo per il rush finale dell’annata. È curioso che un personaggio pacato come Berdych abbia punzecchiato due dei suoi migliori tennisti proprio durante il lancio di uno degli eventi meglio promossi nell’intera stagione, mostrando un lato che forse non conoscevamo.
    Marco Mazzoni  LEGGI TUTTO

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    Australian Open: Djokovic cresce di condizione e batte Machac in tre set

    Novak Djokovic a Melbourne (foto ATP.com)

    Al terzo turno Novak Djokovic che vince e convince in tre set contro il ceco Tomas Machac (6-1 6-4 6-4 lo score). Avversario difficile, ma domato dal serbo che ha giocato tatticamente in modo perfetto, alzando il suo livello di gioco rispetto ai primi due turni del torneo.
    C’era attesa per vedere come se la sarebbe cavata il campione serbo in questo terzo turno degli Australian Open. Djokovic veniva da due match in cui aveva in entrambi ceduto un set. Contro l’americano Basavareddy 19 anni e 107 del mondo al primo turno e con il portoghese Faria, classe 2003 e 125 del ranking. L’avversario non era dei più difficili. Tomas Machac ceco, 26 ATP, una finale persa a Ginevra, contro Ruud, nel maggio 2024 oro a Parigi nel doppio misto con Siniakova. Buon servizio, ottime gambe, ma un tennis da incontrista basata sulla resistenza e sullo sfruttamento della potenza dell’avversario. Diciamo il tipo che giocatore che piace a Novak e che non gli pone nessun tipo di problema. E così è stato. Due palle break per il serbo già nel primo gioco della partita e tanta tattica da parte di Novak che manovra e manovra Machac fino allo sfinimento. Punti da 25, 30 scambi con conclusione logica a favore del serbo. C’era tanto Murray nel Novak di oggi. L’uso del back di rovescio e l’esasperazione di uno schema di gioco. Un primo parziale senza storia chiuso 6-1.
    Gli schemi si ripetono anche nel secondo parziale. Si conta un punto con 35 scambi. Novak tira il fiato e perde il servizio, ma poi mette la freccia, recupera il break a va avanti. Certo che il 10 volte campione di Melbourne deve trovare qualche soluzione che non sia giocare ogni punto su 20/30 scambi. Una fatica inutile anche se pagante, ed infatti Novak che sembra non respirare bene chiede l’intervento del fisio. Niente di grave il medico lascia un paio di pasticche e si riparte.
    Continua il lavoro ai fianchi di Djokovic che guadagna un’altra palla break. Un altro punto da 30 colpi e nuova palla break. Incredibile la forza mentale di Novak nello stare lì a scambiare, scambiare, scambiare senza perdere terreno ed accelerare nel momento giusto. Break e Djokovic passa a condurre. Alza il piede il serbo, ma questo non gli impedisce di portare a casa anche il secondo set 6-4.
    Partita ormai segnata visto che Novak in vantaggio di due set a zero, ha perso una solo una volta su 286. Ed infatti anche nel terzo set la musica non cambia. Break al primo gioco con il serbo che In fiducia ritrova anche il servizio, fino allora al 50%, e mette a segno sei ace nel set . Finisce 6-4 sul secondo match point, Novak c’è.
    E’ stata una prova di resistenza fisica ben riuscita. Incredibile se pensiamo che Djokovic compirà trentotto anni il prossimo giugno. Si è vista la mano di Murray nella preparazione della partita e della perfetta tattica da adottare. Tecnicamente mentalmente perfetto Novak ha sfinito Machac facendolo correre su ogni palla.
    Bisognerebbe però vederlo contro qualcuno che accelera lui la palla, non contro un incontrista come il ceco che si appoggia sui colpi dell’avversario. Giocare come oggi si può fare se l’avversario non ti toglie il tempo e ti permette di preparare il colpo.L’impressione è che Sinner ed Alcaraz e forse anche Zverev siano fuori dalla sua portata. Sicuramente Djokovic non è d’accordo, ma il prossimo avversario Jiri Lehecka 23 anni e 29 del mondo sarà un test probante per il serbo. Novak ha vinto l’unico precedente alla United Cup del 2024, il ceco è on fire, ma il re leone non si arrende mai.
    Enrico Milani
    (7) N. Djokovic vs (26) T. Machac ATP Melbourne Novak Djokovic [7]666 Tomas Machac [26]144 Vincitore: Djokovic ServizioSvolgimentoSet 3N. Djokovic 15-0 30-0 40-0 40-155-4 → 6-4T. Machac 15-0 15-15 15-30 30-30 40-305-3 → 5-4N. Djokovic 15-0 15-15 30-15 40-15 40-304-3 → 5-3T. Machac 15-0 15-15 30-15 30-30 30-40 40-40 A-404-2 → 4-3N. Djokovic 15-0 30-0 40-03-2 → 4-2T. Machac 0-15 0-30 15-30 30-30 30-40 40-40 A-403-1 → 3-2N. Djokovic 15-0 30-0 40-0 40-152-1 → 3-1T. Machac 15-0 30-0 30-15 40-152-0 → 2-1N. Djokovic 15-0 30-0 40-01-0 → 2-0T. Machac 15-0 15-15 15-30 15-40 30-400-0 → 1-0ServizioSvolgimentoSet 2N. Djokovic 0-15 0-30 15-30 30-30 30-40 40-40 A-405-4 → 6-4T. Machac 15-0 30-0 40-05-3 → 5-4N. Djokovic 0-15 15-15 30-15 40-154-3 → 5-3T. Machac 0-15 15-15 30-15 40-154-2 → 4-3N. Djokovic 15-0 30-0 40-03-2 → 4-2T. Machac 0-15 15-15 15-30 30-30 30-40 40-40 40-A2-2 → 3-2N. Djokovic 0-15 15-15 30-15 40-151-2 → 2-2T. Machac 0-15 0-30 15-30 15-400-2 → 1-2N. Djokovic 0-15 0-30 15-30 15-400-1 → 0-2T. Machac 15-0 30-0 30-15 30-30 30-40 40-40 40-A 40-40 A-40 40-40 A-40 40-40 A-400-0 → 0-1ServizioSvolgimentoSet 1N. Djokovic 0-15 0-30 15-30 30-30 30-40 40-40 A-405-1 → 6-1T. Machac 0-15 0-30 0-404-1 → 5-1N. Djokovic 0-15 15-15 15-30 30-30 40-303-1 → 4-1T. Machac 0-15 0-30 15-30 15-40 30-402-1 → 3-1N. Djokovic 15-0 30-0 30-15 30-30 40-301-1 → 2-1T. Machac 0-15 0-30 0-40 15-40 30-40 40-40 A-401-0 → 1-1N. Djokovic40-30 40-40 A-400-0 → 1-0

    Statistica
    Djokovic 🇷🇸
    Machac 🇨🇿

    STATISTICHE DI SERVIZIO

    Ace
    9
    4

    Doppi falli
    4
    5

    Prima di servizio
    51/79 (65%)
    55/87 (63%)

    Punti vinti sulla prima
    41/51 (80%)
    35/55 (64%)

    Punti vinti sulla seconda
    15/28 (54%)
    12/32 (38%)

    Punti al servizio giocati
    51
    55

    Punti al servizio vinti
    41
    35

    STATISTICHE DI RISPOSTA

    Punti di risposta giocati
    55
    51

    Punti di risposta in gioco
    41
    30

    Punti di risposta vinti
    20
    10

    Vincenti in risposta
    1
    0

    Errori non forzati in risposta
    0
    5

    Punti vinti in risposta
    40%
    24%

    Palle break convertite
    5/15 (33%)
    1/3 (33%)

    STATISTICHE DEI PUNTI

    Punti vinti a rete
    12/18 (67%)
    12/22 (55%)

    Vincenti
    28
    25

    Errori non forzati
    20
    35

    Totale punti vinti
    96
    70

    VELOCITÀ DI SERVIZIO

    Velocità massima
    200 km/h
    200 km/h

    Velocità media prima
    188 km/h
    185 km/h

    Velocità media seconda
    155 km/h
    153 km/h

    COLPI VINCENTI

    Dritto
    6
    11

    Volée
    2
    3

    Approccio
    0
    0

    Passanti
    1
    0

    Lob
    0
    0

    Smash
    2
    0

    Drop shot
    0
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    Masters 1000 Shanghai: Sinner doma un ottimo Machac, conquista l’ottava finale del 2024

    Jannik Sinner (foto Getty Images)

    Velocità, scambi rapidi e attacchi continui a generare spettacolo nel contrasto tra l’aggressività e la difesa pronta al contrattacco, con tantissimi colpi vincenti e pure momenti di ironia e sorrisi nonostante la tensione agonistica alle stelle. Un pacchetto “completo” e gran bel tennis stamattina sul Centre Court di Shanghai, miglior modo per iniziare un weekend in salsa tennistica coi fiocchi. Jannik Sinner batte un ottimo Tomas Machac per 6-4 7-5, conquistando l’ottava finale stagionale e prima nel Masters 1000 asiatico, dove domani attende il vincente di Djokovic – Fritz e assicurandosi il n.1 di fine anno, premio meritatissimo per una stagione incredibile. L’azzurro ha disputato una partita di alto livello, forte della sua ormai proverbiale consistenza e freddezza, abilità necessarie a reggere l’urto del tennis offensivo, super aggressivo e a tratti davvero efficace del ceco, che dopo la splendida vittoria su Alcaraz nei quarti di finale si conferma tennista di talento, fortissimo di gambe e con l’attitudine ideale per affrontare i migliori e scalare la classifica. Ha spinto come un forsennato il ceco, con un diritto in grande spolvero e tempi di gioco davvero rapidi, tanto che Sinner è stato spesso costretto a rincorrere e subire. Una condotta spavalda e molto rischiosa, che è costata a Machac molti errori (ben 36 alla fine, a fronte di 25 vincenti), ma necessaria per far partita pari contro il n.1 e metterlo spesso alle corde.
    Jannik ha trionfato perché ha fatto valere in campo la sua maggior esperienza e tenuta, con giocate estremamente lucide nei passaggi chiave, in particolare il rush finale dei due set, nei quali ha messo pressione al rivale portandolo ad esagerare e quindi sbagliare. Sinner era andato sotto di un break in apertura, scattato un po’ lento dai blocchi, ma ha subito alzato la velocità e intensità dei suoi colpi riprendendosi il break e alzando il livello del servizio. Una vittoria con meno fuochi d’artificio rispetto ad altre sue affermazioni in stagione, ma contro un avversario così pimpante, potente, rapido nella copertura del campo e pronto ad attaccare, restare solidi e cambiare marcia nei momenti decisivi è stata la tattica più corretta. E come al solito, Jannik esegue alla perfezione e vince.
    Machac ha pienamente confermato di essere uno “vero”, ha qualità tecniche e morali. Sapeva che per battere Jannik doveva giocare una partita addirittura migliore a quella prodotta contro Alcaraz visto che l’azzurro ha una tenuta superiore in difesa; c’ha provato dall’inizio alla fine con attitudine e visione, attaccando tantissimo ma non in modo sconsiderato. Ha servito piuttosto bene (due prime su tre in campo, vincendo altrettanti punti), ha risposto con aggressività provando subito a rubare campo a Sinner, riuscendoci spesso con pallate davvero profonde. Quando è riuscito a comandare col diritto si è preso moltissimi punti di forza, o ha attaccato la rete con approcci profondi e seguiti con timing perfetto e buona mano di volo, figlio classico dalla scuola ceca, la migliore del mondo. Sul rovescio invece ha pagato dazio alla maggior qualità e consistenza di Sinner, che infatti in moltissime fasi cruciali lì ha insistito, staccando importanti dividendi. La vera forza di Machac sono le gambe, gli appoggi: impressionante la sua potenza e rapidità nello scattare sulla palla, sia in spinta che nelle difese, dove riesce a non farsi trovare mai del tutto impreparato. E poi, pure i due momenti di ironia, uno col pubblico che salutava prima Federer e poi Sinner (“A me non mi ama nessuno?”), e addirittura uno nella stretta finale del match, dove ha bonariamente rimproverato Jannik di tirare troppo forte provocando la rottura del telaio (!). Piccole grandi cose, che sottolineano la bellezza dello spirito di questo ragazzo, aperto e divertito nonostante la dura battaglia. Applausi convinti.
    Applausi scroscianti anche a Sinner, perché vincere oggi non era per niente facile. Machac ha davvero giocato un gran match, non capita spesso di vedere Jannik finir sotto nei tempi di gioco e nella spinta, costretto a rincorrere e rintuzzare. Il n.1 si è dimostrato ancora una volta tale perché quando vieni un po’ travolto l’istinto ti porterebbe a cercare una contro mossa immediata, spingere ancor più forte per tener fermo l’avversario, ma così facendo rischi tanto e puoi regalare all’altro punti decisivi. Sinner per questo ha scelto lucidamente di giocare con la calma dei forti, non facendosi mai prendere dalla fretta e frenesia, ma aspettando i momenti ideali per entrare con forza nella palla e riprendersi il centro del campo, il controllo del tempo di gioco e quindi imbastire il suo pressing, quello che stritola ogni rivale e lo porta all’errore. In tutto questo, molte improvvise accelerazioni di rovescio lungo linea e la velocità nel passare al contrattacco, con un diritto davvero efficace dal centro a punire Machac, inchiodato a sinistra col rovescio cross. Ha pure servito bene in momenti importanti l’azzurro, chiudendo complessivamente con due prime su tre in campo vincendo tre punti su quattro. E ancor più importante il bilancio finale di 27 vincenti e solo 12 errori. Visto il forcing del rivale, è questo un dato enorme, che spiega quanto sia stato bravo Jannik a non sparacchiare via colpi, reggere e piazzare l’affondo decisivo nei momenti importanti.
    Non ha variato molto oggi Sinner, pochissimi back e zero smorzate, ma contro un rivale così rapido in campo sarebbe stato contro producente. La selezione ideale dei colpi è un altro suo punto di forza. Come ormai scriviamo molto spesso, la differenza Sinner la piazza giocando bene i punti decisivi. L’ha fatto anche oggi contro Machac, portando a casa una vittoria molto importante. Una vittoria che gli assicura il n.1 di fine 2024, una posizione questa che nessuno può mettere in dubbio.
    Marco Mazzoni

    La cronaca
    La prima semifinale del 1000 di Shanghai inizia con Sinner al servizio. Subito una bordata in risposta di Machac, diritto lungo linea fulminante. Jannik capisce che non deve lasciar spazio alle iniziative del ceco, tira un bel servizio e poi via un attacco col rovescio. Tomas è un fulmine nell’arrivare sulla palla, con un rovescio cross fantastico sorprende anche Sinner si prende la palla break sul 30-40. Con una risposta molto aggressiva di diritto sulla seconda dell’azzurro provoca l’errore di Jannik, BREAK e 1-0 Machac. Tomas è ripartito esattamente dal livello che gli ha permesso di battere Alcaraz, anche al servizio, 2-0; non buona invece la partenza di Sinner, un po’ corto nello scambio, così Machac ha il tempo per prendere l’iniziativa. Nel terzo game entra in ritmo il servizio del n.1, tira il primo Ace e poi il secondo, 1-2. Esagera Machac nel quarto game, due attacchi sconsiderati per profondità dell’approccio e poi un errore in spinta, crolla 0-40, tre possibilità per impattare lo score per l’azzurro. Col servizio Tomas annulla le prime due, 30-40. Poi si scambia, e Jannik sale in cattedra: palla velocissima, apre l’angolo col rovescio cross e lo infila con un vincente lungo linea fantastico. BREAK Sinner, 2 pari. Brutale come Sinner abbia cambiato marcia, nel quinto game travolge Machac con un’anticipo, velocità e sicurezza nello spingere la palla angolata IMPRESSIONANTE. Di contro balzo tira un altro vincente di rovescio che lo porta 3-2. Machac ha perso la sicurezza totale dell’avvio del match (e della vittoria su Alcaraz), sbaglia di più spingendo a tutta, e si ritrova di nuovo sotto 15-30 nel sesto game. Sinner gioca “smart”: profondo, al centro, con una palla più carica che spinge all’ennesimo errore Tomas. 15-40, di nuovo spalle al muro. Il break non arriva, due buoni servizi di Tomas. Di solo servizio, 3 pari. Si ride in campo, è inquadrato Roger Federer e il pubblico non si cheta… Rischia qualcosa Jannik nel game successivo, un errore in costruzione gli costa il 15-30 e poi si butta a rete colpendo una volée “in pancia” per nulla facile. È costretto agli straordinari Sinner, altro errore di rovescio, e ai vantaggi Machac di prova ma che difesa dell’azzurro! Bellissimo punto. Tomas c’è, si difende alla grande sull’attacco successivo di Jannik, ottima fase dell’incontro, si gioca bene a tennis. Con un Ace provvidenziale Sinner si porta 4-3. Jannik prova a destabilizzare il rivale spostandosi molto indietro in risposta, ma è rapido il ceco ad avanzare e prendersi il campo, ai vantaggi si porta 4 pari, molto spettacolare l’ultimo punto del game con un diritto in salto a-la-Monfils. Del resto, per forza nelle gambe Tomas non è secondo a nessuno. Ottimo game di servizio di Sinner, 5-4, ora Machac è sotto massima pressione. E la sente tutta. Esagera col diritto e scivola sotto 15-30. Ace del ceco, poi sbaglia un diritto giocato con troppa fretta… c’è un Set Point per Sinner! Si butta a rete con un discreto approccio di diritto, ma il passante di rovescio di Jannik si abbassa e diventa difficile da gestire, tanto che la volée (seppur ben eseguita) è di poco lunga. SET Sinner, 6-4, bravo a rimontare lo svantaggio iniziale e poi giocare solido, con più velocità e sbagliando poco. Buon livello di Machac, ma con così tanto rischio ha commesso troppi errori.
    Sinner riparte al servizio nel secondo set, ha bisogno di ben tre Ace per ma vince il game (ottime le risposte del rivale), può fare corsa di testa. Buon game anche per Machac, servizio e diritto molto aggressivo, 1 pari. Sinner gioca sicuro come un treno sui binari, Machac rischia molto di più, e quindi sbaglia qualche accelerazione, ma è costretto a farlo per tenere il livello dell’azzurro. Il set scorre su game di servizio, nessuna chance in risposta. Jannik carica più spesso di spin la sua palla di servizio, in particolare sulle seconde, tutto per anestetizzare l’aggressività in risposta del ceco. Più forte l’azzurro sulla diagonale di rovescio, ma quando Machac può colpire col diritto è assai pungente. Sul 3 pari, poche prime palle di Jannik, e sul 30 pari Machac attacca dalla risposta e sul net copre bene, ma alla fine Sinner lo infila, punto di una certa importanza, poteva diventare palla break per il ceco. 4-3 Sinner. Più attivo nel set Machac, ha più vincenti dell’italiano e ci prova sempre anche in risposta, come la bordata vincente sul 40-15 che lascia immobile Jannik. Con un doppio fallo (primo del match) sicuramente provocato dalla risposta precedente, Sinner è costretto ai vantaggi. Con un’altra risposta profonda e poi affondo di rovescio, ottimo, Machac di guadagna con merito la palla break. Servizio esterno e bel rovescio cross, la cancella con sicurezza il n.1. Attacca all’arma bianca Tomas, ancora a rete a prendersi un’altra palla break, gran momento per lui. Servizio e diritto, ancora solidissimo Sinner. Si affida al servizio, alla consistenza a medio rischio Jannik, e chiude un game difficilissimo, per il 5-4. Jannik inizia benissimo in risposta, spacca il primo scambio con un cambio di velocità mortale cross col diritto. 0-15. Machac sorride con ironia e va a cambiare il telaio, scheggiato, “tiri troppo forte!” dice a Jannik, che divertito assiste, il tutto in un momento bello critico della partita… Applausi a Tomas. Spreca una piccola chance l’azzurro, sulla seconda palla comanda lo scambio ma sbaglia un diritto banale, poteva volare a due punti dal match. 5 pari. Sinner comodamente vola 6-5. Qualità massima di Tomas, il diritto è micidiale, pure un serve and volley d’autore. Poi però esagera, pure un doppio fallo e si ritrova 30 pari. Sinner trova una bella difesa su di un diritto pesante, e Machac esagera col contro piede. 30-40 e Match Point Sinner! Non entra la prima palla… FANTASTICO SINNER! Inchioda il rivale a sinistra dalla risposta, costruisce, avanza e chiude con lo smash. Bellissima partita e vittoria di sostanza, di un Sinner pronto a dare due zampate nel rush finale dei set. È la sua ottava finale di un 2024 irreale. Forse ci sarà Djokovic. Di sicuro ci sarà Jannik Sinner.

    [1] Jannik Sinner vs [30] Tomas Machac ATP Shanghai Jannik Sinner [1]67 Tomas Machac [30]45 Vincitore: Sinner ServizioSvolgimentoSet 2T. Machac 15-0 30-0 30-15 30-30 df 30-406-5 → 7-5J. Sinner 15-0 30-0 40-0 ace5-5 → 6-5T. Machac 0-15 15-15 30-15 40-155-4 → 5-5J. Sinner 0-15 15-15 30-15 40-15 40-30 40-40 df 40-A 40-40 40-A 40-40 A-404-4 → 5-4T. Machac 15-0 30-0 30-15 40-154-3 → 4-4J. Sinner 15-0 ace 30-0 30-15 30-30 40-303-3 → 4-3T. Machac 15-0 15-15 30-15 40-15 40-303-2 → 3-3J. Sinner 15-0 15-15 15-30 30-30 40-30 ace2-2 → 3-2T. Machac 0-15 15-15 ace 15-30 30-30 40-30 40-40 A-402-1 → 2-2J. Sinner 15-0 15-15 30-15 40-151-1 → 2-1T. Machac 15-0 15-15 30-15 40-15 ace1-0 → 1-1J. Sinner 0-15 15-15 ace 30-15 ace 30-30 40-30 40-40 A-40 ace0-0 → 1-0ServizioSvolgimentoSet 1T. Machac 15-0 15-15 15-30 30-30 ace 30-405-4 → 6-4J. Sinner 15-0 30-0 40-04-4 → 5-4T. Machac 15-0 30-0 ace 30-15 30-30 40-30 40-40 A-404-3 → 4-4J. Sinner 0-15 15-15 15-30 30-30 40-30 ace 40-40 A-40 40-40 A-40 ace3-3 → 4-3T. Machac 0-15 15-15 ace 15-30 15-40 30-40 40-40 A-403-2 → 3-3J. Sinner 15-0 30-0 40-02-2 → 3-2T. Machac 0-15 0-30 0-40 15-40 30-401-2 → 2-2J. Sinner 15-0 30-0 40-0 ace ace0-2 → 1-2T. Machac 0-15 15-15 30-15 40-15 40-300-1 → 0-2J. Sinner 0-15 15-15 30-15 30-30 30-400-0 → 0-1

    Statistiche
    🇮🇹 J. Sinner
    🇨🇿 T. Machac

    Punteggio servizio
    297
    254

    Ace
    10
    5

    Doppi falli
    1
    1

    Percentuale prime di servizio
    67% (46/69)
    65% (45/69)

    Punti vinti con la prima
    74% (34/46)
    64% (29/45)

    Punti vinti con la seconda
    61% (14/23)
    50% (12/24)

    Palle break salvate
    67% (2/3)
    57% (4/7)

    Giochi di servizio giocati
    11
    11

    Punteggio risposta
    156
    108

    Punti vinti in risposta sulla prima
    36% (16/45)
    26% (12/46)

    Punti vinti in risposta sulla seconda
    50% (12/24)
    39% (9/23)

    Palle break convertite
    43% (3/7)
    33% (1/3)

    Giochi di risposta giocati
    11
    11

    Punti vinti a rete
    63% (5/8)
    72% (13/18)

    Vincenti
    27
    25

    Errori non forzati
    12
    36

    Punti vinti al servizio
    70% (48/69)
    59% (41/69)

    Punti vinti in risposta
    41% (28/69)
    30% (21/69)

    Punti totali vinti
    55% (76/138)
    45% (62/138)

    Velocità massima servizio
    208 km/h
    209 km/h

    Velocità media prima di servizio
    196 km/h
    199 km/h

    Velocità media seconda di servizio
    164 km/h
    167 km/h LEGGI TUTTO

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    Sorpresa a Shanghai: Machac batte Alcaraz! Sarà il ceco a sfidare Sinner in semifinale

    Tomas Machac

    Non ci sarà a Shanghai l’undicesimo atto della rivalità più attesa dal mondo della racchetta, Sinner vs. Alcaraz. “Colpa” di Tomas Machac che con una prestazione fantastica ha sorpreso il 4 volte campione Slam spagnolo, superandolo per 7-6(5) 7-5 e guadagnando così la semifinale del Masters 1000 cinese, suo miglior risultato in carriera. Alla vigilia il ceco aveva avvertito “mi sento bene, penso di poter dire la mia anche contro Alcaraz”. Aveva ragione: sul Centrale del bello stadio cinese, Tomas ha disputato una partita di grande livello tecnico e molto continua, senza grandi sbavature, servendo con qualità e spingendo moltissimo la palla col diritto. Un tennis rapido, verticale, che non ha lasciato tempo ad Alcaraz di imbastire lo scambio e ribaltare la forza in spinta del ceco. Carlos non ama quando è “investito” dalla velocità dei colpi avversari, e visto che in risposta non è riuscito a prendere l’iniziativa si è innervosito, giocando in modo errato alcuni passaggi importanti dell’incontro, in particolare il tiebreak del primo set e sul 5 pari del secondo set, i momenti hanno fanno svoltare la partita dalla parte del .23enne di Beroun.
    Bravissimo Machac, a spingere e prendersi rischi, lasciando poco spazio all’inventiva del rivale, ma qualche demerito è sicuramente da addossare allo spagnolo che a tratti è parso incerto nelle scelte di gioco e pure passivo, scorato dalla difficoltà di prendere in mano il gioco e l’incontro. Alcaraz ha terminato la partita con numeri al servizio non malvagi e un saldo positivo tra vincenti ed errori (25-20), negativo quello di Machac ma ha condotto maggiormente la partita, facendo ben 31 vincenti (a fronte di 42 errori). Machac ha assolutamente giocato meglio i punti decisivi.

    Magnificent Machac 👏
    Tomas Machac reaches his first ATP Masters 1000 semi-final with a 7-6 7-5 victory over Alcaraz#RolexShanghaiMasters pic.twitter.com/8uPvhurKjD
    — Tennis TV (@TennisTV) October 10, 2024

    Il primo set è arrivato al tiebreak senza break. Machac ha annullato due chance ad Alcaraz, una nel terzo game (un gioco fiume di ben 14 punti) e poi un’altra nel settimo. Nel tiebreak, Machac si è preso il vantaggio vincendo il sesto punto ed chiuso per 7 punti a 5, senza tremare ma spingendo molto bene col diritto, colpo oggi migliore nel suo repertorio. Ben 20 vincenti per il ceco nel set, grandissima qualità e tenuta.
    Nel secondo set Alcaraz serve peggio e subisce il primo break dell’incontro nel terzo game, alla seconda chance. Machac è bravo a salvare ancora una palla break nel game successivo, ma capitola nel sesto gioco, dove la battaglia si fa feroce: crolla 0-40 al servizio, annulla le tre palle break e poi anche una quarta, ma la pressione di Alcaraz è importante e alla fine il break sospirato arriva alla quinta opportunità. 3 pari, il set torna in equilibrio e si pensa che Carlos sia pronto a prendersi la partita. Invece Machac, sorpassato sul 4-3, regge e continua a spingere, fino al 5 pari quando strappa due palle break allo spagnolo e si prende il break decisivo con un bel passante stretto di rovescio. Serve con precisione e non trema Tomas, chiudendo l’incontro per 7-5 e volando in semifinale.
    Per il ceco, n.33 ATP, è la prima semifinale in un Masters 1000 e seconda vittoria contro un top 5 in carriera, dopo quella su Djokovic a Ginevra.

    [3] Carlos Alcaraz vs [30] Tomas Machac ATP Shanghai Carlos Alcaraz [3]65 Tomas Machac [30]77 Vincitore: Machac ServizioSvolgimentoSet 2T. Machac 15-0 30-0 40-05-6 → 5-7C. Alcaraz 0-15 15-15 ace 15-30 15-40 30-40 ace5-5 → 5-6T. Machac 15-0 15-15 30-15 40-155-4 → 5-5C. Alcaraz 15-0 30-0 40-04-4 → 5-4T. Machac4-3 → 4-4C. Alcaraz 15-0 30-0 40-0 40-153-3 → 4-3T. Machac 0-15 0-30 0-40 15-40 30-40 40-40 40-A 40-40 40-A2-3 → 3-3C. Alcaraz 0-15 df 15-15 ace 15-30 30-30 40-301-3 → 2-3T. Machac 0-15 15-15 15-30 30-30 30-40 40-40 A-401-2 → 1-3C. Alcaraz 0-15 0-30 15-30 15-40 30-401-1 → 1-2T. Machac 15-0 15-15 df 30-15 ace 40-15 40-301-0 → 1-1C. Alcaraz 15-0 30-0 40-0 ace0-0 → 1-0ServizioSvolgimentoSet 1Tiebreak0-0* 0*-1 1*-1 1-2* 2-2* 2*-3 2*-4 2-5* 3-5* 4*-5 4*-6 5-6*6-6 → 6-7C. Alcaraz 15-0 30-0 ace 40-0 40-155-6 → 6-6T. Machac 15-0 30-0 30-15 40-155-5 → 5-6C. Alcaraz 15-0 15-15 30-15 40-154-5 → 5-5T. Machac 15-0 30-0 40-0 ace ace4-4 → 4-5C. Alcaraz 15-0 30-0 30-15 40-15 40-303-4 → 4-4T. Machac 15-0 15-15 30-15 40-15 40-30 40-40 40-A 40-40 A-403-3 → 3-4C. Alcaraz 15-0 ace 30-0 30-15 40-152-3 → 3-3T. Machac 0-15 15-15 30-15 40-15 40-302-2 → 2-3C. Alcaraz 15-0 30-0 40-0 ace 40-151-2 → 2-2T. Machac 15-0 15-15 15-30 30-30 40-30 40-40 40-A 40-40 A-40 40-40 A-40 40-40 A-401-1 → 1-2C. Alcaraz 15-0 30-0 40-00-1 → 1-1T. Machac 0-15 15-15 ace 15-30 30-30 40-30 40-40 A-40 40-40 df A-400-0 → 0-1 LEGGI TUTTO

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    Storica Vittoria di Machac: Djokovic Battuto nonostante un 0-6

    Tomas Machac

    Oggi Tomas Machac ha compiuto una vera impresa sul Campo Centrale dell’ATP di Ginevra 2024. Non solo ha sconfitto il numero uno del mondo, un Novak Djokovic che non dissipa i dubbi prima di arrivare al Roland Garros 2024; ci è riuscito nonostante abbia subito un “bagno” contro, un doloroso 0-6 che, tuttavia, non lo ha minimamente irritato né allontanato dalla vittoria.
    È solo la seconda volta che il serbo perde dopo aver incassato un 6-0 (la precedente è stata contro Sam Querrey, a Parigi-Bercy nel 2012), ma il dato storico è il seguente: questa è solo la sesta volta che qualcuno sconfigge il numero uno del mondo dopo aver perso un set con quel punteggio. L’ultimo a riuscirci era stato David Ferrer, che aveva battuto Andre Agassi a Roma nel 2003. LEGGI TUTTO

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    ATP 250 Marsiglia: Musetti esce di scena, secca sconfitta contro Machac

    Lorenzo Musetti a Marsiglia

    Lorenzo Musetti non ripete la buona prestazione dell’esordio all’ATP 250 di Marsiglia ed esce di scena al secondo turno, battuto nettamente dal ceco Tomas Machac (23enne, n.66 ATP). Lo score conclusivo, 6-3 6-2 in poco meno di un’ora e mezza di gioco, è specchio piuttosto fedele di una partita comandata dal ceco, bravo a tenere in mano i ritmi di gioco sia nei suoi game di servizio (sostenuto da una battuta discretamente efficace) che in risposta. Proprio la risposta di Machac ha creato enormi problemi all’azzurro: il ceco ha trovato con continuità palle profonde, spesso nei piedi del toscano, incapace di rigiocarle con efficacia e così costretto a perdere campo e rincorrere. Il modesto 39% di punti vinti con la seconda di servizio rivela quando Lorenzo abbia subito in questa fase di gioco, ma in generale non è riuscito a confermare quel che aveva mostrato nell’incontro di lunedì scorso nel torneo, la vittoria su Marterer.
    Anche oggi Musetti ha cercato di stazionare piuttosto vicino alla riga di fondo, per non aprire troppo il campo al rivale, ma l’atteggiamento molto aggressivo di Tomas e la sua facilità nell’impattare in anticipo gli ha consentito di governare la maggior parte degli scambi, forzando errori da parte dell’italiano. Anche in risposta Musetti c’ha provato, quasi mai ha stazionato molto dietro, ma i colpi perlopiù bloccati sono stati facile preda del rivale, davvero rapido con i piedi nel cercare la palla e attaccare. Inoltre Musetti ha subito molto gli attacchi con il diritto cross di Machac, un colpo davvero efficace gli ha aperto il campo per il successivo affondo o chiusura di volo.
    Seguendo l’incontro, è stata netta la sensazione di un Lorenzo che è sceso in campo provando a seguire un piano di gioco piuttosto aggressivo, ma non c’è riuscito per la maggior spinta e anticipo dell’avversario, e non è stato in grado di trovare una contromossa per ribaltare la situazione. Il non sfruttare le palle del contro break nel secondo set ha di fatto chiuso la partita. Lì poteva spingere di più, invece è rimasto ad attendere e il rivale non gli ha regato niente.
    Il primo set scorre sui turni di servizio. Machac salva un terzo game combattuto, ben dieci punti ma senza concedere palle break. Sul 3-2, è Musetti in difficoltà per la prima volta nel match, con il servizio che non lo aiuta affatto. Da 40-15 il gioco si complica, perde 4 punti di fila e concede una palla break. La cancella, ma niente può sulla seconda chance per il ceco, che con un bell’attacco e chiusura di volo strappa il break all’azzurro, portandosi 4-2. Cerca un’immediata reazione Musetti, rischia in risposta e provoca due errori di Tomas, per lo 0-30. Il ceco non si scompone, spinge col diritto e porta il game ai vantaggi. È preciso col diritto Machac, soprattutto col lungo linea. Musetti cerca di stazionare piuttosto vicino alla riga di fondo, ma subisce la profondità del palleggio del rivale, che vola 5-2. Nell’ottavo gioco Lorenzo ritrova la prima palla, e la musica cambia, comanda e chiude con il diritto un paio di ottimi scambi (3-5). Machac comanda il ritmo di gioco, spinge con sicurezza e chiude al primo set point sul 40-30 con un’accelerazione di rovescio lungo linea perfetta. Ha provato in risposta l’azzurro a togliere il comando delle operazioni al ceco, ma nonostante un tocco splendido non è riuscito a romperne il gran ritmo.
    Musetti scatta alla battuta nel secondo set, è subito in difficoltà. Machac risponde bene e comanda con colpi molto profondi, spostando l’azzurro a rincorrere a destra con due diritti cross molto aggressivi. Affronta due palle break Lorenzo sul 15-40. Un errore di diritto in scambio, davvero gratuito visto che la traiettoria era centrale, costa a Musetti un doloroso break in apertura. Inaspettato, arriva un aiuto dal ceco: prima un doppio fallo, poi un diritto sparacchiato malamente lungo, errori che gli costano il 15-40. Sfrutta la seconda palla break Lorenzo, punendo un tentativo di serve and volley del rivale un po’ spericolato. 1 pari. La scarsa fiducia di Musetti in questo periodo si vede nel terzo game sul 30 pari, sbaglia un tocco a un metro dalla rete per lui banale vista la sensibilità della sua mano. Gli costa un’altra palla break. Rapido Machac a guadagnare campo col diritto e chiudere con un comodo smash, di nuovo avanti 2-1 e servizio. La bagarre continua: crolla di nuovo sotto 0-40 il ceco, ma con coraggio si butta avanti e annulla le tre palle break. Completa la rimonta con un Ace, che fa volare Tomas 3-1. Un po’ passivo Musetti nelle palle break, ben giocate dal ceco, ma un po’ timide le risposte, era il momento di spingere di più. Il momento negativo continua per l’azzurro, che subisce l’aggressività in risposta del rivale e concede un secondo break sul 15-40, per il 4-1 Machac. Cerca una reazione l’azzurro, rischia l’attacco, la risposta a tutta e il rovescio vincente lungo linea, ma sono tentativi tardivi. Con un Ace Tomas annulla una palla break all’italiano e si porta 5-1 grazie all’efficacia del servizio, e chiude senza problemi l’incontro per 6-2, con l’ennesimo diritto vincente in avanzamento. Una vittoria meritata per Machac, che continua il suo buon momento di forma, al contrario di Musetti, ancora incapace di svoltare dal suo periodo negativo.
    Marco Mazzoni

    Tomas Machac vs [6] Lorenzo Musetti ATP Marseille Tomas Machac66 Lorenzo Musetti [6]32 Vincitore: Machac ServizioSvolgimentoSet 2T. Machac 15-0 ace 30-0 40-0 ace5-2 → 6-2L. Musetti 15-0 30-0 40-0 40-155-1 → 5-2T. Machac 0-15 15-15 30-15 40-15 40-30 40-40 40-A 40-40 ace A-40 ace4-1 → 5-1L. Musetti 15-0 15-15 15-30 15-403-1 → 4-1T. Machac 0-15 0-30 0-40 15-40 30-40 40-40 A-40 40-40 A-40 ace2-1 → 3-1L. Musetti 15-0 15-15 15-30 30-30 30-401-1 → 2-1T. Machac 0-15 15-15 15-30 df 15-40 30-40 ace1-0 → 1-1L. Musetti 15-0 ace 15-15 15-30 15-400-0 → 1-0ServizioSvolgimentoSet 1T. Machac 0-15 15-15 15-30 30-30 40-305-3 → 6-3L. Musetti 15-0 30-0 30-15 40-155-2 → 5-3T. Machac 0-15 0-30 15-30 30-30 40-30 40-40 A-404-2 → 5-2L. Musetti 15-0 15-15 30-15 40-15 40-30 40-40 40-A 40-40 40-A3-2 → 4-2T. Machac 0-15 15-15 15-30 30-30 40-302-2 → 3-2L. Musetti 0-15 15-15 30-15 40-152-1 → 2-2T. Machac 15-0 15-15 30-15 40-15 40-30 40-40 A-40 40-40 A-401-1 → 2-1L. Musetti 15-0 30-0 30-15 40-15 ace1-0 → 1-1T. Machac 15-0 30-0 30-15 30-30 40-300-0 → 1-0
    Statistiche di Tomas Machac 🇨🇿:– **Serve Rating:** 281– **Aces:** 6– **Double Faults:** 1– **First Serve:** 45/66 (68%)– **First Serve Points Won:** 29/45 (64%)– **Second Serve Points Won:** 12/21 (57%)– **Break Points Saved:** 5/6 (83%)– **Service Games Played:** 9– **Return Rating:** 230– **First Serve Return Points Won:** 11/28 (39%)– **Second Serve Return Points Won:** 11/18 (61%)– **Break Points Converted:** 4/5 (80%)– **Return Games Played:** 8– **Service Points Won:** 41/66 (62%)– **Return Points Won:** 22/46 (48%)– **Total Points Won:** 63/112 (56%)
    Statistiche di Lorenzo Musetti 🇮🇹:– **Serve Rating:** 211– **Aces:** 2– **Double Faults:** 0– **First Serve:** 28/46 (61%)– **First Serve Points Won:** 17/28 (61%)– **Second Serve Points Won:** 7/18 (39%)– **Break Points Saved:** 1/5 (20%)– **Service Games Played:** 8– **Return Rating:** 106– **First Serve Return Points Won:** 16/45 (36%)– **Second Serve Return Points Won:** 9/21 (43%)– **Break Points Converted:** 1/6 (17%)– **Return Games Played:** 9– **Service Points Won:** 24/46 (52%)– **Return Points Won:** 25/66 (38%)– **Total Points Won:** 49/112 (44%) LEGGI TUTTO