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    US Open – Draper: “Il problema al braccio è stato serio, ma ora voglio tornare più forte”

    Jack Draper GBR, 2001.12.22 – Foto Getty Images

    Un passo indietro per prendere la rincorsa e tornare con più forza. È con questo spirito che Jack Draper, numero 5 del mondo, affronta l’US Open 2025 dopo lo stop forzato che lo ha tenuto lontano dai campi tra la fine della stagione sull’erba e l’inizio della tournée americana.Il britannico, semifinalista a New York lo scorso anno, non arriva con aspettative altissime, anche perché non ha potuto giocare nessun torneo della trasferta sul cemento nordamericano. Ma il livello mostrato nel 2025 è stato altissimo e lo rende comunque un avversario pericolosissimo.
    La lesione al braccio sinistroDraper ha spiegato nei dettagli il problema fisico che lo ha costretto al riposo: «Ho iniziato a sentire dolore a metà della stagione sulla terra battuta, una sorta di blocco al braccio sinistro quando colpivo di diritto o servivo. È peggiorato gradualmente e sull’erba mi dava molto fastidio. Dopo Wimbledon mi sono sottoposto a vari esami e mi hanno diagnosticato degli ematomi all’omero del braccio sinistro. Mi hanno detto che, se avessi continuato a giocare così, avrei rischiato guai molto seri».
    Il britannico ha scelto di fermarsi: «Non è stato facile, ma lo stop mi è servito. Sono stato un mese senza servire, dopo due settimane e mezzo ho ripreso a palleggiare da fondo e ho aumentato gradualmente i carichi. So che è una lesione complicata, che richiede tempo per guarire, ma non mi frenerò quando tornerò a competere».
    Sinner e Alcaraz come riferimentoIl numero 5 del ranking ha poi parlato dei due dominatori del circuito: Jannik Sinner e Carlos Alcaraz. «È evidente che il loro livello ora sia superiore a quello di tutti gli altri, sono i più costanti al mondo. Quello che hanno fatto negli ultimi mesi è molto motivante per noi: non vogliamo sentirci così dominati. Sono due ragazzi straordinari, ma detesto la sensazione di lasciarli andare senza contrasto. Voglio migliorare per arrivare al loro livello».
    L’esordio contro GómezDraper farà il suo debutto a New York contro l’argentino Federico Agustín Gómez, con l’obiettivo di ritrovare ritmo partita e dimostrare che i problemi fisici appartengono già al passato.
    Con una semifinale da difendere e tanta voglia di dimostrare di poter colmare il gap con i due fenomeni del tennis mondiale, Draper è pronto a trasformare lo stop forzato in una nuova opportunità di crescita. LEGGI TUTTO

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    Us Open: I risultati completi con il dettaglio del Day 1. Oggi in campo 4 azzurri (LIVE)

    Jasmine Paolini nella foto – Foto Getty Images

    US Open 🇺🇸 – 1° Turno, cemento – 🌤️

    Arthur Ashe Stadium – Ore: 18:00B. Shelton vs I. Buse Il match deve ancora iniziare
    A. Sabalenka vs R. Masarova Il match deve ancora iniziare
    Arthur Ashe Stadium – Ore: 01:00N. Djokovic vs L. Tien Il match deve ancora iniziare
    J. Pegula vs M. Sherif Il match deve ancora iniziare

    Louis Armstrong Stadium – Ore: 17:00E. Raducanu vs E. Shibahara Il match deve ancora iniziare
    E. Nava vs T. Fritz Il match deve ancora iniziare
    Louis Armstrong Stadium – Ore: 01:00D. Aiava vs J. Paolini Il match deve ancora iniziare
    D. Medvedev vs B. Bonzi Il match deve ancora iniziare

    Grandstand – Ore: 17:00J. Mensik vs N. Jarry Il match deve ancora iniziare
    A. Eala vs C. Tauson Il match deve ancora iniziare
    E. Navarro vs Y. Wang Il match deve ancora iniziare
    B. Nakashima vs J. de Jong Il match deve ancora iniziare

    Stadium 17 – Ore: 17:00A. Shevchenko vs A. Davidovich Fokina Il match deve ancora iniziare
    R. Marino vs L. Fernandez Il match deve ancora iniziare
    J. Lehecka vs B. Coric Il match deve ancora iniziare
    S. Zhang vs B. Bencic Il match deve ancora iniziare

    Court 5 – Ore: 17:00L. Bronzetti vs T. Valentova Il match deve ancora iniziare
    L. Darderi vs R. Hijikata Il match deve ancora iniziare
    L. Nardi vs T. Machac Il match deve ancora iniziare
    L. Sun vs C. Osorio Il match deve ancora iniziare

    Court 6 – Ore: 19:00U. Blanchet vs F. Marozsan Il match deve ancora iniziare
    P. Carreno Busta vs P. Llamas Ruiz Il match deve ancora iniziare
    Y. Starodubtseva vs A. Blinkova Il match deve ancora iniziare

    Court 7 – Ore: 17:00N. Parrizas Diaz vs P. Kudermetova Il match deve ancora iniziare
    O. Selekhmeteva vs M. Vondrousova Il match deve ancora iniziare
    A. Mannarino vs T. Griekspoor Il match deve ancora iniziare
    J. Thompson vs C. Moutet Il match deve ancora iniziare

    Court 10 – Ore: 19:00M. Uchijima vs O. Danilovic Il match deve ancora iniziare
    C. Ugo Carabelli vs T. Etcheverry Il match deve ancora iniziare

    Court 11 – Ore: 17:00M. Kessler vs M. Linette Il match deve ancora iniziare
    S. Dostanic vs E. Spizzirri Il match deve ancora iniziare
    J. Ostapenko vs X. Wang Il match deve ancora iniziare
    M. Navone vs M. Giron Il match deve ancora iniziare

    Court 12 – Ore: 17:00R. Carballes Baena vs A. Rinderknech Il match deve ancora iniziare
    J. Teichmann vs C. McNally Il match deve ancora iniziare
    J. Kym vs E. Quinn Il match deve ancora iniziare
    V. Azarenka vs H. Inoue Il match deve ancora iniziare

    Court 13 – Ore: 19:00J. Tjen vs V. Kudermetova Il match deve ancora iniziare
    Z. Svajda vs Z. Piros Il match deve ancora iniziare
    A. Potapova vs L. Zhu Il match deve ancora iniziare LEGGI TUTTO

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    US Open – Djokovic raggiunge l’80ª partecipazione in uno Slam: a un passo dal record assoluto

    Novak Djokovic classe 1987, n.7 del mondo – Foto Getty Images

    Lo US Open 2025 avrà un significato speciale per Novak Djokovic. Con la sua presenza a Flushing Meadows, il campione serbo toccherà quota **80 partecipazioni nei tornei del Grande Slam, un traguardo che lo proietta sempre più vicino al record assoluto nella storia del tennis.
    In tutta l’Era Open (dal 1968 a oggi) soltanto Roger Federer e Feliciano López hanno fatto meglio, con 81 apparizioni ciascuno. Djokovic, dunque, ha la possibilità di raggiungerli già il prossimo gennaio agli Australian Open 2026 e, con ogni probabilità, superarli durante la stagione.
    Ecco la classifica aggiornata dei giocatori con più presenze nei tornei dello Slam:🇨🇭 Roger Federer – 81🇪🇸 Feliciano López – 81🇷🇸 Novak Djokovic – 79 (*diventeranno 80 con l’US Open 2025*)🇫🇷 Richard Gasquet – 75🇨🇭 Stan Wawrinka – 74
    Un dato che testimonia non solo la longevità, ma anche la costanza impressionante del serbo, capace di restare competitivo ai massimi livelli per oltre tre lustri. Dopo aver riscritto ogni record di vittorie e di longevità, Djokovic è dunque pronto a conquistare anche questo primato statistico, che sembra ormai soltanto una questione di tempo.
    Con il debutto previsto domenica a New York, inizierà la sua 80ª avventura a caccia di un altro trionfo negli Slam, l’ennesimo di una carriera senza eguali. LEGGI TUTTO

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    Sinner: “Mi rilasso con i Lego, qua a New York ho costruito una Porsche in cinque ore. Sono una persona umile, non mi piace dire sono il n.1 del mondo”

    Jannik Sinner a Cincinnati

    “Lego Master” oltre che campione di Wimbledon? Perché no…! Il rilassamento per un tennista è fondamentale. Ogni giocatore è sottoposto ad alto stress fisico ed emotivo nelle grandi sfide in campo, e ci si può rilassare in mille modi, ognuno trova la sua strada per staccare la spina e ritrovare serenità, calma e pace. Jannik Sinner per questo ha abbracciato una nuova passione: i Lego. L’ha raccontato in un incontro con alcuni giornalisti in quel di New York, dove oggi scatta l’edizione 2025 di US Open. Un torneo dello Slam è il culmine nel calendario e per Jannik questo pronto a scattare è ancor più importante visto che è il campione in carica e dietro scalpita Carlos Alcaraz, deciso a scalzarlo sul trono del ranking. Il torneo della “grande mela” sarà una corsa a due per la leadership in classifica: nella Live lo spagnolo è davanti di 60 punti, forte degli ottimi risultati degli ultimi mesi. Quindi chi dei due otterrà il risultato migliore, tra due settimane sarà n.1. Riportiamo alcune delle risposte più curiose di quest’incontro con la stampa, riportato dal Corriere della Sera, in cui si è spaziato tra campo e vita. Sinner ha anche confessato di essere “innamorato”, ma chiusura totale sui dettagli. Come sempre, del resto,
    “Mi sono appassionato ai Lego, moltissimo. Di sera, per esempio, costruisco con i Lego” racconta un divertito Jannik, “Cosa costruisco, Beh, un’auto ovviamente. Qui a New York so di avere un po’ più tempo e c’è un negozio di Lego molto vicino al mio hotel. Perciò ci sono andato, ho comprato una Porsche. E l’ho finita in un giorno, in cinque ore. Allora ho pensato: me ne serve una più grande. Il mio istinto mi dice che l’ultima che ho preso è troppo grande… Ma mi piace. Metto su la musica e penso ad altro. Quando sei un tennista o un atleta, hai così tanti pensieri nella testa, e anche pressioni. Tutto il tempo. E quindi di sera mi piace. Che musica ascolto? Un po’ di tutto, non ho una mia playlist, devo controllare Spotify per vederlo… ‘Until we leave the ground’ di Steve James”.
    Importante la conferma sulle proprie condizioni: “Sto bene, oggi è il primo giorno dove sto di nuovo bene. Dove tutte le cose vanno bene. Abbiamo fatto qua due allenamenti tra oggi e ieri, quindi sta andando tutto verso la direzione giusta”.
    Sul tanto dibattuto tema del calendario e troppi impegni, Sinner resta della sua idea: è vero, ma alla fine sceglie il giocatore: “A parte che non è facile perché ci saranno delle dinamiche dietro, che noi non sappiamo… ci sono dei giocatori che non son d’accordo, c’è sempre qualcosa, non puoi mai essere perfetto. Sai il torneo è quello lì, alla fine è una nostra scelta, come dico sempre, se vogliamo giocare o non vogliamo giocare“.
    Essere da oltre un anno numero uno del mondo non è un pensiero ricorrente: “No, perché credo che sono sempre stato una persona umile e non mi piace dire ‘sono il numero uno al mondo’. Posso dire che sono un giocatore forte, però credo che si diventa numero uno non solo in campo da tennis ma per come gestisci le cose fuori dal campo, come ti comporti. Il tennis è importante, è la mia vita, ma è piccolo, non è tutto, e quando hai 35-40 anni il gioco finisce e poi devi anche decidere cosa fare dopo”.
    Avvicinamento alla partita e gestione nel match, qua esce tutta la meticolosità di Jannik: “Guardo tanto, analizzo tanto, soprattutto la sera prima di giocare contro un avversario, perché la parte visuale è molto importante, almeno per me. Durante il match? Normalmente prepariamo tutto prima della partita, abbiamo tante opzioni. Poi magari il coach a volte ti dice delle cose, però io che sono in campo non me le sento, perché magari quel giorno certi colpi non li sento, e quindi non li uso. Alla fine la soluzione deve sempre trovarla il giocatore”.
    Il suo difetto: “Non essere paziente, voler fare subito tutto in uno. E invece non è questa la soluzione: devi sempre lavorare da un dettaglio all’altro e poi mettere pian piano insieme tutti i pezzi del puzzle. Nel gioco? Voglio migliorare servizio e gioco di rete“.
    La sua forza mentale è uno degli aspetti che tutti esaltano: “C’è tanto lavoro dietro, ma prima devi accettare i tuoi difetti e io all’inizio ho fatto fatica, perché pensavo di essere forte, e invece non lo ero. E ci abbiamo lavorato tanto sopra, con Riccardo Ceccarelli, stiamo lavorando già da anni insieme, mi aiuta. Ovviamente la differenza deve farla l’atleta, ma c’è tanto lavoro dietro”.
    Con il papà chef la cucina è sempre stata un piacere per Sinner. Il piatto del cuore? “Mangiavo spesso a pranzo dai nonni perché i miei genitori erano sempre al lavoro. Direi la Wienerschnitzel di mia nonna, molto buona. Da mio papà invece ricordo i canederli, o i dolci, come i buchteln. Non li posso mangiare sempre, Quando sono a casa, due o tre giorni in Alto Adige ogni quattro mesi, circa dieci giorni all’anno. In quei giorni non ci sono restrizioni e me li godo appieno”.
    Due curiosità per chiudere: il mare e l’amore… “Faccio snorkeling, ma non immersioni. Se sono vicino alla costa non c’è problema ma se sono nel mezzo del nulla ho un po’ paura. L’amore? Sono innamorato, ma della vita privata non parliamo“.
    Marco Mazzoni LEGGI TUTTO

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    US Open – Alcaraz: “Il servizio liftato? Lo alleno da quando ho 14 anni”

    Carlos Alcaraz (foto Getty Images)

    È arrivato il momento dell’US Open 2025 e Carlos Alcaraz torna a New York da protagonista annunciato. Lo spagnolo ha già trionfato a Flushing Meadows nel 2022 e si presenta forte della recente vittoria a Cincinnati, uno dei pochi Masters 1000 che ancora mancavano nella sua bacheca. Un titolo arrivato per il ritiro di Jannik Sinner in finale, ma che ha comunque aumentato la fiducia del murciano: «Sono pronto e mi sento molto bene in campo», ha dichiarato nella conferenza stampa che precede lo Slam americano.
    L’ostacolo iniziale: Reilly OpelkaIl sorteggio non gli ha riservato un debutto semplice. Alcaraz affronterà Reilly Opelka, gigante di 2.11 metri che in casa può trasformarsi in avversario pericoloso grazie al servizio devastante. «Sarà una partita molto dura. Non ho mai giocato contro di lui e tutti conosciamo il suo stile. Devo essere molto concentrato in risposta e preparato ad affrontare diversi tie-break. Cercherò di rimandare in campo quanti più colpi possibili, ma la mia fiducia ora è alta».
    L’esperienza del doppio mistoAlcaraz ha parlato anche della sua recente esperienza nel doppio misto di esibizione giocato sull’Arthur Ashe: «Mi sarebbe piaciuto arrivare più preparato perché la notte prima avevo dormito pochissimo e non mi ero allenato come avrei voluto. Ma è stato molto divertente, l’atmosfera era incredibile e il formato mi è piaciuto. Con più preparazione avremmo fatto meglio, ma è stata comunque una bella esperienza».
    2025 meglio del 2024Il paragone con la passata stagione è inevitabile, visto il calendario compresso dagli Olympics di Parigi: «Quest’anno mi sono concesso alcuni giorni lontano dal tennis per ricaricare le batterie. Poi ho fatto due settimane di lavoro a casa e sono arrivato a Cincinnati con più fame di titoli e più felicità. Mi sento meglio preparato rispetto al 2024, che è stato molto più frenetico. Qui a New York sto vivendo belle giornate e sono contento delle sensazioni che ho».
    Rivalità con SinnerLa sfida con Jannik Sinner continua a essere uno dei grandi temi del tennis moderno. «La nostra rivalità è speciale perché ci rispettiamo molto e abbiamo un ottimo rapporto. La gente vede cosa succede quando giochiamo uno contro l’altro: ci spingiamo sempre a portare il livello più in alto. Guardo spesso a lui per migliorare sul cemento. Sarebbe fantastico affrontarlo in finale qui».
    L’arma del servizio liftatoUn accenno anche agli aspetti tecnici: «Il servizio liftato l’ho allenato sin da bambino. In Spagna lo si prova tanto, soprattutto sulla terra, perché permette di preparare rapidamente il diritto dopo il servizio. Dai 14 anni l’ho sempre curato molto, sapevo che mi sarebbe servito tanto in futuro per variare e non dare punti di riferimento all’avversario».
    Con già cinque Slam in bacheca, Carlos Alcaraz arriva a Flushing Meadows con l’obiettivo dichiarato di aggiungere un altro trofeo. Il primo ostacolo si chiama Opelka, ma il pensiero è rivolto a due settimane di grande tennis e, chissà, a una nuova finale contro Sinner.
    Francesco Paolo Villarico LEGGI TUTTO

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    Us Open: Parlano Bronzetti, Cocciaretto, Sonego e Cobolli. Cobolli “Sono pronto, anche dopo il problema ai denti”

    Flavio Cobolli ITA, 2002.05.06 – Foto Getty Images

    Flavio Cobolli si prepara al via dello US Open 2025 con la consapevolezza di chi ha fatto grandi passi avanti in questa stagione. Il romano, al suo secondo main draw a New York, si presenta da testa di serie, forte di due titoli vinti in stagione e con fiducia crescente. “Sto semplicemente giocando il mio tennis e ora ho più fiducia in me stesso – ha spiegato –. Entro in campo con un atteggiamento diverso, voglio sempre vincere anche contro i grandi giocatori. Sono felice e orgoglioso di essere testa di serie qui, ma ora sono concentrato sul debutto contro un altro italiano: sarà un derby speciale”.
    Il problema ai denti risolto in extremisLa vigilia dello Slam non è stata semplice, a causa di un fastidioso problema dentale. “Da dieci giorni soffrivo di mal di denti – ha raccontato –. Per fortuna ieri ho fatto l’operazione di devitalizzazione, ora non ho più dolore e sono tranquillo. È stato difficile incastrare i tempi con i nostri impegni, ma un’amica qui a New York mi ha aiutato a trovare un dentista e ho risolto tutto in fretta. Ora sono al 100%”.
    Fiducia e obiettiviSul piano tecnico Cobolli sente che il cemento esalta le sue qualità:“Questa è la superficie dove metto insieme meglio le mie qualità. Sono positivo, anche se sono un po’ dispiaciuto per le ultime due partite perse: potevo finire meglio e avere quello slancio di fiducia che serve negli Slam. Ma sono convinto di poter fare bene. L’importante è gestire le energie, perché stare fuori casa per un mese e mezzo non è semplice”.
    Una squadra al suo fiancoPer restare sereno, Cobolli ha portato con sé le persone a lui più care: “Ho con me mio fratello, la mia fidanzata, e più avanti ci raggiungerà Matteo Santopadre. Mi conoscono bene e sanno che se ho i miei cari vicino rendo al massimo. Siamo cinque o sei, non pochi, e questo per me è fondamentale”.
    Uno sguardo al tabelloneCobolli non nasconde di guardare sempre al futuro del torneo:“Per me è uno stimolo. Conosco perfettamente tutto il tabellone fino alla finale. Certo, penso una partita alla volta, ma sapere chi potrei affrontare mi motiva. L’obiettivo è vincere partita dopo partita, provando sempre a infastidire i più forti”.

    Gli occhi lucidi e tristi visti a Parigi sembrano ormai un lontano ricordo. Dopo i pensieri cupi di inizio estate, la gioia ritrovata a Wimbledon, la parentesi positiva in Hopman Cup e i buoni risultati nella tournée nordamericana, Lucia Bronzetti si presenta agli US Open 2025 con un sorriso sereno e tanta fiducia. “Adesso va molto meglio – ha raccontato in conferenza stampa – le vittorie aiutano a ritrovare il morale. Diciamo che siamo in risalita. C’è ancora tanto da lavorare, però va decisamente meglio”.
    “Il cemento è la superficie che mi piace di più”Sul piano tecnico, la romagnola si sente a suo agio sul veloce:“A me il cemento piace, penso sia la superficie che preferisco. Alla fine, ci si gioca il 70% dell’anno su questa superficie e mi sento sempre più a mio agio. Forse dovrei dare un po’ più di top spin al rovescio, sul veloce può dare fastidio”.
    Il debutto a Flushing Meadows sarà contro la giovane Valentova, proveniente dalle qualificazioni. Un sorteggio tutt’altro che semplice, come ha sottolineato la stessa Bronzetti:“Non è un bel sorteggio, è un’avversaria complessa. Non la conosco personalmente, ma ho visto che ha fatto ottimi risultati ultimamente. Studieremo le sue partite con Francesco (il coach, ndr), ma l’80% dipenderà da me: se gioco il mio tennis posso dire la mia”.
    Il primo Slam e la magia di New YorkPer Bronzetti, lo US Open ha sempre un sapore speciale:“È stato il mio primo Slam, partivo dalle qualificazioni ed è stato molto emozionante. Qui è tutto diverso, sembra di stare in un altro universo: c’è sempre gente, uno spettacolo. Anche stamattina alle 9 del mattino c’era musica a palla. Amo New York, è una città viva e quest’anno è ancora più bello perché ho qui la mia famiglia”.
    Vita a stelle e strisceSorridendo, Bronzetti ha raccontato qualche dettaglio fuori dal campo:“Hamburger e bistecche sono buonissimi, ma noi cerchiamo sempre ristoranti italiani: ci piace sentire un po’ casa anche all’estero”.
    E sui programmi turistici:“Ogni anno mi dico che voglio visitare qualche museo o luogo famoso… ma spero di andare avanti nel torneo e di non avere tempo per farlo. Spero di non riuscire a vedere niente neanche quest’anno!”, ha detto ridendo.

    Elisabetta Cocciaretto si presenta a New York con il sorriso e la voglia di misurarsi ancora una volta sul cemento americano. «Sto bene, qualche piccolo acciacco ma niente di preoccupante. È normale, li abbiamo tutti», racconta l’azzurra alla vigilia dell’esordio all’US Open.
    I primi allenamenti sono stati incoraggianti: «Ho giocato ieri con Leylah Fernandez, i campi sono abbastanza veloci. Qui la situazione è molto rapida, ma va bene: ho ancora due giorni per adattarmi prima della partita».
    Arriva a New York dopo una settimana positiva a Bastad, dove ha conquistato il titolo. «Sono andata lì soprattutto per assicurarmi un posto nel tabellone dello Slam. Le prime partite sono state difficili perché venivo dall’erba, e per di più stavano sperimentando delle palline nuove, molto pesanti e dure. Ho fatto appena venti minuti di allenamento prima di scendere in campo, mi sono detta di lottare con quello che avevo… ed è andata bene».
    Sul cemento Cocciaretto sa di dover ancora crescere, ma le sensazioni sono migliori rispetto al passato: «È la superficie su cui faccio più fatica, perché bisogna sempre spingere e andare avanti. Però sto migliorando: a Monterrey quest’anno ho giocato meglio rispetto al 2024, quindi arrivo qui con fiducia. L’obiettivo? Ho sempre fatto secondo turno a New York, mi piacerebbe riuscire a spingermi al terzo».
    Anche il rapporto con l’ambiente caotico dell’US Open è cambiato: «All’inizio facevo fatica, adesso invece lo vivo in modo più sereno. Cerco di isolarmi un po’, sia al venue sia in hotel. Sto a Midtown Manhattan ma non nell’albergo ufficiale, così riesco a rilassarmi di più».
    Al debutto troverà la kazaka Yulia Putintseva, un’avversaria che conosce bene. «Con me è sempre stata gentilissima, persino affettuosa. Una volta ci invitò a casa sua a Delray Beach e cucinò lei per noi. In campo però è diversa: non ti manda mai una palla uguale all’altra. Devo accettare che non mi farà giocare bene, restare solida e provare a farla sbagliare».
    Cocciaretto non guarda il tabellone: «Non so nemmeno in che parte sono, vedo solo chi affronto al primo turno. Fausto (Scolari, il coach) mi dice sempre che bisogna entrare in campo per vincere i tornei, ma in uno Slam è dura per tutti. Io penso partita per partita, è l’approccio che mi aiuta di più».
    Chiude con un pensiero sul lavoro costante che sta facendo: «Fausto mi ripete che è inutile andare sul lato mentale se non hai continuità di gioco. Quest’anno sto riuscendo a giocare più tornei senza interruzioni e questo mi dà fiducia: magari i risultati non arriveranno subito, ma prima o poi si vedranno».

    Lorenzo Sonego arriva a New York con fiducia e serenità, forte anche del lavoro svolto in doppio con il connazionale Lorenzo Musetti. «Giocare insieme, con un amico con cui si va d’accordo anche fuori dal campo, è uno stimolo enorme», racconta il torinese nel media day dell’US Open. «Abbiamo fatto finale in un Mille, ci siamo divertiti e abbiamo trascorso del tempo insieme. Vincere partite in doppio dà carica e fiducia, soprattutto quando magari si attraversano momenti complicati in singolare. Arriviamo entrambi motivati e carichi».
    Il ricordo va anche alla sfida recente contro Taylor Fritz, poi finalista a New York: «Speriamo sia un segnale positivo», dice con un sorriso. Sonego è consapevole dei progressi compiuti negli ultimi mesi: «Sto cercando di migliorare quei dettagli che mi mancavano in allenamento, crescere il più possibile. Ma la cosa fondamentale resta l’atteggiamento: devo divertirmi e godermi i tornei. Quando mi godo l’atmosfera e riesco a sorridere, riesco a rendere meglio: questa è la chiave del mio gioco».
    Insieme al suo team, guidato da Fabio Colangelo e Vincenzo Santopadre, sta curando aspetti specifici: «Lavoriamo sul trovare più equilibrio in campo. Ci concentriamo molto sulla risposta e sul servizio, per renderli più incisivi. Anche il doppio ci aiuta a migliorare queste situazioni di gioco».
    Infine, un commento sulle condizioni dell’US Open 2025: «Le palline qui sono quelle con cui mi trovo peggio. Sono particolari, volano molto e prendono poca rotazione. Non si gonfiano, anzi, si rimpiccioliscono un po’. Secondo me, le condizioni di New York sono le più difficili fra tutti gli Slam: negli altri si gioca meglio».
    Sonego però non perde l’ottimismo: il sorriso resta la sua arma migliore per affrontare le sfide del cemento americano.
    Marco Rossi LEGGI TUTTO

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    US Open 2025: Il programma di Martedì 26 Agosto 2025. Debutta Jannik Sinner

    Jannik Sinner nella foto – Foto Getty Images

    Definito l’ordine di gioco di martedì 26 agosto allo US Open 2025.Jannik Sinner farà il suo esordio nel torneo affrontando Vit Kopriva nel secondo match sull’Arthur Ashe Stadium, intorno alle 13:00 ora locale (le 19:00 in Italia).Ad aprire la giornata sul centrale sarà Iga Swiatek, opposta alla colombiana Emiliana Arango, mentre in serata spazio a Coco Gauff, protagonista del primo turno notturno contro Ajla Tomljanovic.
    Arthur Ashe Stadium – Ore: 17:30E. Arango vs I. Swiatek J. Sinner vs V. Kopriva
    Arthur Ashe Stadium – Ore: 01:00A. Tomljanovic vs C. Gauff A. Zverev vs A. Tabilo
    Louis Armstrong Stadium – Ore: 17:00L. Musetti vs G. Mpetshi Perricard A. Anisimova vs K. Birrell
    Louis Armstrong Stadium – Ore: 01:00G. Minnen vs N. Osaka E. Moller vs T. Paul LEGGI TUTTO

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    Us Open: Il programma completo di Lunedì 25 Agosto 2025. Esordio di Carlos Alcaraz nella notte italiana. In campo 4 azzurri

    Carlos Alcaraz (foto Getty Images)

    Il debutto di Carlos Alcaraz allo US Open 2025 è già stato fissato. Lo spagnolo, principale candidato al titolo insieme a Jannik Sinner, scenderà in campo lunedì sera sul centrale Arthur Ashe, occupando l’ultimo incontro del programma serale.La sessione si aprirà alle 19:00 ora locale (l’1:00 di notte in Italia) con il match tra Venus Williams e Karolina Muchova, mentre subito dopo toccherà al murciano affrontare l’americano Reilly Opelka. Considerando i tempi di gioco, l’ingresso in campo di Alcaraz è previsto intorno alle 03:00 italiane di martedì, inaugurando così le prime nottate insonni per i tifosi.Per quanto riguarda Jannik Sinner, numero 1 del mondo e campione in carica a New York, il suo debutto è invece programmato per martedì, nel terzo giorno del torneo per la parte alta del tabellone maschile.
    Arthur Ashe Stadium – Ore: 17:30M. Keys vs R. Zarazua F. Tiafoe vs Y. Nishioka
    Arthur Ashe Stadium – Ore: 01:00V. Williams vs K. Muchova R. Opelka vs C. Alcaraz
    Louis Armstrong Stadium – Ore: 17:00B. Krejcikova vs V. Mboko F. Gomez vs J. Draper
    Louis Armstrong Stadium – Ore: 01:00S. Ofner vs C. Ruud A. Parks vs M. Andreeva
    Grandstand – Ore: 17:00P. Kvitova vs D. Parry J. Fonseca vs M. Kecmanovic B. van de Zandschulp vs H. Rune A. Bondar vs E. Svitolina
    Stadium 17 – Ore: 17:00C. Norrie vs S. Korda E. Rybakina vs J. Pareja D. Kasatkina vs E. Ruse K. Khachanov vs N. Basavareddy
    Court 5 – Ore: 17:00L. Jeanjean vs P. Hon E. Mertens vs A. Ahn F. Passaro vs F. Cobolli D. Prizmic vs A. Rublev
    Court 6 – Ore: 17:00A. Pavlyuchenkova vs D. Yastremska K. Rakhimova vs C. Garcia J. Duckworth vs T. Boyer K. Volynets vs Z. Sonmez
    Court 7 – Ore: 17:00S. Baez vs L. Harris F. Comesana vs A. Michelsen M. Sakkari vs T. Maria M. Frech vs T. Gibson
    Court 9 – Ore: 17:00Y. Putintseva vs E. Cocciaretto A. Sasnovich vs I. Jovic J. Munar vs J. Faria
    Court 10 – Ore: 17:00U. Humbert vs A. Walton M. Bellucci vs J. Shang E. Jacquemot vs M. Bouzkova
    Court 11 – Ore: 17:00M. Damm vs D. Blanch T. Townsend vs A. Ruzic J. Brooksby vs A. Vukic D. Semenistaja vs P. Stearns
    Court 12 – Ore: 17:00L. Samsonova vs Y. Yuan A. Kalinskaya vs C. Ngounoue J. Struff vs M. McDonald G. Diallo vs D. Dzumhur
    Court 13 – Ore: 17:00A. Kovacevic vs C. Wong C. Bucsa vs C. Liu H. Dellien vs K. Majchrzak
    Court 15 – Ore: 17:00Z. Bergs vs C. Tseng D. Galan vs R. Collignon A. Li vs R. Sramkova LEGGI TUTTO